La prevenzione ha come scopo quello di mantenere la salute e di evitare le malattie, può essere definita
come un insieme di attività che hanno il fine di promuovere e conservare lo stato di benessere fisico,
psichico e sociale ed evitare l’insorgenza di patologie, o quanto meno limitare la progressione delle stesse.
Fattore di rischio: qualsiasi fattore che, sulla base dell’evidenza epidemiologica, in un individuo o in
una popolazione aumenti la probabilità di malattia o di morte in confronto ad una popolazione non
esposta a tale fattore.
Fattore protettivo: qualsiasi fattore che fa diminuire la probabilità di morte o di malattia in
confronto ad una popolazione non esposta a tale fattore.
+ Educazione sanitaria
+ Interventi nutrizionali
+ Stili di vita e cambiamenti di comportamento
+ Modificazioni dell’ambiente
Dall’altro lato a rimuovere e correggere i fattori di rischio e le cause di malattia, siano essi biologici
comportamentali o ambientali con strategie specifiche di prevenzione delle malattie.
+ Vaccini
+ Chemioprofilassi
+ Supplementazione nutrizionale
+ Sicurezza sui luoghi di lavoro
+ Controllo dei rischi ambientali
Entrambi i tipi di prevenzione si occupano sia di malattie infettive, con l’identificazione dei focolai e quindi
interventi di bonifica del territorio, vaccinazioni, ecc., sia di malattie cronico-degenerative con la rimozione
dei fattori di rischio e adozione di stili di vita sani.
PREVENZIONE SECONDARIA (prevention of progression)
Si attua su soggetti che, pur apparendo ancora sani, risultano in realtà ammalati ma in una fase della
malattia ancora precoce e perciò asintomatica. Gli obbiettivi di questo tipo di prevenzione sono 2:
La prevenzione secondaria può essere messa in atto, a livello di popolazione, intervenendo prima di tutto
attraverso screening.
È un’analisi sistematica di un vasto gruppo di popolazione per individuare alcuni soggetti che presentano
una determinata malattia. È costituito da un complesso di prestazioni che il servizio sanitario pubblico offre
attivamente ad un gruppo di persone apparentemente sane (popolazione bersaglio) ai fini della
prevenzione secondaria.
Si occupa di soggetti malati cercando di limitare le conseguenze fisiche e sociali attraverso la riabilitazione e
le limitazioni delle complicanze della disabilità. Si occupa sia di malattie irreversibili, ma anche di alcune
malattie infettive. Gli obbiettivi sono:
+ Lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone, oppure con gel a base alcolica
+ Evitare di toccare naso, bocca, e occhi con le mani
+ Tossire o starnutire all’interno del gomito o all’interno di un fazzoletto monouso da smaltire subito
+ Indossare la mascherina chirurgica in caso di sintomi respiratori
+ Mantenere la distanza di almeno un metro, evitando contatti ravvicinati
Notifica delle malattie infettive: utile a fani statistico-epidemiologici e per consentire l’intervento
delle autorità sanitarie.
Misure di isolamento e contumacia: messe in atto su indicazione del medico.
Isolamento: può essere sia ospedaliero che domiciliare, e consiste nella separazione del soggetto infetto o
malato da tutte le persone ad eccezione del personale sanitario, che adopereranno le giuste precauzioni
per la propria salute.
Queste goccioline sono dette droplets o goccioline di Flügge, ovvero sono goccioline di diametro >5 µm,
che non rimangono sospese nell’aria ma sedimentano rapidamente e possono raggiungere solo persone
che si trovano a breve distanza.
Le precauzioni in questione sono rivolte a proteggere da microrganismi espulsi con starnuti, colpi di tosse,
parlando o durante manovre di broncoscopia e di aspirazione, in grado di raggiungere una breve distanza
<1 metro le congiuntive, le mucose nasali e la bocca di altri soggetti. Le precauzioni che si possono utilizzare
sono:
+ Utilizzo di mascherine
+ Distanza di almeno 1 metro.
Le malattie trasmesse in questo modo: meningiti e polmoniti, influenza, morbillo pertosse, rosolia.
Queste precauzioni sono rivolte contro i nuclei delle goccioline essiccate e contro particelle di polvere
contenente microrganismi, queste particelle grazie alle loro dimensioni <5µm restano sospese nell’aria a
lungo disperse dalle correnti d’aria e possono essere inalate anche a distanza.
Le precauzioni in questione si occupano di:
+ Ventilazione e trattamento dell’aria
+ Utilizzo di filtranti facciali
Le malattie trasmesse per via aerea sono: morbillo, varicella, tubercolosi.
Sono rivolte contro quelle infezioni che si trasmettono per contatto diretto e indiretto:
Le malattie trasmesse per contatto sono: epatite A, infezioni cutanee, congiuntivite virale, scabbia.
sono attrezzature utilizzate allo scopo di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, e si dividono in:
La selezione del tipo di DPI deve tener conto del rischio di trasmissione e dipende da:
Tipo di paziente
Tipo di contatto assistenziale
Raccomandazione dell’OMS:
Tipi di DPI:
Protezione respiratoria
Mascherine chirurgiche
Filtrante facciale FFP2
Filtrante facciale FFP3
Protezione congiuntivale
Occhiali ad oculare singolo
Occhiali di tipo panoramico a maschera
Visiere e schermi facciali