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AIR QUALITY
Valutazione del Rischio Microbiologico
dovuto all’Inquinamento Indoor negli Ambienti di Lavoro
INDOOR AIR QUALITY
Valutare il Rischio Biologico correlato agli impianti di
condizionamento negli ambienti di lavoro
© FIROTEK
Titolo
Indoor Air Quality
Sottotitolo
Valutare il Rischio Biologico correlato agli impianti di condizionamento
negli ambienti di lavoro
Prima edizione:
Luglio 2020
INTRODUZIONE 2
1. Gli agenti biologici come causa di malattie .......... 6
2. Valutazione del Rischio ......................................................... 9
3. La valutazione del rischio negli impianti
di condizionamento ................................................................. 16
4. Patologie e Indoor Air Quality ......................................... 21
5. Riduzione dell’inquinamento indoor........................... 25
6. Riferimenti normativi ............................................................. 28
7. Valutazione dello stato igienico
degli impianti HVAC ................................................................ 32
8. Il Protocollo Aria Sicura® ........................................................ 35
UTA ................................................................................................... 38
Canali .............................................................................................. 39
Fancoil ............................................................................................ 42
9. I 3 gradi di valutazione di contaminazione .............. 44
10. L’intervento di Bonifica e sanitizzazione ............... 47
UTA ................................................................................................... 47
Canali .............................................................................................. 48
Bocchette, anemostati e griglie .............................. 49
Sanitizzazione finale .......................................................... 50
Controllo finale ....................................................................... 50
INTRODUZIONE
2
degli impianti di condizionamento, poiché fra i due esiste,
come vedremo, un fortissimo legame correlativo. Prima di
affrontare l’argomento principale, è doveroso partire dalla
“base della piramide”, cioè dalla valutazione del rischio.
1. fisico,
2. chimico,
3. biologico.
3
dalle diverse soluzioni impiantistiche e costruttive, sia dal
comportamento delle persone che vivono in un edificio.
Potremmo azzardare che la valutazione del rischio di tipo
chimico e fisico è abbastanza “semplice”. Infatti, dal punto
di vista di un sopralluogo, già analizzando la tipologia
di struttura e gli impianti associatialla struttura stessa
si può dare già una prima indicazione sui rischi a cui si è
potenzialmente esposti.
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1. Gli agenti biologici come causa di malattie
6
Nonostante la possibilità di essere potenzialmente
esposti ad un determinato agente biologico, non tutti gli
individui avranno lo stesso effetto sulla propria salute da
parte di quell’agente biologico. Questo è dovuto al fatto
che la suscettibilità individuale prevale sul manifestarsi
della malattia e sulle conseguenze sulla salute.
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2. Valutazione del Rischio
9
GRUPPO 1 GRUPPO 2
DANNI SULL’UOMO: DANNI SULL’UOMO:
Scarse possibilità di causare malattie Possono causare malattie
GRUPPO 3 GRUPPO 4
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mortali; quindi l’esposizione a questa tipologia di agenti
biologici rappresenta un serio rischio per i lavoratori e
normalmente non sono disponibili misure profilattiche
terapeutiche per la malattia. Un tipico esempio di questi
microrganismi sono i virus più pericolosi, come quelli della
febbre emorragica o il Coronavirus SARS-CoV2, perché
hanno un’alta probabilità di trasmissione nella comunità
e non si conoscono attualmente misure profilattiche o
terapeutiche efficaci, il che determina gravi conseguenze
sulla salute.
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di esposizione (P) e il danno alla nostra salute (D):
R= P x D
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›› di modesta entità: disturbi reversibili in qualche
mese, esposizioni croniche con disturbi reversibili.
›› grave: invalidità permanente, parziale o irreversibile,
oppure esposizioni croniche con effetti di invalidità
permanente parziale o irreversibile.
›› molto grave: invalidità totale o mortale, esposizione
cronica con effetti mortali o del tutto invalidanti.
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01. RischioTrascurabile
Non sono necessarie ulteriori misure e quelle in es-
sere risultano adeguatamente sotto controllo.
01 02 03 04
LIVELLO DI RISCHIO I LIVELLO DI RISCHIO II LIVELLO DI RISCHIO III LIVELLO DI RISCHIO IV
R≤8 8 < R ≤ 16 16 < R ≤ 32 R > 32
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3. La valutazione del rischio negli impianti di
condizionamento
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01. FONTI: INQUINANTI:
Processi di combustione a gas o carbone Prodotti di combustione (CO, NOX, SO2,
per riscaldare e/o cucinare, camini e stufe a particolato)
legna, gas di scarico veicoli
12.FONTI: INQUINANTI:
Sorgenti naturali (lave, tufi, graniti, ecc.) Radon
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L’ambiente indoor è definito come un ambiente
confinato di vita e di lavoro, non industriale; quindi parliamo
di abitazioni, uffici e strutture comunitarie. Oppure
è rappresentato dall’ambiente destinato ad attività
ricreative o dai mezzi di trasporto. Si parla di ambiente
non industriale perché l’ambiente di tipo industriale deve
rispettare tutti i protocolli e i controlli di legge specifici,
dedicati e mirati (specificazione a sé stante).
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sanificazione dei filtri o delle unità di trattamento aria, è
molto probabile che il rischio di contaminazione microbica
degli impianti di condizionamento sarà più elevato.
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4. Patologie e Indoor Air Quality
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2. la sindrome dell’edificio malato (Sick-Building
Sindrome, SBS) interessa le patologie con
manifestazioni cliniche aspecifiche. Si tratta di
sintomatologie che generano un discomfort delle
persone, insorgono dopo poche ore di permanenza
nell’edificio e in genere si risolvono allontanandosi
dall’edificio stesso. Il tipico esempio di sindrome
dell’edificio malato può essere un ufficio in cui, a
metà giornata, un dipendente avrà mal di testa,
uno avvertirà bruciore agli occhi, un altro avrà
senso di stanchezza o irritazioni cutanee e,
all’allontanarsi dall’edificio, tutti questi sintomi
si alleviano o spariscono del tutto. Questo indica
chiaramente che in quell’ufficio è presente qualcosa
che non va, sebbene i sintomi che si manifestano
durante l’arco della giornata non possono essere
ricondotti in modo certo a cause specifiche.
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contenuta nei profumatori ambientali. Un individuo
intollerante al limonene, in presenza di profumatori
ambientali che contengono questa molecola,
manifesterà disturbi cronici dovuti all’esposizione a
tale agente chimico.
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5. Riduzione dell’inquinamento indoor
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dell’aria immessa, è necessario valutare il rischio correlato
proprio all’igiene degli impianti di trattamento dell’aria;
perciò il monitoraggio della qualità dell’aria determinerà
l’efficienza reale dell’impianto.
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6. Riferimenti normativi
28
In particolare, ciò è enunciato nei punti 1.9.1.4 dove
viene detto che
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una sensibilità differente. Quindi deve essere il datore di
lavoro a stabilire la frequenza con la quale fare interventi,
a seconda della tipologia di impianto. Queste lacune
vengono colmate con l’Accordo Stato Regioni del 2013,
un documento emanato nel febbraio di quell’anno, che
rappresenta la procedura operativa per la valutazione
e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di
trattamento dell’aria.
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7. Valutazione dello stato igienico degli
impianti HVAC
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2018. La NADCA è la società americana che detta a livello
mondiale le linee guida su come eseguire il monitoraggio
e la bonifica degli impianti di condizionamento, mentre
l’AIISA è il corrispettivo italiano.
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8. Il Protocollo Aria Sicura
35
Cosa prevede la legge?
›› S
e a seguito dell’ispezione visiva l’intervento da
effettuare è chiaro, si mette in atto la manutenzione
ordinaria (ad esempio, una sostituzione dei filtri), si fa
una pulizia e sanitizzazione dell’impianto, si registra
l’attività e si riprogramma per l’anno successivo.
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›› S
e invece, dopo una prima ispezione visiva,
l’intervento da mettere in atto non è chiaro, si rende
necessaria l’ispezione tecnica. Essa consiste in
controlli approfonditi, analisi microbiologiche e
MONITORAGGIO
analisi delle polveri, necessarie per capire il reale
IMPIANTI
HVAC
rischio a cui si è esposti respirando l’aria immessa
dall’impianto.
Monitoraggio
post Intervento
37
UTA
38
A
B
ISPEZIONE
TECNICO-VISIVA VIDEO
ISPEZIONI
ANALISI
F ARIA MONITORAGGIO
IMPIANTI
HVAC ANALISI
SUPERFICI C
ANALISI
POLVERI ANALISI
LEGIONELLA
E
D
Canali
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Durante queste ispezioni, non è raro ritrovare resti di
animali e dei loro nidi, sporcizia e detriti. Quindi, già nei
primi momenti della videoispezione si può capire se un
canale è molto sporco e il relativo rischio di esposizione.
In genere, all’interno del canale si accede direttamente
da una bocchetta o vengono aperte delle asole sulla
superficie del canale, che poi vengono richiuse con tappi
ispettivi a norma.
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perché la presenza di tali specie spesso è correlata ad
ambienti molto umidi.
ISPEZIONE TECNICA
ISPEZIONE VISIVA
Controlli approfonditi dello stato ig-
Tutti i requisiti igienici
ienico dell’impianto per definire la tip-
sono rispettati?
ologia e l’entità degli eventuali inter-
venti da effettuare o per verificare l’ef-
ficiacia degli interventi già eseguiti.
SÌ NO
SÌ NO
Manutenzione ordinaria
(i.e. sostituzione filtri), pulizia o sanificazione
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Fancoil
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9. I 3 gradi di valutazione di contaminazione
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a ridurre i rischi (ad esempio, un monitoraggio
che dovrà essere eseguito dopo sei mesi invece
che dopo un anno, oppure la necessità di fare
solo la sanificazione dell’impianto, oppure
ancora si può mettere in atto un protocollo di
bonifica e sanificazione dell’impianto stesso).
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10. L’intervento di Bonifica e sanitizzazione
UTA
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idropulitrice ad alta pressione, per il lavaggio e rimozione
dei residui. Per quanto riguarda i filtri, se si tratta di filtri
a tasche o filtri assoluti andranno direttamente sostituiti,
mentre se sono rappresentati da feltri a panno possono
essere sanitizzati, dopo asportazione di eventuali residui
e reinstallati prima dell’accensione dell’impianto.
Canali
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polifunzionali oppure getti di aria compressa; in questo
modo tutti i residui saranno convogliati verso l’aspiratore
e non dispersi nell’ambiente.
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Sanitizzazione finale
Controllo finale
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rilasciati l’Attestato di Avvenuto Intervento valido ai fini
di legge e il Certificato di Idoneità igienico sanitaria per
l’impianto appena bonificato.
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Presentazione azienda Firotek S.r.l.
info@firotek.it
ariasicura.it
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