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Quando si dice immunità di gregge...

Tutti oramai sanno cos'è. Dobbiamo vaccinarci tutti, in modo tale da non permettere la circolazione
dei virus e tutelare noi stessi e gli altri.
Ma questa per essere considerata più di una teoria, deve necessariamente dare prova della sua
attendibilità in maniera pratica, fuori dai laboratori. In Italia la copertura vaccinale non raggiunge
percentuali adeguate per confermare o confutare la teoria, ma in altri paesi? Se ci fossero paesi nei
quali le soglie percentuali secondo le quali si raggiungerebbe quest'immunità fossero state
raggiunte, potremmo verificare se reputarla attendibile o meno.
Questo ci porta in Mongolia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità attesta l'immunità di gregge relativa al morbillo al 93-95%
( https://www.who.int/.../2._target_immunity_levels_FUNK.pdf ).
Le vaccinazioni contro il morbillo in Mongolia aumentarono nel corso degli ultimi decenni del '900
fino a raggiungere il 95% di copertura nel 2001 (
https://apps.who.int/immunizat.../globalsummary/coverages... ).
Proprio nel 2001 la Mongolia vede la più grande epidemia di morbillo dal 1984.
Cito da Pubmed: "Nonostante la vaccinazione di routine a 2 dosi e tre recenti vaccinazioni
supplementari, la Mongolia ha avuto un focolaio di morbillo nel 2001, la più grande epidemia nel
paese dal 1984" ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17642531 ).
Ma non ci si lascia scoraggire così, la teoria dell'immunità di gregge deve essere valida e quindi le
campagne vaccinali sono proseguite fino a raggiungere una copertura, per il morbillo, che va dal 95
al 100%, ( https://apps.who.int/gho/data/node.wrapper.immunization-cov ). Precisamente, per gli
anni 2014/2015 la copertura era del 98% (
https://apps.who.int/immunizat.../globalsummary/coverages... ).
Davvero un ottimo risultato, tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2014 può
finalmente dichiarare la Mongolia libera dal morbillo ( https://www.who.int/.../mongolia-certified-
measles-free ).
Ma il destino beffardo ce l'ha con l'OMS e nel 2015 scoppia in Mongolia la più grave epidemia di
morbillo da quando è stato introdotto il vaccino nel 1973, peggiore quindi anche di
precedentemente citata del 2001.
A pag. 11 del rapporto dell'OMS "Fifth Annual Meeting of the Regional Verification Commission
for Measles Elimination in the Western Pacific" ( https://apps.who.int/.../RS-2016-GE-25-AUS-
eng.pdf... ) si legge quanto segue:
"Mongolia confirmed no measles transmission in 2011–2014. However, since March 2015,
Mongolia has been experiencing the largest measles outbreak since the introduction of MCV into
the NIP in 1973, with 23 464 cases reported in March to December 2015, and 27 363 cases in
January to June 2016. Children aged 0–8 months and young people aged 15–29 years accounted for
12% and 59%, respectively, of total cases in 2015, and 16% and 49%, respectively, of total cases in
2016. The country has re-established ongoing transmission due to imported H1 measles virus".
Qual è il problema quindi? Non si era detto che la popolazione mongola era al sicuro dal morbillo,
perché raggiunta e superata l'immunità di gregge?
L'OMS sul suo sito tenta di dare una spiegazione ( https://www.who.int/.../04-05-2016-measles-
outbreak-in... ).
Alla domanda "perché è scoppiata l'epidemia?" risponde: "I risultati di laboratorio hanno mostrato
che il genotipo del virus del morbillo identificato dal primo caso registrato era simile al virus del
morbillo che circolava in Cina. L'epidemia è iniziata a causa della presenza di: virus del morbillo
importato da persone infette; persone sensibili (quelle senza immunità al morbillo); contatto tra
persone infette e sensibili in Mongolia". Bella spiegazione. Certo che ci voleva un genio per capire
che le malattie infettive si tramettono a causa di agenti infettivi che si tramettono da persone infette
a persone non immuni.
Ma continuando, alla domanda "chi è a rischio?" risponde: "Tutti coloro che non sono protetti
contro il virus del morbillo, ad esempio chi non ha ricevuto almeno due dosi di vaccino contro il
morbillo o chi non è mai stato infettato dal virus del morbillo"... altra risposta geniale.
Attenzione adesso, alle domande: "perché le persone che hanno subito l'immunizzazione di routine
MMR si ammalano ancora?" e "Perché gli adulti dai 18 ai 30 anni verranno vaccinati a maggio?",
l'OMS NON risponde che: NO, chi ha ricevuto il vaccino NON può ammalarsi di nuovo, ma
risponde: "Fattore di età [...] circa il 10% delle persone sottoposte a "immunizzazione di routine
MMR" solo a 9 mesi di età potrebbe non sviluppare l'immunità e ancora ammalarsi. In Mongolia la
vaccinazione di routine contro il morbillo viene somministrata a 9 mesi e 2 anni di età [...] Sebbene
il tasso di copertura vaccinale in Mongolia è molto alto, ovvero il 96% (falso, proprio dai suoi dati
statistici riportati nei link sopra risulta che la copertura era del 98%. N.d.R.) questo focolaio ha
dimostrato che c'era un notevole divario di immunizzazione tra alcuni gruppi di popolazioni [...]
Secondo l'analisi epidemiologica attualmente disponibile, le fasce di età più colpite sono le persone
di età compresa tra 18-30 anni e i bambini piccoli prima di poter beneficiare della prima dose di
vaccino contro il morbillo a 9 mesi di età [...] L'unico modo per colmare il divario di immunità per
entrambi i gruppi è condurre una campagna di vaccinazione con vaccino contenente morbillo.
Pertanto, il governo della Mongolia ha deciso di condurre l'attività di immunizzazione
supplementare per le persone di età compresa tra 18 e 30 anni a maggio 2016".
Diciamo subito che la copertura vaccinale al 100% molto difficilmente potrà essere raggiunta,
perché ci saranno sempre neonati troppo piccoli per essere vaccinati e persone immunodepresse che
non possono ricevere vaccini.
Quindi l'OMS furbamente cosa fa? Da la colpa ai neonati, perché troppo piccoli per aver ricevuto il
vaccino o almeno la doppia dose ed anche, per la maggior parte (59% come da pag. 11 dell'articolo
sopra pubblicato) a persone dai 15 ai 29 anni.
Un virus potrebbe arrivare da un altro paese attraverso una persona straniera e questa potrebbe
infettare una persona non immune, non facente parte del gregge, per intenderci. Allora la domanda:
è come può espandersi tanto l'infezione se il gregge costituisce il 98% della popolazione? Anche se
i neonati non hanno avuto il vaccino, lo hanno di certo avuto i genitori perché l'immunità di gregge
era raggiunta; e come può un neonato essere veicolo d'infezione per altri neonati o altre persone
adulte, se questi non se ne va in giro da solo con gli amici e coloro che hanno stretto contatto con lui
sono tutti vaccinati?
Che dire poi di quel 59% di persone dai 15 ai 30 anni anche loro tra i colpevoli dell'epidemia? Nella
risposta alla domanda "perché chi ha ricevuto il vaccino può ammalarsi ancora?" l'OMS menziona i
neonati che non hanno ricevuto il vaccino ma non gli adulti presumibilmente vaccinati. L'unica cosa
che dice è: "Sebbene il tasso di copertura vaccinale in Mongolia è molto alto, ovvero il 96% (98%
N.d.R.), questo focolaio ha dimostrato che c'era un notevole divario di immunizzazione tra alcuni
gruppi di popolazioni". Quali gruppi? Molto vago, questo non spiega niente e comunque
chiaramente NON dice che quel 59% era costituito da persone non vaccinate, ma anzi coglie al volo
l'occasione per indire sfacciatamente una nuova campagna di vaccinazione per il morbillo nel 2016:
"Questa scoperta suggerisce che esiste un divario di immunità contro il morbillo tra: persone nate
nel 1986-1998 (attualmente 18-30 anni) durante il periodo di rapidi cambiamenti politici e socio-
economici in Mongolia che presentavano notevoli sfide al settore sanitario [...]
L'unico modo per colmare il divario di immunità per entrambi i gruppi è condurre una campagna di
vaccinazione con vaccino contenente morbillo. Pertanto, il governo della Mongolia ha deciso di
condurre l'attività di immunizzazione supplementare per le persone di età compresa tra 18 e 30 anni
a maggio 2016".
Ma avete capito!? Invece di ammettere la falsità della teoria dell'immunità di gregge, dice che è a
causa di cambiamenti socio-economici se le persone tra i 18 e 30 anni vaccinate si sono ammalate
lo stesso e, ciliegina sulla torta, quale soluzione adotta? Fa un vaccino supplementare a coloro i
quali, già vaccinati per 2 volte, hanno osato ammalarsi ancora!
Sebbene indirettamente quindi, l'OMS afferma che nonostante la copertura vaccinale al 98%, si può
verificare una grave epidemia di morbillo. L'unica domanda logica da porsi è quella alla quale non
hanno risposto: a cosa serve quindi appellarsi a quell'immunità di gregge tanto reclamizzata, se poi
una copertura vaccinale del 98% non riesce ad impedire il diffondersi del virus? A cosa serve
dichiarare una nazione libera da una malattia, se solo un anno dopo può verificarsi "la più grave
epidemia ma registrata dall'introduzione dei vaccini " per quella stessa malattia?
Com'è possibile inoltre che in una popolazione che conta quasi 3 milioni di abitanti (quasi la
popolazione di Roma su un territorio vasto più di 5 volte quello italiano) con una densità di neanche
2 abitanti per chilometro quadrato (densità della popolazione italiana: 200 abitanti per chilometro
quadrato) con copertura vaccinale al 98% riesca a circolare un virus ed infettare più di 27000
persone? E sì che il 60% della popolazione mongola vive lontano dai centri abitati ed è per lo più
nomade. Non è che facciano poi tutta questa vita sociale; e per fortuna, c'è da aggiungere, perché se
no è ragionevole pensare che l'epidemia sarebbe stata ancora più vasta.
Non sarà perché l'immunità data dal vaccino non è e non può essere comparata con l'immunità data
da virus selvaggio? Non sarà perché la protezione anticorpale da vaccino passata dalle madri
vaccinate ai neonati, è più debole e di durata minore?
Concludo con un articolo pubblicato sul Britsh Medical Journal che credo riassuma tutto (
https://www.bmj.com/content/362/bmj.k3976/rr-11 ):
"C'è un fatto raramente preso in considerazione dai funzionari della sanità pubblica: la vaccinazione
non è un intervento che elimina l'esposizione alle malattie per gli individui. La vaccinazione
sostituisce l'esposizione selvaggia con l'esposizione artificiale e non sono uguali. Da molti decenni
si fanno campagne di vaccinazione di massa ed è allarmante che le comunità medica e scientifica
invece di fare un passo indietro per esaminare l'impatto complessivo sulla salute pubblica e
individuale per vedere se le attuali strategie debbano essere rivalutate, rivolgano piuttosto
l'attenzione a coloro che mettono in discussione o rifiutano la vaccinazione.
Gli esperti hanno riconosciuto che l'attuale vaccino contro il morbillo non può sradicare il morbillo
[...]
Gli studi hanno scoperto che la concentrazione e la durata della protezione anticorpale materna per i
bambini con madri vaccinate è più bassa e di durata inferiore alla protezione fornita dalle madri non
vaccinate, ed è stato riscontrato che una terza dose di MMR non può aumentare la protezione per
qualsiasi durata del tempo, lasciando la maggior parte degli adulti non protetti. Siamo entrati in
un'era vaccinale di neonati e anziani più vulnerabili, popolazioni che erano protette quando il
morbillo circolava naturalmente. [...]
Per la stragrande maggioranza dei bambini sani che possono facilmente gestire un caso di morbillo
durante l'infanzia, la vaccinazione non fornisce alcun beneficio personale e li espone solo al rischio
di lesioni da vaccino e alla vulnerabilità al morbillo in età adulta.
L'industria non rende disponibile un singolo vaccino contro il morbillo, questo lascia solo il
controverso MMR che sembra non aver avuto studi clinici. La MMR contiene DNA fetale
frammentato nella porzione di rosolia, che alcuni trovano moralmente discutibile e altri
medicamente problematici a causa del potenziale di autoimmunità e mutagenesi inserzionale.
Inoltre, il vaccino è altamente contaminato con glifosato e non ci sono studi che dimostrino che
l'iniezione di glifosato sia sicura o come possa alterare la risposta immunitaria agli altri ingredienti.
Aggiungete che la Merck è stata accusata di aver falsificato l'efficacia della porzione di parotite del
loro vaccino e... Houston, abbiamo un problema. [...]
L'OMS ha scelto come obiettivo l'eradicazione globale prima di disporre di uno strumento sicuro in
grado di raggiungerlo. Invece di spingere per una maggiore diffusione dei vaccini, il tempo e il
denaro sarebbero spesi molto meglio nell'implementazione di programmi di diagnosi e notifica
rapida utilizzando nuove tecnologie per utilizzare il rilevamento e l'isolamento vecchio stile,
ricercando i trattamenti di morbillo migliori e più sicuri e costruendo le basi dell'immunità sana in
comunità povere: acqua pulita, servizi igienico-sanitari adeguati e alimentazione adeguata".
Quando si dice immunità di gregge, chi lo dice in genere crede di parlare alle pecore.

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