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I rischi per la salute, o rischi igienico ambientali, sono quelli responsabili della potenziale
compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni, o a
lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di rischio, di
natura chimica, fisica o biologica, con conseguente esposizione del personale addetto.
AGENTE BIOLOGICO
Qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura
cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni,
allergie o intossicazioni.
ENDOPARASSITI ECTOPARASSITI
Vettori e veicoli
Sono animali (insetti, topi, acari, zecche, ecc.) che possono
trasmettere malattie infettive
ALLERGENI INDOOR
Acari della polvere
HABITAT
Polvere di pavimenti e arredi
ALIMENTAZIONE
✓ residui di cibo
✓ squame cutanee
✓ muffe
✓ frammenti di insetti 200-300 m
✓ pollini
MICROCLIMA IDEALE
Temperatura di 15-30°C, Umidità Relativa di 60-80%
ALLERGENI
Contenuti nel corpo e negli escrementi degli acari
Derivati dermici animali
GATTO
• L’allergene del gatto Fel d I, presente su peli e
forfora del gatto, si deposita su pavimenti e arredi.
• Può rimanere molto tempo nell’ambiente e può
essere trasportato passivamente dagli indumenti
anche in luoghi in cui l’animale non è presente (per
es. uffici, scuole)
CANE
Can f I è presente sul pelo e sulla forfora del cane
RODITORI
Gli allergeni sono presenti in peli, forfora, urine,
saliva di ratti (Rat n 1) e topi (Mus m 1)
Rapporto agenti biologici/uomo
Non tutti i microrganismi sono pericolosi
• vettori
• serbatoi
• veicoli
Per ingestione
mani
alimenti e bevande
sigarette
schizzi accidentali
Per inoculazione
• punture accidentali
• abrasioni, tagli e ferite che vengano
a contatto con materiale, polvere o
superfici infette
• lacerazioni causate da frammenti di
vetreria rotta contaminata;
• morsi o graffi di animali di
laboratorio infettati
sperimentalmente
Per via aerea
• Centrifugazione
• Miscelazione
• Agitazione
• Espulsione di liquidi
• Apertura di contenitori di materiale infetto con
pressione interna diversa da quella dell’ambiente
circostante
E’ indispensabile cercare di evitare la formazione di aerosol
adottando gli appositi mezzi ideati a questo scopo e attenendosi
alle corrette norme antisettiche. I microrganismi trasportati con gli
aerosol costituiscono una notevole sorgente d'infezione,
soprattutto per le vie respiratorie, e rappresentano un rischio
spesso sottovalutato nei laboratori in cui si manipola materiale
biologico.
Effetti sulla salute
Gli agenti biologici possono provocare effetti sulla salute di natura
infettiva, allergica e tossica.
AZIONE INFETTIVA
Epatiti, infezioni cutanee, respiratorie,
gastrointestinali, ecc.
AZIONE ALLERGICA
Asma, riniti, congiuntiviti, dermatiti, ecc.
AZIONE TOSSICA
Intossicazioni
CENNI NORMATIVI
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Titolo I PRINCIPI COMUNI: DISPOSIZIONI GENERALI
Titolo II LUOGHI DI LAVORO
ATTREZZATURE DI LAVORO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
Titolo III
INDIVIDUALE
Titolo IV CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
Titolo V SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Titolo VI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Titolo VII ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI
AGENTI FISICI:
• RUMORE
Titolo VIII • VIBRAZIONI
• CAMPI ELETTROMAGNETICI
• RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
SOSTANZE PERICOLOSE:
• AGENTI CHIMICI
Titolo IX
• AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI
• AMIANTO
Titolo X ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI
Titolo XI ATMOSFERE ESPLOSIVE
Titolo XII NORME TRANSITORIE E FINALI
ALLEGATI
Titolo X e allegati
TITOLO X
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI
ALLEGATO XLIV
ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITÀ CHE POSSONO
COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI
ALLEGATO XLV
SEGNALE DI RISCHIO BIOLOGICO
ALLEGATO XLVI
ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI
Artt. 266-286
ALLEGATO XLVII
SPECIFICHE SULLE MISURE DI CONTENIMENTO E SUI
LIVELLI DI CONTENIMENTO
ALLEGATO XLVIII
SPECIFICHE PER PROCESSI INDUSTRIALI
Campo di applicazione (art. 266)
Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di
esposizione ad agenti biologici
IL RISCHIO DA AGENTI BIOLOGICI RIGUARDA
SOLO SPECIFICHE ATTIVITÀ LAVORATIVE?
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Gli agenti biologici interessano tutti
gli ambienti di vita o di lavoro
Perché possa insorgere una malattia infettiva deve concorrere una serie di fattori,
alcuni propri dell’agente infettante, quali la virulenza e la carica infettante, altri propri
dell’organismo ospite, come l’età, la costituzione, il sesso e la razza
Altri fattori dipendono dalle condizioni esterne,
come il clima e la situazione ambientale
INFETTIVITA’: PATOGENICITA’:
capacità di un capacità di produrre
microrganismo di malattia a seguito di
penetrare e infezione e gravità
moltiplicarsi nell'ospite della stessa
TRASMISSIBILITA’:
caratteristica di un NEUTRALIZZABILITA’:
microrganismo di essere disponibilità, o meno, di
trasmesso da un soggetto efficaci misure profilattiche per
infetto ad un soggetto non prevenire la malattia o
infetto e suscettibile terapeutiche per la sua cura
La classificazione degli agenti biologici
Non sono considerati gli agenti biologici non patogeni per l’uomo
Allegato XLVI
Elenco degli agenti biologici classificati
Gruppo 4: Un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani
e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di
propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure
profilattiche o terapeutiche. (Virus delle febbri emorragiche: V.Ebola, V.Lassa).
Gruppo 1
patogeni opportunisti
Gruppo 2
1 Poco probabile No -
2 sì Poco probabile sì
3 Sì, gravi sì sì
4 Sì, gravi sì no
Adempimenti relativi al Titolo X
➢ Identificare e classificare gli agenti biologici nei quattro gruppi di rischio, secondo
l’allegato XLVI (Artt. 266-268)
➢ Comunicazione (Art. 269) Il Datore di Lavoro comunica all’organo di vigilanza
competente Attività che comportano l’uso (esposizione deliberata) di agenti
biologici dei gruppi 2 o 3
➢ Per le attività che comportano l’uso di agenti biologici del gruppo 4, il Datore di
Lavoro richiede autorizzazione all’uso (Art. 270) al Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche agricole
➢ Obbligo di effettuare la valutazione dei rischi e redigere il documento di
valutazione dei rischi (DVR) (Art. 271)
➢ Adottare misure tecniche, organizzative e procedurali adeguate (Art. 272)
➢ Implementare le misure igieniche generali (Art. 273) e specifiche (Artt. 274-277)
Una serie di allegati specifica le varie procedure e misure applicative di buona
prassi microbiologica, del contenimento del rischio e della sorveglianza sanitaria
dei lavoratori esposti nonché della predisposizione di misure di emergenza
➢ Informazione e Formazione dei lavoratori (Art. 278)
➢ Prevenzione e controlli (Art. 279) Qualora l’esito della valutazione del rischio ne rilevi
la necessità, i lavoratori esposti ad agenti biologici sono sottoposti alla sorveglianza
sanitaria di cui all’art. 41
Titolo X-bis
Protezione dalle ferite da taglio e da punta
nel settore ospedaliero e sanitario
Quindi:
La PROBABILITA’ dipende:
A) dall’agente biologico
B) dall’organismo ospite (uomo)
C) dalla loro interazione
D) dall’ambiente in cui avviene l’incontro
Valutazione del rischio: matrice
Gravità
1 2 3 4
Probabilità
3 3 (basso) 6 (medio) 9 (alto) 12 (alto)
271
63
Art. 272
Misure tecniche organizzative e procedurali
271
64
Art. 278
Informazione e Formazione
271
VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO PER LA
DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROTEZIONE
• Definire e caratterizzare le misure di sicurezza è di
importanza fondamentale nelle strutture ove il rischio
biologico è parte integrante dell’attività lavorativa.
a) idoneità
b) idoneità parziale, temporanea o
permanente, con prescrizioni o limitazioni
c) inidoneità temporanea
d) inidoneità permanente
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
La prevenzione del rischio biologico
In ambito occupazionale si realizza attraverso l’attuazione di
corretto smaltimento
rifiuti a rischio
•informazione e formazione
•sorveglianza sanitaria
•profilassi vaccinale
INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE
Momento centrale della normativa prevenzionistica
Sono la base per la nascita della cultura della sicurezza
definisce
Livello di rischio
derivano
Misure di contenimento
CONTENIMENTO
Misure di sicurezza per l’utilizzo, la manipolazione e la conservazione degli
agenti biologici atte a ridurre al minimo le possibilità di contagio
Poiché l'esposizione dei lavoratori è essenzialmente dipendente dal contatto diretto (o indiretto)
con i microrganismi utilizzati, il fattore essenziale da controllare è il loro contenimento
cabina ermetica
flusso di aria
laminare
provetta chiusa
Barriere fisiche
Aria potenzialmente
contaminata
Aria in entrata
Barriere fisiche
CABINA DI BIOSICUREZZA DI CLASSE II
Progettata per la protezione dell’operatore, dell’ambiente e del materiale
Aria ambiente
Aria potenzialmente
contaminata
Aria filtrata
Barriere fisiche
CABINA DI BIOSICUREZZA DI CLASSE III
Protezione totale per l'utente e per l’ambiente
Disinfezione
Un trattamento di disinfezione ha come scopo immediato quello di
distruggere gli agenti patogeni che sono presenti, o si presume
essere presenti, in un determinato ambiente o substrato, per
impedirne la persistenza e la diffusione nell’ambiente
Cloro
Il cloro è un disinfettante universale; esso è attivo contro tutti i microrganismi. E’
normalmente disponibile come ipoclorito di sodio (NaClO) o dicloro iso cianurato di
sodio (NaCNCl2). Il cloro gassoso è utilizzato per la disinfezione delle acque. L'ipoclorito
di sodio, oltre che per la clorazione dell'acqua, viene usato nell'ambito domestico per la
disinfezione di stoviglie, biancheria, superfici, dato il suo basso costo e la facilità d'uso;
esso è contenuto, assieme ad altri ipocloriti, nelle comuni varechine o candeggine.
Iodio
Lo iodio è un composto poco solubile in acqua e facilmente solubile in alcool. E’ un
disinfettante energico ed esplica una azione battericida e sporicida ad ampio spettro.
Alcoli
Sono correntemente usati l'alcol etilico (etanolo) e l'alcol isopropilico (isopropanolo).
Essi hanno proprietà disinfettanti simili. Esplicano un intenso e rapido effetto battericida
sulle cellule in forma vegetativa (batteri, funghi e virus), grazie alla loro azione
denaturante sulle proteine, ma non hanno alcuna attività sulle spore. La loro efficacia
disinfettante è massima quando sono diluiti in acqua al 50-60%, mentre è molto scarsa
quella degli alcoli anidri.
Barriere biologiche
VACCINI
(profilassi immunitaria attiva)
MICRORGANISMO TOSSINA
estensivo
Provvedimento
di massa
Professioni
selettivo Classi di età viaggiatori
Attività sportive
Abitudini di vita
Barriere biologiche
PROTEZIONE DELL’UDITO
E’ opportuno utilizzare tali DPI per garantire una maggiore protezione contro gli schizzi.
Non tutti i camici sono impiegabili e idonei come DPI per questo
rischio, ma servono ad es. ad evitare di sporcare gli abiti civili.
Sono molto utilizzati dal personale sanitario per evitare la
trasmissione di infezioni al paziente o nell’industria alimentare per
evitare contaminazioni microbiologiche dei prodotti alimentari.
• punti fondamentali
◼ igiene personale
◼ pulizia dell’ambiente
◼ consumo di alimenti e bevande
◼ fumo
◼ abbigliamento
◼ lavoro “da soli”
◼ Procedure di lavoro
Pulizia dell’ambiente
Presuppongono:
➢ Conoscenza dei rischi
➢ Utilizzo di un manuale che
• identifichi i rischi
• specifichi le procedure da attuare per eliminare o
minimizzare i rischi
Piano di sicurezza
➢ varechina concentrata
➢ pinze per prelevare il materiale
➢ carta assorbente
➢ guanti monouso
➢ dispositivi di protezione per il viso
PRECAUZIONI UNIVERSALI
comprendono procedure operative ed accorgimenti tecnici
◼ Appropriate manipolazione ed
eliminazione degli strumenti acuminati
► rifiuti urbani
► rifiuti speciali
► rifiuti pericolosi
► rifiuti non pericolosi
ATTENZIONE!!
Tutti i rifiuti sono codificati in base al Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER), che
classifica tutte le tipologie di rifiuti, siano essi urbani, speciali o pericolosi. Ogni singolo
rifiuto è individuato mediante un codice a sei cifre che si leggono in coppia:
Esempio: CER 10 11 03
✓ Vigilare sulla corretta gestione dei rifiuti speciali da parte dei propri
collaboratori
I rifiuti provenienti da laboratori ove si manipolano materiali biologici devono
essere considerati potenzialmente infetti:
Sono tondi, con bordo rosso e banda trasversale rossa su fondo bianco.
Indicano le cose che sono vietate
TIPOLOGIA
TIPOLOGIADEI
DEISEGNALI
SEGNALI