Sei sulla pagina 1di 36

Sicurezza nei

luoghi di lavoro
Percorso Formativo sulla Sicurezza e Salute nei luoghi
di lavoro
2 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Sommario

Sommario..................................................................................................................2
Percorso Formativo..............................................................................................3
Capitolo 2.................................................................................................................3
Evoluzione Normativa............................................................................................3
Decreto Legislativo 81/08......................................................................................6
Capitolo 3.................................................................................................................8
Concetti di rischi, Dani, Prevenzione e Protezione...............................................8
Comuni Rischi sul Lavoro......................................................................................13
Cultura della Sicurezza.........................................................................................16
Capitolo 4...............................................................................................................17
Datore di lavoro e Dirigente.................................................................................17
Preposto................................................................................................................19
Lavoratore.............................................................................................................20
Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza....................................................22
RSPP e ASPP..........................................................................................................24
Gli Addetti alle Emergenze...................................................................................25
Medico Competente.............................................................................................26
Progettisti, Fabbricanti, Fornitori e Installatori...................................................27
Capitolo 5...............................................................................................................28
Documento di Valutazione dei Rischi..................................................................28
Disposizione di Protezione Individuale e la Segnaletica.....................................29
Riunione Periodica...............................................................................................30
Sorveglianza Sanitaria..........................................................................................30
Organi di Vigilanza e Sanzioni..............................................................................32
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 3

Percorso Formativo
Percorso della formazione
Generale – contenuto tipo generale per tutti (4 ore) indipendente dalla mansione o attività
Specifica – contenuto differente in base al livello di rischio e del lavoro. I livello varia in base al livello di
sicurezza dell’azienda. un livello basso prevede 4 ore, un livello medio prevede 8 ore, un livello alto prevede
12 ore di formazione. Il percorso di formazione del lavoratore deve essere completata entro 60 giorni.
Aggiornamento – contenuti aggiuntivi del percorso per tutti (6 ore) che viene ripetuta ogni 5 anni.

Capitolo 2
Evoluzione Normativa
Cultura sulla sicurezza e salute promulgata nel 2008, che esso tutela le direttive europee della salute e
sicurezza che oggi giorno sono in vigore.
1930 – prima leggi sulla tutela e sicurezza sul lavoro, fino gli 90 hanno emanato le richieste minime della
sicurezza in tutti gli stati europei, nel 1994 viene emanato il Decreto Legislativo (D.LGS 626) imposto della
sicurezza che, nel 2008 D.LGS 81 che unifica le normative che attualmente è in vigore.
Il D.LGS 626/94 dice: Descrive le misure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori durante il lavoro,
in tutti i settori di attività privata o pubblica.
Il D.LGS 81/08 dice: Il Riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle
lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un
unico testo normativo. Esso persegue le finalità di cui al presente comma nel rispetto delle normative
comunitarie e delle convenzioni internazionali in materia, nonché in conformità all’Art. 117 della
costituzione e agli statuti delle regioni a statuto speciale e delle provincie autonome di Trento e di Bolzano,
e alle relative norme di attuazione, garantendo l’uniformità della tutela delle lavoratici e dei lavoratori sul
territori nazionali attraverso il rispettivo dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e
sociali anche alle differenze di genere di età e condizione dei lavoratori e dei lavoratori immigrati.

Quindi: il D.LGS 81 è la legge attualmente in vigore in tema di sicurezza sul lavoro abrogando la maggior
parte delle normative precedenti, tra cui il D.LGS 626/94 che ha costituito la normative di riferimento
conosciuta in materia. Le direttive europee hanno dato un forte stimolo all’evoluzione normativa in materia
di sicurezza sul lavoro in Italia. Le direttive europee devono essere obbligatoriamente recepite da ogni Stato
membro della Comunità Europea, ma non producono i loro effetti fino a quando non viene emanata
un’apposita legge di recepimento della direttiva da parte di ogni stato membro

Nel 1930 vengono introdotti le lesioni colpose e omicidio colposo nel Codice penale:
Art. 589- Omicidio Colposo: chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione
da 6 mesi a 5 anni. Se il fatto è commesso con la violazione delle norme sulla disciplina della circolazione
stradale o di quella prevenzione degli infortuni sul lavoro, la pena è la reclusione da 2 mesi a 5 anni.
Art. 590 – Lesioni Colpose: chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la
reclusione fino a 3 mesi o con una multa fino a 300€.
4 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Nel 1942 vengono introdotte delle leggi riguardanti sulla tutela sulla sicurezza e rafforzano il principio
riguardo a lesioni colpose nel Codice civile:
Art. 2087 – Tutela delle condizioni di lavoro: imprenditore è tenuto a adottare nell’esercizio dell’impresa le
misure che, secondo la particolarità del lavoro, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità
morale dei lavoratori. Tale articolo tutela la sicurezza e le condizione che deve essere aggiornata tale tutela
nell’impresa lavorativa.
Art. 2050 – Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose: chiunque cagiona danno ad altri nello
svolgimento di una attività pericolosa è tenuto al risarcimento se non prova di aver adottato tutte le misure
idonee ad evitare il danno.

La Costituzione della Repubblica, approvata nel 1947 contiene molte leggi riguardo sul lavoro e sicurezza
nell’ambito lavorativo, cui la repubblica riconosce il lavoro per tutti i cittadini e tutela il lavoro in tutte le
forme e applicazioni curando sia la formazione ed elevazione sociale (Art. 4 e Art.35). soprattutto la
repubblica tutela la salute e la formazione dell’individuo dato che il lavoratore ha diritto che gli sia
preveduto ed assicurati mezzi adeguati alla loro esigenze lavorative nel caso di infortuni, malattie o
invalidità (Art. 32 e Art.38). l’iniziativa economica privata è libera in cui non è possibile svolgere in contrasto
con l’utilità sociale o in modo da recere danno alla sicurezza (Art. 41). Soprattutto Italia è una repubblica
democratica fondata sul lavoro Art.1

Anni 50’ vengono introdotti Leggi e Decreti riguardo sulle norme di sicurezza e salute sul lavoro relativi sugli
organi di vigilanza, infortuni sul lavoro e igiene riguardo alla lavorazione meccanica del lavoro, dato che
l’uomo svolgeva un movimento ripetitivo (diventando un organo passivo per la macchia). Il risultato non
erano adatto nei termini di prevenzione dove queste norme vennero abolite nel 2008.

Nel 1978 nelle promulgata la Riforma Sanitaria (Art. 833) introducendo due concetti fondamentali:
- Unitarietà del sistema di vita e Lavoro.
- Importanza della Prevenzione dove A.S.L. volgono attività di prevenzione.

Nel 1989/90 vengono introdotte le Prime Direttive dell’UE che tutela la salute e sicurezza dei lavorati.
Questo ci fu un numero elevato di incidenti sul lavoro, sia in Italia che in Europa facendo sì che venne
applicato una scelta riguardante sulle misure di prevenzione. La Commissione Economica Europea (CEE)
emanò le prime direttive riguardante la tutela e salute dei lavoratori nel luogo di lavoro.

Nel 1994 la Direttiva viene recepita tramite il D.LGS 626, sistema basato sulla partecipazione attiva e vari
soggetti che operano nell’ambiente lavorativo. Il decreto segna il passaggio assicurativo basato al
risarcimento di eventuali lesioni e poi alla prevenzione che viene applicata su tutte le aziende lavorative che
operano in luoghi aperti o all’esterno all’azienda.
L’Obbiettivo di tale decreto 626 e nella Eliminazione o Riduzione dei rischi del lavoro oltre alla riduzione di
eventi di malattia sul lavoro. Tali obbiettivi vengono suddivisi in: Politica della Sicurezza, Valutazione dei
Rischi, Verifiche e misure da adottare, individuare i soggetti.
Tale legge vengono riscontrati alcune difficoltà in aspetti positivi come il lavoratore al centro della
prevenzione e della partecipazione attiva. Ma vi sono alcuni aspetti negativi come continue modifiche del
decreto, permanenza di vecchie leggi e nuove direttive europee. In tal caso viene emanata un nuovo
Decreto Legislativo.

2008 D.LGS 81 con lo scopo di: Unificare le leggi sulla sicurezza; Abolire i decreti deli anni 50; Abolire il
decreto 626/94; Fornire nuove definizioni. Permettendo una coordinazione e unificazione delle norme
diventando il codice della salute e sicurezza del lavoratore sul lavoro. [Alcune parti sono state modificate
tramite il decreto 106/2009].
2001 è stato emanato il D.LGS 231 relativo la Responsabilità amministrativa di Società ed Enti. Tale decreto
sanziona aziende in cui non impedisce la commisione di reati nell’interesse dell’azienda stessa da parte di
vertici o dipendenti. Una responsabilità penale, per lo più amministrativa cui competente e il giudice
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 5

penale. Tale decreto, riguardo all’aggiornamento della delega 127/07 cui sanzione viene applicata sugli
infortuni sul lavoro che sono Omicidio colposo, Lesioni colpose gravi e tutela della igiene.
L’ente, onde evitare tale responsabilità deve rispettare diversi obblighi tra cui: Adozione di Modelli
organizzativi e gestionali e idonei, Affidamento del compito di vigilanza ad un organismo autonomo,
Effettuare sufficiente vigilanza ed Elusione fraudolenta dei modelli di organizzazione e gestione.
Tale decreto introduce dei controlli Interni come strumento di prevenzione dei reati (per la sicurezza) ente è
perseguibile se non ha dei controlli e nomina di tali soggetti. Nel caso in cui l’ente esclude tale
responsabilità è perseguitabile dato la responsabilità amministrativa e personale (del dipendete che ha
commesso il reato)
Art. 25 del D.LGS 231 - prevede delle Sanzioni per violazione amministrativa che sono:
Pecuniarie – sono sanzioni in base alle condizioni economiche e patrimoniali in base all’ente. Quota 1000
Interdittive – (durata tra 1 o più anni) possono essere dovuti alla interdizione dell’esercizio, sospensione o
revoca delle licenze, divieto di contrattare con al Pubblica Amministrativa, Esclusione e revoca dei sussidi
statali, divieto di pubblicizzare.

Quindi:
 1930 viene introdotto il Codice penale. riguardo i reati e omicidi e lesioni colpose;
 1942 viene introdotto il Codice civile. Tutela le condizioni di lavoro e introduce le lesioni colpose in
attività rischiose;
 1947 viene introdotto la Costituzione Repubblica Italiana. Col diritto al lavoro e tutela della salute nel
diritto dell’uomo;
 1950/59 vengono introdotte varie Leggi. Tra cui la prevenzione, sicurezza sui luoghi di lavoro, organi di
vigilanza, infortuni e dell’igiene in ambito lavorativo;
 1978 viene introdotto la Legge 833 che specifica l’unitarietà del sistema ambiente di vita e lavoro e
importanza della prevenzione;
 1989/90 vengono introdotte le Prime direttive Europee. Riguardo la tutela della sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro;
 1994 viene introdotto il D.LGS 626. Specifica la partecipazione attiva, collaborazione di diversi soggetti e
procedura di prevenzione;
 2001 viene introdotto il D.LGS 231. Specifica l’inserimento di “controlli interni” come strumenti di
prevenzione di eventuali reati;
 2007 viene introdotto la Legge 123. Modifica e integrazione al decreto legislativo 231;
 2008 viene introdotto il D.LGS 81. Diventando il codice della salute e della sicurezza sul lavoro.
6 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Decreto Legislativo 81/08


Norme Abrogate
2008 viene emanato il decreto Legislativo 81 con lo scopo di: unificare le leggi sul lavoro, abolizione delle
vecchie leggi emanate negli anni 50; abolire il precedente decreto 626/94; approfondire nuove definizione
dei soggetti, norme e sul lavoro.
Il decreto viene considerato il vero codice della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro dato che ha
Coordinato, Riordinato e Riformato le principali normi del lavoro. Tuttavia, il decreto è stato aggiornato col
decreto 106/06 in alcune sue parti.
Accorpando, in un testo unico tutte le normative della sicurezza, abrogando alcune leggi e trasforma le leggi
in interpretazione di giurisprudenza.
DPR 547/55 – Norme per la prevenzione sugli infortuni sul lavoro;
DPR 164/56 – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro delle costruzioni;
DPR 303/55 – Norme generali per igiene sul lavoro;
D.LGS 277/91 – Protezione contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici, chimici e biologici;
D.LGS 626/94 – Miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori;
D.LGS 758/94 – Modifiche alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro;
D.LGS 493/96 – Prescrizione minime di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili;
D.LGS 187/05 – Esposizione a vibrazioni meccaniche:
D.LGS 257/07 – Prescrizioni minime di salute e sicurezza relative ai campi elettromagnetici;
Dir 2006/25/CE – prescrizione minime per la segnaletica di sicurezza e/o salute;

Schema del Decreto


Lo schema è costituito da ben 13 Titoli, 306 Articoli e 51 allegati (con ben 439 pagine). La struttura del
decreto viene suddiviso dai Titoli con uno specifico argomenti sulla sicurezza e salute.
Titolo 1, suddiviso in 4 Capi che approfondiscono: Disposizione Generali, Sistema Istituzionale, Gestione
delle prevenzione nei luoghi di lavoro (ovvero le misure di tutela e obblighi della Valutazione dei Rischi,
Servizi di prevenzione e protezione Formazione, Informazione e Addestramento per la Sorveglianza
sanitaria, Gestione delle Emergenze Consultazione e partecipazione del RLS, Documentazione tecnico e
amministrativa e statistiche degli infortuni), Disposizione Penale (tra cui Sansini e Procedure Penali).
I Vari Titoli (dal 2-13) argomentano: Luoghi di Lavoro, Attrezzature di Lavoro e DPI, Cantieri temporanei,
Segnaletica Sicurezza, Attrezzature e VDT, Movimenti man. carichi, Agenti Fisici, Sostanze pericolose,
Agenti Biologici, Atmosfere esplosive, Disposizioni procedure penali, Disposizione finali.

Principali cambiamenti apportati


Tali cambiamenti tramite il decreto ha semplificato e accorpato vari leggi per la salute e sicurezza, in
particolare diversi settori:
 Modello Organizzativo e gestionale
Il decreto prevede la sicurezza sia gestita tramite modello organizzativo per la definizione e attuazione
di una politica aziendale. Esso prevede diversi puniti: un aumento degli adempimenti Sostanziali e
Formali; Introduzione di specifiche tecniche sugli aspetti organizzativi come analisi mansione;
organizzazione del documento della Valutazione dei rischi – tale documento devi essere organizzato
affinché sia in continuo aggiornamento in base agli eventuali rischi e sicurezza e facile nella
comprensione nella gestione e nell’applicare tale sistema.
 Coinvolgimento dei soggetti aziendali
Aumento dei soggetti coinvolti per maggior responsabilità all’interno nell’ambito lavorativo. Per i
Lavoratori – l’applicazione delle normative su tutti senza distinzione del loro contratto; Dirigenti – una
precisazione delle modalità e limiti sulla delega del datore; Preposto – definizione e valorizzazione di
tale figura con specifiche formazione; RLS – rafforzamento delle prerogative; Medico – definizione del
ruolo nella valutazione dei rischi; Tutti – la formazione obbligatoria.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 7

 Informazione e formazione per tutti i lavorati


Tale decreto ha resi sì che le informazioni, formazione obbligatori e aggiornamento di tale formazione
sia fondamentale per tutti i lavoratori. Rispetto a una semplice formazione e informazione prima del
decreto senza aggiornamento di eventuali nuove normi imposti e norme abolite.
 Organi di vigilanza e sanzioni
Un controllo maggiore per la vigilanza e sanzioni. ASL che avrà un maggior controllo per tali norme di
sicurezza e tali controlli vengono imposti maggior sanzioni per ogni tipo di lavoratore e la sospensione
dell’attività nel caso di situazioni gravi.

Oltre a eventuali rischi vengono considerati gruppi di lavoratori che sono esposti ad eventuali rischi
particolari, in particolare:
 Stress lavoro-correlato – percezione di squilibrio del lavoratore;
 Gravidanza – prevenzione delle mansioni siano compatibili nello stato, nel caso contrario il datore può
cambiare mansione o anticipare lo stato di Maternità;
 Genere, Età, Provenienza – datore dovrà considerare gli specifici sessi, giovani con maggiore
formazione e approccio tra lavoratori immigrati tra la comunicazione e approccio;
 Tipologia Contrattuale – contratti differenti esposti in rischi;

Le Lavoratrici Madri (uno dei particolari gruppo di rischi) col decreto, Il datore dovrà valutare eventuali
rischi adoperando la sicurezza per la madre e per il nascituro; modificare temporaneamente le condizioni di
lavoro oppure, concedere il congedo di maternità cui la madre sospende il lavoro nei primi 5 mesi.
La Lavorazione Minorile il datore deve rispettare alcune norme riguardo la sicurezza di cui il lavoratore non
è soggetto ad eventuali rischi fisici, chimici e biologici; periodo notturni; tutela previdenziale; offrire una
formazione professionale e una visita medica per garantire l’idoneità.
Il Lavoro Notturno è una faglia lavorativa cui il lavoratore compie la sua mansione almeno 7 ore
consecutive (tra le 22-5 / 23-6 / 24-7) e viene eseguiti almeno 80 giorni all’anno. Il Datore deve valutare la
sicurezza del lavoratore che compie tale lavoro (per il Lavoro Part-Time viene modificato) consultare le parti
sociali, non adibire a lavoratori soggetti a tutela particolari, riduzione degli orari con aumento la
retribuzione, adottare misure adeguate e informare il lavoratore di rischi specifici.

Quindi:
 Il D.LGS 81 Unifica le Leggi, Abolisce le vecchi leggi (50’) e il D.LGS 626, approfondisce nuove normi sul lavoro e
soggetti. Il vero codice della salute e sicurezza
 Testo unico con 13 Titoli e 306 Articoli strutturano in:
Queste per il Primo Titolo suddiviso in 3 Capi
o Disposizione Generali
o Sistema Istituzionale
o Gestione delle prevenzioni nei luoghi di lavoro
o Disposizione Penale
o Luoghi di Lavoro; Attrezzature di Lavoro e DPI, Cantieri temporanei, Segnalazione Sicurezza, Attrezzature
e VDT, Movimento carichi, Agenti Fisici Chimici e Biologiche, Atmosfera pericolosa e Procedure Penali e
Disposizione Finale.
 Gestione Organizzativo – sicurezza interna tramite politica aziendale (documenti dei rischi, analisi mansioni, …).
Coinvolgimento Soggetti Aziendali – tutti hanno le proprie responsabilità. Informazione e Formazione. Organi di
vigilanza e Sanzioni – organi esterni dall’azienda.
 Rischi e Gruppi esposti: Stress dovuto a squilibro lavorativo; Gravidanza e Lavoratrici madri (il datore deve far
cambiar mansione o anticipare lo stato di Maternità; Generi Età e Provenienza (Tra cui Lavoratori Minori);
Tipologia Contrattuale; Lavoratori notturni (7 ora nella soglia tra i 22-7)
8 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Capitolo 3
Concetti di rischi, Danni, Prevenzione e Protezione
Pericoli, Rischi e Danni
 Pericolo [fattore di rischio] – ogni cosa che comportano dei rischi cui possono arrecare dei danni (fuoco,
sostanza chimica o rumori) (Es. Agenti chimici, Fuoco, Strada Ghiacciata)
 Pericolo – le probabilità che qualcuno può subire dei danni o causare un determinato rischio. (Es. varie
possibilità di cadere, scivolare o recare ustioni)
 Danno – sono infortuni, lesioni o malattie professionali che si possono verificare (Es. Ustioni, dolori o
invalidità temporanea)
Tali rischi vengono classificati in:
 Rischi per la salute – causano malattie professionali
 Rischi per la sicurezza – generare infortuni e lesioni traumatiche.
 Rischi trasversali – fattori psicologici, come stress e orari notturni.

Il Rischio è la conseguenza di due fattori: la probabilità della verifica e la gravità di esso. Per tutelare tale
sicurezza è necessario intervenire, tali interventi sono: Prevenzione della probabilità che si verifichi e la
Protezione della gravità del rischio. Vi sono molte operazione per prevenire tale pericolo.

Prevenzione e Protezione
 La prevenzione ha lo scopo di ridurre o di eliminare tale pericolo adoperando misure strutturali a livello
organizzativo (informazione, formazione e addestramento).
 La protezione sono procedure di sicurezza in base al livello del pericolo diminuendo la gravità del danno
come misure di sicurezza attive (guanti, estintori) o passive (rilevatori di fumo). Tali misure sono
interposte tra il pericolo e per coloro che possono recare o subire danno.

Esistono 3 Priorità d’azione per la tutela e la sicurezza:


 Prevenire – identificare ed eliminare la causa del pericolo;
 Ridurre – diminuire il livello del rischio e pericolo della sua probabilità;
 Minimizzare – portare al minimo le conseguenza di un evento tramite addestramento;

il D.LGS 81/08 prevede alcuni principi basi:


 Eliminare dei pericoli e rischi relativi.
 Sostituzione di tutto ciò che è pericoloso o che può essere pericoloso.
 Intervento dei rischi all’origine.
 Applicazione di protezione collettive prima di identificare la causa.
 Progressione e Cambiamenti tecnologici della informazione.
 I Miglioramenti di tali procedure di protezione e prevenzione nel tempo, affiche essi non causano altri
pericoli o sia in disaccordo con le protezione e prevenzioni adottate.

Art.15 dice le eventuali misure generali di tutela riguardante alla prevenzione e protezione.
“ Le misure generali di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono:
 la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
 la programmazione delle prevenzioni, mirata ad un complesse che integri in modo coerente nella
prevenzione le condizioni tecniche produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e
dell’organizzazione del lavoro;
 l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progress tecnico;
 il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro,
nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine
di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 9

 la riduzione dei rischi alla fonte;


 la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o è meno pericoloso;
 la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere esposti al rischio;
 l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
 la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuali;
 il controllo sanitario dei lavoratori;
 l’allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la sua persona e
l’adibizione, ove possibile, ad altre mansione;
 l’informazione e formazione adeguate per i lavorati e per i dirigenti e preposti; informazione e
formazione adeguate per i rappresentati dei lavorati per la sicurezza;
 istruzioni adeguate ai lavoratori; partecipazione e consultazione lavorative, rappresentati dei lavoratori
per la sicurezza;
 programmare delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza tramite adozione di codici di condotta e di buona prassi;
 misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, lotta incendio, evacuazione dei lavoratori di
pericolo immediato;
 l’uso di segnali di avvertimento e di sicurezza; manutenzione regolare dell’ambiente, attrezzature,
impianti con riguardo ai dispositivi di sicurezza di conformità.
 Le Misure relative alla sicurezza, igiene e salute durante il lavoro non devono comportare oneri
finanziari per i lavoratori.

Il RSPP Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione, cui suoi ruolo è di organizzazione del lavoro, sulle
procedure operative e sui macchinari, ambienti di lavoro e postazioni riducendo le probabilità di rischio
(adoperando delle misure di prevenzione e poi di protezione). Tati riduzioni (esempio il rumore) la
soluzione non è la eliminazione ma agire sulla organizzazione, in tal caso adoperare diverse soluzione tra
cui: acquisizione di macchinari meno rumorosi; organizzazione delle mansione riducendo il tempo di
esposizione del rumore ad ogni lavoratore.

Valutazione dei Rischi


La Valutazione dei rischi è una procedure / valutazione che comprende quali azione bisogna intraprendere
affinché migliori la salute, sicurezza e produttività dei lavoratori. La valutazione consiste nel: Individuare
eventuali pericoli e rischi; eliminare eventuali pericoli e rischi e scegliere eventuali misura di prevenzione e
protezione. Tale valutazione è obbligatoria per i datori di lavoro ed è opportuno che i lavoratori
partecipano attivamente alla valutazione dei rischi.
La valutazione viene strutturato in 5 fasi:
 Individuare i pericoli e le persone a rischio
o Ispezione del luogo di lavoro che possa provocare rischi;
o Consultare i lavoratori e i rappresentati per eventuali pericoli e rischi;
o Considera i pericoli a lungo termine per la salute (come rumore o sostanze nocive);
o Esaminazione e registrazione degli infortuni;
o Raccogliere informazione da forti diverse (manuali, siti web della salute, documenti di legge)
Ogni pericolo è importate conoscere la categoria di pericolo. Nel raggruppare i diversi pericoli
in base alla categoria di rischi. A sua volta conoscere come interagiscono ed eventuali
interazione con i pericoli e valutare la tipologia del danno. Anche le varie categorie dei
lavoratori ad alto rischio (Lavoro disabile, madri, lavoratori giovani o anziani, lavoratori non
formati)
10 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

 Attribuire un ordine di priorità al rischio


o Probabilità del rischio
o Gravità del rischio
o La frequenza e numero dei rischi.
 Decidere l’azione di prevenzione
o Valutare se il rischio può essere eliminare, se non è possibile bisogna ridurre il rischio. Esistono
diverse farsi per la riduzione tra cui: combattere il rischio alla fonte, adattamento dell’attività,
cambiamento tecnologici, sostituzione degli strumenti con meno pericolosi, protezione collettive
e non individuali, istruzione e formazione.
Esempio – nel caso di un rischio, come un rumore – la prevenzione nell’eliminare tale rischio
consiste nel cambiare la tecnologia, nel caso nel ridurlo al minimo consiste nello spostare il
rumore e utilizzare materiale in grado di assorbire il rumore. se non è possibile si passa alla
protezione tra cui utilizzo di protezione individuale (con cuffie) e una visita medica frequente
(per analisi dell’udito)
 Intervenire con azioni concrete
o Attuazione efficace implica una lavorazione nell’ utilizzo del personale che sono responsabile di
attuare le determinate misure; impostare delle scadenze per portare a termine le azioni
previste; utilizzo di mezzi stanziati per mette in atto tali misure.
 Controllo e Riesame
o Per una sicurezza efficacia bisogna Controllare e Riesaminare eventuali problemi (variazioni
significati, indagini di infortuni, misure preventive insufficienti o obsolete)

Calcolo del Rischio


Il Rischio è dato dalla probabilità che si avviene il rischio e della gravità del rischio stesso. Tale valutazione è
possibile determinare diversi valori, nel caso di un rischio basso se la probabilità del rischio è bassa con
gravità minore, mentre un rischio alto se la probabilità del rischio è alta con gravità maggiore.

La Gravità del rischio viene suddivisa in 4 livelli cui viene assegnato un valore, un livello e una
definizione/criterio di tale rischio.

Livello di Gravità
4 Gravissimo Infortunio o Episodio di esposizione acute con effetti letali e di invalidità totale.
Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.
3 Grave Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziali
Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.
2 Medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile
Esposizione cronica con effetti reversibili
1 Lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibili
Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 11

Livello di Probabilità
4 Altamente Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata e il verificarsi del danno.
Probabile Verifica di molteplici episodi in aziende simili o operazioni simili con rilevazione
di danno.
Verifica del danno non suscita stupore in azienda.
3 Probabile Provocare un danno, non in modo automatico e diretto.
Verifica di qualche episodio con rilevazione di danno.
Verifica del danno suscita qualche sospetto in azienda.
2 Poco Provocare danno in situazioni di sfortunato incidente.
Probabile Sono noti solo pochi episodi.
Verifica del danno suscita grande stupore.
1 Improbabile Provocare un danno in situazioni di raro sfortunato incidente.
Non sono noti alcuni episodi.
Verifica del danno suscita incredulità.

Tramite i fattori dei livelli si produce una Matrice cui rappresenta l’importanza d’urgenza di intervento in
tale rischio (Gravità x Probabilità).

Livello di Rischio – Relativo Intervento


Alto Immediato Sospensione dell’attività lavorativa fino alla riduzione del livello di rischio.
Medio 2/3 Mesi Segnalare immediatamente il rischio ai lavoratori con programmazione di
intervento d’urgenza (entro i 2/3 mesi)
Basso 12 Mesi Predisporre misure per minimizzare il rischio con verifica dell’efficienza

Nullo Continuo Mantenimento e controllo del rischio evitando un aumento di tale rischio.

4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 4

Esercizio: un operario lavora ad una altezza di 10 metri, ipotizziamo che tale operario non è formato e né
addestrato lavorando senza ulteriori protezione  tale probabilità che avviene un incidente è altro = 4
il danno che può subire l’operario è molto elevata, dalla morte o paralisi = 4
Quindi: tale probabilità (4) x tale gravità (4) = relativo rischio (16) – di conseguenza l’intervento deve essere
immediato in cui bisognerà adoperare il tipo dell’intervento (sospensione del lavoro e riduzione del rischio)
adoperando una misure di prevenzione: sottoporre il lavoratore a visite mediche prima della mansione;
formare un addestramento al lavoratore per la propria mansione; adottare misure di protezione collettiva e
se non è sufficiente adoperare a protezioni individuale.
In questo caso, abbiamo ridotto la probabilità che succede un rischio (4-1) ma la gravità rimane sempre
alta.
Quindi: tale probabilità (1) x tale gravità (4) = relativo rischio (4) – di conseguenza l’intervento non è
immediato e viene adoperato il tipo dell’intervento (predisporre delle misure per minimizzare il rischio)
12 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Esercizio: un lavoratore è ad un nastro trasportatore deve spostare dei cartoni da 20kg svolgendo tale
mansione ogni giorni. Tralasciamo eventuali rischi di infortuni ma nel caso di una malattia professionale
dovuto al mal di schiena. Tale rischio è Elevato perché può recare permanentemente il dolore alla schiena.
In tal caso la gravità è 4 con intervento immediato.

Principali Tipologie di Rischio


 Rischio di origine meccanica
 Attrezzature di lavoro
 Rischio Elettrico
 Rischio Chimico
 Sostanze pericolose
 Agenti Biologici
 Rumore
 Vibrazioni
 Incendio
 Rischio cause stress Lavoro-Correlato
 Videoterminali
 Movimenti manuali di carichi
 Luoghi di lavoro

Casi Reali
Una descrizione di alcuni scenari di rischi e incidenti di persone reali cui non sono stati visionati non
applicando eventuali prevenzione per evitare tale rischio.
 Per un incidente chimico – un giovane 23-enne ha subito ampie ustioni tramite contatto con sostanze
infiammabili per il lavaggio di aerografi per la verniciatura. Tali sostanze erano in cattive condizioni
(prive di coperchi, etichette) oltre alla scarsa supervisione e formazione. L’impresa non si è conformata
di tale requisito finché non è stata perseguitata.
 Per un Incidete meccaniche – giovani immigrati (21-27 anni) sono morti rimanendo impigliati in una
macchina agricola. La loro mansione era nello smantellare le “serre in polietilene” che con una
macchina avvolgeva le funi che fissavano le serre. Privo di valutazione dei rischi e con l’utilizzo di una
macchina inadeguata privo di sistema d’emergenza. Inoltre, i lavoratori erano per lo più studenti con
poca o insufficienza formazione e competenza di tale mansione.
 Per un Incendio - giovane apprendista 18-enne fu ucciso avvolto dalle fiamme dovuto ad una
esplosione. L’apprendista stava aiutando il suo superiore travasando della benzina da un bidone al
serbatoio quando esplose. La causa dell’esplosione è dovuto al tubo della caldaia accesa. Con fiducia
reciproca del superiore e del proprietario del garage non considerando la sicurezza dell’impresa stessa.
 Per un Incidente strumento – una giovane 17-enne ha perso un dito dopo poche ore dalla sua
mansione. Il macchinario presentava qualche difficoltà riguardo al sistema di sicurezza automatico cui è
stato segnalato ma non prevenuto. Inoltre, il supervisore era ignaro che la giovane doveva usare tale
macchinario.
 Per un Incidente elettrico – un giovane 19-enne seguiva un corso di formazione di 10 per una
compagnia elettrica, da operario è stato trasferito in una squadra addetta all’illuminazione. Tramite le
direttive del datore di lavoro, stava lavorando su dei regolatori di corrente, da 120 volt, privo di tappeti
di sicurezza, guanti, apparecchiature di controllo, privo di istruzioni e guardo elettrico il giovane è
morto istantaneamente da una scarica elettrica.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 13

Quindi:
 Pericolo (Fattore di rischio); Pericolo cui si può verificare un danno o vari rischi; Danno cui si sono verificati danni
o infortuni e malattie professionali.
 Rischi per la salute – dovute a malattie professionali; Rischi per la sicurezza – dovute a infortuni e lesioni; Rischi
trasversali – dovuto a attori psico-fisici.
 I rischi dipendono dalla Probabilità e dalla Gravità. Tali rischi si possono ridurre o eliminare con le prevenzioni o
minimizzare la gravità con le protezioni (passive o attive). Le priorità sono Prevenire – Ridurre – Minimizzare.
Ovvero identificare il rischio, ridurre il livello di rischio e portare al minimo tramite addestramenti.
 Nel D.LGS 81 prevede alcuni principi: Eliminare pericoli e rischi; sostituire ogni cosa pericolosa o che può essere
pericoloso; agire all’origine del rischio; applicare le protezioni collettive; aggiornarsi sulle innovazione tecnologiche
e aggiornamenti delle protezioni.
 Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione organizza le procedure operative e sui macchinari,
sull’ambiente e postazione per la riduzione dei rischi.
 La Valutazione dei rischi è una procedure che comprende le azioni da fare per tutelare i lavoratori sulla salute allo
scopo di individuare eventuali rischi e pericoli; eliminare i pericoli tramite le protezione e prevenzioni. La
valutazione viene suddivisa in:
o Individuare il pericolo (ispezione, consulta con i lavoratori, ipotesi esposizione prolungata, registro
infortuni)
o Attribuire un ordine di priorità ( Probabilità e Gravità con la rispettiva tabella e Relativo intervento)
o Azione di Prevenzione nella possibilità nell’ eliminare o ridurre il rischio.
o Azione correlate nell’ attuare le misure di sicurezza
o Controllo e Riesaminare che non si manifesta il rischio.
 Calcolo Rischio = Gravità x Probabilità
o Gravità va da 1 a 4 = dall’ infortunio lieve con rapido recupero fino all’infortunio grave con invalidità
totale.
o Probabilità va da 1 a 4 = dal rarissimo incidente alla verifica continua con danni.
o Il Rischio va dal Nullo con controllo del rischio evitando un aumento all’Alto con la completa sospensione
delle attività fino alla riduzione del rischio.
 Tipi di rischio possono essere: origine macchinari, attrezzature da lavoro, elettrico, chimico, biologico, rumore,
vibrazione, incendio, stress lavoro correlato, movimenti carichi manuali, luoghi di lavoro.
14 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Comuni Rischi sul Lavoro


Visione dei comuni rischio sul lavoro:
 Infortuni in itinere
Incidenti causa incidenti stradali avventi nei tratti Casa-Lavoro e Lavoro-Casa, con mezzi pubblici, mezzi
di terzi o propri. L’assicurazione INAIL compre eventuali danni durante il tratto Casa-Lavoro o percorso
differente dovuto a “Strada Interrotta per Lavori in Corso”
 Investimento
Incidente dovuto a diversi fattori: essere investiti a piedi causa di un muletto in magazzini, auto o
camion, oppure causa di instabilità di un carico. Viene adoperato una previsione tramite segnaletica
orizzontale e verticale per evidenziare tale rischio.
 Inciampo, scivolamento e cadute
Incidenti più comuni (1/3) che colpiscono chiunque. Gli incidenti in piano sono circa il 14% mentre gli
incidenti dall’alto 22%.
Per minimizzare tali incidenti è possibili adoperare alcune misure di sicurezza come: miglioramento
della illuminazione in luoghi pochi illuminati, garantire la pavimentazione priva di buchi, dossi o
pendenza oltre ad un pavimento non scivoloso. Segnalare, se è possibili, gli eventuali rischi e disporre di
protezioni individuali usando calzature adatte.
 Movimentazione manuale di carichi
Tali rischi sono dovuti alla movimentazione o sostegno di carichi. Tali rischi dovuto a un maggior
frequenza, periodo o altezza può causare dei danni alla colonna vertebrale. Il 24% dei lavoratori soffre
di mal di schiena.
Per una corretta lavorazione manuale di carico:
o Pianifica prima di adoperare il sollevamento (possibilità di aiuto, supporto meccanico o
personale...)
o Solleva quello che puoi e non eccedere.
o Il carico vicino alla vita – caricarlo il più possibile vicino permette un bilanciamento equo per il
carico e per lo sforzo. Se è difficile, fatelo scorrere lungo il corpo prima di sollevarlo.
o Durante il sollevamento è importante una posizione stabile per maggior equilibrio.
o Durante il sollevamento mantieni la schiena dritta e sfrutta la forza delle gambe, senza flettere
la schiena.
o Testa alta per mantenere dritta la schiena e la colonna vertebrale.
o Durante lo spostamento del carico bisogna muoversi con cautela evitando di strattonare il
carico.
o Durante lo spostamento, evita torsione e rotazione della schiena.

<18 Maschio 15
Femmina 10
18-45 Maschio 25
Femmina 20
>45 Maschio 20
Femmina 15
 Rumore
Nel caso comune, il rumore può essere causa cronica che col tempo può peggiorare la percezione
dell’udito. Durante il lavoro ci sono diverse domande che ti poni: esposto a rumori invadenti e continui;
tenuto ad alzare la voce; uso di macchinari rumorosi per più tempo. Il Datore deve verificare eventuali
rischi e possibilità di rischi valutando il rischio di rumore e il limite di esposizione al rumore (87 dB).
Inoltre, il datore che predisporre delle misure di prevenzione e sicurezza, come segnali adatti e DPI
adeguati.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 15

Le cause probabili dovute al rumore: Fastidio con sensazione di disagio; Disturbo con conseguenza di
ristabilita dopo ulteriore tempo; Danno con eventuali danni irreversibili all’udito.
Tali rischi posso essere dovuto a molteplici fattori, dovuto a sorpresa del rumore, percezione del rumore
dalla sorgente, minor dispersione del rumore, molteplici rumori sovrapposti. Questi rischi può causare
ulteriori incidenti e rischi soprattutto non percepire segnali di pericolo o avvisi oltre alla percezione di
persone e macchinari.
 Stress Lavoro Correlato
Percezione di squilibrio percepita dal lavoratore quando le richiede dell’ambiente lavorativo eccedono i
limiti delle capacità individuali del lavoratore stesso. Possono appresentare come disturbi o psicologia
sociale. Viene considerato il 2° problema di salute legato all’attività lavorativa, 1 lavoratore EU su 4 ha
sintomi correlati allo stress lavorativo cui, è stato dimostrato, il 50-60% delle giornate lavorativa viene
perso a causa dello stress. Il D.LGS ha imposto un obbligo ai datori di lavoro a tutelare la sicurezza e
salute del lavoratore. (misure preventive psicofisiche dei lavorativi)
Alcuni esempi sono: Ritmo di lavoro eccessivo, Precarietà del lavoro, Scarso equilibrio tra lavoro e vita
privata, elevata pressione emotive, lavoro straordinario non desiderato.
 Elettricità
Vari casi di rischi elettrici sono: Elettrocuzione nota come scossa elettrica verificati a contatto con
elementi in tensione; Incendio causato in presenza di elementi infiammabili; Esplosione dovuto di
fenomeni e atmosfere alterati che possono alterare tale fenomeno. La causa di Elettrocuzione variano
in base alla gravita e tipo (durata, tipo di contatto, tensione e umidità) del fenomeno che possono
causare alcune situazioni: 76% arresto cardiaco, 11% tetanizzazione, 7% ustioni, 4% asfissia, 2% caduta
Le situazione che avvengono tale rischio sono dovuto a Interventi tecnici che vengono effettuati sotto
tensione privi di eventuali protezioni individuali, impianti non idonei, componenti non isolati, uso
scorretto di spine multiple.
 Incendio
Il rischio più comune e pericoloso con effetti devastanti. Viene valutata in base agli edifici e mansione,
eventuali prevenzioni sono strutturali e organizzativi in modo di ridurre o eliminare tale rischio.
L’avvenimento di un incendio è dovuto a 3 elementi: Innesco ovvero la scintilla, combustione ovvero la
sostanza che alimenta (benzina o sostanze infiammabili), Comburente ovvero l’ossigeno. Senza uno dei
tre elementi è possibile prevenire e ridurre il rischio oppure utilizzare e disporre estintori, formazione e
addestramento antincendio.

Infortuni e Malattie professionali


L’Infortunio è un evento fortuito, violento ed esterno che può provocare lesione al corpo (storte,
fratture, ...) e possono causare invalidità permanente o temporanea, inabilità o la morte. INAIL nel caso di
infortuni è un danno alla persona provocata da causa violenta inopportuna in situazioni di lavoro. La
procedure di tale infortunio fa sì che il lavoratore o il preposto avvisano al proprio datore che invierà una
denuncia alla INAIL (entro 2 giorni) carico del datore e verificata dal lavoratore. L’assicurazione compre
diversi casi: nel caso l’infortunio è avvenuto al Lavoro o in Itinere (percorso casa-lavoro), nel caso di
infortunio violento o virulenta – essi possono provocare inabilità temporanei più di 3 giorni o inabilità
permanente o morte. Tale assicurazione sono coperti tutti i lavoratori dipendenti e autonomi e tutti gli
italiani all’estero.
Tramite un grafo, è stato riportato che gli infortuni sono ridotti del 1,4% dal 2015-2016 e del 17,3% dal
2012-2016. Mentre per gli Infortuni mortali sono stati minori (618) del 17,3% dal 2015-2016 e del 28,8% dal
2012-2016. Questo valore si ipotizza dovuto alla Crisi Lavorati.

La Malattia professionale sono malattie contratte in ambiente lavorativa che hanno una azione nociva di un
fattore di rischio diluito nel tempo (giorni, mesi o anni) la causa può essere di natura fisica, chimica o
biologica presente nell’ambiente di lavoro. Tali malattie professionali sono di due nature dovuto a
esposizione: Sostanze pericolose, gas velenosi, radiazioni, rumori e vibrazioni. Oppure sforzi prolungati:
16 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

movimenti dell’apparato muscolo scheletrico, vista e situazioni di stress.


Prevenire tali malattia bisogna studiare il fattore di rischio tra cui individuare tali rischi che si possono
presentare e tra i loro reagenti (ovvero la causa) per poi intervenire in modo diretto sui fattori prima che si
possono verificare eventuali danni.
Tramite un gravo, è stato riportato l’andamento delle malattie professionali. 14,7% tra il 2015-2016 e 4,6%
tra il 2012-2016.

Quindi: un infortunio si verifica tramite un incidente con traumi alla persona in un instante ben individuare
come Fratture, tagli, ustioni, …
una malattia professionale si verifica tramite una esposizione ad un fattore nocivo ad una esposizione
prolungate nel tempo, come Sordità, Tumori, Dolori dorso-lombari
Tale Malattie e Infortuni hanno vari costi che incidono sui diversi punti di vista:
 Costo al Lavoratore che incide sul costo umano e perdita economica (stipendi e sostenibilità familiare)
 Costo all’ Azienda che incide a varie sanzioni, minor produttività, problemi organizzative e pubblicità
negative.
 Costo Collettività che incide in modo economico i costi dell’assistenza sanitaria.
Tali costi, di norma, garantiscono un profitto e guadagno all’Italia 30 milioni all’anno. Nel caso di malattie si
ha una perdita economica di circa 17 milioni di ore lavorative.

Cultura della Sicurezza


Lo Scopo per la cultura della sicurezza è di agire nella organizzazione del lavoro, sulle varie procedure
operative, sui macchinari postazione e sugli ambienti di lavoro allo scopo di minimizzare o di eliminare
eventuali rischi. Ad Esempio, nel caso di rumore è scorretto non considerarlo e adottare l’uso di tappi per le
orecchi proprio, ma è corretto considerarlo e chiedersi la possibilità di ridurlo. Tali considerazioni e rischi
devono essere considerati cercando di eliminare e, se non è possibile, ridurre la gravità nel caso di un
potenziale danno. L’obbiettivo è Ridurre il rischio in modo da evitare l’utilizzo misure di protezione e
sorveglianza sanitaria.

Il Decalogo di comportamento sono una serie di norme, direttive dirette e indirette per la formazione di
una attività professionale nel luogo di lavoro.
1. Individuare i rischi sul luogo di lavoro – in ogni luogo di lavoro sono presenti rischi per la salute e
sicurezza. È importante individuare tali rischi nel proprio luogo.
2. Valutare il rischio – prima di svolgere una attività bisogna attentamente valutare il rischio in cui è
possibile incontrare e scegliere la modalità più sicura.
3. Non esitare a chiede ai propri colleghi – chiedere aiuto ad altri colleghi come consigli o assistenza
diminuirà un eventuale rischio. (a jolly cooperation)
4. Elimina e/o Ridurre i rischi – in presenza di eventuali rischi, se è possibile, eliminali o riducili evitando
che altri possono subire danni.
5. Segnalare eventuali rischi ai superiori – individuato uno o più rischi non segnalati o sconosciuti, è
importate avvisare il proprio datore di lavoro per tutelare la sicurezza.
6. Ascoltare e Leggere le Istruzioni – leggere e ascoltare eventuali istruzioni date per svolgere con
sicurezza la proprio mansione.
7. Evitare Distrazioni – mantenere la massima concentrazione e percezione di eventuali rischi circostanti.
8. Evitare Improvvisazioni – evitare azzardi di compiere eventuali mansioni che non sono del proprio
campo. Evitare di svolgere attività che richiedono formazioni e addestramento diverso.
9. Evitare Procurare o Creare altri Rischi – la Distrazione di qualcuno o propria può causare dei rischi ad
altri. Evita di non causare dei rischi per la sicurezza e salute di altri.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 17

10. Aiutare chi è in Rischio – se vedi qualcuno di difficolta, aiutalo nei casi di rischio, insicurezza o
distrazione.

Capitolo 4
Il Decreto 81 individua i soggetti aziendali che hanno obblighi e responsabilità nella propria azienda allo
scopo di migliorare la sicurezza e salute nel luogo di lavoro e della riduzione di eventuali rischi. Conoscere
chi sono i membri di questo gruppo e conoscere le loro mansioni e responsabilità

Datore di lavoro e Dirigente


L’ Amministratore Delegato della Società (il Datore di lavoro) ha il compito di tutelare la sicurezza e salute
come proprietà principale, ovvero organizzare il gruppo di sicurezza, valutazione dei rischi e provvedere
eventuali riduzioni ed eliminazione di rischi. Assicurare ai lavoratori venga affidato la mansione adeguate in
base alla loro capacità e condizioni fisiche con la conferma nel medico tramite visita. Assicurare che ogni
individuo abbia ricevuto adeguati formazioni e istruzioni specifiche riguardo alla propria mansione oltre ad
eventuali dispositivi di protezione individuale. In caso di pericolo, ha il compito di informare a tutti per
prevenire eventuali pericolo gravi (come incendi). Esso richiede scrupolo per tutti gli adempimenti per la
salute e sicurezza.

D.LGS 81/08 – Art. 2 dice: Il “Datore di Lavoro” è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
o, il soggetto che, in base al tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria
attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri
decisionali e di spesa”. Imprenditore che firma la lettere d’assunzione, che il potere decisionale e i massimi
poteri delle spese dell’azienda.
D.LGS 81/08 – Art. 2 dice: il “Datore di Lavoro nella Pubbliche Amministrazione” è individuato come
dirigente al quale spetta i poteri di gestione, ovvero funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli
casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuata dall’organo di
vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale degli uffici nei
quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomia potere decisionale e spesa” in caso di omessa, il datore
coincide con l’organo medesimo.

D.LGS 81/08 – Art. 18 dice gli obblighi del datore di lavoro che sono:
 Nomina il medico competente per effettuare la sorveglianza sanitaria in caso di previsti del decreto.
 Gestione e prevenzione formando i lavoratori di eventuali rischi (incendio, evacuazione, salvataggio,
pronto soccorso, …
 Affidare la mansione ai lavoratori in base alla loro capacità e condizioni fisiche per la sicurezza e salute.
 Fornire ai lavoratori eventuali protezione individuali.
 Assicurare che varie mansioni vengono gestite solo ai lavoratori che hanno ricevuto le istruzioni e
formazioni di tale mansione.
 Verifica che i lavoratori utilizzano le protezione collettive e protezione individuali imposte.
 Richiesta al medico competente che adempi al carico assegnato.
 Fornire misure di sicurezza in modo che in caso di pericolo grave ogni lavoratore abbandoni il posto in
modo rapido e immediato.
 Informare i lavoratori in caso siano esposti in rischi gravi
 Adempiere gli obblighi di formazione e addestramento (dell’ Art. 36 e Art. 37)
 Astenersi dalla richiesta dei lavoratori di riprendere attività in presenza di gravi pericoli.
 Verifica tramite rappresentate dei lavoratori che vengono applicate le misure di sicurezza e protezione.
 Dare al rappresentante dei lavoratori una copia del documenti
 Elaborare il documento dell’ Art. 26 ai rappresentati per la sicurezza.
18 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

 Prendere provvedimenti per evitare che le misure tecniche possono causare rischi per la salute causa
deterioramento dell’ambiente esterno.
 Comunicare al INAIL o IPSEMA, in base alle competenze, le statistiche e informazione e dati relativi agli
infortuni con assenza di un giorno e infortuni con assenza di tre giorni.
 Consultare col rappresentante per la sicurezza in caso dell’ Art. 50
 Adottare le misure di prevenzione nel caso di incendio ed evacuazione dell’edificio imposte dall’ Art. 43.
 Nello svolgimento di appalto e subappalto, munire i lavoratori di tessera di riconoscimento (foto,
generalità del lavoratore e indicazione del datore)
 In caso di unità produttive con 15+ persone, richiesta di riunione periodica imposta dall’Art. 35
 Aggiornare le misure di prevenzione in caso di mutazione organizzative e produttive.
 Comunicazione ogni anno all’ INAIL i nominativi dei rappresentati dei lavoratori per la sicurezza.
 Vigilare sui lavoratori che sono hanno l’obbligo di sorveglianza sanitaria non sono adibiti alla mansione
lavorativa specifica senza il prescritto

Il Datore deve nominare il Medico Competente, l’Addetto al Primo Soccorso e alle Emergenze, il
Responsabile servizio Prevenzione e Protezione. Oltre alle nomi, ha obbligo verso i lavoratori di:
 Affidare i compiti assegnati ai lavoratori in base alle loro abilità e facoltà lavorative
 Certificare che ogni lavoratore abbia fatto una visita di controllo mediante il medico.
 Fornire ai lavoratori eventuali protezione individuali.
 Fornire ai lavoratori le informazioni, formazione e addestramento alle mansioni e sicurezze.

Le informazioni sono necessarie per garantire la sicurezza. Avvisano, spiegano e comunicano eventuali
situazioni (sia di pericolo che di mansione) facile e comprensibili (difficile per gli stranieri). Le modalità per
dare tali informazioni sono medianti Segnaletiche, Consegna di schede di rischio, Distribuzioni di procedure
operative e manuali.

La Formazione permette di far conoscere le problematiche relative alla sicurezza dal punto di vista teorico,
allo scopo di sensibilizzare e preparare a riconoscere i rischi e insegnare a gestire i rischi. Oggigiorno la
formazione è diventato sempre più importante e con molteplici risorse investite. La formazione viene
erogata mediante in Aula con docenti specializzati, in modalità online E-Learning e tramite superamento di
test ed esami.

L’ Addestramento con l’informazione e formazione permette di conoscere le problematiche relative alla


sicurezza dal punto di vista pratico, esso vengono assegnate in diversi addestramenti, tramite
affiancamento di un collega esperto, dimostrazione per indossare le protezione individuali (come cintura o
imbracatura), addestramento nell’ utilizzo di strumenti per la sicurezza (come estintori o salvagente),
partecipazione ad una prova di evacuazione.

Il Datore di Lavoro deve accertare, dal punto di vista della sicurezza che:
 Informare a chi è maggiormente esposto ad eventuali rischi.
 Evitare accesso alle zone a rischio.
 Dare istruzioni in caso di pericolo.
 Evitare la ripresa di attività se c’è in atto un pericolo
 Far rispettare A TUTTI le norme sulla sicurezza
 Garantire che tutti utilizzano le protezione date, sia collettive che individuali.

Il Datore ha l’obbligo di garantire una probabilità nel ridurre eventuali rischi:


 Elaborare il Documento della Valutazione dei Rischi DVR
 Prendere provvedimenti per evitare altri rischi.
 Comunicare con INAIL degli infortuni.

Il Datore non ha tale obbligo riguardo:


 Valutazione dei rischi con la elaborazione della valutazione;
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 19

 Designare la RSPP;

Il datore ha molte regole e obblighi, nel caso di grosse aziende, alcuni compiti vengono dati al dirigente

Il Direttore di Stabilimento della Società (Dirigente) ha priorità la prevenzione dei rischi e la sicurezza per
le condizioni di un lavoro efficiente. Avendo diversi obblighi con il datore di lavoro, tra cui la pianificazione e
misure relative alla prevenzione e protezione oltre alla vigilanza su tutto il personale assegnato ad esso,
ovvero dispone le misure di sicurezza e verifica che tali siano eseguite in modo corretto, inoltre coordina la
sorveglianza e preposti per vigilare e controllare nel caso non è possibile farlo di persona. Garantisce che le
misure di salute e sicurezza vengono rispettate per la tutela di tutti.

D.LGS 81/08 Art. 2 dice : il “Dirigente” è la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri
gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro
organizzando l’attività lavorativa e vigliando su di essa.

D.LGS 81/08 Art.16 dice riguardo agli obblighi del dirigente che sono:
 La delega di funzione da parte del datore è ammessa con i seguenti limiti e condizioni.
o Viene riconosciuto tramite un documento scritto.
o Il delegato con tutti i requisiti di professione ed esperienza riesca alle funzioni delegate.
o Attribuisca i poteri organizzativi, gestione, controllo richiesti dalle funzioni delegate.
o Attribuisca l’autonomia di spesa necessari allo svolgimento delle funzioni delegate.
o Che la delega viene firmata dal delegato stesso.
 La delega (comma 1) viene data adeguata e tempestiva pubblicità;
 La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilare di persona al datore al corretto funzionamento del
delegato nelle funzioni definite;
 Il delegato può, a sua volta, previa intesa con il datore delegare delle specifiche funzioni in materia di
salute e sicurezza sul lavoro in base alla stesse condizioni specificate nella comma 1 e 2. La delega di
funzioni dove nel primo periodo non esclude l’obbligo di vigilare di persona le giusta funzionalità delle
misure di sicurezza. Il soggetto al quale sia stata conferita la delega di cui al presente comma non può, a
sua volta, delegare le funzioni delegate.

Preposto
Il Capo Reparto del Magazzino (il Preposto) ha le proprie attività lavorative e si occupa della sicurezza e
delle prevenzioni nel magazzino. Esso ha la funzione come riferimento per tutti i lavoratori del proprio
reparto e segnare il datore eventuali rischi (anomalie, malfunzionamenti) cui necessitano la riduzione o
eliminarli. Tutela e mantiene la sicurezza e la salute proprie e dei suoi collegi danno priorità.

D.LGS 81/08 Art. 2 dice: il “preposto” è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti
di poteri gerarchici e funzionali, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive
ricevuto, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere
di iniziativa.

Il Preposto di fatto non viene considerato solo dalla Qualifica formalmente posseduta o dalla tipologia di
contratto ma viene definito solo dalla Mansione effettivamente espletate. Il preposto di fatto ha diversi
indici che lo definiscono: Specializzazione; Competenza; Ambito di discrezionalità; Posizione gerarchica. È un
soggetto non ruolo gerarchico può dare ordine senza esser sconfessato dai suoi superiori. Di fatto può
impartire ordini e garantire che le sicurezze vengono osservate e non decidere altre sicurezze.
20 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

D.GLS 81/08 Art. 19 comma i dice riguardo gli obblighi del preposto che sono, oltre alle loro attività imposto
dal Art. 3:
 Sovrintendere e vigilare nel garantire che tutti i lavoratori utilizzano i mezzi di protezione collettiva e
individuale e, se non viene seguita bisogna informare i seguenti superiori.
 Garantire che solo i lavoratori che hanno ricevuto le giuste informazione e formazioni accedono a zone
di alto rischio.
 Garantire che vengono osservate ai lavorativi le eventuali norme di evacuazione e abbandono del luogo
di lavoro nel caso di pericolo.
 Informare tempestivamente i possibili lavoratori che sono esposti maggiormente a rischi gravi e far sì
che utilizzano adeguate protezioni.
 Negare ai lavoratori la ripresa del proprio lavoro in caso di pericolo grave.
 Segnalare al datore e dirigente le strumentazioni e protezioni obsolete che possano aumentare il
rischio.
 Partecipare ad una formazione previsto dal Art. 37.

Quindi:
Datore
 Obbligo di tutelare la salute e sicurezza per i lavoratori, organizza il gruppo della sicurezza, valutazione
dei rischi e provvedimenti nella eliminazione o riduzione dei rischi. I lavoratori vengono assegnati alle
loro mansioni in base alle loro capacità e vieta che altri facciano mansioni non competenti per loro oltre
al controllo sanitario e una adeguato addestramento nella mansione stessa. Fornisce le protezioni di
sicurezza ai dipendenti e controlla che tali protezioni vengono usate.
 Nomina il medico, addetto al primo soccorso, responsabile servizio protezione.
 Formazione – far conoscere le problematiche relative alla sicurezza dal punto di vista teorico
 Addestramento – far conoscere le problematiche relative alla sicurezza dal punto di vista pratico.
 Informazione – avvisano, spiegano e comunicano le eventuali situazioni di pericolo e della mansione.
 Informare a tutti degli eventuali rischi che ogni dipendente è esposto e vietare l’accesso a zone di
rischio e ripresa del lavoro in caso cui il rischio è presente.
 Collabora con il Documento dei rischi, provvedimenti per evitare altri rischi e comunica di eventuali
infortuni alla INAIL.

Dirigente
 In caso di azienda grande, alcuni campiti vengono assegnati ad esso. Pianifica le misure di prevenzione
e protezione e alla vigilanza su tutto il personale assegnatogli.
 La delega delle funzioni, in parte del datore è ammessa in base ad alcuni limiti e condizioni
(riconoscimento di un documento scritto, potere gestione organizzativo e controllo richieste delle
funzioni delegate, autonomia spese necessarie allo svolgimento delle funzioni e tramite firma)

Preposto
 Proprietà attività lavorative sulla sicurezza e prevenzione nel magazzino. Gestione del proprio reparto e
segnala al datore eventuali rischio o anomalie. È una figura non gerarchica che deve stabilire che le
misure di sicurezza vengono rispettate e non deciderne altre.
 Obbligo di vigilare la sicurezza e le misure di protezione dei lavoratori e che ogni lavoratore vada nella
sua mansione assegnata. Informare che vengono osservate le misure di evacuazione e sicurezza e nega
la ripresa del lavoro in caso di rischio. Partecipa alle Riunioni e Formazione
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 21

Lavoratore
Il Lavoratore ha le proprie attività e mansione. Ogni lavoratore ha l’obbligo di frequentare un corso
riguardo alla formazione per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro informando cosa bisogna fare nel
caso di pericolo e a chi rivolgersi in caso di eventuali pericolo. La formazione e la sicurezza si impara sia dal
punto di vista teorico e pratico.

D.LGS 81/08 Art.2 dice: il “Lavoratore” è la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale,
svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privata, con o
senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli
addetti ai servizi domestici e familiare.

D.GLS 81/08 Art. 20 dice riguardo gli obblighi del lavoratore cui alcuni sono sanzionabili penalmente, che
sono:
 Contribuire con il datore, preposto e dirigente, all’adempimento degli obblighi previsti sulla salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro.
 Osservare le istruzioni imposto dal datore, dirigente e preposto riguardo alle protezioni collettive e
individuali.
 Utilizzare correttamente le attrezzature, sostanze, miscele, mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza.
 Utilizzare correttamente i dispositivi di protezione.
 Informare al datore, dirigente o preposto eventuali pericoli e strumentazione e protezioni obsoleti.
 Per la Riduzione o Eliminazione di una situazione pericolosa bisogna informare il rappresentante dei
lavoratori.
 Vietato rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza (segnali, controlli,
protezioni)
 Vietato compiere di propria iniziativi operazione il quale non siamo competenti, con possibile causa di
rischio propria o di altri.
 Partecipare alla formazione e addestramento organizzato dal datore di lavoro.
 Sottoporsi alla visita di controllo previsto dal D.LGS o disposto dal medico competente.

Nel caso di Appalto e nel caso di Subappalto, il lavoratore deve disporre di tesserino di riconoscimento che
dispone di una fototessera, dati generici e azienda. Questo tesserino viene assegnato anche ai lavoratori
autonomi che lavorano in ambito di appalto e subappalto.

Appalto: è un Contratto col quale una parte assume, con gestione a proprio rischio il compiti di un’opera o
di un servizio dietro un corrispettivo in denaro.
Subappalto: è un Contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte della prestazione o
lavorazione oggetto del contratto di appalto. Costituisce, comunque, subappalto qualsiasi contratto avente
ad oggetto l’attività ovunque espletate che richiedono l’impiego di manodopera.

Informazione permette la tutela e sicurezza sul lavoro. Il lavoratore deve essere informato su:
 I rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro;
 Gestione delle emergenze;
 Nominativi degli RSPP e ASPP e del Medico competente
 Normative e le disposizioni aziendali in materia di sicurezza.
 Misure di prevenzione e protezione adottate.

La Formazione del lavoratore contiene diversi contenuti:


 Concetti generali – rischi, danni, prevenzione e protezione
 Organizzazione delle prevenzione – soggetti, diritti e doveri, organi di vigilanza.
 Nel Luogo di lavoro – rischi specifici, misure di prevenzione e misure di protezione.
22 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Tale Formazione è obbligatoria in alcune circostanze, quando si costituisce del rapporto di lavoro;
trasferimento o cambiamento di mansione; cambiamento e miglioramento del processo produttivo. La
formazione in sé non comporta degli oneri economici e viene svolto durante gli orari di lavoro.
come visto precedentemente, la formazione si suddivide in Generale, Specifica, Aggiornamento.
Generale è disposta a tutti per una durata di 4 ora.
Specifica è disposta in base al rischio – 4/8/12 ore per i livelli basso, medio, alto.
tali formazioni (generale e specifica) vengono completate entro in 60 giorni dopo l’assunzione.
Aggiornamento è disposta ogni 5 anni per una durata di 6 ore.

L’addestramento garantisce al lavoratore di ridurre / eliminare eventuali rischi (cui alcuni pericoli sono
origine dal comportamento scorretto dei lavoratori) quindi vengono affidati da un collega esperto.

D.LGS 81/08 Art. 21 dice riguardo alle Imprese familiari e Lavoratori autonomi: le imprese (Art. 230 bis del
Cod. Civile) i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi (Art. 2222 del Cod. Civile) coltivatori, soci
della società, artigiani e piccoli commercianti devono:
 Utilizzare attrezzature di lavoro conforme disposte al Titolo 3;
 Munirsi di protezioni individuali;
 Munirsi di tessera di riconoscimento con fototessera, dati generici e se effettuano le prestazione di un
luogo di lavoro nel caso di svolgimento di appalto o subappalto.
Il soggetto di cui comma 1, relativamente ai rischi propri della attività e onori di proprio carico devono:
 Beneficiare la sorveglianza sanitaria previsto dal Art. 41;
 Partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsto dal Art. 37.

Quindi:
 il Lavoratore deve prendersi cura della salute e sicurezza propria e delle altre persone; deve
contribuire alla osservazione delle istruzioni e segnalare eventuali pericolo; deve utilizzare in modo
correttamente i macchinari, mezzi e strumenti forniti dall’azienda.
 il Lavoratore viene formato e informato riguardo ai Rischi e Salute; Gestione delle emergenze;
Nominativi degli RSPP – ASPP – Medico; Disposizioni aziendali e misure di Prevenzione e protezione.
 La Formazione è obbligatoria per tutti
o Concetti generali – rischi, danni e protezione e prevenzioni
o Organizzazione delle prevenzioni
o Luogo di Lavoro
o Formazione è di 4 ore per tutti i lavoratori (formazione Generale); ulteriore formazione variano
in base al livello del rischio all’interno di un’azienda 4/8/12 ore a seconda del livello basso
medio alto (formazione Specifica). Tali formazioni vengono completate nei 60 giorni dopo
l’assunzione; vi è una ulteriore formazione riguardo agli eventuali aggiornamenti e
cambiamenti dell’azienda ogni 5 anni (formazione Aggiornamento)
 L’Addestramento garantisce la riduzione / eliminazione di eventi di rischio mediante formazione
pratica che teorica (oltre con l’assistenza di lavoratori esperti con i nuovi)
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 23

Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza


La Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), viene nominata dai propri colleghi. Ha il compito di
rappresentare nei momenti di decisione riguardo la sicurezza dei lavoratori e propri colleghi e come
portavoce delle questioni di segnalazione o istanze di eventuali rischi.

D.LGS 81/08 Art. 2 dice: il “rappresentate dei lavoratori per la sicurezza” è la persona che viene eletta o
designata per rappresentare i lavoratori per quanto le questioni di salute e sicurezza durante il lavoro.
come D.LGS 626, nel 81/08 il RLS è presente su tutte le aziende inoltre ha una formazione è garantita dal
datore.

Il rappresentante è costituiti da diversi livelli: Territoriale; Aziendale; Sito Produttivo. Un rappresentante


nominato a livello aziendale può essere rappresentante anche a livello territoriale (Art. 48) nel caso di più
siti o cantieri viene considerato come rappresentante a livello sito produttivo (Art. 49)

D.LGS 81/08 Art. 47 dice riguardo alla nomina del Rappresentante:


 Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale (o comparto) aziendale,
sito produttivo. Tale elezione avviene secondo la modalità (comma 6)
 Ogni azienda (unità produttive) viene eletto un rappresentante.
 Nel caso di aziende con -15 lavoratori, il rappresentante viene eletto direttamente da loro, oppure nel
caso di più aziende territoriali viene eletto secondo la modalità del Art. 48
 Nel caso di aziende con +15 lavoratori, il rappresentante viene eletto tramite rappresentanza sindacale
da loro, oppure nel caso non è presente viene eletto direttamente da loro.
 Il tempo di lavoro retribuito e gli strumenti per espletamento delle funzioni sono stabilite in sede in
modo collettiva.
 L’elezione del rappresentante a livello territoriale avviene durate la giornata nazionale per la salute e
sicurezza sul lavoro (durante la Settimana Europea per la giornata sulla Sicurezza sul Lavoro)
 Il numero dei rappresentanti varia a seconda del comma 2:
o 1 per una azienda fino a 200 lavoratori
o 3 per una azienda fino a 1000 lavoratori.
o 6 per una azienda oltre i 1000 lavoratori.
 Nel caso non avviene una elezione (dalla comma 3 e 4) le funzioni del rappresentante vengono
esercitate dai rappresentati (Art. 48 / 49)

Il RLS Territoriale ha le stesse funzioni del RLS Aziendali nel caso non c’è stata una elezione per il
rappresentante. La nomina avviene a seconda di accorti collettivi, quelli nazionali, interconfederali e di
categoria stipulata dal datore e dai lavoratori stessi. RLST ha diverse caratteristiche:
 Modalità d’accesso e preavviso – la possibilità di entrare in luoghi di lavoro a lui assegnato.
 Formazione particolare – conoscenza dei rischi e pericoli
 Divieto di ricoprire altri ruoli.

Il RLS Sito Produttivo viene introdotto ad esigenze particolari (Art. 49) vengono individuati i contesti
lavorativi dove si posso individuare la necessità di un rappresentante (Porti, moli, impianti siderurgici,
cantieri con 3000 uomini al giorni, contesti con +500 lavoratori). RLS di sito viene eletto mediante RLS
Aziendali dei contesti lavorativi (scelta con i medesimi RLS) per poi una decisione collettiva riguardo alla
problematiche ove non vi è un rappresentante, organizzazione con i RLS delle varie aziende.
24 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

D.LGS 81/08 Art. 50 dice riguardo alle funzioni del Rappresentante dei Lavoratori che sono:
 Accesso ai luoghi di lavoro;
 Viene informato in ordine alla valutazione dei rischi, individuare, programmare, realizzare e verifica le
prevenzioni aziendali;
 Viene informato sulla assegnazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, attività
riguardo agli incendio, primo soccorso ed evacuazione;
 Viene informato riguardo alla organizzazione della formazione (Art. 37);
 Ottiene le informazioni e documentazione aziendali riguardo alla valutazione dei rischi e misure di
prevenzione (sostanze, macchine, impianti, organizzazione, luogo di lavoro, infortuni e malattie
professionali;
 Ottiene le informazioni riguardo alla vigilanza;
 Ottiene una formazione adeguata (Art. 37);
 Accetta le eventuali elaborazione, individuazione e applica le misure di prevenzioni adatte per la tutela
della salute;
 Osserva eventuali verifiche effettuate dalle autorità competenti;
 Partecipa alle riunioni (Art. 35);
 Propone eventuali attività di prevenzione;
 Avvisa il datore dei rischi individuati;
 Puoi far ricordo alle autorità nel caso il datore o il dirigente che eventuali protezione e misure di
prevenzioni non sono idonee per la sicurezza e tutela del lavoratore;
 Il rappresentante deve svolgere il proprio incarico, durante l’orario lavorativo con i mezzi e spazio
necessario per l’esecuzione delle sue funzioni senza che il proprio datore tolga la sua retribuzione;
 La modalità di esercizio delle funzioni (comma 1) sono stabilite in sede di contrattazione collettiva;
 Il rappresentante su sua richiesta può avere una copia del documento (Art. 17 comma 1a);
 I rappresentanti al datore possono richiedere una copia del documento (Art. 26 comma 3);
 Il rappresentante deve rispettare il segreto industriale relativo alle informazione dei dati presenti nel
documento di valutazione dei rischi e dei processi lavorativi riferenti all’esercizio delle funzioni;
 L’esercizio delle funzioni di rappresentante è incompatibile con la nomina del responsabile o addetto al
servizio di prevenzione e protezione;

Quindi:
 Nominato mediante assemblea dai propri colleghi con il compito di rappresentare le decisioni collettive
e portavoce delle segnalazioni. Ogni azienda viene eletto un rappresentante (numero varia in base al
numero dei lavoratori: 1:200 – 3:1000 – 6:+1000) e vengono eseguite durante la giornata nazionale per
la salute e sicurezza.
 Rappresentante Territoriale – (nominato dal Art.48) possiede una formazione specifica riguardo al
rischio, accesso in luoghi a lui assegnato e non può coprire altre cariche.
 Rappresentante Aziendale
 Rappresentante Sito Produttivo – (nominato dal Art. 49) viene eletto dai rappresentanti collettivi di
varie aziende per un unico progetto (Porti, Moli, impianti, …)
 Consultato per la valutazione dei rischi; esprimere un parere su ASPP e agli addetti alle emergenze;
essere consultato su formazione e designazione dell’ RSPP; informato sulla valutazione dei rischi;
valutare, individuare e attuare misure di prevenzione; far ricorso alle autorità competenti. Inoltre, il
datore non può detrarre la sua retribuzione durante l’orario lavorativo.
 la Formazione minimi per il RLS sono: Principi giuridici comunitari e nazionali; legislazione generale e
speciale in materia di salute e sicurezza; Principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; Definizione e
individuazione dei fattori di rischio; Valutazione dei rischi; Individuazione delle misure di prevenzione e
protezione; Aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavorativi; Nozioni di tecnica della
comunicazione. Il corso ha una durata di 32 ore + 12 e tale apprendimento deve essere verificato.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 25

RSPP e ASPP
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) coordina il servizio di protezione e
prevenzione all’interno dell’azienda. Ovvero individuare e valutare eventuali rischi all’interno dell’azienda
oltre a scegliere le misure di sicurezza per la tutela della salute e sicurezza per i dipendenti. Elaborare e
programmare una adeguata formazione, informazione e addestramento per i dipendenti.

SPP – è un insieme di persone, mezzi e sistemi (interni o esterni all’azienda) finalizzati all’azienda di
prevenzione e protezione dai rischi professionali nell’azienda. il team del SPP fanno parte: il Datore, RLS,
RSPP, medico competente e ASPP. Il Datore designa un compito ad un responsabile dove RLS può uno tra le
altre figure (un RSPP Interno o esterno all’azienda o sé stesso)

Gli obbiettivi della SPP sono:


 Individuare e valutare i rischi e le misure necessarie;
 Elaborare le misure di prevenzione e protezione e i sistemi di controllo;
 Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
 Programmare informazione e formazione;
 Partecipare alle consultazione sulla sicurezza e alle riunioni periodiche;
 Fornire le informazioni sui rischi e le procedure d’emergenza;
 Nominare i lavoratori addetti alle emergenze (ASPP e Medico Competente)

D.LGS 81/08 Art. 2 dice: il “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione” è una persona in possesso
delle capacità e dei requisiti professionali di cui Art. 32 designata dal datore di lavoro, cui risponde, per
coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

D.LGS 81/08 Art. 2 dice: l’ “Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione” è una persona in possesso delle
capacità e dei requisiti professionali di cui Art. 32 facente parte del servizio della comma L.

Il RSPP e ASPP ha diversi requisiti: devono avere una capacità adeguata ai rischi presenti; possedere un
titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondario superiore; aver una certificazione di aver
superato uno specifico corso di formazione.

Il RSPP deve essere informato dal datore riguardo a diversi punti:


 Natura dei rischi
 Organizzazione del lavoro, programmazione e attuazione delle misure preventive e protettive
 Descrizione degli impianti e dei processi produttivi
 Dati su infortuni e malattie professionali
 Prescrizione degli organi di vigilanza.

Quindi:
 il RSPP è una figura importante per la tutela dell’azienda cui viene obbligatoriamente nominato dal
Datore che coordina l’SPP e collabora con esso da cui deve ricevere informazioni utili riguardo allo
svolgimento delle proprie funzioni. Specialista per la sicurezza con conoscenze e formazione specifica,
esso può essere il datore stesso, una persona esterna o interna all’azienda.
il ASPP aiuto RSPP nello svolgimento di tali compiti del SPP, non è obbligatoria ma garantisce supporto
al RSPP se è opportuno una nomina di esso.
26 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Gli Addetti alle Emergenze


L’ Impiegato amministrativo della Società Sanitaria, oltre alle proprie mansioni ha il compiti di gestire le
emergenze del primo soccorso, prevenzione incendio e altro. Tale mansione richiede diversi corsi specifici.
A livello preventivo deve verificare che tutte le misure di sicurezza siano alla norma (cassetta del pronto
soccorso, estintori, telefono S.O.S, … ). Nel caso di emergenza può applicare le tecniche di primo soccorso ai
colleghi che ne hanno bisogno, nei limiti delle mie competenze, e nel caso di incendio può controllarlo e se
non è possibile chiamare i Vigili del Fuoco coordinando l’evacuazione. Esso tutela la salute e sicurezza
durante le emergenze, in particolare prima che succedono.

Gli Addetti alle emergenze sono incaricati al Salvataggio e primo soccorso; prevenzione incendi e lotta
antincendio; gestione nella evacuazione dei luoghi di lavoro. Tali incarichi vengono assegnati a un lavoratore
o a più (nel caso di aziende più grandi). Gli addetti vengono nominati dal Datore o dal Dirigente e non
possono rinunciare tale nomina se non per motivi importanti.

Numero di Emergenza Europeo – 112

Art. 4 Comma 5a dice: il datore designa preventivamente i lavoratori l’incarico delle misure di prevenzione
incendio e lotta antincendio, evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave, salvataggio, pronto
soccorso e gestione delle emergenze. Bisogna pianificare l’emergenza per evitare sovrapposizione di
direttive che generano confusione e ritardano le operazioni di soccorso.

Gli addetti di primo soccorso si occupano in caso di Emergenza di Natura Sanitari per gestire l’emergenza e
attività di soccorso. Il “primo soccorso” è un insieme di azioni che permettono di aiutare una o più persone
in difficolta. Il “piano di primo soccorso” viene redatto dal datore e Medico Competente cui contiene le
azioni, procedure e istruzioni.
Ricevono una formazione e addestramento: gestione emergenza sanitaria in generale; modalità di
attivazione della catena dei soccorsi; conoscenza e attuazione degli interventi di primo soccorso; conoscenza
dei probabili traumi sul luogo di lavoro; conoscenza delle patologie possibili nell’ambiente lavorativo.
I corsi al pronto soccorso sono suddivisi in vari gruppi con aggiornamento periodico:
 Gruppo A – 16 ore (+6 ore rinnovo triennale) con prove pratiche e prove sul manichino.
 Gruppo B – 12 ore (+4 ore rinnovo triennale) con prove pratiche e prove sul manichino.
 Gruppo C – 12 ore (+4 ore rinnovo triennale) con prove pratiche e prove sul manichino.

Gli strumenti, imposti all’interno delle aziende sono:


 Cassetta del pronto soccorso (aziende gruppo A/B) deve custodire il minimo indispensabile e
accessibile facilmente col continuo aggiornamento.
 Mezzo di comunicazione deve essere idoneo per la attivazione rapida per il sistema d’emergenza
 Pacchetto di Medicazione (aziende gruppo C) deve custodire il minimo indispensabile e accessibile
facilmente col continuo aggiornamento.

Gli addetti alla prevenzione incendi e lotta antincendio si occupano nella prevenzione degli incendi con
l’immediato intervento in caso di incendio controllato e, nel caso di incendio grave di collaborare con i
rispettivi Vigili del Fuoco per la evacuazione ordinata e immediata del luogo di lavoro.
le prevenzioni incendio sono tutte le misure adottate a seguito della valutazione dei rischi incendio. Essi
sono suddivise in prevenzione incendio e reazione ed evacuazione. Le prevenzioni sono le misure di
informazione, formazione in ambito dei comportamenti da considerare in caso di emergenza incendio, oltre
alle simulazione (addestramento)
la lotta antincendio sono procedure e azioni per controllare eventuali rischi incendi in atto tra cui: il
recupero dei materiali necessari per intervento, raggiungere la zona segnalata per valutare la possibilità di
controllo e domare il fuoco, se non è possibile avvisare i vigili e procedere con la evacuazione.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 27

Ricevono una formazione e addestramento: Gestire le emergenze in generale; Ridurre la possibilità di


insorgenza di un incendio; Garantire la funzionalità delle vie d’uscita; Valutare, controllare la possibilità di
gestione di estinguere l’incendio; Assicurare l’efficienza dei sistemi di protezione antincendio e di chiamare i
soccorsi; Informare e formare i lavoratori in caso di incendio.
Tale procedure non esiste una versione standard ma ogni azienda deve avere la propria e far si che ogni
lavoratore ne sia a conoscenza. Il piano d’evacuazione deve comprendere tutte le procedure e
comprendere le vie d’uscita. in caso di azienda con 10- dipendenti non è necessaria a meno che non
necessita di un Certificato Di Prevenzione Incendio.

Norme comportamentali in caso di Terremoto, in caso di emergenza ed evacuazione rare rispetto agli
incendi. Esistono alcune procedure in caso di terremoto.
 Mantenere la Calma
 Allontanarsi da finestre, porte vetri e oggetti pesanti non fissati
 Ripararsi sotto alla scrivania, architravi della porta, colonne e mura portanti
 Non restare al Centro della stanza
 Trovare un posto sicuro se siete in corridoio o scale
 Evitare l’utilizzo dell’ascensore
 Abbandonare l’edificio in caso di cessato scossa seguendo le istruzioni d’evacuazione.
 Raggiungere un punto sicuro di raccolta che sia all’aperto e lontano da edifici.

Quindi:
 Compito di gestire le emergenze (primo soccorso, previsti incendi, …); valutare che le strumentazione
siano sempre efficienti in caso di pericoli
 Incaricati nel salvataggio e primo soccorso; Prevenzione incendi e lotta incendio, gestione evacuazione
dei luoghi di lavoro. Gli addetti vengono nominati dal datore o dirigente e non possono rinunciare la
nomina. Ricevono una formazione e addestramento Specifico.
 Gli Addetti per primo soccorso gestiscono le emergenze di salute sanitaria “primo soccorso” che con
piccole azioni permettono di aiutare le persone in difficoltà. La formazione garantisce la conoscenza di
gestire le emergenze generiche; conoscenza e interventi di primo soccorso; conoscenza basi dei traumi
e rischi sul luogo di lavoro. (durante dalle 16-12 ore con aggiornamenti dalle 6-4 ore ogni 3 anni)
(Gruppo A 16+6 ore; Gruppo B C 12+4 ore).
Strumentazione – cassetto del primo soccorso; mezzi di comunicazione; Pacchetto di Medicazione.
 Gli Addetti per la lotta incendio gestiscono le emergenze di incendi con interventi di controllo e, sé non
è possibile, avvisare i Vigili del fuoco per la collaborazione alla evacuazione. Le misure sono:
o Prevenzione incendio – misure di informare, formare e addestrare nella evacuazione e casi
incendio.
o Lotta incendio – misure di controllo rischio incendio.
 Nel caso di Terremoto vi sono alcune procedure, in particolare: niente panico; rimanere lontani dalle
finestre e oggetti instabili; trovare un luogo sicuro (sotto i tavoli o vicino al mura, colonne portanti)
evacuare in modo sicuro e veloce (no agli ascensori) e restare in luoghi aperti lontani da edifici.
28 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Medico Competente
Il Medico Competente viene nominato dal Datore di Lavoro, il loro compito consiste nel visitate in nuovi
assunti per verificare la loro idoneità allo svolgimento delle loro mansioni o rivedere periodicamente se
cambiano mansione. In caso di problemi di salute lo riferisce al Datore che dovrà limitare alcune attività o
prevenire alcune misure di sicurezza. In caso di problemi di salute gravi attesto la loro non idoneità riguardo
allo svolgimento del loro lavoro. Aggiorna periodicamente le loro cartelle cliniche e sanitarie (solo medico-
paziente possono consultare la cartella con la massima riservatezza).

D.LGS 81/08 Art.2 dice: Il “medico competente” è un medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti
formativi e professionali di cui all’ Art. 38 (in collaborazione con Art. 29 comma 1) con il datore di lavoro ai
fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti
gli altri compiti di cui al presente decreto.

Il Medico ha l’obbligo di:


 Collabora con il datore alla valutazione di tutti i rischi;
 Predisporre la prevenzione delle malattie professionali;
 Effettuare gli accertamenti sanitario;
 Aggiornare le cartelle cliniche dei lavoratori;
 Comunicare i risultati collettivi (clinici e strumentali);
 Visitare gli ambienti di lavoro;
 Collaborare alla predisposizione del servizio di pronto soccorso;
 Collaborare all’attività di formazione e informazione.
Fa sì che ogni lavoratore venga accertata la loro sicurezza ed eventuali controlli di salute.

D.LGS 81/08 Art. 25 dice riguardo gli obblighi del medico competente:
 Collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi,
ai fini della programmazione della sorveglianza sanitaria, predisposizione della attuazione delle misure
per la tutela della salute e integrità psico-fisico dei lavoratori, attività di formazione e informazione nei
confronti dei lavoratori, organizzazione del servizio di pronto soccorso per i tipi di lavoratori che sono
esposti. Collabora, inoltre, alla attuazione e valutazione di programmi di “promozione della salute”
secondo i principi della responsabilità sociale.
 Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria (Art. 41) tramite protocolli sanitari.
 Istituisce, aggiorna e custodisce la cartella sanitaria e di rischi per ogni lavoratore sottoposto alla
sorveglianza sanitaria (sotto la custodia del medico stesso)
 Consegna al datore di lavoro la documentazione sanitaria.
 Consegna al lavoratore una copia della cartella clinica e di rischi oltre a offrire le informazioni
necessarie relative alla conservazione del documento stesso.
 Fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria di cui sono sottoposti e di
sottoposti ad accertamenti sanitari anche alla fine dell’attività che comporta l’esposizione. Fornisce
informazione anche ai rappresentanti dei lavoratori.
 Ogni lavoratore viene informato, a sua richiesta, i risultati della sorveglianza sanitaria (Art. 41) oltra ad
avere una copia del documento.
 Comunica, per iscritto (tramite riunione Art. 35) al datore, al responsabile di servizi di prevenzione e
protezione e al rappresentante dei lavoratori i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria
effettuata e fornendo indicazione riguardo i risultati allo scopo di attenuare la tutela della salute.
 Visita, una volta all’anno, gli ambienti di lavoro per stabilire in base alla valutazione dei rischi.
 Partecipare alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori i cui risultati gli fornisco
con tempismo ai fini della valutazione del rischio e sorveglianza sanitaria.
 Comunica, tramite autocertificazione, il processo dei titoli e requisiti (Art 38) al Ministro del Lavoro,
Salute e delle politiche sociali entro 6 mesi dalla data di entro in vigore.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 29

Progettisti, Fabbricanti, Fornitori e Installatori


Il Progettista ha l’obbligo di scegliere le Attrezzatura, Componenti e DPI (Dispositivi di Protezione
Individuale) in base alla conforma ai dispositivi Legislativi e Regolamentari in base e in materia di Salute e
Sicurezza.

Il Fabbricante e i Fornitori devono attenersi alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di
salute e sicurezza. Quindi non posso fabbricare, vendere, noleggiare o concedere attrezzature e impianti
non rispondenti alle norme in vigore.

L’Installatore devono Montare impianti e Istallare attrezzature a seconda delle Norme di Salute e Sicurezza
e dalle istruzioni dei fabbricanti

Le Sanzioni, imposte dal D.LGS 81/08 Art. 57 vengono imposto se vengono violate o non rispettate tali
norme. Esso dice:
 I Progettisti che violano il disposto dell’ Art. 22 vengono puniti con l’arresto fino a 6 mesi o con
l’ammenda di 1.500 – 6.000 €
 I Fabbricanti e i Fornitori che violano il disposto dell’ Art. 23 vengono puniti con l’arresto di 3-6 mesi o
con l’ammenda di 10.000 – 40.000 €
 Gli Istallatori che violano il disposto dell’ Art. 24 vengono puniti con l’arresto di 3 mesi o con
l’ammenda di 1.200 – 5.200 €
30 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Capitolo 5
Documento di Valutazione dei Rischi
La Valutazione dei Rischi è importante riguardo alla salute e sicurezza sul posto di lavoro, definisce gli
obblighi del Datore di Lavoro e la corretta valutazione dei rischi, la norma determina come viene redatta,
chi è responsabile e cose bisogna inserire all’interno del documento alla fine che sia in regola

Critiche di redazione
Il Datore ha molti e diversi metodi per la compilazione di tale documento, purché vengano rispettate i
Criteri (Semplicità, Brevità, Comprensibilità) inoltre il documento deve essere Strutturato ed Esporre il
contenuto in modo Schematica, Basilare con un Linguaggio Comprensibile. Inoltre, il Datore devi Verificare
tali verifiche per la sicurezza con la Collaborazione dei vari membri (Responsabile della Sicurezza, Medico
Competente e Rappresentante dei Lavoratori).
Il documento, ovviamente, deve essere Conservato oltre alle eventuali Aggiornamenti, tale documento
viene conservata in modo cartaceo o digitale.

Contenuti
 Relazione riguardo a tutti i rischi oltre ai criteri dei rischi stessi;
 Individuazione delle mansione che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici;
 Indicazione delle misure di prevenzioni e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali
adottati;
 Programmare delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza;
 Individuare delle procedure per attuare le misure da realizzare;
 Indicare nel documento coloro che hanno collaborato per la valutazione dei rischi (Responsabile,
Medico e Rappresentante)

Soggetti firmati
Il documento dei rischi redatto in conclusione deve avere la data della sua compilazione e le firme, nonché i
nomi per personale cha ha lavorata che sono: Datore, Rappresentante dei Lavoratori, Medico competente
e del Responsabile della Sicurezza.

Tempistiche di redazione
Nel caso di una prima redazione in caso di nuova impresa, il datore deve effettuare una valutazione dei
rischi, questo entro i primi 90 giorni dall’inizio dell’attività.
Per gli aggiornamenti, invece, la valutazione viene rielaborata nel caso di modifiche del processo produttivo
o della organizzazione o dell’evoluzione e tecniche di prevenzione e protezioni adoperate. Oppure gli
aggiornamenti vengono richiesti dal rappresentante nel caso di infortuni che evidenziano la necessità.

Sanzioni
Se all’interno di una azienda il documento manca, incompleto i errata implica delle sanzioni penali a carico
del Datore. Tale sanzione comporta un arresto da 3 mesi o un risarcimento da 2 500 – 6 400 €
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 31

Il Piano di Miglioramento comporta una verifica degli obblighi di prevenzione e protezione per la salute il
Datore deve redigere e attuare delle misure in base a diversi fattori e linee guida (definita dalla
valutazione). Essi sono:
 Interventi da effettuare – che vengono individuare dalla valutazione;
 Procedure da attuare – che assicurano le misure di sicurezza previste;
 Soggetti adibiti alla realizzazione delle misure imposte;
 Tempistiche previste per attuare e realizzare le misure di prevenzione e protezione;

Esempi:
 Impianto Elettrico – necessità una verifica periodica dell’impianto di messa a terra.
periodicità ogni 5 anni, incarico da una ditta esterna specializzata incaricato dal datore.
 Formazione – prevedere l’idonea formazione al rischio rumore per gli addetti con la mansione di
operario specializzato neoassunto.
periodicità entro i 2 mesi dall’assunzione, incarico dal Responsabile della Sicurezza.

Quindi:
 Il Documento della valutazione dei rischi (DVR) rappresenta la mappatura dei rischi presenti in una
azienda. Breve semplice e comprensibili oltre ad essere schematico. In continuo aggiornamento.
Realizzato dal Datore in collaborazione con gli altri rappresentanti (RLS, Medico, RSPP) e verifica tramite
firma.
 Deve contenere tutte le procedure necessarie per l’attuazione di misure di prevenzione e protezione da
realizzare e i ruoli di chi deve realizzarli:
 Completato entro i tempi imposti (90 giorni) e aggiornato nel caso di processo produttivo o
organizzativo o di evoluzioni tecniche. Nel caso di mancanza, incompletezza o errori prevede una
sanzione penale al datore (3 mesi o 2500 - 6400 €)
 Miglioramento con verifica di protezione e prevenzioni in base a vari fattori: intervento da effettuare,
procedure da attuare, soggetti adibiti alle misure, tempistiche per realizzare le misure.

Disposizione di Protezione Individuale e la Segnaletica


I Dispositivi di Protezione individuali (PDI) sono dispositivi cui il rischio non può essere evitato o ridotto
tramite sistemi di prevenzioni e protezioni. il datore tramite una valutazione dei rischi ed eventuali misure
preventive esclude la possibilità di procedere con altri interventi, cui tramite una prima valutazione con
previsione del rischio permangono dei rischi.
i PDI sono qualsiasi attrezzatura indossata o tenuta allo scopo di proteggersi (casco, guanti, occhiali, …) tale
utilizzo sono obbligatori e personali.

I dispositivi non sono universali, ma esistono diverse categorie e tipologie di dispositivi di protezione in base
al tipo di rischio (guanti contro tagli, ustioni, freddo, ...)

D.LGS 81/08 Art. 76 riguardo ai requisiti dei DPI dice:


 I DPI devono essere conformi alla norma al D.LGS 475/92
 I DPI comma 1 devono:
o Essere adeguati ai rischi di prevenire, senza comportare un rischio maggiore
o Essere adeguati alle condizioni esistenti sul lavoro di lavoro
o Essere adeguati alle esigenze ergonomiche o salute del lavoratore
o Essere adeguati all’adattamento dell’utilizzatore
32 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

 In caso di rischi multipli che richiedono l’uso di più dispositivi devono essere compatibili ed efficienti nei
confronto del rischio corrispondente.

Vi sono degli obblighi riguardo ai dispositivi.


 per il Datore deve scegliere i dispositivi; assicurare l’igiene, manutenzione, riparazione e sostituzione di
quelli usurati o obsoleti; adoperare delle formazioni, informazioni e addestramento nel loro utilizzo.
 Per il Preposto deve vigilare che tali dispositivi vengono usati; segnalare eventuali mancanze e motivare
i lavoratori ad utilizzare i dispositivi.
 Per i Lavoratori devono utilizzare i dispositivi imposti; mantenere in buon stato le protezioni e segnalare
eventuali difetti.

I Segnali di sicurezza sono importanti, come le protezioni, per segnalare un rischio e pericolo presente
nell’azienda. vi sono molteplici tipi di segnali con significato specifico che possono essere di tipo: Cartello,
Colore, Segnale luminoso, Segnale acustico, Comunicazione Verbale, Segnale gestuale.
 Divieto – segnale che vieta un comportamento che potrebbe causare un pericolo (tondi col bordo
rosso)
 Avvertimento – segnale che avverte un rischio o pericolo (triangoli con sfondo giallo/arancio)
 Prescrizione – segnale che prescrive un determinato comportamento (sfondo blu)
 Salvataggio – segnali che indicano le eventuali uscite di sicurezza (sfondo verde)
 Antincendio – segnali che indicano i materiali e attrezzature antincendio (sfondo rosso)

Quindi:
 Le Protezioni sono obblighi imposti all’interno dell’azienda allo scopo di limitare il rischio dove le
misure di prevenzioni sono sufficienti.
 Le protezione sono adeguate in base alla mansione, personali e in stato di efficienza (se sono obsolete
avvisare il datore).
 Il Datore sceglie i dispositivi; il Preposto assicura il loro utilizzo; il lavoratore deve utilizzarli.
 I Segnali sono misure di protezione che avvisano e segnalano il pericolo (cartelli, colori, segnali
luminosi, acustici, verbali e gestuali.

Riunione Periodica
Le Riunioni ha come argomento la tutela per la salute e sicurezza dei lavoratori, le Riunioni periodiche
sono invece organizzate a tempi Annuali obbligatori per tutti per discutere su diversi piani e organizzazione
della sicurezza. Tale riunioni vengono richieste dal rappresentante dei lavoratori. Essi vi sono il Datore o
rappresentante, il Responsabile sulle previsione e protezioni, il medico competente e il rappresentante
stesso. A fine riunione viene stipulato gli eventuali comportamenti preventivi, agli obbiettivi di
miglioramento della sicurezza. Per finire si procede ad una redazione verbale di ciò che è stato discusso che
sia consultabile da tutti.
Gli argomenti principali sono:
 Relazione del medico competente
 Verifica del Documento dei rischi e del suo aggiornamento
 Verifica dei Dispositivi di Protezione individuali che vengono usati
 Verifica dei piani di formazione per i lavoratori
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 33

Sorveglianza Sanitaria
D.LGS 81/08 Art. 2m dice: la “Sorveglianza Sanitaria” è l’insieme degli atti medici, finalizzati alla tutala dello
stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione dall’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio
professionali e alla modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Esso consiste nel salvaguardare e
assicurare lo stato di salute dei lavoratori in base al luogo di lavoro. Tale sorveglianza è gestito dal Medico
Competente.
ci sono degli obbiettivi che la sorveglianza deve valutare che sono:
 Valutazione di compatibilità tra condizione di salute e luogo;
 Individuare condizioni particolari;
 Verifica delle condizioni di prevenzione;

La valutazione prevede degli accertamenti preventivi e periodici ogni volta che viene assunto un nuovo
lavoratore o che esso cambia mansione e, ovviamente a richiesta del lavoratore stesso. Questi
accertamenti avvengono mediate visite mediche e analisi diagnostici a scopo di verificare l’assenza di
controindicazioni alla mansione. Gli esisti sono all’interno della cartella sanitaria e rischio.

Il medico valuta e assegna un giudizio riguardante alla idoneità del lavoratore che sono:
 Idoneità – il lavoratore può svolgere la propria mansione senza rischio e pericolo;
 Idoneità Parziale (con prescrizione) – il lavoratore può svolgere la propria mansione con specifici
dispositivi di protezione;
 Idoneità Parziale (con limitazioni) – il lavoratore può svolgere la propria mansione con specifica
limitazioni (vieta il sollevamento di carichi o fare sforzi fisici eccessivi, vieta l’uso di sostanze altamente
corrosive e tossiche;
 Inidoneità Temporanea – il lavoratore non può svolgere la propria mansione per un periodo di tempo;
 Inidoneità Permanente – il lavoratore non può svolgere permanente la propria mansione;

La sorveglianza sanitaria permette molti obbiettivi per la sicurezza sul luogo di lavoro, oltre ad un rapporto
diretto tra medico-lavoratore; raccolta di informazioni dal punto di vista del lavoratore; approfondimento
nella formazione e informazione e permette di evitare la manifestazione di malattie professionali.
La cartella sanitaria contiene tutte le informazioni psico-fisiche del lavoratore cui ognuno di essi ne ha uno
che viene aggiornata periodicamente dal medico competente. La cartella viene controllata dal medico e
dagli organi dell’ ASL.

La relazione sanitaria annuale è obbligatoria (compilato dal medico) ed è un documento che contiene le
informazioni riguardanti alla salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, dei vari dispositivi di
protezione e dei lavoratori adibiti a specifiche mansioni che possono svolgere. Nel documento ci devono
essere (D.LGS 81/08 Art. 25):
 Collabora con il datore e con il RSPP per la programmazione della sorveglianza sanitaria che:
o Attua le misure di salute e integrità psico-fisiche dei lavoratori;
o Formazione e informazione dei lavoratori e delle loro competente;
o Organizzazione del servizio di primo soccorso;
o Collaborazione e valutazione di programmi di “promozione della salute”;
 Programma ed effettua la sorveglianza (Art. 41) tramite protocolli sanitari definiti in base al rischio
specifico;
 Crea, aggiorna e custodisce, sotto la custodia del medico, la cartella sanitarie e di rischio di ogni
lavoratore;
 Consegna al datore la documentazione sanitaria solo al termine del suo incarico lavorativo;
 Consegna per ogni lavoratore la propria cartella sanitaria e dei rischio solo al termine del suo incarico
lavorativo;
34 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

 Informa ai lavoratori l’importanza della sorveglianza sanitaria e richiede una analisi nel caso il
lavoratore è stato esposto ad agenti con effetti a lungo termine, anche dopo la loro inidoneità
temporanea;
 Informa, ai lavoratori interessati, il risultato di eventuali analisi della sorveglianza sanitaria oltre, se
richiesta, una copia della documentazione;
 Comunica per iscritto i risultati collettivi, in modo anonimo, della sorveglianza sanitaria e dà indicazioni
allo scopo di attuare delle misure di sicurezza al datore, RSPP e RLS;
 Visita i luoghi di lavoro, una volta all’anno, per stabilire una verifica e valutazione dei rischi allo scopo di
annotare nel documento;
 Partecipare alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori.
 Comunicare, tramite autocertificato, i titolo che il medico competente possiede al Ministro del Lavoro;

Quindi:
 Insieme di atti medici allo scopo di tutelare lo stato di salute e sicurezza dei lavoratori. Comprende una
valutazione di compatibilità delle condizioni salute-lavoro, individuare condizioni particolare e verifica
condizioni di prevenzioni.
 Il Medico valuta l’idoneità del lavoratore (Idoneo o non idoneo. con restrizioni temporanee o
permanenti).
 Cartella clinica – documento che solo il medico-lavoratore sono a conoscenza, a volte anche ASL.
 Relazione sanitaria annuale contiene le informazioni alla salute dei lavoratori e delle loro mansio, dei
dispositivi di protezione. All’interno descrive le misure attuare per la sicurezza, i vari protocollo di
sorveglianza, a informare il pericolo che ogni lavoratore è esposto.

Organi di Vigilanza e Sanzioni


La Vigilanza è la verifica delle condizioni di lavoro in generale e ai riguardo alla sicurezza e igiene. Tale
vigilanza viene eseguita da enti esterni all’azienda. esso ha la funzione di far rispettare le norme in vigore e
tutela la salute e sicurezza dei lavoratori. Gli organi per la vigilanza sono:
 Azienda Sanitaria Locale – ASL
 Vigili del fuoco
 Direzione provinciali del lavoro
 Carabinieri
 Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro – INAIL
 Ministero del Lavoro e della prevenzione sociale.
Soggetti pubblici ed esterni per il massimo tutela sulla sicurezza sul lavoro.

I Personali di Vigilanza e Ispezioni possono:


 Accedere ai luoghi di lavoro senza limitazioni e di restrizioni
 Nominare ausiliari di polizia giudiziaria
 Prelevare campioni di materiali e/o prodotti
 Richiedere le informazioni e testimoniali
 Procedere a perquisizioni
 Effettuare sequestri preventivi e probatori.
Se nel caso di un medico invece
 Sottoporsi a visite ed accettazioni sanitarie
 Competenza dell’ ASL.
Capitolo 5 – Organi di Vigilanza e Sanzioni 35

ASL
Competenza primaria generale nella vigilanza sulla sicurezza e sull’igiene del lavoro con la qualifica di
Ufficiale di Polizia giudiziari. Le loro competenze riguardo alla prevenzione e sicurezza sono:
 Vigilanza e controllo sul rispetto delle norme;
 Indagini su infortuni e malattie professionali
 Ispezione dei luoghi di lavoro;
 Formazione e informazione.
Inoltre, riguardo alle attività di ispezione, esso posso accedere ovunque e in qualunque momento, ottenere
una documentazione riguardo al rapporto di lavoro e una documentazione tecnica.

Gli interventi della ASL vengono richiesta da: Altri organi di vigilanza; magistratura; lavoratori e
organizzazioni sindacali; imprenditori; medici e cittadini. Tali interventi vengono richieste per: segnalazioni
di infortuni e rischi; denunce di malattie professionali; iniziativa propria; programmi Regionali e Nazionali;
richiesta specifiche di intervento.

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco


Competenza nella prevenzione e rischio incendi allo scopo di prevenire l’insorgere di incendi nei luoghi di
lavoro; prevenire la formazioni di inneschi e miscele esplosive; assicurare la corretta evacuazione e
allontanamento del luogo in caso di pericolo nel più rapido e sicuro possibile.

Direzioni provinciali del Lavoro


DPL enti territoriali provinciali per la tutela e vigila sull’applicazione della legislazione attinente alla
Sicurezza e alla Salute sui luoghi di lavoro. Essi si occupano nel:
 Vigilanza nei cantieri;
 Accertamento tecnici per la tutela delle donne, minori, lavoratrici madri, categorie protette, CIGS,
statuto dei lavoratori;
 Provvedimenti amministrativi in materia di igiene e sicurezza;

Comando dei Carabinieri


Garantisce l’accertamento violazione in materia giuridico e legislativo sociale. Inoltre, hanno poteri ispettivi
e di vigilanza per espletare i compiti di controllo e verifica, affidati al Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali dalle normative vigenti in materia di lavoro su tutto il territorio nazionali e all’estero.

INAIL
Scopo di prevenzione e promuove della cultura della prevenzione allo scopo di tutelare i lavoratori
integralmente e contenere i costi relativi agli infortuni.
Le loro funzioni sono di Assistenza, Informazione e Consulenza e in particolare per la Raccolta ed analisi dei
dati statistici degli infortuni; Studio e consulenza; Sostegno e Finanziamento; Formazione in materia di
sicurezza e salute per le ASPP e RSPP; Promozione della cultura della sicurezza nelle scuole e università;
Altre tipologie più tecniche.

Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale


Promuove la costruzione e diffusione della cultura sulla sicurezza e della prevenzione. In particolare,
organizza attività e iniziative che promuovono nei lavoratori comportamenti responsabili e individua
strategie per contrastare il fenomeno di infortuni sul lavoro.

Organi Principali di Vigilanza e Controllo


 Direzione Territoriale del Lavoro DLT – vigilare che le norme di sicurezza sul lavoro vengono applicate
 Capitaneria di Porto – sicurezza della navigazione e gestione alle attività di cantieri per navi e porti
 Corpo dei Vigili del Fuoco – competenza nella prevenzione incendi.
36 Capitolo 5 - Organi di Vigilanza e Sanzioni

Il personale di Tutti gli organi di vigilanza devono farsi identificazione (tramite tessera di riconoscimento),
segreto d’ufficio. Se vi sono delle ipotesi di segnalazione non amministrativa, essi devono inoltrare la
relativa informativa al PM (senza ritardi).

Nel caso di Irregolarità per la tutela, evitando il “lavoro sommerso”, adottano dei provvedimenti di
sospensione di attività imprenditoriale qualora riscontrino l’impiego di personale non risultante dalla
documentazione obbligatori (pari o superiore al 20 dei lavoratori presenti) e in caso di gravi violazioni in
materia di salute e sicurezza sul lavoro. La sospensione dell’attività determina un provvedimento
interdittivo alla contrattazione con le Pubbliche Amministrative ed alla partecipazione a gare pubbliche di
durata equivalente al tempo di sospensione. Alcuni esempi di gravi violazioni:
 Violazione rischi di carattere generale – assenza elaborazione del documento dei rischi; formazione e
addestramento; Piano d’emergenza ed evacuazione; costituzione SPP e nomina del responsabile;
elaborazione del Pos (caso dei cantieri)
 Violazione rischio caduta – Assenza di Protezioni individuare; protezioni per il vuoto; Violazione al
rischio seppellimento e armature di sostegno.
 Violazione rischio elettrocuzione – Assenza di Protezione individuare per contatti diretti e indiretti;
Lavoro in prossimità di linee elettriche e contatti a nudo (assenza di salvavita ed emergenze)
 Violazione rischio amianto – assenza notifica preliminare a USL

La Revoca della Sospensione è possibile solo se vengono accertati alcuni requisiti: se vengono regolarizzati i
lavoratori; Accertamento del rispristini delle regolari condizioni di lavoro (nel caso di violazione); effettuato
il pagamento di una somma aggiuntiva.

Sanzioni
Sono previste nel caso i responsabili dell’azienda non rispettano eventuali norme imposte, gli organi di
vigilanza segnalano i reati cui l’autorità competente prevede alla sanzione che si occupa ASL (Essendo la
polizia giudiziaria). Le Sanzioni possono essere:
 Penali – con ammenda o arresto
 Amministrative – con sanzioni pecuniarie per illeciti amministrativi.
Varie sanzioni variano in base al ruolo all’interno dell’azienda:
 Lavoratore – Arresto fino a 1 meso / Ammenda fino a 600€
Per il lavoratore ha obblighi nel rispettare le norme imposte per la salute.
o Osservazione e istruzioni imposte
o Uso di macchinare e attrezzature
o Segnalare protezioni obsolete al datore
o Utilizzare i dispositivi imposti (se il datore è il responsabile ha fatto tutto il possibile che tale
norma viene rispettata)
o Partecipare ai programmi di formazione
o Sottoporsi a esami e visite di controllo
o Non rinunciare la nomina da rappresentate
 Preposto – Arresto fino a 2 mesi / Ammenda fino a 1200€
 Medico Competente – Arresto fino a 3 mesi / Ammenda fino a 1600€
 Datore/Dirigente – Arresto fino a 4 mesi / Ammenda fino a 6000€

Oltre alle sanzioni sono state imposte anche dei (Art.14) provvedimenti di sospensione dell’attività
imprenditoriale, per i provvedimenti di sospensione dovuto alla manca di tutela e salute e a contrastare il
lavoro irregolare. Altri motivi sono per lavori irregolari superiori al 20% dei lavoratori sul lavoro e da Gravi e
Reiterate violazioni. La azienda può essere sospesa dalla contrattazione con le pubbliche amministrative.

Potrebbero piacerti anche