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OHSAS 18001
paolo@benni.org
2009
WWW.TESTOUNICOSICUREZZA.COM
http://www.testounicosicurezza.com
Sommario
1.Introduzione
2.Documentazione di riferimento
3.Glossario
4.Elementi del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute
5.Politica della Sicurezza e Salute
6.Pianificazione
7.Attuazione e funzionamento
8.Controlli ed azioni correttive
9.Riesame della direzione
10.Certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute
1. Introduzione
Negli ultimi anni, a seguito di una sempre pi accresciuta sensibilit nel campo della
sicurezza, della salute e dell'ambiente da parte delle Organizzazioni si sono sviluppati sistemi di
qualit di prodotto, ambiente e sicurezza.
La tutela della salute e della sicurezza dei cittadini nelle attivit professionali e nella vita
civile costituisce una doverosa risposta ad una delle tante emergenti domande di qualit
sociale, qualit che trascende la tradizionale qualit economica finalizzata alla soddisfazione
dei bisogni correlati agli specifici rapporti contrattuali tra produttore e cliente/consumatore e
ormai largamente imposta dalle leggi di mercato.
E' quindi quasi ovvio che tale risposta sia pervenuta attraverso i Sistemi di Gestione della
Sicurezza e Salute (SGS), fondamentalmente di matrice anglossasone quale la BS 8800 e
successivamente la OHSAS 18001, che hanno conquistato ben presto una considerevole
affermazione, proprio perch impostati in un'ottica di gestione per il miglioramento, alla base del
quale stanno, per l'appunto, la consapevolezza, l'impegno e la partecipazione delle risorse
umane coinvolte.
Il Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute integra la parte del sistema di gestione
generale che comprende la struttura organizzativa, responsabilit, prassi, procedure,
procedimenti e risorse per la determinazione e l'attuazione della politica di prevenzione degli
incidenti ed infortuni.
Il SGS permette di pianificare le azioni necessarie per assicurare una corretta gestione
della sicurezza e della salute dei lavoratori, nelle varie fasi dell'attivit produttiva in funzione
delle tipologie e caratteristiche dei rischi di incidente ed infortunio presenti nelle attivit
dell'Organizzazione.
La normativa vigente per la sicurezza e salute sul lavoro in Italia fino all'inizio degli anni
novanta risentiva di un approccio c.d. Command and Control ovvero lo Stato emana la legge e
nel frattempo, attraverso gli organismi di vigilanza, controlla l'applicazione della norma. Con il
recepimento della Direttiva Europea n. 89/391 e direttive collegate con il D.Lgs. n. 626/1994, il
legislatore, pur non abrogando le normativa previgente, ha voluto dare un approccio pi
gestionale alla materia riguardante la Sicurezza e Salute introducendo il documento di
valutazione dei rischi. Il documento, infatti, prevede l'analisi delle attivit svolte
dall'Organizzazione e i rischi connessi a tali attivit, l'individuazione delle misure di prevenzione
e di protezione e i dispositivi di protezione individuale conseguente alla predetta valutazione e il
programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza (c.d. piano di sicurezza) in conseguenza della valutazione di cui sopra. La partenza
del piano di sicurezza comunque deve essere l'applicazione di tutte le norme cogenti e tale
concetto alla base di tutti i sistemi di qualit incluso il SGS e impegna le Organizzazioni
proattive a continui monitoraggi delle proprie prestazioni sulla Sicurezza e Salute dei lavoratori.
Le Organizzazioni che vogliono applicare volontariamente il Sistema di Gestione della
Sicurezza e Salute possono prendere come riferimento le linee guida pubblicate in questi ultimi
anni i cui riferimenti sono riportati nel punto successivo.
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L'applicazione di un SGS pu essere validata da un ente esterno (c.d. di terza parte).
2. Documentazione di riferimento
BS 8800:1996, Guide to occupational health and safety management systems
OHSAS 18001:1999, Occupational Health and Safety management Systems _ Specification
OHSAS 18002: 2000 Guidelines for the implementation of OHSAS 18001
INAIL - ISPESL - UNI 2001 Parti Sociali Sistemi di Gestione della Sicurezza e Salute sul
Lavoro:
Linea guida alla Implementazione
UNI EN ISO 19011:2003 Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualit e/o
di gestione ambientale
Documenti SINCERT Rapporto tecnico RT 12
_
DECRETO MINISTERIALE 9 agosto 2000(Linee guida per l'attuazione del sistema di
gestione della sicurezza)
_
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81(Attuazione dell'articolo 1 della legge 3
agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)
3. Glossario
Nell'ambito di un Sistema di Gestione della Sicurezza sono adottate le seguenti sigle,
abbreviazioni e definizioni:
Addestramento
Azione finalizzata all'acquisizione di conoscenze e capacit operative, relative ad aspetti
"pratici" della professione svolta.
Si tratta di un sotto insieme della Formazione.
Attraverso la realizzazione di un certo numero di ripetizioni dell'azione, si acquisiscono la
manualit, la destrezza e il comportamento richiesto.
Agente
Agente chimico, fisico o biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per
la salute.
Audit
Processo sistematico per determinare se le attivit ed i risultati relativi sono conformi ai
criteri pianificati e se questi criteri sono implementati efficacemente sono utilizzabili per il
raggiungimento della politica e degli obiettivi dell'Organizzazione.
Nota: Gli Audit interni sono effettuate per fini interni dall'Organizzazione stessa, o per suo conto, e possono costituire la
base per una autodichiarazione di conformit da parte dell'Organizzazione. Gli Audit esterni sono effettuati da organismi
esterni indipendenti. Tali organismi rilasciano certificazioni di conformit a requisiti quali, ad esempio la OHSAS 18001.
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Comunicazione esterna
Il flusso di informazione orale e/o scritta attinente al SGS proveniente dall'esterno della
sede e diffusa all'interno e viceversa, anche a carattere divulgativo/promozionale/d'immagine.
Comunicazione interna
Il flusso di informazione orale e/o scritta attinente al SGS trasmessa all'interno della sede,
anche a carattere divulgativo/promozionale/d'immagine.
DdL
Datore di lavoro. Soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il
soggetto che, secondo il tipo di organizzazione dell'impresa, ha la responsabilit dell'impresa
stessa ovvero dell'unit produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa (D.Lgs. n.
81/2008, art. 2, comma 1, lettera b).
Dirigente
persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando
l'attivit lavorativa e vigilando su di essa (D.Lgs. n. 81/2008, art. 2, comma 1, lett. d).
Emergenza
Condizione anomala e rischiosa che pu presentarsi in modi e tempi non completamente
prevedibili. L'emergenza un fenomeno non interamente codificabile, che pu evolvere con
danni a persone e/o cose e che richiede un intervento immediato.
Formazione
Azione rivolta a migliorare almeno una delle seguenti aree di competenza: conoscenze,
abilit (capacit) e atteggiamenti. Tale processo d'apprendimento finalizzato al miglioramento
dei comportamenti organizzativi. Deve essere considerata Formazione alla sicurezza tutta
l'attivit i cui risultati ricadono nel campo della prevenzione, protezione, eliminazione dei rischi,
sicurezza e salute nell'ambiente di lavoro, compresa in tal senso la Formazione su contenuti
tecnico_professionali. Di norma si ritiene necessaria la verifica dei risultati di tali azioni, in
particolare per il personale operativo, interessato al processo di qualificazione.
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Personale competente e indipendente da quelli che hanno responsabilit diretta sulle
attivit esaminate (pu essere costituito anche da un singolo valutatore "auditor", se del caso)
per stabilire il grado di conformit alle procedure di SSL e per valutare se il sistema efficace
nel raggiungere gli obiettivi di SSL dell'Organizzazione.
Incidente
Evento inatteso e indesiderato che ha la potenzialit di produrre un danno (a persone o a
cose).
Infortunio
Evento lesivo determinato da causa violenta (l'infortunio offende l'integrit fisica della
persona infortunata).
Malattia professionale
Alterazione della salute dovuta a una causa che produce lentamente il proprio effetto, con
azione ripetuta e prolungata (la malattia professionale offende la salute del lavoratore esposto).
Informazione
Azione di base costituita dalla trasmissione di dati e notizie da parte dell'Organizzazione
aziendale ai soggetti interessati, ai fini di prevenzione, protezione, eliminazione dei rischi,
sicurezza e salute nell'ambiente di lavoro.
L'informazione si realizza con modalit, strumenti e canali differenti (ad esempio: riunioni
informative, affissione di comunicati, intranews, web tv) tali da consentire il raggiungimento
degli obiettivi stabiliti.
Istruzione
E' un documento di carattere tecnico_operativo che fornisce indicazioni dettagliate per
l'esecuzione di un'attivit lavorativa e destre, passo per passo, come operare in conformit con i
necessari principi di sicurezza e salute del lavoro, oppure le modalit operative d'attuazione di
una Procedura.
Lavoratore
Persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro (D.Lgs. n.
81/2008, art. 2, comma 1, lettera a).
Luogo sicuro
Luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti di una emergenza.
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Miglioramento continuo
Processo di valorizzazione del SGS per ottenere miglioramenti complessivi nelle
prestazioni della SSL, in linea con la Politica SSL dell'Organizzazione.
__________
N.B.: Il processo non ha bisogno di aver luogo in tutte le aree d'attivit contemporaneamente.
Obiettivi
I fini, in termini di prestazione sulla sicurezza e salute dei lavoratori, che un'organizzazione
stabilisce di raggiungere per la sicurezza e salute dei lavoratori.
Organizzazione
Sede, attivit, ditta, impresa, istituzione o associazione, o loro parti, sia da sola che
associata, pubblica o privata, che ha autonomia funzionale ed organizzativa.
(Per le organizzazioni con pi di unit operativa, ogni singola unit pu essere definita
un'organizzazione).
Parti interessate
Individui o gruppi interessati o influenzanti l'Organizzazione aziendale per la sicurezza e
salute dei lavoratori.
Preposto
Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e
funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attivit lavorativa e
garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte
dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa (D.Lgs. n. 81/2008, art. 2, comma
1, lett. e).
Prestazione
I risultati misurabili del sistema di gestione della SSL, relativi al controllo
dell'Organizzazione sui rischi della sicurezza e la salute dei lavoratori, basati sulla politica e gli
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obiettivi (La misurazione della prestazione include la misurazione delle attivit di gestione della
SSL e dei risultati ottenuti).
Prevenzione
Il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi della attivit
lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione
e dell'integrit dell'ambiente esterno (D.Lgs. n. 81/2008, art. 2, comma 1, lettera n).
Procedura
E' un documento che definisce i principi e le linee guida di un macro processo, le
responsabilit e le relazioni tra le unit organizzative che concorrono al controllo del processo
descritto. Le procedure possono trattare anche argomenti in relazione al controllo di rischi
specifici e definire prassi operative o ulteriori dettagli delle attivit.
Rischio
La combinazione della probabilit e delle conseguenze (Magnitudo) del verificarsi di uno
specifico evento pericoloso.
Riesame SGS
Documento di valutazione formale effettuato dal RSPP circa lo stato e l'adeguatezza del
sistema di gestione per la SSL, in ambito dell'Organizzazione.
Rischio tollerabile
Il rischio ridotto ad un livello tale da essere sopportato dall'Organizzazione, tenuto conto
degli obblighi legislativi e della propria Politica di SSL.
RLS
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Persona, ovvero persone, eletta o
designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della
sicurezza durante il lavoro (D.Lgs. n. 81/2008, art. 2, comma 1, lettera i).
RSPP
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Persona designata dal datore di
lavoro in possesso di attitudini e capacit adeguate (D.Lgs. n. 81/2008, art. 2, comma 1, lett. f).
Sensibilizzazione e competenze
Rendere cosciente il personale dell'importanza del proprio ruolo e delle potenziali
conseguenze per la sicurezza dei loro comportamenti, mediante una costante opera di
sensibilizzazione. La sensibilizzazione del personale riguardo a tematiche SSL avviene
mediante:
_
l'informazione;
_
le attivit di formazione;
_
la cooperazione continua tra il personale di diverso livello per il raggiungimento degli
Obiettivi e Traguardi prefissati;
_
l'attuazione di iniziative per favorire un ruolo propositivo da parte del personale
sull'introduzione di migliori pratiche di prevenzione e protezione per SSL.
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Sicurezza
Assenza di rischio non tollerabile.
SSA
Servizio Sanitario Aziendale.
SSL
L'insieme delle condizioni e dei fattori che influenzano il benessere dei lavoratori
dipendenti, qualunque sia il contratto applicato, dei lavoratori, delle imprese, dei lavoratori
autonomi e di ogni altra persona che si trovi, a qualunque titolo, nel luogo di lavoro.
Traguardi
Risultati intermedi, in termini di prestazione sulla sicurezza e salute dei lavoratori, che
un'organizzazione stabilisce di raggiungere prima di centrare l'obiettivo.
Valutatore (VI)
Persona con specifiche competenze nel campo SSL che prepara ed esegue l'audit del
SGS. Egli esegue le verifiche del SGS nell'ambito dell'Organizzazione.
Verifica
Esame sistematico per determinare se le attivit ed i relativi risultati sono conformi alle
disposizioni pianificate, e se queste disposizioni sono state attuate con efficacia e se sono
idonee al raggiungimento della politica e degli obiettivi dell'Organizzazione.
Vie di uscita
Percorso senza ostacoli al deflusso che, nel caso di evacuazione in emergenza, consente
agli occupanti di un edificio o di un locale di raggiungere un luogo sicuro.
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Visita di sorveglianza
Sopralluogo mirato ad un esame sistematico e indipendente per determinare se le attivit
ed i relativi risultati sono conformi alle misure pianificate, se le misure sono attuate con efficacia
e sono adatte a perseguire la politica e gli obiettivi dell'Organizzazione (Non necessario che il
processo abbia luogo simultaneamente in tutte le aree di attivit).
4. Elementi del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute
Il SGS si sviluppa attraverso una sequenza ciclica delle seguenti fasi:
OHSAS
18001
4.2
4.3
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.3.4
4.4
4.4.1
4.4.2
4.4.3
4.4.4
4.4.5
4.4.6
4.4.7
4.5
4.5.1
4.5.2
4.5.3
4.5.4
4.6
Fasi
Definizione della Politica della Sicurezza e Salute
Pianificazione
Pianificazione dell'identificazione dei pericoli, valutazione
e controllo dei rischi
Requisiti Legali e altri
Obiettivi e traguardi
Programma di miglioramento per la Sicurezza e Salute
Attuazione e funzionamento
Struttura e responsabilit
Formazione, sensibilizzazione e competenza
Consultazione e comunicazione
Documentazione
Controllo della documentazione e dei dati
Controllo operativo
Prontezza e capacit di reazione alle emergenze
Controlli e azioni correttive
Misurazione della prestazione, monitoraggio
Incidenti, eventi accidentali, non conformit ed azioni
correttive e preventive
Registrazione e loro gestione
Audit
Riesame della direzione
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MIGLIORAMENTO
CONTINUO
PIANIFICAZIONE
CONTROLLI E AZIONI
CORRETTIVE
ATTUAZIONE E
FUNZIONAMENTO
AUDIT
POLITICA
PIANIFICAZIONE
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_
6. Pianificazione
POLITICA
AUDIT
PIANIFICAZIONE
ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
Al fine di dare concreta attuazione alla politica del proprio SGS ogni attivit aziendale
analizzata, tenendo conto di tutte le possibili condizioni. Per ogni attivit vengono definiti degli
obiettivi coerenti con la Politica stabilita dalla Direzione Aziendale, all'interno di uno specifico
piano nell'ambito del SGS. Per ogni obiettivo sono definite le azioni necessarie al
raggiungimento, le responsabilit, le risorse ed i metodi per misurarne il raggiungimento.
La pianificazione costituisce uno dei punti strategici del sistema.
6.1 Pianificazione dell'identificazione dei pericoli, valutazione e controllo dei rischi
La finalit di questa fase del SGS il raggiungimento della piena consapevolezza e
conoscenza di tutti i rischi rilevanti nel contesto aziendale attraverso l'uso di procedure di
identificazione del pericolo, valutazione e controllo del rischio. Tali procedure devono essere
appropriate ed adeguate nel consentire all'Organizzazione di identificare, valutare e controllare i
rischi su una base di continuit.
Queste procedure e i relativi output devono costituire la base dell'intero SGS. E' importante
che il legame tra l'identificazione del pericolo, la valutazione ed il controllo del rischio da una
parte e gli altri elementi costitutivi del sistema gestionale della sicurezza sia chiaramente
definito e chiarito.
La complessit del processo d'identificazione del pericolo, valutazione e controllo del
rischio dipende principalmente da fattori quali la portata dell'Organizzazione e dalla natura, dalla
complessit e rilevanza dei rischi. E' necessario stabilire nel SGS i principi attraverso i quali
l'organizzazione possa determinare l'adeguatezza o la non adeguatezza di un dato processo
d'identificazione, valutazione e controllo.
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La corretta e puntuale identificazione e valutazione dei rischi sono alla base di tutta
l'impalcatura del SGS e per ottenere ci le Organizzazioni potrebbero trovare utile avvalersi di
un certo numero di esperti ( da identificare anche e non solo nella linea produttiva) che lavorino
nel documento di valutazione dei rischi della azienda.
6.2 Requisiti legali e altri
La finalit di questa fase del SGS di consentire all'organizzazione di comprendere come
le proprie attivit siano o possano essere soggette ad adempimenti legali o di altro genere.
Ci necessario alla definizione degli obiettivi specifici del SGS derivanti da leggi e
regolamenti comunitari, nazionali, regionali e locali e da ogni altro eventuale accordo,
prescrizione, o simile sottoscritto dall'azienda applicabili alle attivit e ai prodotti/servizi svolti.
Allo scopo il Responsabile del SGS:
_
analizza tutti le attivit soggette a norme in materia di sicurezza e salute, utilizzando
banche dati esistenti, documenti di associazioni imprenditoriali, sindacali, bibliografie, testi, ecc.;
_
sulla base della conoscenza degli elementi delle attivit/prodotti/servizi
dell'organizzazione, individua le leggi/norme che interessano l'azienda;
_
reperisce i testi di tali norme;
_
per identificare eventuali altre prescrizioni o accordi volontari sottoscritti dall'azienda,
effettua interviste con il DdL;
_
per garantire gli aggiornamenti normativi, effettua abbonamenti a banche dati legislative
ed procede quindi all'individuazione dei requisiti e degli adempimenti derivanti dal rispetto di tali
norme legali e accordi volontari specificamente applicabili all'attivit svolta dall'organizzazione,
nonch alla relativa valutazione di conformit;
_
riporta tali requisiti in apposito registro annotando le eventuali scadenze da rispettare.
La modifica normativa comporta il riesame e, se necessario, la modifica dei requisiti
applicabili.
La modifica di prodotto e/o di processo comporta l'esame di conformit rispetto ai requisiti
applicabili nonch l'individuazione/ricerca di altre eventuali norme che diventano applicabili, con
la conseguente definizione di requisiti ulteriori.
Nella tabella successiva si riporta, a scopo esemplificativo, uno schema del registro
normativo e autorizzativo.
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6.3 Obiettivi e traguardi
Gli obiettivi di Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute relativi alle
attivit/prodotti/servizi dell'azienda costituiscono i traguardi che l'Organizzazione si pone, in
coerenza con la Politica emanata.
Gli obiettivi e gli eventuali traguardi intermedi in materia di sicurezza e salute, formulati in
seno al riesame della direzione, devono essere approvati dal Datore di Lavoro e comunicati a
tutti i soggetti interessati.
Detti obiettivi, perseguono coerentemente con quanto indicato nella politica per la
Sicurezza come ad esempio il mantenimento della conformit normativa ed il continuo
miglioramento delle prestazioni in materia di sicurezza e salute.
La definizione degli obiettivi ed il loro aggiornamento periodico avviene in seguito ad una
valutazione dei risultati derivati dal riesame del sistema, e in particolare, dopo aver preso in
considerazione:
_
il documento di valutazione dei rischi;
_
le disposizioni normative/legislative aggiornate;
_
i risultati delle sorveglianze interne;
_
le revisioni della Politica per la Sicurezza;
_
i punti di vista delle parti interessate;
_
altri.
La loro definizione tiene conto sia delle risorse economiche e finanziarie a disposizione
dell'Azienda sia della migliore tecnica disponibile.
Dalla strategia definita nella Politica derivano obiettivi specifici. Per ogni obiettivo specifico
individuato un indicatore che consente di tenerlo sotto controllo nel suo sviluppo e permette,
altres, di effettuare tutte le tempestive azioni correttive e di miglioramento per il raggiungimento
nel tempo dei risultati desiderati. Per ciascun obiettivo deve essere indicato anche il budget
stanziato.
Se ritenuto necessario, negli obiettivi vengonodefiniti dei traguardi intermedi che
permettono il controllo progressivo delle azioni rispetto agli obiettivi stessi. Il raggiungimento dei
traguardi intermedi sorvegliato ad intervalli stabiliti e nel caso d'inadeguatezza del livello di
realizzazione, s'interviene con appropriate azioni di sostegno.
Per ogni singolo obiettivo/traguardo sono individuati:
a) il responsabile;
b) gli indicatori di prestazioni;
c) gli strumenti di analisi e controllo.
Nello schema seguente riportato un esempio di una scheda di un obiettivo
SCHEDA INTERVENTO
n.
Obiettivo dell'intervento
Incrementare l'uso dei DPI
Descrizione dell'intervento:
Incrementare l'uso di dispositivi di protezione individuale in particolare gli otoprotettori (tappi e cuffie)
Responsabile intervento:
Verifica: RSPP
Approvazione: DS
Traguardi intermedi:
Ottenere l'impegno dell'Alta Direzione
Dare al personale la scelta dei DPI
Formazione del personale
Incrementare l'uso dal 20% al 100% entro la fine dell'anno (20% trimestrale)
N. revisione e data
Costi (euro):
Data di approvazione:
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Il programma di miglioramento deve essere riesaminato almeno ad ogni riesame della
direzione ed in fase di audit, ogni qualvolta necessario nonch a seguito di possibili eventi o
situazioni che lo rendano necessario, ed in particolare a seguito di:
_
controllo di avanzamento dei programmi di SSL;
_
attivit di sorveglianza e misurazione degli indicatori di prestazione;
_
progetti di prodotti nuovi/modificati, progetti di macchine, impianti, tecnologie
nuove/modificate;
_
variazioni della Organizzazione e delle attivit lavorative;
_
cause esterne non prevedibili (cambiamento della legislazione, richieste commerciali,
richieste di parti interessate, ecc.).
Se necessario, sono aggiunte ulteriori risorse al fine di rispettare il piano stabilito, oppure
modificato il piano. Il programma modificato sar distribuito a tutto il personale interessato in
modo da garantirne l'applicazione
Nello schema seguente riportato un esempio di programma di Sicurezza e Salute.
N .
T
r a g u a r d o
interm
edio
O b i e t t i v o
I
u
c
i
7. Attuazione e funzionamento
PIANIFICAZIONE
AUDIT
ATTUAZIONE E
FUNZIONAMENTO
I
nd i c a
p r
e s t a
d i
CONTROLLO E AZIONI
CORRETTIVE
7.1 Struttura e responsabilit
Le interrelazioni e le funzioni del personale che gestisce esegue e sorveglia le attivit che
influiscono sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e del personale sono stabilite attraverso
disposizioni di servizio, procedure o istruzioni operative. Questi documenti, se importanti per la
Politica, per gli Obiettivi e per il Programma di miglioramento, nonch per il mantenimento
dell'efficienza della sicurezza e per il rispetto dei vincoli di legge, saranno segnalati nelle
procedure, come parte integrante del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute.
Di seguito sono richiamati, da un punto di vista generale, solo i compiti e le responsabilit
delle figure con ruolo di coordinamento. I compiti e le responsabilit delle altre figure coinvolte
saranno invece fissati attraverso le procedure gestionali e le procedure operative oppure
assegnate nominativamente.
Nel seguito si descrivono, come esempio, le responsabilit e competenze delle diverse
funzioni nello ambito delle attivit del SGS.
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L'Amministratore Delegato ha delegato al Direttore dello Stabilimento i compiti relativi alla tutela della sicurezza e
salute compresi quelli di prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti per le attivit dello Stabilimento, conferendogli i
poteri organizzativi, decisionali e di spesa secondo i limiti e le condizioni stabilite.
L'Amministratore Delegato responsabile della definizione ed approvazione della Politica della Sicurezza e della
Salute dei lavoratori e dell'approvazione del Manuale del Sistema di Gestione della Sicurezza.
Egli responsabile della messa a disposizione delle risorse umane, delle competenze specialistiche, delle
tecnologie e delle risorse finanziarie indispensabili per attuare e controllare il SGS.
Vendite (VEN)
Il responsabile Vendite responsabile per le attivit di:
_
individuare e trasmettere all'interno dell'Azienda le richieste di mercato e le esigenze specifiche dei clienti in
merito agli aspetti di sicurezza dei prodotti della Societ;
_
coordinare le attivit di sviluppo ed assistenza ai clienti in merito agli aspetti di sicurezza dei prodotti della
Societ.
Il responsabile vendite fornisce inoltre supporto per l'individuazione e valutazione degli aspetti di sicurezza e
salute dei prodotti finiti, mediante l'apporto dal punto di vista dei clienti e del mercato al riguardo.
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Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) composto dal Responsabile (RSPP) e da tutti i responsabili di
funzione, reparto e servizio dello stabilimento nella veste di Addetti, nominati dal Datore di Lavoro, previa consultazione
dei RLS in accordo all'art. 31 del D.Lgs. n. 81/2008. I compiti del SPP sono quelli previsti dall'art. 33 del D.Lgs. n.
81/2008.
Ingegneria (ING)
Il Responsabile Ingegneria responsabile:
_
per la progettazione di nuovi impianti e processi e la modifica degli esistenti, anche per quanto attiene agli aspetti
della sicurezza;
_
per la preparazione dei Manuali Operativi dei nuovi impianti;
_
per i rapporti con ISPESL e ASL riguardo le apparecchiature a pressione e verifiche elettriche;
_
per l'individuazione, la registrazione e la verifica di funzionalit dei componenti ed elementi critici per la
sicurezza;
_
per la preparazione, l'aggiornamento e l'archiviazione di tutti i documenti tecnici del SGS (disegni, P&I,
planimetrie, norme tecniche, ecc.).
_
comunicare al Rappresentante della Direzione la necessit di individuazione delle Leggi e Regolamenti che
interessano i progetti, insieme con ogni informazione pertinente.
Il Responsabile Ingegneria fornisce supporto, per quanto di sua competenza alle attivit di:
_
ottenimento dei permessi ed autorizzazioni;
_
definizione degli obiettivi e dei traguardi;
_
definizione delle azioni correttive in seguito a non conformit riscontrate.
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_
della comunicazione alla Direzione dello Stabilimento di ogni variazione delle attivit e processi all'interno del
proprio reparto o servizio per l'aggiornamento delle valutazioni dei rischi per la sicurezza;
_
l'effettuazione dei campionamenti e delle misure necessarie all'interno del proprio reparto o servizio e la
valutazione dei risultati;
_
la manutenzione e la taratura degli apparecchi di misura e di campionamento utilizzati (i Capi Servizio di
pertinenza);
_
la rilevazione di non conformit nell'ambito del proprio reparto o servizio e l'attuazione delle azioni correttive
immediate;
_
l'esecuzione e la verifica delle azioni correttive e preventive individuate;
_
il mantenimento in perfetta efficienza dei propri impianti e servizi e delle attrezzature;
_
l'emissione delle Richieste di lavoro per tutte le attivit di manutenzione necessarie all'interno del proprio reparto
o servizio;
_
la compilazione dei Permessi di lavoro per tutte le attivit di manutenzione previste all'interno del proprio reparto
o servizio;
_
dell'informazione formazione e dell'addestramento specifico degli operatori del proprio reparto o servizio,
finalizzato alla corretta esecuzione dei lavori assegnati e alla corretta applicazione delle procedure e delle istruzioni
operative e di emergenza;
_
la comunicazione ed il coinvolgimento riguardo la sicurezza nell'ambito del proprio reparto o servizio;
_
l'aggiornamento dei Manuali Operativi relativi al proprio reparto o servizio;
_
la segnalazione e la registrazione di tutti i dati di sicurezza e salute relativi al proprio reparto o servizio;
_
la segnalazione e la registrazione di tutti gli incidenti, quasi incidenti ed infortuni avvenuti nel proprio reparto o
servizio.
Ogni responsabile fornisce supporto specifico per:
_
effettuazione della valutazione dei rischi per la sicurezza e salute negli ambienti di lavoro secondo il D.Lgs. n.
81/2008 in collaborazione con il Rappresentante della Direzione;
_
individuazione delle emergenze specifiche all'interno del proprio reparto o servizio e delle procedure di risposta
alle emergenze;
_
definizione e revisione delle procedure e delle istruzioni operative e di emergenza;
_
analisi degli incidenti;
_
definizione dei piani di manutenzione all'interno del proprio reparto o servizio;
_
registrazione e trasmissione di ogni modificazione a DS per le necessarie richieste alle autorit in accordo alle
leggi vigenti.
Lavoratori
Ciascun lavoratore ha gli obblighi previsti dall'art. 20 del D.Lgs. n. 81/2008.
In particolare deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro (colleghi, appaltatori, visitatori, ecc.), sulle quali possono ricadere gli effetti delle sue azioni
od omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e ai mezzi forniti dall'azienda.
Ciascun lavoratore ha l'obbligo di frequentare i corsi di formazione e di addestramento organizzati dall'azienda;
Ciascun lavoratore responsabile di rispettare le procedure e le istruzioni del SGS e di segnalare eventuali non
conformit rilevate al proprio responsabile.
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Deve in particolare comprendere e condividere le esigenze del SGS in relazione al proprio ruolo
e alle proprie responsabilit all'interno dell'Organizzazione. Deve altres conoscere le
conseguenze sulla salute derivanti da eventuali deviazioni dalle procedure gestionali e
operative approvate.
Al fine di una corretta gestione del SGS deve implementare l'attuale tipologia di formazione
con una formazione specifica sul Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute, in modo che
tutti i dipendenti possano operare coerentemente con quanto riportato nel SGS, in particolare
dovrebbero essere trattati i seguenti argomenti:
_
la Politica della Sicurezza e Salute;
_
le conseguenze, effettive e potenziali, sulla sicurezza e salute dei lavoratori delle proprie
attivit ed i benefici di risultati finali migliori;
_
i ruoli e le responsabilit che il personale deve assumere per raggiungere la conformit
alla Politica, alle procedure della Sicurezza e Salute dei lavoratori ed ai requisiti del SGS,
compresa la preparazione alle situazioni di emergenza e la capacit di reagire;
_
le procedure operative;
_
le potenziali conseguenze sulla sicurezza derivanti da scostamenti rispetto alle procedure
applicate;
_
prescrizioni della normativa vigente.
Il programma di formazione prevede, comunque, che tutto il personale abbia
un'informazione generale sul Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute applicato.
Nella figura seguente riportato lo schema del Programma formativo come esempio.
ID
Attivit
Titoli ed argomenti
trattati
Data
Approvazione firma DS
Durata
(h)
Frequenza
Fruitori
Tutore (T)
Docente (D)
Date previste
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Per ottenere una partecipazione attiva di tutto il personale nell'attuazione del Programma di
miglioramento della sicurezza, nel rispetto dei vincoli legali e nel mantenimento dei livelli di
efficienza gi raggiunti, necessario assicurare, oltre ad una efficace azione formativa, anche
un adeguato flusso di comunicazioni interne, fra le differenti funzioni dell'organizzazione, ed
esterne, verso i terzi. Internamente, il personale :
_
rappresentato in materia di Sicurezza e Salute dei Lavoratori, tramite i RLS;
_
informato sulla organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione
_
consultato, tramite RLS, sui cambiamenti che riguardano la salute e la sicurezza
nell'ambiente di lavoro;
_
coinvolto nello sviluppo e nel riesame delle politiche e delle procedure per la gestione dei
rischi.
L'organizzazione deve quindi mantenere un canale continuo di diffusione delle informazioni
riguardanti la gestione della sicurezza a tutti i livelli organizzativi.
Questo canale deve, da una parte, informare sulla gestione della sicurezza attuata,
dall'altra, deve permettere alla struttura organizzativa di comunicare eventuali suggerimenti per
una migliore gestione della sicurezza per i lavoratori.
Le comunicazioni da gestire riguardanti l'attivit di sede possono essere cos identificate:
_
le comunicazioni gestionali e di servizio interne alla sede;
_
le comunicazioni esterne con le Autorit preposte al controllo ed alla gestione delle
emergenze;
_
le comunicazioni da e verso l'esterno (Istituzioni, Autorit, cittadini, parti interessate).
Un registro delle comunicazione riportato nel modulo seguente:
Registrazione e trasmissione comunicazioni interne ed esterne
Data:
Comunicazione interna
Comunicazione dall'esterno
Firma
7.4 Documentazione
La definizione, l'attuazione ed il funzionamento della gestione della sicurezza e salute
nell'Organizzazione devono essere adeguatamente documentati, ci significa elaborare
documenti per:
_
presentare in modo esauriente la Politica, gli obiettivi e i programmi in materia di
sicurezza e salute;
_
stabilire ruoli e responsabilit;
_
descrivere gli elementi del sistema e le loro interrelazioni;
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_
Documenti di definizione
_
La Politica della Sicurezza e Salute dell'Organizzazione
_
Il Manuale di Sicurezza e Salute se del caso anche implementato con le procedure di
sistema (MS) e modulistica (MOD).
_
Le procedure operative (PO).
_
Il documento di valutazione dei rischi.
Documenti di attuazione
L'attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute documentato attraverso le
registrazioni sulla modulistica e sui documenti del sistema, che includono:
_
gli Obiettivi della sicurezza e salute;
_
il Programma di miglioramento della sicurezza;
_
il Programma di formazione;
_
il Programma degli audit;
_
la modulistica in generale;
_
lista delle norme di sicurezza e adempimenti normativi;
_
registri vari.
Per facilitare la gestione della documentazione, e nello stesso tempo la gestione del
sistema, i documenti devono essere organizzati in maniera tale da essere facilmente reperiti.
Manuale e procedure
Il manuale rappresenta il documento di base del SGS dell'organizzazione. In questo
documento descritto il sistema di gestione globale e sono designati i diversi documenti del
sistema. Il manuale un documento di riferimento per la creazione e il mantenimento del SGS
dell'Organizzazione. Nel manuale sono presentati la politica ed i ruoli e le responsabilit relative
alla gestione della sicurezza. Esso illustra come il sistema riguardi tutti gli elementi richiesti dallo
standard OHSAS 18001. Il manuale costituisce, in un certo senso, la guida del SGS
dell'organizzazione.
Le procedure di gestione della sicurezza sono procedure di sistema relative a ciascun
elemento dello standard OHSAS 18001. Ognuna di queste procedure spiega come debba
essere applicato un particolare capitolo dello standard.
Esse descrivono e definiscono le modalit e le responsabilit relative alla realizzazione
delle attivit dell'Organizzazione che hanno o possono avere effetto sulla salute dei lavoratori.
Le procedure possono costituire un documento a se stante, detto Manuale delle procedure,
o essere incluse nel Manuale di Gestione della Sicurezza.
Procedure operative
Descrivono i dettagli operativi relativi le specifiche attivit che hanno o possono avere
effetto sulla salute dei lavoratori. Tali procedure devono essere scritte dalla linea operativa in
collaborazione con il SPP.
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Sigla
Titolo
Rev.
Responsabile
archivio
Termine
archivio
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Le attivit di emissione, pubblicazione, distribuzione e applicazione dei documenti
richiamati nella MGS si attuano secondo i criteri generali di seguito delineati.
Per emissione di un documento s'intende l'insieme delle seguenti fasi:
_
Redazione (preparazione di documenti nuovi o revisione degli esistenti)
_
Controllo (o verifica) del documento
_
Approvazione
I documenti originali sono emessi in forma cartacea e recano le firme autografe del
redattore e di chi ha controllato ed approvato il documento stesso. Il redattore dei documenti
responsabile dei contenuti di natura tecnica.
I documenti sono emessi in forma cartacea.
Si pu ritenere emesso un documento soltanto se reca la firma autografa del soggetto
approvante; in mancanza, il documento da considerarsi bozza di lavoro e non in alcun caso
applicabile.
Per pubblicazione di un documento emesso s'intende la messa a disposizione del
documento stesso a tutto il personale, attraverso la rete informatica dell'organizzazione.
Per distribuzione di un documento emesso s'intende la consegna manuale di copie del
documento stesso a destinatari predeterminati attraverso una apposita lista.
RSPP incaricato della redazione e verifica dei documenti del SGS. DS approva i
documenti.
Emissione e diffusione
L'RSPP deve decidere in merito alla distribuzione dei documenti. Egli deve garantire che il
personale abbia in suo possesso i documenti di rilevanza per il proprio lavoro.
Archiviazione e conservazione
I documenti del sistema sono conservati presso il SPP e conservati fino alla scadenza
riportata nel frontespizio dei documenti stessi.
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Sezione
Registro normativo
Rev.
Firma:
Titolo
Firma:
Sigla
Firma:
Copia
n.
Copia
n.
Copia
n.
MS
Manuale SGS
PO
Procedure operative
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c) programmare le attivit di manutenzione e le ispezioni necessarie per mantenere
l'efficienza del processo sotto il profilo della sicurezza.
Il personale, di qualsiasi livello, non solo tenuto ad applicare puntualmente tutte le
procedure, ma anche chiamato a contribuire, in tutti i modi possibili, al miglioramento di
questa parte del sistema di gestione al fine di migliorare continuamente le prestazioni di
sicurezza e salute dell'Organizzazione, prevenire o ridurre i rischi nei luoghi di lavoro anche
all'esterno delle sedi ed in situazioni di particolare pericolo.
Nella tabella successiva riportato come esempio non esaustivo le attivit ed operazioni
rilevanti per la sicurezza e salute dei lavoratori.
Rischio/attivit
Operazioni Responsabilit
Procedure e/o
istruzioni applicabili
Manutenzione
Valutazione e controllo di fornitori e appaltatori
Controllo e distribuzione dei DPI
Gestione approvvigionamento e appalti
Gestione degli infortuni o mancati infortuni
Rumore
Amianto e altre fibre
VDT
Luoghi/ambienti di lavoro
Servizio sanitario aziendale ed ai presidi sanitari
Antincendio
Rischio di esplosione
Impianti di terra
Impianti contro le scariche atmosferiche
Campi elettromagnetici
Movimentazione manuale dei carichi
Agenti cancerogeni e mutageni
Agenti biologici
Rischio elettrico
Attivit connesse al rischio incendio
Sicurezza degli apparecchi
Apparecchi a pressione
Apparecchi di sollevamento e trasporto
Impianti elettrici, di riscaldamento, antincendio, ecc. (L. n. 46/1990)
Formazione, informazione e addestramento
Individuazione, valutazione e controllo dei rischi
Sostanze pericolose
Impianti di produzione ai sensi del D.Lgs. n. 334/1999
Controlli da parte di enti esterni
Rischio chimico
.....
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L'Organizzazione si deve dotare di un piano di emergenza. L'emergenza viene gestita
secondo quanto riportato nel Piano di emergenza contenente oltre alla gestione dell'emergenza
incendio anche quella derivante da altre cause (fughe di gas, fuga di fluidi, scoppio, terremoto,
ecc.).
Il piano di emergenza interno deve essere revisionato periodicamente (almeno una volta
all'anno). La verifica dovr essere condotta a cura del RSPP insieme ai dirigenti, preposti e
incaricati, i quali, in linea generale, avranno il compito di controllare e verificare l'idoneit e la
validit delle misure adottate riferite alle valutazioni effettuate mediante visite sui luoghi di
lavoro e di segnalare modifiche e variazioni organizzative, logistiche e strutturali ai luoghi di
lavoro sopravvenute nel frattempo. A conclusione di tale attivit, l'RSPP rediger un rapporto
che sar inviato al Datore di Lavoro interessato per le eventuali valutazioni e decisioni del caso.
Il piano di emergenza deve essere disponibile in prossimit dei luoghi di lavoro in modo da
essere facilmente consultabile. Il livello di diffusione dei documenti ed il grado di conoscenza
dei suoi contenuti da parte del personale, sono oggetto di puntuale verifica nel corso degli audit
interni.
8. Controlli e azioni correttive
ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
AUDIT
CONTROLLI E
AZIONI CORRETTIVE
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_
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_
Analisi dell'infortunio/incidente
E' necessario analizzare le cause degli infortuni, e l'analisi deve essere effettuata su
frequenza predeterminata. Occorre classificare le tipologie e gli altri fattori caratterizzanti
l'infortunio e la frequenza d'accadimento e l'indice di gravit devono essere calcolati in
conformit ad esempi prestabiliti a scopo comparativo.
L'analisi deve essere effettuata, anche intervistando immediatamente eventuali testimoni,
in base ai seguenti criteri:
_
frequenza calcolabile dell'infortunio (e della malattia) o indice di gravit;
_
luogo, tipologia dell'infortunio, parte del corpo coinvolta, agente, giorno, ora (qualunque
altro dato opportuno);
_
tipologia e sostanza del danno a propriet;
_
cause dirette ed indirette.
Si ricorda l'importanza di conoscere i gradi di invalidit permanente assegnati dall'INAIL
all'infortunato per avere la gravit effettiva dell'evento (vedi nota Statistiche infortuni).
Gli incidenti che comportano danni a propriet devono ricevere la dovuta attenzione; i
verbali di stima dei danni devono essere studiati al fine di determinare la casistica di danni
generata dagli incidenti, nonch riportare i risultati dell'analisi alla direzione.
Le informazioni ed i dati inerenti infortuni e lesioni sono d'importanza vitale, e possono
fungere da indicatori diretti della prestazione di sicurezza dell'azienda.
In ogni caso sussistono elementi di prudenza legati al loro utilizzo come per esempio:
_
molte organizzazioni registrano un numero d'infortuni o danni fisici dovuti all'attivit
lavorativa troppo esiguo per poter fare una reale distinzione tra tendenza e causalit degli
effetti;
_
se un numero elevato di persone svolge lo stesso lavoro contemporaneamente, il solo
aumento di carico di lavoro giustifica e spiega un aumento di percentuale d'incidenti;
_
la durata nel tempo dell'assenza dal lavoro, attribuita all'infortunio o al danno fisico dovuto
al lavoro, pu in realt essere influenzata da fattori diversi dalla gravit del danno stesso, quali
depressione, monotonia del lavoro o negativa relazione dirigente/impiegato;
_
gli infortuni sono spesso sottovalutati e male riportati (occasionalmente sopravalutati). I
livelli di reporting sono soggetti a cambiamenti; possono infatti migliorare a seguito di una
crescita di consapevolezza da parte della forza lavoro e di una maggiore attenzione alle
procedure di relazione ed ai sistemi di documentazione degli incidenti;
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_
tra il verificarsi della carenza nel sistema di gestione della sicurezza e il sopraggiungere
d'effetti dannosi spesso sussiste uno scarto di tempo. Molte malattie professionali hanno inoltre
un lungo periodo d'incubazione. Non tuttavia auspicabile attendere che il danno si concretizzi
per giudicare l'effettivo funzionamento del sistema di gestione della sicurezza.
Si deve quindi procedere alla definizione delle conclusioni ed all'attuazione delle azioni
correttive. Almeno su base annua, quest'analisi deve essere diffusa al livello d'alta direzione e
inclusa nel riesame della direzione
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- il mancato adeguamento degli impianti, ove previsto, alla legge n. 46/1990 e non il fatto
che in un ufficio si usi una presa elettrica multipla (cosiddetta ciabatta) senza aver fatto il
calcolo del carico (potenza elettrica richiesta);
_
la mancata richiesta di un'autorizzazione o la mancata sistematica applicazione di un
controllo e non la dimenticanza casuale di una misura della resistenza di terra di un dispersore
a fronte delle evidenze di una sistematica diligente esecuzione della misura stessa su tutti gli
altri dispersori;
- la mancata conoscenza o il mancato ottemperamento all'obbligo delle verifiche sulle
attrezzature ex D.Lgs. n. 359/1999 e non il ritardo nella registrazione o nell'esecuzione
altrimenti sempre eseguita con diligenza;
_
la mancata esecuzione della valutazione del rischio chimico e non il fatto che la Societ
che ha in appalto le pulizie ha messo nel magazzino ubicato nel sito aziendale un prodotto non
censito;
_
l'impiego di attrezzature di sollevamento non omologate o non verificate e non l'assenza a
bordo macchina, per errore, del libretto dell'attrezzatura ove lo stesso sia, comunque, esistente
e conservato;
_
la mancata richiesta o il mancato ottenimento di una autorizzazione e non la mancata
risposta alla richiesta di un'autorizzazione, periodicamente reiterata, ove la mancata risposta sia
solo imputabile alla Pubblica Amministrazione.
Ancora non si pu parlare di Non Conformit, ma solo di Non Conformit minore, per il
mancato uso dei DPI da parte di una o pi risorse umane, ove ci sia l'evidenza della diligente
sorveglianza della linea gerarchica dell'organizzazione sulla distribuzione, manutenzione e
sull'uso di tali DPI, nonch dei richiami e provvedimenti fatti a coloro che contravvengono a tale
obbligo; situazione, quest'ultima, che, si ribadisce, pu far configurare tutt'al pi l'esigenza
dell'emissione di una Non Conformit minore.
La Non Conformit minore, al contrario, la classificazione di una risultanza di audit che, in
certe condizioni ipotizzabili e prevedibili, prevede l'esistenza di una situazione di potenziale
ricorrenza di una Non Conformit vera e propria. Per tale motivo, l'Organismo di Certificazione
ne richiede la formale gestione, dato che tale situazione ha la potenzialit di rendere il Sistema
di Gestione non conforme rispetto allo standard di riferimento, eventualmente alle norme
cogenti o di impedire al sistema di raggiungere i propri obiettivi o di non raggiungerli con
l'efficacia ed efficienza derivanti dalla programmazione strategica.
Nello schema seguente riportato come esempio un modulo per registrare le non
conformit:
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Segnalato da .............................................................................................
Rapporto
Valutazione delle cause .......................................................................................................................................
Azioni immediate messe in atto, azioni previste (e relative scadenze), azioni proposte
..............................................................................................................................................................................
Data
Firma RSPP:
Trattamento
Descrizione:
.............................................................................................................................................................................
Approvazione/verifica trattamento, RSPP:
Azioni preventive e correttive
(Tipo di azione
preventiva correttiva)
..............................................................................................................................................................................
Data di presunto completamento:
Approvazione DS:
Entro il
Risultanze ............................................................................................................................................................
Data
Firma RSPP:
Entro il
Risultanze ............................................................................................................................................................
Data
Firma RSPP:
Firma:
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Il responsabile della archiviazione ha il compito di eliminare i documenti di registrazione
obsoleti alla scadenza del periodo di conservazione.
Si intendono per registrazioni, tutti i documenti individuati dal SGS.
Tutto il personale deve gestire correttamente tutta la documentazione di sua competenza
per ci che concerne l'SGS.
8.4 Audit
Al fine di migliorare il controllo sulla gestione di tutte le attivit che possono determinare dei
rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, l'organizzazione deve, in maniera sistematica e
periodica, sottoporre a verifiche ispettive audit il proprio SGS. Questi audit possono essere
condotti direttamente da personale dell'Organizzazione, purch dotato delle necessarie
competenze e sufficientemente indipendente dalle attivit che valuta per poter esprimere un
giudizio obiettivo ed imparziale, oppure da terzi qualificati, che operano in ogni caso per conto
dell'azienda.
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La documentazione acquisita deve essere verificata da DS circa l'esistenza o meno di
vincoli di riservatezza.
Esecuzione dell'audit
Gli audit si eseguono in accordo a quanto stabilito nel punto 6.5 della norma UNI EN ISO
19011. Si possono identificare le seguenti fasi:
_
Riunione di apertura: si riesamina il
_
Visite nei luoghi di lavoro interessati ed interviste con il personale
_
Raccolta delle evidenze oggettive riguardo alla documentazione di registrazione del SGS
_
Elaborazione e valutazione dei risultati
_
Riunione di chiusura: il gruppo di audit illustra le risultanze dell'audit ed in particolare le
non conformit riscontrate. Trattandosi di audit interni, in questa fase possono essere gi
definite le azioni correttive da intraprendere, ed individuati i Responsabili delle singole azioni di
miglioramento.
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Conclusione dell'audit
I risultati dell'audit, incluse le non conformit riscontrate, sono riportati (entro 30 giorni) su
un apposito verbale Rapporto di Audit, datati e firmati dal responsabile del gruppo di audit.
RSPP responsabile di inviare a DS copia del suddetto rapporto.
La discussione generale sugli esiti di tutti gli audit svolti nel corso dell'anno, e sulle azioni
correttive da intraprendere, svolta nell'ambito del Riesame della Direzione.
RSPP conserva copia di tutti i rapporti di audit, completi della modulistica adottata,
completa in ogni sua parte, per un periodo stabilito dall'Organizzazione.
Si riportano di seguito, come esempio, tre moduli dove sono rappresentati un programma,
un piano di audit ed un rapporto di audit.
PROGRAMMA
VERIFICA ISPETTIVA DELLA SICUREZZA
ANNO .....
Per l'anno ..... tenuto conto:
_
delle attivit attualmente in programma per conto terzi ed interne;
_
dell'esito delle precedenti verifiche;
_
della necessit di revisionare almeno una volta l'anno l'intero SGS;
_
della periodicit delle verifiche ispettive interne;
l'attivit di verifica interna periodica programmata come indicato nella tabella seguente:
D ic e m b re
N o v e m b re
O tto b re
S e tte m b re
A g o s to
L u g lio
G iu g n o
M a g g io
A p rile
M a rz o
F e b b ra io
G e n n a io
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Unit
Direzione
stabilimento
Acquisti
Manutenzione
Alle suddette verifiche ispettive programmate verranno aggiunte, ove necessario, verifiche ispettive straordinarie
per verificare la corretta applicazione delle Azioni correttive eventualmente richieste per eliminare carenze di SGS, per
variazioni organizzative e per modifiche significative del SGS.
Data, ........................................
RSPP .................................................................
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Data di svolgimento:
Gruppo di verifica:
Nome e cognome
Nome e cognome
Auditor (valutatore)
Nome e cognome
Auditor (valutatore)
1 giorno:
Data:
Sito:
Orario
Attivit
Oggetto di verifica
Riunione introduttiva
Verifica documentale e relativa
applicazione di SGS
Verifica documentale e relativa
applicazione di SGS
Riunione di chiusura
Responsabile auditor
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RAPPORTO AUDIT
Data ...........................................
Azienda .........................................................................................................................................
Indirizzo .........................................................................................................................................
Registrazione ...........................
Suo Rappresentante .....................................................................................................................
Norma: OHSAS 18001
Data Audit ..................................
Tipo di verifica (criteri):
" pre_valutazione
FATTORI INTERNI
(organizzazione, cultura)
RIESAME DELLA
DIREZIONE
FATTORI ESTERNI
(leggi, regolamenti, standard)
POLITICA
Il riesame del sistema consente al vertice dell'azienda di ottenere gli elementi quantitativi e
qualitativi atti a consentire una corretta e documentata valutazione sul funzionamento del
sistema e sul raggiungimento degli obiettivi generali dell'azienda e sulla adeguatezza degli
obiettivi stessi.
Questo esame sta alla base di uno sviluppo nel raggiungimento degli obiettivi di SSL
nell'ottica del miglioramento continuo.
Nel riesame, la Direzione deve rivedere il proprio SGS, nella sua interezza, per valutare se
interamente implementato. In particolare il Riesame della Direzione deve affrontare
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l'eventuale necessit di cambiare la Politica, gli obiettivi, il Programma di miglioramento della
sicurezza ed altri elementi del Sistema di Gestione in relazione a:
_
i risultati degli audit;
_
le non conformit e le azioni correttive/preventive;
_
i cambiamenti intervenuti nell'organizzazione;
_
le nuove prescrizioni legali o altri obblighi esterni;
_
lo stato di implementazione delle procedure e degli altri documenti di sistema;
_
i risultati delle indagini relative ad incidenti o infortuni occorsi;
_
l'esame dell'adeguatezza e l'eventuale modifica della valutazione dei rischi;
_
la gestione delle emergenze;
_
lo stato di avanzamento degli obiettivi del Programma di miglioramento per la sicurezza e
l'individuazione di nuovi obiettivi di miglioramento;
_
il mantenimento dei traguardi gi raggiunti.
Le risultanze e le determinazioni che scaturiscono dal Riesame sono opportunamente
documentate e registrate. Le questioni discusse alla riunione di riesame devono permettere alla
direzione di prendere decisioni relative all'attuazione di eventuali misure o modifiche che
possano contribuire al miglioramento del SGS e di conseguenza alle sue prestazioni.
Durante la fase di riesame sono raccolti eventuali suggerimenti o utili proposte per
l'implementazione del SGS allo scopo di assicurare:
_
l'eliminazione di eventuali criticit emerse;
_
il miglioramento continuo dell'applicazione delle procedure, istruzioni e modulistica;
_
l'adeguamento continuo della formazione del personale;
_
le nuove strategie aziendali;
_
le risorse da dedicare all'attuazione del SGS.
Nello schema seguente si riporta, per esempio un verbale del Riesame della Direzione
Firma
Sigla
Direttore stabilimento
DS
RSPP
ACQ
Manutenzione
MAN
Approvato da DS:
Decisione adottata
Tempistica
Responsabile intervento
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10. Certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute
Una organizzazione che vuole raggiungere la certificazione del suo Sistema di Gestione
Sicurezza e Salute deve rivolgersi ad un Organismo di certificazione esterno.
La richiesta di certificazione all'Organismo deve essere formale. L'Organismo, di
conseguenza, richieder l'invio di una serie di documenti quali:
a) la descrizione del tipo di attivit svolta dall'organizzazione;
b) il manuale di gestione ambientale;
c) le procedure interne;
d) l'elenco della normativa applicata;
e) il questionario informativo compilato dall'azienda;
f) la tabella di confronto tra i punti della norma e le sezioni del manuale.
Quando l'analisi della documentazione sar conforme ai requisiti della norma, il personale
dell'Organismo di certificazione provveder ad una analisi ispettiva di valutazione. Tale visita ha
lo scopo di verificare la corretta attuazione del SGS nel sito. Eventuali difformit saranno
comunicate formalmente all'azienda che dovr effettuare le dovute correzioni.
L'audit di un Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro da parte
dell'Organismo di certificazione deve essere svolto in due Stages (Fasi), temporalmente
separati (e che deve concludersi con un relazione/rapporto), come segue:
Stage 1
Deve fornire una visione d'insieme utile per la pianificazione della successiva attivit di
auditing, permettendo la comprensione dell'architettura del Sistema di Gestione, in riferimento
al contesto dei processi, dei rischi presenti nei siti da sottoporre ad Audit e del livello di
preparazione dell'Organizzazione che ha richiesto la Certificazione, comprensivo della
consapevolezza delle risorse umane.
Questo primo livello di audit deve partire, ma non limitarsi, dall'analisi della
documentazione.
L'Organismo di Certificazione svolge la valutazione della documentazione, che parte
integrante dello Stage 1, preferibilmente presso il sito dell'Organizzazione, per meglio valutare
l'adeguatezza del Sistema di Gestione alla luce dei pericoli pi significativi.
L'Organismo di Certificazione e l'Organizzazione debbono accordarsi per le modalit
d'esecuzione della valutazione della documentazione. In ogni caso la valutazione sulla
documentazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro deve essere
portata a termine in modo da non avere Non Conformit residue, prima dell'inizio delle attivit di
Stage 2.
La valutazione della documentazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul
Lavoro deve essere eseguita per verificare la sostanziale conformit della documentazione nei
confronti dello standard di riferimento.
L'Organismo di Certificazione valuter anche, che tale documentazione sia
opportunamente essenziale e non ridondante, al fine di non comprometterne l'efficacia;
L'Organismo di certificazione deve valutare la consistenza dei contenuti dell'impianto del
Sistema di Gestione rispetto al contenuto del documento di valutazione dei rischi ed a quello
per la gestione dell'emergenza e pianificare, ove necessario, ulteriori valutazioni sulla
documentazione ed allocare a tale attivit le necessarie risorse;
L'Organismo di Certificazione deve eseguire la parte operativa dell'audit di Stage 1 presso i
siti dell'Organizzazione Cliente. Durante lo Stage 1, l'Organismo di Certificazione deve verificare
che siano stati presi in considerazione ed applicati tutti i punti dello standard di riferimento. Tale
verifica deve essere supportata da evidenze oggettive. Tali evidenze possono avere svariate
forme (che dovranno essere registrate dall'Organismo di Certificazione), talora non
documentali, ma legate, ad es. alle interviste con le risorse umane aziendali.
Il fatto che un'evidenza oggettiva possa, ad esempio, essere legata alle conoscenze e
competenze delle risorse umane, non rappresenta un impedimento alla registrazione della
conformit del Sistema di Gestione a fronte dello standard di riferimento, n, tanto meno,
diminuisce l'importanza da allocare una adeguata quantit di tempo alla corretta ricerca e
registrazione di tale evidenza. Nella fattispecie, gli argomenti da approfondire nei colloqui con le
risorse umane aziendali e, conseguentemente da oggettivare come evidenza di audit devono
essere definiti sulla base dello standard di riferimento.
Come sopra indicato, l'obiettivo dello Stage 1 di fornire un riferimento per la pianificazione
dell'audit di Stage 2, a fronte della specificit del sito dell'Organizzazione e dei relativi processi
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e rischi. Specificatamente deve essere valutato se l'Organizzazione pronta o meno per l'audit
Stage 2.
Stage 2
L'Audit in Stage 2 dovrebbe essere principalmente rivolta all'implementazione di tutti gli
elementi organizzativi previsti dallo standard di riferimento. Una particolare attenzione deve
essere posta nei seguenti aspetti dell'Organizzazione:
_
identificazione degli aspetti critici che possono determinare il fallimento del Sistema di
Gestione, in relazione alla situazione in essere, quali ad esempio il clima aziendale per la
Sicurezza e Salute sul Lavoro e la valutazione della loro significativit, cos come la valutazione
dei pericoli per la Salute e Sicurezza sul Lavoro e dei relativi rischi;
_
procedure che assicurino la conformit con gli aspetti legali, con aspetti derivanti da
regolamenti cogenti
_
altri documenti prescrittivi (ad esempio di gruppo);
_
obiettivi e traguardi intermedi derivanti dal processo di valutazione dell'implementazione
del sistema;
_
controlli operativi (intesi come strumento organizzativo di prevenzione e guida);
_
monitoraggio delle prestazioni del sistema, quindi misurazioni di parametri relativi alla
sicurezza per i vari processi, reporting verso la Direzione e riesami a fronte degli obiettivi e dei
traguardi intermedi;
_
efficacia del miglioramento continuo, verificando l'applicazione dei seguenti fattori:
a) analisi e sviluppo di opportunit per ulteriori miglioramenti;
b) programmazione relativa agli obiettivi in essere;
c) controlli (intesi come strumento organizzativo di prevenzione e guida); per mantenere le
prestazioni raggiunte.
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identificazione e valutazione da parte dell'Organizzazione delle Non Conformit ed
attuazione di Azioni Correttive e di Azioni Preventive;
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auditing interno e Riesame della Direzione;
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assunzione reale di responsabilit ed impegno da parte della Direzione;
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collegamento logico tra le politiche aziendali, i pericoli ed i rischi per la Salute e Sicurezza
sul Lavoro, gli obiettivi ed i traguardi intermedi, le responsabilit, i programmi relativi agli
obiettivi ed ai relativi traguardi, le Procedure, i dati relativi alle prestazioni, audit interni e
Riesame della Direzione.
Il coinvolgimento di tutti i lavoratori, sia interni all'Organizzazione, sia di quelli appartenenti
ad organizzazioni fornitrici o Clienti, in attivit di formazione e di formazione relative sia al
processo dinamico di valutazione dei rischi, sia al processo di miglioramento continuo.
Quando l'azienda avr ottemperato alle osservazioni dell'Organismo certificatore, i
valutatori inoltreranno una richiesta di rilascio del certificato al comitato dell'Organismo stesso il
quale proceder al rilascio del relativo certificato di conformit del SGS in esame.
Il certificato ha una validit in genere di tre anni. Durante questo periodo l'Organismo
effettuer delle visite di controllo che, se dovessero evidenziare una non conformit al SGS,
potrebbero determinare la sospensione del certificato.
Tutta la procedura seguita dall'Organismo di certificazione riportato nel rapporto tecnico
emanato dal SINCERT Prescrizioni integrative per l'accreditamento degli Organismi operanti la
valutazione e certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sigla RT-12 Revisione 00 Data 2003-11-13