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www.aiatsicilia.it/g_rifiuti_bonifiche.htm
E' stato presentato il volume La gestione dei rifiuti nella regione Sicilia Riflessioni e proposte operative. Esso stato il risultato di uno studio promosso dal "Gruppo Ambiente Sicilia" con la partecipazione del Gruppo "Rifiuti e Bonifiche" dell'Associazione degli Ingegneri per l'Ambiente e il Territorio della regione Sicilia.
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incenerimento %
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20
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0 0 10 20 30 40 50 60 70 recupero di materia %
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Ripartizione percentuale della produzione totale dei rifiuti speciali per attivit economica, anno 2008
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Percentuale dei RS pericolosi sul totale dei RS prodotto per regione (da MUD), anni 2007-2008
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Gestione dei rifiuti speciali esclusi gli stoccaggi e le operazioni di trattamento preliminare, anno 2008
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R.S.U.
DISCARICA
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PRODUZIONE
RECUPERO DI MATERIA
R.S.U.
raccolta differenziata
FOS
materiali recuperati materiali ferrosi Produzione CDR scarti scarti Riciclaggio materiali scarti
sostanza organica
CDR
Termovalorizzatore scorie e ceneri o Co-combustione
Compostaggio
prodotti riciclati
compost
energia elettrica
DISCARICA
scarti
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Fonte: Caggiano,2006
Mancato raggiungimento obiettivi fissati dallart. 205: 20% di aumento del tributo di conferimento discarica, a carico dellAutorit dAmbito che lo distribuir in capo ai Comuni in base alle singole percentuali da questi conseguite. Mancato raggiungimento obiettivi fissati dalla Finanziaria 2006: Commissario.
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Richiami normativi
Negli ultimi anni, per, sempre pi difficile il reperimento di adeguati spazi per la realizzazione di discariche. Inoltre con il recepimento della Direttiva 1999/31/CE attraverso il Dlgs 36/2003 in Italia sono stati fissati precisi obiettivi di riduzione della frazione organica biodegradabile da allocare in discarica. Articolo 5 (Obiettivi di riduzione del conferimento di rifiuti in discarica) Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ciascuna regione elabora ed approva un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica allo scopo di raggiungere, a livello di Ambito Territoriale Ottimale, i seguenti obiettivi: a) entro cinque anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i rifiuti urbani biodegradabili devono essere inferiori a 173 kg/anno per abitante; b) entro otto anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i rifiuti urbani biodegradabili devono essere inferiori a 115 kg/anno per abitante; c) entro quindici anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i rifiuti urbani biodegradabili devono essere inferiori a 81 kg/anno per abitante.
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Richiami normativi
D.Lgs. 36/2003, art.5:
Ai sensi del D. Lgs. n. 36/2003, si definiscono biodegradabili quei rifiuti che per natura subiscono processi di decomposizione aerobica o anaerobica, quali rifiuti di alimenti, rifiuti dei giardini, rifiuti di carta e cartone. Tenendo conto di tale decreto, il programma regionale per la riduzione dei RUB (rifiuti urbani biodegradabili) li individua nei : rifiuti di alimenti, di carta e cartone, di legno, di pannolini e assorbenti, nei rifiuti da giardini nei rifiuti tessili (di origine naturale). Tra i rifiuti speciali vengono, anche, individuati come biodegradabili i fanghi biologici da depurazione acque reflue civili e industriali.
65% RSU
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reca chiarimenti riguardanti l'ammissibilit in discarica dei rifiuti in vista della definitiva entrata a regime del decreto legislativo 13 gennaio 2003 n.36 A tal proposito la nota del Ministero dellAmbiente sottolinea limportanza dellarticolo 7, comma 1 del D.Lgs. 36/2003, il quale prevede che i rifiuti possono essere collocati in discarica solo dopo trattamento, a meno che non siano rifiuti inerti il cui trattamento non tecnicamente fattibile o non siano rifiuti il cui trattamento non contribuisce a ridurre il pi possibile le ripercussioni negative sull'ambiente ed i rischi per la salute umana. Riguardo a cosa deve intendersi per termine trattamento la nota fa riferimento alla direttiva europea relativa alle discariche di rifiuti dove il termine viene espressamente definito allarticolo 2, comma 1, lettera h): trattamento: i processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurre il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero.
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In base a questa definizione, risulta evidente che il trattamento meccanico biologico, la bioessiccazione, la digestione anaerobica previa selezione, rappresentano a tutti gli effetti delle forme di trattamento.
Va comunque sottolineato come la nota, in via del tutto transitoria e qualora sia effettuata unadeguata raccolta differenziata delle frazioni pericolose dei rifiuti urbani, in attesa che il complesso degli interventi previsti dai Piani regionali sia pienamente attuato, afferma che i rifiuti urbani possano essere conferiti in discarica previo trattamento in impianti di trito vagliatura provvedendo al recupero di alcune frazioni merceologiche quali i metalli.
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PRODUZIONE
RECUPERO DI MATERIA
raccolta differenziata
R.S.U.
FOS
materiali recuperati materiali ferrosi Produzione CDR scarti scarti Riciclaggio materiali scarti prodotti riciclati compost Compostaggio sostanza organica
CDR
Termovalorizzatore scorie e ceneri o Co-combustione
energia elettrica
DISCARICA
scarti
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Piattaforma di selezione
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Separazione Manuale
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La produzione di compost
RECUPERO DI ENERGIA
raccolta indifferenziata
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PRODUZIONE
RECUPERO DI MATERIA
raccolta differenziata
R.S.U.
FOS
materiali recuperati materiali ferrosi Produzione CDR scarti scarti Riciclaggio materiali scarti prodotti riciclati compost Compostaggio sostanza organica
CDR
Termovalorizzatore scorie e ceneri o Co-combustione
energia elettrica
DISCARICA
scarti
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Il processo di compostaggio
Il compostaggio un processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate e che consente di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione. Alla base di tale processo ci sono reazioni biossidative esotermiche, promosse da microrganismi aerobi (batteri, attinomiceti, eumiceti). Le fasi in cui si completa la biodegradazione del materiale organico solido sono due: Biossidazione accelerata (ACT: active composting time), durante la quale si ottiene la trasformazione della sostanza organica facilmente biodegradabile. Tale fase caratterizzata da unattivit biologica molto intensa, elevate temperature e forte consumo di ossigeno (E DI ENERGIA). Maturazione o umificazione (curing), durante la quale si ottiene la degradazione delle molecole organiche pi resistenti. Tale fase, molto lenta e tranquilla, caratterizzata da un basso consumo di ossigeno e basse temperature.
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La produzione di compost
Linea di compostaggio per materiali selezionati
STOCCAGGIO preselezione manuale o meccanica
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mercatali
ristorazione
MISCELAZIONE
organico vario
triturazione
COMPOSTAGGIO
depurazione
compost raffinato
raffinazione
fase di maturazione
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Trincee dinamiche
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25 - 30 %
25 - 30 %
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Respiration activity (mg O2 g SV h )
-1 -1
14 12 10 8 6 4 2 0 0 20
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PREVISTI ATTIVI
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PRODUZIONE
RECUPERO DI MATERIA
raccolta differenziata
R.S.U.
FOS
materiali recuperati materiali ferrosi TMB scarti scarti Riciclaggio materiali scarti prodotti riciclati compost Compostaggio sostanza organica
CDR
Termovalorizzatore scorie e ceneri o Co-combustione
energia elettrica
DISCARICA
scarti
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TRITURAZIONE
VAGLIATURA PRIMARIA
SEPARAZIONE MAGNETICA
VAGLIATURA SECONDARIA
SEPARAZIONE MAGNETICA
SELEZIONE MANUALE
SEPARAZIONE MAGNETICA
SEPARAZIONE BALISTICA
STABILIZZAZIONE
VAGLIATURA RAFFINAZIONE
PRESSATURA CDR
STABILIZZATO RAFF.
INERTI A DISCARICA
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PRODUZIONE
R.S.U.
materiali recuperati sostanza organica
FOS
materiali ferrosi TMB scarti scarti Riciclaggio materiali scarti
CDR
Termovalorizzatore scorie e ceneri o Co-combustione
Compostaggio
prodotti riciclati
compost
energia elettrica
DISCARICA
scarti
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FO
FOS (compost)
ENERGIA
FO
FOS (digestato)
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La produzione di biogas
La produzione di biogas costituisce uno dei principali vantaggi della digestione anaerobica dei rifiuti, grazie al consistente recupero energetico che si riesce a conseguire tramite il suo utilizzo.
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La produzione di biogas
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Energie rinnovabili
Lincentivazione delle energie rinnovabili passa attraverso listituzione e lo sviluppo del mercato dei certificati verdi (D. Lgs. 387/2003).
Nel mercato dei Certificati Verdi: la domanda costituita dallobbligo da parte dei produttori e degli importatori di immettere la quota minima prevista di energia prodotta da fonti rinnovabili; l'offerta rappresentata dai Certificati Verdi emessi a favore di impianti privati che hanno ottenuto la qualificazione IAFR dal Gestore della rete. Il valore dellincentivo si forma sul mercato. I C.V. non sono differenziati per tecnologia e fonte. C.V. = 180 /MWh - prezzo cessione E.E. anno precedente;(Finanziaria 2008).
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Il costo di investimento di circa 250-700 per metro cubo di digestore anaerobico, oppure di 2.500-7.500 per kW elettrico installato in cogenerazione. (CRPA, 2006)
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possono essere efficacemente prevenuti o ridotti mediante ladozione di particolari accorgimenti costruttivi, di opportuni dispositivi di abbattimento degli inquinanti e tramite una corretta pratica gestionale di tutte le attivit connesse allimpianto.
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Miglioramento tecnologico
Nuovi brevetti permettono di operare con concentrazione di solidi in alimentazione tra il 15 e il 35 %.
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tecnica robusta con modeste esigenze di manutenzione; scarso dispendio di energia tecnico-meccanica ; vasto sfruttamento gas e alta qualit gas .
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Termovalorizzazione (incenerimento)
RECUPERO DI ENERGIA
raccolta indifferenziata
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PRODUZIONE
RECUPERO DI MATERIA
raccolta differenziata
R.S.U.
FOS
materiali recuperati materiali ferrosi Produzione CDR scarti scarti Riciclaggio materiali scarti prodotti riciclati scarti energia elettrica compost Compostaggio sostanza organica
CDR
Termovalorizzat. scorie e ceneri Co-combustione
DISCARICA
200
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201
202
Il passato.
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203
206
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207
210
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211
213
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La discarica controllata
RECUPERO DI ENERGIA
raccolta indifferenziata
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PRODUZIONE
RECUPERO DI MATERIA
raccolta differenziata
R.S.U.
FOS
materiali recuperati materiali ferrosi Produzione CDR scarti scarti Riciclaggio materiali scarti prodotti riciclati compost Compostaggio sostanza organica
CDR
Termovalorizzatore scorie e ceneri o Co-combustione
energia elettrica
DISCARICA
scarti
La discarica controllata
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PREVISTI
ATTIVI
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DIGESTIONE ANAEROBICA
(sostituzione di torba e concimi artificiali e calore da caldaia a metano)
CEMENTIFICIO
(sostituzione di petcoke)
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