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La Scienza della Vita

Unità Bio 19
Le difese dell’organismo

Che cos’è l’AIDS 1


L’AIDS (termine che viene dall’inglese Ac- Il sieropositivo Il contagio
quired Immune Deficiency Syndrome, Sin- Quando un individuo si infetta con il virus Il virus HIV, fortunatamente, non è molto re-
drome da Immuno Deficienza Acquisita) è HIV, il suo organismo produce anticorpi sistente nell’ambiente esterno: l’AIDS perciò
una grave malattia del sistema immunitario, contro il virus, ma questi anticorpi non sono si può trasmettere solo attraverso il sangue
causata dal virus HIV (Human Immunodefi- in grado di bloccarlo. e i rapporti sessuali.
ciency Virus, virus dell’immunodeficienza La presenza di questi anticorpi anti-HIV ci Attraverso il sangue vuol dire per mezzo di
umana). Il virus HIV infetta i linfociti T-helper consente però di sapere, attraverso un trasfusioni di sangue e di emoderivati infetti,
e li distrugge, determinando una progres- semplice esame del sangue, se l’individuo ma anche oggetti contaminati da sangue in-
siva riduzione delle difese naturali dell’or- è o non è infetto dal virus HIV: se nel siero fetto, come aghi e siringhe, e anche rasoi, for-
ganismo. sanguigno sono presenti gli anticorpi l’in- bicine e lamette o lo spazzolino da denti.
Le persone infettate dal virus HIV, quindi, dividuo è sieropositivo, è infetto e conta- Rapporti sessuali tra un soggetto infetto
non sono in grado di difendersi dall’attacco gioso. (sieropositivo o malato di AIDS) e uno non
dei microrganismi e anche la più banale in- Attenzione: il sieropositivo non è subito infetto possono provocare il contagio se
fezione può avere conseguenze gravi. malato di AIDS, ma occorrono mesi o addi- non si adottano opportune precauzioni, in
La deficienza del sistema immunitario faci- rittura anni prima che il virus HIV danneggi particolare l’uso del preservativo.
lita inoltre la comparsa di tumori maligni, seriamente il sistema immunitario e si ve- Una particolare modalità di trasmissione si
che, insieme alle ripetute infezioni che pos- rifichino quelle ripetute infezioni che sono verifica in gravidanza: dalla madre infetta al
sono colpire quasi tutti gli organi, porta fa- il tratto caratteristico dell’AIDS. feto, che dalla nascita (anzi, da prima!) sarà
talmente alla morte. Fino ad allora il sieropositivo è un porta- infetto e si ammalerà di AIDS.
tore sano: sta apparentemente bene ma è L’AIDS, invece, non si trasmette nei normali
contagioso (a volte non sa neanche di es- contatti sociali e affettivi, attraverso strette
serlo!). di mano, abbracci, carezze; non si trasmette
Per evitare il contagio non è perciò suffi- in autobus, al bar, al ristorante, scambian-
ciente mantenere delle precauzioni nei dosi un bicchiere, mangiando nello stesso
rapporti con chi sappiamo essere malato piatto, usando gli stessi servizi igienici, attra-
di AIDS, perché la maggior parte delle per- verso la cornetta del telefono, attraverso gli
sone infette non sono ancora malate, sono insetti o gli animali domestici.
solo sieropositive: le precauzioni, i compor- Per questo non è giusto isolare i malati di
tamenti prudenti vanno adottati nei con- AIDS, che hanno invece bisogno della mas-
fronti di tutti, malati e non. sima solidarietà da parte di tutti.
Il virus dell’AIDS.

In queste situazioni si ha il contagio... nei contatti sociali ...in queste non si ha il contagio
e affettivi

nei rapporti sessuali


(non protetti)
con l’uso di siringhe
contaminate
attraverso gli insetti
e gli animali domestici

nel corso di trasfusioni


di sangue infetto

con il contatto
tra madre e feto durante
frequentando locali pubblici
la gravidanza e il parto
con l’uso di telefoni pubblici

© 2010 Franco Lucisano Editore • La Scienza della Vita • Modulo D: L’uomo e la salute
La Scienza della Vita
Unità Bio 19
Le difese dell’organismo

Che cos’è l’AIDS 2


La prevenzione Le cure pia combinata permette un decorso molto
Non esistendo ancora un vaccino sufficien- Al momento non esiste ancora una cura ri- più lento della malattia, oltre a un deciso mi-
temente sperimentato, la prevenzione solutiva per l’AIDS, anche se la ricerca ha glioramento della qualità di vita degli am-
dell’AIDS, viste le sue modalità di contagio, fatto passi in avanti nella conoscenza della malati, che però non ottengono ancora una
si basa essenzialmente sull’adozione di malattia. Poco dopo il 1980, quando si iniziò completa guarigione.
comportamenti individuali adeguati. a studiare la malattia, venne messo a punto Purtroppo nei Paesi più poveri, dove la malat-
Per quanto riguarda la trasmissione attra- un primo farmaco, l’AZT (azidotimidina), che tia è molto diffusa, questa terapia è accessibile
verso il sangue, oltre ai controlli sanitari su però non dava grandi risultati. Solo dopo solo a pochissimi fortunati, visto l’alto costo dei
sangue ed emoderivati, è opportuno evitare dieci anni si scoprì che una terapia combi- farmaci necessari. Da anni sono in corso molti
l’uso di aghi e siringhe già usate (questo nata, con l’uso di un “cocktail” di farmaci op- studi per l’individuazione di un vaccino, ma
vale, in particolare, per i tossicodipendenti); portunamente modulato sulle caratteris- purtroppo al momento non si è ancora giunti
educare i bambini a non raccogliere siringhe tiche individuali, forniva qualche risultato. a risultati concreti, e l’unico modo per combat-
trovate in terra (potrebbero pungersi); è con- Oggi nei Paesi industrializzati questa tera- tere l’AIDS è la prevenzione.
sigliabile un uso individuale di rasoi, forbi-
cine, lamette, spazzolino da denti e altri
Purtroppo anche i bambini si
oggetti taglienti o comunque che possono
ammalano di AIDS a causa
essere facilmente contaminati da sangue. È del contagio durante la
opportuno disinfettare con candeggina gravidanza da parte della
tutte le superfici contaminate da sangue po- madre malata, oppure
tenzialmente infetto; per il personale a con- tramite trasfusioni o contatto
tatto frequente con il sangue (medici, con sangue infetto. Questi
infermieri, tecnici di laboratorio ecc.) è op- casi sono frequenti nei Paesi
portuno l’uso di adeguate protezioni (guanti più poveri, dove spesso le
in lattice monouso, mascherine, occhiali pro- persone non sanno di essere
tettivi ecc.). infette fino alla comparsa
della malattia, e dove
Per quanto riguarda la trasmissione ses-
l’accesso alle cure è
suale dell’AIDS, è opportuno limitare il nu- consentitio solo a pochi
mero di partner e, in particolare nei rapporti privilegiati a causa del costo
occasionali, è sempre d’obbligo l’uso del elevato.
preservativo.

© 2010 Franco Lucisano Editore • La Scienza della Vita • Modulo D: L’uomo e la salute

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