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SALUTE E SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO

DIREZIONE AMMINISTRAZIONE E FINANZA


Ufficio Sicurezza sul Lavoro
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Evoluzione normativa dal 1898 ad oggi

Prime leggi sulla tutela delle condizioni di lavoro

Legge 17 marzo 1898, n. 80


Viene per la prima volta introdotta la nozione di “Rischio
professionale”

Principali caratteristiche
• obbligatorietà dell’assicurazione e, quindi, del rapporto assicurativo tra
“esercente l’impresa” e “Istituto assicuratore”
• tutela limitata alle sole prestazioni economiche e a poche categorie di
lavoratori (settore industriale)
• limitazione della percentuale di inabilità permanente indennizzabile
(5%)
• regime di libertà contrattuale per le restanti categorie
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Quadro normativo essenziale

COSTITUZIONE
ARTT. 32 E 41

CODICE CIVILE CODICE PENALE


ART. 2087 ARTT. 437, 451 589 e 590

Testo Unico – D.Lgs. n. 81 del 2008


(ora integrato e corretto dal D.Lgs. n. 106 del 2009)
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Principi costituzionali

Art. 32:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto


dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure
gratuite agli indigenti”.

Il diritto alla salute è un diritto indisponibile ed inalienabile,


pertanto:
• diritto/dovere del lavoratore di sottoporsi alle visite
periodiche obbligatorie;
• obbligo del lavoratore di usare i dispositivi di protezione
individuale.
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Principi costituzionali
Art. 41:

“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in


contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla
sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

Il principio della libera iniziativa economica privata ha come limiti:


– contrasto con l’utilità sociale, (dando fondamento a tutte le
norme a protezione dell’ambiente)
– lesività per l’individuo:
a) alla sicurezza (norme che limitano talune lavorazioni)
b) alla libertà (norme che regolano, ad esempio, l’orario e le
condizioni di lavoro)
c) alla dignità umana (norme che disciplinano, ad esempio, il
trattamento dei dati personali e vietano le discriminazioni)
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Art. 2087 c.c.

Norme cardine del sistema Antinfortunistico: c.d. “norma di


chiusura”

“TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO - L’imprenditore è


tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che,
secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica,
sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità
morale dei prestatori di lavoro”

L’art. 2087 c.c. riconosce al lavoratore un vero e proprio diritto


soggettivo alla sicurezza dell’ambiente di lavoro ed alla tutela
della propria salute, sia sotto il profilo preventivo che sotto quello
risarcitorio.
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Dalla normativa speciale degli anni ’50 al D. Lgs. n.


626/1994

La normativa prevenzionistica speciale


 DPR 27/04/1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni sul
lavoro)
 DPR 07/01/1956, n. 164 (prevenzione degli infortuni sul
lavoro nelle costruzioni)
 DPR 19/03/1956, n. 303 (igiene del lavoro)

Normative tutte che assolvono


una funzione specificativa
degli obblighi
ex art. 2087 c.c.
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Direttive Comunitarie
Tra le più importanti Direttive comunitarie:

Direttiva-quadro 89/381 CEE (c.d. Direttiva madre)


89/654 (luoghi di lavoro)
89/655 (attrezzature di lavoro)
89/656 (attrezzature di protezione individuale)
90/269 (movimentazione manuale carichi)
90/270 (uso dei videoterminali)
90/394 (agenti cancerogeni)
Direttive 90/679 (agenti biologici)
particolari: 92/57 (cantieri temporanei e mobili)
92/58 (segnaletica di sicurezza)
92/85 (tutela della maternità)
92/91 (industrie estrattive che operano con
trivellazioni)
92/104 (industrie estrattive a cielo aperto)
93/104 (orario di lavoro)
94/33 (protezione dei giovani sul lavoro)
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D.lgs. N. 626/1994

Cambio di prospettiva rispetto al passato

Art. 3 Le disposizioni in esso


(misure generali di tutela) contenute si configurano come
norma-principio Direttive per il datore di lavoro

Obiettivo da raggiungere
Sicurezza non più MA COME attraverso un’azione
come dato ex ante coordinata tra datore di lavoro
e altri soggetti
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T.U. n. 81/2008

Definizione di salute

Art. 2, lettera o):


“Stato completo di benessere fisico, mentale
e sociale, non consistente solo in un
assenza di malattia o di infermità”.
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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

INTRODUZIONE: sono state recepite tutte le direttive CEE inerenti

salute e sicurezza sul lavoro

TITOLO I
(Principi Comuni)

Capo I : Disposizioni generali


Finalità
Definizioni
Campo di applicazione
Computo dei lavoratori

Capo II : Sistema istituzionale


Comitato per l’indirizzo
Commissione consultiva
Comitati regionali
Sistema informativo
Enti pubblici (continua)
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Introduzione giuridica del T.U.


Capo II (segue): Informazione e assistenza (ASL, ISPESL, INAIL)
Attività promozionali
Interpello
Vigilanza
Disposizioni per il contrasto del lavoro nero

Capo III : Misure , valutazioni, deleghe e obblighi


Modello organizzativo
Informazione ai lavoratori
Riunione periodica
Medico competente
Gestione emergenza
R.L.S.
Comunicazione e trasmissione della documentazione

Capo IV: Sanzioni


Disposizioni in tema di processo penale
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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

TITOLO II
(Luoghi di Lavoro)

Capo I: Disposizioni generali


Definizioni
Requisiti di salute e di sicurezza
Obblighi del Datore di Lavoro
Locali sotterranei o semisotterranei
Lavori in ambienti sospetti di inquinamento
Notifiche all’organo di vigilanza competente per
territorio

Capo II: Sanzioni per il Datore di Lavoro


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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

TITOLO III
(Uso delle attrezzature di lavoro e dei D.P.I.)

Capo I: Uso delle attrezzature


Definizioni
Requisiti di sicurezza
Obblighi del Datore di Lavoro
Obblighi del noleggiatore
Informazione, formazione e addestramento

Capo II: Uso dei D.P.I.


Definizioni
Obbligo di uso
Requisiti dei D.P.I.
Obblighi del Datore di Lavoro
Obblighi dei Lavoratori
Criteri per l’individuazione e l’uso
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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

TITOLO IV: Cantieri temporanei e mobili

TITOLO V: Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

TITOLO VI: Movimentazione manuale dei carichi

TITOLO VII: Attrezzature munite di videoterminali

TITOLO VIII: Agenti fisici

TITOLO IX: Sostanze pericolose

TITOLO X: Esposizione ad agenti biologici

TITOLO XI: Esposizione da atmosfere esplosive

TITOLO XII: Disposizioni in materia penale e di procedura penale


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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA


ALLEGATI

Allegato 1: Gravi violazioni ai fini dell’adozione di provvedimenti

Allegato II: Casi in cui è consentito lo svolgimento diretto del Datore di


Lavoro

Allegato 3A: Cartella sanitaria

Allegato 3B: Informazioni relative ai dati aggregati sanitari

Allegato IV : Requisiti dei luoghi di lavoro

Allegato V: Requisiti di sicurezza delle attrezzature

Allegato VI: Disposizioni concernenti l’uso dei D.P.I.

Allegato VII: Verifica attrezzature


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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

Allegato VIII: Protezioni particolari

Allegato IX: Valori tensioni impianti elettrici

Allegato X: Elenco lavori edili

Allegato XI: Elenco lavori comportanti rischi particolari

Allegato XIII: Logistica di cantieri

Allegato IV: Contenuti minimi dei corsi di formazione

Allegato XV: Contenuti minimi dei piani di sicurezza

Allegato XVII: Idoneità tecnico-professionale

Allegato XVIII: Viabilità nei cantieri


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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

Allegato XIX: Verifiche di sicurezza

Allegato XXI: Accordo stato-regioni

Allegato XXII: Contenuti minimi del Pi.M.U.S. (ponteggi)

Allegato XXIII: Deroghe

Allegato XXV: Prescrizioni generali

Allegato XXVI / Allegato XXIX: Prescrizioni segnaletica

Allegato XXXI: Prescrizioni per la comunicazione

Allegato XXXIII: Movimentazione manuale dei carichi

Allegato XXXIV: Requisiti minimi


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Introduzione giuridica del T.U. - STRUTTURA

Allegato XXXV: Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio

Allegato XXXVI: Campi elettromagnetici

Allegato XXXIX: Sorveglianza sanitaria


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Soggetti individuati dal T.U.

LAVORATORE: persona che indipendentemente dalla tipologia contrattuale,


svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un Datore di Lavoro

DATORE DI LAVORO: soggetto titolare del rapporto di lavoro con il


lavoratore. “Nella pubblica amministrazione per Datore di Lavoro si intende il
Dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente
qualifica dirigenziale nei casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un Ufficio avente
autonomia gestionale, individuato dall’organo di vertice delle singole
amministrazioni.”

DIRIGENTE: persona che, in ragione delle competenze professionali e di


poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le
direttive del Datore di Lavoro

PREPOSTO: persona che in ragione delle competenze professionali e di


poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli,
sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive del
Datore di Lavoro

R.S.P.P.: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali


designato dal Datore di Lavoro per coordinare il servizio prevenzione e
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Soggetti individuati dal T.U.

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA -


R.L.S.

Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per gli aspetti della
salute e della sicurezza durante il lavoro
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Soggetti individuati dal T.U.

MEDICO COMPETENTE

In possesso di uno dei titoli e requisiti professionali collabora con il Datore di


Lavoro ai fini della valutazione del D.V.R. e della sorveglianza sanitaria
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Soggetti individuati dal T.U.

A.S.P.P.: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali


designato dal Datore di Lavoro facente parte del servizio prevenzione e
protezione dei rischi

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE: insieme delle persone,


sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e
protezione dei rischi professionali dei lavoratori

INCARICATI PRIMO SOCCORSO: persone designate


preventivamente dal Datore di Lavoro con l’attuazione dei compiti e delle funzioni
per il primo soccorso

INCARICATI SQUADRA ANTINCENDIO: persone designate


preventivamente dal Datore di Lavoro con incarico dell’attuazione delle misure di
prevenzione al rischio incendi
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I destinatari degli obblighi di sicurezza


Datore di lavoro

Principali obblighi ex art. 17,18 D.Lgs.


n. 81/08
 Obbligo di valutare “tutti i rischi” per la sicurezza (comma 1)
 Obbligo di elaborare un documento contenente:
a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e
salute durante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri
adottati per la valutazione stessa;
b) l’individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e
dei dispositivi di protezione individuale, conseguente alla
valutazione di cui alla lettera a);
c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.
 Obbligo di designare RSPP, addetti al SPP, nominare il
medico competente
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 17

1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:

a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione


del documento previsto dall’articolo 28;

b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e


protezione dai rischi;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all’articolo 3, e i


dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le
attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:

a) nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza


sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo;

b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle


misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei
luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio,
di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

c) nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle


condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;

d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione


individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e
protezione e il medico competente, ove presente;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18


e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che
hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento
accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

f) richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme


vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di
igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei
dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;

g) richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti


a suo carico nel presente decreto;

h) adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso


di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di
pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di
lavoro o la zona pericolosa;

i) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un


pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni
prese o da prendere in materia di protezione;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e


addestramento di cui agli articoli 36 e 37;

m) astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze


di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di
riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui
persiste un pericolo grave e immediato;

n) consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante


dei lavoratori per la sicurezza, l’applicazione delle misure di
sicurezza e di protezione della salute;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

o) consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la


sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua
funzione, copia del documento di cui all’articolo 17, comma 1, lettera
a), nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai
dati di cui alla lettera r);

p) elaborare il documento di cui all’articolo 26, comma 3, e, su richiesta


di questi e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne
tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure


tecniche adottate possano causare rischi per la salute della
popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando
periodicamente la perdurante assenza di rischio;

r) comunicare all’INAIL, o all’IPSEMA, in relazione alle rispettive


competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli
infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro di
almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini
assicurativi, le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che
comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni;

s) consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle


ipotesi di cui all’articolo 50;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

t) adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi


e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di
pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui
all’articolo 43. Tali misure devono essere adeguate alla natura
dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva,
e al numero delle persone presenti;

u) nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di


subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di
riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le
generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro;

v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la


riunione periodica di cui all’articolo 35;

z) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti


organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute
e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione
della tecnica della prevenzione e della protezione;
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

aa) comunicare annualmente all’INAIL i nominativi dei rappresentanti


dei lavoratori per la sicurezza;

bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza


sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il
prescritto giudizio di idoneità.

2. Il datore di lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione


ed al medico competente informazioni in merito a:
a) la natura dei rischi;
b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle
misure preventive e protettive;
c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;
d) i dati di cui al comma 1, lettera r e quelli relativi alle malattie
professionali;
e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.
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Obblighi del Datore di Lavoro – Art. 18

3. Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di


manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del
presente decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli
edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a
pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed
educative, restano a carico dell’amministrazione tenuta,
per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e
manutenzione.
In tale caso gli obblighi previsti dal presente decreto
legislativo, relativamente ai predetti interventi, si
intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari
preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro
adempimento all’amministrazione competente o al
soggetto che ne ha l’obbligo giuridico.
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Obblighi del Lavoratore – Art. 20

1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria


salute e sicurezza e di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli
effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente
alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti
dal datore di lavoro.
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Obblighi del Lavoratore – Art. 20

2. I lavoratori devono in particolare:

a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti,


all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro;

b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di


lavoro,
dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed
individuale;

c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i


preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi
di sicurezza;

d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a


loro
disposizione;
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Obblighi del Lavoratore – Art. 20


e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al
preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle
lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di
pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi
direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie
competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla
lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e
incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza;

f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di


sicurezza o di segnalazione o di controllo;

g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che


non
sono di loro competenza ovvero che possono compromettere
la sicurezza propria o di altri lavoratori;

h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento


organizzati dal datore di lavoro;
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Obblighi del Lavoratore – Art. 20

i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto


legislativo o comunque disposti dal medico competente.

3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto


o
subappalto, devono esporre apposita tessera di
riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le
generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che
esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo
di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.
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T.U. 81/2008 - DOCUMENTAZIONE

Documento valutazione rischi – D.V.R.

E’ un documento che riporta tutti gli estremi della ragione sociale di un’impresa,
del suo rappresentante legale e Datore di lavoro oltre a tutti gli attori individuati
dal Legislatore del T.U. n.81/08 con relativi compiti e funzioni.

Tale documento contempla una relazione sull’organizzazione dell’azienda e di


tutti i suoi processi produttivi nell’interazione uomo-macchina in cui si evidenzia
la centralità del fattore umano per l’analisi e individuazione di tutte le fonti di
pericolo e conseguente valutazione di tutti i rischi con relativi prescrizioni di
eventuali D.P.I.
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Documentazione - D.U.V.R.I.

Documento unico per la valutazione dei rischi da interferenze

La realizzazione del documento per la valutazione dei rischi da interferenza


(più conosciuto con l’acronimo D.U.V.R.I.) è un obbligo in materia di
sicurezza sul lavoro, introdotto dall’art. 26 del T.U. n. 81/08 che ha codificato
in un unico testo quanto disposto da varie normative e che riprende il
disposto contenuto nell’art. 7 D.Lgs. 626/94, sostituendolo.

La denominazione del D.U.V.R.I. non inserita nel citato T.U., ma divenuta


ormai uso comune, deriva dalla determinazione n.3/2008 dell’Autorità di
Vigilanza sui contratti pubblici dei lavori, servizi e forniture, pubblicate sulla
Gazzetta Ufficiale del 15/03/2008 recante norme sulla sicurezza
nell’esecuzione degli appalti relativi a servizi e forniture sulla predisposizione
del documento unico di valutazione dei rischi sulla determinazione dei costi
sulla sicurezza.
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Documento STRESS LAVORO-CORRELATO


Che cos’è lo stress?

“Lo stress non è di per sé una malattia né i fattori psicosociali che


possono determinarlo sono intrinsecamente pericolosi; tuttavia,
un’esposizione a questo rischio può compromettere la salute fisica,
psichica e sociale delle persone, o la qualità e l’efficienza sul lavoro”.

Quando si percepisce lo stress?

“Quando le persone percepiscono uno squilibrio tra le richieste


avanzate nei loro confronti e le risorse a loro disposizione per far
fronte a tali richieste”.

Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi


o disfunzioni fisiche, psicologiche e sociali ed è conseguenza del fatto
che taluni individui non si sentono di corrispondere alle richieste o alle
aspettative riposte in loro.
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PIANO DI EMERGENZA – PROVE EVACUAZIONE


Il PIANO DI EMERGENZA è un documento di valutazione dei rischi ai sensi
delle norme correlate al T.U. n. 81/08.

EMERGENZA
Situazione straordinaria derivante da uno o più eventi pericolosi per la
salute dei lavoratori.

PERICOLO
Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente la potenzialità
di causare danni.

RISCHIO
Probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno.

LUOGO SICURO
Luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti di un
incendio.
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POSTAZIONE VIDEOTERMINALISTA
Allegato XXXIV
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RISCHIO INCENDIO

•Sistemi attivi/passivi
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RISCHIO INCENDIO
Sistemi di rilevazione fumi
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Sprinkler
Lo sprinkler (letteralmente "spruzzatore" in inglese)
è un sistema automatico di estinzione a pioggia
48

I SISTEMI DI ESTINZIONE
Manichette antincendio
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Le Manichette antincendio

Lancia
Manichetta
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Le Manichette antincendio
La manichetta antincendio
può essere utilizzata solo
dal personale che ha fatto
un corso specifico –

Es. ANTINCENDIO
RISCHIO ELEVATO
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Le Manichette antincendio

Attenzione
Non usare acqua negli
impianti elettrici che
sono sotto tensione
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Bomboloni con gas estinguente
L’azione estinguente si basa principalmente
sull’abbassamento del contenuto di ossigeno presente
nell’ambiente –contengono argon e azoto
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Bombole estinguente per i quadri
elettrici
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori a Estintori ad
polvere anidride
carbonica
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
«Principio di incendio»
Estintori a polvere

• Gas propellente : Azoto


• Manometro per la pressione
• Tubo in gomma flessibile per
indirizzare il flusso dell'estinguente
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori a polvere

Manometro
per la pressione
57

I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori a polvere

Tubo in gomma flessibile per


indirizzare il flusso
dell'estinguente
58

I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori a polvere – uso
impugnare con una
mano senza schiacciare
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori a polvere –uso

• togliere la sicura
• schiacciare con
forza l’erogatore
60

I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori a polvere - uso
Indirizzare la polvere
alla base della
fiamma. Spegnimento
per soffocamento
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
«Principio di incendio»
Estintori ad anidride carbonica ( CO2)

• Gas propellente :
anidride carbonica
• Tubo in gomma flessibile per
indirizzare il flusso dell'estinguente
formato da:
• Impugnatura manicotto
• Cono diffusore getto
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori ad anidride carbonica
• Tubo in gomma flessibile per
indirizzare il flusso dell'estinguente
formato da:
• Impugnatura manicotto
• Cono diffusore getto
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori ad anidride carbonica

impugnare con una


mano senza schiacciare
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori ad anidride carbonica

• togliere la sicura
• schiacciare con
forza l’erogatore
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori ad anidride carbonica
Indirizzare l’anidride
carbonica alla base della
fiamma.
Spegnimento per
raffreddamento
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I SISTEMI DI ESTINZIONE
Estintori ad anidride carbonica

Attenzione :

Il gas esce ad un
temperatura molto bassa
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SPETTROMETRO SPECTRO x SORT (XHH03)


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Radiazioni Ionizzanti
• Elettromagnetica: Onde elettromagnetiche ad
altissima frequenza (raggi ɣ, raggi x);

• Corpuscolare:
• Particelle elementari cariche, come elettroni
(costituenti i raggi β⁻), protoni (β⁺), o neutre, come
i neutroni;
• Aggregati di particelle elementari.
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Corpuscolari
• Particelle elementari cariche, come elettroni
(costituenti i raggi β⁻) e protoni (β⁺), o neutre,
come i neutroni;
• Particelle elementari neutre, o neutroni;
• Aggregati di particelle elementari
(come la radiazione α, costituita da
particelle formate da due protoni
e da due neutroni, in pratica
nuclei di elio), costituiti da frammenti di nuclei
pesanti.
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Capacità di penetrazione
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Radiazioni Ionizzanti
Onde radio,
Onde radar,
Microonde,
Raggi
infrarossi,
Luce visibile,
Radiazioni non
Raggi
ionizzanti
ultravioletti
(NIR)

Radiazioni
Raggi X e ionizzanti
gamma (RI)
72

Radiazioni Ionizzanti

La figura mostra le diverse classi di onde elettromagnetiche ordinate per la loro


energia (frequenza). Di particolare rilevanza è la suddivisione in radiazioni non
ionizzanti e ionizzanti.
73

Sorgenti di irradiazione esterna


Fonte Equivalente di Dose Efficace pro
capite (mSv/anno)
Raggi cosmici 0,35
Radiazioni terrestri 0,56
Fondo naturale 0,91
Case e altri edifici 0,05
Prodotti di consumo 0,02
Ricadute da test nucleari (fall out) 0,02
Sorgenti varie < 0,09
Radiologia diagnostica 0,8
TOTALE 1,80
74
In numerose Regioni sono state
intraprese campagne per approfondire la
conoscenza dei livelli di concentrazione
di radon presenti nelle diverse parti del
territorio.
Queste attività sono in sintonia con
quanto previsto dalla normativa
(Decreto Legislativo 230/95, modificato
e integrato da Decreto legislativo
241/00), che richiede alle Regioni e
Province Autonome di individuare le
zone del proprio territorio ad elevata
probabilità di alte concentrazioni di
radon (radon prone areas), sulla base di
dati già disponibili e dei risultati di
campagne di indagine ad hoc. In molte
Regioni sono state inoltre realizzate
campagne circoscritte ad aree più
limitate, come singole città. Sono infine
effettuate misure su richiesta di
istituzioni, aziende o privati cittadini.
(Fonte INAIL)
75

La sicurezza dipende dal


comportamento delle persone
76

Alla domanda :

“ Sono più importanti le istituzioni o gli uomini ?”


Un noto e illustre costituzionalista, Gustavo Zagrebelsky, risponde:

“Sono più importanti gli uomini: nessuna buona


legge, nessun perfetto costrutto costituzionale
può garantire un efficace funzionamento delle
istituzioni. Al contrario, sono gli uomini con i loro
comportamenti che possono far funzionare bene
anche istituzioni non ottimali”

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