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MALATTIE TRASMISSIBILI

E
NON TRASMISSIBILI

DOTT.SSA MICHELA IOSUE


MICHELA.IOSUE@UNIROMA1.IT
STORIA NATURALE DELLE
MALATTIE

e s p o s i z io n e a l / a i f a t to r i d i r i s c h io

i n s o r g e n z a d e l l a m a l a t t ia

e s i to

g u a r ig io n e c r o n ic i z z a z i o n e decesso
Fenomeni sanitari più
rilevanti nei secoli
XVIII SECOLO XXI SECOLO
• Peste • Malattie cardio- e
• Vaiolo cerebrovascolari
• Tumori maligni
• Colera
• Incidenti stradali
• Malaria
• AIDS
• Tubercolosi
• Malattie dismetaboliche
(diabete, obesità,
sindrome metabolica)
Mortalità in Italia nel XX secolo

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MALATTIE INFETTIVE
Le malattie infettive riconoscono un agente causale:

• Unico

• Specifico

• Necessario (anche se non sufficiente)

Alla penetrazione di un microrganismo segue la


malattia solo in presenza di determinate condizioni
favorenti (concause).
MALATTIE INFETTIVE

Caratteristiche:
• Trasmissibili;
• Fattori di rischio specifici: agenti eziologici di natura
biologica;
• Proliferazione di agenti viventi (estranei) all’organismo;
• Breve tempo di induzione (generalmente);
• Tendenza alla acuzie (generalmente);
• Tendenza alla remissione spontanea (spesso).
MALATTIA TRASMISSIBILE
• Malattia causata da un agente infettivo o dai suoi
prodotti tossici (tossine);
• Si manifesta a causa del passaggio dell’agente (o dei
prodotti tossici) da una riserva di infezione ad un individuo
recettivo.

I termini infezione, malattia infettiva e malattia


contagiosa non sono sinonimi.
ASPETTI GENERALI

Interazione di un agente biologico


INFEZIONE (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo,
animale).
Implica la replicazione dell’agente nell’ospite.

MALATTIA
È l’espressione clinica dell’infezione.
INFETTIVA

All’infezione non segue necessariamente la malattia.


Il decorso inapparente o clinicamente evidente di un’infezione dipende da
fattori, non sempre facilmente valutabili, legati:
❖ al microrganismo;
❖ all’ospite;
❖ alla modalità di trasmissione.
• Infezione: l’agente patogeno è presente
nell’organismo;

• Malattia infettiva: l’infezione ha determinato la


comparsa di sintomi;

• Malattia contagiosa: l’agente infettante è


eliminato all’esterno dal soggetto infetto.
Infezione ed infestazione
• Infezione: il radicamento e l'attiva moltiplicazione di un
microorganismo (monocellulare o acellulare) in un organismo
ospite. Tali rapporti assumeranno poi una connotazione di
✓ Parassitismo: solo se a quella infezione seguirà un
danno, ossia una malattia infettiva;
✓ Commensalismo (ad es. Streptococco non emolitico,
Stafilococco, E. coli, ecc.) o Simbiosi (Lattobacilli,
flora enterica produttrice di vitamine ed enzimi):
un'infezione cui non segue una malattia.

• Infestazione: radicamento ed attiva moltiplicazione di


organismi pluricellulari (vermi, pidocchi).
RAPPORTI TRA MICRORGANISMI E
INDIVIDUO

• Saprofiti = microbi il cui habitat naturale è l’ambiente;


spesso sono fondamentali per il mantenimento
dell’equilibrio dei vari ecosistemi.

• Commensali = microbi che convivono con l’organismo


superiore senza beneficio né danno (flora endogena).

• Parassiti = microbi che possono determinare un danno


per l’organismo superiore: patogeni se sono in grado di
creare danno anche a un organismo sano; opportunisti se
riescono a creare un danno solo quando vengono a
mancare le normali barriere difensive.
Caratteristiche dell’agente infettivo
• Resistenza ambientale
– Metabolismo: aerobio/anaerobio
– Forme di resistenza: spore/forme vegetative
•Infettività: capacità di un microorganismo di penetrare all’interno
di un ospite o invaderne i distretti superficiali e moltiplicarsi
attivamente.
•Patogenicità: capacità di far seguire all'infezione l'insorgenza di
una patologia caratteristica.
•Virulenza: livello di gravità che le malattie causate dall'agente
raggiungono mediamente. Caratteristiche che contribuiscono alla
virulenza:
– carica microbica
– velocità di riproduzione
– invasività: locale/sistemica
– capacità di sviluppate tossine: esotossine (a
distanza)/endotossine.
POTERE PATOGENO
• Infettività = capacità dei microbi di superare le difese superficiali
dell’ospite, di invaderlo e moltiplicarvisi (contagiosità).

• Patogenicità = capacità di creare un danno all’ospite, cioè di


provocare malattia. Dipende dall’invasività e dalla tossigenicità.

• Virulenza = grado di patogenicità di singoli ceppi microbici dovuta a


particolari attività biologiche (produzione di tossine, presenza di
particolari enzimi, etc.). DL50: dose che uccide la metà degli animali
inoculati.

• Carica infettante = anche i microbi più virulenti necessitano di una


certa numerosità per superare le difese dell’ospite (barriere
anatomiche, fagociti). È il numero minimo di microrganismi
necessario per dare inizio all’infezione. È molto variabile da una
specie all’altra e, nell’ambito della stessa specie, può variare a
seconda dello stipite. Dipende dall’infettività.
PATOGENICITÀ

Capacità propria dei microrganismi parassiti


di causare un danno all’ospite, che si esprime
con uno stato di malattia.

INVASIVITÀ TOSSIGENICITÀ
Microrganismi invasivi: capaci di invadere I patogeni invasivi e non invasivi
tutto l’organismo (es. virus del morbillo, producono o liberano per
della rosolia, ecc.). disfacimento diverse sostanze
(metaboliti tossici, esoenzimi,
Microrganismi non invasivi: esplicano la
endotossine) che sono responsabili
loro capacità lesiva preferenzialmente in
delle lesioni locali e generali e, in
alcuni organi o apparati (es.virus
definitiva, della sintomatologia con
dell’epatite). Possono determinare:
cui si manifesta il processo infettivo.
• LESIONI LOCALIZZATE (rhinovirus);
• DANNI GENERALI dovuti alla
produzione di esotossine (bacillo tetanico).
• Trasmissione delle malattie = passaggio
dell’agente dalla riserva o sorgente all’ospite.

• Contagiosità = facilità con cui la malattia è


trasmessa ad altri ospiti.

• Le malattie infettive contagiose sono quelle


trasmissibili dall’ammalato (o dal portatore) al
soggetto sano attraverso contatto diretto o
indiretto.
Riserve e sorgenti
• Riserva d’infezione = la persona, l'animale, la pianta, il
terreno oppure il materiale organico o anche quello
inanimato in cui un agente infettivo di norma vive e si
moltiplica e da cui dipende propriamente per la
sopravvivenza.
• Sorgente d’infezione = l'ultimo anello, nello spazio e nel
tempo, della trasmissione ambientale degli agenti infettivi,
ossia la persona, l'animale, il vegetale, il materiale o
l'oggetto dal quale l'agente passa direttamente all'ospite.
LE SORGENTI DELLE INFEZIONI

• UOMO AMMALATO

• PORTATORE (attualmente asintomatici)


• PRECOCE
• SANO
•CONVALESCENTE
•CRONICO

• ANIMALE INFETTO
• Portatori: soggetti che eliminano uno specifico agente
patogeno in assenza di segni clinici della malattia;
• Portatori Precoci: soggetti che si trovano nel periodo di
incubazione* di una malattia e che possono diffondere
l'agente patogeno anche prima del manifestarsi della
malattia stessa;
• Portatori convalescenti: malati che continuano ad eliminare
l'agente patogeno dopo la guarigione;
• Portatori sani: soggetti che si infettano ed eliminano l'agente
patogeno senza sviluppare la malattia.
*PERIODO DI INCUBAZIONE

• Periodo di tempo tra la penetrazione


dell’agente patogeno e l’inizio della
sintomatologia clinica.

• Varia a seconda della malattia e dipende dai


rapporti tra agente infettivo ed ospite.
soggetto che si infetta ed elimina i
PORTATORE
parassiti senza contrarre la malattia.
ASINTOMATICO

malato che continua ad eliminare


PORTATORE microrganismi anche dopo la
CONVALESCENTE guarigione clinica.

PORTATORE l’eliminazione dei microrganismi


CRONICO perdura per anni.

PORTATORE l’eliminazione dei microrganismi inizia


PRECOCE prima dell’esordio clinico.
CATENA INFETTIVA
I microrganismi per permanere e perpetuarsi in una popolazione devono avere
un habitat naturale in cui riprodursi e l’opportunità di diffondere ad altri ospiti
suscettibili.

Individuo, animale, pianta o substrato


SERBATOIO inanimato in cui un agente infettivo di norma
DI INFEZIONE risiede e si moltiplica e da cui dipende
(riserva) primariamente per la sopravvivenza. (Es.
tetano: mammiferi erbivori; Legionella pneum:
acqua)

Ospite (umano o animale) che elimina il


microrganismo, consentendone la trasmissione
ad altro ospite; può essere malato, convalescente
SORGENTE O o portatore sano
FONTE DI Può coincidere con il serbatoio (infezioni a
INFEZIONE trasmissione sessuale) o essere rappresentata da
un veicolo (acqua, alimenti, ecc.) (Es. tetano:
oggetto tagliente sporco di terra)
Veicoli più comuni e malattie trasmesse
Veicolo Malattie trasmesse
HAV, tifo-paratifi, colera, dissenteria,
Ortaggi, frutti di mare, acqua potabile
poliomielite
Carni Salmonellosi
tifo-paratifi, colera, dissenteria, brucellosi,
Latte, crema, gelati, formaggi freschi
scarlattina, difterite, tbc bovina
Effetti letterecci, biancheria, abiti Vaiolo, scarlattina, tb
Stoviglie, posate, bicchieri Difterite, scarlattina, tb
Giocattoli, oggetti personali Difterite
Ferri chirurgici, siringhe HBV e HCV, tetano
Tb, difterite, MMR, varicella, influenza,
Aria
meningiti, polmoniti, ecc.
Suolo Tetano, carbonchio
VIE DI TRASMISSIONE
Le principali vie di trasmissione nei microrganismi sono:

➢ aereodiffusione

➢ catena oro-fecale

➢ via parenterale apparente o inapparente

➢ sessuale

➢ trasmissione verticale

➢ vettori
TRASMISSIONE PER VIA DIRETTA
Il microrganismo passa dalla sorgente
(soggetto malato o portatore) all’ospite
suscettibile attraverso il contatto di cute e/o
mucose.

Eliminazione e penetrazione sono


contemporanee.
• SESSUALE

• TRANSPLACENTARE
• PERINATALE
• MORSO O GRAFFIO
Vie di penetrazione
I microrganismi possono penetrare nell’ospite
suscettibile attraverso:
– Via cutanea
– Via mucosa
– Via placentare
TRASMISSIONE INDIRETTA
Avviene con l’intervento dell’ambiente.
Riguarda microrganismi in grado di sopravvivere
all’esterno di organismi viventi.
Si attua attraverso
– Veicoli
• Acqua
• Alimenti
• Aria
• Suolo
• Oggetti
– Vettori
• Meccanici
• Biologici
Vie di eliminazione

I microrganismi vengono rilasciati dall’ospite infetto


attraverso:
– Via respiratoria
– Via enterica
– Via genito-urinaria
– Via cutanea
– Via placentare
Processo evolutivo del passaggio dallo stato di salute alla malattia
per la patologia infettiva

• Reazione immunitaria specifica-


aspecifica efficace
• Scarsa virulenza
• Bassa carica infettante
Regressione dello
• Mancata azione di fattori stato di infezione =
concausali o favorenti Guarigione
• Reazione immunitaria specifica-
aspecifica non efficace
Persistenza dello stato
• Discreta carica e virulenza
• Scarsa o assente azione di fattori di infezione =
concausali o favorenti Portatore
Ingresso nell’organismo di:
Macroparassiti, Protozoi,
Batteri, Virus =

INFEZIONE • Reazione immunitaria scarsa o


assente
Manifestazione
• Forte carica microbica e virulenza
• Marcata azione concomitante di clinica dell’infezione =
altri fattori concausali o favorenti Malattia
Storia naturale di una malattia infettiva:
schema dei rapporti tra agente, ospite ed ambiente
Lo studio epidemiologico degli eventi infettivi può essere
rivolto sia alla “ malattia” sia “all’infezione inapparente”.

Scopo è l’individuazione della modalità con


dell’epidemiologia cui l’infezione o la malattia si verifica
nella popolazione ed i fattori che ne
influenzano:

✓ frequenza

✓ diffusione

✓ distribuzione
STORIA NATURALE DELL’INFEZIONE

Dal punto di vista epidemiologico i dati della storia


naturale dell’infezione più importanti sono:
➢ durata del periodo di incubazione;
➢ durata del periodo di contagiosità;
➢ rapporto infezione-malattia;
➢ durata della malattia;
➢ letalità;
➢ frequenza di evoluzione in malattia cronica;
➢ frequenza e durata dello stato di portatore;
➢ persistenza dell’immunità.
FATTORI AMBIENTALI
L’ambiente fisico e sociale esercita la sua influenza sia sui
microrganismi, sia sulla vie di trasmissione, sia infine sulla
capacità relativa dell’ospite ed influenza in modo
considerevole l’epidemiologia delle infezioni.

Alcuni esempi di fattori ambientali sono:


➢ il basso livello socio-economico, che espone ad un maggior rischio di
infezioni di qualsiasi genere;
➢ l’affollamento, fattore di rischio per le infezioni trasmesse per via aerea;
➢ la scarsità di acqua potabile e l’inquinamento fecale dell’ambiente per
carenza dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque reflue urbane, che
sono fattori importanti per il mantenimento dell’endemia e per le
manifestazioni epidemiche delle infezioni enteriche.
Le forme principali con cui la malattia infettiva può
manifestarsi in seno ad una popolazione sono:
Quando i casi di malattia si manifestano
SPORADICITÀ isolatamente senza apparenti rapporti con altri
casi.

Quando una malattia è costantemente presente nella


popolazione residente in una determinata area
ENDEMIA geografica, manifestandosi con un numero di casi
più o meno elevato ma complessivamente
abbastanza costante.

EPIDEMIA È il verificarsi in una comunità o area geografica


di un numero di casi di malattia eccedente le
aspettative.

PANDEMIA Quando la diffusione epidemica va oltre i confini di


un paese e dilaga attraverso i continenti .
CONTAGIOSITA’ - EPIDEMIE

EPIDEMIA: più casi di malattia che si presentano in un gruppo di


individui o nella stessa popolazione entro un breve periodo di tempo
purché abbiano la stessa origine

CASO INDICE
Il primo caso di malattia che introduce il contagio nel gruppo

TASSO DI ATTACCO
% di soggetti recettivi che ammalano in un determinato periodo

CASI SECONDARI
Casi che prendono origine dal caso indice

TASSO DI ATTACCO SECONDARIO


% soggetti recettivi che ammalano a seguito dell’esposizione
al caso indice
Epidemia, endemia e
malattia sporadica
Casi

malattia sporadica Tempo


ANDAMENTO DELLE MALATTIE
INFETTIVE IN ITALIA

• Infezione a trasmissione fecale


• Parassitosi, zoonosi
• Patologia infantile
• Infezioni da manipolazione collettiva di alimenti
• Patologia infettiva nell’anziano (respiratoria, urinaria)
• Infezioni iatrogene e ospedaliere
• Infezioni sessualmente trasmesse
• Emergenza e successivo consolidamento di nuove
patologie (infezioni da HIV) =
FATTORI CONDIZIONANTI L’ANDAMENTO
DELLA PATOLOGIA INFETTIVA NELLA
POPOLAZIONE DEL NOSTRO PAESE

• Invecchiamento progressivo della popolazione


• Calo della natalità
• Aumento del ricorso ai servizi diagnostici
• Nuovi farmaci (e pressioni selettive sull’ecologia microbica)
• Presidi immunitari efficaci e innocui
• Normative
• Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e
nutrizionali
• Stili di vita corretti e non corretti
MALATTIE NON TRASMISSIBILI/
CRONICHE
La patologia cronica in quanto tale
non esita in guarigione.

E’ possibile superare una fase di acuzie o di


riacutizzazione, compensare una situazione alterata,
fare sì che la malattia diventi compatibile con un
determinato livello di richiesta funzionale, ma non
guarire.
Quindi bisogna rivolgere gli sforzi per ottenere la
migliore funzione residua possibile.
Le malattie croniche più diffuse sono:
1. Artrosi-artrite;
2. Ipertensione;
3. Malattie allergiche;
4. Osteoporosi;
5. Bronchite cronica e asma bronchiale;
6. Diabete.
PRINCIPALI MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI LEGATE A
CATTIVA ALIMENTAZIONE E A SCORRETTI STILI DI VITA

• Malattie cardiovascolari e ischemiche;


• Obesità;
• Diabete;
• Tumori;
• Osteoporosi;
• Cirrosi ed altre patologie legate all’abuso di alcool;
• Ipercolesterolemia.
Problema di Salute mondiale per non aderenza alla
terapia farmacologica, alla dieta, agli stili di vita.
In particolare da pazienti obbligati a terapie
croniche.

• Nella maggior parte delle malattie croniche


l’adesione dei pazienti ai regimi terapeutici è
alquanto scarsa;
• Solo il 50% dei pazienti rimane aderente alle
terapie nel corso del tempo.
Principali differenze tra malattie infettive e malattie cronico-
degenerative.
MALATTIE INFETTIVE E MALATTIE
PARASSITARIE CRONICO-DEGENERATIVE
Attualmente sono diminuite di frequenza e In aumento il numero assoluto di malati e
gravità nei paesi industrializzati. Sempre la prevalenza di malattie vascolari,
EPIDEMIOLOGIA
presenti, e senza prospettiva di diminuzione tumorali e dismetaboliche sia nei paesi
immediata nei paesi non industrializzati. sviluppati che in quelli in via di sviluppo.
ETÀ PREVALENTE Infantile. Anziani. Adulta. Anziani
• Causa unica (un microrganismo o
Cause molteplici e comuni a più malattie =
macroparassita), necessaria e sufficiente,
fattori di rischio (ambientali, alimentari,
CAUSA O CAUSE specifica per ogni malattia;
comportamentali, e genetici, in interazione
• favorite da situazioni ambientali e
fra loro).
individuali.
Dopo un breve periodo di incubazione di Dopo un lungo periodo di latenza (anni),
MODALITÀ DI
giorni - settimane comparsa dei sintomi in comparsa della malattia con sintomi in
INSORGENZA
genere bene evidenti. genere vaghi e mal interpretabili.
CONTAGIOSITÀ Presente. Assente.
Non esistono farmaci efficaci per
In genere guariscono, spesso grazie a
determinare la guarigione; in alcuni casi
CURABILITÀ farmaci appropriati (antibiotici per le
sono disponibili farmaci per controllare la
infezioni batteriche, antimalarici, ecc.).
malattia (es. diabete).
In genere completa (se l’individuo non Di regola non è possibile la guarigione del
muore in fase acuta) con possibilità di soggetto, ma si può prolungare la
GUARIGIONE
cronicizzazione in alcuni casi (epatite B e C, sopravvivenza e in diversi casi ridurre
HIV, ecc.) l’incidenza di complicanze
Vie di trasmissione delle infezioni

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