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TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA

NEI LUOGHI DI LAVORO

FORMAZIONE DEI LAVORATORI

PRIMA PARTE FORMAZIONE GENERALE


CONCETTI GENERALI SULLA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI
LAVORATORI COME DA D.LGS 81/08 E S.M.I.

COSA SI INTENDE PER SICUREZZA SUL LAVORO


• Per “sicurezza sul lavoro” si intende una condizione necessaria per assicurare al
lavoratore una situazione lavorativa nella quale non ci sia il rischio di incidenti. Il luogo di
lavoro deve essere dotato degli strumenti in grado di prevenire ed eliminare, parzialmente o
totalmente, pericoli, rischi e danni.
• Dal punto di vista giuridico per “sicurezza sul lavoro” si intendono le attività, adottate
dal datore di lavoro e dai lavoratori stessi, volte a garantire misure di prevenzione e
protezione, contro la possibilità del verificarsi di incidenti.

DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008

• Il Decreto n. 81/08 contiene la normativa di riferimento in materia di sicurezza sul


lavoro e questo fa sì che il Testo sia in continua evoluzione e venga modificato, aggiornato
e integrato (D.Lgs. 106/2009 e D.Lgs.151/2015).
• L’ultima modifica risale a maggio 2023 (Decreto lavoro 48/23).

PERCHÉ A SCUOLA ?

• La scuola è un ambiente di lavoro nel quale convivono lavoratori (docenti,


amministrativi, collaboratori scolastici) e soprattutto studenti.
• L’art. 2 del T.U. 81/2008 prevede che l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari
e il partecipante ai corsi di formazione professionali, nei quali si faccia uso di laboratori,
attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le
apparecchiature fornite di videoterminali, limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia
effettivamente applicato alle strumentazioni o ai laboratori in questione, sia equiparato al
lavoratore, per quanto riguarda i diritti di tutela della salute e della sicurezza.

• Pertanto, nelle scuole secondarie di secondo grado gli alunni sono equiparati ai
lavoratori quando usano i laboratori o frequentano i percorsi di Alternanza scuola-lavoro,
ossia l’inserimento degli studenti delle classi terze, quarte e quinte in ambienti di lavoro. Lo
studente sia quando è a scuola sia quando è inserito in un percorso di alternanza, oltre ad
operare in un ambiente a norma di legge, deve aver seguito un percorso di formazione in
materia di igiene e sicurezza del lavoro.
• Il D. Lgs. n. 81/08 sancisce l’obbligo (artt. 36 e 37) per il datore di lavoro (nel nostro
caso il Dirigente scolastico) di provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un'adeguata
informazione in materia di sicurezza e salute e sui rischi e l'organizzazione della sicurezza
sul posto di lavoro.
1. QUADRO NORMATIVO

Nel nostro ordinamento giuridico sono molte le fonti che si occupano del tema della salute e
sicurezza sul lavoro.

Il Codice Civile
• Art. 2050 Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose: chiunque cagiona danni
ad altri nello svolgimento di un’attività pericolosa, per sua natura o per i mezzi adoperati, è
tenuto al risarcimento dei danni, a meno che non prova di aver adottato tutte le precauzioni
per evitare il danno (rischio residuo).
• Art. 2048 Responsabilità dei precettori e dei maestri d’arte: coloro che insegnano un
mestiere o un’arte (i docenti) sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro
allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza a meno che non provano di
non aver potuto impedire il fatto.
• Art. 2087 Tutela delle condizioni di lavoro: l’imprenditore (datore di lavoro) deve
adottare tutte le misure che, per la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono
necessarie per tutelare l’integrità fisica e morale del lavoratore.

La Costituzione

• Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e


interesse della collettività…
• Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni. Cura
la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori…
• Art. 41 L’iniziativa privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale
o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

Il Codice penale

• Art. 437 E’ punito con la reclusione (da 6 mesi a 5 anni) chiunque, con dolo, omette
di collocare o rimuove e danneggia impianti e segnali volti a prevenire infortuni. La pena
aumenta in caso di disastro.
• Art. 451 E’ punito in modo meno grave lo stesso reato commesso con colpa.
• Art. 589 E’ punito l’omicidio colposo con un aggravio di pena (reclusione da 2 a 7
anni) quando esso è la conseguenza della violazione di norme volte a prevenire infortuni sul
lavoro.
• Lo stesso si verifica in caso di lesioni personali colpose, reato previsto dall’art. 590
(in caso di lesioni gravi, reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da 500 a euro 2000, in
caso di lesioni gravissime, reclusione da uno a tre anni…).

Lo Statuto dei lavoratori (Legge n. 300/1970)

Art. 9 Tutela della salute e dell’integrità fisica: i lavoratori, mediante loro rappresentanze,
hanno diritto a controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e
delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte
le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica.
PRIMA PARTE: FORMAZIONE
GENERALE
PARLEREMO DI …

2. PERICOLO, RISCHIO, DANNO, PREVENZIONE E PROTEZIONE

• In tutti gli ambienti dove viviamo ci sono rischi che possono rappresentare una
minaccia per la nostra sicurezza.
• La corretta percezione dei fattori di rischio è fondamentale per la prevenzione degli
infortuni.

PERICOLO
Proprietà o qualità intrinseca di una cosa o di una situazione che può causare danni. Molte
cose (attrezzi, sostanze, impianti) e molte situazioni (lavorare con animali, in condizioni
climatiche esasperate o in ambienti rumorosi) possono rappresentare un pericolo. Il
pericolo è una condizione oggettiva.

RISCHIO
Probabilità /possibilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle
persone. Il rischio esiste quando vi è contemporanea presenza di un pericolo e di qualcuno
esposto a esso. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e della
possibilità che essa si trasformi in un danno.

PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO: attrezzature di lavoro - sostanze pericolose -


esposizione ad agenti biologici attraverso cui si possono trasmettere malattie - condizioni
difficili - attrezzature munite di videoterminali.

• DANNO: conseguenza negativa derivante dalla presenza di un pericolo. Consiste in


una lesione fisica o in un danno alla salute.
Il danno può essere:
Gravissimo (4)
Grave (3)
Medio (2)
Lieve (1)

• Il danno per il lavoratore può consistere in una malattia professionale o in un


infortunio.

MALATTIA PROFESSIONALE
IL LAVORATORE SI AMMALA A SEGUITO DI UN’ESPOSIZIONE PROLUNGATA A
SOSTANZE O SITUAZIONI PERICOLOSE, LA CAUSA È NON VIOLENTA, MA LENTA E
PROGRESSIVA NEL TEMPO.

ESEMPIO DI MALATTIA PROFESSIONALE


Qual è il fattore che potrebbe causare Rumore
danni?

Ci sono fattori che aumentano o Esposizione per lunghi


diminuiscono la probabilità di causare periodi senza aver
danni? indossato gli
otoprotettori (cuffia)

Quale danno si può prevedere? Ipoacusia, disturbi


neuro vegetativi, stress,
ecc.

INFORTUNIO SUL LAVORO


INCIDENTE CHE PROVOCA LA MORTE O UNA INVALIDITÀ PERMANENTE O
TEMPORANEA A SEGUITO DI UNA CAUSA VIOLENTA CHE SI VERIFICA SUL
LAVORO.
PERCHÉ SI CONFIGURI L’INFORTUNIO SUL LAVORO DEVONO SUSSISTERE I
SEGUENTI REQUISITI:

• la causa violenta
• l’accadimento in occasione di lavoro
• la morte o l’inabilità permanente o temporanea, assoluta o parziale, al lavoro

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