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RISPOSTA IMMUNITARIA

Il sistema immunitario ha il compito di proteggere l’organismo dall’invasione di sostanze


estranee o pericolose. Per difendere il corpo da questi invasori, il sistema immunitario deve
essere in grado di distinguere tra:

● Ciò che gli appartiene (endogeno)


● Ciò che non gli appartiene (esogeno o estraneo)
Il sistema immunitario ha molti componenti:

● Gli anticorpi (immunoglobuline) sono proteine, prodotte da globuli bianchi


denominati linfociti B, che si legano tenacemente all’antigene di un invasore in modo
da renderlo vulnerabile agli attacchi oppure neutralizzandolo immediatamente. Il
corpo produce migliaia di anticorpi diversi. Ogni anticorpo è specifico per un
determinato antigene.

● Gli antigeni sono sostanze riconoscibili da parte del sistema immunitario e che
quindi possono stimolare una risposta immunitaria. Se gli antigeni sono percepiti
come dannosi (ad esempio, se possono causare malattie), sono in grado di stimolare
una risposta immunitaria da parte dell’organismo. Gli antigeni possono essere
contenuti all’interno o presenti sulla superficie di batteri, virus, altri microrganismi,
parassiti o cellule tumorali. Gli antigeni possono esistere anche come sostanze
indipendenti, ad esempio come molecole alimentari o pollini.
● I linfociti B (o cellule B) sono globuli bianchi che producono gli anticorpi specifici per
l’antigene che ne ha stimolato la produzione
● I linfociti T helper (coadiuvanti) sono globuli bianchi che aiutano i linfociti B a
produrre anticorpi contro gli antigeni estranei.
● Le citochine fungono da messaggeri del sistema immunitario, contribuendo alla
regolazione della risposta immunitaria.
● Le cellule dendritiche derivano dai globuli bianchi. Sono localizzate nei tessuti e
aiutano i linfociti T a riconoscere gli antigeni estranei.
● Gli eosinofili sono globuli bianchi che eliminano i batteri e altre cellule estranee di
dimensioni troppo grandi per essere fagocitati. Gli eosinofili sono coinvolti anche
nelle reazioni allergiche.
● I basofili sono globuli bianchi che liberano istamina (sostanza implicata nelle
reazioni allergiche
● I mastociti sono cellule presenti nei tessuti che liberano istamina e altre sostanze
implicate nelle reazioni infiammatorie e allergiche

l’immunità innata è l’immunità ancestrale, ovvero che rappresenta la prima linea di difesa.
L’immunità adattativa invece, agisce come seconda linea di difesa in quanto bisognosa di
un certo periodo di tempo per agire dal momento del contatto con l’agente infettante. A
differenza dell’immunità innata mantiene però una memoria.

Le allergie e gli altri disturbi da ipersensibilità sono reazioni immunitarie inappropriate o


esagerate verso antigeni estranei.Le reazioni di ipersensibilità sono suddivise in 4 tipologie:
● Le reazioni di tipo I (ipersensibilità immediata) sono IgE-mediate. L'antigene si lega
alle IgE che sono legate ai mastociti tissutali, innescando il rilascio di mediatori (p.
es., istamina, proteasi, fattori chemiotattici) . Questi mediatori causano
vasodilatazione, aumento della permeabilità capillare, ipersecrezione di muco,
spasmi della muscolatura liscia e l'infiltrazione dei tessuti da parte di eosinofili, di
cellule T-helper di tipo 2 (TH2), e di altre cellule infiammatorie.Le reazioni di tipo I si
sviluppano entro < 1 h dall'esposizione all'antigene.Le reazioni di ipersensibilità di
tipo I vanno dalla rinite allergica, che è abbastanza blanda anche se fastidiosa,
all’orticaria che è un qualcosa a livello cutaneo. Qual è la sintomatologia?
Sicuramente prurito, rossore, c'è questa situazione che richiede intervento. Già la
situazione si complica nell’asma e diventa grave nello shock anafilattico. Gli
interventi terapeutici dipendono da qual è la manifestazione, un conto è se ho la
rinite, un conto è che ho l'asma e un conto è se ho lo shock anafilattico, dove rischio
la vita. Lo shock anafilattico è caratterizzato da grave ipotensione e
broncocostrizione, quindi dispnea. Il sintomo è la dispnea, quindi l’ipotensione è
dovuta alla vasodilatazione, la difficoltà respiratoria è dovuta alla broncocostrizione.
Quindi quando vi si chiede il sintomo, esso è la manifestazione, è la conseguenza di
qualcosa, che è conseguenza di qualcosa che è avvenuto. L’ipotensione l’abbiamo
perché c'è vasodilatazione, la difficoltà respiratoria perché c'è broncocostrizione.
Esempio: il sintomoho i crampi addominali, è un sintomo perché la muscolatura
intestinale si è contratta, facciamo distinzione bene tra sintomo e conseguenza,
quindi ci saranno farmaci antiallergici: l’adrenalina è l’ultima spiaggia, l’antistaminico
è il primo intervento e poi ci sono i cortisonici, ad esempio il bentelan. I cortisonici, tra
le tante indicazioni che hanno, vengono utilizzati anche nelle reazioni allergiche. Se
ho lo shock anafilattico, sicuramente l’adrenalina ha un suo scopo, perché sto in
pericolo di vita e non posso aspettare che il cortisone faccia effetto. Se poi c'è una
blanda rinite allergica, posso sperare di controllare con l'antistaminico, però se la
rinite è importante si arriva anche all'uso di cortisonici.

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