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Il terzo obiettivo prevede anche di porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria, epatite e altre

malattie trasmissibili entro il 2030.

Perché è necessario fermare queste epidemie?


Dati recenti dicono che oggi vivono al mondo circa 40 milioni di persone con infezione da HIV, che nel 2015
si sono infettati 2,1 milioni di persone; che oltre 17 milioni sono in cura con antiretrovirali, contro i 7,5
milioni del 2010. Nell’ultimo rapporto dell’European Center for Disease Control (Ecdc) e dell’Oms si
evidenzia, come la regione europea dell’Oms, che comprende tutto il continente fino alla Russia, è l’unica
nel mondo in cui il numero di nuove infezioni da HIV sta salendo. Una delle cause di questo trend è la
diagnosi tardiva, che riguarda il 51% delle persone infette, che quindi sono contagiose per anni senza
saperlo.

La Tubercolosi (Tb) rappresenta una delle 10 principali cause di morte nel mondo. Nel 2017, 10 milioni di
persone nel mondo si sono ammalate di tubercolosi e la malattia ha portato al decesso di 1,6 milioni di
persone. La Tb è presente in tutte le parti del mondo ma la maggior parte dei casi si verifica in 30 Paesi ad
alta incidenza, soprattutto nel Sud Est Asiatico (in particolare India e Cina), nel Pacifico Occidentale e in
Africa. In generale l’incidenza della Tb è in calo di circa il 2% l’anno. L’Italia è un Paese a bassa incidenza di
Tb dove vengono notificati ogni anno circa 4000 nuovi casi.

La malaria rappresenta, nei Paesi in cui è più diffusa, la malattia trasmessa da vettore più diffusa al mondo,
nei Paesi non endemici è la malattia d’importazione più importante, legata principalmente ai viaggi in aree
tropicali e all’aumento dei flussi migratori. È altamente endemica in Africa, dove si verificano il maggior
numero di casi e di decessi. È invece presente con diversi gradi di endemia in Paesi del Sud-est asiatico, del
Medio Oriente e dell’Asia Centrale, del Pacifico occidentale e dell’America centrale e meridionale.
Complessivamente quasi metà della popolazione mondiale, soprattutto quella residente in Paesi poveri,
vive in aree a rischio di malaria. Tuttavia, negli ultimi anni la diffusione della malaria nel mondo è stata
notevolmente ridotta grazie all’attuazione di programmi di lotta e controllo promossi dall’Oms e da diverse
associazioni internazionali.

Secondo l’Oms, le epatiti virali rappresentano ancora oggi uno dei principali problemi di sanità pubblica a
livello mondiale. I dati riferiscono infatti che nel 2020, 325 milioni di persone nel mondo vivono con
un’infezione cronica da epatite B o C e 1,3 milioni di persone muoiono ogni anno a causa delle
complicazioni a livello epatico causate dalle infezioni. Ad oggi sono noti 5 tipi principali di epatite virale
determinati dai cosiddetti virus epatitici maggiori: A, B, C, D ed E.

Quali sono i metodi di trasmissione e come prevenire un’infezione?


L’HIV si può trasmettere attraverso liquidi biologici appartenenti a persone infette, quali sangue e suoi
derivati, sperma, secrezioni vaginali e latte materno. Durante i rapporti sessuali con individui sieropositivi è
utile l’utilizzo corretto di un preservativo: all’inizio del rapporto.

La Tb si trasmette per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell’aria da un individuo
contagioso, per esempio tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Le persone nelle vicinanze possono
inspirare i batteri e infettarsi, sebbene in condizioni particolari. Attraverso le vie aeree i batteri raggiungono
e si depositano nei polmoni dove cominciano a crescere e moltiplicarsi. Da lì in alcuni casi i batteri possono
diffondersi attraverso il sangue ad altre parti del corpo. Attualmente l’unico vaccino a disposizione contro la
tubercolosi è il vaccino vivo attenuato BCG, che è efficace nella prevenzione di forme gravi infantili della
malattia (meningite e altre forme di Tb disseminata nei neonati e nei bambini). Il vaccino è utilizzato spesso
in bambini piccoli in Paesi con un’elevata incidenza di Tb, mentre in Italia è utilizzato solo in alcune
categorie a rischio. Attualmente sono in corso numerosi sperimentazioni per la ricerca di vaccini più efficaci.

La malaria è una malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium il cui ciclo
biologico si svolge in due ospiti obbligati: un vertebrato come ospite intermedio e una femmina di zanzara
come ospite definitivo, detto anche vettore. Le specie di plasmodi responsabili della malaria umana si
trasmettono in modo naturale da uomo a uomo mediante la puntura di zanzare infette appartenenti al
genere Anopheles, tuttavia si può verificare trasmissione anche con eventi accidentali mediante contagio
ematico diretto. Si raccomanda il rispetto di misure comportamentali atte a ridurre il rischio di essere punti
dalle zanzare, come la chemioprofilassi, consigliata con diverse modalità in relazione al paese di
destinazione, durata, modalità, periodo del viaggio e condizioni cliniche del paziente.

Ci si può contagiare di epatite attraverso rapporti sessuali di ogni tipo, scambiando spazzolini, rasoi, siringhe
o anche oggetti usati durante i rapporti sessuali, facendosi fare tatuaggi e piercing con strumenti non sterili
contaminati da sangue altrui. Vaccinarsi è il miglior modo soprattutto per prevenire l’epatite B. Dal 1991 la
vaccinazione anti HBV è obbligatoria per i bambini, ma anche gli adulti che sono a rischio dovrebbero farla.
Nel caso dell’epatite A il vaccino è invece consigliato soltanto ad alcune categorie più esposte, come
operatori sanitari, addetti all’industria alimentare, personale delle scuole inferiori e in coloro che si recano
in aree a rischio (Africa, Sud Est asiatico, America latina) specie se già affetti da malattie epatiche croniche.

Quali provvedimenti prevede l’agenda 2030?

Rafforzare l'attuazione della “Convenzione quadro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità” sul controllo
del tabacco in tutti i paesi, a seconda dei casi;

Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci per le malattie trasmissibili e non trasmissibili che
colpiscono soprattutto i paesi in via di sviluppo, fornire l'accesso ai farmaci essenziali e ai vaccini a prezzi
accessibili, in conformità con la Dichiarazione di Doha sull'Accordo TRIPS e la salute pubblica;

Aumentare sostanzialmente il finanziamento della sanità e il reclutamento, lo sviluppo, la formazione e il


mantenimento del personale sanitario nei paesi in via di sviluppo, soprattutto nei paesi meno sviluppati e
nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo;

Rafforzare la capacità di tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo, per la prevenzione, la riduzione
e la gestione dei rischi per la salute nazionale e globale.

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