Nasce come disciplina del lavoro alla fine del '600 con Bernardo Ramazzini.
Nella sua opera osservava le attività lavorative,soprattutto artigianali, e descrive ogni compito semplice,
con possibilità di individuare le criticità di ogni attività, e di rimuoverle in modo da trovare delle adeguate
soluzioni. Inoltre documentò la necessità di una specifica branca medica che si occupasse della loro
prevenzione accanto a provvedimenti di tutela giuridica e civile. E' considerato il fondatore della
"MEDICINA DEL LAVORO".
La normativa attualmente in vigore, per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di
lavoro è la 81/08.
E' una specializzazione medica che studia il rapporto tra lo stato di salute dell'uomo, il lavoro svolto e
le condizione dell'ambiente svolto.
* impedire che il lavoro possa causare danno al lavoratore, promuovendo la salute : è un aspetto
igienico-preventivo, ossia dell' IGIENE DEL LAVORO
* curare e riabilitare il lavoratore che abbia già subito un danno dal lavoro : è un aspetto clinico-
riabilitativo, ossia della MEDICINA DEL LAVORO.
Tra "igiene del lavoro" e "medicina del lavoro" lo scopo è di interrompere il fatto che l'attività lavorativa
mi esponga ad un rischio che mi determina un danno.
LAVORO->RISCHIO->DANNO
* fisiologia del lavoro : studia gli effetti(fisici e psichici) esercitati dal lavoro sulle funzioni di vari
apparati dell'organismo
* igiene industriale : identificare i fattori di rischio e valutare tutti i rischi presenti negli ambienti di
lavoro
* tossicologia : studia gli effetti biologici dei tossici presenti nell'ambiente di lavoro
* ergonomia : studia il posto di lavoro(macchine, utensili, orari, l'ambiente di lavoro)e si occupa
dell'adattamento del lavoro alle esigenze dell'uomo, in modo da migliorare il sistema "uomo-
macchina-ambiente di lavoro". Quindi al centro dell'ergonomia c'è l'uomo, poi viene tutto il resto.
Quindi lo scopo è migliorare le prestazioni del sistema e la soddisfazione complessiva dei
lavoratori, tutelando il benessere, la salute, e la sicurezza.
La funzione dell'ergonomia può essere rappresentata in modo schematico con una ruota. La ruota è
suddivisa in 3 parti : centro, sfera operativa, sfera delle reazioni.
Nella sfera operativa troviamo l'uomo, posto di lavoro, contenuto del lavoro, l'ambiente di lavoro,
organizzazione del lavoro.
Nella sfera delle reazione troviamo la redditività, tutela della salute, motivazione, sicurezza sul lavoro.
* uomo : presenta delle caratteristiche prefissate quali sesso, età, caratteri antropometrici,
costituzione fisiologica. O possiede delle caratteristiche modificabili quali grado di formazione,
abilità, esperienza, condizione psico-fisica. O condizioni influenzabili come allenamento, esercizio.
* posto di lavoro : aspetti da prendere in considerazione sono valutare se la persona lavora in piedi
o seduti, libertà di movimento in ambiente circostante, assumere posture forzate, disponibilità di
comando da raggiungere facilmente.
* organizzazione del lavoro : riguarda procedimenti e attrezzature del lavoro, pianificazione e
istruzione del lavoro, orario di lavoro con le regolamentazioni delle pause, valutazione e
retribuzioni, e margini di azione e decisionale
* contenuto del lavoro : da evitare la mancanza di stimoli e monotonia, o eccesso di lavoro e/o
responsabilità
* ambiente di lavoro : necessita di clima e luce adeguate alla mansione che è chiamato a svolgere
POSTURA : è l'atteggiamento che il corpo assume durante il movimento o da fermo. E' definita
"buona"quando raggiunge uno stato di equilibrio per cui alla lunga non mi determina alterazioni muscolari
o patologie. E' definita "cattiva" quando la relazione tra le varie parti del corpo è scorretta, quindi si
instaura un circolo vizioso : le alterazioni posturali possono provocare lo stabilirsi di alterazioni strutturali
e quindi dolore.
CONDIZIONI DI EQUILIBRIO : un corpo risulta in equilibrio quando la linea di gravità cade all'interno della
base di appoggio. Un corpo è più stabile quando è più larga la base di appoggio.
DISCO INTERVERTEBRALE : è la struttura del rachide maggiormente soggetti ad alterazioni. E' importante
che la movimentazione sia attuata in maniera corretta, ossia piegando le ginocchia e tenendo il carico
più vicino possibile al corpo. Quando il trasporto dei materiali è manuale è meglio dividere il carico in 2
contenitori.
TITOLO III : uso delle attrezzature di lavoro, e dei dispositivi di protezione individuale
* valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza : individuare i rischi presenti nell'azienda
* eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progetto tecnico, e ove ciò
non è possibile ridurlo al minimo
* riduzione dei rischi alla fonte
* programmare la prevenzione
* sostituire con ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso
* rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature
e nella definizione dei metodi di lavoro
* priorità delle misure di protezione collettiva(abbattere il rumore alla fonte)
* ridurre al minimo i lavoratori che sono esposti al rischio
* uso limitato di agenti chimici, fisici e biologici
* controllo sanitario dei lavoratori
* misure di protezione collettivo e individuale
* misure igieniche
* misure di emergenza da attuare in caso di PS
* uso adeguato di segnali di avvertimento e di pericolo
* regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti
* informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori sulle questioni
riguardanti la sicurezza e la salute
* istruzioni adeguate ai lavoratori
* formazione ed informazione adeguate ai dirigenti e preposti
L'obiettivo è di fissare gli obblighi, compiti e responsabilità dei soggetti che compongono il sistema
aziendale della prevenzione, e di regolamentare gli strumenti di prevenzione aziendale.
* datore di lavoro : il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il
soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la
propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto
esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazione, è il dirigente al quale
spettano i poteri di gestione, e valuta i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, compresi
quelli riguardanti a gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati
allo stress lavoro-correlato, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, e quelli
connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri paesi, o quelli connessi alla
specifica tipologia contrattuale. All'esito della valutazione elabora un documento custodito presso
l'azienda, ossia il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(DVR). Esso deve contenere :
1. una relazione sulla valutazione dei rischi, nella quale siano specificati i criteri adottati per la
valutazione stessa
2. individuazione delle misure di prevenzione, protezione, dispositivi di protezione individuali
3. programmare delle misure opportune per migliorare i livelli di sicurezza nel tempo
4. individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'
organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnate unicamente
soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri
DIRIGENTE : persona che attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando
su di essa. Gli obblighi coincidono con quelli a carico del datore di lavoro
PREPOSTO : persona che coordina l'attività dei lavoratori e gli dice che cosa devono fare. Gli obblighi sono
di informare i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato, rinunciare, in caso in cui
persiste un grave pericolo , di riprendere l'attività lavorativa.