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PERCHÉ A SCUOLA ?
• Pertanto, nelle scuole secondarie di secondo grado gli alunni sono equiparati ai
lavoratori quando usano i laboratori o frequentano i percorsi di Alternanza scuola-lavoro,
ossia l’inserimento degli studenti delle classi terze, quarte e quinte in ambienti di lavoro. Lo
studente sia quando è a scuola sia quando è inserito in un percorso di alternanza, oltre ad
operare in un ambiente a norma di legge, deve aver seguito un percorso di formazione in
materia di igiene e sicurezza del lavoro.
• Il D. Lgs. n. 81/08 sancisce l’obbligo (artt. 36 e 37) per il datore di lavoro (nel nostro
caso il Dirigente scolastico) di provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un'adeguata
informazione in materia di sicurezza e salute e sui rischi e l'organizzazione della sicurezza
sul posto di lavoro.
1. QUADRO NORMATIVO
Nel nostro ordinamento giuridico sono molte le fonti che si occupano del tema della salute e
sicurezza sul lavoro.
Il Codice Civile
• Art. 2050 Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose: chiunque cagiona danni
ad altri nello svolgimento di un’attività pericolosa, per sua natura o per i mezzi adoperati, è
tenuto al risarcimento dei danni, a meno che non prova di aver adottato tutte le precauzioni
per evitare il danno (rischio residuo).
• Art. 2048 Responsabilità dei precettori e dei maestri d’arte: coloro che insegnano un
mestiere o un’arte (i docenti) sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro
allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza a meno che non provano di
non aver potuto impedire il fatto.
• Art. 2087 Tutela delle condizioni di lavoro: l’imprenditore (datore di lavoro) deve
adottare tutte le misure che, per la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono
necessarie per tutelare l’integrità fisica e morale del lavoratore.
La Costituzione
Il Codice penale
• Art. 437 E’ punito con la reclusione (da 6 mesi a 5 anni) chiunque, con dolo, omette
di collocare o rimuove e danneggia impianti e segnali volti a prevenire infortuni. La pena
aumenta in caso di disastro.
• Art. 451 E’ punito in modo meno grave lo stesso reato commesso con colpa.
• Art. 589 E’ punito l’omicidio colposo con un aggravio di pena (reclusione da 2 a 7
anni) quando esso è la conseguenza della violazione di norme volte a prevenire infortuni sul
lavoro.
• Lo stesso si verifica in caso di lesioni personali colpose, reato previsto dall’art. 590
(in caso di lesioni gravi, reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da 500 a euro 2000, in
caso di lesioni gravissime, reclusione da uno a tre anni…).
Art. 9 Tutela della salute e dell’integrità fisica: i lavoratori, mediante loro rappresentanze,
hanno diritto a controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e
delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte
le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica.
PRIMA PARTE: FORMAZIONE
GENERALE
PARLEREMO DI …
• In tutti gli ambienti dove viviamo ci sono rischi che possono rappresentare una
minaccia per la nostra sicurezza.
• La corretta percezione dei fattori di rischio è fondamentale per la prevenzione degli
infortuni.
PERICOLO
Proprietà o qualità intrinseca di una cosa o di una situazione che può causare danni. Molte
cose (attrezzi, sostanze, impianti) e molte situazioni (lavorare con animali, in condizioni
climatiche esasperate o in ambienti rumorosi) possono rappresentare un pericolo. Il
pericolo è una condizione oggettiva.
RISCHIO
Probabilità /possibilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle
persone. Il rischio esiste quando vi è contemporanea presenza di un pericolo e di qualcuno
esposto a esso. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e della
possibilità che essa si trasformi in un danno.
MALATTIA PROFESSIONALE
IL LAVORATORE SI AMMALA A SEGUITO DI UN’ESPOSIZIONE PROLUNGATA A
SOSTANZE O SITUAZIONI PERICOLOSE, LA CAUSA È NON VIOLENTA, MA LENTA E
PROGRESSIVA NEL TEMPO.
• la causa violenta
• l’accadimento in occasione di lavoro
• la morte o l’inabilità permanente o temporanea, assoluta o parziale, al lavoro