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OPERATORE SOCIO SANITARIO

IGIENE
DOCENTE: FABIO MAZZUCATO cell. 3292107180
IGIENE - CONTENUTI della materia – (32 ore; 5 ore di esercitazioni in presenza)
1. Epidemiologia e modalità di trasmissione delle malattie infettive: agenti infettivi, fonti di
infezione, modalità di trasmissione
2. Prevenzione e profilassi delle malattie infettive
3. Le infezioni correlate ai processi di assistenza: epidemiologia, impatto economico e sociale,
caratteristiche; microrganismi multiresistenti
4. Il rischio biologico: contatto accidentale, primo intervento, profilassi post esposizione
5. Le precauzioni standard: igiene delle mani, uso dei DPI (esercitazioni)
6. Le precauzioni basate sulle vie di trasmissione: isolamento, utilizzo dei DPI aggiuntivi in
relazione alle vie di trasmissione (esercitazioni)
7. Differenziazione, raccolta e stoccaggio dei rifiuti sanitari secondo la normativa vigente nelle
strutture e a domicilio
8. Detergenti, antisettici, disinfettanti: caratteristiche, lettura etichetta, concentrazioni,
indicazioni d’uso, conservazione, scadenze
9. Interventi igienico-sanitari su dispositivi medici e presidi riutilizzabili: decontaminazione,
detersione/pulizia, disinfezione, alta disinfezione, sterilizzazione
10. Conservazione e stoccaggio del materiale sterile
11. Disinfestazione: aspetti applicativi
Concetti generali dell’igiene:
definizione
(Organizzazione Mondiale della Sanità, 1948)

L'Igiene è la disciplina che si occupa della


promozione, del mantenimento e del
potenziamento dello stato di salute della
popolazione, intendendo per salute una
condizione di completo benessere fisico,
psichico e sociale
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http://www.treccani.it/enciclopedia/igiene

IGIENE: Ramo della medicina che mira alla


salvaguardia dello stato di salute e al
miglioramento delle condizioni somatiche e
psichiche, mediante lo studio e il suggerimento
delle misure di protezione sanitaria dei singoli
individui (i. individuale o i. privata) e delle
popolazioni (i. pubblica), con riferimento, per
quest’ultima, a tutte quelle condizioni ambientali
(lavoro, urbanizzazione, inquinamenti, trasporti)
che coinvolgono problemi di natura sanitaria.
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Concetti generali dell’igiene
scopi:

• branca della medicina che ha lo scopo di


promuovere e mantenere lo stato di salute
della popolazione

• disciplina che studia i mezzi e definisce le


norme atte a conservare la salute fisica e
mentale dell’individuo e della collettività
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https://it.wikipedia.org/wiki/Igiene

Scopi: prevenzione primaria onde evitare e


combattere malattie e promozione del
benessere e dell'efficienza umana.

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Epidemiologia generale delle malattie infettive
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I microrganismi responsabili
dell’insorgenza delle
malattie infettive possono
essere ordinati in diverse
tipologie in relazione alle
caratteristiche strutturali e
alle modalità di azione
all’interno dell’organismo
che li ospita:
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Epidemiologia generale delle malattie infettive:
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• Virus: sono microrganismi particolarmente


piccoli, visibili solo al microscopio elettronico.
Non hanno capacità di vita propria, per vivere
e riprodursi necessitano di una struttura più
complessa la cellula, dove si insediano.
• Batteri: sono microrganismi più grandi dei
virus, visibili al microscopio ottico. Hanno
capacità di vita propria.
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Epidemiologia generale delle malattie infettive:
3/2

• Miceti (funghi): sono microrganismi più grandi


con struttura più articolata dei batteri ed è
piuttosto difficile eliminarli, dopo che si sono
insediati. Sono poche le tipologie di miceti in
grado di provocare malattie all’uomo.
• Protozoi: sono microrganismi più grandi dei
batteri, si rigenerano a modalità piuttosto
complesse. Sono visibili al microscopio ottico.
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MICRORGANISMI:
la sopravvivenza, la riproducibilità, la capacità di provocare malattia, sono
subordinate alla coesistenza di alcune condizioni:

• TEMPERATURA

• UMIDITA’

• OSSIGENO

• SOSTENTAMENTO
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Modalità di trasmissione degli agenti
infettanti e profilassi

I microrganismi per generare malattia, devono


insediarsi in un ospite, riprodursi e
trasmettersi.

CATENA EPIDEMIOLOGICA
CATENA EPIDEMIOLOGICA
ELEMENTI:

• FONTE DI INFEZIONE

• OGGETTO DI INFEZIONE

• VETTORI E I VEICOLI
Vie di trasmissione e di eliminazione dei
microrganismi
• Ematica: sangue
• Digerente: alimenti
• Intestinale: feci
• Cutanea: contatto
• Urinaria: urine
• Genitale: secrezioni genitali
• Congiuntivale: secreto lacrimale
• Respiratoria: espettorato, saliva, secreti orofaringei
Catena epidemiologica nelle trasmissione
delle malattie infettive
Microrganismi
Virus Fonte di infezione Vie di eliminazione
Batteri Portatore precoce respiratoria
Miceti Portatore malato ematica
Protozoi Portatore convalescente gastrointestinale
Portatore cronico genito-urinaria
Portatore sano cutanea
lacrimale
Oggetto di infezione
uomo (giovane,
anziano, malato, Vie di penetrazione
immunodepresso …) respiratoria Modalità di trasmissione
ematica contatto
gastrointestinale via aerea
genito-urinaria veicoli
cutanea vettori
lacrimale
profilassi delle malattie infettive
• diretta: misure adottate per agire
direttamente sulla catena epidemiologica
denuncia, isolamento, disinfezione,
sterilizzazione, disinfestazione
• indiretta: migliorare la situazione igienico
sanitaria dell’ambiente
• specifica creare le condizioni affinché
l’organismo possa tutelarsi in maniera più o
meno duratura
Catena epidemiologica nelle trasmissione
delle malattie infettive
Profilassi
INDIRETTA
Fonte di infezione Vie di eliminazione
Microrganismi Portatore precoce respiratoria
Virus, Batteri Portatore malato ematica
Miceti, Protozoi Portatore convalescente gastrointestinale
Portatore cronico genito-urinaria
Portatore sano cutanea
lacrimale
Oggetto di infezione
uomo (giovane,
anziano, malato, Vie di penetrazione
immunodepresso …) respiratoria Modalità di trasmissione
ematica contatto
gastrointestinale via aereaProfilassi
Profilassi genito-urinaria veicoli DIRETTA
SPECIFICA cutanea vettori
lacrimale
MISURE DI ISOLAMENTO

Interrompe la trasmissione delle malattie infettive ..

.. assicurando la tutela del contagio ai malati, agli


operatori e ai visitatori

La puntuale osservazione delle norme basilari dell’igiene costituisce il


fondamento delle misure di isolamento. Nel 1994 i Center for
Disease Control and Prevention (CDC), il famoso centro di
prevenzione e controllo delle infezioni di Atlanta, hanno rivisto e
rielaborato le linee guida relative alla norme di isolamento in
ospedale. Tale linee guida sono periodicamente riviste e in esse sono
contenute numerose precauzioni, ordinate su due livelli, alle quali
operatori, malati e visitatori si devono sistematicamente attenere.
CDC - linee guida : livelli
Primo livello Secondo livello
PRECAUZIONI STANDARD PRECAUZIONI SPECIFICHE
raccomandazioni ivi indicate sulla base delle modalità di
sono applicate a sangue, trasmissione per le diverse
liquidi biologici, escrezioni e malattie.
secrezioni.
Infezioni ospedaliere
Infezioni Correlate all‘Assistenza (ICA)
Le Infezioni Correlate all‘Assistenza o
ICA, in passato denominate infezioni
ospedaliere o infezioni nosocomiali sono
un gruppo di patologie infettive correlate
all'assistenza.

Si tratta di infezioni contratte dal malato


durante la sua permanenza in struttura.
Infezioni Ospedaliere /Nosocomiali
Infezioni Correlate all‘Assistenza (ICA)
L’alta densità di popolazione all’interno degli
ospedali (malati, visitatori, operatori …) la
notevole resistenza agli antibiotici sviluppata
dai microorganismi, l’elevato numero delle
procedure diagnostiche terapeutiche, il non
sempre adeguato rispetto delle norme
igieniche e la loro non approfondita
conoscenza da parte degli operatori
favoriscono le ICA
infezioni correlate all'assistenza - ICA

L'OMS sottolinea le caratteristiche fondamentali


delle ICA:
• queste infezioni avvengono anche in ambienti non
ospedalieri come RSA (residenze sanitarie assistite),
ambulatori specialistici vari, comunità terapeutiche
psichiatriche ecc.
• l'infezione avviene quasi sempre tramite il contatto
tra "fonte-veicolo-ospite". Il veicolo più frequente
sono le mani degli operatori, coinvolte in tutte le
pratiche terapeutiche ed assistenziali.
Catena epidemiologica nelle trasmissione
delle ICA (infezioni correlate all’assistenza)
Vie di eliminazione
Microrganismi
Fonte di infezione respiratoria
Virus
Malato degente ematica
Batteri
Operatore gastrointestinale
Miceti
genito-urinaria
Protozoi
cutanea
lacrimale

Oggetto di infezione
MALATO ,
(talvolta anche Vie di penetrazione
l’operatore) respiratoria Modalità di trasmissione
ematica contatto
gastrointestinale via aerea
genito-urinaria veicoli
cutanea vettori
lacrimale
Modalità di trasmissione delle ICA
(infezioni correlate all’assistenza)

• Fonte di infezione: operatore o malato


degente;
• Oggetto di infezione: malato degente – se è
anche fonte di infezione autoinfezione;
• Veicoli: letto, biancheria, pavimenti, liquidi
biologici, divisa dell’operatore …..
PROFILASSI delle ICA
• La profilassi delle ICA così come quelle delle
malattie infettive, può essere distinta in:
– DIRETTA : lavaggio delle mani, pulizia,
sanificazione, disinfezione, sterilizzazione.
– INDIRETTA : ha lo scopo di implementare le difese
del soggetto considerato a maggior rischio di
contrarre infezioni.
Profilassi delle ICA
Vie di eliminazione
Microrganismi
Fonte di infezione respiratoria
Virus, Batteri
Malato degente ematica
Miceti, Protozoi
Operatore gastrointestinale
genito-urinaria
cutanea
lacrimale
Oggetto di infezione
MALATO ,
(talvolta anche
l’operatore) Modalità di trasmissione
Vie di penetrazione contatto
Profilassi respiratoria via aerea
INDIRETTA ematica veicoli
chemioprofilassi
gastrointestinale
Profilassi DIRETTA
genito-urinaria Lavaggio delle mani, pulizia,
cutanea sanificazione, disinfezione,
lacrimale sterilizzazione
… STORIA

Semmelweis nel 1847 scoprì che, nelle cliniche ostetriche, l'alta incidenza
di febbre puerperale poteva essere drasticamente ridotta mediante la
disinfezione delle mani.
A causa del rifiuto dei medici e della Scuola viennese circa la sua teoria, si
lasciò schiacciare sempre di più da complessi d'inferiorità … persecuzione.
In Ungheria, nel 1861, scrisse il suo testo storico, Eziologia, concetto e
profilassi della febbre puerperale… la comunità scientifica dell'epoca gli si
scagliò contro e Semmelweis finì per essere ricoverato in manicomio. Morì
per infezione setticemica contratta durante un intervento chirurgico.
Ci vorranno più di quarant'anni prima che la scoperta di Semmelweis
venga accettata e applicata in modo generalizzato, la dimostrazione della
contaminazione batterica fu data da Pasteur solo nel 1864.
Sulla cute sono solitamente
presenti due tipi di microrganismi:
• Flora residente, costituita da microrganismi gran positivi,
aerobi. Questi microrganismi vivono e si moltiplicano sulla cute e,
se non veicolati all’interno dell’organismo attraverso manovre
invasive , in genere non causano infezioni.
• Flora trasitoria, costituita da microrganismi gran negativi,
anaerobi che non sopravvivono sulla cute più di 24 ore. Se, veicolati
dalle mani, entrano in contatto con un soggetto suscettibile sono in
grado di provocare infezioni con facilità.
La flora residente è difficilmente allontanabile con un lavaggio
delle mani, quella transitoria è facilmente rimovibile con
questa procedura.
Il lavaggio delle mani
L’OMS ha individuato cinque momenti
per l’igiene delle mani – lavaggio di routine o sociale:
1. prima del contatto con la persona malata;
2. prima di una manovra asettica;
3. dopo una esposizione a rischio a un liquido
corporeo;
4. dopo il contatto con la persona malata;
5. dopo il contatto con l’unità del malato.
… imprescindibile dall’uso dei guanti.
Il lavaggio delle mani
Lavarsi le mani prima e dopo l'esecuzione di qualsiasi procedura sanitaria è la
precauzione più importante nella prevenzione della diffusione delle infezioni.
La modalità corretta di lavarsi le mani è la seguente:
• togliere eventuali anelli, bracciali e orologi;
• bagnarsi le mani con acqua tiepida;
• distribuire una dose di detergente sulle mani (preferibile il sapone liquido);
• frizionare con vigore le mani per 30 secondi con particolare riguardo alle
parti più nascoste (spazi tra le dita e punta delle dita);
• sciacquare le mani, in modo accurato, sotto acqua corrente tiepida;
• asciugare le mani accuratamente con una salvietta di carta o con un
asciugamano pulito, nuovo di bucato: le mani bagnate e gli asciugamani di
stoffa non puliti sono un ottimo terreno per la crescita di microrganismi
che possono essere trasmessi alla persona assistita.
Il lavaggio delle mani
situazioni specifiche
Lavaggio antisettico: tempo di circa 2 minuti, si
usa sempre un sapone antibatterico e si estende il
lavaggio anche agli avambracci
(posizionamento cateteri vescicali, venosi …)
Lavaggio chirurgico: tempo varia da 5 a 8 minuti,
ed è previsto l’uso di spazzolini inibiti di soluzione
disinfettante per lavare mani e avambracci.
(interventi chirurgici …)
Igiene delle mani
L’uso dei guanti
… mezzo di prevenzione (tutela del malato)
… dispositivi di protezione individuale (tutela
dell’operatore)

barriera fisica
Principali tipologia di guanti a
disposizione dell’operatore

• Guanti non sterili

• Guanti sterili
Sanificare
Rendere igienicamente sano l’ambiente e gli
strumenti, in modo da arrestare la diffusione
microbica e il relativo anello della catena
contaminante

• Detersione
• Disinfezione
• Sterilizzazione
• Disinfestazione
Detersione
Asportazione di sostanze estranee (polveri,
secreti, residui alimentari …) da una superficie

ATTENZIONE

Veicolano microrganismi
Terreno per proliferazione
Disinfezione
Distruzione di microrganismi patogeni, siano essi
batteri, virus, funghi, che sono presenti in un
determinato ambiente o substrato.
ATTENZIONE
No totale distruzione
delle forme
di vita microbica
Sterilizzazione
Processo che comporta l’Assoluta distruzione di
tutti i microrganismi, sia in forma vegetativa,
sia sporigena ..
Disinfestazione
Uccisione dei vettori di germi patogeni, gli insetti
e i piccoli animali, che sono igienicamente
pericolosi in quanto trasmettitori di malattie
Smaltimento dei rifiuti:
raccolta differenziata ed allontanamento

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