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Per sicurezza sul lavoro si intende l’insieme delle azioni interne ed esterne all’azienda, mirate a
garantire l’incolumità (sicurezza, appunto) dei lavoratori e del personale presente.
Tra le attività appena accennate, la più importante è forse la prevenzione, perché rappresenta una
delle colonne portanti della sicurezza e vi rientra con merito essendo un paletto fondamentale per
diminuire drasticamente il rischio sul lavoro.
La sicurezza sui luoghi di lavoro è importante sotto molteplici aspetti, ma il più rilevante riguarda
la salute dei dipendenti.
Recenti indagini di settore hanno evidenziato quanto, una corretta politica orientata alla sicurezza
dei lavoratori, porti un sicuro ritorno positivo in azienda, non solo per ciò che concerne i rapporti
umani, ma anche in termini di redditività.
La normativa che guida aziende, responsabili e consulenti nel mondo della prevenzione e sicurezza
sul lavoro è il noto dlgs 81/2008, spesso conosciuto come “testo unico sicurezza sul lavoro”.
Emanato nell’Aprile del 2008, questo decreto ministeriale integrava e migliorava le precedenti
norme sicurezza sul lavoro (ricordiamo, fra tutte, la famosa legge 626).
Superando i predecessori, il dlgs 81 2008 si distingue per una gradita semplificazione ed una
perfezionata razionalizzazione degli argomenti, aggiornando alcuni aspetti troppo generici tra cui
le sempre temute relative sanzioni.
Ogni azienda che abbia almeno un dipendente nel proprio organico deve necessariamente
prevedere una politica di informazione ed informazione sulla sicurezza aziendale e provvedere alla
sua corretta realizzazione.
La sicurezza e la prevenzione sono concetti legati all’uomo ed alla sua salvaguardia, pertanto il
numero dei dipendenti non può essere motivo di discriminazione normativa.
L’indice di rischio legato alla tipologia di azienda, nonché la specificità della mansione lavorativa,
determinano il percorso da scegliere e le relative misure preventive.
5 Qual è la prima cosa che il Datore di lavoro deve fare per mettersi in regola con la sicurezza sul
lavoro?
La prima e fondamentale azione prevista dal protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro è la
stesura del DVR o Documento di valutazione dei rischi, cioè di un testo che evidenzi tutti i possibili
rischi presenti in azienda.
Basandosi sulle tipologie di rischio presenti sul luogo di lavoro, il DVR sicurezza deve contenere
tutte le procedure necessarie per attuare soddisfacenti misure di prevenzione e sicurezza, ma
anche la specifica dei ruoli di chi deve realizzarle, monitorarle e mantenerle.
Il datore di lavoro è, in quanto tale, la figura giuridica garante e responsabile di salute e sicurezza
sul lavoro nella propria azienda.
Egli deve ottemperare a quanto stabilito dalla normativa vigente per garantire la corretta
applicazione delle misure preventive ed operative atte alla riduzione o alla cancellazione di
qualsiasi rischio per il lavoratore.
In questo caso egli potrà ricoprire il ruolo solo ed unicamente dopo aver egli stesso frequentato
l’apposito corso di RSPP datore di lavoro.
Il responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro è chiamato Responsabile Servizio Prevenzione e
Protezione (RSPP).
Abbiamo visto come tale ruolo possa essere ricoperto dal datore di lavoro, ma anche da un
dipendente, solo dopo adeguata formazione.
Eppure, sempre più spesso tale compito viene affidato dal titolare ad un consulente esterno (RSPP
esterno) che possa sgravarlo da una certa mole di lavoro e da una grossa dose di responsabilità.
eseguire il sopralluogo degli ambienti lavorativi con conseguente verifica delle condizioni di
pericolo
collaborare col datore di lavoro nella elaborazione di dati necessari alla descrizione
aziendale ed alla corretta valutazione dei rischi conseguenti
presentare piani formativi ed informativi per il personale in materia di prevenzione e
sicurezza
monitorare lo status aziendale e programmare interventi di mantenimento e
miglioramento per la sicurezza dei lavoratori
8 Chi contribuisce alla corretta gestione della sicurezza sul lavoro?
Oltre alle figure sopra citate del datore di lavoro e del RSPP, gli attori coinvolti nel discorso
sicurezza nel lavoro sono anche il Rappresentante Lavoratori Sicurezza (RLS) ed il Medico
Competente (o medico del lavoro).
L‘RLS è il lavoratore (anche più di uno a seconda del numero totale di lavoratori) appositamente
formato ed eletto dai colleghi in qualità di loro rappresentante per quanto concerne la sicurezza e
la prevenzione.
Egli si occupa di effettuare una consultazione preventiva in ordine alla valutazione dei rischi,
fornire un parere sulla scelta degli addetti alla prevenzione, provvedere alla raccolta dei
documenti aziendali relativi alle misure di sicurezza, promuovere misure di prevenzione e fare
ricorso alle autorità competenti nel caso in cui non vengano rispettati i criteri di sicurezza stabiliti.
Il Medico Competente è la figura professionale che si occupa della Sorveglianza Sanitaria dei
lavoratori attraverso un Protocollo Sanitario pensato ad hoc in funzione dei rischi e delle mansioni.
Egli, attraverso le visite periodiche necessarie, stabilisce lo stato di salute del lavoratore
relativamente alla sua mansione e ne decide o meno l’idoneità alla stessa.
Questa figura è molto importante in quanto con l’attuale frenesia lavorativa ed i nuovi
condizionamenti contingenti, il rischio stress lavoro correlato è una delle nuove barriere da
superare nella battaglia al benessere psico-fisico del lavoratore.
9 Chi ci può aiutare nella gestione degli adempimenti previsti dalle norme sulla sicurezza sul lavoro?
Quello della sicurezza sul lavoro è un mondo piuttosto semplice nella sua essenza, ma
decisamente articolato nei suoi contenuti.
Le numerose sfaccettature della normativa e le ampie casistiche dei rischi legati agli ambienti
lavorativi espongono le aziende a troppi azzardi ed a sicure sanzioni.
Ecco perché la cosa più saggia da fare è quella di evitare il cosiddetto “fai da te”.
I molteplici adempimenti normativi hanno portato alla necessaria nascita di figure professionali di
consulenza, cioè di consulenti sicurezza sul lavoro come noi di GMS ad esempio, che possano
aiutare il datore di lavoro e le figure interne preposte a garantire prevenzione e sicurezza.
Il consulente guida l’azienda ad un approccio “sicuro” evitando, così, problemi per i dipendenti o
guai di natura legale per il datore di lavoro.
Un buon consulente sicurezza sul lavoro è certamente una risorsa importante in tal senso e
permette al datore di lavoro di sgravarsi da questo impegno e concentrarsi unicamente alle più
redditizie attività “business oriented”.
10 Consulente della sicurezza sul lavoro chi è e cosa fa?
Il consulente di prevenzione e sicurezza è quella figura professionale che “assiste con consiglio”
fornendo al datore di lavoro tutti gli strumenti e le risorse per mettersi in regola con l’aspetto
ormai finalmente obbligatorio della tutela psico-fisica dei lavoratori.
Soprattutto in un ambito frammentato come quello della sicurezza degli ambienti di lavoro e la
tutela dei rischi per i lavoratori, un esperto non è una spesa, ma un vero e proprio investimento.
Le aziende a rischio biologico sono sostanzialmente di due tipi: quelle che utilizzano
deliberatamente per le proprie attività organismi biologici, per esempio i laboratori di ricerca
biotecnologica, le aziende farmaceutiche, le aziende agro alimentari o quelle che lavorano nel
campo del trattamento dei rifiuti; e quelle invece che non fanno uso deliberato di agenti biologici
ma che potenzialmente potrebbero comunque entrare in contatto con qualcuno di essi (ospedali,
aziende zootecniche, alimentari, e tutte quelle attività in generale in cui vi sia contatto
interpersonale con un significativo numero di individui).
Non è da trascurare infatti la considerazione che la principale via di trasmissione di un agente
biologico è quella indiretta, veicolata cioè da un vettore che trasferisce da un individuo malato o
potatore, ad uno sano, la carica batterica o virale necessaria per dare origine alla malattia; i luoghi
pubblici, i supermercati, piuttosto che gli aeroporti o i luoghi con grande affluenza di persone,
sono sempre da considerarsi potenzialmente a rischio biologico, e quindi da sottoporre ad
adeguata prevenzione e sorveglianza.
Le principali malattie alle quali è possibile esser esposti in un laboratorio odontotecnico in modo
semidirette o indirette:
Influenza/raffreddore comune da Virus/Batteri
Rosolia da Virus
Morbillo da Virus
Parotite da Virus
Difterite da Batteri
Tubercolosi da Batteri
Legionellosi da Batteri
Tetano da Batteri
Epatite A da Virus
Epatite B da Virus
Epatite C da Virus
AIDS da Virus
Varicella da Virus
Herpes Simplex II da Virus
Patereccio herpetico da Virus
Mononucleosi infettiva da Virus
Tutte trasmissibili per via aerea, saliva, goccioline e secrezioni ,tramite ferite aperte