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it Uso sicuro dei Diisocianati

CORSO DI FORMAZIONE
PER L’USO SICURO DEI DIISOCIANATI
DA PARTE DEGLI UTILIZZATORI
PROFESSIONALI E INDUSTRIALI
Art. 227 D.Lgs. 81/2008 e All. XVII Reg. (CE) 1907/2006

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Parte 3

LE MISURE DI PROTEZIONE
PER I LAVORATORI

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SIAMO QUI

1. INTRODUZIONE
2. MISURE DI GESTIONE DEL RISCHIO
3. FASI CRITICHE DELLA MANIPOLAZIONE
3.1 PER I LAVORATORI CHE UTILIZZANO PRODOTTI POLIURETANICI
3.2 PER I LAVORATORI ADDETTI ALLA PRODUZIONE DI POLIURETANI
4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO
4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO
5. CONCLUSIONI
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D. Lgs. n°81 del 9 aprile 2008 – Titolo IX

Il TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.lgs. 9 aprile

2008, n. 81) prevede che, quando non è possibile eliminare o ridurre il rischio
chimico mediante la sostituzione dell’agente pericoloso o del processo con altri che,
nelle condizioni di uso, non lo sono o lo sono meno, il rischio deve essere ridotto
mediante l’applicazione di Misure specifiche di protezione (art. 225).
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Misure di Gestione del RIschio

• Misure Tecniche (es.: progettazione di appropriati processi
lavorativi).

• M isure Organizzative.
• M isure 1 Eliminazione/
Sostituzione dell’agente
chimico
Procedurali.
• M isure di protezione collettiva 2 Misure Tecniche (es.
progettazione di appropriati
(DPC). processi lavorativi)

• M isure di protezione individuale

3 Misure Organizzative e
(DPI). Procedurali

4 Misure di Protezione Collettiva

(DPC)

5 Misure di Protezione Individuale

(DPI)
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Esempi di Misure di protezione collettiva

• Cappa filtrata a ricircolo: ha la particolarità di riciclare

l’aria aspirata nell’ambiente di lavoro, attraverso
opportuni filtri.
• Cappa con aspirazione localizzata: il dispositivo è
posizionato in prossimità del punto di emissione degli
inquinanti.
• Glove-box: il dispositivo è costituito da una cabina
chiusa, da una camera di scambio e da guanti per la
manipolazione.
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Dispositivi di Protezione Individuale: definizione

Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende «qualsiasi attrezzatura destinata ad

essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi
suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o
accessorio destinato a tale scopo» (art. 74 - d.lgs. 81/2008).
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Dispositivi di Protezione Individuale: requisiti

• I DPI devono rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza; si considerano conformi

a tali requisiti i DPI muniti della marcatura CE.

• In caso di rischi multipli, che richiedono l’uso simultaneo di più DPI, questi devono
essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell’uso simultaneo, la propria
efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti.

In generale, in riferimento alla PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI occorre

considerare la protezione delle vie respiratorie, della cute, degli occhi e del
corpo.
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Dispositivi di Protezione Individuale:

indicazioni per la corretta gestione

• Per l’utilizzo dei DPI di III Categoria

occorre uno specifico
ADDESTRAMENTO all’uso.

• I DPI non devono essere modificati di

propria iniziativa.
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1. INTRODUZIONE

2. MISURE DI GESTIONE DEL RISCHIO

3. FASI CRITICHE DELLA MANIPOLAZIONE
3.1 PER I LAVORATORI CHE UTILIZZANO PRODOTTI POLIURETANICI
3.2 PER I LAVORATORI ADDETTI ALLA PRODUZIONE DI POLIURETANI
4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO
4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO
5. CONCLUSIONI
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Igiene personale: le regole base

1. Lavare spesso le mani e il viso, in

particolar modo prima di mangiare,
bere o fumare.

2. Non indossare tute da lavoro durante i

pasti.

3. Mantenere pulita la propria

postazione utilizzando appositi
prodotti per la rimozione dei
diisocianati.
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Dispositivi di Protezione Individuale:

scelta e tipologie

A seconda della mansione svolta dal lavoratore e del

processo, può risultare necessario indossare uno o più dei
seguenti DPI (Dispositivi di protezione individuali):

- Tute da lavoro usa e getta (in Tyvek,

Saranex o polietilene/polipropilene,
oppure di altro materiale opportunamente
selezionato)

- Occhialini protettivi/visiera
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Dispositivi di Protezione Individuale:

scelta e tipologie

A seconda della mansione svolta dal lavoratore e del

processo, può risultare necessario indossare uno o più dei
seguenti DPI (Dispositivi di protezione individuali):

- Guanti in neoprene, neoprene/PVC, gomma nitrile

o altro materiale opportunamente selezionato

- Maschera respiratoria (pieno

facciale/semimaschera opportunamente
selezionata)

La scelta si basa sulla Valutazione del Rischio Chimico disponibile in azienda,

condotta ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008, Titolo IX.
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Protezione respiratoria:
istruzioni per l’uso corretto e limitazioni

- È fondamentale che tutti i componenti dei respiratori

vengano regolarmente ispezionati.

- Eseguire interventi di manutenzione, quando necessario.

- Effettuare un test di adattamento preliminare per verificare

la completa aderenza al viso.
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Protezione cutanea/oculare:
istruzioni per l’uso corretto e limitazioni

- In caso di generazione di schizzi (ad esempio, quando si

manipola direttamente il prodotto
liquido), indossare occhiali protettivi/una visiera contro gli
schizzi di sostanze chimiche.

- In caso di elevato rischio di esposizione cutanea (es.

verniciatura spray) assicurarsi che ogni parte del
corpo sia coperta da indumenti di protezione.
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Smaltimento di imballaggi vuoti

Imballaggio vuoto:

Gli imballaggi devono essere vuoti,

privi di residui solidi o fondi liquidi e
manipolati con cura, al fine di evitare
lo sviluppo di reazioni pericolose.
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Area di lavoro e personale esposto

L'esposizione ai diisocianati non è necessariamente limitata agli operatori

che operano direttamente nel ciclo produttivo, ma può interessare altro
personale che entra nell'area di lavoro o vi transita in prossimità.

L'accesso all'area di lavoro deve essere limitato a lavoratori addestrati e

protetti.
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3.2 PER I LAVORATORI ADDETTI ALLA PRODUZIONE DI POLIURETANI
4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO
4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO
5. CONCLUSIONI
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Considerazioni preliminari

• Q ualsiasi contenitore che presenti danni significativi deve essere

opportunamente etichettato e messo da parte per un’ispezione successiva.

• Verificare che i tappi dei contenitori siano ben chiusi per evitare la fuoriuscita
del prodotto.

• I prodotti poliuretanici contengono diisocianati che sono sostanze chimiche

particolarmente reattive. In fase di stoccaggio, verificare la loro compatibilità
con gli altri agenti chimici presenti.
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Applicazione di prodotti poliuretanici:

schiume, sigillanti e vernici

Prima di applicare il prodotto, per ridurre al minimo

l'esposizione:
V5 630539040z
• Indossare adeguati dispositivi di protezione
individuale.
• Utilizzare il prodotto in presenza di una adeguata
ventilazione generale.
• In caso di uso a spruzzo o di generazione di
particelle e/o vapori, adeguata ventilazione specifica.
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4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO
4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO
5. CONCLUSIONI
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Considerazioni preliminari

• I diisocianati sono sostanze chimiche reattive: reagiscono con sostanze

chimiche comuni, in molti casi sviluppando calore. È quindi essenziale che
non vengano contaminati prima dell’uso. Gli alcali come l'idrossido di sodio o
l'idrossido di potassio possono reagire violentemente con i diisocianati.

• La contaminazione con l'acqua, compresa l'umidità dell'aria, porta alla

generazione di anidride carbonica. Ciò comporta lo sviluppo di una pressione
eccessiva nei contenitori chiusi.
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Considerazioni preliminari

• Q ualsiasi fusto/contenitore che presenti danni significativi deve essere

opportunamente etichettato e messo da parte per un’ispezione successiva.

• Se un fusto/contenitore presenta rigonfiamenti a causa dell'eccessiva

pressione interna, richiede una manipolazione di emergenza.

• Verificare che i tappi dei fusti/contenitori siano ben chiusi per evitare
l'ingresso di umidità e la fuoriuscita dell’agente chimico.
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Travaso dei fusti/contenitori e Miscelazione

Prima di aprire i fusti/contenitori e iniziare l’attività di

miscelazione, per ridurre al minimo l'esposizione:
• Indossare adeguati dispositivi di protezione individuale.

• Spostare i fusti in un'area ben ventilata.

• Aprire il tappo lentamente per limitare la fuoriuscita, in caso di

eventuale sovrappressione nel contenitore.
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Travaso dei fusti/contenitori e Miscelazione

Una volta aperto un fusto, devono

essere prese adeguate precauzioni
per impedire l'ingresso di umidità.
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Sicurezza basata sui comportamenti

L’attuazione dei seguenti comportamenti, fa si che sia possibile ridurre l’entità

dell’ esposizione ai diisocianati:

- Segnalare sempre eventuali incidenti e/o mancati incidenti ed esposizioni

eccessive al proprio superiore.

- Leggere le informazioni presenti nella Scheda di Dati di Sicurezza del prodotto.

- Conoscere la locazione del kit di pronto soccorso, delle docce di emergenza

e delle postazioni di lavaggio oculare.

- Applicare i principi inclusi nel piano di emergenza e nelle procedure di

decontaminazione.
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4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO

4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO
5. CONCLUSIONI
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Valutazione delle istruzioni di sicurezza esistenti

• Le SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA hanno lo scopo di fornire agli utilizzatori di

sostanze chimiche le informazioni necessarie a tutelare la salute umana e
l’ambiente.

• Quando si riceve una scheda di dati di sicurezza (SDS), vanno individuate e

messe in atto misure adeguate per controllare i rischi esistenti sul proprio luogo di
lavoro.

• Il formato della scheda di dati di sicurezza è definito nel regolamento REACH

(REG. (CE) N° 1907/2006). La scheda è divisa in 16 sezioni.
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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): frasi di pericolo H

Le frasi H sono delle indicazioni di pericolo univocamente rappresentate da

codici alfanumerici, che vengono riportati sulle etichette dei prodotti chimici per
indicare le caratteristiche di pericolosità.
Di seguito alcuni esempi di frasi H associate ai diisocianati oppure a miscele che
li contengono.
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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 1

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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 2

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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 2.2

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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 4

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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 6

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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 7

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Scheda di Dati di Sicurezza (SDS): sezione 8

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4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO

4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO
5. CONCLUSIONI
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Istruzioni d’uso (esempio 1):

uso professionale in rivestimenti, adesivi e sigillanti
Sostanza: MDI (liquido)
• Comprende percentuali di sostanza nel prodotto fino al 100%.
• Durata massima dell’applicazione: 8 ore al giorno (5 giorni a settimana).
• Uso all’aperto/al chiuso.
• La temperatura massima deve essere 20°C.
• Aspirazione localizzata.
• Deve essere prevista una ventilazione sufficiente nell’area di lavoro (da 10 a 15 ricambi
per ora).
• I lavoratori devono essere stati formati al fine di adottare le adeguate misure di gestione del
rischio e ridurre l’esposizione al prodotto.
• Gli eventuali sversamenti di prodotto devono essere trattati immediatamente ed eliminati come rifiuti
pericolosi.
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Istruzioni d’uso (esempio 2):

uso professionale in rivestimenti, adesivi e sigillanti
Sostanza: MDI (liquido)
• Comprende percentuali di sostanza nel prodotto fino al 60 %.
• Durata massima dell’applicazione: 8 ore al giorno (5 giorni a settimana).
• Uso al chiuso.
• La temperatura massima deve essere 40°C.
• Aspirazione localizzata.
• Deve essere prevista una ventilazione sufficiente nell’area di lavoro (da 3 a 5 ricambi per ora).
• I lavoratori devono essere stati formati al fine di adottare le adeguate misure di gestione del rischio e
ridurre l’esposizione al prodotto.
• Gli eventuali sversamenti di prodotto devono essere trattati immediatamente ed eliminati come rifiuti
pericolosi.
• Indossare guanti conformi alla norma EN374.
• Indossare una protezione adeguata per le vie respiratorie (maschera/semimaschera/pieno facciale).
• Usare una protezione adeguata per gli occhi in conformità alla norma EN366.
• Indossare tute adeguate per ridurre/evitare l’esposizione della pelle.
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Istruzioni d’uso (esempio 3):

uso professionale in rivestimenti, adesivi e sigillanti
Sostanza: MDI – uso industriale (con potenziale generazione di polveri)
•Comprende percentuali di sostanza nel prodotto fino all’1%.
•Durata massima dell’applicazione: 8 ore al giorno (5
giorni a settimana).
•Uso al chiuso.
•La temperatura massima deve essere 35°C.
•Aspirazione localizzata.
•Deve essere prevista una ventilazione sufficiente
nell’area di lavoro (da 3 a 5 ricambi per ora).
•I lavoratori devono essere stati formati al fine di adottare le adeguate misure di gestione del rischio e
ridurre l’esposizione al prodotto.
•Indossare una protezione adeguata per le vie respiratorie (EN136 con filtro di classe A e filtro P
idoneo).
•Usare una protezione adeguata per gli occhi in conformità alla norma EN366.
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Considerazioni finali

Negli esempi precedenti, sono state presi in considerazione usi di prodotti a

base di MDI.
Le medesime istruzioni di sicurezza possono essere applicate anche agli altri
prodotti contenenti diisocianati diversi da MDI, tuttavia consigliamo di
consultare le Schede di Dati di Sicurezza (SDS) e degli Scenari di Esposizione
(SE) degli specifici prodotti manipolati dall’utilizzatore industriale/professionale.
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4. SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS) E ISTRUZIONI D’USO

4.1 SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (SDS)
4.2 ISTRUZIONI D’USO

5. CONCLUSIONI
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Concetti chiave da ricordare

• Le Schede di Dati di Sicurezza, le Etichette e gli Scenari di Esposizione (se

presenti), sono i documenti nei quali identificare le informazioni per l’uso sicuro.

• Le misure di gestione del rischio devono essere applicate, in accordo al

documento di valutazione dei rischi.

• In caso di incidenti adottare i principi riportati nel piano di emergenza aziendale

e le misure indicate nel successivo corso di formazione di livello intermedio.
.
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Concetti chiave da ricordare

• Mantenere pulite le aree di lavoro e ripristinare tempestivamente

eventuali contaminazioni accidentali.

• In caso di mancati incidenti/infortuni, segnalare tempestivamente l’accaduto

ai propri superiori.

• Contribuire attivamente allo scambio delle informazioni tra il comparto

produttivo e lo staff addetto alla valutazione del rischio chimico.
.