Ipotesi fondamentali:
1. il calcolo avviene per un plinto rettangolare non zoppo, simmetrico quindi rispetto a due assi
ortogonali;
2. nelle verifiche con si considera mai la compresenza dei due momenti flettenti e dei due tagli
agenti nelle due direzioni ortogonali x,y;
3. lo spessore del bicchiere è lo stesso nelle due direzioni;
4. il carico verticale QS (vedi fig. 1) è applicato direttamente al collo del bicchiere e non entra
nelle verifiche del bicchiere ma si scarica direttamente sulla ciabatta, e su questa non entra
nella verifica a punzonamento).
Le informazioni contenute nei testi sopra citati riguardano casi generali e spesso sono fra loro in
contraddizione, soprattutto per quanto riguarda i coefficienti da adottare; per questo sono state fatte
scelte e sono state riportate le formule direttamente utilizzabili.
pag. 1
Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
Dati necessari
sc t A t sc
m a m
QS
NS
h/4
VS
MS
h
hp
hb
f
hr
hc
hm
sm Ac sm
Am
t A t
m a m
t
m'
B
b
m'
t
Figura 1
pag. 2
Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
NSk, NSd = azione normale derivante dal pilastro allo SLS ed allo SLU valutato a h/4 dalla sommità
del pozzetto
MSk, MSd = momento flettente derivante dal pilastro allo SLS ed allo SLU valutato a h/4 dalla
sommità del pozzetto
VSk, VSd = azione tagliante derivante dal pilastro allo SLS ed allo SLU valutato a h/4 dalla sommità
del pozzetto
e = eccentricità massima del carico sollecitante (per determinare l’infilaggio minimo)
QSk, QSd = azione normale applicata direttamente sul collo del bicchiere
d = distanza del punto di applicazione della forza QS dall’asse del pilastro.
pag. 3
Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
NOTA BENE.
Le dimensioni determinate con le formule anzidette sono per il predimensionamento.
Nei prossimi paragrafi sono riportate le formule di verifica del pozzetto.
pag. 4
Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
Con riferimento al modello sotto riportato che considera le sole compressioni frontali F1, F2 ed F3
scambiate fra il piede del pilastro ed il pozzetto, trascurando le tensioni tangenziali da adesione ed
attrito, si ha:
t A t
NSd
h/4
V Sd F1
MSd
h
2/3 h
F3
F3
h/12
Figura 2
3 M
• F1 = VSd + ⋅ Sd
2 h
3 M
• F2 = ⋅ Sd
2 h
• F3 = N Sd
pag. 5
Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
t A t
t
m a m d ~3 cm
As' As/As"
x
As" F1 /2
t
As'
β
h/2
f1
c
β
z
b/2
B
As
c
As' F1 /2
t
As"
x
Figura 3
Lato calcestruzzo
La verifica del calcestruzzo dei bordi frontali superiori si basa sullo schema a mensola tozza (vedi
figura precedente).
F1 1 h c
⋅ ≤ f cd ⋅ ⋅ (0.4 ⋅ d ⋅ cos(β )) dove tg (β) = λ =
2 cos(β) 2 z
1 1 0.4 ⋅ f cd ⋅ d ⋅ h
Poiché cos 2 (β) = = si ha F1 ≤
1 + tg (β ) 1 + λ2
2
1 + λ2
Dove:
λ = c/z
c = B/2 - b/4 + t - x
z ≅ 0.9 · d
d = t - 3 cm
t ≤ x ≤ t − 3 cm
2
Per determinare il più conveniente valore di x si considera l’uguaglianza nella formula precedente,
da cui si ottiene:
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
2
B b
− +t−x 0.4 ⋅ f cd ⋅ d ⋅ h
1+ 2 4 = 1 + λ2 =
0. 9 ⋅ d F1
B b 0.4 ⋅ f cd ⋅ d ⋅ h
− + t e υ = − 1 ⋅ (0.9 ⋅ d ) la formula precedente si riduce alla
2
Ponendo ξ =
2 4 F1
semplice:
(ξ − x )2 = υ
Tenendo conto della realtà fisica del problema la soluzione è quindi:
x = ξ− υ
B b 0.4 ⋅ f cd ⋅ d ⋅ h
x= − + t − 0 .9 ⋅ d ⋅ −1
2 4 F1
Lato acciaio
F1 2 ⋅ As ⋅ f sd
⋅ tg (β ) ≤ f sd ⋅ As ⇒ F1 ≤
2 λ
Si noti che in questa verifica non si è considerato alcuno schema resistente che chiami in causa
l’armatura interna.
k ⋅ F1 ≤ 2 ⋅ As'⋅f sd
(1 − k ) ⋅ F1 ≤ 2 ⋅ As"⋅f sd
x − 3 cm
dove k ≅
t − 6 cm
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
t A t
t/2 d0
h/4
F1 /2
hp
hb
h0
c0
hr
Av
tf
hc
Figura 4
Lato calcestruzzo:
Considerando lo schema resistente puntone-tirante illustrato sopra si ha:
F1 1 h
⋅ ≤ f cd ⋅ t ⋅ (0.4 ⋅ d 0 ⋅ cos(β 0 )) dove tg (β 0 ) = λ 0 = 0
2 cos(β 0 ) d0
1 1 0.4 ⋅ f cd ⋅ d 0 ⋅ t
Poiché cos 2 (β ) = = si ha F1 ≤ 2 ⋅
1 + tg 2 (β 0 ) 1 + λ20 1 + λ20
Dove:
λ0 = h0/d0
h0 = hp + c0 - h/4
c0 = min(0.2 · d0 ; tf / 2)
d0 = A + 1.5 · t
Lato acciaio
F1 2 ⋅ Av ⋅ f sd
⋅ tg (β 0 ) ≤ f sd ⋅ Av ⇒ F1 ≤
2 λ0
pag. 8
Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
Ac − A − 2 ⋅ (t + sv )
R g ,sd = σ max,d ⋅ Bc ⋅ sc con sc =
2
A seconda del rapporto fra spessore della ciabatta e lo sbalzo dal filo del bicchiere si hanno due tipi
di verifiche:
sc
sc/2 sc/2
hr
d
hc
Ax
~3cm
σmax,d
R g,d
Figura 5
0.4 ⋅ f cd ⋅ d x ⋅ (B + 2 ⋅ (t + sv ))
Verifica lato calcestruzzo: R g ,sd ≤
1 + λ2x
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
A x ⋅ f sd
Verifica lato acciaio: R g ,sd ≤
λx
Dove:
sc + 0.2 ⋅ d
x
λx = 2
dx
dx ≅ hc + hr - 3cm
Oltre la verifica della parte a sbalzo della ciabatta occorre appurare che non vi siano crisi per il
punzonamento del pilastro nella zona interna al bicchiere*. Per questo, sotto l’azione verticale
massima e con riferimento ad un’impronta caricata di lati a,b pari alla sezione del pilastro, occorre
verificare:
a '⋅b'
0.25 ⋅ d f ⋅ u ⋅ f ctd ⋅ κ ⋅ (1.2 + 40 ⋅ ρ f ) ≥ N sd ⋅ 1 −
A tot
Dove:
df = dx + f
u = 2·a +2·b + 3·π·df
κ = 1.6 - df ≥ 1 (con df in metri)
ρ f = ρ x ⋅ρ y ≤ 0.02
ρx = A’x / (b’· df ) (con A’x l’area dei ferri compresi in b’)
ρy = A’y / (a’· df ) (con A’y l’area dei ferri compresi in a’)
a’ = a + 3·df
b’ = b + 3·df
Atot = Ac · Bc
*
Si tralascia la verifica a punzonamento relativa al bicchiere in quanto si ritiene che la verifica lato calcestruzzo della
ciabatta contempli già questo caso.
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
(a + 3 ⋅d f ) ⋅ (b + 3 ⋅d f )
FPSd = N sd ⋅ 1 −
Ac ⋅ Bc FPSd ≤ FPRd
FPRd = 0.25 ⋅ d f ⋅ (2 ⋅ a + 2 ⋅ b + 3 ⋅ π ⋅ d f ) ⋅ f ctd ⋅ κ ⋅ (1.2 + 40 ⋅ ρ f )
Attenzione: in caso di forti eccentricità, in cui si parzializzi la superficie di fondazione, nel calcolo
di FPRd va immessa solo la parte del perimetro u prospicente l’area compressa e in quello di FPSd non
va prevista alcuna riduzione di Nsd . Questa condizione però è di difficile implementazione, dà
luogo ad alcuni paradossi (a livello numerico) e ha notevoli difficoltà interpretative, per cui è
tralasciata dal calcolo.
Nota. Considerando l’armatura della ciabatta uniformemente distribuita si può ammettere una
notevole semplificazione nei calcoli:
b'
Ax ⋅
A' x Bc = A x e analoga nella direzione y
ρx = ≅
b'⋅d f b'⋅d f Bc ⋅ d f
Nel caso non fosse verificato il punzonamento occorre aggiungere l’armatura specifica nell’area
critica, armatura pari a:
(FPSd − FPRd )
Ap =
f sd ⋅ sin (α )
Dove:
Ap = area di acciaio per il punzonamento = Ap1 · nf · nb
Ap1 = area del singolo ferro piegato posizionato per il punzonamento
nf = numero di ferri
nb = numero di bracci del ferro = n.ro di intersezioni col perimetro critico
α = angolo di piegatura rispetto all’orizzontale
Attenzione però perché esiste un LIMITE al punzonamento (vedi EC2 par. 4.3.4.5.2) in presenza di
armatura disposta appositamente:
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
sc sm
hc
45° γ>45°
hm
Figura 6
( )
M Sd ,AA = σ eq − γ cls ⋅ γ G ⋅ hm ⋅ Bm ⋅ sm
2
2
Dove:
dm ≅ hm - 5 cm
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
sc sm
hc
45° γ<45°
hm
Am
σeq
Figura 7
Attenzione: spesso il calcestruzzo del sottoplinto non corrisponde a quello utilizzato per il plinto,
per cui si ponga particolare attenzione al valore di fcd nella verifica lato calcestruzzo.
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
Verifiche geotecniche
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
Esempio di calcolo
In lavorazione.
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Criteri per il calcolo dei plinti a bicchiere
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