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LABORATORIO TECNOLOGICO I.T.I.

S
Galileo Galilei
Conegliano
Allievo: Della Colletta Enrico Classe: 5 Sez: cm DATA:20/12/20 ES.N.3

Prova: prova di trazione

Eseguita su: provino in fe370

Prescrizione: UNI 551, UNI 552, UNI 556, UNI EN 1002/1, UNI EU 18.

Formule utilizzate:

STRUMENTI MARCA MODELLO CARATTERISTICHE TECNICHE


Calibro 1/20
Macchina tracciatrice
Macchina universale
Dartek
SCOPO DELLA PROVA
Lo scopo della prova è sottoporre il provino ad un carico di trazione crescente al fine di determinarne
le caratteristiche di resistenza, elasticità, deformabilità.

NOZIONI TEORICHE
La prova di trazione (o prova di trazione uniassiale) è una prova di caratterizzazione dei materiali che
consiste nel sottoporre un provino di dimensioni standard ad un carico F mono-assiale, il quale viene
applicato con una certa velocità di incremento (statico) fino a provocare la rottura del provino. La
prova di trazione serve a determinare diverse caratteristiche del materiale in esame, tra cui la
resistenza meccanica (Rm), il modulo di Young o modulo di elasticità (E), il carico unitario di
snervamento, l'allungamento percentuale, la strizione percentuale.

I provini si dividono in due categorie: provini proporzionale e non proporzionali. Nel caso in cui si usi
un provino proporzionale quest’ultimo ha un rapporto costante tra l’area della sezione iniziale So e la
lunghezza dei riferimenti Lo.

( π × do2)
Con Lo=K ×
√ 4
dove K=5.65 per provette corte

K=11.3 per provette lunghe

Per provetta normale corta Lo=5× do


Per provetta normale lunga Lo=10× do

La lunghezza del tratto calibrato cilindrico Lc deve essere Lc=Lo+2 ×do

Nel caso in cui non sia possibile utilizzare una provetta proporzionale, come nel nostro caso, è
possibile usarne una non proporzionale, di sezione costante, che non ha bisogno di lavorazioni
precedenti alla prova.

Macchina universale Dartek:


In questa prova viene utilizzata la macchina universale Dartek. Viene detta universale perché si
possono effettuare prove di trazione, taglio e di compressione.
Può essere sia a comando meccanico sia a comando idraulico, quest’ultimo si basa sul principio del
torchio idraulico ed è più potente e diffuso del primo.
La macchina è costituita da:

1. un basamento;

2. colonne di sostegno;

3. una traversa fissa;

4. un cilindro ricavato sopra la traversa fissa;

5. uno stantuffo dentro il cilindro;


6. due aste montanti;

7. una traversa di lavoro.

Questa macchina, nel nostro caso, è affiancata da un computer che ci mostra in tempo reale il diagramma
carico allungamenti del materiale su cui si sta eseguendo la prova.

Rottura del provino:


Prima di eseguire la prova è necessario applicare un carico minimo in modo tale che la provetta si assesti
negli organi di presa. Tale carico, nelle provette d’acciaio, deve essere di 1000 (N).
Inoltre durante la prova in carico deve essere applicato gradualmente a partire da un carico unitario di 49
(N/mm²) con un incremento che non deve superare i 10 N/s per mm² di sezione della provetta.
Sono previsti sette tipi di fratture differenti: a coppa, a semicoppa, a raggera, piatta, legnosa, fortemente
snervata e a fischietto.
Le rotture invece si dividono in due categorie:

- rottura duttile: si ha per deformazione plastica

- rottura fragile: si ha a causa della de coesione dei cristalli.

Coefficiente di strizione:
rappresenta la diminuzione della sezione in un punto della provetta, causato da un allungamento
localizzato. Tale diminuzione è più evidente tanto più duttile è il materiale quindi può essere considerato un
indice di duttilità; più piccola è la sezione minima dopo la rottura tanto più grande sarà il coefficiente di
strizione Z.

So−Su
Z=
So

CONDOTTA DELLA PROVA


Per prima cosa abbiamo misurato il diametro dei due provini assegnati e successivamente siamo passati al
tracciare i segni sui provini. Per fare questo si posiziona il provino nella macchina tracciatrice, che serve a
suddividere in parti uguali il tratto Lo. Si blocca la provetta nei morsetti, si selezione l’avanzamento di 10
(mm) e procedendo con cura e attenzione si effettuano 13 segni di riferimento nel provino.
Successivamente di accende la macchina per la prova si posiziona il provino negli organi di afferraggio della
macchina assicurandosi che siano all’interno di questi ultimi per almeno 70/80 (mm). Prima di cominciare la
vera prova bisogna assestare il provino negli organi di presa e per questo si applica un piccolo carico. Ora la
prova può iniziare. Deve durare dai 2 ai 5 minuti, e deve partire da un carico di 49 (N/mm²). Mentre la
macchina procede ad aumentare il carico nel computer affianco alla macchina si può rilevare il carico
massimo e osservare il grafico. In seguito si prende nota del carico di rottura del provino e della durata della
prova. In seguito si misura anche la lunghezza finale della provetta. Terminata la prova si procede con il
calcolo dell’allungamento percentuale e del coefficiente di strizione.
Nella seguente tabella si riportano i valori raccolti durante la prova.

Carico (KN) Corsa (mm) Tempo (s)


1° provino 29,50 78,85 472
2° provino 33 59,67 356

DATI E CALCOLI
Nella seguente tabella sono riportati i valori dei diametri iniziali dei due provini:

Diametro 1° provino Diametro 2° provino


12,61 12,41
12,61 12,40
12,62 12,42

Ora calcolo il diametro medio per ogni provino:

D 1=(12,61+12,61+12,62)/3 = 12,61 mm quindi la sezione (So1) risulta: (D12*π)/4 = 124,9 mm2

D 2=(12,41+12,40+ 12,42)/3 = 12,41 mm quindi la sezione (So2) risulta: (D22*π)/4 = 121 mm2

Dopo la prova il diametro dei due provini nel punto di rottura è risultato:

d1 = 6 mm quindi la sezione (Su1) risulta: (d12*π)/4 = 28,27 mm2

d2 = 5,6 mm quindi la sezione (Su2) risulta: (d22*π)/4 = 24,63 mm2

Ora posso calcolare quindi la strizione in percentuale:


So 1−Su 1 124,9−28,27
Z1¿ ∗100= ∗100 = 77 %
So 1 124,9

So 1−Su 1 121−24,63
Z2¿ ∗100= ∗100 = 79 %
So 1 121

Ora si passa al calcolo dell’allungamento percentuale. Per questo calcolo si utilizzano i valori della lunghezza
di riferimento prima e dopo la prova.
La lunghezza dei provini dopo le prove risulta:
Lu1 = 160,4 mm e Lu2 = 156,2
Mentre la lunghezza di riferimento iniziale L0 è di 130 mm
Ora è possibile calcolare l’allungamento percentuale con la seguente formula:

Lu 1−Lo 1 160,4−130
L1¿ ∗100= ∗100 = 23 %
Lo 1 130

Lu 2−Lo2 156,2−130
L2¿ ∗100= ∗100 = 20 %
Lo 2 130

CONCLUSIONE
Dai dati ottenuti si può notare che i provini in fe370 usati per la prova hanno subito un forte allungamento
e una strizione elevata e quindi si può capire che questo è un materiale molto duttile.
Ora verranno riportati i grafici della prova di trazione dei due provini testati.

1° provino
2° provino

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