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Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n.

81
Campo di applicazione
D.Lgs. 81/08

Decreto Legislativo n. 81/2008 “Nuovo Testo Unico in materia di


sicurezza e salute sul lavoro”, attuazione dell’articolo 1 della
Legge n. 123/2007.

Il D.Lgs. 81/2008 ridisegna la materia della salute e sicurezza sul


lavoro, abroga tutte le precedenti normative ed è composto da 306
articoli, compresi in 13 titoli e 51 allegati.
D.Lgs. 81/08
Dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. 81/08 vengono abrogate le
principali normative in materia di sicurezza sul lavoro.
● D.P.R. 547/1955 - “Norme per la prevenzione degli infortuni sul
lavoro”
● D.P.R. 303/1956 - “Norme generali per l'igiene del lavoro (fatta
eccezione per l’articolo 64)”
● D.P.R. 164/1956 - “Norme per la prevenzione degli infortuni sul
lavoro nelle costruzioni”
● D.Lgs. 277/1991 - “Protezione dei lavoratori contro i rischi
derivanti da esposizione da agenti chimici, fisici e biologici
durante il lavoro”
● D.Lgs. 626/1994 - “Miglioramento della sicurezza e della salute
dei lavoratori durante il lavoro”
D.Lgs. 81/08

● D.Lgs. 493/1996 - “Prescrizioni minime per la segnaletica di


sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro”
● D.Lgs. 494/1996 - “Prescrizioni minime di sicurezza e di salute
da attuare nei cantieri temporanei o mobili”
● D.Lgs. 187/2005 - “Prescrizioni minime di sicurezza e di salute
relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da
vibrazioni meccaniche”
● D.L. 223/2006, convertito con modificazioni dalla Legge
248/2006 “Misure urgenti per il contrasto del lavoro in nero e per
la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro” (art. 36 bis,
commi 1 e 2)
Titolo Articoli Argomento Allegati

I 1-61 Principi comuni I-III

II 62-68 Luoghi di lavoro IV

III 69-87 Attrezzature di lavoro e DPI V-IX

IV 88-160 Cantieri temporanei e mobili X-XXIII

V 161-166 Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro XXIV-XXXII

VI 167-171 Movimentazione Manuale dei Carichi XXXIII

VII 172-179 Attrezzature munite di videoterminali XXXIV

Agenti fisici (rumore, vibrazioni, campi e.m., radiazioni ottiche XXXV -


VIII 180-220
artificiali) XXXVII

IX 221-265 Sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni, mutageni, amianto) XXXVIII-XLIII

X 266-286 Agenti biologici XLIV-XLVIII

XI 287-297 Atmosfere esplosive XLIX-LI

XII 298-303 Capi finale e disposizioni sanzionatorie

XIII 304-306 Norme transitorie e finali


Le principali novità

● Nuovi aspetti da considerare nella valutazione dei rischi (es. lo


stress lavoro-correlato, le differenze di genere, di età e la
provenienza da altri Paesi)
● Nuove definizioni di datore di lavoro, dirigenti e preposti
● Nuova definizione e attribuzioni del medico competente e l’
obbligo della sorveglianza sanitaria
● Obbligo di informazione e formazione di tutte le figure aziendali
● Necessità di definire un modello organizzativo che garantisca la
gestione della sicurezza (adozione di un Sistema di Gestione
della Sicurezza sul Lavoro)
● Inasprimento generale degli aspetti sanzionatori
Art. 1 - Finalità

1. Le disposizioni contenute nel presente Decreto Legislativo


costituiscono attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n.
123, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di
salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di
lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un
unico testo normativo. Il presente Decreto Legislativo persegue le
finalità di cui al presente comma [...] garantendo l’uniformità della
tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio nazionale
attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti
i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di
età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati.
Art. 2 - Definizioni

b) «datore di lavoro»: è il soggetto titolare del rapporto di lavoro


con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’
assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la
propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’
unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
Nelle pubbliche amministrazioni per datore di lavoro si intende il
dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario
non avente qualifica dirigenziale, in caso di omessa individuazione, il
datore di lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo.
Art. 2 - Definizioni

d) «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze


professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura
dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro
organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa.

e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze


professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla
natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e
garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la
corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un
funzionale potere di iniziativa.
Art. 2 - Definizioni
l) «servizio di prevenzione e protezione dei rischi»: è l’insieme
delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati
all’attività di prevenzione e protezione dei rischi professionali per i
lavoratori;

f) «responsabile del servizio di prevenzione e protezione»:


persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui
all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per
coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

g) «addetto al servizio di prevenzione e protezione»: persona in


possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo
32, facente parte del servizio di prevenzione e protezione.
Art. 2 - Definizioni

h) «medico competente»: medico in possesso di uno dei titoli e dei


requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, che collabora
con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è
nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria.

i) «rappresentante dei lavoratori per la sicurezza»: persona eletta


o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli
aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Art. 2 - Definizioni
a) «lavoratore» persona che, indipendentemente dalla tipologia
contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’
organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o
una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al
lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di
cooperativa o di società [...] l’associato in partecipazione [...]; il
soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di
orientamento [...]; l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il
partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia
uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici,
fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di
videoterminali [...]; i volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
e della Protezione Civile; il lavoratore occupato nei lavori
socialmente utili.
Art. 3 - Campo di applicazione

1. Il presente decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività,


privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio.

4. Il presente decreto legislativo si applica a tutti i lavoratori e


lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi
equiparati, fermo restando quanto previsto dai commi successivi del
presente articolo.

5. Nell’ipotesi di prestatori di lavoro nell’ambito di un contratto di


somministrazione di lavoro [...] tutti gli obblighi di prevenzione e
protezione di cui al presente Decreto sono a carico dell’utilizzatore.
Art. 3 - Campo di applicazione

6. Nell’ipotesi di distacco del lavoratore tutti gli obblighi di


prevenzione e protezione sono a carico del distaccatario, fatto salvo
l’obbligo a carico del distaccante di informare e formare il lavoratore
sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle
mansioni per le quali egli viene distaccato. Per il personale delle
pubbliche amministrazioni che presta servizio con rapporto di
dipendenza funzionale presso altre amministrazioni pubbliche,
organi o autorità nazionali, gli obblighi di cui al presente Decreto
sono a carico del datore di lavoro designato dall’amministrazione,
organo o autorità ospitante.
Art. 3 - Campo di applicazione

7. Nei confronti dei lavoratori a progetto e dei collaboratori coordinati


e continuativi, le disposizioni di cui al presente Decreto si applicano
ove la prestazione lavorativa si svolga nei luoghi di lavoro del
committente.

8. Nei confronti dei lavoratori che effettuano prestazioni occasionali


di tipo accessorio il presente Decreto Legislativo e tutte le altre
norme speciali vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute si
applicano con esclusione dei piccoli lavori domestici a carattere
straordinario, compresi l’insegnamento privato supplementare e l’
assistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati e ai
disabili.
Art. 3 - Campo di applicazione

9. Fermo restando quanto previsto dalla legge 18 dicembre 1973, n.


877, ai lavoratori a domicilio ed ai lavoratori che rientrano nel campo
di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati
trovano applicazione gli obblighi di informazione e formazione di cui
agli articoli 36 e 37. Ad essi devono inoltre essere forniti i necessari
dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni
assegnate. Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca attrezzature
proprie, o per il tramite di terzi, tali attrezzature devono essere
conformi alle disposizioni di cui al Titolo III.
Art. 3 - Campo di applicazione

10. A tutti i lavoratori subordinati che effettuano una prestazione


continuativa di lavoro a distanza, mediante collegamento informatico
e telematico, [...] si applicano le disposizioni di cui al Titolo VII,
indipendentemente dall’ambito in cui si svolge la prestazione stessa.
Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca attrezzature proprie, o
tramite terzi, tali attrezzature devono essere conformi alle
disposizioni di cui al Titolo III. I lavoratori a distanza sono informati
dal datore di lavoro circa le politiche aziendali in materia di salute e
sicurezza sul lavoro, in particolare in ordine alle esigenze relative ai
videoterminali ed applicano correttamente le Direttive aziendali di
sicurezza.
[...]
Art. 3 - Campo di applicazione

[...]
Al fine di verificare la corretta attuazione della normativa in materia
di tutela della salute e sicurezza da parte del lavoratore a distanza, il
datore di lavoro, le rappresentanze dei lavoratori e le autorità
competenti hanno accesso al luogo in cui viene svolto il lavoro nei
limiti della normativa nazionale e dei contratti collettivi, dovendo tale
accesso essere subordinato al preavviso e al consenso del
lavoratore qualora la prestazione sia svolta presso il suo domicilio.
[...]

11. Nei confronti dei lavoratori autonomi di cui all’articolo 2222 del
Codice civile si applicano le disposizioni di cui agli articoli 21 e 26.
Art. 3 - Campo di applicazione
12. Nei confronti dei componenti dell’impresa familiare di cui all’
articolo 230-bis del Codice civile, dei coltivatori diretti del fondo, degli
artigiani e dei piccoli commercianti e dei soci delle società semplici
operanti nel settore agricolo si applicano le disposizioni di cui all’
articolo 21.

13. Nei confronti dei volontari di cui alla legge 11 agosto 1991, n.
266, dei volontari che effettuano servizio civile, dei soggetti che
prestano la propria attività a titolo gratuito o con mero rimborso di
spese, in favore delle associazioni di promozione sociale e delle
associazioni sportive dilettantistiche, nonché nei confronti di tutti i
soggetti di cui all'articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico di
cui al D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni,
si applicano le disposizioni di cui all'articolo 21 del presente decreto.
[...]
Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81
Campo di applicazione
fine

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