Una norma è una regola che deve essere per forza applicata
In ogni caso, sia la norma, sia deroga rappresentano le linee guida, cioè le modalità di
applicazione, e i riferimenti, anche detti “stati dell’arte”, che sono insiemi di scelte progettuali e di
procedure per ottenere il prodotto migliore possibile (in inglese best practice) con sigla CE,
secondo l’art. 1660/1662 del Codice Civile
Lungo il corso della storia dell’uomo la prima forma di normativa è stata il linguaggio, a cui è
seguito il baratto e così via.
Lo sviluppo che ha portato alla creazione delle attuali norme è stato possibile perché i nostri
antenati si sono accorti che agire secondo le regole porta molti vantaggi
Tecniche sono gli standard usati per definire materiali, prodotti e servizi e
garantiscono le caratteristiche, l’omogeneità (cioè tutti i pezzi devono essere uguali) e
l’affidabilità (vale a dire che tutto deve funzionare come previsto) di un progetto.
Inizialmente esistevano solo standard dimensionali (dimensioni delle parti), poi si sono
aggiunte anche le unità di misura. Tutti questi miglioramenti sono stati effettuati per
cercare di tendere a creare un linguaggio comune. Infine, si è arrivati a definire e unificare
le caratteristiche e prestazioni del prodotto, i processi di fabbricazione, le prove e i collaudi
e gli standard organizzativi. In questo modo è stato possibile trovare i prodotti difettosi e
risalire da questi alla responsabilità per danno e alla casistica per stabilire la responsabilità
civile (rimborso) e/o penale (nel caso di danni gravi all’incolumità dell’uomo secondo la
Direttiva Europea 374/85 e DPR 224/88, il Decreto del Presidente della Repubblica).
Le norme tecniche sono emesse in Italia dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e
dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) per quanto riguarda le componenti elettroniche
(dal BSI in Inghilterra, dal DIN in Germania e dall’AFNOR Francia) e in campo aeronautico
da ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) e dall’Aeronautica Militare. Per fronte a tutto ciò
il costruttore deve creare un documento dove mostra l’osservanza delle norme (nel campo
alimentare DOP, IGP, …) oppure autocertificazioni (per esempio la dicitura “pura lana
vergine”) in difesa del proprio prodotto. Riguardo le norme cogenti, invece, queste
possono essere emesse anche da enti internazionali (come marchio CE o “conformità alle
caratteristiche definite dalla Direttiva applicabile al prodotto” in Europa).
Le norme tecniche, in aggiunta, definiscono anche le modalità di verifica dei requisiti
stabiliti, che avviene in questo modo. L’ispettore incaricato prima prende visione dei
documenti, progetti, … dei pezzi in esame; successivamente fa’ eseguire prove di
qualificazione in un laboratorio specializzato; e infine richiede una certificazione
dell’azienda). In campo aeronautico le norme diventano regolamenti tecnici resi cogenti
dalla legge. Per quanto materiali e parti degli aeromobili le specifiche sono date ancora da
ENAC e dall’Aeronautica. Al contrario, negli Stati Uniti sono ancora in vigore le Military
Standard degli anni ’50 e le Qualified Product List). Le prime, in tempo di guerra, servivano
a definire con quali materiali, trattamenti protettivi, identificazione, prove e modalità di
prove dovesse essere progettato l’equipaggiamento dei soldati. Altri standard sono quelli
emessi dall’American Society for Testing Materials o quelli della SAE (Society of Automotive
Engineers). Per quanto riguarda gli aerei sono in vigore anche le normative redatte dalla
RTCA (Radio Techincal Commission for Aeronautics) e dalla EUROCAE (European
Organization for Civil Aviation Equipment) riguardo le condizioni di operabilità in aria. Si
fissano così dei limiti massimi per temperature estreme, quota, umidità, vibrazione,
esplosioni, suscettibilità ai fluidi, ambienti salino, polvere, effetti magnetico, picchi di
alimentazione e ghiaccio)
La normativa che si occupa di questo tema, la ISO serie 9000, definisce anche il vocabolario
della Qualità.
Esistono poi altre norme che aiutano chi le deve far applicare come il “manuale
dell’organizzazione”, diviso in 3 parti. Nel mondo aeronautico la normativa di riferimento è
l’aeronavigabilità, cioè la conformità del progetto e idoneità ad un impiego sicuro)
ISO 9001
L’ISO 9001 è una normativa che individua i doveri di una azienda per quanto riguarda le
certificazioni ed è strutturata in questo modo
1. Responsabilità della direzione (individua gli obiettivi della direzione e cioè quello di
individuare i risultati attesi ma anche le responsabilità
2. Sistema qualità (con l’ampliamento Vision 2000 viene introdotto anche la gestione del
sistema Qualità)
3. Riesame del contratto
4. Controllo della progettazione
5. Controllo della documentazione
6. Approvvigionamento
7. Controllo di parti del prodotto fornite dal committente
8. Identificazione e tracciabilità dei prodotti
9. Controllo del processo di produzione
10. Prove, controlli e collaudi
11. Controllo delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo
12. Stato delle ispezioni e prove
13. Controllo dei prodotti non conformi
14. Azioni correttive
15. Movimentazione e immagazzinamento
16. Registrazioni della qualità
17. Verifiche ispettive interne
18. Addestramento
19. Assistenza
20. Tecniche statistiche
L’introduzione della normativa ISO 9000 ha portato alla focalizzazione sull’organizzazione e alla
stessa orientata sul cliente. Tuttavia, gli enti pubblici italiani non sono tenuti ad adottare le norme
ISO, che vengono sostituite dalle carte dei servizi. Esiste quindi anche una carta dei servizi per
operatori aeroportuali OBBLIGATORIA e approvata da ENAC e ne esiste una anche per gli operatori
aerei
Certificazione
Certificazione: riconoscimento e attestazione della conformità a standard definiti in base alla ISO
17000. In campo aeronautico la certificazione “di tipo” è obbligatoria sia per il prodotto sia per il
processo ed è verificata dall’autorità competente. Ma gli aspetti critici della questione sono:
Onere della prova (responsabile del progetto, fabbricazione e chi ha scritto le istruzioni)
Tutela dei consumatori
Contezioso economico
I primi a istituire una normazione in questo campo sono stati gli Stati Uniti che hanno introdotto
per primi i diritti dei consumatori con il Consumering Act, esportato poi in Europa nel 1975
Audit
L’audit è un metodo di controllo utilizzato dagli entri di accreditamento e di certificazione per
verificare la corretta applicazione delle norme da parte degli esercenti.
Questo sistema si basa prevalentemente su tre fasi
Preparazione
Stesura delle check list
Accertamenti su
o Documentazioni dell’azienda
o Procedure
o Comportamento del personale (a tutti i livelli dell’organigramma)
o Registrazioni statistiche
o Processi industriali (i dati sono ottenuti tramite rilievi)
Certificazione di impresa
La certificazione (di impresa) è l’attestazione in base a norme comuni che dimostra lo stato
dell’arte dei prodotti di una determinata azienda. Inoltre, è sinonimo di garanzia e si basa sul
mutuo riconoscimento.
Punti chiave:
Norme di riferimento
Aree verificate (procedure, assetto aziendale, personale, componenti e attrezzature)
Sorveglianza (attraverso verifiche ispettive e rinnovo del certificato)
Audit (ISO 19001 che definiscono anche un metodo composto da check list e rilievi)
Follow up dei rilievi
Caratteristiche (rigore, competenza e tracciabilità)
Processo basato su verifiche ispettive
Tipi di certificazione
Organizzazione d’impresa
Per poter essere certificata, un’impresa deve avere una struttura che definisce in modo preciso i
ruoli e il personale. Inoltre, deve essere dotata di
Procedure rodate
Attrezzature a norma
Documentazioni in regola
Accreditamento
La definizione di “accreditamento” si può riassumere con “certified once accepted everywhere”
(certificato una volta, accettato ovunque) e in breve indica quale ente è autorizzato a redigere le
normative in base alla ISO 17000
In Italia, l’ente accreditante è l’Accredia; l’EA (European co-operation for Accreditation) in Europa e
lo IAF (International Accreditation Forum) nel mondo. Dal punto di vista aeronautico, sempre in
Italia, l’ENAC certifica e l’EASA accredita
Qualità
Il concetto di “Qualità” è applicabile in molti campi tra i quali anche e soprattutto a quello tecnico
e organizzativo dove è indice di conformità
La normativa ISO 9000 da’ la definizione di “Qualità”: “La Qualità è intesa come l’insieme delle
proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono a esso la capacità
di soddisfare esigenze espresse o implicite del cliente”. In sostanza la qualità è una disciplina che
riguarda il modo di operare e in particolare stabilisce come
Quindi la Qualità è come un mosaico che può approfondire determinati aspetti del prodotto
Dal punto di vista pratico la Qualità consiste in un insieme di regole, risorse, attività,
comportamenti, verifiche e revisione del sistema (che è l’azione finale di misura) atte a garantire
l’idoneità del prodotto in termini di servizio, funzionalità, affidabilità, sicurezza e soddisfazione del
cliente
L’attestazione della Qualità è eseguita da un ente accreditato
Sistema Qualità
Con l’ultimo aggiornamento della normativa ISO 9000 si è arrivati a definire il concetto di Sistema
Qualità in base all’equazione
Il Sistema Qualità, in sostanza, introduce i metodi di controllo della Qualità secondo cui
quest’ultimo deve essere
Tracciabile
Ben fatto (il controllo non deve fornire false indicazioni dovute a errori o ad altro)
Eseguito secondo uno standard (che, se non esiste, deve essere creato)
Dal punto di vista prettamente pratico, i controlli vengono eseguiti visivamente e attraverso le
misure; successivamente c’è il collaudo che deve tenere conto anche di variabili come la taratura
degli strumenti, le condizioni ambientali e della responsabilità del controllore, che a può
tramutarsi nel cosiddetto “errore umano”)
Nonostante tutto, comunque, la Qualità non si deve aggiungere a posteriori al prodotto ma deve
essere il modo di operare di ogni impresa
Molto prima dell’introduzione del Sistema Qualità, si sta parlando degli anni ’50 - ’60 quindi, la
cultura della Qualità era quasi inesistente a causa della mancanza dei mezzi e dei prodotti per via
della guerra appena finita. Era, infatti, in vigore la filosofia del “produrre il più possibile” anche se i
prodotti erano poco sicuri o mal fatti. Poi, nel decennio successivo si comincia a parlare di
assicurazione della Qualità cominciando a
e arrivando alla concezione che se il sistema funziona i pezzi prodotti rispondono agli standard
difetti
guasti
burocrazia
stock (il concetto è quello di evitare di riempire il magazzino di parti che poi non verranno
mai utilizzate, e invece di ordinare di volta in volta i pezzi necessari)
ritardi (nelle consegne)
Total Quality
Negli anni Novanta si è anche arrivati alla Total Quality: uno strumento che coinvolge tutti i settori
aziendali (dalla direzione all’assistenza passando per amministrazione, progettazione e vendita)
per ottenere un risultato comune.
Una tra le prime aziende ad applicare la Total Quality è stata la Toyota, che ha cercato di ottenerla
applicando la politica “Zero Difetti”. Nonostante tutto, però, la casa automobilistica giapponese si
è anche trovata in difficoltà perché esiste un punto in cui non vale la pena migliorare la Qualità
senza voler andare ad intaccare i costi (che si elevano) e senza incorrere nei problemi della “Non –
Qualità”
Procedure
Le procedure danno parte del know - how dell’impresa e devono essere chiare, semplici,
complete, concrete e devono avere la minima specificazione critica, cioè ci deve essere solo lo
stretto indispensabile
Non Qualità
L’applicazione del sistema qualità sono le 5Z (Zero difetti, guasti, burocrazia, stock, ritardi)
Eventi Kaizen (gruppo di lavoro)
Gli eventi Kaizen sono un sistema di cambiamenti che un’azienda può introdurre per cercare di
risolvere i problemi ad ogni “livello”. Questi, derivati dal giapponese Kaizen (miglioramento), a sua
volta composto da Kai (cambiamento) e zen (buono, meglio), indicano la formazione di gruppi di
lavoro atti a studiare interventi correttivi da inserire nel know – how dell’impresa; interventi
correttivi che possono essere solo graduati ed effettuati tramite il raggiungimento di obiettivi
(come per esempio la riduzione dei costi, in gergo, l’introduzione dei cost drivers) al fine di
riprogettare i processi per cercare di eliminare sprechi, tempi, spazi e percorsi. In particolare, si
cerca di ridurre all’osso
Spazi occupati
Percorsi degli operatori
Percorsi delle parti
Tempi set up (preparazione) delle attrezzature
Costi di fabbricazione
Tempi di attesa
Percorsi delle pratiche
Inoltre, gli eventi Kaizen portano anche effetti favorevoli al personale. Infatti, le singole persone
sviluppano capacità come
Lavoro di gruppo
Orientamento al risultato
Sviluppo della decisionalità
Responsabilità delle soluzioni
Capacità di esposizione
Presentazione diretta dei risultati
Coinvolgimento della direzione (cioè come interagire con i propri superiori)
Ovviamente, per far si che i gruppi di lavoro abbiano il successo sperato, bisogna che siano svolti in
ambiente favorevole:
Luogo (il luogo scelto per la riunione deve essere pulito, ordinato, …)
Rapporto con i superiori (il progetto deve essere condiviso anche dal management)
Addestramento (i partecipanti devono essere formati e aggiornati su come svolgere
un’attività del genere; anche in termini di raccolta dei dati, analisi razionale dei processi e
individuazione delle azioni correttive)
Il tutto poi si deve tradurre nella stesura di nuove procedure e nella definizione di nuovi obiettivi
secondo un approccio iterativo: risolte le criticità in un settore, bisogna prenderne un altro sotto
esame
Il sistema Kaizen va’ eseguito attraverso vari passi. Prendiamo come esempio un’azienda che
produce componenti meccanici metallici. La suddetta impresa sta andando globalmente male: i
clienti sono insoddisfatti dei prodotti. Così, per cercare di risanare il bilancio, la direzione della
società decide di introdurre gruppi di lavoro alla ricerca dei problemi e perciò indice una riunione a
cui partecipano membri di ciascun reparto dell’azienda.
Si comincia con la scelta del processo da analizzare, per esempio, l’ultima lavorazione prima della
vendita. Per cominciare si raccolgono dati su come avviene il processo (quanti prodotti difettosi ci
sono, quanto spreco di materiale viene prodotto, quanti disguidi emergono durante le lavorazioni,
…).
Successivamente, si fa’ un inventario di tutti i problemi trovati, ne si misura la gravità e ne si
sceglie uno da sviscerare.
Poi, si stila un elenco delle cause che possono provocare il problema e si elabora una soluzione.
Infine, si modifica la procedura di competenza, aggiornando così il know – how dell’azienda
Tuttavia, anche il sistema Kaizen ha dei limiti: bisogna infatti evitare sia un eccesso di analisi di dati
e di problemi, sia un eventuale ritardo nell’attuare manovre correttive
Autorità aeronautiche
Le autorità aeronautiche sono gli enti di certificazione e di normazione che controllano il mondo
dell’aviazione. Le norme in campo aeronautico sono tutte cogenti e i voli tra i vari Paesi sono
permessi in virtù di accordi bilaterali o multilaterali
Originariamente gli enti di regolamentazione aeronautica erano spesso associati a quelli navali e la
storia ricorda queste date, per quanto riguarda la nascita delle autorità dell’aviazione
RAI
Regolamentazione tecnica
Certificazione di tipo
Sorveglianza costruzioni
Sorveglianza esercizio
Certificazione imprese e personale
ENAC
Agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore
dell’aviazione civile
Presidente
CdA
DG
Vice DG
Direzioni centrali
Direzioni Operazioni (Nord, Centro e Sud)
Direzioni Aeroportuali (13)
L’ENAC certifica aeromobili, operazioni di volo, imprese, piloti (rilascio licenze, addestramento,
tempi di servizio e di riposo), tecnici, infrastrutture aeroportuali (progettazione, costruzione,
manutenzione, esercizio e gestione dei fondi statali, piani di emergenza), servizi aeroportuali
(handling), security (ingresso in aeroporto, controllo passeggeri e bagagli) e Qualità dei servizi.
Inoltre, certifica l’ENAV
L’ENAC è al centro di tutte le attività aeronautiche (aerei, aeroporti, imprese e personale) per
quanto riguarda certificazione, sorveglianza e approvazioni, certificazioni di tipo, approvazioni di
modifiche e di volo, costruzioni, manutenzioni, indagini tecniche e le registrazioni degli aeromobili
ENAV
Società pubblica di controllo del traffico aereo e assistenza a terra (art. CdN)
Prevenire collisioni
Accelerare flusso di traffico
Fornire avvisi e info
ENAV pubblica
Mappe ufficiali
Procedure di navigazione
AIP
Bollettini meteo
NOTAM
Concessione = atto amministrativo con cui la pubblica amministrazione consente l’uso di risorse
non disponibili da privati (demanio art.692 CdN)
Esistono anche regolamenti ad hoc per disciplinare singoli aspetti di competenza ENAC
L’ENAC oltre ai regolamenti emette anche le circolari e la serie NAV, OPV, APT
2000 aeromobili
900 aerei privati
600 aerei AC
500 imprese certificate
2500 tecnici certificati
In Italia
EASA
JAA
JAA Board
JAA Committee
Segretario generale
Dipendenti (che erano divisi in un team di standardizzazione, un team di omologazione e
un working group)
Oltretutto, a fronte della forte espansione del colosso americano Boeing, l’Europa instaurò la JAA
anche per compensare lo squilibrio economico creando una nuova società europea: l’Airbus.
Da qui comincia la formazione dell’agenzia europea EASA
JAR
Le JAR sono le normative redatte dalla JAA. Tra le più importanti si ricorda:
JAR – 1 Definitions
JAR – 21 Certification Procedures
JAR – 22 Sailplanes and Powered Sailplanes
JAR – 23 Normal Aeroplanes
JAR – 25 Large Aeroplanes
JAR – 27 Small Rotorcaft
JAR – 29 Large Rotrocraft
JAR – 36 Aircraft Noise
JAR – 66 Certifying Staff
JAR – APU Auxiliary Power Units
JAR – E Engines
JAR – FCL Flight Crew Licensing
JAR – OPS Operations
JAR – P Propeller
JAR – VLA Very Light Aeroplanes
JAR – 145 Maintenance
JAR – 147 Maintenance Training Organisation
Tutta questa tipologia di norma, la JAR, sono divise in due parti: una prima che espone i requisiti e
la seconda che presenta i criteri applicativi. Questi ultimi possono essere di due tipologie AMC
(Acceptable Means of Compliance), A&GM (Administrative and Guidance Material)
Con l’introduzione di queste norme sì è raggiunto un risultato molto importante: l’Airbus e, quindi,
l’Europa, è stata la prima al mondo a far sì che il progettista e il costruttore di un aereo potessero
anche essere differenti
EASA
A qualche anno dalla nascita dell’Unione Europea, in seguito alla modifica dell’organigramma
dell’UE, si ha avuto la necessità di formare anche un’agenzia specializzata in campo aeronautico.
Nel 2002 nasce l’EASA
L’EASA, quindi, è un’agenzia specializzata dell’Unione Europea che assume decisioni operative
giuridicamente vincolanti (decisions) come direttive, documenti tecnici e Certification
Specifications. A questo ente, come ad altri dell’UE, hanno aderito anche alcuni Paesi
extracomunitari come Svizzera, Islanda, Norvegia e Lichtenstein attraverso l’uso degli agreements,
cioè accordi bilaterali. Inoltre, anche l’EASA ha un organigramma ben preciso:
Presidente dell’agenzia
Consiglio di Amministrazione
Direttore esecutivo
Dipendenti
Lo scopo dell’EASA è riassumibile con lo slogan dell’ente: “Your safety is our mission” e infatti tutta
la sua attività è volta alla sicurezza del trasporto aereo e non alla soddisfazione.
Di conseguenza l’EASA svolge attività di certificazione, regolamentazione, controllo, ispezione
(programmate in base o ai cicli del velivolo o alle sue ore di volo) e sanzione (delle quali una delle
peggiori è la decadenza del certificato di aeronavigabilità di un aereo a carico dell’esercente)
Inoltre, l’EASA gestisce anche il programma SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft), cioè
offre un servizio di safety anche ad aerei immatricolati fuori dall’Europa che però vi decollano,
atterrano o sorvolano. In soldoni, quindi, l’EASA è autorizzata a ispezionare i velivoli di Paesi terzi e
a creare una banca dati con i rilevi effettuati; e a stabilire le modalità secondo cui vanno eseguiti i
controlli secondo le check list. In aggiunta l’ente UE è autorizzato anche a stilare black list per
bloccare voli (tutti o solo quelli di determinati tipi di velivoli) di alcune compagnie aeree
considerate poco affidabili
Ma come funziona un’ispezione EASA? Consideriamo, per esempio, quella che in gergo si chiama
“ispezione di rampa”. L’ispettore EASA ha circa tre quarti d’ora di tempo (prima che si imbarchino i
passeggeri) per:
Stato dell’A/M
Documenti di volo
Licenze equipaggio
Equipaggiamenti di sicurezza
Ispezioni di rampa
Regolamenti EASA
ICAO
L’ICAO nasce nei primi anni del 1900 come agenzia specializzata del consiglio economico e sociale
dell’ONU, avendo come obiettivo quello di promuovere e regolamentare la sicurezza e lo sviluppo
ordinato dell’aviazione civile.
Come ogni altra autorità aeronautica, anche l’ICAO si è sviluppato nel corso degli anni: le tappe
fondamentali nel processo di formazione di questo ente sono
Parigi (1908)
Parigi (1919)
Varsavia (1929)
CHICAGO (1944, 52 stati partecipanti)
Chicago Convention (1948, viene formato il primo testo composto da preambolo e 96
articoli, oggi è in vigore la nona edizione del 2006. Vengono inoltre teorizzate le “cinque
libertà”
1. Libertà di sorvolare un Paese membro
2. Libertà di atterrare in un Paese membro
3. Libertà di decollare da un Paese membro
4. Libertà di sbarcare passeggeri e merci in un Paese membro
5. Libertà di imbarcare passeggeri e merci in un Paese membro
Nel 1994 viene istituito un team di ispezione basato su dieci livelli di classifica detto USOAP
(Univeral Safety Oversight Audit Programme). in Italia vengono effettuati controlli nel 2006
e nel 2011. Tuttavia, si ebbero ritorni tardivi e poco efficaci
Dal 1997 le “cinque libertà” diventano cogenti dopo ratifica nazionale e regolamentano il
trasporto nell’UE
In base alla classificazione delle autorità vista in precedenza, l’ICAO è un ente normatore e non
accreditante, quindi impone norme ai Paesi associati; la pena per chi non segue il regolamento è
l’espulsione dall’ente.
E pubblica
ECAC
Eurocontrol
Parte integrante dell’ECAC è Eurocontrol: la branca che si occupa dallo spazio aereo europeo alla
quale partecipano38 paesi partecipanti
Gli stati che partecipano a tutto, cioè EASA, ECAC ed Eurocontrol, sono 18
PROGETTAZIONE
Uno specifico progetto aeronautico si sviluppa a partire o da un’idea del progettista o da una
richiesta di un cliente, di un manutentore o di un ente normatore in base a funzionalità,
affidabilità, sicurezza e ambiente. A ciò il progettista “risponde” presentando soluzioni che devono
essere
Efficaci
Realizzabili
Economiche
Tecniche
o Scelta dei materiali
o Soluzioni tecnologiche
o Metodi di fabbricazione
o Processi
o Subfornitori
Ergonomia
o Accessibilità a comandi/strumenti
o Azionamento involontario
o Allarmi confusi
o Possibilità montaggi errati
o Posizionamento non corretto delle parti (sfregamento, urto, surriscaldamento)
o Processi di fabbricazione critici (incollaggio)
Un buon progettista deve avere anche un metodo di lavoro: deve essere razionale e sistematico.
Si procede, come già detto per step
Disegno
Il disegno, che deve essere universalmente comprensibile, è uno strumento di progettazione che
serve a
Di dettaglio
Di assemblaggio (per esempio il disegno di un componente)
Di installazione (per esempio quello di un aeromobile)
E, ovviamente, ogni disegno tecnico deve essere provvisto di un cartiglio (detto “blocco titoli”) che
deve contenere
Infine, questi disegni, siccome devono essere riproducibili, hanno validità formale; e oggi viene
utilizzato il digital manufacturing (CAD, acronimo di Computer Assisted Design)
Struttura
Una struttura destinata a uso aeronautico si progetta oggi secondo due modalità
Safe life (cioè “vita sicura”), permette di mantenere l’integrità delle strutture per un tempo
determinato, poi si sostituisce la parte. Le parti, quindi, più delicate hanno un maggior
margine cautelativo
Fail safe (inglese di “rottura sicura”) venne introdotta quando si è cominciato a studiare le
fratture. La frattura non deve creare un danno catastrofico e perciò gli interventi di
manutenzioni sono più specialistici del tipo
o on condition (quando il pezzo presenta fratture evidenti)
o condition monitoring (tenendo sotto controllo le eventuali rotture)
General
Flight
Power plant
Equipment
Operation limitations
Appendici
E tutte fanno parte del Regolamento di Aeronavigabilità 748/2012 che è così strutturato
CS 23
La CS 23 si occupa degli aerei per l’aviazione generale, cioè le seguenti tipologie di aeromobili
Da turismo
Scuola
Executive
Ed è divisa in
sez. A
Normale
o Massimo nove posti
o Peso massimo di 12500 lbs (libbre)
o Fattore di carico compreso tra -1.5 e 3.8
Semiacrobatico
o Massimo nove posti
o Peso massimo di 12500 lbs
o Fattore di carico tra -1.5 e 4.4,
o Sono ammesse alcune manovre acrobatiche dimostrate
o Angolo di bank con un massimo compreso tra 60 e 90 gradi
Acrobatico
o Sono ammesse tutte le manovre acrobatiche,
o Fattore di carico tra -3 e 6
Commuter
o Devono essere plurimotori a elica,
o Massimo 19 posti
o Peso massimo di 19000 lbs,
o Fattore di carico compreso tra -1.5 e 3.8
sez. B
Sez. C
Definisce i carichi massimi di impiego (limit loads) e carichi di robustezza (ultimate loads)
dell’aereo
Art. 201
Stabilisce le caratteristiche di stallo del velivolo: lo stallo diventa una situazione di pericolo quando
si perdono oltre 100 metri di quota. Di conseguenza si determinano i valori di velocità minima di
controllo del velivolo e per evitare lo stallo si introducono degli avvisi come il buffeting (la
vibrazione della cloche) e un suono all’interno del cockpit
Crashworthiness
La crashworthiness è la capacità delle strutture e dei sistemi di proteggere gli occupanti del
velivolo, cioè di permettere loro di sopravvivere dopo un incidente
In caso di incidente, i maggiori danni agli occupanti di un aereo e all’aereo stesso sono provocati
da rottura di strutture, incendi ed esplosioni.
Analizziamo brevemente il caso di rottura di strutture e di incendio
Rottura di strutture
Incendio
Aeroporti
Per ridurre gli incidenti all’interno del sedime aeroportuale o all’interno dello spazio aereo di un
aeroporto si utilizzano svariati dispositivi.
Tra questi citiamo la RESA (Runway End Safety Area), una zona posta in testata pista sulla quale gli
aerei possono fermarsi in caso di avaria al motore in decollo o in atterraggio o di altri problemi
Rischio e prevenzione
In aeronautica il rischio è un fattore che assume una rilevanza fondamentale anche in fase di
progettazione. Il progettista deve, infatti, fare in modo di calcolarli tutti secondo la seguente
formula
Inoltre, il progettista deve anche prevedere l’installazione di svariati sistemi di prevenzione per
garantire la sicurezza di tutti gli occupanti a bordo di un aereo: i principali sistemi di sicurezza di un
velivolo sono
I sistemi di allarme (stallo, ghiaccio, velocità massima, GPWS, cioè Ground Proximity
Warining System e carrello non in blocco)
I sistemi protezione dal ghiaccio
L’ABS (Anti – Blocking System) del carrello
L’eliminazione di ostacoli alla navigazione in prossimità di un aeroporto
IL radar
Art. 571
Questo articolo, introdotto nel 1965, definisce la resistenza delle strutture dei velivoli sottoposte a
carichi ripetuti di intensità variabile (in gergo “fatica”).
Gli ingegneri hanno cominciato ad approfondire questo campo di ricerca inseguito all’incidente del
Comet, un quadrimotore capace di trasportare fino a 36 passeggeri con sei membri
dell’equipaggio, del 1954, dovuto alla rottura della fusoliera in seguito a dei picchi di carico causati
dai cicli di pressurizzazione sui finestrini
Art. 573
Con questo articolo viene introdotto il concetto di struttura “fail safe”: un tipo di struttura
ridondante.
Per realizzare una struttura di questo tipo, il costruttore deve soprattutto
Scegliere i materiali adeguati
Eseguire prove sui materiali
Stilare le load survey (cioè le analisi dei carichi effettivi)
Eseguire prove “full scale” (a grandezza naturale)
Delineare aree ben definite ove localizzare le microfratture ammissibili
Sez. D
Art. 605
Norma i metodi di fabbricazione, tali da produrre manufatti a “regola d’arte”
Art. 607
Norma l’impiego dei dadi autobloccanti
Art. 609
Stabilisce che una struttura aeronautica deve essere protetta da
Agenti atmosferici
Corrosione
Abrasione
Art. 611
Stabilisce che ogni parte della fusoliera di un aereo deve essere accessibile per ispezioni mediante
aperture, pannelli facilmente smontabili o pozzetti d’ispezione
Art. 619
Introduce gli special factors nella progettazione: coefficienti di sicurezza aggiuntivi da applicare in
caso di
Carichi incerti
Particolare usura
Variabilità dei processi di fabbricazione (per esempio la saldatura per la quale il
coefficiente viene portato a 1,5)
Art. 621
Decreta i casting factors, cioè i coefficienti di sicurezza aggiuntivi durante il processo della fusione
Art. 625
Decreta i fitting factors, cioè i coefficienti di sicurezza aggiuntivi durante il processo di raccordo fra
le parti
Art. 25.631
Norma la resistenza delle parti di un velivolo al bird strike impact, l’impatto con uccelli.
Per esempio, secondo questo articolo, gli impennaggi di coda devono essere resistenti all’impatto
con un volatile di 8 pound alla velocità di crociera
Art. 675
Regolamenta l’utilizzo degli stops, fermi meccanici che evitano che le superfici si scardinino
Art. 689
Definisce le dimensioni e le caratteristiche tecniche degli impianti a cavo: le principali sono che
Art. 775
Definisce i requisiti minimi dei Windshield, i parabrezza. Un parabrezza a norma deve
Art. 803
Definisce le modalità e gli equipaggiamenti per effettuare una corretta emergency evacuation,
evacuazione d’emergenza. In particolare, stabilisce qual è
Le strutture
I comandi di volo
Gli arredi
I compartimenti cargo
Gli equipaggiamenti
Inoltre, è obbligatoria la presenza a bordo di estintori (secondo gli articoli 851 e 1197) che possono
essere riempiti con vari tipi di agenti estinguenti (acqua, polveri o agenti chimici) a seconda del
tipo di fuoco.
La classificazione del fuoco si basa su tre classi
Ed esiste anche una suddivisone in quattro livelli per quanto riguarda i materiali:
Art.1911
“Each engine must be isolated from the rest of the cabin”, “Ogni motore deve essere isolato dal
resto della cabina”. Così recita l’articolo 1911.
Inoltre, la sua sezione più importante definisce che caratteristiche tecniche del gruppo
motopropulsore
Sez. E
Motore
Elica
Impianto combustibile
Impianto olio
Impianto di raffreddamento
Impianto di ammissione aria
Condotte
Per quanto riguarda le tubazioni (tubo + raccordo), queste devono essere costituite di alluminio o
di gomma sintetica (secondo la CS 1183) e quelle più a rischio devono essere ricoperte da guaine,
e devono anche resistere alla prova di pressione e alla prova di scoppio.
Oggi al posto della gomma si usa il teflon che ha durata illimitata
Sez. F
Norma tutti gli equipaggiamenti di bordo come gli strumenti, gli apparati, gli equipaggiamenti di
sicurezza, i registratori di volo e l’ossigeno. Ognuno di questi deve
Affidabilità
L’affidabilità, in inglese “reliability” è un parametro molto importante per quanto riguarda il
processo di fabbricazione di un componente, nel nostro caso, aeronautico. Questo fattore è
espresso matematicamente dalla formula
R(t)=e-t
Dove
Nella pratica, invece, l’affidabilità si ottiene per mezzo di un utilizzo a sollecitazioni inferiore ai
massimi di un componente, in modo da far diminuire il tasso di guasto.
Infatti, in fase di progettazione è compito del progettista quello di ridurre e prevenire i guasti:
bisogna mantenere il funzionamento del componente entro caratteristiche stabilite o condizioni
degradate accettabili (si prenda come esempio la certificazione ETOPS, ExTended OPerationS).
Tuttavia, si hanno difficoltà nel prevedere alcune proprietà dei componenti, come
Modalità di funzionamento
Condizioni di funzionamento effettive
Condizioni ambientali
Eventi esterni (fulmini, …)
metodo FMEA/FMECA (dall’ inglese Failure Mode and Effect (Criticality) Analysis, esame
sistematico per individuare e le potenziali condizioni di avaria dei componenti e gli effetti
sul sistema)
metodo ETA/FTA (acronimo di Fault Tree Analysis)
L’affidabilità, quindi, è un valore ma anche un costo e ciò lo si è capito nel corso degli anni, a
grandi linee secondo questa linea del tempo
Rischio
Recentemente, l’ICAO ha stabilito cinque livelli di classificazione dei rischi. A partire dal livello più
grave si ha
Impianto elettrico
Anche l’impianto elettrico di ogni classe di velivoli deve sottostare a ferree regolamentazioni; nella
progettazione di un sistema simile bisogna, infatti, prestare attenzione
Per quanto riguarda la progettazione e la costruzione degli impianti elettrici di bordo, oggi è in
vigore la normativa FAA AC 20 – 136 per i sistemi e la RTCA DO – 160C per le parti
Il ghiaccio
Uno dei problemi più diffusi riguarda la formazione di ghiaccio all’interno del carburatore nei
motori a elica. In questa situazione, il ghiaccio si forma per eccesso di velocità all’interno della
valvola a farfalla (dal punto di vista fisico un tubo di Venturi). In questa situazione si può perdere
fino al 15 % di potenza del motore e per prevenirla si introduce aria calda aspirandola
direttamente dal gruppo propulsore
Sghiacciamento a terra
Prima del volo, per prevenire la formazione di ghiaccio in quota, gli aerei vengono sottoposti a un
trattamento di de - ice in aeroporto. Ciò consiste nello spruzzare su tutta la fusoliera, un liquido
sotto pressione per mezzo di speciali veicoli serbatoio in apposite piazzole
È degno di nota anche il book 2, libro 2, che definisce gli acceptable means of compliance
(prestazioni accettabili di conformità) dei VLA (acronimo di Very Light Aircraft) e dei LSA
(dall’inglese Light Sport Aircraft, gli ultraleggeri).
Per quanto riguarda i VLA, la normativa sancisce che devono avere le seguenti caratteristiche
Monomotori a pistoni
MTOW minore di 750 kg
Velocità di stallo massima minore di 45 kts
Abilitazione al solo VFR diurno
Nessuna manovra acrobatica
Distanza massima di decollo di 500 m
Velocità di salita maggiore di 2 m/s
Fire protection
Affidabilità atta a minimizzare il pericolo
Per gli LSA invece, si ha solo un aspetto rilevante: la MTOW deve essere inferiore ai 600 kg:
tuttavia, nessuno rispetta questa prescrizione.
Inoltre, per gli ultraleggeri (definiti in Italia con l’acronimo VDS e VDS avanzato, cioè Volo da
Diporto Sportivo) non c’è certificazione, non c’è certezza di requisiti o verifiche, ma basta
notificare all’Aeroclub d’Italia l’avvenuta costruzione di un velivolo LSA. Infatti, non si ha una vera
e propria omologazione di questi aerei in quanto manca
Un regolamento di progetto
Un regolamento di produzione
Requisiti di manutenzione
Responsabilità del progettista
Documentazione di progetto
La documentazione di progetto, prevista dal regolamento 748 parte 21 Art.31 comprende tutti
quegli elementi che servono a identificare univocamente un progetto e a determinarne le
specifiche, cioè i requisiti tecnici di
Materiali
Processi
Metodi di fabbricazione
Catalogo parti
o Parti “obbligate”, nessuno le può modificare,
o Non è approvato formalmente
Manuale di riparazione
o Non è obbligatorio
o Metodi standard di riparazione
Criteri di manutenzione
Il manuale di manutenzione definisce anche quale, o quali, dei tre metodi di manutenzione sono
applicabili a un progetto.
I tre criteri di manutenzione sono
Hard time (per l’aviazione generale, si basa su ispezioni periodiche, sostituzioni, sbarco,
disassemblaggio e revisione)
On condition (si basa su ispezioni periodiche per verificare lo stato dei componenti e si
interviene solo su necessità)
Condition monitoring (monitoraggio di funzionamento, si basa su diversi step)
All’analisi di progetto si aggiungono le analisi di esercizio per tenere conto dei dati di impiego e
ridurre i costi della documentazione. Inoltre, è compito del progettista anche definire e
ottimizzare la manutenzione del prodotto all’inizio e durante l’esercizio
Certificazione di tipo
La certificazione di tipo di un aereo si basa sul type design e sul regolamento di certificazione al
fine di ottenere l’omologazione, in primis, quella del progettista
DOA
La DOA è regolamentata dalla normativa EASA 748, parte 21 e rappresenta l’idoneità ad emettere,
documentare e gestire il progetto. Per ottenerla, il progettista deve dimostrare
Progettazione
Omologazione
Gestione della aeronavigabiltà continua
Essere conforme alle normative
Direzione tecnica
Ufficio tecnico,
Ufficio di aeronavigabilità (che fa’ da collegamento tra direzione tecnica e autorità)
Monitoring system (che si occupa dell’auditing, della verifica dell’organizzazione dei
processi e della formazione del personale)
È il delegato per singoli progetti e coordina le attività delle varie aree tecnologiche
Team di ingegneri che verificano la conformità delle prove eseguite sui progetti
Produzione
La produzione, per definizione, è la costruzione di parti e il montaggio di assiemi per realizzare un
prodotto conforme al progetto. Inoltre, costituisce il collegamento tra progettista e produttore.
Parte fondamentale della produzione è lo sviluppo degli, Applicable Design Data, cioè l’insieme di
tutti quei disegni e specifiche forniti dal progettista per produrre i prodotti approvati in sede di
omologazione di tipo necessari per sviluppare i documenti di produzione.
Spetta invece al costruttore il compito di fornire i cicli di produzione (o di lavoro), le carte di
controllo e di collaudo
Cicli di lavoro
Di fondamentale importanza sono le FAI (First Article Inspection), cioè verifiche eseguite sui primi
esemplari di produzione che hanno lo scopo di rendere il prodotto conforme al progetto per
quanto riguarda materiali, dimensioni e prestazioni. È obbligatorio, inoltre, ripetere le FAI ogni
volta che si avviano nuovi impianti o dopo modifiche sostanziali nel processo di produzione: in
particolare, quando si è in presenza di
Processo di produzione
Costruzione controllo
Montaggio collaudo
Difetti
Anche in questo campo, i difetti vanno scovati e catalogati in base a tipologia e natura e poi
trattati con tre metodologie
1. Accettazione
2. Rilavorazione
3. Scarto
Tutto questo si traduce in registrazioni, cioè in documenti, in modo che sia ben evidente che un
determinato pezzo è diverso dagli altri
Ufficio tecnico
Officina (dove i pezzi vengono costruiti)
Magazzino
Laboratorio (che può essere interno o esterno all’azienda)
E le seguenti funzioni chiave
Accountable manager
Ingegneria di fabbricazione
Produzione
Certifying staff
Funzione qualità
Poi, anche secondo la normativa ISO 9000, se l’impresa corrisponde a tutti i criteri consegue il POA
(acronimo di Production Organisation Approval) in base al regolamento 748, part 21, subpart G;
cioè una licenza attribuita secondo uno scope of work, ossia una lista di abilitazioni per tipo o per
prodotti
Sezione b
Sorveglianza
Audit di sistema o di prodotto
Applicazione ed efficacia delle procedure
PARTI
Oltre a dover sottostare a tutte le normative del caso, le parti aeronautiche possono essere
suddivise in
Inoltre, le parti si classificano in tre classi di failure, in base alla gravità dei danni provocati in caso
di guasto
1. Failure catastrofico
2. Major failure
3. Tutte le altre
Il risultato finale di questa analisi dei componenti viene raccolto nella VIL (Vendor Item List), la lista
delle parti di acquisto approvate che fa parte dei documenti di omologazione; e in base al
responso dell’autorità competente può essere emesso l’attestato di aeronavigabilità, il Form 8130
per gli Stati Uniti
Parte 2
La parte 2 del CdN comprende gli articoli dall’Art. 678 in avanti, compresi in diversi libri, tra i quali
ricordiamo
1. Ordinamento amministrativo
a. Organi amministrativi della navigazione
b. Beni pubblici
c. Ordinamento aerodromi
d. Polaria (Polizia di Stato)
e. Inchieste sui sinistri
f. Atti stato civile
g. Disposizioni speciali
Art. 687
L’ENAC “nel rispetto dei poteri di indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
nonché fatte salve le competenze specifiche degli altri enti aeronautici, agisce come unica autorità
di regolamentazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile,
mediante le proprie strutture centrali e periferiche, e cura la presenza e l’applicazione dei sistemi
di qualità aeronautica rispondenti ai regolamenti comunitari.
Le attribuzioni e l’organizzazione dell’ENAC e […]”
Art. 690
Annessi ICAO
“Al recepimento degli annessi alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale, stipulata
a Chicago il 7 dicembre 1944, […] si provvede in via amministrativa per le singole materie, […]
mediante l’emanazione di regolamenti tecnici dell’ENAC.
Con le stesse modalità di cui al primo comma, si provvede all’adozione delle norme di
adeguamento alle eventuali modifiche degli annessi e […]”
Art. 692
Art. 693
“I beni del demanio aeronautico di cui alle lettere a) e b) del primo comma dell’art. 692 sono
assegnati all’ENAC in uso gratuito per il successivo affidamento in concessione al gestore
aeroportuale […]”
Art. 694
Aeroporti privati
“Ferme restando le attribuzioni degli enti locali e […], la realizzazione e l’ampliamento da parte di
privati, sul suolo di proprietà privata, di aeroporti e di altri impianti aeronautici, sono autorizzati
dall’ENAC”
Art. 698
Art. 699
“Gli aeromobili possono approdare, sostare e partire negli aeroporti aperti al traffico civile, nel
rispetto delle condizioni per l’uso degli aeroporti e, in particolare, delle disposizioni previste, per
ciascun aeroporto, dal regolamento di scalo.
Gli aeromobili stranieri sono ammessi a condizione di reciprocità o quando ciò sia stabilito da
convenzioni internazionali, salva in ogni caso la facoltà dell’ENAC di dare autorizzazioni
temporanee”
Aeroporti in Italia
Operativi 112
Civili 90
Commerciali 47
Certificati ENAC 47
Interesse nazionale 31
Con più di un milione di passeggeri annui 19
Strategici 10
Militari 11
Art. 700
“Salvo il caso di necessità, per l’uso degli aeroporti privati non aperti al traffico civile è richiesto il
consenso del gestore dell’aeroporto”
Art. 701
Aviosuperfici
“Le aviosuperfici, ivi comprese le elisuperfici, sono aree, diverse dagli aeroporti, non appartenenti
al demanio aeronautico e sono disciplinate dalle norme speciali, ferme restando le competenze
dell’ENAC in materia di sicurezza, nonché delle regioni, degli enti locali e […]”
Art. 702
Art.704
“Alla concessione della gestione totale aeroportuale degli aeroporti e dei sistemi aeroportuali di
rilevanza nazionale si provvede con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di
concerto con […].
Il provvedimento concessorio, nel limite massimo di durata di quaranta anni, è adottato, su
proposta dell’ENAC, all’esito di selezione effettuata tramite procedura di gara ad evidenza
pubblica secondo la normativa comunitaria, […]”
Art. 705
“Il gestore è il soggetto cui è affidato, sotto il controllo e la vigilanza dell’ENAC, […] il compito di
amministrare e di gestire, secondo criteri di trasparenza e non discriminazione, le infrastrutture
aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti
nell’aeroporto.
L’idoneità del gestore aeroportuale ad espletare le attività di cui al presente comma, nel rispetto
degli standard tecnici di sicurezza, è attestata dalla certificazione rilasciata dall’ENAC”
Art. 707
“Al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, l’ENAC individua le zone da sottoporre a
vincolo nelle aree limitrofe agli aeroporti e stabilisce le limitazioni relative agli ostacoli per la
navigazione aerea ed ai potenziali pericoli per la stessa, conformemente alla normativa tecnica
internazionale”
Art. 709
“Nelle zone di cui all’articolo 707, sono soggette a limitazioni le opere, le piantagioni e le attività
che costituiscono un potenziale richiamo per la fauna selvatica o comunque un pericolo per la
navigazione aerea.
La realizzazione delle opere, le piantagioni e l’esercizio delle attività di cui al comma 1, fatte salve
le competenze delle attività preposte, sono subordinati all’autorizzazione dell’ENAC, che ne
accerta il grado di pericolosità ai fini della sicurezza della navigazione aerea”
Art. 715
Art. 716
Inquinamento acustico
“La realizzazione di opere e l’imposizione di nuove destinazioni urbanistiche nelle vicinanze degli
aeroporti sono subordinate all’osservanza delle norme vigenti in materia di inquinamento
acustico”
Art. 743
Nozione di aeromobile
“Per aeromobili si intende ogni macchina destinata al trasporto per aria di persone o di cose.
Sono altresì considerati aeromobili i mezzi aerei a pilotaggio remoto, definiti dalle leggi speciali,
dai regolamenti dell’ENAC e, per quelli militari, dai decreti del Ministero della Difesa”
Art. 745
Aerei militari
“Sono militari gli aeromobili considerati tali da leggi speciali […] e comunque quelli progettati
secondo caratteristiche di tipo militare e destinati a uso militare.
Gli aeromobili sono immatricolati nei registri degli aeromobili militari del Ministero della Difesa”
Art. 749
“Sono ammessi alla navigazione gli aeromobili immatricolati mediante iscrizione al registro
aeronautico nazionale e abilitati nelle forme previste dal codice”
Art.750
“Gli aeromobili sono iscritti al registro aeronautico nazionale tenuto dall’ENAC, se rispondono ai
requisiti di nazionalità di cui all’art. 756. […].
L’aeromobile è identificato dalle marche di nazionalità e di immatricolazione
Art. 755
Certificato di immatricolazione (CI)
Art. 759
“Il proprietario che intende procedere alla demolizione dell’aeromobile deve darne comunicazione
all’ENAC.
L’ENAC, ricevuta la comunicazione di cui al primo comma, procede alla pubblicazione, secondo le
modalità stabilite con proprio regolamento e mediante annotazione nel registro aeronautico
nazionale, di un avviso col quale si invitano gli interessati a far valere entro sessanta giorni
dall’annotazione i loro diritti.
Se entro il termine di cui al secondo comma sono promosse presso l’ENAC formali opposizioni da
parte di creditori, con l’indicazione e la quantificazione dei crediti vantati, degli interessi e delle
spese sostenute, o se sull’aeromobile risultano iscritti diritti reali o di garanzia, l’ENAC autorizza la
demolizione solamente dopo che l’opposizione sia stata respinta con sentenza passata in giudicato
o i creditori iscritti abbiano prestato consenso alla cancellazione dei diritti reali o di garanzia e
siano stati soddisfatti gli altri creditori opposti o i diritti estinti, ovvero, in mancanza, dopo che il
proprietario abbia provveduto al deposito di fideiussione bancaria.
L’autorizzazione non è rilasciata se la demolizione può pregiudicare lo svolgimento di attività di
analisi e indagini per la sicurezza aerea.
Ottenuta l’autorizzazione alla demolizione, le operazioni di smantellamento dell’aeromobile
devono essere autorizzate dall’ENAC il quale ne stabilisce le modalità in conformità ai propri
regolamenti.
L’ENAC accerta la demolizione e provvede ai sensi dell’art. 760”
Art. 760
b) È stato demolito;
Condizione di navigabilità
Art. 764
Certificato di navigabilità
“L’idoneità dell’aeromobile alla navigazione aerea è attestata dal certificato di navigabilità (CN)”
Art.765
Impiego dell’aeromobile
“L’aeromobile può essere adibito soltanto al servizio o all’impiego consentito alla categoria alla
quale, dal certificato di navigabilità, risulta assegnato.
Tuttavia l’aeromobile può essere destinato a un servizio o a un impiego proprio della categoria che
importa attitudini tecniche minori; ma in tal caso non si applica il più favorevole regime previsto
per gli aeromobili della categoria inferiore”
Scuola
Turismo
Trasporto pubblico
Lavoro aereo
Art. 766
Art. 768
Visite e ispezioni
Art. 771
Documenti di bordo
“Gli aeromobili devono avere a bordo durante il volo:
a) Il certificato di immatricolazione
b) Il certificato di navigabilità
c) Il giornale di bordo
d) Le certificazioni relative alle assicurazioni obbligatorie
e) I documenti doganali, sanitari, …”
Art. 772
Giornale di bordo
“Sul giornale di bordo devono essere annotati gli eventi indicati nell’art. 835, i testamenti e ogni
altro fatto di particolare importanza”
Art. 773
Libri dell’aeromobile
“Gli aeromobili devono essere provvisti del libretto dell’aeromobile, del motore e dell’elica,
nonché del quaderno tecnico di bordo, su cui eseguire le annotazioni relative all’esercizio”
Art. 774
Art. 776
“Salvo quanto disposto al capo III, sono ammessi ad effettuare a titolo oneroso servizi di trasporto
aereo di passeggeri, posta o merci, di linea o non di linea, su rotte intercomunitarie, i vettori aerei
che hanno ottenuto una licenza di esercizio, nonché, preventivamente, una certificazione quale
operatore aereo, secondo le disposizioni di cui
al presente capo e alla normativa”
Licenza
Certificato COA (Certificato Operatore Aereo)
Certificato CAMO
Art. 777
Certificato operatore aereo
“Il certificato di operatore aereo è rilasciato dall’ENAC e attesta che l’operatore possiede la
capacità professionale e organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l’esercizio dei propri
aeromobili in condizioni di sicurezza per le attività aeronautiche in esso specificate.
Il contenuto, le limitazioni, le modalità per il rilascio, il rinnovo ed eventuali variazioni sono
determinati dall’ ENAC sulla base dei propri regolamenti.
Il certificato di operatore aereo non è cedibile”
Art. 778
“La licenza di esercizio è rilasciata dall’ENAC, a norma del regolamento CEE 2407/92, a imprese
stabilite in Italia , il cui controllo effettivo […].
Il soggetto richiedente […] deve fornire adeguata prova del possesso dei requisiti amministrativi,
finanziari e assicurativi del regolamento CEE 2407/92 […]”
Art.779
Art. 783
Art. 789
“I servizi di lavoro aereo per conto di terzi sono esercitati da soggetti titolari di una licenza di
esercizio rilasciata dall’ENAC alle condizioni e nei limiti stabiliti dal presente capo nonché dai
regolamenti dell’ENAC”
Art. 790
Licenza di esercizio
Osservazione
Trasporto di carichi al gancio baricentrico
Irrorazione
Art.794
Aeromobili stranieri
“Gli aeromobili stranieri, […], possono sorvolare il territorio nazionale a condizione di reciprocità
ovvero quando ciò sia stabilito dalla normativa comunitaria o da convenzioni internazionali, salva
la facoltà dell’ENAC di rilasciare autorizzazioni temporanee”
Art. 779
Art. 801
“L’ENAC effettua visite di controllo sugli aeromobili in base ai programmi nazionali e comunitari e
verifica i documenti di bordo obbligatori”
Art. 807
“La partenza e l’approdo di aeromobili negli aeroporti coordinati, […], sono subordinati
all’assegnazione della corrispondente banda oraria a opera del soggetto allo scopo designato.
L’assegnazione delle bande orarie, negli aeroporti coordinati, avviene in conformità delle norme
comunitarie e dei relativi provvedimenti attuativi”
Il CdN prevede, quindi, “finestre” di 15 minuti entro qui un aereo deve approdare, eseguire le
operazioni di terra e decollare, secondo la formula “use it or lose it”.
Dal 2007 gli slot vengono assegnati da Assoclearance in Italia
Art. 809
“Tutte le persone che si trovano a bordo sono soggette all’autorità del comandante”
Art. 810
Disciplina di bordo
“I componenti dell’equipaggio in caso di pericolo devono cooperare alla salvezza degli aeromobili,
delle persone imbarcate e del carico, fino a quando il comandante abbia dato l’ordine di lanciarsi
col paracadute o comunque di abbandonare l’aeromobile”
Art. 816
Art. 819
“Fuori dal caso di necessità, è vietato il getto da aeromobili in volo di oggetti o materie, che non
siano zavorra regolamentare, senza autorizzazione dell’ENAC. Rimane ferma in ogni caso la
responsabilità per danni a terzi sulla superficie”
Art. 823
“Il sorvolo di proprietà private da parte di aeromobili deve avvenire in modo da non ledere
l’interesse del proprietario del fondo”
Art. 825
Altre prescrizioni
“Le norme per il trasporto e l’uso di apparecchi da ripresa fotografica e cinematografica, le
prescrizioni sanitarie e le regole di circolazione, sono stabilite dal regolamento e da leggi speciali”
Art. 883
Comando dell’aeromobile
Art. 884
“Il comando dell’aeromobile può essere affidato soltanto a persone munite della prescritta
abilitazione.
Quando dell’equipaggio di un aeromobile fanno parte più persone di pari grado, […] l’esercente
deve designare quale di esse assume la funzione di comandante. Tale designazione deve essere
annotata nel giornale di bordo”
Art. 887
Direzione dell’aeromobile
“Al comandante dell’aeromobile in modo esclusivo spetta la direzione della manovra e della
navigazione. Durante le soste egli deve provvedere alla sorveglianza dell’aeromobile […]”
Art. 888
“Il comandante dell’aeromobile esercita le funzioni di ufficiale di stato civile previste dal presente
codice e riceve i testamenti a norma dell’art.616 del Codice Civile”
Art. 889
“Prima della partenza il comandante deve di persona accertarsi che l’aeromobile sia idoneo al
viaggio da intraprendere […].
Deve altresì accertarsi che il carico sia ben disposto e centrato e che le condizioni atmosferiche
consentano una sicura navigazione”
Art. 891
“Il comandante non può ordinare l’abbandono dell’aeromobile in pericolo se non dopo l’inutile
esperimento dei mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarlo.
Il comandante deve abbandonare l’aeromobile per ultimo provvedendo, in quanto possibile, a
salvare i documenti di bordo e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia”
Art. 893
Droni
In base all’art.743 del CdN, in Italia, anche in droni sono considerati aeromobili e si possono
suddividere in quattro categorie
Questo era settore non normato fino al 2013, dominato da condizioni di pericolo e abuso. Così si è
cominciato a lavorare a norme con lo scopo di tracciare una via, ma al contempo di non limitare lo
sviluppo.
EASA dal 2018 ha cominciato a sviluppare una sua normativa in tre fasi da affiancare e poi
sostituire ai regolamenti nazionali vigenti
EASA 2018/1139
Aggiornamento 2019
2020 solo EASA
2013
2015
Emendamento 1,2,3
Emendamento 4 del 21 maggio 2018
In totale la normativa è costituito da una circolare e diverse linee guida (2014, …), e copre tutti gli
aspetti possibili
Mezzi
Operazioni di volo
Organizzazione
Formazione
Pilotaggio
Sorveglianza dell’Autorità
Inoltre, per i droni con il peso minore di 2 kg vale il concetto di inoffensività; cioè vengono costruiti
con
Parti arrotondate
Protezione delle parti rotanti
Materiali idoenei
Velocità ridotta (max. 60 km/h)
Targhetta
Transponder
Manuale di volo
E i piloti
Inoltre la normativa ENAC prevede l’intervento dell’ANSV (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del
Volo) per incidenti con droni di massa maggiore di 25 kg, che gli APR più piccoli volino in VLOS
(acronimo di Visual Line Of Sight) e una multa di 50000 Euro in mancanza dell’assicurazione
prevista.
Infine, il regolamento ENAC espone soluzioni alla problematica riguardo la protezione dei dati e
della privacy
Operatore aereo
Precedentemente, la licenza di operatore aereo era divisa in quattro “sezioni”
Operazioni di volo
Gestione aeronavigabilità
Manutenzione
Addestramento del personale
Anche se definivano un’unica certificazione per l’azienda. Oggi, invece, la licenza è unica ma
regolamentata da normative diverse
E 5 annessi
1. Definizioni
2. Authority requirements
3. Organisation requirements
a. Part ORO
b. Accountable manager
c. Flight operations post holder
d. Crew traning post holder
e. Ground operations post holder
f. Continuing airworthiness post holders
g. Compliance monitoring
h. Safety manager
4. Commercial air transport
5. Specific approval
Alla cui base del SMS ci sono politiche di safety e obiettivi di miglioramento continuo
In aggiunta, gni operatore aereo deve avere un operations manual diviso in svariati capitoli tra i
quali ricordiamo
General
Aeroplane operative matters
Ground operations
o Rifornimenti
o Pulizia
o Scale
o Carrelli bagagli
o Imbarco passeggeri e merci
o Foglio di carico e centramento
Operazioni speciali
o ETOPS
o HEMS
ETOPS
La certificazione ETOPS (acronimo inglese di Extended range Twin Engines Operations Performance
Standard, cioè le operazioni a lungo raggio per bimotori) è applicabile a tutti i velivoli bimotore
con MTOW maggiore di 19000 lbs e più di 19 posti, e consiste di far seguire all’aereo una rotta di
determinate carattersitiche
Inizialmente ci fu
ETOPS 60
Dal 1988 ETOPS 120
Ora ETOPS 180 (Boeing 767)
Airbus A350-900 ETOPS 300/370
I requisiti particolari che bisogna avere per essere certificati HEMS sono
Certificazione CAMO
La certificazione CAMO definisce tutti quegli aspetti che permettono di mantenere il velivolo in
condizione di continuing airworthiness.
In conclusione, l’operatore aereo è un’organizzazione complessa che si basa su molte regole anche
nel dettaglio a formare una rete di sicurezza delle operazioni che scaturisce dall’applicazione delle
regole pensate, applicate e controllate
Leasing
Previsto per la prima volta nel 1944 con la convenzione di Chicago, normato dal CdN (art. 939) e
dal regolamento EASA 965, il leasing è l’utilizzo di un bene concesso in base a un canone mensile,
giustificato quando il costo è molto elevato.
In Italia si distingue tra locazione e noleggio, in inglese “dry lease” e “wet lease”, come si vedrà più
avanti
Dal punto di vista finanziario, una società proprietaria dei propri mezzi si mostra più solida rispetto
a una che è costretta, indipendentemente dal motivo, a dover prendere aerei in leasing. Per dare
dei numeri
L’americana GECAS è proprietaria di 2000 aerei e serve 270 operatori in 80 Paesi e noleggia anche
motori e/o parti
AER CAP
Con sede a Dublino ma quotata in borsa negli USA, l’AER CAP possiede 1100 aerei per 200
operatori in 80 stati
AVOLON
Società cinese con sede a Dublino, ha 1000 aeromobili e serve 150 operatori.
Per potersi affermare in questo settore molto competitivo, Avolon ha acquistato l’europea CIT
Aerospace per 10 miliardi $
Lessor = locatario
Lessee = conduttore
Locazione = dry lease (operato sotto AOC del conduttore, completa responsabilità del lessee)
Noleggio = Wet lease (operato sotto AOC del locatario, contratto per il servizio, utilizzo per brevi
periodi). Esiste anche il wet lease short term che è meno regolamentato
Al termine di tutti gli accertamenti il Benestare Tecnico di Impiego, BTI, viene emesso (nel caso
viene rinnovato per tutta la durata del contratto) e autorizza il leasing
Low cost
A partire dal 2005, le compagnie low cost hanno trasportato il 25% dei passeggeri che hanno
volato in questi ultimi anni.
Sempre discusse, i vettori di questo tipo hanno le seguenti caratteristiche
Esistono anche compagnie che praticano solo sconti: sono low price e non low cost
Manutenzione
La manutenzione consiste nell’eseguire interventi per il mantenimento dello stato di efficienza. Le
sue caratteristiche sono
Scadenza ciclica
Secondo necessità
Ispezioni
Lubrificazioni
Sostituzioni
Riparazioni
Interventi particolari
Modifiche
Revisione (ripristino dello stato, Time Between Overhaul)
Rebuilt (intervento con ripristino di tolleranze da “nuovo” o maggiorato)
I criteri della manutenzione aeronautica
1. Smontaggi
2. Rimontaggi
3. Controlli
4. Misurazioni
5. Regolazioni
6. Controllo dei lavori effettuati
7. Prove funzionali
Manutenzione
La manutenzione nel campo dell’aviazione è detta pianificata, cioè deve essere svolta tenendo
conto dei seguenti parametri
Programma
Tempi necessari
Parti di ricambio
Attrezzature
Locali (adeguati a dimensioni, riscaldamento, polvere, illuminazione)
Personale (adeguato a numero, conoscenze, capacità e disponibilità)
Controlli
Riparazioni (effettuate attraverso precisi schemi di riparazione)
La manutenzione inoltre, è obbligatoria (secondo il reg. 1321 – parte M. 302) e normata in termini
di
La manutenzione poi deve essere tracciabile (tutto ciò che si fa viene scritto su libretti
dell’aeromobile, dell’motore, dell’elica, e sulla scheda per parti) e si deve completare con
o Lo stato
o Le ore
o I cicli)
Inoltre, per ogni intervento di manutenzione, viene redatto il Rapporto di Lavoro, che viene
conservato per quattro anni dall’ufficio CAMO dell’azienda e contiene
Gli aspetti organizzativi della manutenzione sono, invece, regolamentati dal reg. EASA 1321 part
145, che prevede che
Imprese di manutenzione
OBBLIGHI PRIVILEGI
Mantenere l’organizzazione conforme alle norme Effettuare lavori di manutenzione
Le condizioni impreviste
L’utilizzo di basi esterne
L’abilità del personale non disponibile
I ricambi non disponibili
Le condizioni di lavoro non idonee
La gestione di aeromobili in leasing
Le comunicazioni non adeguate
Le registrazioni non corrette
Pesata
Un aereo troppo pesante (si consideri che una striscia di vernice della livrea può pesare anche 300
kg) ovviamente riduce le sue prestazioni: per esempio ha
Il personale di manutenzione deve essere certificato, cioè deve avere un qualche titolo di studio,
seguire dei corsi specializzati e poi sostenere un esame per ottenere un certificato che è
Nominativo
Numerato
Abilitativo
Inoltre, esistono esami specifici per i diversi modelli di aeromobile (type rating) anche per i
manutentori
Simulatori di volo
I simulatori di volo, FSTD (acronimo di Flight Simulator Training Devices) sono dispositivi molto
complessi che replicano tutte le possibili condizioni di volo e i segnali delle radioassistenze di terra.
Ovviamente, i centri di addestramento del personale navigante devono essere qualificatati in base
a
Organizzazione
Struttura
Responsabili
Manuale dell’operatore
Part M (CAMO)
Part 145 (Manutenzione)
Part 66 (Personale)
Part 147 (Centri di addestramento)
Aeroporto
Perché all’interno del corso di laurea di Ingegneria Aerospaziale è importante studiare gli
aeroporti?
Perché le caratteristiche di un aeroporto impattano enormemente anche su
Infrastrutture
Gestore aeroportuale
Processo di certificazione
Nel corso del processo di certificazione di un aeroporto, l’ente preposto esegue una completa
valutazione
Concessione
Le piste
Le taxiway
Le aree di manovra
Le aree di sosta per aeromobili
Il sedime aeroportuale demaniale
Le recinzioni e i varchi
Gli impianti elettrici, idrici, fognari, di depurazione, di stoccaggio carburante (tra cui anche
quello del pit, rifornimento per mezzo di apposite bocche nel piazzale), di produzione di
energia
Le aerostazioni
Le aree di viabilità e di parcheggio autoveicoli
Airside
Accountable manager
Post holder d’area
o Area di movimento
Esecuzione in sicurezza della movimentazione a terra
Gestione dei servizi connessi con il volo
Monitoraggio delle aree di cantiere
Monitoraggio dello stato dell’area di movimento
Monitoraggio degli ostacoli
Allontanamento dei volatili
Applicazione dei piani di emergenza
Comunicazione degli incidenti/inconvenienti
o Area terminal
Procedure di sicurezza e assistenza ai passeggeri
Procedure di “crisi”
Servizi connessi con l’airside
o Manutenzione
Predisposizione dei programmi di manutenzione di tutte le infrastrutture
Verifica dell’applicazione degli interventi
Monitoraggio dello stato
Segnalazione delle aree soggette a lavori
o Progettazione
Pianificazione delle opere
Gestione e validazione dei progetti
Conformità alle norme ambientali
Conformità dei dati caratteristici dell’aeroporto
o Safety
Implementazione del SMS
Identificare e valutare i rischi
Adottare misure di contenimento
Safety
Inaccettabile
Tollerabile con azioni di mitigazione
Tollerabile
In generale, comunque, si deve applicare il criterio più cautelativo: il metodo ALARP (acronimo di
As Low As Reasonably Praticable)
Occurrence reporting
Le moderne analisi di incidenti aerei sfruttano la banca dati, formatasi nel corso degli anni, degli
Occurrence report (rapporti di denuncia di mancanze o potenziali mancanze di sicurezza del volo)
che, in Italia sono
Obbligatori
Devono essere consegnati all’ ENAC e all’ ANSV (Agenzia Nazionale Sicurezza Volo) da parte
del COA, della CAMO e dell’impresa di manutenzione
Regolamentate da
o Reg. EASA 376/2014
o Circ. ENAC GEN – 01
o Artt. 828, 829 del CdN
Da ciò emerge che lo scopo degli occurrence report è quello di segnalare, cioè portare alla
conoscenza, eventi di pericolo, avarie, difetti, danni con impatto sulla sicurezza allo scopo di
individuare provvedimenti correttivi, di prevenzione e di mitigazione.
In Italia esistono quattro modelli di segnalazione
Air safety report
Maintenance safety report
Ground safety report
e – EMOR (la banca dati digitale dell’ENAC)
In ognuno di questi sistemi la raccolta e la classificazione dati avviene secondo il metodo ADREP
(Aviation Data Reporting Program), un sistema di definizione e descrizione degli incidenti aerei che
si basa sui “precursori”, ossia tutta la catena di eventi che precede l’incidente vero e proprio
Per quanto riguarda le analisi di sicurezza, queste vengono svolte facendo studi del settore
Le zone del formaggio “bucate”, sono invece tutti gli errori nel sistema che possono provocare un
incidente.
Alcune situazioni critiche nel mondo aeronautico, per esempio, possono essere
Bassa visibilità
Atterraggi di precisione
Congestione dei cieli
Comunicazioni T/B/T
Coordinamento dell’equipaggio
Nuove soluzioni tecniche
Difficoltà economiche
Modello Shell
Parallelamente al modello Reason, il modello Shell aiuta a studiare gli incidenti aerei.
Il modello Shell si basa sull’human factor, lo studio del comportamento dell’uomo (manager,
tecnici, equipaggi, uffici tecnici, addetti alla manutenzione per esempio) nel contesto organizzativo
al fine di evitare l’errore umano, ossia lo scostamento da ciò che si sarebbe dovuto fare.
Questo perché l’uomo importante, flessibile e vulnerabile, deve interfacciarsi con
Procedure (Software)
Tencologia (Hardware)
Ambiente (Environment)
Altri uomini (Lifeware)
Incidente di Zurigo
L’impatto avvenne a livello di volo 34 e ci furono 71 vittime (tutte le persone a bordo degli aerei)
perché il controllore di volo diede indicazioni sbagliate ai piloti e secondo al manuale di compagnia
dei velivoli l’indicazione del personale di terra prevaleva sull’indicazione della strumentazione