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RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI

D. Lgs. 81/2008 dall’ art. 2 – Definizioni

i) «Rappresentante dei lavoratori per la


sicurezza»: persona eletta o designata per
rappresentare i lavoratori per quanto concerne
gli aspetti della salute e della sicurezza durante
il lavoro;
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI

• Aziende < 15 lavoratori: ll RLS viene eletto


direttamente dai lavoratori al loro interno oppure è
individuato per più aziende nell’ambito territoriale

• Aziende > 15 lavoratori: ll RLS è eletto o


designato dai lavoratori nell’ambito delle
rappresentanze sindacali in azienda. In assenza
di tali rappresentanze, il rappresentante è eletto dai
lavoratori della azienda al loro interno.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
Il numero minimo dei rappresentanti è ilseguente:

• Almeno un rappresentante nelle aziende ovvero unità


produttive
sino a 200 lavoratori;

• Almeno tre rappresentanti nelle aziende ovvero unità


produttive da 201 - 1.000 lavoratori;

• Almeno sei rappresentanti in tutte le altre


aziende o unità produttive oltre 1.000 lavoratori.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI

Verbale di
assemblea
per l’elezione
dell’RLS
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
Formazione del Rappresentante dei
Lavoratori

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha


diritto ad una formazione particolare in materia di
salute e sicurezza concernente i rischi specifici
esistenti negli ambiti in cui esercita la propria
rappresentanza, tale da assicurargli adeguate
competenze sulle principali tecniche di controllo e
prevenzione dei rischi stessi.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
Formazione del Rappresentante dei Lavoratori

• principi giuridici comunitari, costituzionali ecivilistici;


• legislazione generale e speciale in materia di salute e
sicurezza sul lavoro;
• principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
• definizione e individuazione dei fattori di rischio;
• valutazione dei rischi;
• individuazione delle misure tecniche, organizzative e
procedurali di prevenzione e protezione;
• aspetti normativi dell’attività di rappresentanzadei lavoratori;
• nozioni di tecnica dellacomunicazione.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
Art. 37, D.Lgs. 81/08, comma 11 - Formazione del
RLS

La durata minima dei corsi è di 32 ore,

Durata minima:
4 ore annue per le imprese fino a 50 lavoratori
8 ore annue per le imprese con più di 50
lavoratori
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
Attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori
• accede ai luoghi di lavoro;
• è consultato preventivamente e tempestivamente in
ordine alla valutazione dei rischi;
• è consultato sulla designazione del responsabile e
degli addetti al servizio di prevenzione (RSPP/ASPP),
alla attività e del medico competente; di prevenzione
incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di
lavoro
• è consultato in merito all’organizzazione della
formazione;
• riceve le informazioni e la documentazione aziendale
inerente alla valutazione dei rischi e le misure di
prevenzione relative, nonché quelle inerenti agli infortuni
ed alle malattie professionali;
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
Attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori
• formula osservazioni in occasione di visite e
verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle
quali è, di norma, sentito;
• partecipa alla riunione periodica;
• fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
• avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati
nel corso della sua attività;
• può fare ricorso alle autorità competenti qualora
ritenga che le misure di prevenzione e protezione
dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai
dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano
idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il
lavoro.
LAVORATORE
D. Lgs. 81/2008 dall’ art. 2 – Definizioni

a) «Lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla


tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa
nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro
pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al
solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una
professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e
familiari.
LAVORATORE

DIRITTI

DOVERI
LAVORATORE
Il lavoratore rientra nel processo delle responsabilità
quando:
• Attua un comportamento esorbitante (area di
rischio): l’estraneità alla mansione affidatagli pone in
essere un’attività lavorativa diversa da quella cui era
stato preordinato il lavoratore, per cui con la
propria condotta fuoriesce dalla sua area di rischio,
escludendo la responsabilità del ddl interrompendo il nesso
causale.
LAVORATORE
Il lavoratore rientra nel processo delle
responsabilità quando:

• Attua un comportamento abnorme: comportamento


che rientri nelle mansioni proprie ma realizzate in
maniera imprevedibili e non ipotizzabile dal datore di
lavoro
LAVORATORE
Obblighi del lavoratore

Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria


salute e sicurezza e di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli
effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente
alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi
forniti dal datore di lavoro.
LAVORATORE
Obblighi del lavoratore
I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai
dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli
obblighi previsti a tutela della salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni
impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai
preposti, ai fini della protezione collettiva ed
individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di
lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i
mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di
sicurezza;
LAVORATORE
Obblighi del lavoratore
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di
protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al
dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei
dispositivi di sicurezza, nonché qualsiasi eventuale
condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza,
adoperandosi direttamente, in caso di urgenza,
nell'ambito delle proprie competenze e possibilità per
eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e
incombente, dandone notizia al RLS;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i
dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di
controllo;
LAVORATORE
Obblighi del lavoratore

g)non compiere di propria iniziativa operazioni o


manovre che non sono di loro competenza ovvero
che possono compromettere la sicurezza propria o di
altri lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di
addestramento organizzati dal datore di lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti o disposti
dal medico competente.
LAVORATORE
Formazione dei Lavoratori

Accordo Stato – Regione 21/12/2006


FORMAZIONE FORMAZIONE
AGGIORNAMENTO
GENERALE SPECIFICA
4 ore per
5 ANNI
Rischio Basso
8 ore per
4 ORE 5 ANNI
Rischio Medio
12 ore per
5 ANNI
Rischio Alto
ADDETTI ALLA GESTIONE
DELLE EMERGENZE
D. Lgs. 81/2008 dall’ art. 18 – Obblighi del
Datore di lavoro

b)designare preventivamente i lavoratori incaricati


dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e
lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in
caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di
primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
c)nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle
capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla
loro salute e alla sicurezza;
ADDETTI ALLA GESTIONE
DELLE EMERGENZE

Gli addetti sono nominati tra i lavoratori


dal Datore di Lavoro: non è possibile
rifiutare la designazione se non per
giustificato motivo.
Gli addetti seguono corsi di formazione
specifici inerenti il ruolo che devono
svolgere e devono essere in numero
sufficiente e disporre di attrezzature
adeguate.
ADDETTI ALLA GESTIONE
DELLE EMERGENZE

Formazione

Il lavoratore individuato e designato deve essere


sottoposto a specifiche attività di formazione.
In merito ai contenuti della formazione ci si
differenzia a seconda del numero di dipendenti,
del settore d’attività, del livello di rischio e del
livello di rischio incendio applicabile all’azienda.
ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
PRIMO SOCCORSO
Aziende classificate Gruppo A:
I) aziende o unità produttive con attività industriali,
soggette all'obbligo di dichiarazione o notifica,
di cui all'articolo 2 del DLgs 334/99, centrali
termoelettriche, impianti e laboratori nucleari,
aziende estrattive ed altre attività minerarie, lavori
in sotterraneo, aziende per la fabbricazione di
esplosivi, polveri e munizioni.
II) aziende o unità produttive con oltre 5 lavoratori
appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari
INAIL con indice infortunistico di inabilità
permanente superiore a 4.
III) aziende o unità produttive con oltre 5 lavoratori a
tempo indeterminato del comparto
dell'agricoltura.
Aziende classificate Gruppo B:
aziende o unità produttive con 3 o più lavoratori che
non rientrano nel gruppo A

Aziende classificate Gruppo C:


aziende o unità produttive con meno di 3 lavoratori
che non rientrano nel gruppo A
Corso di formazione per Addetto al Primo Soccorso
Per ciascun gruppo di classificazione è prevista, ai sensi
degli allegati 3 e 4 del DM 388/03, la seguente formazione:

CLASSIFICAZIONE AGGIORNAM
DURATA
AZIENDA ENTO
3 moduli di
GRUPPO A formazione per un 3 ANNI
totale di 16 ore
3 moduli di
GRUPPO B formazione per un 3 ANNI
totale di 12 ore
3 moduli di
GRUPPO C formazione per un 3 ANNI
totale di 12 ore
Primo soccorso:
Insieme di semplici manovre orientate
a mantenere in vita l’infortunato ed a
prevenire possibili complicazioni in
attesa dell’arrivo di soccorsi
qualificati.

Pronto soccorso:
Procedure complesse con ricorso a farmaci e
strumentazione, orientate a diagnosticare il
danno e a curare l’infortunato; di competenza
del solo personale sanitario
Nelle aziende o unità produttive di gruppo A o B il
datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature:
a) cassetta di pronto soccorso, tenuta presso ciascun
luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo
facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica
appropriata, contenente la dotazione minima indicata
nell'allegato 1 (D.M. 388/2003), da integrare sulla base
dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e su indicazione
del medico competente, ove previsto, e del sistema di
emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale,
e della quale sia costantemente assicurata, la
completezza ed il corretto stato d'uso dei presidi ivi
contenuti;
Nelle aziende o unità produttive di gruppo A o B il
datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature:

b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare


rapidamente il
sistema di emergenza del Servizio Sanitario
Nazionale.
Contenuto della cassetta di pronto soccorso
(Allegato 1 del DM 388/03):

1. Guanti sterili monouso (5 paia)


2. Visiera paraschizzi
3. Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di
iodio da 1 litro (1)
4. Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da
500 ml (3)
5. Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10)
6. Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2)
7. Teli sterili monouso (2)
8. Pinzette da medicazione sterili monouso (2)
9. Confezione di rete elastica di misura media (1)
Contenuto della cassetta di pronto soccorso
(Allegato 1 del DM 388/03):

10. Confezione di cotone idrofilo (1)


11. Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2)
12.Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2)
13.Un paio di forbici
14. Lacci emostatici (3)
15. Ghiaccio pronto uso (due confezioni)
16. Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2)
17. Termometro
18.Apparecchio per la misurazione della pressione
arteriosa.
Nelle aziende o unità produttive di gruppo C il datore
di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature:

a) pacchetto di medicazione, tenuto presso ciascun


luogo di lavoro, adeguatamente custodito e facilmente
individuabile, contenente la dotazione minima
indicata nell'allegato 2 (D.M. 388/2003) da integrare
sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro, della
quale sia costantemente assicurata, in collaborazione
con il medico competente, ove previsto, la completezza
ed il corretto stato d'uso dei presidi ivi contenuti;
b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare
rapidamente il sistema di emergenza del Servizio
Sanitario Nazionale
Contenuto del pacchetto di medicazione (Allegato 2
del DM 388/03):

1. Guanti sterili monouso (2 paia)


2.Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di
iodio da 125 ml (1)
3. Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da
250 ml (1)
4. Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1)
5. Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3)
6. Pinzette da medicazione sterili monouso (1)
7. Confezione di cotone idrofilo (1)
8. Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1)
ADDETTI ALLA GESTIONE
DELLE EMERGENZE

Contenuto del pacchetto di medicazione (Allegato 2


del DM 388/03):

9. Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1)


10. Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1)
11.Un paio di forbici (1)
12. Un laccio emostatico (1)
13. Confezione di ghiaccio pronto uso (1)
14. Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1)
15.Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i
primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.
ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE
Corso di formazione per Addetto all’emergenza
incendi
Il lavoratore individuato e designato deve essere sottoposta
a specifiche attività di formazione.

AGGIORNAMEN
CORSO DURATA
TO
CORSO A
4 ore 3 anni
(rischio incendio Basso)
CORSO B
8 ore 3 anni
(rischio incendio Medio)
CORSO C
(rischio incendio 16 ore 3 anni
Elevato)
PRESTATORI D’OPERA IN APPALTO
Il sistema di prevenzione si estende anche oltre i confini
organizzativi coinvolgendo anche chi fornisce servizi
o mezzi tecnici che possono influire sulle condizioni di
salute e sicurezza
rispetto dei principi generali di
P r o g e t t i s t a prevenzione in materia di sicurezza e di
salute
impianti rispondenti alle disposizioni
F o r n i t o ri legislative e regolamentari vigenti in
materia di sicurezza
attenersi alle norme di sicurezza e di
igiene del lavoro, nonché alle istruzioni
F a b br i c a n t i fornite dai rispettivi fabbricanti dei
macchinari e/o dai progettisti
SANZIONI
DATORE DI LAVORO da 2.500 a 6.400 euro
arresto da 4 a 8 mesi
DATORE DI LAVORO E da 2.000 a 6.600 euro
DIRIGENTE arresto da 2 a 4 mesi
PREPOSTO da 400 a 1.200 euro
arresto sino a 2 mesi
MEDICO da 600 a 4.000 euro
COMPETENTE arresto sino a 3 mesi
LAVORATORI da 300 a 600 euro
arresto sino a 1 mese
SANZIONI
DATORE DI LAVORO da 2.500 a 6.400 euro
arresto da 4 a 8 mesi
PROGETTISTI da 1.500 a 6.000 euro
arresto sino a 6 mesi
FABBRICANTI da 10.000 a 40.000 euro
arresto da 3 a 6 mesi
INSTALLATORI da 1.200 a 5.200 euro
arresto sino a 3 mesi
SANZIONI
Per il lavoratore sono previste sanzioni per:

✓ inosservanza delle disposizioni fornite dal datore di lavoro


✓ utilizzo non corretto delle attrezzature, sostanze,
dispositivi di sicurezza
✓ rifiuto di uso dei dispositivi di protezione individuale
(DPI)
✓ mancata segnalazione delle deficienze di mezzi e
dispositivi nonché di qualsiasi altra eventuale condizione
di pericolo di cui vengano a conoscenza
✓ rimozione o manomissione dei dispositivi di sicurezza, di
segnalazione o controllo
✓ rifiuto di partecipare ai programmi di formazione e
addestramento
✓ rifiuto di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria
Organigramma della sicurezza aziendale

IL DATORE DI LAVORO CONSULENTI


nomina ESTERNI

RSPP/ASP ADDETTO/ MEDICO


ADDETTO/ COMPETE
P I PRIMO I
ANTINCE NTE
SOCCORS
O NDIO

LAVORATORI RAPPRESENTANTE
ELEGGONO O DEI LAVORATORI
DESIGNANO PER LA SICUREZZA
Esempio sistema di prevenzione aziendale

DATORE DI LAVORO

MEDICO
SPP COMPETENTE
ESTERNI

VALUTAZIONE DEI RISCHI RLS


FORMAZI INNOVAZIONI SORVEGLIANZA
ONE E
TECNOLOGICHE, SANITARIA
PROCEDURE DI
INFORMA SICUREZZA, ETC.
ZIONE
AGGIORNAMENTO
SICUREZZA RIUNIONI
PERIODICHE
ORGANI DI VIGILANZA
Controlli e Vigilanza:

Il rispetto della normativa in materia di igiene e


sicurezza del lavoro, è garantito:

✓ dal controllo degli organismi interni all’attività


lavorativa
✓ dagli interventi ispettivi delle strutture
pubbliche preposte alla vigilanza
ORGANI DI VIGILANZA
Agli organismi interni è riservato
il primo livello di prevenzione

Agli organi di vigilanza pubblici


spettano:
✓ le verifiche per il rispetto delle
norme antinfortunistiche
✓ l’adozione degli eventuali
provvedimenti sanzionatori
✓ gli accertamenti a seguito di
incidenti sul lavoro
ORGANI DI VIGILANZA

ASP
Azienda Sanitaria
INAIL
Provinciale
Istituto Nazionale
per l’Assicurazione
VVF contro gli Infortuni
Vigili del Fuoco sul Lavoro

Direzione
Provinciale del
Lavoro
ORGANI DI VIGILANZA
Azienda Sanitaria Locale
Struttura operativa del Servizio Sanitario Nazionale presente
a livello provinciale sul territorio
 verifica l’applicazione della normativa vigente
tramite il controllo dei luoghi di lavoro
 verifica i cicli lavorativi e gli impianti, valutazione le
sostanze usate e controlla gli accertamenti sanitari
preventivi e/o periodici
 effettua accertamenti sanitari successivi al ricorso
del lavoratore contro il giudizio di inidoneità del
medico competente
ORGANI DI VIGILANZA
Azienda Sanitaria Locale
Struttura operativa del Servizio Sanitario Nazionale presente
a livello provinciale sul territorio
 conduce indagini:

- per conto della magistratura in occasione di infortuni sul


lavoro di
- particolare gravità
- sulle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro
ORGANI DI VIGILANZA

Vigili del Fuoco

Il Corpo Nazionale dei VVF è un organo del Ministero


dell'Interno. Il personale riveste la qualifica di. polizia
giudiziaria Tra i compiti dei V.V.F. rientrano la verifica
e i controlli in materia di prevenzione incendi negli
ambienti di lavoro.
ORGANI DI VIGILANZA

Vigili del Fuoco

L’attività di vigilanza è attuata:


 a richiesta dei soggetti interessati, a norma di
legge, ai fini del controllo dell’osservanza delle
norme di prevenzione incendi
 per procedere al controllo di situazioni di
potenziale pericolo segnalato o comunque rilevato
 per procedere a controlli a campione sulla base di
disposizioni emanate dagli organi centrali del Corpo
Nazionale dei VVF
ORGANI DI VIGILANZA
Istituto Nazionale per l’Assicurazione
contro gli Infortuni sul Lavoro

E’ organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario


Nazionale per quanto riguarda ricerca, sperimentazione,
controllo, consulenza, assistenza, alta formazione,
informazione e documentazione in materia di prevenzione
degli infortuni e delle malattie professionali, sicurezza sul
lavoro nonché promozione e tutela della salute negli
ambienti di vita e di lavoro.
ORGANI DI VIGILANZA
Istituto Nazionale per l’Assicurazione
contro gli Infortuni sul Lavoro
 Acquisire ed archiviare i dati relativi alla
sorveglianza sanitaria dei lavoratori occupati in
aziende ove esistono rischi derivanti da agenti
cancerogeni e biologici, impiego di piombo, amianto o
radiazioni ionizzanti, esposizione a rumore
 Effettuare controlli tecnici richiesti da altri Enti
o Uffici sulla rispondenza di macchinari e dispositivi
alle normative di sicurezza
 Vigilare sui rischi di incidenti rilevanti connessi

a determinate attività industriali


 Effettuare controlli sulle caldaie
ORGANI DI VIGILANZA

Direzione Provinciale del Lavoro


• E’ un ufficio periferico del Ministero del Lavoro che ha il
compito, fra l’altro, di vigilare sull’applicazione delle leggi in
materia di lavoro e di sicurezza sociale.
ORGANI DI VIGILANZA
Direzione Provinciale del Lavoro
Presso la Direzione provinciale del lavoro è previsto il Servizio
Ispezioni del Lavoro (SIL) che può esercitare un’attività
di vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia
di sicurezza nelle attività lavorative comportanti rischi
particolarmente elevati:
attività nel settore delle costruzioni edili o di genio
civile e più in particolare lavori di costruzione, manutenzione,
riparazione, demolizione, conservazione e risanamento di opere
fisse, permanenti o temporanee, in muratura e in cemento
armato, opere stradali, ferroviarie, idrauliche,scavi, montaggio
e smontaggio di elementi prefabbricati, lavori in sotterraneo e
gallerie, anche comportanti l’impiego di esplosivi
 lavori in cassoni ad aria compressa e lavori subacquei
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Grazie
Ing.Angelino Gambera
Cell 3401510814
mail.
Ing.angelinogambera@gmail.com

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