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PARTE 7 –TOLLERANZE

INTRODUZIONE_1

 Le dimensioni nominali assegnate dal progettista (indicate dalle quote) a


un pezzo meccanico sono riferite a dimensioni geometriche ideali, la cui
realizzazione esatta non risulta possibile neppure ricorrendo a lavorazioni
estremamente accurate e precise.
 A causa di inevitabili imperfezioni insite in qualunque procedimento
tecnologico, i pezzi ottenuti presentano dimensioni e forme reali che si
discostano da quelle ideali.

 Obiettivo del progettista non è


la costruzione di una macchina
perfetta ma la costruzione di
una macchina che risponda ai
requisiti di funzionalità, durata
ed economicità previste dal
progetto (vincoli progettuali ed
economici).

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INTRODUZIONE_2

 Sul disegno devono pertanto essere indicati i limiti ammissibili per la


geometria del pezzo, dipendenti dalla funzione che deve assolvere.
 Stabilire la variazione ammissibile tra il pezzo reale e quello ideale significa
accettare un errore del pezzo.
 Questo errore è detto TOLLERANZA

TOLLERANZA= Errore consentito per la realizzazione di un pezzo

 La produzione in serie si basa sul concetto di tolleranza che consente:


 Produzione in tempi e luoghi diversi
 Accoppiamento senza aggiustaggio
 Sostituzione di componenti difettosi o usurati
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INTRODUZIONE_3
 L’utilizzo delle tolleranze è come detto finalizzato a garantire il corretto
accoppiamento dei componenti.

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INTRODUZIONE_4 – QUADRO SINOTTICO

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PARTE 7A – TOLLERANZE
DIMENSIONALI
DEFINIZIONI_1
L’inevitabile imprecisione dei processi di fabbricazione non consente di
realizzare oggetti le cui dimensioni corrispondano esattamente a quelle
stabilite dal progetto (dimensioni nominali).

Occorre perciò definire il


valore massimo e il valore
minimo che la dimensione del
pezzo può assumere: la
differenza tra questi valori
limite entro i quali devono
ricadere le dimensioni
dell’oggetto viene chiamata
campo di tolleranza.

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DEFINIZIONI_2
I segmenti AH e HB nei quali il campo di tolleranza AB viene diviso dall’
asse zero (cioè l’asse passante per il secondo estremo della dimensione
nominale, detto anche linea zero) vengono chiamati rispettivamente
scostamento inferiore (ei) e scostamento superiore (es).

ei = AH
es = HB

Dimensione nominale (Dn): dimensione teorica indicata dalla quota (PH).

Dimensione limite massima (Dmax): massima dimensione ammessa (PH+HB).

Dimensione limite minima (Dmin): minima dimensione ammessa (PH-AH).

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DEFINIZIONI_3
Non sempre i segmenti AH e HB, che costituiscono gli scostamenti inferiore e
superiore, sono tra di loro uguali, perché in posizione simmetrica rispetto
all’asse zero.

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ESEMPIO: CALCOLO DEGLI SCOSTAMENTI
Consideriamo il caso di un pezzo con scostamento unilaterale inferiore

Il pezzo è accettabile
per qualunque valore
del diametro effettivo
de tale che:

dmax< de < dmin

IT=dmax – dmin = 29.96-29.93 = 30 𝜇𝜇𝑚𝑚 Le dimensioni effettive


dell’albero, in questo caso, non
es=dmax – dn = 29.96 – 30 = - 40 𝜇𝜇𝜇𝜇 raggiungono mai la dimensione
ei=dmin – dn = 29.93 – 30 = - 70 𝜇𝜇𝜇𝜇 nominale
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DEFINIZIONI_4
La valutazione delle tolleranze è particolarmente importante
nelle lavorazioni di pezzi che devono essere accoppiati.

Vengono definiti accoppiamenti le «connessioni di due pezzi,


l’uno interno e l’altro esterno».

Convenzionalmente si parla di albero (parte interna


nell’accoppiamento, parte piena) e foro (parte esterna
nell’accoppiamento, parte «vuota»)

Più precisamente:

Albero: termine convenzionale per indicare una parte piena (ad


esempio albero o perno cilindrico). Convenzionalmente le
grandezze riferite ad alberi si indicano con lettera minuscola.

Foro: termine convenzionale per indicare una parte vuota (ad


esempio foro cilindrico). Convenzionalmente le grandezze
riferite ad alberi si indicano con LETTERA MAIUSCOLA.
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DEFINIZIONI_5
Gli accoppiamenti possono essere di tre tipi:

Prismatici – Linguetta – Cava albero, ecc.

Cilindrici – Perno-cuscinetto,
Albero-Ruota dentata, ecc.

A coda di rondine – Slitta – Guida, ecc.

c
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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_1
La necessità di rispettare i campi di tolleranza deriva sempre dalla necessità di
montare il singolo pezzo, ossia di accoppiarlo con un altro o con più pezzi con le
caratteristiche di accoppiamento previste dal progetto.

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_2
Linea che rappresenta
la dimensione nominale

Scostamento superiore: differenza tra la dimensione limite massima e la


dimensione nominale  Es = Dmax – Dn; es = dmax - dn
Scostamento inferiore: differenza tra la dimensione limite minima e la
dimensione nominale  Ei = Dmin – Dn; ei = dmin – dn
Tolleranza: differenza tra la dimensione limite massima e la dimensione limite
minima  ITf= Dmax – Dmin ; ITa = dmax – dmin
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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_3
Per accoppiamento si intende il montaggio tra due componenti (albero e foro) di
uguale dimensione nominale e, generalmente, diversa tolleranza.
Le dimensioni limite, massime e minime, possono essere diverse. Ad esempio:

d = 60−−0.045
0.070
ITa = es − ei = −0.045 − (−0.070) = 0.025mm
D = 60+−0.020
0.039
IT f = Es − Ei = 0.02 − (−0.039) = 0.059mm

In questo caso, su albero e foro i valori di tolleranza sono diversi.

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_4
A seconda delle tolleranze assegnate, un accoppiamento può essere dei seguenti
tipi:

es < Ei Es < ei

es − Ei < 0 ei − Es > 0
Detto anche Detto anche
accoppiamento accoppiamento
«mobile» «fisso»
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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_5

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_6

 L’accoppiamento è incerto quando si ha una parziale sovrapposizione dei


campi di tolleranza dell’albero e del foro.
 Nella realtà produttiva si tende a produrre sempre nella condizione di
massimo materiale, asportando il materiale strettamente necessario. Ne
consegue che un accoppiamento incerto è quasi sempre un
accoppiamento con interferenza.

 Essendo le tolleranze riferite ad una temperatura di riferimento di


20°, la temperatura di funzionamento può influenzare le caratteristiche
dell’accoppiamento.

 Il carattere di mobilità o stabilità dell’accoppiamento dipende dalla


qualità della lavorazione e quindi dalla finitura superficiale dei due
elementi (rugosità)

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_7
Esempio: per un corretto funzionamento della carriola la ruota viene montata con
interferenza sull’albero e l’albero viene montato con gioco nell’apposita sede.

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_8
Esempio di accoppiamento con gioco

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_9
Esempio di accoppiamento con interferenza

21
ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_10
Esempio di accoppiamento incerto

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ACCOPPIAMENTO ALBERO-FORO_11
Come si capisce dagli esempi precedenti, dato un accoppiamento Albero-Foro, è
possibile determinarne il tipo di accoppiamento semplicemente valutandone i
valori di gioco massimo e gioco minimo (o di interferenza massima ed interferenza
minima).
Solo da un punto di vista del calcolo è
𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 − 𝑒𝑒𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑒𝑒𝑖𝑖 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 possibile utilizzare le formule del gioco.
Qualora venga un valore negativo si
𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 − 𝑒𝑒𝑠𝑠 𝐼𝐼𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 = 𝑒𝑒𝑠𝑠 − 𝐸𝐸𝑖𝑖
tratta ovviamente di una interferenza

Ad esempio:
d = 60−−0.045
0.070 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 − 𝑒𝑒𝑖𝑖 = 0.020 − −0.070 = 0.090𝑚𝑚𝑚𝑚
D = 60+−0.020 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 − 𝑒𝑒𝑠𝑠 = −0.039 − −0.045 = 0.006𝑚𝑚𝑚𝑚
0.039

Accoppiamento
con gioco

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE
Sebbene teoricamente sia possibile realizzare pezzi con valori di tolleranza
desiderati dal progettista, il sistema ISO di tolleranze (UNI EN 20286/1-2) ne
riduce il numero andando ad unificare, per ogni dimensione nominale:

1) Una gamma di qualità di tolleranza (detta anche ampiezza della zona di


tolleranza o grado di precisione)

L’ampiezza del campo di tolleranza è determinata, nel sistema ISO, dal


grado di
tolleranza normalizzato (IT).

Esistono 20 gradi di tolleranza normalizzati, denominati con le sigle da


IT0 a IT18 (IT0 e IT01 solo per usi particolari).

L’ampiezza del campo di tolleranza è funzione (discreta) di due parametri:


• la dimensione nominale
• il valore di IT
2) Una gamma di posizioni di tolleranza rispetto alla linea dello zero.

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: QUALITÀ_1

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: QUALITÀ_2

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: QUALITÀ_3
I dati riportati nella tabella «qualità di tolleranza» sono costruiti a partire dalla
definizione di unità di tolleranza 𝒊𝒊 espressa in 𝜇𝜇𝑚𝑚:

3
𝑖𝑖 = 0.45 × 𝑑𝑑 + 0.001𝑑𝑑 𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 𝑑𝑑 < 500
𝑖𝑖 = 0.004𝑑𝑑 + 2.1 𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝𝑝 500 < 𝑑𝑑 < 3150

Dove 𝑑𝑑 = 𝐷𝐷1 × 𝐷𝐷2


E dove 𝐷𝐷1 e 𝐷𝐷2 sono le dimensioni estreme del gruppo considerato, espresse in mm.

Il valore dell’unità di tolleranza viene moltiplicato per un fattore, riportato in tabella,


che dipende dal grado di tolleranza normalizzato.

ITn = 1,6 IT(n-1)


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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: QUALITÀ_4
Esempio

Calcolare la tolleranza corrispondente alla dimensione 𝐷𝐷 = 20 𝑚𝑚𝑚𝑚 e al grado di tolleranza


IT7

𝑑𝑑 = 𝐷𝐷1 × 𝐷𝐷2 = 18 × 30 = 23.238 𝑚𝑚𝑚𝑚

3 3
𝑖𝑖 = 0.45 × 𝑑𝑑 + 0.001𝑑𝑑 = 0.45 × 23.238 + 0.001 × 23.238 = 1.307 𝜇𝜇𝜇𝜇

𝑡𝑡 = 16 × 𝑖𝑖 = 16 × 1.307 = 20.92 ≈ 21 𝜇𝜇𝜇𝜇

Dalla Tabella Unità di Tolleranza

Il valore è ovviamente desumibile dalle tabelle

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: QUALITÀ_5

Il grado di tolleranza normalizzato è strettamente legato alla


precisione di lavorazione

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: POSIZIONI_1
La posizione della tolleranza rispetto alla linea dello zero è definita da uno dei due
scostamenti detto «scostamento fondamentale»

Lo scostamento fondamentale, funzione della dimensione nominale, è quello che definisce


il limite più vicino alla linea dello zero. L’altro scostamento si ottiene sommando o
sottraendo il valore della tolleranza. 30
IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: POSIZIONI_2
Il Sistema ISO limita a 27 il numero delle possibili posizioni del campo di
tolleranza rispetto all’asse zero (cioè rispetto alla dimensione nominale del
pezzo) sia per gli alberi sia per i fori
Le posizioni sono identificate con altrettante lettere da A a ZC:
- minuscole per gli alberi
- maiuscole per i fori

Ogni lettera ha assegnato, in


funzione delle dimensioni nominali
del pezzo, il valore dello
scostamento (superiore o
inferiore) dalla linea dello zero.

La posizione indicata dalla lettera h (per gli alberi) e H (per i fori) è


particolarmente significativa, in quanto sfiora la linea dello zero e per tale
ragione risulta nullo lo scostamento superiore dell’albero e quello inferiore
del foro.
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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: POSIZIONI_3

1. Lo scostamento di
riferimento per i fori è
quello inferiore per le
posizioni da A ad H, quello
superiore per le posizioni
da K a ZC.
2. Gli scostamenti JS e js
prescrivono una zona di
tolleranza a cavallo della
linea dello zero.
3. Gli scostamenti H ed h
definiscono una zona di
tolleranza la cui dimensione
minima coincide con la
dimensione nominale (fori),
o la cui dimensione massima
coincide con la dimensione
nominale (alberi).

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: POSIZIONI_3B

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IL SISTEMA ISO DI TOLLERANZE: POSIZIONI_4
Note importanti:

1) La posizione è designata da una LETTERA MAIUSCOLA per i FORI e da


una lettera minuscola per gli alberi
2) Le posizioni di tolleranza sono SEMPRE riferite alla dimensione nominale
(linea dello zero)
3) Le posizioni contraddistinte con la stessa lettera sono di massima disposte
simmetricamente rispetto alla posizione nominale (nelle lavorazioni si
procede allargando il foro o diminuendo l’albero)
4) La posizione di tolleranza base, contraddistinta dalla lettera h per alberi e
dalla lettera H per fori e quella con scostamento fondamentale nullo

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SCOSTAMENTI FONDAMENTALI PER ALBERI
Scostamenti Superiori es Scostamenti Inferiori ei
Dimensione
IT5 e IT7 IT8 Da IT4 a Fino
nominale a IT3
(mm) Tutti i gradi di tolleranza e sopra Tutti i gradi di tolleranza
IT6 IT7 IT7
Oltre Fino a a b c cd d e ef f fg g h js j k m n p r s t u v x y z za zb zc
- 3 -270 -140 -60 -34 -20 -14 -10 -6 -4 -2 0 -2 -4 -6 0 0 2 4 6 10 14 18 20 26 32 40 60
3 6 -270 -140 -70 -46 -30 -20 -14 -10 -6 -4 0 -2 -4 1 0 4 8 12 15 19 23 28 35 42 50 80
6 10 -280 -150 -80 -56 -40 -25 -18 -13 -8 -5 0 -2 -5 1 0 6 10 15 19 23 28 34 42 52 67 97
10 14 40 50 64 90 130
-290 -150 -95 -50 -32 -16 -6 0 -3 -6 1 0 7 12 18 23 28 33
14 18 39 45 60 77 108 150
18 24 41 47 54 63 73 98 136 188
-300 -160 -110 -65 -40 -20 -7 0 -4 -8 2 0 8 15 22 28 35

Scostamenti = ± ITn/2 con n grado di tolleranza IT


24 30 41 48 55 64 75 88 118 160 218
30 40 -310 -170 -120 48 60 68 80 94 112 148 200 274
-80 -50 -25 -9 0 -5 -10 2 0 9 17 26 34 43
40 50 -320 -180 -130 54 70 81 97 114 136 180 242 325
50 65 -340 -190 -140 41 53 66 87 102 122 144 172 226 300 405
-100 -60 -30 -10 0 -7 -12 2 0 11 20 32
65 80 -360 -200 -150 43 59 75 102 120 146 174 210 274 360 480
80 100 -380 -220 -170 51 71 91 124 146 178 214 258 335 445 585
-120 -72 -36 -12 0 -9 -15 3 0 13 23 37
100 120 -410 -240 -180 54 79 104 144 172 210 254 310 400 525 690
120 140 -460 -260 -200 63 92 122 170 202 248 300 365 470 620 800
140 160 -520 -280 -210 -145 -85 -43 -14 0 -11 -18 3 0 15 27 43 65 100 134 190 228 280 340 415 535 700 900
160 180 -580 -310 -230 68 108 146 210 252 310 380 465 600 780 1000
180 200 -660 -340 -240 77 122 166 236 284 350 425 520 670 880 1150
200 225 -740 -380 -260 -170 -100 -50 -15 0 -13 -21 4 0 17 31 50 80 130 180 258 310 385 470 575 740 960 1200
225 250 -820 -420 -280 84 140 196 284 340 425 520 640 820 1050 1350
250 280 -920 -480 -300 94 158 218 315 385 475 580 710 920 1200 1550
-190 -110 -56 -17 0 -16 -26 4 0 20 34 56
280 315 -1050 -540 -330 98 170 240 350 425 525 650 790 1000 1300 1700
315 355 -1200 -600 -360 108 190 268 390 475 590 730 900 1150 1500 1900
-210 -125 -62 -18 0 -18 -29 4 0 21 37 62
355 400 -1350 -680 -400 114 208 294 435 530 660 820 1000 1300 1650 2100
400 450 -1500 -760 -440 126 232 330 490 595 740 920 1100 1450 1850 2400
-230 -135 -68 -20 0 -20 -32 5 0 23 40 68
450 500 -1650 -840 -480 132 252 360 540 660 820 1000 1250 1600 2100 2600

Stralcio della tabella dei valori degli scostamenti fondamentali (in μm) per gli alberi (UNI EN 20286/95)
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ESEMPIO DI CALCOLO TOLLERANZE
Esempio: calcolare gli scostamenti per una quota 20 e7

Posizione e es = -40 µm Tabella spostamenti

IT7 IT = 21 µm Tabella qualità

ei = es – IT = -40 -21 = -61 µm

- 0,040
- 0,061
20 e7 = 20

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SCOSTAMENTI FONDAMENTALI PER FORI_1
Scostamenti inferiori EI Scostamenti superiori ES
Fino
Dimensione a IT7
nominale
IT6 IT7 IT8 Fino a Oltre Fino a Oltre Fino Oltr
(mm) Tutti i gradi di tolleranza Gradi di tolleranza superiori a IT7
IT8 IT8 IT8 IT8 a IT8 e IT8

Oltre Fino a A B C CD D E EF F FG G H Js J K M N P÷ZC P R S T U V X Y Z ZA ZB ZC


- 3 270 140 60 34 20 14 10 6 4 2 0 2 4 6 0 0 -2 -2 -4 -4 -6 -10 -14 -18 -20 -26 -32 -40 -60
3 6 270 140 70 46 30 20 14 10 6 4 0 5 6 10 -1+Δ 0 -4+Δ -4 -8+Δ 0 -12 -15 -19 -23 -28 -35 -42 -50 -80
6 10 280 150 80 56 40 25 18 13 8 5 0 5 8 12 -1+Δ 0 -6+Δ -6 -10+Δ 0 -15 -19 -23 -28 -34 -42 -52 -67 -97
10 14 -40 -50 -64 -90 -130
290 150 95 50 32 16 6 0 6 10 15 -1+Δ 0 -7+Δ -7 -12+Δ 0 -18 -23 -28 -33
14 18 -39 -45 -60 -77 -108 -150
Scostamenti = ± ITn/2 con n grado di tolleranza IT

Valori come qualità sopra IT7 incrementati di Δ


18 24 -41 -47 -54 -63 -73 -98 -136 -188
300 160 110 65 40 20 7 0 8 12 20 -2+Δ 0 -8+Δ -8 -15+Δ 0 -22 -28 -35
24 30 -41 -48 -55 -64 -75 -88 -118 -160 -218
30 40 310 170 120 -48 -60 -68 -80 -94 -112 -148 -200 -274
80 50 25 9 0 10 14 24 -2+Δ 0 -9+Δ -9 -17+Δ 0 -26 -34 -43
40 50 320 180 130 -54 -70 -81 -97 -114 -136 -180 -242 -325
50 65 340 190 140 -41 -53 -66 -87 -102 -122 -144 -172 -226 -300 -405
100 60 30 10 0 13 18 28 -2+Δ 0 -11+Δ -11 -20+Δ 0 -32
65 80 360 200 150 -43 -59 -75 -102 -120 -146 -174 -210 -274 -360 -480
80 100 380 220 170 -51 -71 -91 -124 -146 -178 -214 -258 -335 -445 -585
120 72 36 12 0 16 22 34 -3+Δ 0 -13+Δ -13 -23+Δ 0 -37
100 120 410 240 180 -54 -79 -104 -144 -172 -210 -254 -310 -400 -525 -690
120 140 460 260 200 -63 -92 -122 -170 -202 -248 -300 -365 -470 -620 -800
140 160 520 280 210 145 85 43 14 0 18 26 41 -3+Δ 0 -15+Δ -15 -27+Δ 0 -43 -65 -100 -134 -190 -228 -280 -340 -415 -535 -700 -900
160 180 580 310 230 -68 -108 -146 -210 -252 -310 -380 -465 -600 -780 -1000
180 200 660 340 240 -77 -122 -166 -236 -284 -350 -425 -520 -670 -880 -1150
200 225 740 380 260 170 100 50 15 0 22 30 47 -4+Δ 0 -17+Δ -17 -31+Δ 0 -50 -80 -130 -180 -258 -310 -385 -470 -575 -740 -960 -1200
225 250 820 420 280 -84 -140 -196 -284 -340 -425 -520 -640 -820 -1050 -1350
250 280 920 480 300 -94 -158 -218 -315 -385 -475 -580 -710 -920 -1200 -1550
190 110 56 17 0 25 36 55 -4+Δ 0 -20+Δ -20 -34+Δ 0 -56
280 315 1050 540 330 -98 -170 -240 -350 -425 -525 -650 -790 -1000 -1300 -1700
315 355 1200 600 360 -108 -190 -268 -390 -475 -590 -730 -900 -1150 -1500 -1900
210 125 62 18 0 29 39 60 -4+Δ 0 -21+Δ -21 -37+Δ 0 -62
355 400 1350 680 400 -114 -208 -294 -435 -530 -660 -820 -1000 -1300 -1650 -2100
400 450 1500 760 440 -126 -232 -330 -490 -595 -740 -920 -1100 -1450 -1850 -2400
230 135 68 20 0 33 43 66 -5+Δ 0 -23+Δ -23 -40+Δ 0 -68
450 500 1650 840 480 -132 -252 -360 -540 -660 -820 -1000 -1250 -1600 -2100 -2600

Stralcio della tabella dei valori degli scostamenti fondamentali (in μm) per gli fori (UNI EN 20286/95)
37
SCOSTAMENTI FONDAMENTALI PER FORI_2
Nelle tabelle relative agli scostamenti
fondamentali per i fori compare per alcune delle
posizioni fondamentali il termine Δ definito come
segue:

I valori di Δ si trovano in tabella, ma possono in


generale essere calcolati con la formula
soprastante.

38
TOLLERANZE RACCOMANDATE
Tolleranze raccomandate:
qualità di lavorazione consigliate per ogni posizione di tolleranza

39
DESIGNAZIONE TOLLERANZE DI ACCOPPIAMENTO
Il sistema ISO prevede per gli accoppiamenti la seguente designazione:

40
SISTEMI DI ACCOPPIAMENTO_1
Cambiando gli alberi e i fori previsti dal sistema di tolleranza ISO si otterrebbe
un numero enorme di possibili accoppiamenti. Per semplificare e limitare il numero
degli accoppiamenti la ISO prescrive DUE SISTEMI DI ACCOPPIAMENTO:

Si combinano fori con diverse posizioni di tolleranza


ALBERO BASE
con un albero in posizione base h

Esempi: G7/h6 – P6/h5

Si combinano alberi con diverse posizioni di


FORO BASE
tolleranza con un foro in posizione base H

Esempi: H7/g6 – H7/r6

41
SISTEMI DI ACCOPPIAMENTO_2

42
SISTEMI DI ACCOPPIAMENTO_3

43
CONTROLLO DIMENSIONALE DEI PEZZI - 1
Il controllo dimensionale dei pezzi non comporta necessariamente la misura
della dimensione effettiva del pezzo. E’ normalmente sufficiente verificare
che la dimensione effettiva del pezzo cada nel campo di tolleranza stabilito
mediante un collaudo a due livelli.

44
CONTROLLO DIMENSIONALE DEI PEZZI_2
Il controllo delle dimensioni tollerate può essere eseguito attraverso calibri
fissi o calibri mobili. I calibri fissi sono molto utilizzati essendo di impiego
rapido. Sono di solito di tipo differenziale ossia hanno due lati (lato passa e
lato non passa)
Calibro a forcella (alberi)

Calibro a tampone (fori)

45
CONTROLLO DIMENSIONALE DEI PEZZI_3
I calibri mobili richiedono la lettura su una scala o su un display. Sono
indispensabili se il numero di dimensioni e/o tolleranze da controllare è
elevato.

Calibro mobile a corsoio Micrometro a vite

46
CONTROLLO DIMENSIONALE DEI PEZZI_4
Un’altra tecnica utilizzata per il controllo dimensionale è quella di valutarla in maniera
indiretta, attraverso la differenza tra la lunghezza del pezzo in esame e la lunghezza di un
pezzo campione. Gli strumenti utilizzati sono detti comparatori.

La prima operazione consiste nell’azzerare il comparatore utilizzando uno o più blocchetti di


riscontro la cui dimensione complessiva è uguale alla quota da controllare.
Successivamente si sposta il comparatore sul pezzo da misurare e si rileva lo scostamento
positivo o negativo della quota misurata rispetto a quella di riscontro.
47
CONTROLLO DIMENSIONALE DEI PEZZI_5
Esistono oggi tecniche di controllo più complesse che richiedono l’impiego di sistemi a
contatto, di sistemi di Visione Artificiale o di scanner 3D

48
NOTE IMPORTANTI
 Lavorando con la stessa accuratezza si realizzano più facilmente le
dimensioni esterne rispetto alle interne, quindi gli alberi sono più precisi
dei fori.
 Per questo motivo di solito si accoppia un albero di grado ITn con un
foro di grado IT(n+1). Es: H7/f6, E8/h7
 In generale i gradi di tolleranza di due elementi accoppiati non
dovrebbero differire di più di due valori.

 Anche limitandosi ai soli sistemi foro base e albero base, il numero di


accoppiamenti possibili è ancora troppo elevato.
 Nella pratica il campo è ristretto, poiché ogni officina, se non ci sono
esigenze particolari, cerca di ridurre al minimo le spese per utensili e
calibri, e quindi i gradi di tolleranza e le posizioni.
 Combinando le tolleranze raccomandate, si ottengono gli accoppiamenti
raccomandati, che consentono di limitare il numero degli utensili e dei
calibri necessari.

49
CRITERI DI SCELTA -1
La scelta tra il sistema albero base e foro base è controversa, ma deve
essere basata sulle seguenti considerazioni:
 I calibri a tampone sono meno costosi di quelli a forcella, che richiedono
una rettifica interna. Con il sistema albero base c’è il vantaggio di una
minore dotazione di calibri a forcella.

 Si trovano in commercio barre rettificate con tolleranza h, sulle quali si


possono montare fori con diverse tolleranze senza ulteriori lavorazioni. Nel
caso in cui si ha un unico albero su cui vengono accoppiati più elementi, il
sistema albero base può quindi risultare vantaggioso, anche se ciò comporta
la lavorazione di un maggior numero di fori.

 Con il sistema foro base può essere sufficiente un numero limitato di


alesatori.

 Se i fori sono ottenuti mediante brocciatura, allora è conveniente il


sistema foro base perché possono essere utilizzate poche brocce, utensili
particolarmente costosi.

50
CRITERI DI SCELTA -2
In base alla funzione dell’accoppiamento si deve stabilire se è necessario
gioco o interferenza, tenendo presente che un accoppiamento incerto,
diventerà, molto probabilmente, un accoppiamento con leggera
interferenza.
 La scelta dei valori del gioco o dell’interferenza si basa su:
 esperienza
 per parti scorrevoli, il gioco minimo deve essere garantito anche alla
temperatura di esercizio
 per parti scorrevoli, il gioco massimo deve garantire una certa guida
anche dopo l’usura dell’accoppiamento
 per un accoppiamento forzato, l’interferenza minima deve garantire il
collegamento anche sotto gli sforzi a cui questo sarà sottoposto
 per un accoppiamento forzato, l’interferenza massima non deve
danneggiare gli elementi dell’accoppiamento

 Tra i vari accoppiamenti che soddisfano queste condizioni dare la scelta


a quelli raccomandati
 Infine scegliere quelli con le tolleranze più ampie perché più economici.

51
ACCOPPIAMENTI RACCOMANDATI FORO BASE

52
ACCOPPIAMENTI RACCOMANDATI FORO BASE

53
ACCOPPIAMENTI RACCOMANDATI ALBERO BASE

54
ESEMPI DI ACCOPPIAMENTI MOBILI

55
ESEMPI DI ACCOPPIAMENTI STABILI

56
ACCOPPIAMENTI EQUIVALENTI _1
Si dicono accoppiamenti equivalenti quelli nei quali è possibile scambiare tra
loro, nel simbolo, le lettere di foro e albero (lasciando ferme le rispettive
lavorazioni), realizzando gli stessi giochi o interferenze.

H6/p5 ~ P67h5?

57
ACCOPPIAMENTI EQUIVALENTI_2
Esempio: accoppiamento foro base 40 H6/p5

FORO

ITf =16 µm (IT6 Tabella di qualità)

Posizione H Ei=0

Es=Ei+ ITf = 16 µm

ALBERO

ITa =11µm (IT5 Tabella di qualità)

Posizione P ei=26 µm

es= ei + ITa = 37 µm

𝐼𝐼𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑒𝑒𝑖𝑖 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐼𝐼𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑒𝑒𝑖𝑖 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 = 26 − 16 = 10 𝜇𝜇𝜇𝜇


𝐼𝐼𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 = 𝑒𝑒𝑠𝑠 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 = 𝑒𝑒𝑠𝑠 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 = 37 − 0 = 37𝜇𝜇𝜇𝜇

58
ACCOPPIAMENTI EQUIVALENTI_3
Esempio: accoppiamento albero base 40 P6/h5

FORO

ITf =16 µm (IT6 Tabella di qualità)


Posizione P Es=-26µm +Δ (IT<7)

Δ=5 µm (da tabella o come IT6-IT5)

Ei=Es- ITf = (-26+5)-16=-37 µm

ALBERO

ITa =11 µm (IT5 Tabella di qualità)

Posizione P es=0 µm

ei= es - ITa = -11 µm


𝐼𝐼𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑒𝑒𝑖𝑖 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐼𝐼𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑒𝑒𝑖𝑖 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 = −11 + 21 = 10 𝜇𝜇𝜇𝜇
𝐼𝐼𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 = 𝑒𝑒𝑠𝑠 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐼𝐼𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 = 𝑒𝑒𝑠𝑠 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 = 0 + 37 = 37𝜇𝜇𝜇𝜇

Gli accoppiamenti H6/p5 e P67h5 Sono pertanto Equivalenti 59


ESEMPI DI SCELTA DELLE TOLLERANZE
Quando il progettista vuole realizzare un accoppiamento con diametro nominale dato e
con un certo gioco di progetto, occorre determinare un accoppiamento ISO che permetta
di assolvere tale compito.
Ad esempio: D =16 mm, Gmax = 120 µm e Gmin = 50 µm
𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎
𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 − 𝑒𝑒𝑖𝑖
1 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 − 𝑒𝑒𝑖𝑖 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 − −𝑒𝑒𝑠𝑠 = (𝐸𝐸𝑠𝑠 −𝐸𝐸𝑖𝑖 ) + (𝑒𝑒𝑠𝑠 − 𝑒𝑒𝑖𝑖 )
𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 − 𝑒𝑒𝑠𝑠

𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 + 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎


2 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 = 1,6 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎 Valido dalla IT6 in poi
𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 = 1,6 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎

Sistema lineare di due equazioni in due


3 Risolvo il sistema lineare e determino 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 e 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎 incognite

𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 = 43,04 𝜇𝜇𝜇𝜇 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑓𝑓 = 𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼 Valori più vicini nella tabella
𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎 = 26,9 𝜇𝜇𝜇𝜇 𝐼𝐼𝐼𝐼𝑎𝑎 = 𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼 qualità

4 Ipotizzo un accoppiamento foro base: 𝐸𝐸𝑖𝑖 = 0 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 − 𝑒𝑒𝑠𝑠 = −50 𝜇𝜇𝜇𝜇 Posizione d in
tabella

5 L’accoppiamento scelto è 16H9/d8


60
INDICAZIONE TOLLERANZE NEL DISEGNO_1
1) Mediante simbolo di tolleranza ISO

61
INDICAZIONE TOLLERANZE NEL DISEGNO_2
2) Mediante scostamenti limite

62
INDICAZIONE TOLLERANZE NEL DISEGNO_3
3) Mediante simbolo di tolleranza ISO e scostamenti limite

63
INDICAZIONE NEGLI ACCOPPIAMENTI_1

64
TOLLERANZE GENERALI_1
Per non appesantire la quotatura, senza lasciare indefinite alcune tolleranze, la
norma UNI 22768/1 stabilisce le tolleranze generali per le dimensioni prive di
indicazioni specifiche.

L’utilizzo di queste tabelle deve essere indicato nei pressi o all’interno del
riquadro delle iscrizioni, precisando la classe di tolleranza scelta.

Questa prescrizione verrà completata da


Esempio: ISO2768 - m un’altra lettera quando affronteremo le
tolleranze geometriche!

65
TOLLERANZE GENERALI_2

66
SERIE DI QUOTE TOLLERATE_1
Una serie di quote tollerate è costituita da due o più quote affette da tolleranza
relative al medesimo pezzo e disposte consecutivamente nella stessa direzione,
con lo stesso verso o con verso contrario.

Serie con lo stesso verso Serie con verso opposto

67
SERIE DI QUOTE TOLLERATE - STESSO VERSO_1

Il valore nominale della quota risultante è dato dalla somma dei valori
nominali parziali
R = A+B
Gli scostamenti globali superiori ed inferiori sono dati rispettivamente dalla
somma algebrica degli scostamenti parziali
𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑅𝑅 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = 𝐴𝐴𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 + 𝐵𝐵𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐴𝐴 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 + 𝐵𝐵 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 = 𝐴𝐴 + 𝐵𝐵 + (𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 +𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 )

𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑅𝑅 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = 𝐴𝐴𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 + 𝐵𝐵𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐴𝐴 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 + 𝐵𝐵 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 = 𝐴𝐴 + 𝐵𝐵 + (𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 +𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 )

𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = � 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = � 𝐸𝐸𝑖𝑖


68
SERIE DI QUOTE TOLLERATE - STESSO VERSO_2
La tolleranza risultante su R è comunque data dalla somma delle tolleranze delle
quote parziali:

𝑇𝑇𝑅𝑅 = 𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝑅𝑅𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = (𝐴𝐴𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 +𝐵𝐵𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ) − (𝐴𝐴𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 +𝐵𝐵𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 ) = 𝑇𝑇𝐴𝐴 + 𝑇𝑇𝐵𝐵 𝑇𝑇𝑅𝑅 = � 𝑇𝑇

Nell’esempio precedente risulta:

𝑅𝑅 = 𝐴𝐴 + 𝐵𝐵 = 8 + 12 = 20
𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 = 0.4 + 0.2 = 0.6
𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 = 0.1 + 0 = 0.1
𝑇𝑇𝑅𝑅 = 𝑇𝑇𝐴𝐴 + 𝑇𝑇𝐵𝐵 = 0.3 + 0.2 = 0.5

69
SERIE QUOTE TOLLERATE – VERSO OPPOSTO_1
In questo caso la quota R è
ottenibile dalla combinazione di
una quota che ha verso positivo
(fissato convenzionalmente, in
questo caso, da destra verso
sinistra) ed una che ha verso
negativo.

R = A-B

70
SERIE QUOTE TOLLERATE – VERSO OPPOSTO_2
Nel caso di esempio il valore massimo di R si otterrà come differenza tra il
valore massimo di A ed il valore minimo di B. Viceversa il valore minimo di R
si avrà quando A è minimo e B è massimo. Il valore di tolleranza globale è
comunque uguale alla somma dei valori assoluti di tolleranza parziale.

𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑅𝑅 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = 𝐴𝐴𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐵𝐵𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝐴𝐴 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 = 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 + (𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 )

𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑅𝑅 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = 𝐴𝐴𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐵𝐵𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝐴𝐴 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 = 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 + (𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 )

𝑇𝑇𝑅𝑅 = 𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝑅𝑅𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = (𝐴𝐴𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 −𝐵𝐵𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 ) − (𝐴𝐴𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 −𝐵𝐵𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 ) = 𝑇𝑇𝐴𝐴 + 𝑇𝑇𝐵𝐵

Nell’esempio precedente risulta:

𝑅𝑅 = 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 = 25 − 24 = 1
𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 = 0.1 + 0.1 = 0.2
𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 = −0.05 + 0.03 = −0.02
𝑇𝑇𝑅𝑅 = 𝑇𝑇𝐴𝐴 + 𝑇𝑇𝐵𝐵 = 0.15 + 0.07 = 0.22

71
SERIE QUOTE TOLLERATE – GENERALIZZAZIONE_1
Nei casi precedenti si è proceduto a determinare le serie di quote tollerate per
logica. E’ possibile generalizzare la risoluzione del problema per casi più complessi.

Fissata l’origine in corrispondenza della


superficie indicata, la quota X (ausiliaria)
deriva da una serie di quote tollerate
percorse in senso positivo (A, C e D) ed in
senso negativo (B).
𝑋𝑋 = 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 + 𝐶𝐶 + 𝐷𝐷 = 106

Indicando con Q e Q’ rispettivamente le


quote con segno positivo o negativo gli
scostamenti superiore 𝐸𝐸𝑠𝑠 (𝑋𝑋) ed inferiore
𝐸𝐸𝑖𝑖 (𝑋𝑋) della quota X saranno dati da:

𝑋𝑋𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑋𝑋 + � 𝐸𝐸𝑠𝑠 (𝑄𝑄) − � 𝐸𝐸𝑖𝑖 (𝑄𝑄′)

𝑋𝑋𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑋𝑋 + � 𝐸𝐸𝑖𝑖 (𝑄𝑄) − � 𝐸𝐸𝑠𝑠 (𝑄𝑄′)

72
SERIE QUOTE TOLLERATE – GENERALIZZAZIONE_2
In altre parole:
- Per lo scostamento superiore della quota ausiliaria si considerano con segno + gli
scostamenti superiori delle quote che procedono in senso positivo e con segno –
gli scostamenti inferiori in senso negativo.
- Per lo scostamento inferiore della quota ausiliaria si considerano con segno + gli
scostamenti inferiori delle quote che procedono in senso positivo e con segno – gli
scostamenti superiori delle quote in senso negativo.

Nel caso di esempio:

𝑋𝑋 = 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 + 𝐶𝐶 + 𝐷𝐷 = 106
� 𝑋𝑋𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑋𝑋 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐶𝐶 + 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐷𝐷 =106+(0+0.03+0+0.046)=106.076
𝑋𝑋𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑋𝑋 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐶𝐶 + 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐷𝐷 =106+(−0.046−0.03+(−0.03)+0)=105.894

73
CATENE DI QUOTE TOLLERATE

Nella pratica industriale assume particolare rilevanza il calcolo di giochi ed


interferenze relativi a componenti assemblati.
Attraverso l’analisi della catena di quote tollerate si vede come i singoli errori
possono combinarsi e propagarsi fino ad influenzare la dimensione funzionale
dell’assieme. Esistono due approcci per l’analisi delle catene di quote tollerate su
pezzi, di seguito riassunti.

74
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – ANALISI_1
Consideriamo un semplice assieme in cui i blocchi 2, 3 e 4 vengono assemblati all’interno della
scanalatura ricavata nel blocco 1. Le quote funzionali siano quelle indicate; siano inoltre note
le tolleranze associate a ciascuna quota. Si vuole determinare il gioco massimo e minimo che
si genera nell’assemblaggio dei blocchi 2, 3 e 4 in 1.

Il gioco nominale vale:


𝐺𝐺 = 𝑅𝑅 − 𝐴𝐴 + 𝐵𝐵 + 𝐶𝐶 = 2

Il gioco massimo vale:

𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐴𝐴𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐵𝐵𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝐶𝐶𝑚𝑚𝑖𝑖𝑖𝑖


= 2.9
Il gioco minimo vale:
𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑅𝑅𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐴𝐴𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 + 𝐵𝐵𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎 + 𝐶𝐶𝑚𝑚𝑎𝑎𝑎𝑎
= 1.1

La tolleranza del gioco è pari alla differenza tra valore massimo e minimo del gioco stesso:
𝑇𝑇𝐺𝐺 = 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 − 𝐺𝐺𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 = 𝑇𝑇𝑅𝑅 +𝑇𝑇𝐴𝐴 +𝑇𝑇𝐵𝐵 + 𝑇𝑇𝐶𝐶 = 1.8
Si dimostra, inoltre, che la tolleranza del gioco è pari alla somma delle tolleranze di
tutta la catena 75
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – ANALISI_2
La risoluzione generale dei problemi di analisi di catene di quote tollerate è del tutto analoga alla
soluzione delle serie di quote tollerate sullo stesso pezzo. Anche in questo caso, difatti, si va a fissare
convenzionalmente un verso positivo e si procede poi con il calcolo delle tolleranze sulle quote di
compensazione.

+0.052
0 +0.025
𝐴𝐴 = 22 𝐵𝐵 = 3 0

0 +0.4
𝐶𝐶 = 1−0.06 𝐷𝐷 = 26+0.2

𝑅𝑅 = 𝐷𝐷 − 𝐶𝐶 − 𝐵𝐵 − 𝐴𝐴 ==26 − 1 − 3 − 22 = 0

𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐷𝐷 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐶𝐶 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 = 0.4 − −0.06 + 0 + 0 = 0.46 +0.460


+0.123
𝑅𝑅 = 0
𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐷𝐷 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐶𝐶 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 = 0.2 − 0 + 0.025 + 0.052 = 0.123 76
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – ANALISI_3
Esempio: analisi di montaggio del sistema formato da due flange munite una di risalto ed una
di incavo cilindrico per la mutua centratura. Si vuole calcolare il campo di variazione del
gioco assiale R tra le superfici di fondo.

+0.09 −0.02
+0.03 −0.08
𝐴𝐴 = 10 𝐵𝐵 = 10

𝑅𝑅 = 𝐴𝐴 − 𝐵𝐵 = 0
𝐸𝐸𝑠𝑠 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐵𝐵 = 0.09 − −0.08 = 0.17

𝐸𝐸𝑖𝑖 𝑅𝑅 = 𝐸𝐸𝑖𝑖 𝐴𝐴 − 𝐸𝐸𝑠𝑠 𝐵𝐵 = 0.03 − −0.02 = 0.05


𝑇𝑇𝑅𝑅 = 0.17 − 0.05 = 0.06 + 0.06 = 0.12

+0.17
+0.05
𝑅𝑅 = 0

77
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – SINTESI_1
Si parla di Sintesi, o di Allocazione, delle tolleranze quando dato un valore di
gioco di progetto che l’assieme progettato deve avere si vogliono determinare le
tolleranze da assegnare ai singoli componenti.

Nell’esempio di figura consideriamo, come condizione di progetto, che la


tolleranza del gioco (quota 2 mm) sia pari a ± 0.2 mm.
78
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – SINTESI_2
1. In primo luogo occorre osservare che la soluzione non è unica in quanto le tolleranze
possono essere ripartite sulle quote dei vari componenti in modi diversi.
2. Nella catena di quote si possono individuare convenzionalmente un «inizio» ed una
«fine».
3. Si possono assegnare come primo tentativo le tolleranze generali ISO 2768-m.
4. In senso positivo il gioco aumenta, in senso negativo il gioco diminuisce

79
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – SINTESI_2

Avendo assegnato valori di primo tentativo è


possibile calcolare la catena di tolleranze (come
fatto per il caso dell’analisi). I risultati sono
riportati in tabella.

80
CATENE DI QUOTE TOLLERATE – SINTESI_3

Osserviamo che le tolleranze generali ISO


2768-m non consentono di ottenere il gioco
previsto per il progetto. Occorre ridurre le
tolleranze associate alle singole quote. La
tabella qui riportata propone una possibile
soluzione.

81

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