Organi primari: in essi si trovano i veri precursori delle cellule T e B, ovvero le cellule germinali in
cui non sono ancora avvenuti i riarrangiamenti dei geni delle immunoglobuline o del recettore dei
linfociti T.
Midollo osseo: è uno dei tessuti dove si producono le cellule del sistema immunitario a partire
dalle cellule staminali, esso si trova al centro delle ossa definite spugnose.
La loro parte più interna è fatta da tante cavità come quelle di
una spugna, all’interno delle quali si trovano le cellule
staminali, da cui si sviluppano: linfociti, monociti e granulociti.
Organi secondari: sono le sedi in cui avviene l’incontro tra linfociti vergini ed eventuali antigeni che
ne stimolano l’immunocompetenza:
Linfonodi: sono piccoli organi situati lungo i vasi linfatici, sono presenti in tutto l’organismo.
Milza: in essa si trovano varie cellule del sistema immunitario come i linfociti e le plasma
cellule. È la sede di riconoscimento dell’antigene, quest’ultimo vi arriva attraverso il circolo
ematico.
Il nostro sistema immunitario ha il compito di donarci immunità nei confronti degli agenti patogeni
Può essere definito come antigene (Ag) qualsiasi molecola in grado di reagire con gli elementi del SI
(anticorpi o linfociti) stimolando una risposta immunitaria anticorporale o cellulo-mediata. Un Ag può
essere sia una sostanza:
Una qualunque sostanza in grado di suscitare una risposta immunitaria viene più precisamente definita
immunogeno.
Tutti gli immunogeni sono antigeni, ma non tutti gli antigeni sono immunogeni!!! Questo perché una
molecola può essere antigenica può reagire con i prodotti o con le cellule del SI, ma non essere
immunogenica, ovvero in grado di indurre da sola una risposta immunitaria.
Nel momento in cui l'antigene interagisce con il sistema immunitario producendo una risposta viene
definito immunogeno.
+ Essere abbastanza grande il suo peso molecolare deve essere > 50 Dalton
+ Essere solubile
+ Avere una certa complessità chimica e conformazionale per avere un ottimo legame antigene
anticorpo
+ Deve essere una molecola diversa dalle proteine del self, deve avere una certa estraneità.
L’antigene per provocare una risposta immunitaria deve legarsi alle immunoglobuline.
IMMUNOGLOBULINE
Sono i cosiddetti anticorpi, molecole in grado di legare l’Ag, appartengono alla stessa famiglia di globuline.
Sono dette immunoglobuline perché danno immunità.
Fc (frammento cristallizabile): porzione di molecola che si lega alla superficie cellulare del linfocita, in
grado di attivare il complemento
Fab (frammento legante l’antigene): porzione di molecola che si lega all’antigene
Esistono 5 diverse classi di immunoglobuline:
IgG IgM
Sono quelle più abbondanti, rappresentano il 70-80% Rappresentano il 10% circa delle Ig sieriche. Non
delle immunoglobuline sieriche, sono quelle più attraversano la barriera placentare. Compaiono per
coinvolte nella risposta umorale. prime nel sangue dopo il contatto con l’agente
infettivo.
Esse sono già presenti alla nascita perché sono in
grado di attraversare la placenta. Sono responsabili di
risposte immediate perché capaci di immagazzinare
memoria.
IgA
IgE
Rappresentano il 15-20% delle Ig sieriche.
Sono sintetizzate dai tessuti linfoidi associati Sono meno numerose e partecipano alle
alle mucose, come nella saliva, nelle lacrime e reazioni di ipersensibilità di tipo I e alla difesa
nel latte materno, ecc. Per questo è molto contro le infezioni parassitarie. Vengono
importante che un neonato assuma latte prodotte quando si entra in contatto con un
materno, perché in questo modo la mamma allergogeno.
riesce a passargli questi anticorpi rafforzando
la difesa del bambino.
IgD
Risposta primaria: Risposta primaria Comparsa degli Ac nel siero in seguito alla prima esposizione
dell’Ag. I primi Ac ad essere sintetizzati e a comparire sono le IgM (dopo 4-5 giorni dall’esposizione)
seguite dalle IgG (dopo 7-10 giorni).
Risposta secondaria: Avviene quando l’ospite incontra nuovamente lo stesso Ag. E molto piu rapida
di quella primaria: sintesi immediata dell’Ac specifico.
La differenza tra le due sta nel fatto che in quella attiva si ha la formazione di una memoria e quindi ad un
secondo incontro con lo stesso patogeno, l’organismo sarà in grado di combatterlo. L’immunità passiva
invece è temporanea, perché la creazione degli anticorpi non avviene da parte dell’organismo stesso ma gli
vengono inoculati da un altro organismo immune.
VACCINI
Le vaccinazioni vanno considerate uno degli interventi più efficaci e sicuri di prevenzione primaria in sanità
pubblica, giudicato secondo solo alla potabilizzazione dell’acqua, per la capacità di proteggere da alcune
malattie infettive.
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti”
Da allora, il progresso e la ricerca scientifica hanno portato allo sviluppo di oltre 30 vaccini contro le
malattie più mortali note all’uomo (tifo, poliomielite, tetano e morbillo).
Nell’UE un’efficace immunizzazione universale nell’infanzia ha portato al quasi totale controllo di malattie
con esiti molto gravi come la polio, la difterite, ed il tetano.
In questo tipo di vaccino gli agenti patogeni Ciò significa che sono in grado di legarsi al sistema
vengono inattivati tramite agenti fisici, come il immunitario dando una risposta immunitaria.
calore, e chimici, come la formaldeide e il
fenolo.
Sono vaccini dotati di stabilità e sicurezza, poiché il microrganismo ucciso non può tornare alla sua
forma patogena.
Possono tollerare escursioni termiche e quindi stabili per un certo periodo di tempo anche fuori dalla
catena del freddo, per questo idonei ad essere utilizzati anche in situazioni di conservazione non
ottimali.
Forniscono una protezione immunitaria che nel tempo può richiedere richiami.
Contengono microrganismi vivi che mantengono inalterato il loro potere antigenico ma dotati di capacità
replicativa limitata nell’ospite, presentano una ridotta virulenza e patogenicità senza però indurre
manifestazioni patologiche.
I microrganismi vengono attenuati con passaggi su colture animali, in substrati artificiali, o per
manipolazione genetica.
In genere forniscono una buona risposta immunitaria con una sola somministrazione, e di conseguenza
non hanno bisogno di richiami.
Richiedono condizioni di conservazioni ottimali
Lo svantaggio principale è che nel tempo possono riconvertirsi nella forma virulenta anche se molto
raramente, in tale caso il virus attenuato potrebbe produrre infezioni persistenti (probabilmente a
causa di una eccessiva persistenza del virus nelle cellule in cui continua replica).
Non sono consigliati agli immunodepressi, nei quali potrebbe essere letale, e alle donne in gravidanza
virus attenuati hanno un’alta affinità per i tessuti embrionari provocando mutazioni e malformazioni.
In caso di somministrazione del virus attenuato contemporaneamente ad altre infezioni virali, il virus
patogeno può inibire la replicazione del virus del vaccino e ridurne l’efficacia.
+ Adesine
+ Antigeni capsulari
+ Tossine detossificate (anatossine o tossoidi)
+ Proteine capsidiche e pericapsidiche virali
Vaccini ricombinanti a subunità: Ag proteici espressi per via ricombinante in sistemi eterologhi (batteri,
lieviti); scarsamente immunogeni.
Facile da produrre
Facile da somministrare
Efficacia:
Efficacia immunizzante: valuta la risposta anticorpale stimolata negli animali o nell’uomo.
Efficacia protettiva: valuta anche l’intervento di altri meccanismi immunologici (produzione di
IgA secretorie, immunita cellulo-mediata).
Sicurezza: Incapacità di causare la malattia di cui sono responsabili i corrispondenti microrganismi
uccisi, anatossine e componenti isolati. Non si devono verificare effetti tossici, fenomeni di
sensibilizzazione, o altre reazioni indesiderate di entità tale da renderne l’uso pericoloso nell’uomo.
I vaccini possono essere somministrati:
Ha diverse priorità:
I programmi vaccinali contribuiscono a mantenere una popolazione in salute e alla crescita economica:
Bambini e adolescenti in salute hanno maggiori possibilità di raggiungere alti livelli di istruzione
Adulti in salute sono più produttivi sul lavoro e contribuiscono alla crescita economica del Paese
Anziani in salute sono attivi e indipendenti componenti della società
IMMUNITA’ DI GREGGE