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Prevenzione

Prevenzione primaria interventi fatti a persone sane, quindi con assenza di malattia e sintomi,
atti a prevenire l’insorgere della malattia; sono interventi di educazione sanitaria su fumo,
corretta alimentazione e vaccini.

Prevenzione secondaria fatta a soggetto sano ma con un danno biologico in atto; si avvale di
screening che sono effettuati a diverse età ed i principali sono per tumori di cervice uterina, colon
e mammella. Si tratta di una diagnosi precoce.

Prevenzione terziaria in essa il soggetto è malato e serve per evitare recidive della malattia e
favorire l’inserimento sociale/lavorativo. Le malattie che necessitano di essa sono ictus,
neoplasie, malattie psichiatriche e disabilità.

Sensibilità individua i veri malati positivi al test rispetto a quelli che sono malati ma negativi.

Specificità totale dei negativi che sono realmente sani.

Vaccinazione intervento più importante di sanità pubblica insieme all’acqua potabile; il suo
scopo è l’impedire l’insorgenza della malattia o fare in modo che essa avvenga in modo limitato e
leggero. La sua nascita si ha grazie al Vaiolo; gli intellettuali del 18-19° secolo furono strenui
difensori dell’inoculazione della vaccinazione contro il vaiolo. Poi si resero conto che, per la 1°
volta, l’umanità possedeva uno strumento per eliminare una delle malattie più diffuse e micidiali;
con il tempo si capì l’importanza delle vaccinazioni e tutte le nazioni pretesero una loro
introduzione nella pratica di sanità pubblica. Malattie diffusissime che terrorizzavano, come
difterite, tetano e poliomielite, scomparvero con la vaccinazione.

Epatite A epatite alimentare da frutti di mare, acqua non potabile, ecc.

Prevalenza quanti casi in quel momento.

Incidenza quanti casi in un periodo di tempo.

Dal 1985 c’è stata una forte diminuzione di casi di epatite B (trasmessa per via parenterale o
sessuale) grazie alle vaccinazioni e si è passati da 12 a 0,8 per 100 mila casi. I fattori di rischio per
l’epatite B sono:

 Trasfusione di sangue
 Interventi chirurgici
 Ospedalizzazione

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 Altre esposizioni parenterali piercing, tatuaggi, agopuntura, manicure/pedicure e
rasatura dal barbiere.
 Terapia odontoiatria
 Uso di droghe per via e.v.
 Convivente tossicodipendente o soggetto HbsAg+ (antigene di superfice)
 Contatto con itterico nei 6 mesi
 Partner sessuali >1 nell’ultimo anno

Molte volte quando l’anti HBS è basso viene richiesta una dose di richiamo della vaccinazione.

Dunque, le vaccinazioni sono un modo semplice, efficace e sicuro per proteggere contro importanti
malattie; i rischi di queste malattie sono nettamente maggiori dei molto rari rischi della
vaccinazione.

Le vaccinazioni devono rimanere una priorità di sanità pubblica. Ogni anno nel mondo oltre 3
milioni di morti sono prevenute da esse ed altrettante vengono salvate da disabilità permanenti. In
Italia negli ultimi 10 anni la poliomielite è scomparsa, mentre i casi singoli d’infezione difterica
colpiscono persone non vaccinate; epatite B e meningiti sono molto diminuite. Grazie alle
vaccinazioni molte malattie sono scomparse, ma potrebbero ricomparire se si interrompono le
campagne di vaccinazione; in Russia, per esempio, l’interruzione della vaccinazione antidifterica
negli anni 80 per difficoltà economiche, ha comportato decine di migliaia di casi dopo che la
difterite era scomparsa da tempo.

Le vaccinazioni sono un diritto; il diritto alla salute è inalienabile e proteggerlo è un dovere di


genitori e sanità. Le vaccinazioni riducono la spesa sanitaria, infatti, i vaccini sono considerati
l’intervento sanitario economicamente più vantaggioso dopo la diffusione dell’acqua potabile;
vaccinare costa in genere molto meno che curare le malattie infettive ed i loro esiti.

Danni da vaccino eventi eccezionali perché i vaccini attualmente usati sono molto sicuri; gli
effetti collaterali sono nella grande maggioranza dei casi lievi e transitori, come febbre e reazioni
locali. In casi rarissimi si può avere una reazione anafilattica, ma si tratta di 1 caso su 1 milione.
Le vere controindicazioni sono molto rare ed una lieve indisposizione non rappresenta una
controindicazione. I bambini con malattie croniche in genere devono vaccinarsi per essere
protetti da infezioni che possono peggiorare la malattia di base.

Luoghi comuni da sfatare:

 I vaccini non sono pericolosi


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 Non è presto per vaccinare a 3 mesi
 Non sono più divise in obbligatorie e facoltative ma sono tutte raccomandate
 Alcuni vaccini si possono somministrare in contemporanea senza problemi la co-
somministrazione porta a migliore risposta immunitaria e riduzione delle sedute
vaccinali future. Le vaccinazioni non sovraccaricano il SI, ma lo rafforzano.
 Il vaccino contro il morbillo non provoca l’autismo

Alcuni genitori sembrano restii a far vaccinare i loro bambini, ma la paura dei vaccini è
ingiustificata; come conseguenza di questa paura si è dimenticato quanto siano pericolose alcune
malattie e si è teso sempre di più a non vaccinare. I vaccini sono stati oggetto di numerose
campagne denigratorie ed ogni volta che le accuse sono state sottoposte a rigorosi controlli si sono
rivelate infondate. I sistemi di controllo della sicurezza dei vaccini sono oggi molto sofisticati ed in
grado di rilevare anche reazioni rarissime i cui dati sono raccolti e vagliati a livello nazionale e
mondiale. In alcuni casi, c’è una ridotta percezione del rischio perché c’è una bassa
consapevolezza della potenziale gravità di alcune malattie.

Vaccino antipolio decine di istituti di riabilitazione per le persone affette da paralisi


poliomielitica sono spariti in pochi anni; in essi le persone venivano posizionate nei cosiddetti
“polmoni d’acciaio”.

Meningite meningococcica la vaccinazione dovrebbe essere fatta in base all’incidenza della


malattia ed alla fascia d’età; hanno priorità alta (vaccinazione da calendario) bambini, adolescenti
e soggetti con comorbilità e bassa (su appuntamenti e a pagamento) studenti universitari,
anziani, adulti, insegnanti, operatori sanitari e chi lavora a stretto contatto con il pubblico.

Calendario vaccinale include le patologie prevenibili da vaccino più frequenti, secondo l’età e
l’esposizione a rischio, tra cui troviamo:

 Antidifterite-tetano-pertosse acellulare (DTPa e dTpa)


 Antipolio inattivato (IPV)
 Epatite B
 Vaccino contro l’haemofilus influenzae
 Pneumococco
 Morbillo, parotite, rosolia e varicella o con varicella singolo
 Meningococco C e B
 HPV

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 Influenza
 Herpes zoster
 Rotavirus
 Epatite A

Ordine delle vaccinazioni da eseguire:

 1° vaccino somministrato figlio di madre HBsAg +, per l’epatite B somministrato alla


nascita.
 1° anno di vita esavalente, pneumococco, meningococco B e rotavirus.
 Dai 12-14 mesi morbillo, parotite, rosolia e varicella o con varicella singolo e
meningococco ACWY.
 6° anno richiamo morbillo, parotite, rosolia e varicella, difterite, tetano, pertosse, polio.
 11-12° anno vaccinazione HPV effettuata anche ai giovani adulti qualora fosse
necessario.
 14°- 18° anno richiamo difterite, tetano pertosse e polio (sarebbe la 5° dose).
 Vaccinazioni fascia anziana (over 64) vaccino antiinfluenzale, anti pneumococco ed anti
herpes zoster.

Vaccinazioni viaggiatori ex. Anti febbre gialla.

Vaccinazioni obbligatorie per la frequenza scolastica esavalente e morbillo, rosolia, parotite e


varicella.

Copertura rapporto tra persone vaccinate e persone totali in una fascia d’età; può essere
diversa da una malattia all’altra perché è legata all’età in cui è più frequente quella malattia. Più
si vaccinano i soggetti in una data fascia d’età più è possibile coprire anche coloro che non sono
vaccinati (immunità di gregge). Le cause della riduzione della copertura vaccinale sono:

 Scarsa consapevolezza degli effetti benefici per la salute, individuale e collettiva, derivanti
dalla somministrazione dei vaccini
 Ridotta percezione dei rischi legati alle malattie infettive, grazie al successo dei programmi
vaccinali
 Diffondersi di teorie del tutto prive di fondamento scientifico che mirano ad enfatizzare
gravità e frequenza di eventi avversi da vaccinazione

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Principali responsabili delle malattie batteriche invasive: streptococcus pneumoniae, neisseria
meningitidis

Notifica delle malattie infettive sistema che deriva dalla denuncia da parte del medico curante
ed asl; non sempre sono tutte esaustive perché a volte non c’è notifica da parte del medico curante o
perché non ce ne è il tempo o perché le malattie vengono confuse.

A partire da gennaio 2015, si sono verificati 66 casi di meningite e/o sepsi meningococcica in
Toscana, la cui età media dei casi segnalati è di 27 anni.

Pneumococco malattia batteria che comporta problemi polmonari ma non solo; distinguiamo:

 Malattia pneumococcica invasiva porta batteriemia/sepsi, meningite e polmonite


batterica.
 Malattia pneumococcica non invasiva porta polmonite non batteriemica, otite media e
sinusite.

La vaccinazione contro la malattia pneumococcica viene offerta a bambini, anziani e soggetti a


rischio. L’OMS ha stimato che la pneumococcica sia la principale causa di mortalità prevenibile
con una vaccinazione; la sua prevenzione vaccinale dall’elevato impatto in termini di morbosità,
mortalità, costi sanitari e sociali rappresenta una priorità di sanità pubblica soprattutto nell’attuale
contesto di una popolazione che invecchia e che vede aumentare il rischio di malattie infettive e
loro complicanze.

Polmonite patologia infettiva respiratoria acuta che riveste un’importanza notevole sia per le
problematiche connesse alla sua gestione clinica, sia per le ricadute in termini di impegno
assistenziale e costi per la collettività. In Italia i costi complessivi per CAP (polmoniti acquisite in
comunità) sono stimati in 500 milioni di €; più del 90% dei costi per CAP sono associati ai ricoveri
ospedalieri. Il costo stimato medio per paziente per la gestione ambulatoriale delle CAP sulla base
degli studi epidemiologici è pari a 182€. Il costo medio per paziente di ospedalizzazione nei
soggetti di età> o = a 50 anni affetti da CAP e IPD imputabili a streptococcus pneumoniae (SP) è di
3479€; questo dato, tuttavia, è notevolmente sottostimato perché basato solo sui casi di malattia
certamente imputabili a SP.

I fattori di rischio per patologia pneumococcica sono:

 Età
 Presenza di patologie concomitanti ex. BPCO.
 Ambienti di vita
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Comorbilità 2/3 degli anziani ospedalizzati per CAP le presenta, in prevalenza scompenso
cardiaco, malattia polmonare cronica e diabete.

Altro fattore di rischio è la resistenza agli antibiotici che si crea perché il ceppo batterico diventa
resistente in quanto essi sono somministrati in maniera impropria; l’Italia è al 4° nella classifica dei
paesi che usano più antibiotici e la resistenza a penicillina ed eritromicina risulta rispettivamente
pari al 16,1% e al 40,4%. I pazienti con infezione da SP non suscettibile alla penicillina hanno
mostrato un rischio di decesso del 29% > rispetto ai pazienti con infezioni da patogeni suscettibili;
tale problema rende la prevenzione delle infezioni sostenute SP una priorità di Sanità Pubblica. C’è
una strategia per prevenire l’antibiotico resistenza che include 12 step, al cui 1° posto troviamo
la vaccinazione. Distinguiamo:

 Vaccini pneumococcici coniugati determinano uno stato di priming immunologico e


memoria che comportano un sostanziale miglioramento della risposta anticorpale in
caso di richiamo. La coniugazione di un polisaccaride ad una proteina carrier trasforma la
risposta immunitaria in una risposta T-dipendente che ha il vantaggio di generare anticorpi
ad alta affinità e memoria immunologica. Questo vaccino è quello per lo pneumococco 13;
ha meno ceppi ma è più duraturo.
 Vaccini non coniugati è per lo pneumococco 23, il quale ha più ceppi ma è meno
duraturo.

La regola è che si fa prima quello per lo pneumococco 13 e poi a distanza di qualche mese si fa il
23.

Nuovo PNPV 2017-2019

È stato realizzato in stretta collaborazione con tutte le istituzioni coinvolte nelle strategie vaccinali,
ovvero ISS, AIFA, Regioni e con il supporto delle società scientifiche, maggiormente attivi nel
campo delle vaccinazioni; è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio 2017.

Ceppi più frequenti che possono produrre la meningite Haemophilus influenzae tipo B,
meningococco e pneumococco 13; si parla dell’età pediatrica/giovanile e prevedono l’allestimento
di un vaccino.

Nel 2017 è stata approvata una legge che prevedeva l’obbligatorietà di alcune vaccinazioni per
frequentare la scuola, da mettere in rete in programmi che finiscono in server regionali, quali:

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 Antipoliomielitica
 Antidifterica
 Antitetanica
 Anti epatite B
 Antipertosse
 Anti Haemophilus influenzae tipo B
 Anti morbillo
 Anti rosolia
 Anti parotite
 Anti varicella

L’obbligo per i genitori è di effettuare le vaccinazioni previste tali nel disegno di legge; l’obbligo
per gli operatori sanitari è promuovere le vaccinazioni previste dal PNPV 2017-2019 e dalla
normativa regionale.

Nuovi LEA:

 Anti-meningococcica tetravalente ACWY gratuità dal compimento dei 12 mesi di età


fino al compimento dei 19 anni con chiamata attiva da 12 a 24 mesi e per la coorte dei
12enni e con rimborso per le eventuali dosi già somministrate a pagamento nel 2017 ai
soggetti destinatari dell’offerta gratuita.
 Anti-pneumococcica gratuità nei soggetti di età = o > 65 anni alla data di vaccinazione e
tra 2 e 65 anni di età alla data di vaccinazione a rischio di contrarre la malattia per la
presenza di specifiche patologie o condizioni predisponenti.

Interventi di comunicazione ASL Roma 6

Asl Roma 6:

 21 comuni
 6 distretti
 10 presidi vaccinali tutti informatizzati di cui 4 centri unici distrettuali.
 1 servizio vaccinazioni internazionali Grottaferrata.

Modalità della comunicazione:

 Chiamata attiva o invio lettere


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 Invio del pediatra
 Invio dei servizi Asl
 Incontri a scuola con i genitori
 Colloqui con i genitori che accendono al centro vaccinale
 Distribuzione del materiale informativo

Consultorio familiare counselling vaccinale incontro con gestanti e partner del corso di
preparazione al parto sulle vaccinazioni del bambino per condividere le informazioni, favorire la
consapevolezza di benefici e rischi della vaccinazione e facilitare la scelta con la trasmissione di
corrette informazioni ed il controllo di quelle che la platea già possiede.

Uffici sanitari:

 Iscrizione del bambino al pediatra di libera scelta


 Indicazione dell’ufficio ex SAUB a rivolgersi presso il servizio vaccinale sito sullo stesso
piano
 Prenotazione della vaccinazione
 Momento di informazione e chiarimenti dei dubbi dei genitori.

Offerta attiva del vaccino anti-HPV:

 Raggiungere una maggiore % di ragazze vaccinate, anche socialmente svantaggiate


 Attuare interventi informativi
 Favorire una scelta consapevole
 Consigliare, ma soprattutto facilitare, una decisione.

Per quanto riguarda la modalità d’attivazione, entro la fine dell’anno scolastico vengono spedite
lettere di invito per ogni singola ragazza, viene effettuato un incontro a scuola con i genitori ed a
fine riunione ogni genitore presente avrà la possibilità di prendere i 3 appuntamenti per ogni singola
seduta.

Strategie di arruolamento più efficaci invio dal pediatra al centro vaccinale e colloqui
informativi con i genitori nelle scuole con prenotazione della vaccinazione.

Vaccinazioni internazionali

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Le vaccinazioni del turismo sono necessarie per prevenire i rischi dovuti ad aumento dei trasporti
aerei e crescita del numero effettivo dei viaggiatori; questi rischi variano a seconda di nazione
visitata, durata e condizioni del soggiorno. L’OMS ha diramato le norme sanitarie internazionali
in base alle quali alcune vaccinazioni sono obbligatorie per determinati paesi; comunque, ogni
singolo stato può decidere di esigere o no tali vaccinazioni e può variare di anno in anno. Lo scopo
primario è quello di proteggere i viaggiatori, ma anche il paese ospitante e di origine, per
evitare la diffusione incontrollata di certe malattie. Abbiamo:

 Vaccino orale contro la febbre tifoide i viaggiatori dei paesi industrializzati che si
recano nelle aree endemiche costituiscono un gruppo a rischio; la protezione inizia dopo 10
giorni dall’assunzione della 3° dose e la protezione persiste per almeno 3 anni. Esso può
essere somministrato contemporaneamente a quello contro la febbre gialla ed alla profilassi
antimalarica.
 Vaccino contro la febbre gialla obbligatorio in Africa e Sudamerica, paesi in cui il virus
è attivo ed allo stato endemico; alcuni Stati africani esigono il certificato del vaccino da tutti
i cittadini che entrano, mentre altri lo chiedono solo a viaggiatori che provengono da 1 delle
regioni infette.
 Vaccino contro l’epatite A l’epatite A, fortemente endemica ai tropici, si trasmette
tramite acqua, alimenti e mani sporche ed è la 2° causa di malattia nei viaggiatori dopo la
malaria. Il vaccino utilizza un virus inattivo composto da un'unica iniezione i.m. ed un
richiamo dopo 6-12 mesi e garantisce una protezione per tutta la vita; i bambini possono
essere vaccinati a partire dal 1° anno di età.
 Vaccino contro l’epatite B il contagio della malattia avviene attraverso fluidi sessuali,
sangue ed aghi infetti; è molto diffusa in Africa ed è endemica nel sud-est asiatico in Nepal
e nell’India settentrionale. Il vaccino, assolutamente efficace ed innocuo, è consigliato per
soggiorni di lunga durata in zone endemiche e viaggiatori sessualmente molto attivi.
 Vaccino contro la poliomielite il virus è ancora molto diffuso in alcuni paesi, dove
l’esiguo numero di soggetti vaccinati aumenta il rischio del contagio. È opportuno
vaccinarsi, soprattutto se si prevedono soggiorni di media e lunga durata nei luoghi soggetti
a epidemie.
 Vaccino contro il tetano dato che il bacillo vive nel suolo, è impossibile da debellare e la
vaccinazione in Italia è obbligatoria; la 1° dose è effettuata a 3 mesi con richiami regolari
nell’età scolare. Negli adulti la vaccinazione è da farsi di solito 1-3 mesi prima della

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partenza, visto che i richiami, da adulti, non sono più obbligatori e gli effetti collaterali sono
rarissimi e soltanto locali. Non esistono controindicazioni.
 Vaccino colerico orale il colera spesso non è distinguibile da altre cause di diarrea acuta,
fra cui quella del viaggiatore; è causato dall’ingestione di acqua e cibo contaminati dal
vibrio cholerae. Circa il 90% degli episodi di colera è di severità lieve o moderata; il breve
periodo di incubazione fa sì che il colera si manifesti più frequentemente quando si è
all’estero che al rientro nel paese d’origine.
 Diarrea del viaggiatore (TD) sindrome clinica che viene definita come “più di 3
scariche al giorno di feci non formate in un viaggiatore”; non è raccomandata una
profilassi antibiotica di routine. Il trattamento di 1° scelta è una terapia antibiotica
precoce; gli antibiotici consigliati sono il sulfametoxazolo + trimetroprim o un
fluorochinolone (levofloxacina). La durata del trattamento varia da un’unica
somministrazione a 2 dosi giornaliere per 3 giorni, in caso di diarrea più severa.
 Vaccino anticolerico orale e TD la tossina termolabile dell’escherichia coli
enterotossigena è strutturalmente, funzionalmente ed immunologicamente simile alle
subunità β della tossina colerica; le 2 tossine presentano cross-reattività
immunologica.
 Chemioprofilassi antimalarica nessuna conferisce una completa protezione ed i
viaggiatori ne devono essere consapevoli. Le norme di protezioni individuali contro le
zanzare sono:
o Applicare repellenti sulla cute esposta
o Usare zanzariere
o Indossare ad alba e tramonto abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi
La malaria è pericolosa perché provoca l’emolisi dei globuli rossi; il Malarone è un
farmaco da assumere 1 compressa al dì durante i pasti, iniziando 1 giorno prima
dell’arrivo in area malarica, tutti i giorni durante la permanenza e continuando per 7 giorni
dopo la partenza dell’area malarica.

I principali casi di controindicazione ad una vaccinazione sono:

 Febbre in atto
 Malattia infettiva acuta o subacuta evolutiva
 Deficit immunitario congenito
 Leucemia, linfoma, affezione cancerosa maligna e trattamento immunodepressore (terapia a
base di ormoni cortico-surrenali e radioterapia).
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 Gravidanza legate solo a determinate malattie perché in alcuni casi si possono praticare
tenendo conto del rapporto rischio/beneficio.

I principali rischi per i viaggiatori sono rappresentati da:

 Indisponibilità di acqua potabile


 Situazioni igienico-sanitarie e di vita globali scadenti e profondamente diverse da quelle
abituali
 Servizi medici inadeguati
 Eventuali significativi ed improvvisi cambiamenti in altitudine, umidità e temperatura delle
località visitate
 Alloggi di scarsa qualità

Regole d’oro del buon viaggiatore secondo la società italiana medicina dei viaggi e delle
migrazioni (SIMVIM) sono:

1. 3-4 settimane prima di partire verifica se occorrono vaccinazioni obbligatorie o


raccomandate, rivolgendoti all’ambulatorio per i viaggiatori internazionali della tua ASL.
2. Assicurazione sanitaria verifica se sei assicurato e cosa occorre fare presso l’ASL o
l’Agenzia di Viaggi.
3. Attenzione a ciò che mangi no a cibi freddi o riscaldati, i buffet freddi di carne, pesce o
molluschi, le creme all’uovo o alla panna e salse crude all’uovo mentre si a carne e pesce
ben cotti e serviti ancora caldi, frutta e verdura da sbucciare o pelare e verdura cotta.
4. Attenzione a ciò che bevi spesso l’acqua di rubinetto e fontane non è potabile quindi usa
acqua minerale in bottiglie sigillate a tavola e per lavare i denti ed evita il ghiaccio.
5. Evita rapporti sessuali occasionali nel caso usa sempre il preservativo.
6. Farmaci da viaggio da portare sono:
 Farmaci che assumi abitualmente, in scorte sufficienti, compresi liquidi per lenti a
contatto e pillola anticoncezionale
 Antimalarici nei casi indicati.
 Farmaci che potrebbero essere utili antidolorifici ed antibiotici.
 Attrezzatura varia creme solari a fattore protettivo molto alto, forbici, cerotti e
salviettine disinfettanti.
7. Per prevenire la malaria proteggiti dalle punture di zanzare e, quando necessario,
assumi farmaci antimalarici; la chemioprofilassi va iniziata prima dell’arrivo in zona
malarica, assunta con regolarità durante tutto il periodo di permanenza e continuata ancora
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dopo aver lasciato la zona a rischio. Molti disattendono proprio a questo consiglio,
permettendo lo sviluppo della malattia che, durante il soggiorno era ancora in incubazione;
anche una sola interruzione dell’assunzione del farmaco, infatti, diminuisce l’effetto
protettivo e la dose va ripresa il più presto possibile.
8. Al rientro nei mesi successivi al rientro se compare febbre di origine non chiara, ricordati
di dire al tuo medico che sei stato in una zona malarica.
9. Traffico stradale fai molta attenzione alla guida tua e degli altri; in molti paesi in via di
sviluppo gli incidenti stradali sono molto frequenti e spesso gravi.
10. Criminalità stai attento a non esporre troppo denaro ed oggetti di valore, specie in
quartieri ed aree pericolose che la guida ti indicherà.

La fiducia nella società moderna in campo di sanità pubblica

Fiducia e reputazione in sanità pubblica sono strettamente correlate con nozioni di rischio e sua
gestione; la gente teme pericoli per la propria salute e necessita di figure di riferimento che operino
per impedire che essi si concretizzino (gestione del rischio). In campo di prevenzione e
vaccinazioni si ha a che fare con pericoli non ancora attuati e perciò invisibili e spesso sottovalutati
dalla popolazione; non essendo il pericolo presente, le figure di riferimento, per poter svolgere la
propria funzione, devono comunicare e fornire informazioni alla popolazione, godendone della sua
fiducia. Viviamo in un’epoca nella quale le informazioni, su qualsiasi settore o area di applicazione,
sono facilmente reperibili su internet e gran parte di esse sono contraddittorie ed erronee e l’utente
medio non è in grado di discernere le valide dalle fallaci; per questo è necessario che chi ha la
conoscenza e le capacità per poter discernere tra informazioni valide e non guadagni la fiducia di
chi non ne è in grado di farlo.

Empowerment processo di consentire a componenti delle comunità di migliorare il controllo


sulle proprie vite; è il processo mediante il quale le persone migliorano le loro attività e qualità e
costruiscono le loro capacità di ottenere accessi, collaboratori, connessioni e/o la possibilità di
essere ascoltati, al fine di avere il pieno controllo.

Empowerment in campo vaccinale l’obiettivo ultimo di operatori sanitari e istituzioni è quello


di fornire tutte le informazioni necessarie, in modo da far comprendere l’importanza individuale e
sociale della vaccinazione, così da rendere il cittadino parte attiva della pratica vaccinale.

Vaccine hesitancy comporta un ritardo nell’accettare o addirittura un rifiuto delle vaccinazioni


nonostante le disponibilità dei servizi vaccinali; appare particolarmente evidente la necessità di un
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intervento da parte di pediatri e MMG nel riaffermare l’importanza della vaccinazione. La vaccine
hesitancy talvolta sfociano in veri e propri movimenti anti-vaccinali che tramite la diffusione di
informazioni distorte o false promuovono attivamente il rifiuto alla vaccinazione.

Immunità di gregge anche chi non vaccina sé stesso o i propri figli può godere del suo bene
pubblico; gli “scrocconi” rappresentano un 1° problema per il mantenimento delle coperture
vaccinali. Si parla di immunità di gregge quando è creata da vaccinati ed immuni; il valore per
raggiungerla è variabile a seconda delle malattie.

Movimenti anti-vaccinali sempre più proliferano gruppi che operano contro le vaccinazioni; mai
come adesso hanno avuto influenza, grazie alla possibilità di diffondere notizie attraverso internet e
social network. Hanno tuttavia un impatto significativo su media, associazioni professionali,
decisori sanitari, movimenti politici e parte della popolazione. La maggioranza di queste
informazioni sono false o distorte e non sono supportate da evidenze scientifiche, ma piuttosto
basate su fattori emotivi e ideologici.

Vaccinazione ed i suoi punti critici per poter comunicare le giuste informazioni, è prima di tutto
importante che gli operatori sanitari siano preparati e costantemente aggiornati sull’argomento,
spesso troppe volte trattato con superficialità. Le vaccinazioni soffrono del loro successo: quando
vengono somministrate con coperture elevate, la patologia che prevengono si riduce sino a
scomparire, facendo decadere nella popolazione la loro importanza. Le vaccinazioni sono un
intervento effettuato su una popolazione sana, per questo si notano e fanno più clamore i pochi casi
di inefficacia del vaccino e di eventi avversi, piuttosto che i casi di malattia prevenuti. Come ogni
farmaco anche i vaccini possono determinare la comparsa di eventi avversi. Questi sono per la gran
parte di lieve entità e comunque meno frequenti delle complicanze delle patologie che vanno a
prevenire.

Obiettivi della vaccinazione:

 Eliminazione scomparsa di una malattia da una determinata area geografica.


 Eradicazione scomparsa totale dell’agente patogeno in causa dal mondo.

Canali di comunicazione

Per mettere in atto una comunicazione efficace, è necessario conoscere l’esistenza ed il peso
relativo dei diversi canali di comunicazione esistenti che sono:

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 Non verbale look, mimica facciale, gestualità, postura e prossemica; costituisce il 55%.
 Paraverbale volume, tono, ritmo, energia e cadenza; costituisce il 38%.
 Verbale parole e frasi e linguaggio (grammatica, semantica e sintassi); costituisce il 7%.

La comunicazione in ambito professionale avviene nell’ambito di una relazione professionale,


ovvero una relazione interpersonale tra chi esprime bisogno informativo, richiesta, problema e chi
ha competenze necessarie per rispondere a questi, con la finalità di facilitare l’interlocutore a
compiere scelte consapevoli.

Come iniziare una comunicazione accoglienza è importante creare un clima di fiducia ed


empatia; fondamentale è la preparazione di setting:

 Esterno contesto spazio-temporale all’interno del quale si svolge la relazione.


 Interno spazio interiore che l’operatore mette a disposizione per l’incontro con l’altro.

È inoltre importante ricordare che:

 Nel momento in cui l’operatore incontra l’utente, il suo setting interno è già influenzato da
pensieri, vissuti quotidiani e relazione
 Altri pensieri ed emozioni fanno parte della storia passata dell’operatore
 Altri pensieri ed emozioni vengono suscitati dalla relazione nel “qui ed ora”

L’accoglienza si alimenta con elementi appartenenti ai campi della comunicazione:

 Verbale saluto che mostri apertura e disponibilità.


 Non verbale andare incontro, porgere la mano e sguardo accogliente.
 Paraverbale tono di voce calmo, pacato, ma allo stesso tempo deciso.

Anche una postura aperta e comoda e un abbigliamento adeguato contribuiscono a creare un


clima di agio.

Media spesso per attrarre l’attenzione telegiornali e siti web tendono ad esaltare le notizie, specie
se negative, senza preoccuparsi troppo del fondamento della notizia, causando non pochi danni alle
campagne vaccinali; tuttavia, questi mezzi possono e devono anche essere usati per diffondere i
benefici a livello individuale e sociale delle vaccinazioni.

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