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1 lez del 22/02/2022 MEDICINA DEL LAVORO

STORIA DELLA MEDICINA DEL LAVORO

Nasce come disciplina del lavoro alla fine del '600 con Bernardo Ramazzini.

Nella sua opera osservava le attività lavorative,soprattutto artigianali, e descrive ogni compito semplice,
con possibilità di individuare le criticità di ogni attività, e di rimuoverle in modo da trovare delle adeguate
soluzioni. Inoltre documentò la necessità di una specifica branca medica che si occupasse della loro
prevenzione accanto a provvedimenti di tutela giuridica e civile. E' considerato il fondatore della
"MEDICINA DEL LAVORO".

La normativa attualmente in vigore, per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di
lavoro è la 81/08.

MEDICINA DEL LAVORO

E' una specializzazione medica che studia il rapporto tra lo stato di salute dell'uomo, il lavoro svolto e
le condizione dell'ambiente svolto.

Gli scopi della disciplina è di :

* impedire che il lavoro possa causare danno al lavoratore, promuovendo la salute : è un aspetto
igienico-preventivo, ossia dell' IGIENE DEL LAVORO
* curare e riabilitare il lavoratore che abbia già subito un danno dal lavoro : è un aspetto clinico-
riabilitativo, ossia della MEDICINA DEL LAVORO.

Tra "igiene del lavoro" e "medicina del lavoro" lo scopo è di interrompere il fatto che l'attività lavorativa
mi esponga ad un rischio che mi determina un danno.

LAVORO->RISCHIO->DANNO

Affinché questo non accada posso agire su 3 principali livelli:

* PREVENZIONE PRIMARIA : garantisce la sicurezza e la salubrità dell'ambiente di lavoro mediante


il controllo dei pericoli e dei fattori di rischio in esso presenti, prevede la valutazione dei rischi e
informazione e formazione sui rischi del lavoratore. Coincide con la prevenzione "tecnica", ossia
abbatte direttamente il rischio. Esempio : un'attività in cui c'è rischio rumore, la p.primaria mi va
ad agire direttamente sulla fonte, cerco di eliminare il rumore con la sostituzione di un altro
macchinario che faccia meno rumore, se non ci riesco utilizzo i pannelli fonoassorbenti, quindi il
rischio del rumore viene abbattuto all'origine e non nelle fasi successive che possa causare danno
sul lavoratore.
* PREVENZIONE SECONDARIA : finalizzata ad identificare precoci e subcliniche alterazioni dello
stato di salute del lavoratore che possono richiedere l'interruzione temporanea o definitiva
dell'esposizione al rischio, prevede la sorveglianza sanitaria ed eventualmente integrata dal
monitoraggio biologico. Coincide con la prevenzione "medica".
* PREVENZIONE TERZIARIA : finalizzato ad un trattamento terapeutico-riabilitativo. Non bisogna
mai arrivare a questo livello, perchè significa che il lavoro ha causato un danno al lavoratore

La "Medicina del Lavoro" è una materia interdisciplinare perché comprende :

* fisiologia del lavoro : studia gli effetti(fisici e psichici) esercitati dal lavoro sulle funzioni di vari
apparati dell'organismo
* igiene industriale : identificare i fattori di rischio e valutare tutti i rischi presenti negli ambienti di
lavoro
* tossicologia : studia gli effetti biologici dei tossici presenti nell'ambiente di lavoro
* ergonomia : studia il posto di lavoro(macchine, utensili, orari, l'ambiente di lavoro)e si occupa
dell'adattamento del lavoro alle esigenze dell'uomo, in modo da migliorare il sistema "uomo-
macchina-ambiente di lavoro". Quindi al centro dell'ergonomia c'è l'uomo, poi viene tutto il resto.
Quindi lo scopo è migliorare le prestazioni del sistema e la soddisfazione complessiva dei
lavoratori, tutelando il benessere, la salute, e la sicurezza.

La funzione dell'ergonomia può essere rappresentata in modo schematico con una ruota. La ruota è
suddivisa in 3 parti : centro, sfera operativa, sfera delle reazioni.

Al centro troviamo l'uomo e la mansione che deve svolgere

Nella sfera operativa troviamo l'uomo, posto di lavoro, contenuto del lavoro, l'ambiente di lavoro,
organizzazione del lavoro.

Nella sfera delle reazione troviamo la redditività, tutela della salute, motivazione, sicurezza sul lavoro.

* uomo : presenta delle caratteristiche prefissate quali sesso, età, caratteri antropometrici,
costituzione fisiologica. O possiede delle caratteristiche modificabili quali grado di formazione,
abilità, esperienza, condizione psico-fisica. O condizioni influenzabili come allenamento, esercizio.
* posto di lavoro : aspetti da prendere in considerazione sono valutare se la persona lavora in piedi
o seduti, libertà di movimento in ambiente circostante, assumere posture forzate, disponibilità di
comando da raggiungere facilmente.
* organizzazione del lavoro : riguarda procedimenti e attrezzature del lavoro, pianificazione e
istruzione del lavoro, orario di lavoro con le regolamentazioni delle pause, valutazione e
retribuzioni, e margini di azione e decisionale
* contenuto del lavoro : da evitare la mancanza di stimoli e monotonia, o eccesso di lavoro e/o
responsabilità
* ambiente di lavoro : necessita di clima e luce adeguate alla mansione che è chiamato a svolgere

POSTURA : è l'atteggiamento che il corpo assume durante il movimento o da fermo. E' definita
"buona"quando raggiunge uno stato di equilibrio per cui alla lunga non mi determina alterazioni muscolari
o patologie. E' definita "cattiva" quando la relazione tra le varie parti del corpo è scorretta, quindi si
instaura un circolo vizioso : le alterazioni posturali possono provocare lo stabilirsi di alterazioni strutturali
e quindi dolore.
CONDIZIONI DI EQUILIBRIO : un corpo risulta in equilibrio quando la linea di gravità cade all'interno della
base di appoggio. Un corpo è più stabile quando è più larga la base di appoggio.

DISCO INTERVERTEBRALE : è la struttura del rachide maggiormente soggetti ad alterazioni. E' importante
che la movimentazione sia attuata in maniera corretta, ossia piegando le ginocchia e tenendo il carico
più vicino possibile al corpo. Quando il trasporto dei materiali è manuale è meglio dividere il carico in 2
contenitori.

TESTO UNICO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (81/08)

E' costituita da 306 articoli, 13 titoli, 51 allegati

TITOLO I : principi comuni

* capo I : disposizioni generali


* capo II : sistema istituzionale
* capo III : gestione e prevenzione nei luoghi di lavoro
* capo IV : disposizioni penali

TITOLO II : luogo di lavoro

TITOLO III : uso delle attrezzature di lavoro, e dei dispositivi di protezione individuale

TITOLO IV : cantieri temporanei e mobili

TITOLO V : segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

TITOLO VI : movimentazione manuale dei carichi

TITOLO VII : attrezzature munite di videoterminale

TITOLO VIII : agenti fisici(rumore, vibrazioni)

TITOLO IX : sostanze pericolose(agenti chimici)

TITOLO X : esposizioni ad agenti biologiche

TITOLO XI : protezioni atmosfere esplosive

TITOLO XII : disposizioni diverse in materia penale

TITOLO XIII : norme transitorie e finali

CAPO III : GESTIONE E PREVENZIONI SUI LUOGHI DI LAVORO

SEZIONE I : MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI

Articolo 15 - Misure generali di tutela :

* valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza : individuare i rischi presenti nell'azienda
* eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progetto tecnico, e ove ciò
non è possibile ridurlo al minimo
* riduzione dei rischi alla fonte
* programmare la prevenzione
* sostituire con ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso
* rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature
e nella definizione dei metodi di lavoro
* priorità delle misure di protezione collettiva(abbattere il rumore alla fonte)
* ridurre al minimo i lavoratori che sono esposti al rischio
* uso limitato di agenti chimici, fisici e biologici
* controllo sanitario dei lavoratori
* misure di protezione collettivo e individuale
* misure igieniche
* misure di emergenza da attuare in caso di PS
* uso adeguato di segnali di avvertimento e di pericolo
* regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti
* informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori sulle questioni
riguardanti la sicurezza e la salute
* istruzioni adeguate ai lavoratori
* formazione ed informazione adeguate ai dirigenti e preposti

IL SISTEMA REGOLE DEL T.U.DEL 81/09

SEZ I : MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI

SEZ II : VALUTAZIONE DEI RISCHI

SEZ III : SISTEMA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

SEZ IV : FORMAZIONE, INFORMAZIONE,ADDESTRAMENTO

SEZ V : SORVEGLIANZA SANITARIA

SEZ VI : GESTIONE DELLE EMERGENZE

SEZ VII : CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI

SEZ VIII : DOCUMENTAZIONE TECNICA AMMINISTRATIVA E STATISTICA DEGLI INFORTUNI E DELLA


MALATTIE PROFESSIONALI

L'obiettivo è di fissare gli obblighi, compiti e responsabilità dei soggetti che compongono il sistema
aziendale della prevenzione, e di regolamentare gli strumenti di prevenzione aziendale.

I soggetti coinvolti nel sistema aziendale di prevenzione sono:

* datore di lavoro : il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il
soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la
propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto
esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazione, è il dirigente al quale
spettano i poteri di gestione, e valuta i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, compresi
quelli riguardanti a gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati
allo stress lavoro-correlato, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, e quelli
connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri paesi, o quelli connessi alla
specifica tipologia contrattuale. All'esito della valutazione elabora un documento custodito presso
l'azienda, ossia il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(DVR). Esso deve contenere :
1. una relazione sulla valutazione dei rischi, nella quale siano specificati i criteri adottati per la
valutazione stessa
2. individuazione delle misure di prevenzione, protezione, dispositivi di protezione individuali
3. programmare delle misure opportune per migliorare i livelli di sicurezza nel tempo
4. individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'
organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnate unicamente
soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri

DIRIGENTE : persona che attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando
su di essa. Gli obblighi coincidono con quelli a carico del datore di lavoro

PREPOSTO : persona che coordina l'attività dei lavoratori e gli dice che cosa devono fare. Gli obblighi sono
di informare i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato, rinunciare, in caso in cui
persiste un grave pericolo , di riprendere l'attività lavorativa.

* servizio di prevenzione e protezione(S.P.P) : insieme di persone, sistemi, mezzi interni o esterni


all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
I compiti sono di individuare i fattori di rischio,elaborare le misure di preventive, protettive e le
procedure di sicurezza, proporre i programmi di formazione e informazioni dei dipendenti,
partecipare alla consultazioni in materia di sicurezza, fornire informazione ai lavoratori
* responsabile del S.P.P
* medico competente : medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali
che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi, ed è nominabile dal datore
per effettuare la sorveglianza sanitaria. Svolge :
1. funzioni operative : ossia accertamenti preventivi per constatare l'assenza di controindicazioni al
lavoro cui i lavoratori sono destinati, accertamenti periodici con esami diagnostici ed esami clinici
per controllare lo stato di salute, accertamenti su richiesta del lavoratore, accertamenti in
occasione del cambio di mansione, accertamento alla cessazione del rapporto di lavoro, visite
mediche preventive in fase preassuntiva(prima ancora che il lavoratore sia stato assunto), istituire
ed aggiorna la cartella sanitaria di rischio(devono essere elencati i rischi a cui esposto il
lavoratore), esprime il giudizio di idoneità alla mansione specifica(idoneità al lavoro, idoneità con
prescrizione o limitazioni, inidoneità alla mansione)
2. funzioni informative : fornire informazioni ai lavoratori, comunica i risultati anonimi collettivi
degli accertamenti effettuati, informa per iscritto datore o singolo lavoratore l'idoneità lavorativa
3. funzioni collaborative : collabora col datore e con il S.P.P, visita gli ambienti di lavoro almeno 1
volta all'anno, partecipa alla valutazione dei rischi, alla stesura del piano di sicurezza, collabora
col datore alla predisposizione del servizio di P.S e all'attività di formazione e informazioni dei
lavoratori
* lavoratori : persona che svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore
di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione. Ogni lavoratore deve prendersi cura della
propria sicurezza e salute e della sicurezza e salute delle altre persone . Gli obblighi sono :
contribuire insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'esecuzione degli obblighi
previsti a tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, utilizzare correttamente le
attrezzature di lavoro e i dispositivi di sicurezza, i DPI, segnalare immediatamente al datore se i
dispositivi non sono idonei , non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di
sicurezza o di segnalazione o di controllo, non compiere di iniziativa manovre che non sono di loro
competenza, partecipare ai programmi di formazione e addestramento, sottoporsi a controlli
sanitari
* rappresentante dei lavoratori per la sicurezza : presenza obbligatoria in tutte le aziende. Nelle
aziende max 15 dipendenti viene eletto direttamente dai lavoratori , nelle aziende con più 15
dipendenti è eletto dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali aziendali. Hanno
diritto di accedere ai luoghi di lavoro, diritto di consultare i documenti, diritto di formare e
informare, diritto di formulare proposte e osservazioni, diritto di richiedere intervento alle
autorità competenti. Deve essere consultato quando si effettua la valutazione dei rischi,
consultato sulla formazione dei soggetti, e riceve dall'azienda l'informazione e la documentazione
inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione. Inoltre riceve una formazione
adeguata, partecipa alla riunione con il datore di lavoro, avverte il datore di eventuali rischi, può
ricorrere alle autorità competenti qualora le misure di prevenzione e protezioni non siano idonee
a garantire la sicurezza del lavoratore

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