Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Contatti
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Lezione 14
Esercitazione statica
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Lezioni 15 16 -17
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La Fatica
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La Fatica
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La Fatica
Rottura fatica
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Spesso gli elementi strutturali sono soggetti a rotture improvvise per sollecitazioni
inferiori alla tensione di rottura del materiale, senza che si verifichino deformazioni
macroscopiche apprezzabili.
In molti casi la rottura prende inizio da una discontinuit (cricca) nel materiale,
anche di piccolissime dimensioni, che, in certe condizioni, pu propagare con una
certa velocit.
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
I f
2 r ij
(f una funzione
adimensionale nota
dipendente dal tipo di
sollecitazione
considerato)
ij
I f
2 r ij
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
I carichi affaticanti
m = tensione media
a = ampiezza delloscillazione di tensione
= campo di variazione della tensione
R = min/max
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
I carichi affaticanti
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Fase di carico:
Avanzamento della cricca.
Deformazioni
plastiche
allapice della cricca.
Arrotondamento dellapice
della cricca.
Arresto della fessura.
Fase di scarico:
Lapice della cricca torna ad
essere acuto.
Ha origine una notevole
concentrazione di tensione
che favorisce la progressione
della cricca nel corso della
successiva fase di carico.
La Fatica in laboratorio
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La Fatica in laboratorio
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La Fatica in esercizio
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Lanalisi a fatica
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
a C N k
Ogni punto delle curve la media dei risultati sperimentali ottenuti su pi provini.
Alcuni materiali mostrano un limite di fatica ben riconoscibile, per altri materiali, invece, si
fissa un valore convenzionale, usualmente compreso tra 106 e 108 cicli.
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
a C N k
in scala bilogaritmica
ln a ln C k ln N
oppure
a ln C k ln N
(per il solo tratto della
resistenza a termine)
I - fatica oligociclica (<1034 cicli con a = 0,9 r )
II - resistenza a termine
III - resistenza indefinite (>1068 cicli)
Per una prova a 108 cicli a 50hz ci vogliono circa 23 gg.!
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La vita a fatica
I principali fattori che influenzano la vita a fatica sono elencati di seguito.
Fattori legati all'applicazione del carico:
entit della tensione alternata,
presenza di una tensione media,
tipo di sollecitazione (normale-tangenziale, sollecitazione mono/bi/tri-assiale),
gradiente della tensione.
Fattori legati alla resistenza e alle condizioni del materiale:
caratteristiche meccaniche,
temperatura,
corrosione,
tensioni residue.
Fattori legati alla geometria dell'elemento:
forma,
dimensioni,
finitura superficiale.
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
La vita a fatica
Per caratterizzare la resistenza del materiale, evitando di introdurre fattori legati
alla geometria del componente, nelle prove vengono utilizzati provini
standardizzati, a sezione circolare di diametro pari a 7.5 mm, con ottimo grado di
finitura superficiale, soggetti a flessione pura (taglio nullo) rotante.
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
e C L C D CS C T C R e K f
con
CL = coeff. dip. dal tipo di carico
CD = coeff. dip. dalle dimensioni
CS = coeff. dip. dallo stato superficiale
CT = coeff. dip. dalla temperatura
CR = coeff. dip. dallaffidabilit desiderata
KF = coeff. effettivo di intaglio
CL Influenza del carico
Flessione CL = 1.0
Trazione CL = 0.7
Torsione CL = 0.55
0
.
0766
d
-0.097
95
8 d 250 mm CD = 1.189d
4
Se lelemento non cilindrico, si deve calcolare larea sottoposta a tensioni tra il 95% ed
il 100% di quella massima (a flessione pure il 5% della sezione) e da qui calcolare il
diametro equivalente
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
CS A XR
Lavorazione
Grezzo
Rettificato
Laminato a caldo
Stampato
A
1.579
4.503
57.560
272.196
X
-0.085
-0.265
-0.718
-0.995
Influenza dellaffidabilit
T 450C CT = 1.0
450C T 550 C CT = 1.0-0.0058(T-450)
R=
0.50 CR = 1.000
R=
0.90 CR = 0.897
R=
0.99 CR = 0.814
R = 0.999 CR = 0.753
R = 0.9999 CR = 0.702
R = 0.99999 CR = 0.659
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Fattore di intaglio
Si definisce intaglio una brusca
variazione di sezione nel
componente.
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Kt
t max
nom
Kf
eff max
nom
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
acciaio
586
Analogia idrodinamica
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Esempio 1
Esempio. Supponiamo di avere una barra di sezione quadrata 150x150 mm2 laminata a caldo,
che sottoposta ad una flessione alternosimmetrica con a = 100 MPA alla temperatura di 500
C; vogliamo conoscerne la durata con laffidabilit del 99,9%, sapendo che la tensione di rottura vale 600 Mpa e non si tenga conto delleffetto di intaglio.
0.097
0.718
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
0.583
d 121.2 mm
0.747
Esempio 1
6) Effetto dellaffidabilit:
R 0.999 C R 0.753
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Esempio 1
utilizzando le condizioni:
ln a ln C k ln N
11) Pertanto, in corrispondenza di 100 MPa, la durata a fatica risulta data da:
lnN k ln100 C N 100 299410 cicli 3.0 105 cicli
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Esempio 2
Esempio. Si vuole conoscere se la mensola rappresentata in figura, di larghezza (non rappresentata) pari a b = 25 mm, realizzata in un acciaio commerciale con R = 550 Mpa ed E =
210.000 MPa, possa sostenere il carico alternosimmetrico indicato, di valore massimo Fmax =
2000 N, con una freccia massima non eccedente il valore fmax = 0.25 mm e con un coefficiente
di sicurezza minimo pari a 2.0, tenendo conto che la temperatura di esercizio T = 50 C e
che la durata richiesta pari a 109 cicli; in caso negativo, ridisegnare la mensola.
Poich desideriamo che la durata sia pressocch illimitata, dobbiamo assicurarci che la
tensione effettiva max sia inferiore alla
sollecitazione al limite di fatica.
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Esempio 2
b d 3 25 203
I
1.667 10 4 mm 4
12
12
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
M max d
149.97 MPa
2I
Esempio 2
550 134
u 134
0.195 q
586
586
1
r
0.762 K f 1 q K t 1 1.556
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Esempio 2
Occorre quindi calcolare la medesima tensione limite di fatica per il componente; seguendo la
via ormai nota, abbiamo nellordine:
C L 1.0
A 95 0.05 b d 25 mm 2
CS 4.503 R
0.265
0.846
d eq
C T 1 .0
A 95
0.097
18.066 mm C D 1.189 d eq
0.898
0.0766
C R 0.753
e pertanto
e C L C D CS C T C R e 1.0 0.898 0.846 1.0 0.753 275 157.32 MPa
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
f max
Fa2
3L a 0.438 mm f amm
6EI
Esempio 2
Pertanto il disegno non soddisfacente e va cambiato; supponiamo di desiderare un coefficiente di sicurezza minimo pari a 2.0; poich da una parte ci accingiamo a tentare una
riduzione di Kf e dallaltra dobbiamo tener conto degli arrotondamenti e delle nonlinearit,
assumiamo provvisoriamente pari ad 2.05 tale coefficiente; con ci occorre sia:
a e 2.05 76.741 MPa , a a K f 49.320 MPa e f max f amm 2.05 0.122 mm
M max
Wf
b d
2
min
Fa2
3L a
6EI
6 M max
3.041 10 4 mm3
a
b d
3
min
2Fa2
3L a 7.928 105 mm 4
Ef max
7.928 105
26.07 mm 26.0 mm
3.041 10 4
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
b min
3.041 10 4
44.99 mm 45.0 mm
262
Esempio 2
Inoltre, volendo portare il raggio di raccordo al valore r = 3 mm (per ridurre leffetto di intaglio dovuto al cambio di sezione), assumiamo D = 26+23 = 32 mm. Verifichiamo allora la
nuova geometria, per rilevare se abbiamo raggiunto il coefficiente di sicurezza 2.0 rispetto ai
valori limite.
Procedendo quindi rapidamente abbiamo:
M d
b d3
I
6.591 10 4 mm 4 a max 49.31 MPa
2I
12
d D 0.813 e d 2r 4.33 K t 1.678
0.195 q 0.797 K f 1 q K t 1 1.540
a K f a 75.937 MPa
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Esempio 2
C L 1 .0
A 95 0.05 b d 58.5 mm 2
CS 4.503 R
0.265
0.846
d eq
C T 1 .0
A 95
0.097
27.635 mm C D 1.189 d eq
0.862
0.0766
C R 0.753
f max
Fa2
3L a 0.122 mm
6EI
Tali risultati sono pressocch accettabili e risulta quindi sufficiente qualche lievissimo
arrotondamento per rispettare le specifiche
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
a m
1
S S
a m
1
e R
Piano di Soderberg
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Indichiamo con mL e aL le coordinate dei punti sul contorno del dominio di sicurezza
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
ns
mL S a
1
m m S
1.2) a > BL
mL S 1 a
S
1.1) a BL
ns
mL R 1 a
e
mL R a
1
m m e
aL e 1 m
R
ns
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
aL e m
1
a a R
n s mL m
aL a
mL
aL
e 1
aL a mL
m
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
mL
ns
e R m
R a e m
e R
mL
m R a e m
ZQ
ZQ
OQ OZ ZQ
1
1
OZ
OZ
OZ
OZ
e
Per la frontiera del dominio abbiamo evidentemente: aL e mL
R
R
Pertanto la ZQ deve essere espressa da: a m
e
da cui:
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
e2 e a R m
R
2R e2
ns 1
mL m 2 aL a 2
2m a2
e2 e a R m
aL e 1
2R e2
Esempio 3
Esempio. Riprendiamo lesempio precedente, come ottenuto dal ridisegno, e supponiamo che la
mensola venga ora caricata da un forza variabile nel campo F = 5005000 N; nelle stesse condizioni precedenti, e supponendo sia S = 415 MPa, vogliamo valutare il coefficiente di sicurezza
per una durata di 109 cicli.
M n 6.25 10 4 mmN M m 3.438 105 mmN M a 2.813 105 mmN M x 6.25 105 mmN
I 6.59110 4 mm 4
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
a K f a 85.444 MPa
Esempio 3
aL mL
mL B 363.903 MPa
Punto B e
aL B 51.097 MPa
aL mL S
R 550 MPa
S 415 MPa
e 151.01 MPa
m 104.429 MPa
a 85.444 MPa
Caso 1
Caso 2
Caso 3
mL R a
1 2.2867
m m e
N 2 aL e 1 m 1.432
a a R
N1
N3
mL
e R
1.323
m R a e m
Caso 4
e2 e a R m
mL 4 R
113.850 MPa
2R e2
N4 1
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
e2 e a R m
aL 4 e 1
119.751 MPa
2
2
R
e
mL 4 m 2 aL 4 a 2
m2 a2
1.264
Esempio 4
Esempio. La struttura in figura realizzata in lega dalluminio 2024-T4 (R=470 MPa, S =325
MPa) ed soggetta ad un carico F = -9001600 N; valutare il coefficiente di sicurezza per N =
6.0107 cicli, supponendo che la parte cilindrica tubolare, con De = 50 mm e Di = 38 mm e
che lincastro alla parete caratterizzato da un raccordo con r = 6 mm; per tale collegamento si
assumano Ktf = 1.70 e Ktt = 1.35, mentre per la lega utilizzata risulta = 0.517.
A) Costruzione del dominio di resistenza
(el. tubolare non rotante)
R 330 MPa
e 130 MPa
C L 1.0 A 95 0.01046 D e2
d eq 18.477 mm C D 0.896
CS 4.503 470
0.881 C T 1.0 C R 0.753 R 99.9%
e 1.0 0.896 0.881 1.0 0.753 130 77.272 MPa
0.265
423 C 103 k
77.272 C 5 108
a C 6 10 7
C 1035.477
k 0.1296
101.646 MPa
Si noti che questa a, rappresentando lampiezza del ciclo alternosimmetrico, risulta proprio
la e del dominio di resistenza
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
56
Esempio 4
B) Stato di sollecitazione
K 1 q K tf 1 1.541
0.517 q 0.773 ff
K ft 1 q K tt 1 1.271
A 829.38 mm 2
I f 2.044 105 mm 4
I t 4.088 105 mm 4
M fa Fa L 2.0 10 5 mmN
M fm Fm L 5.6 10 4 mmN
fa K ff
M fa D e
37.696 MPa
If 2
fm 19.555 MPa
M ta Fa a 2.5 10 5 mmN
Tm Fm 350.0 N
aM K ft
Ta
3.831 MPa
mT 1.073 MPa con 2.0
A
2 3 2 50.535 MPa
fa
aM
Punto B:
Punto A: aeq
2
2
M ta D e
19.432 MPa
It 2
mM 5.441 MPa
aT K ft
Poich le sollecitazioni variano in modo proporzionale, il coeff. di sicurezza va valutato secondo il caso 3:
1.894 (punto A)
e 101.646 MPa
R 470 MPa
Dept. of Industrial and Information Engineering
Second University of Naples
Via Roma 29 Aversa (CE)- Italy
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
N3
e R
mL
m R a e m 2.378 (punto B)
Diagramma di Goodman
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Diagramma di Goodman-Smith
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Diagramma di Goodman-Smith
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Diagramma di Goodman-Smith
max aR
2 a 0 aR
a0
a 0 s aR
m1
2 a 0 aR
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo
Diagramma di Goodman-Smith
www.diii.unina2.it
Prof. Alessandro Soprano - Prof. Francesco Caputo