Associazione professionale It aliana Ambient e e Sicurezza
Si cur ez z a, Sal ut e, Ambi ent e ed Ener gi a nei l uoghi di l avor o e di vi t a
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Documento tecnico del COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Titolo:
LINEE GUIDA SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
Redatto dal Gruppo di lavoro Linee guida AIAS per i Sistemi di gestione della sicurezza antincendio_rev6 - Comitato Tecnico C4.1 (Prevenzione incendi)
Preparato da: Belardinelli Paolo (Segretario)
Chiesa Pierluigi
Giacalone Claudio
Inzaghi Natale (Coordinatore)
Martinotti Marina
Messina Michele Zuccaro Tiziano
Edizione 0 del 10/10/2007
Messo in inchiesta pubblica dal 16/04/2008 al 31/05/2008 Coordinatore del forum .
Approvato in via definitiva dal Comitato Tecnico il
Approvazione del Consiglio Direttivo per i documenti di indirizzo associativo il ... (solo per i documenti di indirizzo associativo)
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LINEE GUIDA SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
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LINEE GUIDA SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
Legenda: Linee guida CFPA OHSAS 18001:1999 DM 9/05/2007 UNI 10616:1997 ISO 14001:2004
INDICE
1 Premessa 2 Pubblicazioni di riferimento 3 Termini e definizioni 4 Elementi dei sistemi di gestione per la sicurezza antincendio 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica di sicurezza antincendio 4.3 Pianificazione 4.3.1 Pianificazione per lidentificazione del pericolo di incendio, la valutazione del rischio incendio e il controllo del rischio incendio 4.3.2 Requisiti legali ed altri requisiti 4.3.3 Obiettivi traguardi e programma/i 4.4 Realizzazione e attuazione 4.4.1 Struttura e responsabilit 4.4.2 Formazione, sensibilizzazione e competenza 4.4.3 Consultazione e comunicazione 4.4.4 Documentazione 4.4.5 Controllo dei dati e dei documenti 4.4.6 Controllo operativo 4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze 4.5 Azioni correttive e di controllo 4.5.1 Misurazione e monitoraggio delle prestazioni 4.5.2 Incendi, incidenti, non conformit e azioni correttive 4.5.3 Controllo delle registrazioni 4.5.4 Audit 4.6 Riesame da parte della direzione ALLEGATO A (informativo): Supporto per lutilizzo delle presenti linee guida ALLEGATO B (informativo): Tabella di corrispondenza fra la presente linea guida e le norme OHSAS 18001:1999 - CFPA Guideline No 1:2002 - Decreto Ministeriale 9 maggio 2007.
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1 Premessa La metodologia prestazionale, basandosi sullindividuazione delle misure di protezione effettuata mediante scenari di incendio valutati ad hoc, richiede, affinch non ci sia una riduzione del livello di sicurezza prescelto, un attento mantenimento nel tempo di tutti i parametri posti alla base della scelta sia degli scenari che dei progetti. Conseguentemente necessario che venga posto in atto un sistema di gestione della sicurezza antincendio definito attraverso uno specifico documento presentato allorgano di controllo fin dalla fase di approvazione del progetto e da sottoporre a verifiche periodiche. Si richiama pertanto lattenzione sulla circostanza che luso dellopera nel rispetto delle limitazioni ipotizzate, del mantenimento delle misure di protezione previste e della gestione di eventuali modifiche, impone la realizzazione di un SGSA adeguato allimportanza dellopera stessa. Il sistema di controllo antincendio interno rappresenta lo strumento per svolgere lattivit di protezione antincendio come parte del sistema generale di gestione, scopo del quale assicurare e conservare la sopravvivenza dellazienda. A tal fine molte aziende e organizzazioni hanno adottato un sistema di controllo antincendio interno per poter individuare sistematicamente i rischi, determinare traguardi, organizzarsi, formare, controllare, documentare, monitorare e proteggere i propri affari. Il mercati aperto europeo e le persone manifestano, infatti, sempre pi lesigenza di qualit e sicurezza e rendono essenziale ideare sistemi che garantiscano competenza, precisione nella consegna, rispetto dellambiente ed etica.
Le presenti linee guida definiscono i requisiti di un sistema di gestione della sicurezza antincendio, al fine di consentire a unorganizzazione di controllare il proprio rischio di incendio e migliorare le proprie prestazioni al riguardo. Tutti i requisiti delle presenti linee guida sono concepiti per essere incorporati in qualsiasi sistema di gestione per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
2 Pubblicazioni di riferimento
Altre pubblicazioni che forniscono informazioni o linee guida sono:
Decreto Ministeriale 9 maggio 2007, Direttive per lattuazione dellapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio BS 8800:2004, SGSSLL - Guida OHSAS 18001:1999 2007, SGSSLL:Specifiche LINEE GUIDA CFPA-E n.1:2002, Internal fire protection control NORME UNI 10617:1997, Sistema di gestione della sicurezza - Requisiti essenziali LINEE GUIDA UNI INAIL 2001, linee guida per un SGSSLL ISO 9001:2000 ILO-OSH 2001, linee guida per un SGSSLL
CFPA EUROPE Confederazione delle Associazioni di prevenzione incendi. Costituita nel 1974, coordina le Organizzazioni di prevenzione incendi di 15 paesi Europei ed la pi importante associazione tecnica scientifica che si occupa di sicurezza, salute e ambiente nei luoghi di lavoro e di vita.
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Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 4 di 14 Lobiettivo comune di tutte le Organizzazioni nazionali che conferiscono nella CFPA, quello di informare e formare riguardo la sicurezza e la salute. . La CFPA Europe organizzata in tre aree di attivit: GUIDELINES: Quali sono le principali cause di incendi e come possono essere minimizzate? TRAINING: Promuovere tutti gli aspetti di prevenzione e protezione contro lincendio includendo gli standard di sicurezza. INFORMATION: Informare tutti i membri delle Organizzazioni per poter avere gli strumenti necessari alla minimizzazione del problema.
3 Termini e definizioni
Ai fini delle specifiche di questa linee guida, si applicano i seguenti termini e definizioni:
3.1 modifica Qualunque variazione permanente o temporanea che possa avere influenza diretta o indiretta sulle condizioni di sicurezza antincendio. NOTA. Include tutti i cambiamenti agli impianti, ai processi, agli stoccaggi, alle attrezzature e alle procedure con esclusione delle sostituzioni con elementi uguali.
3.2 audit Esame sistematico per valutare se determinate attivit e relativi risultati sono conformi ai piani prefissati, e se tali piani sono realizzati in modo efficace e sono idonei a conseguire la politica e gli obiettivi di sicurezza dellorganizzazione.
3.3 miglioramento continuo Processo di miglioramento del sistema di gestione antincendio, mirato a ottenere migliori prestazioni in tale ambito, nel rispetto della politica di sicurezza antincendio dellorganizzazione. NOTA. Il processo non deve necessariamente svolgersi contemporaneamente in tutte le aree di attivit.
3.4 pericolo Fonte o situazione con potenzialit dannose in termini di lesione/danno a persone o cose o informazioni, o una combinazione di tali elementi.
3.5 identificazione del pericolo processo di riconoscimento dellesistenza di un pericolo e di definizione delle caratteristiche dello stesso.
3.6 incidente Evento che ha dato origine ad un principio di incendio o che aveva le potenzialit di causare un incendio. NOTA. Un incidente che non d origine a un principio di incendio e che non crea quindi alcun danno, pu anche essere definito un quasi-incidente. Il termine incidente include il termine quasi-incidente.
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Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 5 di 14 3.7 parti interessate Individuo o gruppo colpito o altrimenti interessato dalle prestazioni di sicurezza antincendio di unorganizzazione.
3.8 non conformit Qualsiasi scostamento dagli standard di lavoro, prassi, procedure, norme, prestazioni dei sistemi di gestione, ecc., che potrebbe dare origine, direttamente o indirettamente, ad un incidente e quindi a lesione/danno a persone o cose o informazioni, o una combinazione di tali elementi.
3.9 obiettivi Traguardi, in termini di prestazioni di sicurezza antincendio, che unorganizzazione si propone di raggiungere.
3.10 sistema di gestione per la sicurezza antincendio Parte del complessivo sistema di gestione che facilita la gestione del rischio di incendio associato allattivit dellorganizzazione. include la struttura organizzativa, le attivit di pianificazione, le responsabilit, la prassi, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, realizzare, ottenere, riesaminare e mantenere la politica di sicurezza antincendio dellorganizzazione.
3.11 organizzazione Societ, attivit, ditta, impresa, istituzione o associazione, o loro parte, sia di capitale che di persone, pubblica o privata, quotata o non quotata, con proprie funzioni e amministrazione. NOTA. Nel caso di organizzazioni con pi unit operative, ogni singola unit produttiva pu essere definita organizzazione.
3.12 prestazioni Risultati misurabili del sistema di gestione per la sicurezza antincendio relativi al controllo dei rischi, da parte dellorganizzazione, sulla base dei propri obiettivi e della propria politica di sicurezza antincendio. NOTA. La misurazione delle prestazioni include la misurazione dei risultati e delle attivit di gestione per la sicurezza antincendio.
3.13 rischio Combinazione della probabilit e della/e conseguenza/e connesse al verificarsi di un determinato evento pericoloso.
3.14 valutazione del rischio Processo globale di stima della dimensione del rischio e della decisione se il rischio sia tollerabile o meno.
3.15 sicurezza Libert da un rischio inaccettabile di danno.
3.16 rischio tollerabile Rischio che stato ridotto a un livello tale da potere essere sopportato dallorganizzazione, con riferimento ai propri obblighi giuridici e alla propria politica di sicurezza antincendio.
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4 Elementi dei sistemi di gestione per la sicurezza antincendio
Gli elementi di un Sistema di Gestione di Sicurezza Antincendio sono in sequenza logica: Politica di sicurezza antincendio; Pianificazione Realizzazione e attuazione Azioni correttive e di controllo Riesame da parte della direzione
4.1 Requisiti generali
Lorganizzazione dovr realizzare e mantenere un sistema di gestione per la sicurezza antincendio sul luogo di lavoro i cui requisiti sono definiti alla clausola 4.
4.2 Politica di sicurezza antincendio
Per attuare la protezione antincendio aziendale lalta direzione deve stabilire e autorizzare la propria politica antincendio. Questa consiste nellenunciazione chiara degli obiettivi globali e del livello di sicurezza antincendio che si intende raggiungere e stabilisce i principi fondamentali a cui attenersi. Prima di stabilire la politica si devono identificare i rischi associati allattivit e devono essere valutate le conseguenze in caso di incendio.
La politica costituir la base per lo sviluppo dellattivit di protezione antincendio allinterno del sistema generale di gestione.
La politica dovr:
a) essere appropriata alla natura e alla misura dei pericoli di incendio dellorganizzazione e delle possibili conseguenze in caso di incendio; b) includere limpegno al miglioramento continuo; c) includere limpegno di rispettare almeno la legislazione vigente in tema di sicurezza antincendio e gli altri requisiti sottoscritti dallorganizzazione, inclusi i vincoli e le limitazioni dallapproccio prestazionale antincendio attuato; d) essere documentata, realizzata e mantenuta; e) essere comunicata a tutti i dipendenti al fine di rendere i dipendenti consapevoli dei propri obblighi individuali in tema di sicurezza antincendio; f) essere disponibile per le parti interessate; g) essere riesaminata periodicamente al fine di garantire che rimanga attinente e appropriata allorganizzazione.
Per attuare unadeguata politica di protezione antincendio lorganizzazione deve avere: a) una direzione attiva per le questioni di sicurezza antincendio b) una organizzazione della sicurezza antincendio c) programmi formativi di sicurezza antincendio d) regole di sicurezza antincendio e) una descrizione della sicurezza antincendio f) istruzioni operative e di mantenimento di sicurezza antincendio
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g) un sistema di controllo di sicurezza antincendio h) procedure di monitoraggio della sicurezza antincendio.
4.3 Pianificazione
4.3.1 Pianificazione per lidentificazione del pericolo di incendio, la valutazione del rischio incendio e il controllo del rischio incendio Lorganizzazione dovr definire e mantenere procedure per la continua identificazione di pericoli, per la valutazione del rischio e ladozione delle necessarie misure di controllo. Tali procedure dovranno considerare: le attivit ordinarie e straordinarie; le attivit di tutto il personale che ha accesso al luogo di lavoro (inclusi subappaltatori e visitatori); le strutture, gli impianti e le attrezzature sul luogo di lavoro, fornite dallorganizzazione o da terzi; i parametri posti alla base della scelta degli scenari e dei progetti di ingegneria antincendio (metodo prestazionale); i vincoli e le limitazioni imposti dalla progettazione per lefficacia della sicurezza antincendio; la metodologia di identificazione del pericolo e di valutazione del rischio attiva piuttosto che reattiva e coerente con lesperienza operativa e la capacit delle misure di controllo del rischio.
Lorganizzazione dovr garantire che nel definire i propri obiettivi di sicurezza antincendio siano considerati i risultati di tali valutazioni e gli effetti di detti controlli. Lorganizzazione dovr documentare e tenere aggiornate tali informazioni.
Le modifiche ai parametri di input del progetto prestazionale antincendio (parametri alla base della scelta degli scenari) e di output (vincoli e limitazioni), devono essere tenute sotto controllo dal sistema di gestione della sicurezza antincendio, devono essere attentamente valutate per quanto riguarda le possibili implicazioni sulla sicurezza antincendio e la loro approvazione, la cui responsabilit deve essere chiaramente definita, deve essere condizionata dai risultati di tale valutazione. Lesecuzione di una modifica deve essere limitata alle specifiche variazioni che siano state preventivamente analizzate ed approvate.
Lorganizzazione aziendale dellattivit di protezione antincendio deve essere stabilita in modo chiaro. Allinterno dellazienda deve essere designata una persona che abbia la responsabilit generale della icurezza antincendio ed altre persone che siano responsabili della gestione delle diverse componenti. s
4.3.2 Requisiti legali ed altri requisiti Lorganizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva una o pi procedure per: a) identificare e avere accesso alle prescrizioni legali antincendio applicabili e alle altre prescrizioni antincendio che lorganizzazione sottoscrive; b) determinare come tali prescrizioni si applicano allorganizzazione.
Lorganizzazione deve assicurare che tali prescrizioni legali applicabili e altre prescrizioni che lorganizzazione sottoscrive, siano tenute in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il roprio sistema di gestione della sicurezza antincendio. p
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Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 8 di 14 4.3.3 Obiettivi traguardi e programma/i Lorganizzazione deve, per ogni funzione e livello pertinente, stabilire, attuare e mantenere attivi obiettivi e traguardi di sicurezza antincendio documentati. Gli obiettivi e i traguardi devono essere misurabili, ove possibile, e devono essere coerenti con la politica antincendio, compresi gli impegni alla prevenzione degli incendi, alla protezione, ai vincoli strutturali/organizzativi di progetto prestazionale e ai fattori sulla base dei quali stato sviluppato il progetto, al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni che lorganizzazione sottoscrive, al miglioramento continuo.
Per raggiungere i propri obiettivi e traguardi, lorganizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attivi uno o pi programmi. Il/i programma/i deve/devono contenere: a) lindicazione delle responsabilit per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi per ogni funzione e livello pertinente dellorganizzazione; b) i mezzi ed i tempi attraverso i quali essi devono essere raggiunti ( budget, data inizio, data fine, etc..)
4.4 Realizzazione e attuazione
4.4.1 Struttura e responsabilit La direzione deve assicurare la disponibilit delle risorse indispensabili per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il sistema di gestione della sicurezza antincendio. Esse comprendono le risorse umane e le competenze specialistiche, le infrastrutture organizzative, le tecnologie e le risorse finanziarie. Lalta direzione dellorganizzazione deve nominare un Rappresentante della Direzione, o pi di uno, il quale, indipendentemente da altre responsabilit, deve avere ruoli, responsabilit e autorit definiti per: a) assicurare che il sistema di gestione della sicurezza antincendio sia stabilito, attuato e mantenuto attivo i conformit ai requisiti della presente linea guida; b) riferire allalta direzione sulle prestazioni del sistema di gestione antincendio al fine del riesame, comprese le raccomandazioni per il miglioramento.
Al fine di agevolare una gestione antincendio efficace, i ruoli, le responsabilit e lautorit del personale che gestisce, esegue e verifica le attivit che influiscono sulla sicurezza antincendio devono essere definiti, documentati e comunicati. In particolare si riportano alcune delle attivit che devono essere svolte e per le quali necessario un responsabile: Identificazione dei rischi di incendio ed analisi delle conseguenze in caso di incendio. Revisione della prevenzione e protezione antincendio relativamente alla struttura delledificio e allorganizzazione. Istituzione e approvazione dellorganizzazione di prevenzione e protezione antincendio: assegnare compiti e responsabilit. Compilazione e approvazione delle misure precauzionali e quindi di regole relative, ad es., al divieto di fumo, ai lavori di saldatura, al trattamento dei rifiuti, alle sostanze infiammabili, etc. Compilazione e approvazione di istruzioni per la gestione e il mantenimento allinterno del sistema prestabilito di prevenzione e protezione antincendio. Istituzione di un sistema di controllo delle misure di protezione antincendio (vie di fuga, compartimentazioni, attrezzature di estinzione). Elaborazione di procedure per il monitoraggio e la verbalizzazione delle deficienze di natura tecnica e organizzativa e delle misure correttive.
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Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 9 di 14 Elaborazione di procedure per il monitoraggio e lo sviluppo della politica antincendio.
4.4.2 Formazione, sensibilizzazione e competenza Lo scopo della formazione quello di rendere tutto il personale consapevole delle questioni inerenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro. I lavoratori devono essere in grado di agire di loro propria iniziativa e di fare la loro parte nellassicurare che lazienda abbia una opportuna protezione antincendio. Lorganizzazione deve assicurare che qualsiasi persona, dal dirigente responsabile antincendio agli addetti, che esegua, per lorganizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o pi impatti sulla sicurezza antincendio, abbia acquisito e mantenga la competenza necessaria mediante appropriata istruzione, formazione, addestramento o esperienza e deve conservarne le relative registrazioni. Lorganizzazione deve identificare le necessit formative in relazione ai propri pericoli, rischi di incendio e misure di sicurezza antincendio ed al proprio sistema di gestione antincendio. Essa deve provvedere alla formazione o intraprendere altre azioni per soddisfare tali necessit e deve conservarne le relative registrazioni. Lorganizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o pi procedure affinch le persone che lavorano per lorganizzazione, o per conto di essa, siano consapevoli: a) dellimportanza della conformit alla politica antincendio, alle procedure e ai requisiti del sistema di gestione antincendio; b) delle reali o potenziali conseguenze di un incendio, in termini di danni a persone e cose, delle loro attivit lavorative e dei benefici in termini di sicurezza antincendio conseguenti a un miglioramento della prestazioni personali; c) dei propri ruoli e delle proprie responsabilit nellottenimento della conformit ai requisiti del sistema di gestione antincendio; d) delle conseguenze potenziali di scostamenti rispetto alle procedure specificate.
4.4.3 Consultazione e comunicazione Lorganizzazione in relazione al proprio sistema di gestione antincendio dovr stabilire, attuare e mantenere attive procedure per: a) garantire che informazioni rilevanti in tema di antincendio siano comunicate ai e dai dipendenti e altre parti interessate; b) assicurare la comunicazione efficace fra i differenti livelli e le diverse funzioni dellorganizzazione; c) ricevere, documentare e rispondere alle richieste pertinenti provenienti dalle parti interessate esterne.
4.4.4 Documentazione La documentazione deve consistere nel resoconto di come la politica antincendio sia stata eseguita. La documentazione deve riflettere le modalit dellattivit di controllo. Essa importante per coloro che sono responsabili della sicurezza aziendale, ma anche per gli auditor, gli ispettori antincendio, gli agenti assicurativi, etc. In particolare la documentazione del sistema di gestione antincendio deve comprendere: a) la politica ambientale, gli obiettivi e i traguardi; b) la descrizione del campo di applicazione del sistema di gestione antincendio; c) la descrizione dei principali elementi del sistema di gestione ambientale e delle loro interazioni, nonch il riferimento ai documenti correlati; d) i documenti, comprese le registrazioni, richiesti dalla presente linea guida; e) i documenti, comprese le registrazioni, che lorganizzazione ritiene necessari per assicurare una pianificazione, un funzionamento ed un controllo efficaci della sicurezza antincendio.
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Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 10 di 14 Inoltre, affinch il responsabile dellantincendio (ma anche gli addetti) possa capire e controllare il progetto tecnico relativo alla protezione antincendio avr bisogno dei disegni e della descrizione dei sistemi di protezione. opportuno che i disegni e quantaltro siano prodotti allinterno dellazienda; in tal modo infatti le competenze sono disponibili dove pi sono necessarie. I disegni delledificio generalmente descrivono le misure di protezione fondamentali richieste come strutture portanti e compartimentazioni, vie di fuga e protezione contro la propagazione di fiamme, etc. Tali disegni costituiscono spesso una buona base su cui fondarsi per descrivere il sistema di protezione antincendio e per mantenerlo aggiornato. Una descrizione completa del sistema di protezione antincendio comprende disegni e testi relativi alle compartimentazioni, alle vie di fuga, alle vie di accesso per i soccorsi, al sistema di areazione, al sistema di estinzione, alla posizione degli estintori, etc. Deve esservi inoltre descritto il metodo di stoccaggio e trattamento delle sostanze infiammabili ed esplosive e schemi con la classificazione di tali sostanze. La descrizione deve esporre la situazione corrente preferibilmente mediante luso di simboli costanti o standardizzati. Essa verr utilizzata come base dal responsabile dellantincendio e dagli addetti nel corso del controllo del sistema di protezione antincendio.
4.4.5 Controllo dei dati e dei documenti Lorganizzazione dovr definire e mantenere procedure per il controllo di tutti i documenti e i dati richiesti dalle presenti linee guida al fine di garantire che: a) possano essere localizzati; b) siano periodicamente riesaminati e corretti a seconda del caso e approvati in termini di adeguatezza dal personale autorizzato; c) le versioni correnti dei documenti e i dati pertinenti siano disponibili in tutti i luoghi in cui si svolgono le operazioni indispensabili allefficace funzionamento del sistema di gestione antincendio; d) i dati e i documenti obsoleti siano prontamente eliminati da tutti i punti di emissione e punti di utilizzo o altrimenti protetti da eventuale utilizzo involontario; e) siano adeguatamente identificati i documenti e dati di archivio conservati a fini legali o di salvaguardia della conoscenza, o per entrambi gli scopi; f) assicurare che i documenti rimangano leggibili e facilmente identificabili; g) assicurare che i documenti di origine esterna che lorganizzazione ritiene necessari per la pianificazione ed il funzionamento del sistema di gestione antincendio, siano identificati e che la loro distribuzione sia tenuta sotto controllo.
4.4.6 Controllo operativo Con laiuto di procedure/istruzioni per il controllo operativo i rischi di incendio possono essere ridotti o eliminati. Tali procedure/istruzioni devono essere redatte per aumentare la sicurezza, ad esempio nei lavori a caldo, nei sistemi elettrici, nei luoghi in cui si fuma, nelluso di luci scoperte (candele), nel trattamento delle sostanze infiammabili, etc. Esse costituiscono lo strumento per raggiungere il maggior grado possibile di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il sistema di protezione antincendio costituito da elementi di carattere tecnico e non che necessitano di controllo costante e mantenimento nella piena efficienza. Le istruzioni si riferiranno agli obiettivi e ai traguardi, alla funzione, alla metodologia e ai tempi di controllo/manutenzione. Una attivit di prevenzione non pianificata non monitorata n verbalizzata ed pertanto irrazionale onerosa e insicura. La sicurezza antincendio non si raggiunge fintanto che le misure di prevenzione e i sistemi di protezione antincendio non siano controllati/ manutenuti sistematicamente. Il controllo delle misure di prevenzione e protezione antincendio deve essere effettuato regolarmente, preferibilmente dagli addetti interni designati. Il controllo si deve basare sulla descrizione del sistema e sulle istruzioni di gestione e mantenimento.
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Una volta stabilita larea di controllo, le tecniche e le procedure, si possono determinare gli intervalli di tempo entro i quali effettuare tale attivit. essenziale che lattivit di controllo interna non diventi una superficiale questione di routine: il controllo deve essere effettuato in modo adeguato. Anche le apparecchiature elettriche devono essere controllate regolarmente. Quindi lorganizzazione dovr identificare quelle operazioni e attivit associate a specifici rischi di incendio per i quali devono essere applicate misure di controllo. Lorganizzazione dovr pianificare tali attivit, incluso il mantenimento, al fine di garantire che siano svolte secondo condizioni specificate: a) definendo e mantenendo procedure documentate per far fronte a situazioni in cui la loro mancanza potrebbe condurre a scostamenti dalla politica e dagli obiettivi di sicurezza antincendio; b) definendo criteri operativi allinterno di tali procedure; c) definendo e mantenendo procedure relative ai rischi identificati di incendio sul luogo di lavoro relativi a beni, apparecchiature e servizi acquistati e/o utilizzati dallorganizzazione e comunicando le relative procedure e requisiti ai fornitori e appaltatori; d) definendo e mantenendo idonee modalit per la progettazione antincendio, in conformit alle prescrizioni di legge vigenti e nel pieno rispetto della regola dellarte.
4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze Lorganizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o pi procedure per individuare le potenziali situazioni di emergenza incendio che possono avere impatto su persone e/o cose e le modalit di risposta ad esse al fine di mitigarne gli effetti. Lorganizzazione deve periodicamente riesaminare e, allorch necessario, revisionare le sue procedure di preparazione e risposta agli incendi in particolare dopo che si sono verificati incidenti o situazioni di emergenza. Lorganizzazione deve inoltre sottoporre periodicamente a prova queste procedure, ove possibile.
4.5 Azioni correttive e di controllo
4.5.1 Misurazione e monitoraggio delle prestazioni Lorganizzazione deve stabilire, attuare e mantenere procedure per monitorare e misurare regolarmente le prestazioni, ovvero le principali caratteristiche delle proprie attivit che possono avere un impatto sulla sicurezza antincendio. Tali procedure dovranno stabilire: misure qualitative e quantitative, appropriate alle necessit dellorganizzazione; monitoraggio del grado di conseguimento degli obiettivi di sicurezza antincendio dellorganizzazione; modalit di verifica periodica delle prescrizioni legali antincendio, del mantenimento degli elementi di base utilizzati nella progettazione antincendio e dei vincoli/limitazioni che ne sono derivati; lorganizzazione deve mantenere le registrazioni dei risultati delle verifiche periodiche; misure proattive delle prestazioni che controllino il rispetto del programma di gestione per la sicurezza antincendio, dei criteri operativi, della legislazione e degli altri requisiti cogenti applicabili; misure reattive delle prestazioni per monitorare principi di incendio, incidenti, quasi-incidenti e altre prove storiche di prestazioni insufficienti in tema di antincendio; registrazione di sufficienti dati/informazioni e risultati del monitoraggio e della misurazione per facilitare la successiva analisi. Qualora siano richieste apparecchiature per la misurazione e il monitoraggio delle prestazioni, lorganizzazione dovr definire e mantenere procedure per la taratura e la manutenzione di tali apparecchiature. Dovranno essere conservate le registrazioni dei risultati e delle attivit di taratura e manutenzione.
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4.5.2 Incendi, incidenti, non conformit e azioni correttive Lorganizzazione dovr definire e mantenere procedure al fine di definire la responsabilit e le competenze per: a) la gestione e indagine di incendio o principio di incen incid non conform b) intraprendere azioni per mitigare le conseguenze di incendi, incidenti o non conformit; c) iniziare e completare azioni correttive e preventive; d) confermare lefficacia delle azioni correttive e preventive intraprese.
Queste procedure dovranno richiedere che tutte le azioni correttive e preventive proposte siano riesaminate prima della relativa attuazione attraverso il processo di valutazione dei rischi e/o, a seconda dei casi, di progettazione antincendio con metodo prestazionale. Qualsiasi azione correttiva o preventiva intrapresa per eliminare le cause di non conformit reali o potenziali dovr essere adeguata allestensione dei problemi e commisurata al rischio di incendio. Lorganizzazione deve assicurare che alla documentazione del sistema di gestione ambientale siano apportate tutte le modifiche necessarie.
4.5.3 Controllo delle registrazioni Lorganizzazione deve stabilire e mantenere attive le registrazioni necessarie a dimostrare la conformit ai requisiti del proprio sistema di gestione antincendio e della presente Linea Guida. Lorganizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o pi procedure per lidentificazione, larchiviazione, la protezione, la reperibilit, la conservazione e leliminazione delle registrazioni. Le registrazioni devono essere leggibili, identificabili e rintracciabili e devono restare tali.
4.5.4 Audit Lorganizzazione dovr definire e mantenere un programma e procedure per lo svolgimento di audit periodici sul sistema di gestione antincendio, al fine di: a) determinare se il sistema di gestione per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro: 1) conforme a quanto stato pianificato per la gestione antincendio, inclusi i requisiti della presente Linea Guida; 2) stato correttamente attuato e mantenuto; 3) efficace nel conseguimento della politica e degli obiettivi antincendio dellorganizzazione; b) riesaminare i risultati degli audit precedenti; c) fornire informazioni sui risultati degli audit alla direzione.
Il resoconto riassuntivo delle visite ispettive interne ed esterne svolte in azienda costituisce un aiuto per il responsabile della sicurezza antincendio e per i dirigenti per controllare che le verifiche siano state effettuare; inoltre consente loro di migliorare il sistema di protezione antincendio. Nel riassunto deve essere incluso il resoconto degli incidenti. Verbalizzare gli incidenti significa raccogliere e compilare informazioni sullimpianto in cui avvenuto lincendio e sulle sue cause. Lo scopo di tale verbalizzazione quello di aiutare lazienda a identificare i rischi e di facilitare lanalisi delle probabilit di accadimento di un certo evento che potrebbe scatenare un incendio.
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Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 13 di 14 Il programma di audit, inclusi eventuali calendari, dovr essere basato sui risultati delle valutazioni del rischio di incendio, sui risultati dei precedenti audit e sulle criticit/limitazioni legate alla progettazione antincendio con metodo prestazionale. Le procedure di audit dovranno riguardare il campo di applicazione, la frequenza, metodologie e competenze, oltre alle responsabilit e ai requisiti per svolgere audit e comunicare i risultati.
Ove possibile, gli audit dovranno essere svolti da personale indipendente da quello che ha la responsabilit diretta delle attivit esaminate. NOTA. Il termine indipendente in questo contesto non significa necessariamente esterno allorganizzazione.
4.6 Riesame da parte della direzione Lalta direzione dellorganizzazione dovr, a intervalli pianificati dalla stessa, riesaminare il sistema di gestione antincendio, per assicurare che esso continui ad essere idoneo, adeguato ed efficace. Il processo di riesame da parte della direzione dovr garantire che siano raccolte le informazioni necessarie per lo svolgimento della valutazione da parte della direzione. Tale riesame dovr essere documentato. Gli elementi in ingresso per i riesami della direzione devono comprendere: a) i risultati degli audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali; b) le comunicazioni provenienti dalle parti interessate esterne; c) la prestazione antincendio dellorganizzazione; d) il grado di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi; e) lo stato delle azioni correttive e preventive; f) lo stato di avanzamento delle azioni previste dai precedenti riesami della direzione; g) il cambiamento di situazioni, layout, organizzazione, etc.., che possono avere un impatto sulla sicurezza antincendio, comprese le evoluzioni delle prescrizioni legali; h) Le raccomandazioni per il miglioramento.
Gli elementi in uscita della direzione devono comprendere tutte le decisioni e le azioni relative a possibili modifiche alla politica antincendio, agli obiettivi e ai traguardi e ad altri elementi del sistema di gestione antincendio, coerentemente con limpiego al miglioramento continuo.
Titolo:
LINEE GUIDA SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
Comitato AIAS C4.1 Prevenzione incendi Emissione: 0 del 10/10/2007 pagina 14 di 14
ALLEGATO B
(Tabella di corrispondenza fra la presente linea guida e le norme OHSAS 18001:1999 - CFPA Guideline No 1:2002 - Decreto Ministeriale 9 maggio 2007).
BOZZA Linee Guida AIAS PDCA OHSAS 18001:1999 CFPA Guideline No 1:2002 D.M. 9 maggio 2007 4.2 A 4.2 3 / 4.3.1 P 4.3.1 5 IV II 4.3.2 P 4.3.2 4 4.3.3 P 4.3.3 4.3.4 (9) / (IV) 4.4.1 D 4.4.1 4 I 4.4.2 D 4.4.2 6 (5) 4.4.3 D 4.4.3 / / 4.4.4 D 4.4.4 11 8 / 4.4.5 D 4.4.5 (10) / 4.4.6 D 4.4.6 7; 9; 10 III VIII 4.4.7 D 4.4.7 / V VI 4.5.1 C 4.5.1 /(12) VII 4.5.2 C 4.5.2 /(12) / 4.5.3 C 4.5.3 /(11) / 4.5.4 C 4.5.4 (12) (IX) 4.6 A 4.6 12 IX
LINEE GUIDA SULL'ATTIVITÁ DI STERILIZZAZIONE QUALE PROTEZIONE COLLETTIVA DA AGENTI BIOLOGICI PER L'OPERATORE NELLE STRUTTURE SANITARIE (D.Lgs. 81/2008 e S.m.i.)