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“Concorso pubblico unificato per CPS – Tecnico della Prevenzione
nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (cat. D) (54/2018/CON)” pag. 1
1. L’individuazione della figura professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro è avvenuta con:
A) Decreto Ministeriale n. 58 del 17/01/1997
B) Decreto Ministeriale n. 69 del 17/01/1997
C) Decreto Ministeriale n. 745 del 14/09/1994
2. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008 “datore di lavoro” è:
A) la persona che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli,
sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed
esercitando un funzionale potere d’iniziativa
B) il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore, o comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il
lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa
C) la persona che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli,
attua le direttive ricevute organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa
3. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, “lavoratore” è:
A) esclusivamente la persona assunta a tempo indeterminato che svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro
pubblico o privato, con retribuzione
B) esclusivamente la persona assunta a tempo determinato che svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro
pubblico o privato con retribuzione
C) la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro
pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi
domestici e familiari
4. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, quali di questi compiti rientrano fra quelli del Servizio di Prevenzione e Protezione:
A) elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
B) delega delle attribuzioni di sicurezza ai soggetti aziendali
C) nomina del medico competente
5. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, è definito “rischio”:
A) la certezza che non si verifichi un danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente o alla loro combinazione
B) la probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore e/o agente
C) la proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni
6. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, è definito “addestramento”:
A) processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e
procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla
gestione dei rischi
B) complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di
protezione individuale, e le procedure di lavoro
C) complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro
7. La procedura di estinzione delle contravvenzioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro di cui all’art. 20 e seguenti del
Decreto Legislativo n. 758/1994 si applica alle contravvenzioni:
A) per le quali sia prevista una sanzione amministrativa pecuniaria
B) per le quali sia prevista la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda ovvero la pena della sola ammenda
C) per le quali sia prevista la sola pena dell’arresto
8. Il Decreto Legislativo 81/2008 prevede sanzioni per il medico competente aziendale:
A) si
B) si, ma solo per le aziende con rischio biologico
C) si, ma solo per le aziende con rischio chimico
9. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 prevede obblighi anche per gli installatori:
A) si
B) si, ma solo per le attrezzature di lavoro marcate CE
C) si, ma solo per l’installazione di impianti industriali
10. ll soggetto delegato delle funzioni di datore di lavoro di cui all’art. 16 del Decreto Legislativo n. 81/2008 può sub-delegare ad altro
soggetto alcune di queste funzioni:
A) si, previa intesa con il dirigente
B) no
C) si, previa intesa con il datore di lavoro
11. Ai sensi dell’art. 29 del Decreto Legislativo 81/2008 la valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata:
A) in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori
B) in occasione di inserimento di nuovo personale a tempo determinato
C) in caso di nomina di un nuovo rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
12. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008 art. 37 la formazione dei lavoratori deve essere ripetuta:
A) ogni anno
B) in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi
C) in caso di prescrizione INAIL
13. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 prevede una formazione specifica per l'uso delle attrezzature di lavoro:
A) si, sempre
B) si, ma solo per le attrezzature di lavoro marcate CE
C) si, ma solo per le attrezzature di lavoro fabbricate prima dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 81/2008
14. La valutazione dei rischi di cui al Decreto Legislativo 81/2008 comprende anche i rischi connessi alle differenze di genere, alla
provenienza di lavoratori da altri Paesi, alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro:
A) si
B) si, ma solo per le aziende industriali
C) si, ma solo per le aziende agricole dove è maggiore il fenomeno del caporalato
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15. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 758/1994, allo scopo di eliminare le contravvenzioni accertate in materia di sicurezza e di igiene
del lavoro l'organo di vigilanza impartisce:
A) una prescrizione
B) una disposizione
C) un richiamo alla norma
16. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente
all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto devono essere conformi:
A) ai requisiti generali di sicurezza di cui all'allegato V del Decreto Legislativo n. 81/2008
B) alla norma UNI/EN/ISO 9001/2015
C) al Regolamento (CE) n. 852/2004
17. Il Decreto Legislativo 81/2008 prevede l'obbligo di sottoporre le attrezzature di lavoro a prima verifica da parte dell'INAIL, e/o ASL
e/o soggetti pubblici privati abilitati:
A) si, per tutte le attrezzature di lavoro
B) si, ma solo per le attrezzature di lavoro fabbricate in vigenza del Decreto Presidente della Repubblica n. 547/1955
C) si, ma solo per le attrezzature di lavoro indicate nell'allegato VII del Decreto Legislativo n. 81/2008
18. Un ponteggio del tipo a telai prefabbricati è da considerarsi:
A) un dispositivo di protezione collettiva
B) un dispositivo di protezione individuale
C) un’attrezzatura provvisionale che non ha alcun ruolo riguardo la sicurezza dei lavoratori
19. In sicurezza alimentare per sistema “HACCP” si intende:
A) il controllo dei punti critici
B) analisi dei pericoli e controllo dei punti critici
C) stesura del Piano di Autocontrollo
20. Ai sensi del Regolamento (CE) n. 852/2004, il punto critico di controllo è:
A) una procedura, un punto o una fase operativa la cui perdita di controllo può determinare un rischio inaccettabile
B) qualsiasi difetto che si riscontra nello stabilimento (es. piastrelle rotte)
C) una buona pratica di lavorazione
21. Il rischio fisico in sicurezza alimentare può presentarsi quando:
A) sono presenti nell’alimento corpi estranei
B) ha odore e sapore acido
C) è conservato ad una temperatura non idonea
22. Quale tra queste malattie si trasmette attraverso il consumo di alimenti contaminati:
A) epatite B
B) influenza
C) salmonellosi
23. Quale tra queste tecniche non è un metodo di conservazione degli alimenti:
A) disidratazione
B) disinfezione
C) radiazioni ionizzanti
24. Ai sensi del Regolamento (CE) n. 178/2002 si definisce “Operatore del Settore Alimentare”:
A) ogni soggetto, pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle attività connesse ad una delle fasi di produzione,
trasformazione e distribuzione degli alimenti
B) ogni soggetto, pubblico o privato, che svolge una qualsiasi delle operazioni di produzione, lavorazione, trasformazione, magazzinaggio di mangimi
C) persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell’impresa alimentare posta sotto il suo
controllo
25. Il Regolamento (CE) n. 882/2004 definisce “Blocco Ufficiale”:
A) procedura con cui l’Autorità Competente fa si che i mangimi o gli alimenti non siano rimossi o manomessi in attesa di una decisione sulla loro
destinazione
B) ispezione visiva per assicurare che i certificati o altri documenti di accompagnamento della partita non siano rimossi o manomessi
C) procedura con cui l’Autorità Competente o gli organismi di controllo in tale attività, rilasciano una assicurazione scritta, elettronica o equivalente
relativa alla conformità del prodotto
26. La redazione del Piano di Autocontrollo per l’impresa alimentare è:
A) obbligatoria
B) facoltativa, purché siano rispettate le norme di buone prassi igieniche
C) obbligatoria solo per le attività ad alto rischio (es. mense per collettività)
27. Quale dei seguenti principi è enunciato nel Decreto Legislativo n. 152/2006:
A) principio di induzione
B) principio di intermediazione
C) principio di precauzione
28. Il Decreto Legislativo n. 31/2001 disciplina:
A) i requisiti per le attività di estetica, tatuaggio e piercing
B) la qualità delle acque destinate al consumo umano
C) le caratteristiche del Sistema Integrato dei Servizi Educativi per la prima infanzia
29. Il P.A.N. (Piano di Azione Nazionale di cui all’art. 6 del Decreto Legislativo n. 150/2012) definisce:
A) i criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico
B) i criteri per la redazione del documento di valutazione rischio legionellosi
C) gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari sulla salute umana,
sull’ambiente e sulla biodiversità
30. Si definisce inquinamento acustico:
A) il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora misurato in prossimità della sorgente stessa
B) l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane
C) la differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo
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nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (cat. D) (54/2018/CON)” pag. 1
1. Il tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, operante nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza, nei limiti
delle proprie attribuzioni, ai sensi del Decreto Ministeriale n. 58/1997 è:
A) Agente di Pubblica Sicurezza
B) Ufficiale di Polizia Giudiziaria
C) Ufficiale di Pubblica Sicurezza
2. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, “preposto” è:
A) la persona che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli,
sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed
esercitando un funzionale potere d’iniziativa
B) il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore, o comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito
il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa
C) la persona che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli,
attua le direttive ricevute dal datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa
3. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, il Servizio di prevenzione e protezione dai rischi è l’insieme delle persone, sistemi e
mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione:
A) dai soli rischi più rilevanti per la salute dei lavoratori
B) dai soli rischi più rilevanti per la sicurezza dei lavoratori
C) dai rischi professionali per i lavoratori
4. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, è definito “pericolo”:
A) la proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni
B) la probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore
C) la probabilità del 51% di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore
5. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, in quale dei seguenti casi è obbligatoria l’istituzione del Servizio di Prevenzione e
Protezione all’interno dell’ azienda ovvero dell’unità produttiva:
A) nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori
B) nelle aziende il cui indice di frequenza infortunistico è superiore alla media del proprio settore produttivo
C) nelle aziende in cui sono impiegate sostanze chimiche pericolose
6. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008, è definita “formazione”:
A) processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e
procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e
alla gestione dei rischi
B) complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti e le procedure di lavoro
C) complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro
7. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 si applica:
A) solo ai lavoratori e lavoratrici subordinati
B) solo ai lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi,
C) a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati
8. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 prevede sanzioni per il preposto:
A) si
B) si, ma solo per aziende con oltre 100 lavoratori
C) si, ma solo per le aziende soggette al controllo dei Vigili del Fuoco
9. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 prevede obblighi anche per i fabbricanti, venditori, noleggiatori di attrezzature di lavoro, dispositivi
di protezione individuali ed impianti:
A) si
B) no
C) si, ma solo per le attrezzature di lavoro complesse
10. Quali delle seguenti condizioni, è prevista dall’art. 16 del Decreto Legislativo n. 81/2008, per il conferimento della delega di funzioni
da parte del datore di lavoro:
A) non sussistono particolari condizioni
B) che il delegato possegga alcuni requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate
C) che la delega attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate
11. Quali sono le tipologie di sanzioni previste dal Decreto Legislativo n. 81/2008:
A) ammenda, ammenda alternativa all'arresto, arresto, sanzione amministrativa pecuniaria
B) solo ammenda
C) solo ammenda alternativa all'arresto
12. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008 art. 37, la formazione dei lavoratori e ove previsto l’addestramento specifico devono
avvenire in occasione del cambiamento di mansioni:
A) no
B) si, sempre
C) si, ma solo nel caso di mansioni a maggior rischio infortunistico
13. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 81/2008 art. 37 il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza:
A) ha diritto ad una formazione specifica
B) non ha diritto ad alcuna formazione specifica
C) ha diritto ad una formazione in materia di sicurezza solo per i rischi più gravi
14. Quali sono le finalità del sequestro preventivo di cui all’art. 321 del Codice di Procedura Penale:
A) evitare che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la
commissione di altri reati
B) garantire il pagamento delle eventuali pene pecuniarie
C) punire violazioni di carattere amministrativo
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15. Ai sensi dell’art. 69 del Decreto Legislativo n. 81/2008 viene definita “attrezzatura di lavoro”:
A) i dispositivi di protezione individuali
B) qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all'attuazione di
un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro
C) qualsiasi utensile destinato ad essere usato durante il lavoro
16. Quali delle seguenti attrezzature è da considerarsi “dispositivo di protezione individuale” ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008:
A) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di
minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro , nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo
B) le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio
C) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi
17. Ai sensi dell'art. 347 del Codice di Procedura Penale la notizia di reato relativa all’accertamento della violazione di una norma di
sicurezza del lavoro e/o di igiene del lavoro sanzionata con ammenda deve essere comunicata:
A) al giudice del dibattimento
B) al pubblico ministero
C) al sindaco
18. Copia della prescrizione art. 20 Decreto Legislativo n. 758/1994 è notificata o comunicata anche:
A) al sindaco
B) al rappresentante legale dell'ente nell'ambito o al servizio del quale opera il contravventore
C) al Presidente della Regione
19. Nel sistema “HACCP”, prima di identificare i punti critici di controllo, è necessario:
A) procedere ad un numero sufficiente di campionamenti
B) elaborare l’analisi dei potenziali pericoli connessi al ciclo produttivo
C) eseguire dei tamponi ambientali
20. In sicurezza alimentare il superamento di un limite critico in corrispondenza di un punto critico di controllo, comporta:
A) l’eliminazione dell’alimento
B) la revisione del sistema HACCP
C) l’adozione di un’ azione correttiva
21. Quali tra le seguenti risposte si configura in sicurezza alimentare “rischio chimico”:
A) alimenti contaminati con residui di prodotti fitosanitari
B) alimenti conservati a temperatura non idonea
C) alimenti contenenti corpi estranei
22. Gli alimenti a rischio per la moltiplicazione microbica sono:
A) quelli molto salati come le acciughe sotto sale
B) i sottaceti
C) quelli più ricchi di acqua e nutrienti
23. In un’ impresa alimentare lo “spogliatoio” per gli addetti deve essere individuato in un locale separato dalla zona di produzione per:
A) evitare che gli indumenti personali possano macchiarsi
B) evitare di contaminare il laboratorio di produzione con eventuali inquinanti veicolati dagli indumenti personali
C) evitare un eccessivo carico, nella zona lavorazione, di arredi che impediscano una corretta pulizia e sanificazione del locale
24. Nel Regolamento (CE) n. 882/2004, i Controlli Ufficiali devono essere eseguiti periodicamente, in base ad una valutazione dei rischi,
disponendo di metodi e tecniche definite all’art. 10:
A) monitoraggio, campionamento e analisi
B) ispezione, verifica a sorveglianza
C) monitoraggio, sorveglianza, verifica, audit, ispezione, campionamento e analisi
25. Il Regolamento (CE) n. 853/2004 stabilisce norme specifiche in materia di:
A) igiene per gli alimenti di origine animale, destinate agli operatori del settore alimentare
B) igiene della produzione primaria per uso domestico privato, per alimenti di origine non animale
C) fornitura diretta di piccoli quantitativi di carne, provenienti da pollame e lagomorfi macellati in azienda agricola dal produttore al consumatore finale
26. Il Responsabile dell’autocontrollo in industria alimentare è:
A) Il titolare dell’impresa alimentare ovvero il responsabile specificatamente delegato
B) il responsabile della sicurezza
C) l’addetto alla preparazione professionalmente più qualificato
27. Il Decreto Legislativo n. 152/2006 definisce il termine “sito inquinato” , riferendosi:
A) al superamento delle concentrazioni soglia di rischio (CSR)
B) alla stima delle conseguenze sulla salute umana di evento potenzialmente dannoso
C) ad agenti cancerogeni e non cancerogeni che hanno provocato l’inquinamento
28. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 31/2001 e della Delibera Giunta Regione Toscana n. 320/2005, per il campionamento
microbiologico di acqua destinata al consumo umano si utilizzano:
A) contenitori in vetro scuro o polietilene condizionati con sodio tiosolfato
B) contenitori sterili in vetri o polipropilene condizionati con sodio tiosolfato
C) contenitori in vetro o in plastica tal quali
29. Per “sorgenti sonore fisse”, ai sensi della Legge n. 447/1995, si intende:
A) il valore della pressione acustica di fenomeni sonori
B) gli impianti tecnici degli edifici ed altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria, il cui uso produca emissioni sonore
C) il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”
30. Ai sensi della Legge n. 96/2006 per “attività agrituristiche” si intende:
A) le attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, definiti dall’art. 2135 del Codice Civile, attraverso l’utilizzazione della propria
azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali
B) gli esercizi dotati di requisiti propri degli alberghi, caratterizzati dalla centralizzazione dei servizi in funzione di più stabili facenti parte di uno stesso
complesso e inseriti in un’area attrezzata per il soggiorno e lo svago della clientela
C) attività ubicate in complessi immobiliari di particolare pregio storico-architettonico, dotate di mobili e arredi d’epoca o di particolare livello artistico
Prova pratica n. 1
“Concorso pubblico unificato per CPS – Tecnico della Prevenzione
nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (cat. D) (54/2018/CON)” pag. 1
1) Durante il sopralluogo in un’azienda viene accertata un’infrazione al Decreto Legislativo n. 81/2008 a carico del datore di lavoro
punita con sanzione amministrativa pecuniaria. Viene attuata la procedura di cui all’art. 301-bis stesso decreto all’esito della quale
l’illecito è estinto.
Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto riportate la loro giusta sequenza per l’iter successivo alla notifica del verbale di primo
accesso ispettivo:
1) ammissione al pagamento di una somma pari alla misura minima prevista dalla legge
2) redazione di prescrizione ai sensi dell’art. 20 del Decreto Legislativo n. 758/1994
3) constatazione della regolarizzazione avvenuta non oltre il termine assegnato nel verbale di primo accesso ispettivo
4) acquisizione della ricevuta del pagamento della sanzione
A) 3), 1), 4)
B) 3), 2), 4)
C) 1), 3), 4), 2)
D) 2), 3), 1), 4)
2) Durante il sopralluogo in un’azienda viene accertata una violazione al Decreto Legislativo n. 81/2008 in materia di sicurezza del
lavoro a carico del datore di lavoro sanzionata con un’ammenda. Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto riportate la loro giusta
sequenza per il successivo iter:
1) notifica della prescrizione art. 20 Decreto Legislativo n. 758/1994 al datore di lavoro
2) redazione di verbale di primo accesso ispettivo art. 301-bis Decreto Legislativo n. 81/2008
3) redazione della prescrizione art. 20 Decreto Legislativo n. 758/1994 nei confronti del datore di lavoro
4) consegna al preposto di copia della prescrizione art. 20 Decreto Legislativo n. 758/1994 nei confronti del datore di lavoro
A) 2), 4)
B) 1), 3), 4), 2)
C) 3), 2)
D) 3), 1)
3) Durante il sopralluogo in un’azienda, su un’ attrezzatura di lavoro marcata CE messa a disposizione dei lavoratori viene accertata la
mancanza di alcuni requisiti essenziali di sicurezza.
Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto riportate la loro corretta sequenza per il successivo iter nei confronti del fabbricante
ovvero dei soggetti della catena della distribuzione (tutti ubicati nel territorio della stessa Azienda Sanitaria Locale dell’azienda
utilizzatrice):
1) comunicazione all’autorità nazionale di sorveglianza del mercato
2) attivazione immediata della procedura di cui agli artt. 20-21 Decreto Legislativo n. 758/1994 nei confronti del fabbricante ovvero dei
soggetti della catena della distribuzione
3) attesa delle conclusioni dell’accertamento tecnico da parte dell’autorità nazionale di sorveglianza del mercato. Qualora da tale
accertamento risulti la non conformità dell’attrezzatura di lavoro ad uno o più requisiti essenziali di sicurezza, attivazione della procedura
di cui agli artt. 20-21 Decreto Legislativo n. 758/1994 nei confronti del fabbricante ovvero dei soggetti della catena della distribuzione
4) verifica del pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria
A) 1), 3)
B) 1), 2)
C) 2), 4), 3), 1)
D) 3), 2), 1)
4) Nel corso di un sopralluogo in un calzaturificio vi è la necessità di verificare l’efficienza di una bocchetta di aspirazione posta
davanti ad una postazione di incollatura di suole dove è impiegato un mastice contenente un solvente organico.
Individuare tra gli strumenti sotto elencati quale deve essere utilizzato:
A) un fonometro
B) un luxmetro
C) un aerografo
D) un anemometro
5) Durante un sopralluogo in un’azienda vengono individuate carenze di sicurezza costituenti reato su alcune attrezzature di lavoro.
Vengono compiuti gli accertamenti e rilievi di cui all’art. 354 Codice Procedura Penale. Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto
riportate la loro corretta sequenza per il successivo iter:
1) consegna del verbale accertamenti e rilievi al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
2) redazione in azienda del verbale di accertamenti e rilievi contestualmente alla loro effettuazione
3) consegna del verbale accertamenti e rilievi al dirigente dell’azienda in quanto anche Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
4) invio del verbale di accertamenti e rilievi al pubblico ministero
A) 1), 2), 3)
B) 2), 4)
C) 2), 3), 1), 4)
D) 1), 3), 4)
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6) Durante un sopralluogo per un infortunio sul lavoro vengono riscontrati alcuni reati in materia di sicurezza del lavoro connessi
all’infortunio. Nel primo atto compiuto con l‘intervento della persona sottoposta ad indagini, ai sensi dell’art. 161 Codice di
Procedura Penale, egli viene invitato a:
A) dichiarare uno dei luoghi indicati nell’art. 157 c. 1 Codice di Procedura Penale (abitazione o luogo in cui viene esercitata abitualmente l’attività
lavorativa) ovvero a eleggere domicilio per le notificazioni
B) rilasciare dichiarazioni spontanee
C) eliminare le irregolarità riscontrate
D) fornire il documento di valutazione dei rischi
7) Durante un’inchiesta per infortunio sul lavoro il pubblico ministero delega l’effettuazione dell’interrogatorio della persona
sottoposta ad indagini. All’interrogatorio e alla verbalizzazione si deve procedere:
A) senza il difensore di fiducia o d’ufficio della persona sottoposta ad indagini in quanto la sua presenza è prevista solo nel caso in cui il lavoratore
abbia riportato lesioni gravissime
B) alla presenza del difensore civico
C) senza il difensore di fiducia o d’ufficio della persona sottoposta ad indagini in quanto non avente diritto di assistere a questa attività
D) con il difensore di fiducia o d’ufficio della persona sottoposta ad indagini in quanto egli ha il diritto di assistere a questa attività
8) Indicare l’ordine corretto delle azioni sotto elencate di gestione di non conformità di un campione di acqua destinato al consumo
umano in distribuzione rispetto ai parametri dell’ allegato 1 parti A e B del Decreto Legislativo n. 31/2001:
1) comunicazione da parte dell’Unità Funzionale Igiene Pubblica e della Nutrizione della ASL all’Ente Gestore dell’acquedotto di avvenuto
superamento dei parametri della Tabella 1 parti A e B per l’adozione delle misure idonee al rientro nei limiti previsti dei parametri non
conformi, ed al Sindaco competente per territorio per l’adozione di provvedimenti di divieto o limitazione d’uso mediante emissione di
provvedimento ordinativo con diffusione alla popolazione interessata
2) comunicazione del Laboratorio di Sanità Pubblica all’Unità Funzionale Igiene Pubblica e della Nutrizione dell’ esito non conforme degli
accertamenti analitici
3) comunicazione dell’Ente Gestore all’Unità Funzionale Igiene Pubblica e della Nutrizione della ASL del ripristino dei parametri fuori norma
mediante documentazione relativa alle azioni intraprese comprensiva di referti analitici comprovanti il rientro dei valori fuori norma
4) valutazione da parte della Unità Funzionale Igiene Pubblica e della Nutrizione della ASL della documentazione fornita dall’Ente Gestore e
dell’efficacia delle azioni correttive intraprese. In caso di valutazione positiva emissione di giudizio di potabilità mediante predisposizione
della richiesta di revoca del provvedimento ordinativo sindacale
5) archiviazione nel sistema informatico aziendale della documentazione generata dal processo
9) Indicare l’ordine corretto delle fasi di prelevamento ufficiale di un campione di alimenti altamente deperibile (escluso Regolamento
(CE) n. 2073/2005):
1) individuazione, in base alla programmazione regionale riportata in apposita delibera, sia della matrice alimentare da campionare che del
l’impresa alimentare dove effettuare il campione
2) redazione del verbale di campionamento ufficiale
3) previa verifica del quantitativo sufficiente della matrice alimentare oggetto di campionamento, effettuazione del prelievo in un’ unica
aliquota in quanto, data la deperibilità del prodotto, non è prevista possibilità di revisione di analisi
4) presentazione presso l’impresa alimentare con esibizione del tesserino di riconoscimento e indicazione del motivo della visita
5) trasporto dell’’aliquota (a temperatura compresa tra 0°C e 4°C) al Laboratorio di Sanità Pubblica incaricato delle analisi e consegna delle
copie del verbale di campionamento
10) Indicare l’ordine corretto delle fasi relative ad interventi per segnalazioni di cittadini in materia di igiene pubblica:
1) rapporto conclusivo scritto
2) analisi e identificazione delle problematiche / bisogni riferiti nella segnalazione
3)effettuazione del sopralluogo al fine di accertare lo stato dei luoghi e/o dei fatti
4) consultazione, esame e valutazione della documentazione e atti acquisiti durante il sopralluogo e/o richiesti e/o prodotti autonomamente
1. Durante il sopralluogo in un’azienda viene accertata una violazione al Decreto Legislativo n. 81/2008 a carico del datore di
lavoro punita con sanzione amministrativa pecuniaria.
Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto riportate la loro giusta sequenza per il successivo iter:
1) invio comunicazione notizia di reato al pubblico ministero in quanto trattasi di un fatto penalmente rilevante
2) redazione del verbale di primo accesso ispettivo di cui all’art. 301-bis del Decreto Legislativo n. 81/2008
3) comunicazione in Regione
4) notifica al datore di lavoro del verbale di primo accesso ispettivo
A) 1), 2), 3)
B) 2), 4)
C) 3), 2), 1)
D) 2), 3), 1), 4)
2. La prescrizione emessa ai sensi dell’art. 20 del Decreto Legislativo n. 758/1994 nei confronti di un datore di lavoro è risultata
adempiuta, pertanto egli è stato ammesso a pagare in sede amministrativa, nel termine di trenta giorni, una somma pari al
quarto del massimo dell’ammenda prevista per la contravvenzione commessa.
Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto riportate la loro giusta sequenza per l’iter successivo:
1) comunicazione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della contravvenzione riscontrata poi eliminata
2) verifica del pagamento della sanzione
3) comunicazione all’Organismo Paritetico Territoriale dell’adempimento alla prescrizione
4) entro centoventi giorni dalla scadenza del termine fissato nella prescrizione comunicazione al pubblico ministero dell’adempimento alla
prescrizione nonché dell’eventuale pagamento della sanzione
A) 3), 2), 1)
B) 4), 3), 2), 1)
C) 2), 1), 3), 4)
D) 2), 4)
3. Durante il sopralluogo in un’azienda viene accertata una violazione al Decreto Legislativo n. 81/2008 in materia di sicurezza del
lavoro a carico del datore di lavoro punita con un’ammenda. Da un successivo sopralluogo risulta che la prescrizione emessa
ai sensi dell’art. 20 del Decreto Legislativo n. 758/1994 non è stata adempiuta. Indicare tra le seguenti azioni quelle da
effettuare successivamente:
1) ne viene data comunicazione al datore di lavoro entro novanta giorni dal termine fissato nella prescrizione per la regolarizzazione
2) ammissione al pagamento di una somma pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa, o se più
favorevole, di una somma pari al doppio del minimo
3) ne viene data comunicazione al pubblico ministero entro novanta giorni dal termine fissato nella prescrizione per la regolarizzazione
4) comunicazione alla Regione Toscana per l’emissione di una ordinanza-ingiunzione ai sensi della Legge 689/1981
A) 3), 1)
B) 3), 2), 1), 4)
C) 2), 1), 3)
D) 2), 4), 3)
4. Durante un sopralluogo in un’azienda un’attrezzatura di lavoro viene posta in sequestro preventivo. Il datore di lavoro è
presente in azienda e viene nominato custode del bene in sequestro.
Indicare tra tutte o alcune delle azioni sotto riportate la loro corretta sequenza per il successivo iter:
1) invio del verbale di sequestro al pubblico ministero senza ritardo e comunque non oltre le quarantotto ore dalla sua effettuazione
2) redazione del verbale di sequestro
3) consegna di copia del verbale di sequestro al datore di lavoro
4) consegna del verbale di sequestro al preposto del reparto in cui è ubicata quell’attrezzatura di lavoro
A) 2), 4)
B) 2), 4), 1), 3)
C) 2), 4), 3)
D) 2), 3), 1)
5. In un’azienda dove poco prima è accaduto un gravissimo infortunio sul lavoro, allo specifico scopo di evitare che lo stato
delle tracce, dei luoghi e delle cose si alteri, si disperda o comunque si modifichi, atteso che il pubblico ministero non può
intervenire tempestivamente, viene deciso di porre in sequestro la pressa con cui il lavoratore si è infortunato, sulla quale fin
da subito vengono rilevate alcune carenze di sicurezza relative agli organi mobili lavoratori, costituenti reato.
Che tipologia di sequestro è da eseguire:
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6. Nel corso di un sopralluogo in un’azienda vi è la necessità di verificare il livello di pressione sonora emesso da un’attrezzatura
di lavoro.
Individuare tra gli strumenti sotto elencati quale deve essere utilizzato:
A) fonometro
B) luxmetro
C) aerografo
D) anemometro
7. Indicare l’ordine corretto delle azioni di campionamento di acqua calda per la ricerca di Legionella all’interno dell’ambiente
idrico artificiale (Conferenza Stato/Regioni del 07/05/2015 Rep. Atti 79/CSR):
1) chiusura del flusso d’acqua e flambatura all’interno e all’esterno dello sbocco
2) scorrimento dell’acqua per almeno un minuto
3) misurazione della temperatura con il termometro nel flusso d’acqua per il tempo necessario fino a quando il valore risulti pressoché
costante
4) prelievo del campione di acqua del volume di almeno un litro
8. Indicare l’ordine corretto delle fasi del processo di valutazione del rischio della catena alimentare (Regolamento (CE) n.
178/2002):
1) identificazione del pericolo: identificazione di agenti capaci di causare effetti sanitari sfavorevoli e che possono essere presenti in un
determinato alimento o gruppi di alimenti
2) caratterizzazione del pericolo: valutazione qualitativa e/o quantitativa della natura degli effetti sanitari sfavorevoli associati ad un
pericolo
3) caratterizzazione del rischio: valutazione quali/quantitativa, compreso le incertezze, della probabilità e della gravità del verificarsi di
potenziali o conosciuti effetti sanitari sfavorevoli in una determinata popolazione, sulla base dell’ identificazione del pericolo,
caratterizzazione del pericolo, e valutazione dell’esposizione
4) valutazione dell’esposizione al pericolo: valutazione quali/quantitativa della probabile assunzione dell’agente biologico, chimico e
fisico attraverso l’alimento o altre esposizioni, se rilevanti
9. Indicare l’ordine corretto delle azioni di prelevamento ufficiale di un campione di alimenti non deperibili presso il produttore:
1) individuazione della matrice alimentare da campionare e l’impresa alimentare dove effettuare il campione
2) invio delle aliquote campionarie e delle copie dei verbali di prelevamento al Laboratorio di Sanità Pubblica incaricato delle analisi
3) prelevamento di quattro aliquote campionarie di cui una lasciata al produttore e tre da inviare al Laboratorio di Sanità Pubblica
4) redazione del verbale di prelevamento di campioni di alimenti di cui una copia lasciata al produttore
10. Durante l’attività di controllo ufficiale, finalizzata alla verifica del possesso/mantenimento dei requisiti strutturali, tecnologici,
impiantistici ed organizzativi igienico sanitari in un esercizio di estetista (Legge Regione Toscana n. 28/04), sono state rilevate
le seguenti carenze: mancata nomina del Responsabile Tecnico – cabina priva di lavabo – spogliatoio del personale privo di
armadietti individuali a doppio scomparto – gli aghi e gli altri strumenti acuminati o taglienti avviati allo smaltimento non
risultano depositati in appositi contenitori rigidi.
I rilievi sopra riportati comportano l’emissione di:
A) prescrizione diretta nei confronti dell’operatore economico per l’adeguamento delle carenze riscontrate fissando un termine per la risoluzione delle
stesse
B) atto ordinatorio sindacale all’operatore economico che ordina la risoluzione delle non conformità riscontrate
C) nessun provvedimento
D) attivazione delle procedure di polizia giudiziaria (comunicazione di notizia di reato al pubblico ministero) per riscontro di violazioni penalmente
rilevanti