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Sicurezza in laboratorio

Per sicurezza si deve intendere la consapevolezza che una specifica attività non
presenta pericoli o che, nel caso li presenti, possono essere attuate efficaci misure di
difesa.
Sicurezza e salute sono un diritto di tutti. L’OMS definisce la salute non come “assenza di
malattia”, ma come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale”, quindi per
sicurezza si deve intendere la salvaguardia dell’integrità psicofisica e sociale di chi è
coinvolto in una specifica attività
Rischio biologico
Agente
biologico
• Qualsiasi
microrganismo anche
se geneticamente
modificato, coltura
cellulare e
endoparassita umano
che potrebbe
provocare infezioni,
allergie o intossicazioni.
Microrganismo

Qualunque
entità
microbiologica
che può
riprodursi o
trasferire
materiale
genetico:
batteri, funghi,
virus, parassiti,
colture cellulari.
La pericolosità di un
agente biologico valutata
in base:

Infettività
Patogenicità
Trasmissibilità
Neutralizzabilità

Virulenza: insieme delle caratteristiche


di infettività e patogeneticità.
Infettività

Capacità di un microrganismo di sopravvivere alle


difese dell’organismo ospitante e di replicarsi
all’interno.
Patogenicità

Capacità di un microrganismo di produrre malattia a


seguito di infezione.

Trasmissibilità

Capacità di un microrganismo di essere trasmesso


da un soggetto portatore ad uno non infetto.

Neutralizzabilità

Disponibilità di misure di profilassi per prevenire la


malattia o terapeutiche per curarla.
D.LGS. 81/2008
Titolo X
Esposizione ad agenti biologici
Art. 266-286
Elenco principali attività a rischio agenti
biologici

• Industrie alimentari
• Agricoltura
• Attività nelle quali vi è contatto con
animali e/o prodotti di origine
animale
• Servizi sanitari (comprese unità di
isolamento e post-mortem)
• Laboratori clinici, veterinari e
diagnostici
• Impianti di smaltimento rifiuti e
raccolta rifiuti speciali potenzialmente
infetti
• Impianti per la depurazione dei gas di
scarico
A Scuola
I laboratori scolastici sono equiparati ai luoghi di lavoro
quindi anche essi soggetti a normativa vigente, gli studenti
sono assimilati ai lavoratori
L’adozione di tutte le normative sono a carico in primis
dirigente scolastico e di tutti coloro che intervengono nella
linea organizzativa del laboratorio
Principali fattori di
rischio in un laboratorio
di microbiologia
• Chimici
• Fisici
• Comportamentali
• biologici
ESPOSIZIONE DI UN
LAVORATORE AVVIENE
PER:

• Contatto diretto con


l’agente (ingestione,
aspirazione, ferite, ecc..)
• Effetti allergici e/o tossici
dovuti a sostanze liberate
dall’agente biologico (senza
che sia avvenuto il contatto
con lo stesso).
Trasmissione diretta dall’infetto
(cute, mucose, contatto sessuale)
Trasmissione indiretta
(flugge, vomito, feci, urine, sangue,
pus)
Trasmissione tramite vettore
(zanzare, zecche, ecc.)
 Fattori favorenti:
Cute lesa
Immunodeficienze congenite
Immunodeficienze secondarie
(leucemie, linfomi, terapie
antiblastiche, cortisoniche, radianti,
immunosoppressive, insufficienza
epatica e renale)
Classificazione in 4 gruppi agenti biologici
secondo rischio di infezione (art. 268)

Gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare


malattie in soggetti umani;
Gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e
costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi
nelle comunità e sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche e
terapeutiche;
Gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani
e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l’agente può propagarsi
nelle comunità ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche
e terapeutiche;
Gruppo 4: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani
e costituisce un serio rischio per i lavoratori e puo’ presentare un elevato
rischio di propagazione nelle comunità; non sono disponibili efficaci
misure profilattiche o terapeutiche.
Nel caso in cui l’agente biologico non
possa essere attribuito ad uno fra i due
gruppi, esso va classificato nel gruppo di
rischio più elevato tra le due possibilità.

L’allegato XLVI riporta l’elenco degli


agenti biologici di gruppo 2, 3, 4.
Art. 270 - Autorizzazione
 Il D.L. che intenda utilizzare un agente biologico di
gruppo 4 deve munirsi di autorizzazione del Ministero
della Sanità.
 La richiesta di autorizzazione è corredata dalle
informazioni di cui al comma 1 art. 269 e dall’elenco
degli agenti che si intende utilizzare.
 Autorizzazione rilasciata dai competenti uffici del
Ministero della Salute sentito il parere dell’Istituto
Superiore di Sanità.
 Durata autorizzazione: 5 anni (è rinnovabile).
 Il Ministero della Salute istituisce ed aggiorna un
elenco di tutti gli agenti biologici di gruppo 4 dei quali
è stata comunicata l’utilizzazione.
Art. 271
Valutazione del rischio
 Il D.L. nella valutazione del rischio tiene conto di:
-classificazione agenti biologici;
-informazioni sulle malattie che possono essere contratte;
-potenziali effetti allergici e tossici;
-conoscenza di una patologia della quale è affetto un
lavoratore, che è da porre in correlazione diretta
all’attività lavorativa svolta;
-eventuali ulteriori situazioni rese note dall’autorità sanitaria
competente che possono influire sul rischio;
-sinergismo dei diversi gruppi di agenti biologici utilizzati.
 Il D.L. effettua nuovamente
la valutazione dei rischi in
occasione di modifiche
significative dell’attività
lavorativa ed in ogni caso
trascorsi 3 anni dall’ultima
valutazione effettuata.
Il D.L.:
 evita l’utilizzazione di agenti biologici nocivi;
 limita al minimo i lavoratori esposti o
potenzialmente esposti;
Art. 272  adotta misure collettive ed individuali di
Misure protezione;

tecniche,  adotta misure igieniche per ridurre al minimo la


propagazione accidentale fuori dal luogo di
organizzative, lavoro;
 usa il segnale di rischio biologico;
procedurali  elabora idonee procedure per prelevare,
manipolare, trattare campioni di origine umana ed
animale;
Norme di comportamento
dei lavoratori
 Tenere aperti i recipienti contenenti gli agenti biologici solo per il
tempo strettamente necessario
 Evitare il travaso di prodotti pericolosi in contenitori non idonei, privi di
indicazioni sul contenuto
 Evitare di assumere cibi, bevande ed evitare di fumare in aree di
lavoro
 Abbandonare immediatamente la zona interessata in caso di
dispersione nell’ambiente di un agente biologico di gruppo 2, 3, 4
 Segnalare immediatamente al D.L. infortuni o incidenti
 Osservare le indicazioni riportate sulle etichette e sulle schede di
sicurezza
 Utilizzare i D.P.I. in funzione del rischio biologico in esame (guanti,
camice, maschere, occhiali, ecc…)
 (accurato, frequente, prolungato)
 Lavaggio delle mani
 Seguire le procedure indicate per l’accesso in laboratorio e il
trattamento dei campioni
Dove si lavora?
Cappa a flusso laminare e lampade uv
Procedure da seguire in caso
sversamento e/o di esposizione
agli agenti biologici

 Sversamento
 Esposizione
 Rottura vetreria
Trattamenti antimicrobici
fisici (UV- Autoclave- stufa)
e chimici (Alcol- Ipoclorito
di sodio- acqua ossigenata)

 Disinfezione: riduzione o inattivazione


materiale biologico

 Sterilizzazione: uccisione del


materiale microbiologico
Grazie per
l’attenzione

Buon Lavoro

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