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Redigere correttamente il DVR compito fondamentale del Datore di Lavoro, che nella mappatura
dei rischi pu avvalersi di professionisti incaricati all'uopo. La materia disciplinata dagli artt. 17,
28 e 29 del sopra citato T.U. Sicurezza, e tra le altre cose, prevede anche una serie di sanzioni civili,
amministrative e penali a carico del datore di lavoro che ometta la redazione di questo documento
importantissimo.
Nelle pagine seguenti daremo un'occhiata alle principali novit previste in materia con particolare
attenzione agli aspetti tecnici del documento valutazione rischi, ma anche agli aspetti procedurali e
burocratici da tenere sempre sotto controllo per una corretta compilazione, e per evitare le sanzioni
previste che possono risultare molto dure.
Alla base della disciplina in materia di sicurezza sul lavoro si trova la prevenzione che si ottiene in
sostanza con una preventiva valutazione dei pericoli che insistono sui luoghi di lavoro. Solo una
corretta mappatura dei rischi permette di intraprendere le necessarie azioni per liberare i luoghi di
lavoro da potenziali incidenti, infortuni e malattie professionali.
E' necessario studiare anche i pericoli pi piccoli che spesso sono sottovalutati e per questo forieri
di incidenti e infortuni. Per valutare i rischi da lavoro, ovviamente c' da monitorare costantemente
l'evoluzione del rischio conseguente all'attivit lavorativa. L'obiettivo di questa continua mappatura
sta proprio nel tenere
sotto controllo gli ambienti lavorativi, individuare tutti i pericoli possibili e potenziali, e produrre
azioni idonee per la loro elusione completa.
Le fonti di rischio sono considerati standard per gran parte delle attivit lavorative poste in essere.
Prendendo in considerazione luoghi altamente pericolosi come ad esempio i cantieri temporanei
sia civili che industriali si ottiene una sorta di tabella delle principali fonti di rischio. Dunque la
valutazione dei rischi assume ancora pi importanza proprio perch consente di catalogare per
tipologie i pericoli rilevati, catalogazione che segue lo schema successivo:
E' un documento complesso e particolare, tanto che le aziende con meno di 10 dipendenti possono
redigere un documento dvr semplificato, pi ridotto e con meno cose da inserire.
Per il resto il DVR deve contenere un elenco dei rischi individuati; le misure progettate per
neutralizzare i rischi presenti; i nominativi delle figure preposte alla sicurezza; e due relazioni : una
relazione sui criteri di individuazione dei rischi e una relazione delle misure di miglioramento
adottate.
Il D.Lgs. 81/2008 non prevede un formato standard per il documento valutazione rischi, che pu
essere compilato anche su carta libera, purch contenga tutti gli elementi menzionati in precedenza.
Solo nel 2012 stata introdotta la forma del dvr standardizzato (DVRS) che pu essere utilizzato
dalle aziende con meno di 50 dipendenti, fatta eccezione per aziende industriali, impianti o
installazioni con i lavoratori esposti a rischi chimici, biologici, cancerogeni mutageni e connessi
allesposizione ad amianto.
Il DVRS prevede in sostanza alcune procedure standardizzate una struttura divisa in 4 macro aree
che andranno compilate tutte e con precisione :
Esistono comunque in circolazione formati dvr preimpostati che prevedono due diverse strutture
nella compilazione del documento: per rischio (si parte dai rischi individuati e si procede); per
mansione (si organizza il documento partendo dalle mansioni lavorative previste). In genere
comunque nella redazione di un efficace documento di valutazione dei rischi si pu tranquillamente
seguire il modello proposto per il DVRS standardizzato, in quanto contiene tutto quanto necessario
e previsto dalla normativa vigente.