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LA SICUREZZA SUI

LUOGHI DI LAVORO
La sicurezza e la salute sul lavoro sono
beni essenziali.
Troppi infortuni accadono nei luoghi
di lavoro per la negligenza
nel rispettare le norme di sicurezza e per
La carenza di una adeguata cultura
della prevenzione del rischio.
Gli infortuni rappresentano un danno
Inaccettabile per il lavoratore, per l'azienda
e per l'intera collettività.
Questo significa:
conoscenza dei rischi e quindi comportamenti
adeguati all'obiettivo di prevenirli
o ridurli il più possibile.
Definizioni

Rischio

Il rischio è un concetto probabilistico, è la probabilità che


accada un certo evento capace di causare un danno alle
persone. La nozione di rischio implica la esistenza di una
sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un
danno.
Pericolo
Il pericolo è una proprietà intrinseca, non legata a
fattori esterni, di un determinato fattore (situazione,
oggetto, sostanza, ecc.) che per le sue proprietà o
caratteristiche ha la capacità di causare un danno alle
persone.
Devo attraversare una strada

Il pericolo (potenziale danno) sta nel fatto che durante l’attraversamento posso
essere investito da qualcosa.

Il punto che fa la differenza è:


Da cosa posso essere investito e con quali
conseguenze??

La probabilità è data dalla frequenza di casi d’investimento possibili:

Nel nostro esempio sarà direttamente proporzionale al numero di macchine che


passano e inversamente proporzionale alla mia velocità di attraversamento.

 Il rischio che un giovane atletico resti vittima di un infortunio grave


attraversando una stradina di campagna dove transita una bicicletta ogni
30 minuti è piuttosto «basso».

 Il rischio che un vecchietto col bastone resti vittima di un infortunio grave


attraversando la tangenziale di Catania all’ora di punta è piuttosto
«elevato».
“Trova il pericolo”
“Soluzione”
Attrezzi in
bilico sul L’operaio si è tolto
tetto l’imbracatura

L’operaio
senza Scalino rotto.
imbracatura

Capo cantiere distratto


perché parla al telefono.
L’operaio si è
tolto i guanti
protettivi Scala poggiata
su una superficie
non regolare e
L’operaio si è tolto i L’operaio si è sorretta da un
guanti protettivi tolto le cuffie appoggio
di protezione instabile. Buca non
Operaio su una segnalata
dell’udito
cassa di legno e
non sulla scala

Rastrello a terra Scintille


(pericolo di Cavo per terra e in vicino liquidi Ostacoli in
inciampare!) più aggiustato con infiammabili mezzo al
nastro adesivo prato
L'Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL)
fornisce indicazioni di valutazione per l'identificazione
delle sorgenti di rischio, indispensabili per organizzare i
futuri interventi. Si possono individuare rischi per la sicurezza,
rischi per la salute e rischi trasversali.
Classificazione dei rischi
(in relazione alla natura dei rischi)

Rischi per la sicurezza (di natura infortunistica)

Rischi per la salute (di natura igienico - ambientale)

Rischi trasversali (per la salute e la sicurezza)


Classificazione dei rischi
Sostanze
e Impianti
preparati
elettrici
pericolosi Rischi per la sicurezza
(di natura infortunistica)

possibile verificarsi di
incidenti/infortuni, ovvero di
danni o menomazioni fisiche

Macchine Strutture

Incendio ed
esplosioni
Classificazione dei rischi

Rischi per la salute


(di natura igienico - ambientale)

Agenti Agenti fisici


chimici
(rumore, vibrazioni,
(per ingestione,
Agenti biologici luce, temperatura,
contatto cutaneo,
(virus, batteri, funghi, parassiti, ventilazione,
inalazione di
acari della polvere, peli animali, umidità, radiazioni
polveri, fumi,
blatte, ecc. che potrebbero ultraviolette, luce
nebbie, gas e
provocare allergie o laser, ecc.)
vapori)
intossicazioni)
Che cos'è il documento unico valutazione dei rischi?

Il documento valutazione rischi è l'elemento fondamentale


per garantire la sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro
e per la tutela della salute dei lavoratori.
Per redigere il documento è chiaro che bisogna effettuare
preventivamente, una valutazione dei rischi.
Questa si effettua entrando nei luoghi di lavoro
ove si svolge l'attività dell'azienda e si effettuano osservazioni,
analisi e misurazioni per individuare i pericoli e per determinare
l'entità con cui incidono sulla sicurezza e sulla
salute dei lavoratori.
Il documento valutazione rischi risulta quindi essere la relazione
scritta dell'attività di valutazione arricchita però da un piano di
miglioramento della sicurezza.
Il documento valutazione rischi non individua solamente la
rappresentazione dello stato dell'azienda dal punto di
vista della sicurezza, ma è anche una guida che indica a
tutti gli operatori preposti alla sicurezza all'interno dell'azienda,
gli interventi da attuare per raggiungere un miglioramento
significativo.
Valutazione dei Rischi

Fasi della valutazione dei rischi:

ANALISI DEI
1 PERICOLI
MISURE VALUTAZIONEDEI
CORRETTIVE RISCHI

6
Servizio di 2
Prevenzione e
Protezione
VERIFICA aziendale PIANIFICAZION
RISCHI E INTERVENTI
RESIDUI 3
5 ATTUAZIONE

4 INTERVENTI
Legislazione antinfortunistica

La legislazione antinfortunistica considera l'azienda la


destinataria primaria delle norme di sicurezza e salute sul lavoro
in quanto su di essa gravano la responsabilità per gli illeciti
commessi dalle persone che operano per l'azienda stessa.
La più importante legge antinfortunistica è il Testo unico
sulla sicurezza,salute e prevenzione infortuni e malattie
professionali o DLgs 81/2008, entrata in vigore il 15 maggio 2008.
I destinatari della nuova norma sono:
IL Datore di lavoro (DL): è il soggetto titolare
del rapporto di lavoro con il lavoratore o comunque il soggetto
che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione dell'impresa,
ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità
produttiva in quanto vi esercita i poteri decisionali e di spesa.
Proprio in virtù dei poteri che detiene, egli ha la principale
responsabilità della tutela e promozione della salute dei lavoratori
sul luogo di lavoro.
Il Responsabile del servizio di protezione e prevenzione (RSPP):
è la persona designata dal datore di lavoro che ha il compito
assieme alle altre figure di proporre interventi per ridurre
la probabilità che avvengano incidenti e ridurre le conseguenze
degli eventi incidentali quando questi dovessero avvenire,
riducendo anche l'esposizione dei lavoratori ad
agenti nocivi (protezione dei lavoratori).
Il Medico competente (MC): collabora con l'RSPP
ed il datore di lavoro all'individuazione dei rischi d'infortunio
e all'eventuale proposta di contromisure, gestisce il piano di
sorveglianza sanitaria. Collabora con l'attività di formazione
ed informazione dei lavoratori e partecipa alla riunione periodica
di prevenzione e protezione.
Il Rappresentante dei lavoratori (RL): viene nominato dai
Dipendenti dell'azienda e rappresenta e risponde a tutti i
lavoratori. Può essere consultato in materia di sicurezza e
igiene del lavoro. Partecipa alle riunioni periodiche di
prevenzione e protezione. Riceve una formazione specifica.
I preposti: sono lavoratori che nell'ambito delle
competenze e attribuzioni affidate hanno il compito di
predisporre e sorvegliare un determinato lavoro e che hanno
una certa autonomia per fornire ordini o indicazioni ai lavoratori
su come svolgere l'attività.
Valutazione dei rischi dovuti alle macchine,
alle attrezzature e ai processi

La valutazione del rischio per l'operatore che utilizza macchine o


attrezzature è definita dalla norma UNI EN ISO 12100-2:2009
"Sicurezza del macchinario - Principi per la valutazione del rischio".
L'identificazione dei pericoli avviene prendendo in considerazione le
modalità operative delle macchine, delle attrezzature, dei processi e i vari
metodi di intervento, in particolare:
- l'interazione umana durante l'intera durata di vita delle attrezzature,
- analizzando le operazioni che l'addetto svolge durante
l'attività lavorativa;
- l'efficienza della macchine e lo stato degli ambienti, in situazioni sia
ordinarie sia straordinarie;
- il comportamento improprio dell'operatore.
La valutazione del rischio derivante dall'uso di macchine o di attrezzature
dipende dai seguenti fattori:
- gravità del danno;
- probabilità che si manifesti l'evento pericoloso, stimata tenendo conto
delle misure adottate e presenti sulla macchina al momento
della valutazione;
- frequenza e durata dell'esposizione, valutata come tempo cumulato
durante il quale l'operatore si espone al potenziale pericolo;
- evitabilità del pericolo, valutata come somma di due fattori distinti:
- l'evitabilità di funzione della persona, che tiene in considerazione
il grado di formazione e informazione che ha l'operatore
circa l'eventuale pericolo;
- l'evitabilità dovuta alla velocità di manifestazione dell'evento stesso.
Direttiva macchine
La Direttiva Macchine è norma europea recepita in Italia con il
D.P.R. 459/96 a aggiornata con D.Lgs. 17/2010, essa comprende le
seguenti norme:
 Sicurezza e affidabilità dei sistemi di comando (i
sistemi di comando delle macchine devono resistere alle
sollecitazioni di funzionamento e agli agenti esterni);

 Avviamento (deve essere possibile solo con un’azione


volontaria sull’apposito dispositivo);

 Dispositivo di arresto (deve consentire l’arresto della


macchina in condizioni di sicurezza);

 Pulsante di emergenza (tutte le macchine devono


essere dotati di un pulsante di emergenza di colore rosso
in grado di arrestarne immediatamente il funzionamento);
Direttiva macchine
Le macchine, inoltre, devono essere progettate e realizzate per
evitare rischi dovuti a:

 Caduta o lancio di oggetti (con schermi per trucioli, schegge, ecc.);

 Elementi mobili (con dispositivi di protezione dei cinematismi);

 Energia elettrica (salvavita, messa a terra, ecc.);

 Elettricità statica (dispositivi di scarica);

 Errori di montaggio (indicazioni scritte o disegnate sulla macchina);

 Rumore (dispositivi di insonorizzazione);


Tutte le macchine progettate
 Radiazioni (schermi protettivi);
e realizzate in conformità alla
 Emissioni di polveri e gas (dispositivi
Direttiva Macchine portano
di aspirazione). impresso (e ben visibile) il
marchio CE.
Videoterminali
Il D.lgs 81/08 ha imposto delle regole generali riguardanti:
 distribuzione del lavoro per evitare la ripetitività e
l’affaticamento psico-fisico;
 pause di lavoro (Ogni lavoratore ha il diritto di una
pausa di 15 minuti ogni 2 ore di attività);

 controlli sanitari (per gli addetti che utilizzano i


videoterminali sistematicamente e abitualmente per
almeno 20 ore settimanali;

 informazioni da fornire al lavoratore in merito al


posto di lavoro;

 formazione del lavoratore ad un uso adeguato


dell’hardware e del software.
Videoterminali

I rischi riguardano:
Ergonomia:
 disturbi per la vista e per gli occhi (Astenopia)disciplina
scientifica che
 disturbi muscolo-scheletrici;
studia le
 disturbi da affaticamento fisico o mentale. condizioni e
l’ambiente di
lavoro per

Si possono prevenire con adattarli alle

l’applicazione di principi capacità e ai limiti

ERGONOMICI nella progettazione psicofisiologici del

dei posti di lavoro e con lavoratore.

comportamenti adeguati da parte


dei lavoratori
Videoterminali
Prescrizioni riguardanti le Attrezzature
Tavolo

Altezza fissa o regolabile, compresa tra 70 -80 cm,

superficie opaca, chiara

ma nè bianca nè nera.

Spazio sotto piano di lavoro

La profondità deve consentire


l’alloggiamento delle gambe Braccia piegate a 90°
semidistese (min 80 cm)
Monitor

buona definizione; superfici prive di riflessi; facile


regolazione luminosità e orientamento; immagine
stabile senza sfarfallamenti; caratteri leggibili e
definiti; distanza di 50-70 cm dagli occhi; la parte
retrostante lontana da pareti, pulito.
IL PERICOLO DI INCENDIO
(D.lgs n. 81/08 - D.lgs 3 agosto 2009 n. 106 (Nuovo testo unico
in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)

Cosa è l’Incendio?
Combustione sufficientemente rapida e non controllata che si sviluppa senza limitazioni
nello spazio e nel tempo, con notevole sviluppo di:

 Calore
 Fiamme
 Fumo
 Gas caldi.
Le condizioni necessarie per avere una
combustione sono:
- presenza del combustibile
- presenza del comburente
- presenza di una sorgente di calore Innesco

Combustibile:
Qualsiasi sostanza in grado di bruciare.
I materiali combustibili possono essere allo stato
solido, liquido o gassoso.

Comburente:
sostanza che consente e favorisce la
combustione; il più importante è l'ossigeno
dell'aria ed è quello maggiormente reperibile in
natura

Calore:
forma di energia che si manifesta con
l'innalzamento della temperatura. Un
combustibile brucia quando viene a trovarsi ad
una temperatura tale che, avvicinando l'innesco,
inizia la combustione
DAL PERICOLO AL RISCHIO

L’INCENDIO È PERICOLOSO.

LA PROBABILITÀ CHE ESSO SI SVILUPPI E LA


VICINANZA DI PERSONE O COSE CHE POSSONO
ESPOSTE DETERMINANO UN RISCHIO.
COSA SONO I D.P.I.
D.lgs n. 81/08 - D.lgs 3 agosto 2009 n. 106
(Nuovo testo unico
in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)
Titolo III, Capo II, Art. 74

Dispositivo di protezione
individuale (DPI). Qualsiasi
attrezzatura destinata ad essere
indossata e tenuta dal lavoratore
per proteggerlo contro uno o più
rischi per la sicurezza o la salute
durante il lavoro, inclusi
complementi od accessori.
ATTENZIONE !

I DPI vanno considerati come l'ultima linea di


difesa della sicurezza dei lavoratori ...

Devono essere forniti dal datore di lavoro a


protezione dei rischi residui, ossia da tutti
quei rischi che non è stato possibile eliminare in
altro modo (scelta delle modalità di lavoro, delle
macchine e delle attrezzature, organizzazione
degli ambienti di lavoro).
ATTENZIONE !

I DPI vanno considerati come l'ultima linea di


difesa della sicurezza dei lavoratori ...

Devono essere forniti dal datore di lavoro a


protezione dei rischi residui, ossia da tutti
quei rischi che non è stato possibile eliminare in
altro modo (scelta delle modalità di lavoro, delle
macchine e delle attrezzature, organizzazione
degli ambienti di lavoro).
PER OGNI PARTE DEL CORPO
ESISTE UNA TIPOLOGIA DI DPI

 CAPO
 OCCHI
 UDITO
 APPARATO RESPIRATORIO
 MANI
 CORPO
SEGNALETICA
DIVIETO
• I CARTELLI DI DIVIETO SONO DI FORMA CIRCOLARE CON
PITTOGRAMMI NERI SU FONDO BIANCO E BORDO ROSSO
CON STRISCIA TRASVERSALE ROSSA

DIVIETO DI
DIVIETO DI
SPEGNERE
ACCESSO
CON ACQUA
AI NON
ACQUA NON AUTORIZZATI
POTABILE

VIETATO
FUMARE O
USARE VIETATO
VIETATO
FIAMME LIBERE FUMARE
NON AI PEDONI
TOCCARE
SEGNALETICA
AVVERTIMENTO
• I CARTELLI DI AVVERTIMENTO SONO DI FORMA
TRIANGOLARE CON PITTOGRAMMI NERI SU
FONDO GIALLO E BORDO NERO

SOSTANZA
CORROSIVA
RISCHIO RISCHIO
BIOLOGICO DI INCIAMPO

TENSIONE
SOSTANZA SOSTANZA ELETTRICA
VELENOSA COMBURENTE PERICOLOSA
SEGNALETICA
PRESCRIZIONE
• I CARTELLI DI PRESCRIZIONE SONO DI
FORMA CIRCOLARE CON PITTOGRAMMI
BIANCHI SU FONDO AZZURRO

CALZATURE DI GUANTI DI
SICUREZZA OBBLIGATORIE PROTEZIONE OBBLIGATORI

PROTEZIONE PROTEZIONE PROTEZIONE


OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA
VIE RESPIRATORIE DEGLI OCCHI DELL’UDITO
SEGNALETICA
SALVATAGGIO
• I CARTELLI DI SALVATAGGIO SONO DI FORMA
RETTANGOLARE-QUADRATA CON PITTOGRAMMI
BIANCHI SU FONDO VERDE

PERCORSO/USCITA DIREZIONE
DI EMERGENZA DA SEGUIRE

PRONTO
SOCCORSO

LAVAGGIO
PER OCCHI BARELLA
SEGNALETICA
ANTINCENDIO
• I CARTELLI PER ATTREZZATURE ANTINCENDIO
SONO DI FORMA RETTANGOLARE-QUADRATA CON
PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO ROSSO

ESTINTORE LANCIA
ANTINCENDIO

DIREZIONE SCALA
DA SEGUIRE ANTINCENDIO
SEGNALETICA
OSTACOLI
• I CARTELLI PER OSTACOLI GENERICI SONO DI
COLORE GIALLO ALTERNATO AL NERO OVVERO ROSSO
ALTERNATO AL BIANCO

Per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di


caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate
dell'impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro
Grazie per l’attenzione

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