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Cari colleghi, l’emergenza coronavirus ha destato preoccupazione nelle istituzioni sanitarie e nella
Nel Novecento, i vaccini hanno permesso di salvare milioni di vite e di eliminare quasi
immunizzazioni sono fondamentali nella lotta alle malattie. Infatti, in Italia il decreto legge del 7
giugno 2017 ha introdotto l’obbligo delle vaccinazioni per i bambini italiani che devono accedere
all’istruzione. Ai genitori che non si mettono in regola vengono inflitte delle sanzioni dai 500 ai
7.000 euro a seconda della gravità dei casi e anche della situazione economica familiare. Si tratta di
una misura voluta dal Governo che ha riacceso il malcontento dei contrari alla vaccinazione, già
serpeggiante su Internet in un clima di dubbi. Perché purtroppo la confusione è tanta ancora. Per
cercare di fare chiarezza, in questo mio breve intervento esaminerò, cinque domande relative al
La prima domanda che si pone spesso perché l’obbligatorietà è presente in Italia e non in altre
parti d’Europa? La verità è che nel resto d’Europa il tasso delle vaccinazioni è molto più alto che
nel Belpaese e i genitori vaccinano i figli senza bisogno di obblighi. In Italia, l’obbligo era stato
abolito nel 1999, ma visto il calo delle vaccinazioni degli ultimi anni e il notevole incremento di
La seconda domanda che si fa spesso se dodici vaccini non sono troppi per un neonato? La
risposta è: no, non sono troppi. Il sistema immunitario di un neonato viene sottoposto a stimoli
dall’ambiente esterno ed è in grado di affrontarli in tutta tranquillità. Inoltre, i vaccini in realtà non
sono dodici, ma quattro che proteggono da dodici malattie, come ad esempio - solo citandone
alcune - difterite, tetano, epatite B a cui si aggiungono ora il morbillo, la parotite o la varicella.
Inoltre, non vengono somministrati in una sola volta, ma secondo un calendario studiato per
La terza domanda a cui si vuol ottenere una risposta è se non è possibile fare test prevaccinali a
tutti i bambini? Infatti, si sente spesso parlare di screening prevaccinali per valutare la possibilità di
reazione avversa all’immunizzazione, tali esami vanno prescritti da medici di medicina generale e
dai pediatri. Tuttavia, studi scientifici hanno dimostrato che si tratta di testi inutili poiché non esiste
una correlazione tra le caratteristiche genetiche di ogni individuo e il rischio di reazione avversa.
Ora vediamo la penultima domanda: ma veramente esiste un’emergenza morbillo in Italia? Oggi,
il morbillo è una malattia che negli obiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dovrebbe
essere eliminata nel 2020. L’Italia tra il 2017 e il 2018 ha sperimentato un’epidemia di morbillo che
ha provocato circa 7.500 contagi e 13 morti. Tutti questi casi sarebbero stati evitabili con
un’adeguata vaccinazione. Fortunatamente, l’Italia non è più tra i Paesi con il maggior numero di
contagi di morbillo in Europa, grazie all’aumento delle coperture vaccinali e a una maggiore
E ora, passiamo all’ultima domanda: ma è vero che i vaccini causano autismo? Anche qui la
risposta è no, ma i primi sintomi di disturbi dello spettro autistico si manifestano proprio nello
stesso periodo in cui ai bambini vengono somministrate alcune vaccinazioni ed è quindi facile
credere che ci sia un legame causa-effetto. Esiste uno studio che ha messo in correlazione vaccini e
autismo ma è stato ritirato e il suo autore è stato radiato quando si è scoperto che i risultati della
ricerca erano stati falsificati per supportare un avvocato nelle richieste di risarcimento per danni
causati da vaccino. Molti studi hanno cercato di dimostrare questa correlazione senza risultati.
Quindi è estremamente importante far capire a tutti, soprattutto ai genitori, che i vaccini servono a
Grazie.
(4505 n)
BME – GTK – TFK – tolmácsvizsga – konszekutív – 2020. június 11.