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Carlo Sciacchitano
CODICE CIVILE
Art. 2087: Limprenditore tenuto ad adottare nellesercizio dellimpresa le misure che, secondo la particolarit del lavoro, lesperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare lintegrit fisica e la personalit morale dei prestatori di lavoro.
Dr Carlo Sciacchitano
SALUTE
(Art. 2, comma 1, lettera o)
Dr Carlo Sciacchitano
PREVENZIONE PRIMARIA
La eliminazione o la riduzione di noti fattori di rischio, intendendo per rischio la probabilit che si verifichi un evento dannoso (infortunio o peggioramento dello stato di salute) che coinvolga uno o pi lavoratori o la collettivit. Due momenti fondamentali: 1. individuazione della causa 2. sua eliminazione, oppure ove ci non sia possibile, attenuazione dei possibili effetti.
Dr Carlo Sciacchitano
PREVENZIONE PRIMARIA
Interventi tecnici su macchinari ed attrezzature Interventi sullambiente Interventi protettivi individuali Risparmio sui costi dellapplicazione di norme di prevenzione e di tutela della salute (400-500 euro nella Comunit europea). Risvolti positivi sulla produzione.
Dr Carlo Sciacchitano
PREVENZIONE SECONDARIA
Controllo sanitario dei lavoratori per cogliere la patologia professionale al suo primo manifestarsi.
Questo consente la possibilit di intervenire prima che la patologia diventi irreversibile ripristinando lo stato di salute.
Dr Carlo Sciacchitano
PREVENZIONE TERZIARIA
Terapia della patologia professionale Possibilit di invalidit permanente Risvolti negativi sulla produzione.
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Il datore di lavoro
I dirigenti
I lavoratori
Ciascuno per le proprie competenze deve rispettare specifici obblighi
Il preposto
Datore di Lavoro
Dirigenti
Preposto
Lavoratori
RLS
Medico competente
progettisti
installatori
appaltatori
Committente appaltante
Datore di Lavoro
Dirigenti
Preposto
Lavoratori
new
Lavoratore autonomo ditta individuale
RLS
Responsabile del Rappresentante dei Medico Servizio di Prevenzione Lavoratori per la competente e Protezione (RSPP) Sicurezza (RLS)
progettisti
installatori
appaltatori
Committente appaltante
Il dirigente e` definito come persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dellincarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando lattivita` lavorativa e vigilando su di essa
datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e lassetto dellorganizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attivit, ha la responsabilit dellorganizzazione stessa o dellunit produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
Il preposto e` definito persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dellincarico conferitogli, sovrintende alla attivita` lavorativa e garantisce lattuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori e esercitando un funzionale potere di iniziativa.
I lavoratori nominano
obbligo del singolo lavoratore di segnalare eventuali problemi legati alla sicurezza a datore di lavoro, dirigente, preposto,
AMBITI DI INTERVENTO
DEL MEDICO COMPETENTE (Art. 25) 1. Sorveglianza sanitaria 2. Collaborazione con DL e RSPP Partecipando alla valutazione rischi : nel DVR va riportato
il nome del Medico competente che vi ha partecipato (art. 28, com. 1, lett.e) Predisponendo misure per la tutela della salute e integrit psico-fisica dei lavoratori Effettuando attivit di info-formazione dei lavoratori, in particolare sui rischi per la salute e sui livelli di esposizione Organizzando il pronto soccorso aziendale Attuando i programmi di promozione della salute secondo i principi della responsabilit sociale
STRUMENTI DELLA SS
(Art. 25)
A.
B.
C.
Partecipazione alla programmazione del controllo dellesposizione: dellesposizione: ai fini dellacquisizione di dati sulle esposizioni ad agenti chimici, fisici, biologici ed inoltre relazionali Espressione del giudizio di idoneit: atto idoneit: preventivo e protettivo, a seconda dei casi
DIVIETI ED OBBLIGHI
(Artt. 25 e 3, comma 2, Allegato XXXIX)
Divieto di effettuare accertamenti sanitari
Per accertare la gravidanza In altri casi, quali ad esempio: Accertamenti sanitari non correlati al rischio (L. 300/1970) Sieropositivit HIV (L. 135/1990, art.6) Invasivit ingiustificata degli accertamenti (ad es., radiologici)
Obbligo di applicare il Monitoraggio biologico nei casi previsti (sul momento: solo per il Piombo) Obbligo di sorveglianza a carico del Datore di lavoro utilizzatore di lavoratori atipici
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a) Dipendente o collaboratore di una struttura esterna; b) Libero professionista; c) Dipendente del datore di lavoro.
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Il dipendente di una struttura pubblica, assegnato agli uffici che svolgono attivit di vigilanza, non pu prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attivit di medico competente.
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Il Datore di lavoro assicura al M. C. le condizioni necessarie per lo svolgimento di tutti i suoi compiti garantendone lautonomia.
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Nelle aziende con pi unit produttive, nei gruppi di imprese nonch la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessit, il D.D.L. pu nominare pi M.C. individuando il Medico Coordinatore
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LA SORVEGLIANZA SANITARIA Le tipologie di visite (Art. 41, comma 2) a) visita medica preventiva ; b) visita medica periodica, viene stabilita, di norma, in una volta lanno; c) visita medica su richiesta del lavoratore; d) visita medica in occasione del cambio della mansione ; e) Assenza dal lavoro per pi di 60 giorni; f)In fase preassuntiva; g)Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente
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Visita Preventiva
Lart. 41 comma 2 del D.Lgs. 81/2008, non modificando la precedente normativa prevede lesecuzione da parte del medico competente di accertamenti sanitari preventivi per constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati ai fini della loro idoneit alla mansione specifica. I lavoratori sono quelli definiti dallart. 2 c.1 lettera a) dello stesso decreto (persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge unattivit lavorativa nellambito dellorganizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, unarte o una professione......,).
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Visita Preventiva
Questa tipologia di controllo sanitario definita come VISITA PREVENTIVA e nella sua definizione contiene ben noti limiti.
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Visita Preventiva
Il primo limite, richiama il medico competente a rispettare la presenza di un rapporto di lavoro. In altri termini il datore di lavoro deve richiedere lesecuzione della visita preventiva solo dopo aver posto il lavoratore alle proprie dipendenze, informando il medico e compilando le parti di competenza della cartella sanitaria e di rischio. Il successivo decreto che abroga sino al gennaio 2009 la sola dicitura non possono essere effettuate le visite in fase preassuntiva non entra nel merito di quanto sopraevidenziato e pertanto non rende di fatto possibile questa tipologia di accertamento che si verrebbe a realizzare solo antecedentemente linstaurazione di un rapporto di lavoro.
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Visita Preventiva
Secondo limite delle visite preventive quello di dover essere previste dalla normativa vigente, ovvero dovr essere stata eseguita una corretta valutazione dei rischi che abbia posto in evidenza i rischi residui presenti nello specifico contesto lavorativo e per cui il medico competente sar chiamato ad esprimere il proprio giudizio. Pertanto tali visite non potranno risultare omnicomprensive, cio risultare attinenti a malattie, infortuni, stato di salute non connesso ai rischi professionali, disabilit, gravidanza, ........ ma si limiteranno ai rischi forniti dal datore di lavoro e riportati nei dati occupazionali della cartella sanitaria e di rischio.
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Visita Preventiva
In assenza di questi dati il medico competente provvede ad eseguire gli accertamenti sanitari e la visita medica preventiva sulla base dei rischi da Lui evidenziati nella partecipazione alla realizzazione del documento di valutazione dei rischi e/o rilevati in sede di sopralluogo e comunicati al datore di lavoro e al RLS e, che possono essere discussi nella riunione periodica di cui allart. 35 del D.Lgs. 81/2008, attraverso la consegna del protocollo di sorveglianza sanitaria che costituisce parte integrante del documento di valutazione dei rischi.
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Visita Preventiva
Il terzo limite della visita medica preventiva eseguita dal medico competente dovuto al fatto che questa tipologia di visita nella sua definizione viene limitata ai rischi connessi alla mansione specifica.
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Visita Preventiva
Pertanto il medico competente richiesto dellesecuzione di una visita medica preventiva dovr essere informato dal datore di lavoro circa lesistenza di un rapporto di dipendenza di lavoro, della mansione specifica ovvero della destinazione lavorativa del soggetto e dei rischi ad essa connessi riportati dallo stesso datore nella cartella sanitaria e di rischio per la parte di relativa competenza.
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Visita Preventiva
Le pi conosciute e discusse sono le VISITE PREASSUNTIVE cio quelle visite, peraltro in molti casi previste dalle altre normative, che devono essere eseguite temporalmente prima dello stabilirsi di un rapporto di lavoro. Nel tempo alcune di queste sono state poste anche a carico del medico competente. Cercando di differenziarle in due grandi gruppi a seconda del sanitario preposto alla loro esecuzione troviamo viste mediche preassuntive:
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Visita Preventiva
poste a carico del Sistema Sanitario Nazionale e come tali non eseguibili da parte del medico competente. Ne sono esempio le visite previste per gli apprendisti minorenni qualora non esposti a rischio, e tutti gli apprendisti maggiorenni. La loro esecuzione viene eseguita prima dellinstaurarsi di un rapporto di lavoro e serve a stabilire il possesso da parte del candidato di unidoneit generica e non specifica alla mansione. Una volta instaurato il rapporto di lavoro sono seguite da una visita medica preventiva condotta, ove dovuta, dal medico competente.
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Visita Preventiva
Discorso a parte meritano le visite mediche per apprendisti minorenni esposti a rischio. In questo caso si ritiene che il medico competente debba procedere in sede preassuntiva e lesecuzione di queste visite esoneri lo stesso medico dal ripetere la visita medica preventiva successivamente allinizio del rapporto di lavoro.
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ART. 5 L. 300/70
Lart. 5 della L. 300/70 che si riporta per esteso considerata la principale norma che limita la possibilit per il datore di lavoro, e dunque per il medico competente che dal datore di lavoro viene nominato, di eseguire accertamenti sanitari. Da unattenta lettura dellarticolato si evince che lo stesso non si limita a vietare gli accertamenti sanitari ma indica la facolt di far eseguire detti accertamenti da parte di enti pubblici e di istituti specializzati di diritto pubblico. In altre parole pone dei limiti al medico competente nelleseguire le viste mediche, limiti che sono stati poi ulteriormente specificati dallo stesso D.Lgs. 81/2008.
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ART. 5 L. 300/70
Art. 5. (Accertamenti sanitari) Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneit e sulla infermit per malattia o infortunio del lavoratore dipendente. Il controllo delle assenze per infermit pu essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda. Il datore di lavoro ha facolt di far controllare la idoneit fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico.
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ART. 5 L. 300/70
La visita medica svolta ai sensi dellart. 5 L. 300/70, ancorch effettuata in sede preassuntiva, non sostituisce in alcun modo lobbligo di sorveglianza sanitaria previsto dal D.Lgs. 81/2008. Infatti la prima risulta non obbligatoria e riguarda un giudizio di idoneit alla mansione genericamente intesa, mentre la visita medica preventiva effettuata al lavoratore dal medico competente eseguita tramite accertamenti intesi a constatare lassenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati ai fini della valutazione della loro idoneit alla mansione specifica.
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ART. 5 L. 300/70
Si tratta di due ben differenti tipologie di controllo sanitario che risultano tra di loro avere un rapporto non di incompatibilit, ma di complementariet. Questo rapporto ben evidente anche nelle tipologie di ricorso avverso il giudizio espresso che solo nel caso di visite mediche preventive previsto possibile da entrambi i soggetti interessati (datore di lavoro lavoratore) direttamente, per via stragiudiziale, allorgano di vigilanza territorialmente competente.
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Visite periodiche
1. visita medica periodica, viene stabilita, di norma, in una volta lanno; 2. visita medica su richiesta del lavoratore; 3. visita medica in occasione del cambio della mansione; 4. assenza dal lavoro per pi di 60 giorni.
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Visite periodiche
visita medica su richiesta del lavoratore : I lavoratori vanno informati della possibilit di ricorrere a questa tipologia di controllo sanitario previsto dalla stessa normativa. Il medico competente esegue tali controlli quando la richiesta sia correlata ai rischi professionali.
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Visite periodiche
visita medica in occasione del cambio della mansione.
nel caso di cambio mansione od attivit con conseguente variazione dellesposizione ai singoli fattori di rischio il medico competente viene informato dal datore di lavoro ed esegue una visita medica periodica in occasione del cambio mansione in rapporto alla presenza di diversi fattori di rischio nellattivit svolta dal lavoratore
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Visite periodiche
assenza dal lavoro per pi di 60 giorni: I giorni devono essere continuativi e riduardano sia la malattia INPS che INAIL
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Interesse alla sicurezza del lavoratore nello svolgimento delle proprie mansioni
Interesse alla sicurezza del lavoratore nello svolgimento delle proprie mansioni
Norme sulla sorveglianza sanitaria (D.Lgs. 81/08, capo III, Sez. V: art. 38 e ss.)
Disposizione superata dal provvedimento del Garante n. 2/2008: Autorizzazione al trattamento dei dati idonei a rilevare lo stato di salute e la vita sessuale
Soggetti che entrano in relazione: medico competente lavoratore datore di lavoro responsabile per la sicurezza
La conservazione
Cartella sanitaria e di rischio
Medico competente = responsabile del trattamento e della conservazione dei dati contenuti nella cartella N.B. per la raccolta e la conservazione dei dati sanitari dei lavoratori, in deroga alla regola generale sui dati sensibili, non obbligatoria lacquisizione della preventiva autorizzazione del Garante
La comunicazione
Compiti del medico competente: informazione preventiva al lavoratore interessato sul significato degli accertamenti sanitari cui sottoposto comunicazione allinteressato sui risultati degli accertamenti comunicazione dei risultati al datore di lavoro: segreto professionale solo dati correlati con le patologie influenti sullo svolgimento delle mansioni specificatamente assegnate al lavoratore interessato Comunicazione dati in occasione delle riunioni periodiche dei rappresentanti per la sicurezza
LA SORVEGLIANZA SANITARIA
Deve essere mirata ai rischi professionali specifici Deve basarsi quando possibile su indicatori di esposizione o su indicatori di effetto precoce Deve consentire in ogni caso una diagnosi precoce della malattia, prima che determini un danno grave ed irreversibile Deve individuare eventuali patologie extraprofessionali che possono rappresentare una controindicazione allesposizione
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IL GIUDIZIO DI IDONEITA
riguarda la mansione specifica, cio le effettive condizioni di esposizione, il M. C. esprime uno dei seguenti giudizi: a) Idoneit; b) Idoneit parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; c) Inidoneit temporanea o permanente.
Avverso I GIUDIZI del medico competente ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, allorgano di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso Dr Carlo Sciacchitano
IL MEDICO COMPETENTE informazione e formazione fornisce informazioni ai lavoratori e agli RLS sul significato degli accertamenti sanitari informa ogni lavoratore sui risultati dei propri accertamenti sanitari e fornisce a richiesta copia della documentazione sanitaria comunica nelle riunioni di prevenzione e protezione i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria e ne illustra il significato collabora allattivit di formazione e informazione
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IL MEDICO COMPETENTE pronto soccorso collabora con il datore di lavoro alla predisposizione del servizio di pronto soccorso presidi medico chirurgici designazione ed addestramento dei lavoratori incaricati di attuare i provvedimenti di pronto soccorso
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IL MEDICO COMPETENTE minori e lavoratrici madri visita i lavoratori minorenni addetti ad attivit per cui vige lobbligo di sorveglianza sanitaria e valuta lesistenza di controindicazioni allesposizione DI NOTI FATTORI DI RISCHIO
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Un evento estraneo alla volont di chi lo subisce, che verifica per motivi di lavoro, nell'ambiente di lavoro e che produce un danno alla persona in un breve periodo di tempo.
I.N.A.I.L.
La tutela assicurativa degli infortuni sul lavoro affidata all'Istituto Nazionale per lAssicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali (INAIL). La materia regolata dal D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124: Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali ". Tutte le aziende, le industrie, le ditte individuali dove ci siano lavoratori dipendenti sono obbligate ad aprire una posizione assicurativa presso l'INAIL e ad assicurare i lavoratori contro gli infortuni e le malattie professionali .
Medico Competente
Datore di lavoro
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Indici di frequenza dinfortunio per gruppo di tariffa INAIL ( g.u. n. 192 del 17/8/2004) > 4 Lavorazioni meccanico-agricole: 10,84 Macellazione-pesca: 6,41 Costruzioni edili : 8,60 Prima lavorazione legname : 7,95 Falegnameria e restauro: 7,18 Metalmeccanica e metallurgia: 5,47 Lavorazione del vetro Facchinaggio : 15,99 Pulizie e nettezza urbana: 5,57
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Art. 5 - tutela della salute : i lavoratori notturni devono essere sottoposti ,a cura e spese del datore di lavoro, per mezzo del Medico Competente , ad:
Accertamenti preventivi volti a constatare lassenza di controindicazioni al lavoro notturno a cui sono adibiti Accertamenti periodici almeno ogni due anni per controllare il loro stato di salute Accertamenti in caso di evidenti condizioni di salute incompatibili con il lavoro notturno In caso di inidoneit al lavoro notturno, accertata dal Medico Competente, garantita al lavoratore lassegnazione ad altre mansioni (Sanzione al ddl da 1500 a 3000 )
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Giudizi di idoneita condizioni morbose che possono comportare INIDONEITA al lavoro notturno
Disturbi cronici del sonno; Gravi malattie gastrointestinali; Malattie cardiovascolari; Malattie cerebrali e/o epilessia; Diabete insulino-dipendente; Nefropatie croniche; Importanti alterazioni tiroidee.
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Campo di applicazione
In tutte le aziende dove presente la movimentazione manuale dei carichi (M.M.C.) e il conseguente rischio di alterazioni dorso-lombari Si definisce M.M.C. le operazioni di:
trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o pi lavoratori, comprese le azioni:
del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico,
che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari;
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La colonna vertebrale
La colonna vertebrale composta da una serie di snodi posti l'uno sull'altro, le vertebre ed i dischi. La pila di snodi, con i muscoli, sostiene il corpo e permette i movimenti della schiena: piegarsi in avanti, indietro, sul fianco e ruotare.
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Mal ipercifosi di schiena:disco o latrosi possono comprimere di la sciatica: lernia del alterazioni a carico di vertebre, dischi
disco sciatico determinando irritazione e dolore intervertebrali, nervi. il nervointervertebrale dalla sua sede con formazione di ernie iperlordosi scoliosi Latrosi: una malattia degenerativa delle articolazioni che
determina la riscostruzione irregolare dellosso sotto forma di Vertebra Vertebra Vertebra becchi ossei (detti osteofiti) Nervo
Colonna vertebrale
Il mal di schiena, o meglio, la lombalgia, che colpisce il tratto lombare della colonna vertebrale, un dolore localizzato all'altezza della vita, che pu farsi sentire pi da un lato che dall'altro e che pu irradiare ai glutei o anche lungo tutta la gamba quando diventa sciatica. A seconda della durata della sintomatologia dolorosa, la lombalgia viene divisa in acuta e cronica. La fase acuta dura in genere una quindicina di giorni ed normalmente dovuta ad una lesione di una o pi delle strutture che compongono la colonna vertebrale. Nella fase cronica subentrano altri problemi che si possono riassumere nel fatto che la colonna non riesce pi a ritrovare il suo delicato equilibrio e dunque si trova in uno stato di sofferenza permanente. importante per dire che qualunque componente della colonna vertebrale (come ogni altro osso, legamento, struttura del nostro corpo), ripara di norma nel giro di 20/25 giorni. Se per questa riparazione non perfettamente funzionale, il dolore pu persistere.
Fattori di rischio
Carico
Pesante Ingombrante Difficile da afferrare Contenuto: Pericoloso o in equilibrio instabile Obbliga movimentazione a distanza, torsione o inclinazione dorso Spazio ristretto Pavimento: scivoloso, irregolare, instabile Soffitto basso Illuminazione Frequente e ripetuta Distanze troppo grandi Ritmo non modulabile Inidoneit fisica Mancata informazione e formazione
Ambiente
Attivit
Lavoratore
Rischio : MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: Titolo V I D.Lgs. 81/04 VISITE MEDICHE Allassunzione Alla destinazione alla mansione A richiesta del lavoratore
PERIODICITA: 1-3 anni (da definire in base allentit del rischio e alle condizioni fisiche di ciascun soggetto) ACCERTAMENTI INTEGRATIVI PRIMA VISITA VISITE SUCCESSIVE ACCERTAMENTI Esame clinicofunzionale del rachide Esame clinicofunzionale del rachide PERIODICITA da definire in base allentit del rischio e alle condizioni fisiche di ciascun soggetto
EVENTUALI A GIUDIZIO DEL MEDICO Rx rachide Visita ortopedica TAC o RMN (in caso di sospetta ernia discale)
Possibili soluzioni
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c) evita o riduce irischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate,tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attivit comporta, in base all'allegato XXXIII; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41,sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all'allegato XXXIII.
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Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.
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Lallegato XXXIII: RIFERIMENTI A NORME TECNICHE Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) relative alle attivit di movimentazione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste allarticolo 152, comma 3.
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Rischio Videoterminale
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I VIDEOTERMINALI
Luso di attrezzature munite di videoterminali si esteso rapidamente coinvolgendo un numero elevato di operatori. Come succede spesso quando viene richiesto un cambiamento repentino dei compiti professionali, l'utilizzo crescente di queste macchine accompagnato da diffidenza e qualche volta da apprensione. In particolare per la "minaccia oscura" (perch invisibile e incontrollabile) dei danni da radiazioni. Ma se questo un pericolo da smitizzare, non sono da trascurare i fattori di rischio realmente presenti nelle postazioni di lavoro con videoterminale.
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I VIDEOTERMINALI
I falsi allarmi: Negli anni passati sono state diffuse preoccupazioni per la presenza di radiazioni nei posti di lavoro con VDT e per i conseguenti possibili effetti sulla gravidanza (aborti, parti prematuri, malformazioni congenite):
LA REVISIONE DI TUTTI GLI STUDI QUALIFICATI SULLARGOMENTO NON HA CONFERMATO LA PRESENZA DI TALI RISCHI
Dr Carlo Sciacchitano
I VIDEOTERMINALI
1.Nei posti con VDT le radiazioni ionizzanti (raggi x) si mantengono allo stesso livello dellambiente esterno 2.Nei posti di lavoro con VDT pi recenti le radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici) si mantengono al di sotto dei limiti raccomandati 3.Negli operatori ai VDT non stato registrato alcun significativo aumento di danni per la salute e la funzione riproduttiva dovuti alle radiazioni
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FATTORI DI RISCHIO
Sono sostanzialmente tre: 1. l'affaticamento visivo connesso sia all'impegno degli occhi nelle diverse funzioni (fine discriminazione, accomodamento, movimento ecc.), sia dalle caratteristiche dello schermo, sia alle condizioni di illuminazione e microclimatiche; 2. i disturbi da posture incongrue, condizionate dagli arredi, dalla posizione assunta e dalla durata del lavoro; 3. il disagio psichico, che pu essere influenzato dai contenuti della mansione (ripetitivit, motivazione, ecc.), Dr dal software, dal rumore. Carlo Sciacchitano
La gestione della sicurezza al videoterminale si articola nei seguenti momenti: 1. intervento sull'ambiente, le attrezzature, gli arredi; 2. adeguamenti organizzativi, ossia l'articolazione dei tempi di lavoro e di riposo; 3. sorveglianza sanitaria; informazione e formazione del personale.
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I VIDEOTERMINALI
Disturbi legati alluso di videoterminali: 1.Oculo-visivi 2.Muscoloscheletrici 3.Lo stress Questi disturbi non sono linevitabile conseguenza del lavoro al vdt, ma in generale derivano da uninadeguata progettazione dei posti e delle modalit di lavoro
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I VIDEOTERMINALI
Disturbi oculo-visivi
Bruciore Lacrimazione Xeroftalmia Senso di corpo estraneo Ammiccamento frequente Fastidio alla luce Pesantezza Visione annebbiata Visione sdoppiata Astenopia
I VIDEOTERMINALI
1. Le principali cause: Le condizioni sfavorevoli di illuminazione Leccesso o insufficienza di illuminazione generale La presenza di riflessi da superfici lucide La luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermate La scarsa definizione dei caratteri sullo schermo 2. Limpegno visivo statico, ravvicinato e protratto: In questo tipo di visione, in cui gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dellimmagine e per la motilit oculare sono fortemente sollecitati Limpegno aumenta quanto pi loggetto vicino e quanto pi a lungo fissato nel tempo
I VIDEOTERMINALI
3. I difetti visivi non o mai corretti: I principali difetti (presbiopia, miopia, ipermetropia, ecc.) non sono causati dalluso del vdt, ma posono, in talune condizioni, contribuire a far comparire i disturbi astenopici. E importante correggere adeguatamente tali difetti, anche se lievi, per evitare un ulteriore sforzo visivo durante il lavoro. Oltre ai difetti rifrattivi (che riguardano le lenti dellocchio,esistono anche i difetti del coordinamento della motilit dei due occhi. Tale coordinamento consente di vedere il rilievo e la profondit. Nello STRABISMO manca tale coordinamento.
I VIDEOTERMINALI
4. Microclima: Inquinamento dellaria interna: - impianto di condizionamento poco efficiente - affollamento di fotocopiatrici in locali poco areati - fumo di tabacco Leccessiva secchezza dellaria
I VIDEOTERMINALI
Disturbi muscolo-scheletrici : Collo Schiena Spalle Braccia-mani
I VIDEOTERMINALI
Disturbi alla colonna
Il disco intervertebrale nelle posizione fisse malnutrito invecchia precocemente
Disturbi muscolari
Nelle contrazioni muscolari statiche (es. digitare a braccia non appoggiate ai muscoli arriva meno sangue del necessario: il muscolo malnutrito si affatica e diventa dolente
IL POSTO DI LAVORO
Al momento della progettazione del posto di lavoro, la collocazione delle attrezzature (video, tastiera, foglio, stampante), la dimensione degli spazi e le caratteristiche degli arredi dovranno essere scelte in funzione del tipo di attivit prevista. Essa si distingue essenzialmente in: interattiva con lavoro prevalentemente al video; di trasferimento dati da documento; mista.
Dr Carlo Sciacchitano
La ricerca della funzionalit operativa deve essere contemperata con il rispetto dell'ergonomia, secondo le indicazioni di seguito esposte:
LA POSTURA
L'operatore deve assestare la propria postura comodamente regolando i vari elementi del posto di lavoro: - il tronco deve essere in posizione tendenzialmente eretta, con appoggio del tratto lombare allo schienale per ridurre la compressione dei dischi intervertebrali; - gli angoli "braccio-avambraccio" e "coscia-gamba" devono essere di circa 90 (retti) per ridurre al minimo l'affaticamento muscolare e permettere una buona circolazione periferica;
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LA POSTURA
- l'angolo "tronco-coscia" deve essere all'incirca di 100 per garantire una adeguata distribuzione dei carichi sull'apparato osteoarticolare ed impedire dannose compressioni pelvicoaddominali; - il bordo superiore dello schermo deve essere posto all'altezza degli occhi, o al di sotto di essa, e a una distanza compresa tra i 50 e 70 cm, per evitare l'affaticamento della muscolatura oculare e contratture dei muscoli del collo; - la tastiera deve essere disposta in modo tale da permettere l'appoggio degli avambracci (a 15 cm circa dal bordo del tavolo) per evitare contratture muscolari.
Dr Carlo Sciacchitano
IL PIANO DI LAVORO
- II tavolo, preferibilmente con bordi arrotondati, deve avere dimensioni adatte a garantire la comoda disposizione delle attrezzature di lavoro, con possibilit di collegamento ad altri moduli utili; - l'altezza e la profondit del tavolo devono lasciare adeguato spazio per le gambe dell'operatore e consentire comodi aggiustamenti posturali; - per tener conto delle variabili antropometriche degli operatori, si deve intervenire sull'altezza del piano di lavoro (meglio se regolabile) o sull'altezza dell'insieme "piano del sedile e appoggio deiCarlo Sciacchitano Dr piedi".
IL PIANO DI LAVORO
- la superficie del tavolo deve essere di colore neutro e opaca in modo da evitare abbagliamenti e riflessi fastidiosi; - la tastiera deve essere separata dal video, mobile, inclinabile, con i tasti in materiale opaco e con caratteri leggibili; - il video deve essere orientabile e inclinabile, con lo schermo antiriflettente con luminosit e contrasto regolabili, con l'immagine stabile, i caratteri definiti e leggibili; - per il lavoro di videoscrittura necessaria la dotazione di un porta documenti regolabile in altezza e in Dr Carlo Sciacchitano inclinazione.
IL SEDILE
- II sedile deve essere mobile con rotelle in modo da consentire l'accesso alle diverse attrezzature del posto di lavoro e facilitare l'aggiustamento posturale; - la stabilit del sedile deve essere garantita da una base sufficientemente ampia, con cinque razze, tale da impedire ribaltamenti accidentali; - il piano del sedile deve essere di dimensioni idonee, di materiale lavabile e che non ostacoli la traspirazione, con i bordi arrotondati, con imbottitura semirigida, e superficie piana per permettere una corretta distribuzione dei pesi del tronco;
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IL SEDILE
- l'altezza del piano sedile deve essere regolabile tramite comandi facilmente accessibili e azionabili; - lo schienale, con le stesse caratteristiche costruttive del sedile e anatomicamente conformato, deve essere agevolmente regolabile in altezza ed in inclinazione, in modo da permettere un comodo appoggio del tratto lombare della colonna; - i braccioli, se presenti, non devono impedire l'accesso al piano di lavoro e devono essere del tipo chiuso per impedire l'impigliamento; - un poggiapiedi inclinato, meglio se regolabile in altezza e antisdrucciolo, va messo a disposizione su richiesta dell'operatore.
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LILLUMINAZIONE
L'installazione dei posti d lavoro dove si utilizzano videoterminali deve tenere conto della disposizione della illuminazione naturale (finestre o altro); i sistemi di illuminazione artificiale andranno collocati in relazione all'attivit prevista e in modo tale da evitare riflessi e contrasti fastidiosi. In particolare andranno osservati i seguenti criteri: - n davanti n dietro allo schermo video ci devono essere delle finestre, o fonti di luce artificiale non schermata; - la direzione dello sguardo operatore - schermo Carlo finestre; deve trovarsi parallelaDralle Sciacchitano
LILLUMINAZIONE
- i VDT devono essere disposti il pi lontano possibile dalle finestre; - tutte le finestre devono avere tende interne orientabili di colore neutro; - l'illuminazione artificiale generale deve essere schermata e disposta a file parallele alle finestre; l'illuminazione localizzata con lampade da tavolo deve permettere la regolazione dell'intensit; - le pareti, i pavimenti, i soffitti e le porte, come il piano di lavoro, devono essere opachi e di colore chiaro neutro.
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LILLUMINAZIONE
VALORI OTTIMALI (intensit luminosa) - Per un ufficio tradizionale: 500 LUX - Per un ufficio con VDT: se il lavoro prevalentemente di colloquio con VDT: 200 LUX se il lavoro prevalentemente di digitazione sul VDT Dr da testi scritti:Carlo Sciacchitano 400 LUX
RUMORI
Nell'ambiente di lavoro dove si utilizzano Videoterminali difficilmente i livelli di intensit sonora sono tali da provocare un danno all'apparato uditivo, tuttavia possono risultare fastidiosi per un'attivit che pu richiedere anche un'elevata concentrazione mentale e in particolare non devono perturbare l'attenzione e la comunicazione verbale.
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RUMORI
In particolare si consigliano le seguenti misure preventive: - installare i VDT in locali poco disturbati da fonti di rumore esterno e interno; - scegliere strumentazione poco rumorosa; - isolare gli strumenti rumorosi in ambienti separati o con dispositivi fonoisolanti; - negli uffici "open space" pu essere utile ricorrere Dr a pannelli divisori Carlo Sciacchitano fonoassorbenti.
IL MICROCLIMA
E' preferibile che le condizioni microclimatiche siano controllate tramite un impianto di condizionamento che assicuri situazioni di confort sia nella stagione estiva che invernale: - la temperatura, nella stagione calda, non dovrebbe essere inferiore a quella esterna di oltre 7 C; nelle altre stagioni, dovrebbe essere compresa tra 18 e 20 C;
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VISITE MEDICHE
A seguito della visita il lavoratore viene considerato, in base ai protocolli in uso in medicina del lavoro, idoneo, con o senza prescrizioni, o non idoneo. I lavoratori affetti da rilevanti deficit dellaccomodazione, vanno sottoposti a visita periodica con periodicit almeno biennale. I lavoratori classificati esposti con visus normale o che non presentano rilevanti deficit dellaccomodazione devono essere sottoposti a visita con periodicit quinquennale. Oltre i cinquanta anni di et tutti i lavoratori vanno sottoposti a controllo periodico biennale al fine di valutare le eventuali variazioni del visus derivanti dalla presbiopia fisiologica Dr Carlo Sciacchitano compare dopo che di solito questa et
VISITE MEDICHE
Visite mediche periodiche Ogni lavoratore, se sospetta una sopravvenuta alterazione della funzione visiva, pu richiedere al Medico Competente di essere sottoposto controlli. La spesa per gli accertamenti sanitari e per la dotazione di dispositivi speciali di correzione in funzione dell'attivit svolta a carico del datore di lavoro.
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LE PAUSE
II lavoratore addetto in modo continuativo ai videoterminali ha diritto ad una interruzione della sua attivit mediante pause ovvero cambiamento di attivit. Viene stabilito un tempo minimo, ossia una pausa di quindici minuti ogni 2 ore. Condizioni migliorative potranno essere stabilite dalla contrattazione collettiva, anche aziendale. Per alcuni soggetti con problemi il Medico Competente potr dare prescrizioni aggiuntive sulle modalit e sulla durata delle interruzioni. Di seguito viene fatta una proposta per usare alcuni momenti delle pause in modo "intelligente":
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LE PAUSE
se uno dei problemi indotti dal lavoro continuativo al Videoterminale rappresentato dai disturbi alla colonna vertebrale, alle spalle e alle braccia, che possono essere prevenuti con adatti esercizi, perch non eseguirne alcuni durante le interruzioni?
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LE PAUSE
PREMESSA Gli esercizi proposti vanno eseguiti in condizioni di assenza di dolore nelle regioni interessate; se durante l'esecuzione ne dovesse comparire, si consiglia una valutazione medica. Alcuni esercizi sono da fare da seduti, altri in piedi.
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LE PAUSE
Come acquisire una buona posizione di partenza per gli esercizi da seduto: rilascia del tutto la colonna e poi raddrizza lentamente inarcando il pi possibile la schiena; ripeti per 5 volte.
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LE PAUSE
STIRAMENTO DEI MUSCOLI DEL COLLO Esercizio n. 1 Mettiti in questa posizione, intreccia le dita sulla testa e tira lentamente il capo in basso; compi alcuni atti respiratori, lasciando uscire a fondo l'aria. Ripeti pi volte, fino a sentir calare la tensione dietro. Esercizio n. 2 Piega il collo da un lato continuando a guardare diritto davanti a te (non alzare la spalla). L'esercizio pi efficace se ti aiuti con la mano. Compi alcuni atti respiratori, rilasciando l'altra spalla.
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LE PAUSE
MOBILIZZAZIONE DEL COLLO Esercizio n. 3 Ritrai il mento continuando a guardare diritto davanti a te; compi alcuni atti respiratori, poi ritorna nella posizione di partenza. Ti puoi aiutare guidando il mento con la mano.
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RISCHIO CHIMICO
Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro riconducibile allinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nellambito dello svolgimento delle lavorazioni, di AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
RISCHI DA ESPOSIZIONE
ESPOSIZIONE
condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilit che agenti chimici pericolosi, tal quali o sottoforma di emissioni (polveri, fumi, nebbie, gas e vapori) possano essere assorbiti dallorganismo attraverso:
INGESTIONE
CONTATTO CUTANEO
INALAZIONE
Assorbimento gastrico
Assorbimento transcutaneo
Assorbimento polmonare
POLVERI
Costituiscono un elevato rischio per le malattie dell'apparato respiratorio (es. la silicosi). - Per prevenire le malattie polmonari occorre conoscere le variabili che concorrono a definire la gravit del rischio: composizione delle polveri (silice); concentrazione della polvere nell'aria e fazione respirabile - 5-0,5 micron. -Esistono elenchi di polveri classificate secondo le origini , le caratteristiche chimico-fisiche, il loro potere patogeno. -Es. potere patogeno: p. con azione cancerogena. --N.B. le particelle corpuscolari tra i 0,5 e i 5 micron (u) sono quelle trattenute a livello alveolare perci pi dannose (max rischio).
POLVERI
Per il controllo delle polveri in ambienti confinati bisogna intervenire alla fonte: eliminazione del materiale nocivo, modifiche del processo produttivo, adozione dei cicli chiusi, modifiche dell'organizzazione del lavoro, allontanamento del lavoratore.
POLVERI
ATTENZIONE: Mascherine igieniche economiche per polvere grossolana (particelle con diametro maggiore di 5 micron) non conformi alla Norma EN149 non offrono alcuna protezione e, per legge, non permesso utilizzarle come dispositivo di protezione individuale. Non dimentichiamo infatti che la polvere grossolana comunque sempre accompagnata dalla presenza di polvere fine. Le mascherine igieniche economiche non certificate prevengono possibili contaminazioni del prodotto manipolato, viene quindi protetto l'ambiente esterno dall'utilizzatore, e NON chi indossa la mascherina. (esempio: industrie alimentari).
Gas e vapori
In questo caso ci troviamo di fronte ad agenti contaminanti che si comportano esattamente come laria e si vanno a combinare con latmosfera circostante. Gas e vapori sono costituiti da molecole cos piccole da essere in grado di penetrare i filtri dei facciali filtranti, pertanto si rende necessario limpiego di un filtro chimico, come ad es. i filtri a carboni attivi delle semimaschere o delle maschere pieno facciale che agiscono come una spugna nei confronti di gas o vapori. Il tipo di rischio pi comune quello derivante da gas e vapori organici (per esempio solventi, vernici, vernici a spruzzo ed adesivi).
TLV-TWA
E il valore limite per esposizioni prolungate nel tempo ( il limite pi importante). Rappresenta la concentrazione media, ponderata nel tempo, degli inquinanti presenti nellaria degli ambienti di lavoro nellarco dellintero turno lavorativo ed alle quali si presume che il lavoratore possa trovarsi esposto 8 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana, per tutta la durata della vita lavorativa senza risentire effetti dannosi.
TLV-STEL
E il valore limite per esposizioni di breve durata. Rappresenta la concentrazione alla quale i lavoratori possono essere esposti per brevi periodi di tempo (max 15 minuti) senza che insorgano irritazioni, danni cronici o irreversibili dei tessuti, oppure riduzione dello stato di vigilanza che possano aumentare le probabilit di infortuni, o influire sulle capacit di mettersi in salvo in caso di emergenza, o ridurre materialmente lefficienza lavorativa.
TLV-C
E il valore limite di soglia massimo. Rappresenta quella concentrazione che non pu essere mai superata durante tutto il turno lavorativo neanche per un istante. Il TLV-C previsto solo per un insieme di sostanze (che rappresentano quasi un quarto di quelle presenti nella tabella dellACGIH) ad azione immediata, irritante sulle mucose o ad effetto narcotico, tale da interferire rapidamente sullo stato di autocontrollo e di attenzione del lavoratore con possibili dannose conseguenze sulla persona stessa (infortuni) o sulle operazioni tecniche cui preposto.
Se la concentrazione inferiore a 10 mg/m: non necessaria alcuna protezione. Se la concentrazione compresa tra 10 mg/m e 40 mg/m: bisogna utilizzare un facciale FFP1 Se la concentrazione compresa tra 40 mg/m e 100 mg/m: bisogna utilizzare un facciale FFP2 Se la concentrazione compresa tra 100 mg/m e 300 mg/m: bisogna utilizzare un facciale FFP3
Infortuni
Malattie da Lavoro
EUROBAROMETER (Stima sugli ultimi anni 90 in Europa) Giovani pi esposti a fattori nocivi degli nocivi anziani: anziani: invece di adeguare il lavoro si spostano gli anziani su attivit a minore rischio! La gravita degli infortuni aumenta con let (ruolo della variabile biologica: biologica: invecchiamento della popolazione lavorativa)) Infortuni ripetuti sono dipendenti lavoro ed indipendenti dalla et dal
14,7% di tutti gli infortuni 24,2% di tutti gli infortuni 25,4% del totale
IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI, GLOBALMENTE CONSIDERATO, DETERMINA IL 15% DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO Gli infortuni per caduta dallalto rappresentano il: 30% degli infortuni mortali 33% dei casi in cui residua uninvalidit permanente
MORTALIT PER INFORTUNI MESOTELIOMA PLEURICO PATOLOGIA CRONICO-DEGENERATIVA DELLAPPARATO LOCOMOTORE DERMATITI DA CONTATTO
CONTROLLO SANITARIO IN FUNZIONE DEI RISCHI SPECIFICI Visita degli ambienti di lavoro Collaborazione alla stesura del documento di valutazione del rischio Esame del Piano di Sicurezza e Coordinamento
Il rischio CHIMICO
Sono il primo strumento per procedere ad una corretta valutazione del rischio e alluso consapevole delle sostanze e preparati pericolosi
SOSTANZA PERICOLOSA E una sostanza che presenta una o pi di una delle seguenti caratteristiche:
PU PROVOCARE INCENDI O ESPLOSIONI PERICOLOSA PER LA SALUTE PERICOLOSA PER LAMBIENTE
DEFINIZIONE DI CANCEROGENO Categoria 2 Sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene per luomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che lesposizione delluomo ad una sostanza possa provocare lo sviluppo di tumori, in generale sulla base di adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali o altre informazioni specifiche.
Categoria 1 Sostanze note per gli effetti cancerogeni sulluomo. Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra lesposizione delluomo ad una sostanza e lo sviluppo di tumori.
R 45 R 49 R 40
DEFINIZIONE DI MUTAGENO Categoria 2 Sostanze che dovrebbero considerarsi mutagene per luomo. Esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che lesposizione delluomo ad una sostanza possa provocare lo sviluppo di aterazioni genetiche ereditarie, in generale sulla base di adeguati studi a lungo termine effettuati sugli animali o altre informazioni specifiche.
Categoria 1 Sostanze note per gli effetti MUTAGENI sulluomo. Esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra lesposizione delluomo ad una sostanza e alterazioni genetiche ereditarie.
R 46
Evitare di accumulare sul luogo di lavoro sostanze chimiche pericolose in quantit superiori alle reali necessit Devono essere conservate all'interno di armadi chiusi e posti lontano da luoghi aperti al pubblico, corridoi, aree di lavoro Deve essere disponibile il materiale per l'assorbimento e la neutralizzazione di eventuali versamenti o imbrattamenti accidentali, cos come indicato nelle schede di sicurezza.
Acidi, basi, sostanze infiammabili e/o tossiche devono essere riposti negli armadi di sicurezza (armadi aspirati/antincendio) dotati di ripiani con bordo rialzato, vasca di raccolta alla base della pila di ripiani, indicazione dei pericoli dei prodotti contenuti e riferimenti su dove trovare le relative schede di sicurezza I prodotti corrosivi, caustici, irritanti devono essere posti al di sotto del livello degli occhi I contenitori non devono essere ammassati uno sopra l'altro I solidi devono essere separati dai liquidi
I liquidi infiammabili devono essere riposti in armadi antincendio ad uso esclusivo I prodotti infiammabili devono essere posti lontano da fiamme libere (zone di saldatura) Una volta l'anno verificare i prodotti chimici ed eliminare quelli deteriorati o molto vecchi
AGENTI CHIMICI
I rischi di esposizione connessi con limpiego delle sostanze chimiche devono essere valutati in relazione alla possibilit di:
ingestione contatto cutaneo inalazione per presenza di inquinanti aerodispersi sotto forma di:
SOSTANZA AMIANTO
LAVORAZIONE
Opere di rimozione Opere di demolizione Rischio maggiore per i lavori in galleria Alto contenuto di silice libera (>5%) Modesto contenuto di silice libera (15%) Basso contenuto di silice libera (<1%)
PREVENZIONE TECNICA
Vedere Sostanze Cancerogene
SILICE
Silicosi e Silico/TBC
Maschere antipolvere
SOSTANZA
LAVORAZIONE
PREVENZIONE TECNICA
Aspirazione e ricambio dellaria con filtri assoluti Indumenti mono-uso Respiratori personali con casco aerato Locali di decontaminazione Vietarne luso Quando per ragioni di sveltimento del disarmo si devono utilizzare comunque: - Vietare luso degli olii esausti - Usare olii privi di PCB, nitrosammine e a basso contenuto di IPA Maschere con filtro P2 Guanti di gomma Respiratori personali con casco aerato Maschere con filtro P2 Sistemi di aspirazione Mascherina antipolvere
AMIANTO
OLII MINERALI
SOSTANZA PRODOTTO
LAVORAZIONE
PREVENZIONE TECNICA
Luoghi ben ventilati Aspiraz. localizzata D.P.I. (lenti attiniche, casco, grembiuli, guanti, maschere per gas tossici o nocivi)
Lavori di carpenteria in ferro FUMI DI SALDATURA Lavori per impianti idraulici Rischio per presenza di: Solventi (benzolo, stirolo, VERNICI xilolo, toluolo, aldeide IMPREGNANTI formica, eteri, chetoni) SIGILLANTI/PRIMERS Diluenti (acetone, alcool, nitrodiluente) MASTICI Resine (poliuretaniche, COLLANTI/ADESIVI epossidiche) MALTA PER FUGHE Pigmenti (cromati, metalli di piombo, cadmio e zinco) Presenza di sali di cromo e di cobalto
Disturbi S.N.C. (cefalea, vertigini, ecc.) Sensibilizzazione cutanea e respiratoria (isocianati, cromo, cobalto)
Luoghi ben ventilati Aspirazione localizzata Maschere con filtro a carbone attivo
MALTE/CEMENTI
Guanti in crosta con sottoguanti in cotone Creme barriera Guanti Maschere con filtro P3
AUDIOMETRIA PROVE DI FUNZIONALIT RESPIRATORIA COMPLETE DI DLCO ESAME DELLA FUNZIONALIT VISIVA
(TEMPI DI REAZIONE PER GRUISTI E AUTISTI)
TIPO DI ESAME
AUDIOMETRIA SPIROMETRIA CON DLCO FUNZIONE VISIVA EMATOCHIMICI ECG ULTERIORI ACCERTAMENTI UTILI PER
PERIODICIT
SECONDO D.LGS. 81/08 BIENNALE TRIENNALE QUINQUENNALE TRIENNALE DOPO I 40 ANNI DEFINIRE LIDONEIT LAVORATIVA O UNA M.P.
ANTITETANICA Obbligatoria per tutti ANTIEPATITE A e ANTITIFO Per lavoratori impiegati in lavori nei canali o fogne
ESAME CLINICO ECG PROVE DI FUNZIONALIT RESPIRATORIA - Biennale RX TORACE (art. 160, d.p.r. 1124/65) - Quinquennale In alternativa alla radiografia si possono ricercare almeno 3 dei seguenti indicatori (D.M. del 21.1.1987)
CORPUSCOLI DELLASBESTO NELLESPETTORATO SIDEROCITI NELLESPETTORATO RANTOLINI CREPITANTI BASILARI FINI E PERSISTENTI INSUFFICIENZA VENTILATORIA RESTRITTIVA COMPROMISSIONE DIFFUSIONE ALVEOLO-CAPILLARE DEI GAS
LA QUALIT DEGLI ESAMI PI IMPORTANTE DELLA LORO FREQUENZA ! Tenuta del registro degli esposti Segnalazione allIspesl dei casi di mesotelioma Manufatti che possono contenere amianto bitumi per rivestimenti piani e pavimentazioni coibentazioni termiche ed acustiche impermeabilizzanti materiali isolanti guarnizioni anime di camini
RISCHIO VIBRAZIONI Le vibrazioni in edilizia sono causate sia da strumenti vibranti manuali che da macchine operatrici. Le prime, a frequenza elevata, interessano il segmento manobraccio-spalla; le seconde, a frequenza bassa, interessano il corpo intero. La Malattia da strumenti vibranti causata dal microtrauma ripetuto del segmento mano-braccio. Ci sono concause o fattori scatenanti quali: il freddo, postura e contratture muscolari, peso e forma dello strumento. Le manifestazioni principali sono rappresentate da: fenomeno di Raynaud secondario, artropatie, malattia di Dupuytren. I danni causati dalle vibrazioni trasmesse a tutto il corpo, per la guida di macchine operatrici, sono rappresentati essenzialmente dall artrosi precoce della colonna vertebrale dorso-lombare. Le possibili misure di prevenzione vanno dalla scelta di strumenti meno pesanti e con minor frequenza di colpi, alladozione di sedili ergonomici, alla riduzione del tempo di esposizione avvicendando le lavorazioni fra i vari lavoratori esposti.
Rischio : VIBRAZIONI Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: D. Lgs. 187/2005 VISITE MEDICHE Allassunzione Alla destinazione alla mansione A richiesta del lavoratore
PERIODICITA: Di norma annuale, quando lesposizione supera il valore dazione giornaliero: A(8)>2,5m/s2 mano-braccio; A(8)>0,5m/s2 corpo intero ACCERTAMENTI INTEGRATIVI EVENTUALI A GIUDIZIO DEL MEDICO V. Al sistema mano-braccio (Uso di strumenti vibranti): Cold-Test con fotopletismografia digitale Rx arti superiori V. Al corpo intero (Conduzione di mezzi meccanici quali gru, escavatrici, ecc.): Es. clinico-funzionale del rachide Rx rachide, TAC, RMN
RISCHIO POLVERI E FUMI Nei cantieri edili si trovano prevalentemente polveri miste di varia composizione che comprendono polveri di silicati contenute nella sabbia o pietrisco usati per il calcestruzzo e polvere di gesso o di calce. Si tratta di polveri a basso o nullo contenuto di silice libera cristallina. Si producono per azioni meccaniche quali lavori di demolizione, manipolazione di materiali polverulenti o friabili. Lavori di saldatura con produzione di fumi si effettuano in genere nei lavori di carpenteria in ferro e di idraulica. Polveri e fumi determinano patologie acute e croniche di tipo irritativo a carico delle vie respiratorie e dei polmoni. Patologie pi specifiche possono determinarsi in relazione alla presenza nei fumi e nelle polveri di particolari agenti chimici. La presenza di silice cristallina pu essere causa di quadri di fibrosi polmonare (forme iniziali di silicosi). Le misure di prevenzione consistono nellutilizzo di sistemi di aspirazione (saldatura), di utensili a bassa velocit, nella bagnatura dei materiali, e nelladozione di dispositivi di protezione individuale.
Rischio : POLVERI SENZA SILICE Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: non previste VISITE MEDICHE CONSIGLIATE Allassunzione Alla A richiesta del destinazione lavoratore alla mansione
PERIODICITA: annuale ACCERTAMENTI INTEGRATIVI CONSIGLIATI PRIMA VISITA Spirometria VISITE SUCCESSIVE ACCERTAMENTI Spirometria PERIODICITA Biennale
Rischio : POLVERI CONTENENTI SILICE Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: D.P.R. 1124/65 VISITE MEDICHE Allassunzione Alla destinazione alla mansione A richiesta del lavoratore
PERIODICITA: annuale ACCERTAMENTI INTEGRATIVI PRIMA VISITA Spirometria Rx Torace VISITE SUCCESSIVE ACCERTAMENTI Spirometria Rx Torace PERIODICITA Annuale Annuale *
EVENTUALI A GIUDIZIO DEL MEDICO TAC - RMN NOTE: * La Periodicit annuale prevista dalla normativa del 1965. Nelle attuali realt lavorative sarebbe sufficiente un controllo quinquennale.
RISCHIO AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI Il lavoro in edilizia comporta lutilizzo di svariate sostanze chimiche. Tra queste, oltre allamianto, i possibili agenti cancerogeni sono rappresentati dal catrame, dal bitume e da alcuni tipi di oli minerali utilizzati come disarmanti. Il bitume e catrame sono presenti nei materiali usati per la pavimentazione delle strade, e per limpermeabilizzazione di coperture e fondamenta. Lazione cancerogena dovuta allinalazione di fumi con idrocarburi policiclici aromatici, che si liberano durante lutilizzo a caldo. La cancerogenicit del bitume da solo in realt molto dubbia (nessuno studio epidemiologico condotto su lavoratori esposti a solo bitume ha dimostrato effetti cancerogeni). Gli olii disarmanti hanno la funzione di facilitare la separazione fra il cassero ed il calcestruzzo. Sono miscele di olii che possono contenere residui di zinco e manganese, idrocarburi policiclici aromatici e a volte policlorobifenili.
Azione cancerogena sia per inalazione (quando vengono applicati a spruzzo), sia per contatto (quando vengono applicati con pennelli). Misure di prevenzione: - sostituzione, ove possibile, con prodotti non nocivi; - divieto di applicazione a spruzzo; - uso di dispositivi di prevenzione individuale (respiratori, guanti, indumenti a perdere, ecc.).
Rischio : Agenti chimici pericolosi Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: D.Lgs. 81/04 Titolo IX VISITE MEDICHE Allassunzione Periodicamente Alla cessazione del rapporto di lavoro
PERIODICITA: di norma annuale, ma variabile in base a val. Rischi e risultati Sorv. San. e decisa dal MC con adeguata motivazione ACCERTAMENTI INTEGRATIVI PRIMA VISITA Es. Ematochimici Altri acc. mirati al rischio specifico VISITE SUCCESSIVE ACCERTAMENTI Come prima visita +Monitoraggio biologico mirato PERIODICITA Di norma annuale. Alla cessazione c. Sanitarie trasmesse all ISPESL
EVENTUALI A GIUDIZIO DEL MEDICO Rx torace Spirometria Vis. dermatologica NOTE: La Sorv. San. non obbligatoria se la valutazione dimostra solo un rischio moderato. Negli altri casi lo per esposizione ad agenti chimici pericolosi classificati come molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo
Rischio : AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: D.Lgs. 81/94 Titolo IX VISITE MEDICHE Allassunzione Alla destinazione alla mansione A richiesta del lavoratore
PERIODICITA: non definita dalla Legge ACCERTAMENTI INTEGRATIVI PRIMA VISITA Iscrizione in registro di esposizione Istituzione c. Sanitaria e di rischio VISITE SUCCESSIVE ACCERTAMENTI Mirati al rischio specifico PERIODICITA Non definita
EVENTUALI A GIUDIZIO DEL MEDICO Rx torace, spirometria Altri mirati al rischio specifico NOTE: La Sorv. San. obbligatoria per i lavoratori esposti in cui la valutazione ha evidenziato un rischio per la salute. Alla cessazione del rapporto di lavoro il DDL invia la c. sanitaria e di rischio allISPESL. Alla cessazione dellattivit dellazienda il DDL invia il registro di esposizione e le c. Sanitarie allISPESL e 1 copia del registro allorgano di vigilanza competente
Rischio : AMIANTO Riferimenti normativi per la sorveglianza sanitaria: D.Lgs. 277/91, D.P.R. 1124/65 e s.m.i., DM 21.1.87 VISITE MEDICHE Allassunzione Alla destinazione alla mansione A richiesta del lavoratore
PERIODICITA: annuale ACCERTAMENTI INTEGRATIVI PRIMA VISITA Rx torace Spirometria con trasfert CO Esame citologico escreato VISITE SUCCESSIVE ACCERTAMENTI Esame citologico escreato Spirometria con trasfert CO PERIODICITA Annuale
EVENTUALI A GIUDIZIO DEL MEDICO Rx torace Lavaggio bronchiale con es. citologico escreato NOTE: A norma del DM 21.1.87 nelle visite periodiche les. rx torace sostituito da almeno tre indicatori scelti tra 1) corpuscoli dellasbesto nellespettorato, 2) siderociti nellespettorato, 3) rantolini crepitanti basilari molto fini 4) insufficienza ventilatoria restrittiva, 5) compromissione della diffusione alveolo-capillare dei gas
SOSTANZE NOCIVE PER CONTATTO La seconda causa pi frequente di malattia professionale nei lavoratori edili sono le dermatiti da contatto. Il meccanismo pu essere di tipo irritativo oppure allergico (in questo caso oltre al potere sensibilizzante della sostanza risulta determinante anche la predisposizione individuale del lavoratore). La Dermatite irritativa in genere causata da agenti chimici e il danno sulla cute avviene con meccanismo diretto e nella sede di contatto. Le sostanze acide ed alcaline sono quelle pi spesso implicate in questa malattia professionale. La Dermatite allergica da contatto (DAC) pu essere causata da metalli, quali cromo, cobalto, nichel (molto comuni in edilizia, in quanto questi metalli sono presenti sotto forma di sali nel cemento), oppure da materie plastiche (es.: resine epossidiche). Altre sostanze quali gli oli minerali esercitano lazione dannosa con altri meccanismi (hanno potere cheratogeno) e possono indurre la formazione di acne e comedoni.
La prevenzione per queste patologie cutanee si basa principalmente sulluso costante di guanti adatti o di creme barriera per evitare il contatto con gli agenti in causa. E importante evitare di tenere a lungo a contatto con la pelle stracci o indumenti sporchi e lavarsi accuratamente le mani utilizzando acqua e sapone oppure le apposite paste lavamani (mai solventi).
RISCHI BIOLOGICI - Il rischio biologico nei cantieri edili rappresentato soprattutto dalla presenza nel terriccio o sul materiale sporco della Spora Tetanica che, penetrando nellorganismo, pu provocare il tetano, una grave malattia anche mortale. La semplice vaccinazione con i dovuti richiami (ogni 10 anni) sufficiente per evitare il rischio. In base alla legge 292/63 per i lavoratori edili tale vaccinazione obbligatoria. - Le condizioni climatiche del lavoro allaperto possono concorrere allinsorgenza di malattie infettive sia nei mesi invernali, per il freddo e lumidit, sia nei mesi estivi per lesposizione a calore eccessivo. La prevenzione si attua soprattutto facendo uso di un vestiario idoneo e con una buona organizzazione del lavoro alternando, quando le condizioni climatiche sono sfavorevoli (troppo freddo o troppo caldo), i lavori faticosi con periodi di riposo.
Domande
Quando sei di fronte ad un malato devi chiedergli di che cosa soffre, per quale motivo, da quanti giorni, se va di corpo e cosa mangia (Ippocrate 400 A.C.)
A tutte queste domande bisogna aggiungerne unaltra: che lavoro fa! (Bernardino Ramazzini nel De morbis artificium diatriba 1700 D.C.)
dr Carlo Sciacchitano
Dr Carlo Sciacchitano