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LEZIONE 1- 11/10 - CHEMIOTERAPIA E TOSSICOLOGIA (CHEMIOTERAPIA)

MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

Le malattie a trasmissione sessuale, come l’AIDS, interessano moltissime persone che le contraggono
mediante il rapporto sessuale non protetto. Una delle più diffuse sembra essere la tricomoniasi, ma anche
le infezioni da clamidia e da gonorrea. La più conosciuta, invece, è ovviamente e purtroppo l’AIDS. Alcune di
queste patologie, soprattutto quelle di origine batterica, si curano molto bene, ma altre, non sono
veramente curabili; l’AIDS, ad esempio, la si tiene sotto controllo, ma non si cura realmente, ossia non si
eradica l’infezione virale (ennesima parafrasi sull’uso del preservativo perché curare l’AIDS è come curare un
tumore per tutta la vita). Alcune di esse portano anche alla sterilità come la clamidia o la tricomoniasi.
Vengono anche indicate con la sigla MST o STD e sono causate o da virus, come AIDS ed epatiti, da funghi
batteri e parassiti. In genere si trasmettono per via sessuale e si differenziano per contagiosità, decorso
della malattia, possibilità di cura e prevenzione. I germi infettanti sono presenti di solito nel liquido
seminale o nel sangue e molte di esse, come l’herpes genitale, inizialmente si verificano proprio nella zona
genitale; ma il contagio non si ferma qui, spesso si diffonde fino alle vie urinarie come uretra e vescica per
contiguità e vicinanza. Il rapporto sessuale rappresenta la principale modalità di contagio, soprattutto in
caso di non protezione, dove vengono a contatto mucose non integre, liquidi organici e lo sperma. Tutto
ciò, ovviamente, vale non solo per il rapporto tradizionale ma anche per quello orare e quello anale.
Raramente si ha il contagio tramite condivisione di oggetti come asciugamani e biancheria intima, c’è
bisogno del contatto. Molte di queste malattie erano molto diffuse in passato e anche molto pericolose,
tipo sifilide e gonorrea, ma grazie alla scoperta degli antibiotici ora si curano molto rapidamente. Nel caso
della sifilide, dipende anche dalla tempestività del riscontro dell’infezione; se presa in tempo la patologia si
cura con l’antibiotico, ma se avanza, può estendersi anche al cervello e degenerare con la morte. Alcune di
esse, come la candidosi, invece, si possono anche curare con una semplice applicazione topica di crema.
Anche le epatiti possono essere classificate come MST e possono essere trattate con la prevenzione, ossia
tramite il vaccino. La patologia sessualmente trasmissibile più temuta è l’AIDS per cui non esiste vaccino ma
solo una terapia, detta terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) che non debella l’infezione ma
migliora la qualità di vita del paziente sieropositivo. Alcune sono trasmissibili solo per via sessuale come
sifilide, gonorrea, herpes genitale, clamydia trachomatis e condilomatosi genitale; altre, invece, come
l’epatite B e C, l’AIDS e la mononucleosi, si trasmettono anche tramite altre modalità. Le MST si
manifestano principalmente nella zona del corpo dove si ha avuto il contatto come pene, vagina, labbra,
ano e cavo orale. Alcune possono essere solo fastidiose, altre invece molto pericolose perché, se non curate
in tempo, si estendono verso gli organi interni causando danni irreversibili e, nei casi più gravi, anche la
morte. I primi sintomi sono: arrossamento, ulcerazione, prurito e bruciore durante la minzione, perdite
vaginali inconsuete, dolori durante un rapporto sessuale e comparsa di vescicole nella zona genitale. Le
infezioni, anche quelle più banali, se non curate bene, possono dare sia complicazioni e sia interessare altre
persone. I principali agenti infettivi sono di origine batterica come per la sifilide e per la gonorrea, funghi
come per la candida e i virus come epatite e AIDS, che sono i più difficili da trattare visto che si insinuano
nelle nostre cellule. Piccola parentesi sulla selettività d’azione: in chemioterapia la selettività d’azione per i
virus è molto difficile da ottenere perché esso sfrutta i componenti della nostra cellula per replicarsi e spesso
non possiede strutture proprie che possono diventare il target per farmaci. Per gli antibiotici, come gli
amminoglicosidi che sono inibitori della subunità 30S dei ribosomi, è più semplice perché l’uomo non ne è
provvisto, a differenza dei batteri. Inoltre, questa selettività, una volta trovata, non è detto che permanga
nel tempo. I microbi diventano resistenti, ossia il farmaco uccide tutti i microrganismi che posseggono quel
determinato target; ma, in seguito a mutazioni spontanee, il target viene modificato e il farmaco non lo
riconosce più, diventando non funzionale. Questo venne affermato anche da Fleming al suo discorso quando
gli fu conferito il Nobel. Per questo motivo servirebbero di continuo nuove molecole antimicrobiche,
nonostante da qui a 20 anni fa la produzione è calata per favorire gli antitumorali. Le cure per queste
patologie funzionano bene sono se è presente un buon sistema immunitario, aspetto molto importante per
la chemioterapia in generale. Il nostro SI ha la sua porzione più importante nell’apparato digerente; quindi,
si deve cercare di “stare bene con la pancia” in modo che il nostro sistema immunitario lavori al meglio.
Tutti i farmaci chemioterapici di cui si dispone sono inefficaci se non si ha un buon SI e non si riescono a
trattare bene le patologie. La dimostrazione di questo si è avuta proprio grazie all’AIDS perché il virus che la
causa distrugge le cellule del SI ed essere tempestivi nel capire di aver contratto la patologia gioca un ruolo
fondamentale per curare la stessa. Una volta di strutte le cellule del SI, come i linfociti T nel caso dell’AIDS,
pure se si fa uso dei chemioterapici, difficilmente si sta meglio. Per salvaguardare il nostro SI bisogna
dormire bene e tanto la notte e preservare la nostra flora microbica intestinale mangiando molta verdura
(sia cruda e cotta) ed evitando l’assunzione di alcol (digressione molto da boomer della professoressa
sull’alcol). Alcuni chemioterapici, come gli antibiotici, vanno a distruggere, se pur in maniera più o meno
marcata, la nostra flora intestinale; quindi, è buona pratica, dopo una cura antibiotica di 3/5 giorni,
assumere i fermenti lattici per ripristinare l’equilibrio microbico. I principali comportamenti che favoriscono
il contagio delle MST sono avere più partners sessuali, avere un partner che a sua volta ha avuto/ ha più
partners occasionali, rapporti occasionali e rapporti sessuali o oro-genitali. Le conseguenze di queste
patologie sono più o meno gravi a seconda della patologia stessa. Essa si può evolvere con la guarigione,
anche senza una vera e propria cura; la candida, ad esempio, può manifestarsi anche in seguito un
consumo molto elevato di dolci (a Natale ad esempio) perché il batterio che la causa si nutre
principalmente di zuccheri. Se, in questo caso, ci si priva per qualche giorno dagli zuccheri, la candida passa
da sola anche senza la cura. Molte altre, invece, possono recare dolore, danno all’apparato riproduttivo,
tumori e morte. Per evitarle basta avere rapporti con un partner sano, usare contraccettivi in caso di
partner occasionale e avere una buona igiene personale. Nel caso in cui si è stati contagiati si deve
sospendere l’attività sessuale, informare il medico e il partner e non fare autoterapia casuale.

Sifilide

La sifilide è una MST causata dalla spirocheta (batterio a spirale) Treponema Pallidum, nello stadio iniziale si
forma un nodulo indolore, detto sifiloma, nel punto di inoculazione, che di solito o è il pene o la vagina. In
seguito, le ghiandole linfatiche circostanti si ingrossano, ma il sifiloma scompare temporaneamente anche
senza alcuna cura. Dopo sei settimane, la patologia entra nello stadio secondario, i batteri penetrano
nell’organismo provocando sia febbre e sia eruzione cutanea, le quali scompaiono anch’esse nel giro di una
settimana. Senza cure, arrivati al secondo stadio, iniziano danni agli organi interni fino ad arrivare allo
stadio terziario, dove si danneggiano il midollo spinale e cervello causando rispettivamente disturbi motori
e demenza. Il test è fatto da un esame detto “reazione di Wassermann” che da un risultato sicuro anche a
tre settimane dal contagio. La cura è molto semplice, basta somministrare una penicillina e, se contratta in
gravidanza, può essere trasmessa al feto dando danni molto gravi.

Gonorrea

La gonorrea è un’altra malattia sessualmente trasmissibile, molto diffusa per via del così detto “turismo
sessuale”, causata da un batterio, detto Neisseria Gonorrhoeae e si manifesta dopo circa 2/7 giorni con
minzione dolorosa e secreto giallo-verde purulento dal pene e dalla vagina; ma talvolta non si osservano
questi sintomi nella donna. Se non curata tempestivamente possono insorgere nell’uomo infezioni alla
prostata e del condotto spermatico ed epididimiti (infiammazione dei dotti che permettono la eiaculazione)
che possono condurre a sterilità. Nella donna, invece, possono insorgere complicanze all’utero, tube e
ovaie che, anche in questo caso possono sfociare in sterilità. Se la patologia prosegue in uno stadio più
avanzato, possono essere sia coinvolte le articolazioni e sia il fegato, sfociando in periepatite acuta. Anche
la gonorrea si cura con antibiotici come penicilline, cefalosporine, ceftriaxone, ciprofloxacina e
spectinomicina.

Ulcera molle
MST causata da un bacillo detto Haemophilus Ducreyi molto diffusa nei paesi tropicali e poco diffusa in
Europa. È caratterizzata da comparsa entro 2/6 giorni dall’infezione di ulcere molli e dolorose e
ingrossamento dei linfonodi della zona inguinale. Anche in questo caso si fanno esami al microscopio dove
si riconosce il bacillo e si cura con antibiotici sistemici come eritromicina e ceftriaxone.

Infezioni da Clamidia Trachomatis

Queste patologie sono molto diffuse in Europa, causate da vari ceppi di Clamidia Trachomatis, che si
manifestano con dolore alla minzione fino a sfociare nella sterilità. Caratterizzate dalla comparsa di noduli
dopo circa 14 giorni dopo il contagio che vanno incontro a ulcerazione, ma che spesso vanno a regredire e
quindi sono trascurati. È anch’essa una patologia che è molto ben curata con antibiotici, ma è difficile da
diagnosticare.
Mononucleosi

La mononucleosi, anche detta malattia del bacio, è una patologia caratteristiche dell’età adolescenziale
causata del virus di Epstein-Barr (EBV). Questo virus è molto difficile da diagnosticare, il contagio avviene
per scambio di saliva o urina e ha un tempo di incubazione davvero molto lungo, circa 30/50 giorni. I
sintomi sono simili all’influenza, quindi ingrossamento dei linfonodi del collo, mal di gola e febbre elevata;
ma il sintomo che la contraddistingue è una forte stanchezza. La diagnosi è fatta mediante il
riconoscimento di antigeni caratteristici di questo virus e la diagnosi è molto attendibile. In questo caso non
c’è una terapia vera e propria, ma si tratta come un’influenza, ossia riposo, antipiretici e antinfiammatori.
La mononucleosi, però deve essere trattata bene e deve guarire bene; nel caso in cui non guarisse nel
modo corretto, potrebbe interessare organi più importanti e sfociare in epatiti che potrebbero causare la
morte.

AIDS O SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA

L’AIDS è una patologia causata del virus dell’HIV, o virus dell’immunodeficienza umana, di cui sono noti due
sierotipi, HIV 1, più diffuso in Europa e Americhe, e HIV2, più diffuso in oriente. Questa patologia ha un
tempo di manifestazione dei sintomi lunga, possono passare tra i 10 e i 20 anni, ossia c’è un periodo silente
molto lungo. In alcuni individui, la “riattivazione” del virus avviene molto rapidamente, mentre in altri
soggetti avviene molto lentamente; di questo non è ancora chiaro il perché. Nonostante siano quasi 40 anni
(primi casi nell’83 in una comunità omosessuale americana), non ancora c’è una cura capace di debellare la
patologia o un vaccino in grado di prevenirla. Il virus dell’HIV è un virus a RNA caratterizzato da proteine di
superficie, di cui le più importanti dal punto di vista sia della cura e sia del meccanismo di invasione del
virus, sono gp120 e gp41 (momento di panico perché il tizio ha confuso l’aula) e da proteine utili per la fase
di replicazione, ossia trascrittasi inversa, integrasi e proteasi. Gp120 e gp41 interagiscono sia con il
recettore CD4 (infetta solo le cellule CD4+, soprattutto macrofagi e linfociti T) e sia con un co-recettore, che
può essere ad esempio CXCR4 nel caso del linfocita T, ottenendo l’invaginazione della membrana e ingresso
del virus nella cellula. L’AIDS viene trasmesso attraverso il sangue, ad esempio quando due tossico-
dipendenti si passano la stessa siringa o trasfusioni, liquido vaginale o seminale, ossia rapporto non un
protetto con un soggetto sieropositivo, e tramite il latte materno, ossia per trasmissione verticale madre-
figlio. La diagnosi può essere fatta nella breve finestra di tempo che intercorre tra il presunto contagio e i
2/3 giorni successivi. È importante scoprire quanto prima se si è stati contagiati o meno; prima si scopre la
patologia e meglio può essere curata, non si deve dare tempo al virus di replicarsi e distruggere le nostre
cellule (parentesi sul film di Penelope Cruz e la prof lo spoilera anche -> spoiler: muore). Se la replicazione va
avanti, ci sarà una massiva distruzione delle cellule del SI, e si è più predisposti molto di più a infezioni come
le infezioni da Herpes e polmonite da Pneumocystis Carinii, che sono più accentuate proprio nei
sieropositivi.
Herpes genitalis

Malattia sessualmente trasmissibile caratterizzata dalla comparsa entro 3/7 giorni dall’infezione vescicole
pruriginose e dolorose contenti il liquido contagioso. Si tratta con un prodotto molto efficace che è
l’aciclovir e può dare delle complicanze dovute alla sua riattivazione, la quale può dipendere da vari fattori
come stress e difese immunitarie un po’ più basse. Quando si riattiva, se non trattato bene, può anche
arrivare al SNC ed essere molto pericoloso perché scaturisce in encefaliti erpetiche. Si manifesta
principalmente con forte prurito e l’uso del preservativo può ridurre di molto (almeno 27%) il contagio.

Epatite virali

Anch’esse sono delle MST molto gravi perché il virus si annida e replica nell’epatocita, ossia va infettare il
più importante tessuto metabolicamente attivo del nostro organismo ottenendo molte complicazioni.

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