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IL SISTEMA IMMUNITARIO

Funzione :
protegge dagli agenti esterni che penetrano nel nostro organismo
attraverso l’aria, il cibo, rapporti sessuali, ferite….

Agenti esterni: pollini, polvere, microrganismi, parassiti


MECCANISMI DI DIFESA

RISPOSTA IMMUNITARIA ASPECIFICA RISPOSTA IMMUNITARIA SPECIFICA (immunità


(immunità innata) adattativa)
Serie di reazioni che si attivano Serie di reazioni che si attivano in modo
indipendentemente dal tipo di agente esterno specifico nei confronti di un agente esterno e
ne conservano la memoria.
1. IMMUNITA’ ASPECIFICA

Prima linea di difesa: le barriere fisiche e chimiche


- Le mucose (nasali, orale..), se integre costituiscono uno sbarramento
- Muco delle vie respiratorie
- Il succo gastrico, il sudore
- Il lisozima presente nella saliva e nelle lacrime (proteina che attacca la parete dei batteri
e li uccide)
- La flora batterica presente nell’intestino impedisce lo sviluppo di altri microrganismi

Seconda linea di difesa: le cellule


In azione se le barriere vengono superate (a causa ad esempio di una ferita); invasione
dell’organismo da parte di microrganismi
- Leucociti (globuli bianchi): richiamati nel luogo dell’infezione da sostanze rilasciate dalle
cellule danneggiate (chemiotassi)
LEUCOCITI:

- Granulociti neutrofili
60-70% dei leucociti
Richiamati, fuoriescono dai vasi ed entrano nel tessuto; fagocitano i microrganismi.

- Granulociti eosinofili
Attivi contro parassiti (protisti e vermi)
Azione fagocitaria e citotossica (producono sostanze tossiche)

- Monociti
Migrano nei tessuti e si trasformano in macrofagi (fagocitano numerosi microrganismi)

- Linfociti natural killer


Uccidono le cellule infettate dai virus e le cellule tumorali
Provocano la lisi della cellula

PROTEINE IMPLICATE NELLA RISPOSTA ASPECIFICA:


Sistema del complemento: 30 proteine – diverse azioni (lisi cellulare, neutralizzazione tossine)
Interferoni: proteine del gruppo delle linfochine; prodotti dalle cellule infettate, inibiscono la
replicazione del DNA virale
Terza linea di difesa: la risposta infiammatoria

a seguito di un trauma e un danno ai tessuti, da cui deriva un’invasione di microbi.


- Le cellule danneggiate rilasciano mediatori chimici: prostaglandine e linfochine
- Granulociti basofili del sangue e mastociti dei tessuti connettivi rilasciano l’istamina
e l’eparina (anticoagulante).

Vasodilatazione ( aumento del flusso sanguigno) ferita rossa, gonfia e calda


aumento dell’arrivo di macrofagi (pulizia della ferita)

Presenza di pus: residui dell’azione fagocitaria

Febbre
Innalzamento della temperatura, previene la riproduzione dei microrganismi
2. IMMUNITA’ SPECIFICA

RICONOSCIMENTO DELL’AGENTE PATOGENO


ATTACCO ED ELIMINAZIONE

Midollo osseo
Milza
Linfonodi
Tonsille Organi linfoidi: implicati nella risposta specifica
Adenoidi
Appendicite
Timo Produzione dei linfociti:
B: formazione e maturazione nel midollo osseo
T: formazione nel midollo osseo e maturazione nel timo

RICONOSCIMENTO DI ANTIGENI
(molecola in grado di scatenare una risposta immunitaria)
Si trovano sulla superficie di virus e batteri
Cellule dell’organismo: antigeni sulla superficie codificati da 11 geni (MHC)
Non esistono due individui che hanno lo stesso MHC: 2 tipi di antigeni
- Antigeni MHC di classe 1: su tutte le cellule del corpo
- Antigeni MHC di classe 2: su alcune cellule del sistema immunitario

Riconosce sostanze self (proprie) da quelle non self (estranee) ed attua una risposta efficace
contro le ultime
Linfociti T e B hanno sulla membrana recettori specifici per antigeni estranei

Riconoscimento:
1. Risposta umorale
2. Risposta cellulare

1. RISPOSTA UMORALE

Mediata dai linfociti B


- Riconoscimento
- Produzione di anticorpi che circolano nel sangue e nella linfa (umori)

Midollo osseo: produzione di milioni di cloni di linfociti B


Hanno un solo recettore anticorpale: riconoscono un solo antigene e producono un
solo anticorpo
Linfociti B maturi

Circolano nel sangue e pattugliano

Il microrganismo viene inviato ai linfonodi e qui ispezionato finchè non viene


riconosciuto dai linfociti B

Legame ANTIGENE-RECETTORE
Selezione clonale
Espansione clonale (un a volta riconosciuto, i linfociti proliferano)
1. Trasformazione in plasmacellule (cellule b effettrici), producono
anticorpi
2. Trasformazione in cellule della memoria ( di tipo B) che restano per lungo
tempo nel corpo (memoria immunologica)

RISPOSTA PRIMARIA: primo incontro con l’antigene


Lenta e poco efficace

RISPOSTA SECONDARIA: più rapida e potente


Soggetto già immunizzato
ANTICORPI

Glicoproteine globulari (immunoglobuline Ig)


Ci sono 5 classi, la più frequente è la IgG:
• 4 catene polipeptidiche
2 catene leggere L (brevi)
2 catene pesanti H (lunghe)
• Le catene sono legate da ponti disolfuri
• Hanno forma a Y

REGIONE COSTANTE C:
- Gambo e parte iniziale delle braccia
- NON VARIA
- Interagisce con altre cellule
REGIONE VARIABILE V:
- Parte terminale delle braccia
- Determina la specificità dell’anticorpo
- Contiene i siti di legame con l’antigene
- Centinaia di aa adatti ad un solo antigene, se cambia un solo aa, cambia la
specificità
5 diverse classi di anticorpi

IgG 80% delle circolanti


Intervengono nella risposta secondaria (attivano il sistema del complemento)

IgM
Anticorpi della risposta primaria
Attivano il complesso del complemento

IgA
Presenti nelle secrezione come saliva, muco e lacrime

IgE
Responsabili dei fenomeni allergici
MODALITA’ D’AZIONE DEGLI ANTICORPI
Non uccidono
Si legano agli antigeni formano il complesso ANTIGENE-ANTICORPO
Diverse modalità:
1- neutralizzazione
Gli anticorpi ricoprono i microrganismi
2- agglutinazione FAGOCITOSI
Gli anticorpi si legano a più microrganismi e si formano dei grumi
3- precipitazione
Si legano ad agenti liberi, come tossine

4- attivazione del complemento


Una molecola del complemento si lega agli anticorpi legati all’antigene e causa dei
buchi nella membrana del microrganismo, causando la lise cellulare.
2- RISPOSTA MEDIATA DA CELLULE
Mediata dai linfociti T citotossici
Attaccano le cellule infette (solo quando espongono l’antigene del microrganismo che
le ha infettate- PRESENTAZIONE DELL’ANTIGENE)

Sono altamente specializzati a riconoscere un sono antigene


Hanno anche un recettore CD8 che si lega al recettore MHC della cellula infettata ; il
legame permette l’uccisione della cellula.
Vengono prodotte cellule della memoria

Attacco : cellule tumorali-- cellule degli organi trapiantati


DISFUNZIONI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
• MALATTIE AUTOIMMUNI
Il sistema immunitario attacca le cellule self, come la sclerosi multipla
• ALLERGIE
Il sistema immunitario attiva una reazione spropositata nei confronti di un
antigene innocuo (allergene), causando anche la morte del soggetto
Alimenti (frutta secca, crostacei, pomodori, fragole)
Farmaci
Polline
Peli di animali
Sintomi:
Raffreddore
Asma
Congiuntivite
Vomito e diarrea
Orticaria (rash cutaneo)

Negli individue predisposti , al primo contatto Shock anafilattico: soffocamento,


le IgE si legano alle mucose e al secondo vasodilatazione e convulsioni
contatto scatenano la risposta immunitaria
RIGETTO:
A seguito di un trapianto, il sistema immunitario riconosce come non self le cellule
dell’organo trapiantato e lo attaccano

Farmaci immunosoppressori selettivi

SISTEMA ABO

Antigeni
presenti sui
globuli rossi

AB: ricevente
universale

O: donatore universale

Se un individuo riceve sangue con gruppo sanguigno diverso dal proprio: agglutinazione e
possibile ostruzine delle arterie
FATTORE Rh
Altro antigene dei globuli rossi
Rh + l’antigene è presente, può ricevere sangue di entrambi i tipi

Rh - l’antigene è assente, può ricevere sangue solo di tipo Rh-

MEN- MALATTIA EMOLITICA DEL NEONATO (ERITROBLASTOSI FETALE)


Madre Rh –

Figlio Rh +
Padre Rh +

Globuli rossi del feto entrano in circolo al momento del parto


Risposta immunitaria nella madre, che produrrà anticorpi ANTI Rh +

Pericolo: seconda gravidanza


Gli anticorpi entrano in circolo e distruggono i globuli rossi fetali, causando una grave anemia nel
feto ( produzione di eritrociti immaturi)

PREVENZIONE: a 72 ore dal primo parto vengono somministrati nella donna sostanze che
inattivano gli anticorpi
IMMUNITA’ ARTIFICIALE

1796 prima vaccinazione Dr. Jenner

Contadini infettati dal vaiolo vaccino ( delle mucche) erano immuni dal vaiolo umano

Inoculo del liquido della pustola del vaiolo umano: immunizzazione

VACCINAZIONE: inoculo di agenti infettivi morti (vaccini inattivi) es: epatite


inoculo di microrganismi resi innocui ( vaccini attenuati) es: rosolia

Più efficaci poiché il microrganismo si


riproduce ed induce una risposta
Stimolano una risposta immunitaria più potente
immunitaria e la produzione
di anticorpi:
IMMUNIZZAZIONE ATTIVA
(sistema di tipo preventivo)

La vaccinoprofilassi limita la diffusione della malattia: immunità di gregge


VACCINI RICOMBINANTI
Vengono inoculati solo alcuni antigeni; si eliminano le sostanze estranee

SIEROTERAPIA
Attuata negli individui già infetti, si somministrano anticorpi specifici estratti dal sangue di
individui o animali immunizzati.
Fornisce un’IMMUNIZZAZIONE PASSIVA, ma di breve durata (le immunoglobuline vengono
distrutte perché riconosciute come non self).

Viene utilizzata ad esempio per gli avvelenamenti (da vipera, scorpione, botulino e tetano)

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