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I VIRUS

• Un virus è un piccolo agente infettivo che si replica esclusivamente


all'interno delle cellule viventi di altri organismi. I virus possono infettare
tutti i tipi di forme di vita, dagli animali, alle piante, ai microrganismi,
compresi batteri.
• Si trovano in quasi tutti gli ecosistemi della Terra e rappresentano
l'entità biologica più abbondante in assoluto.
• Quando non si trovano all'interno di una cellula infetta o nella fase di
infettarne una, i virus esistono in forma di particelle indipendenti.
Queste particelle virali, note anche come virioni, sono costituite da due
o tre parti: (I) il materiale genetico costituito da DNA o RNA, lunghe
molecole che trasportano le informazioni genetiche; (II) un rivestimento
proteico, chiamato capside, che circonda e protegge il materiale
genetico; e in alcuni casi (III) una sacca di lipidi che circonda
Rivestimento proteico.
• Il rivestimento proteico ha la doppia funzione di proteggere l'acido
nucleico dalla degradazione degli agenti denaturanti presenti
nell'ambiente extracellulare e di consentire l'adesione del virione su
specifici recettori della membrana citoplasmatica della cellula ospite. Le
proteine del rivestimento sono codificate dal genoma virale.
• In media il virione ha una dimensione di circa un centesimo della
dimensione media di un batterio.
• I virioni non possiedono metabolismo: vengono quindi trasportati
passivamente finché non trovano una cellula da infettare.

Le dimensioni di una cellula batterica possono variare da 0,2 micron a 30


micron Virus 20 nm a 450 nm

Il micrometro(um) -1millesimo di millimetro


Il nanometro(nm) 1millesimo di micrometro

Nella storia dell'evoluzione, le origini dei virus non sono chiare: si


potrebbero essere evoluti da plasmidi, segmenti di DNA che possono
muoversi tra le cellule. Il plasmide, una volta racchiuso da uno strato
protettivo la cui sintesi deriva dai geni del plasmide stesso, lasciano la
cellula ospite per cercarne altre da infettare.
• Poiché possiedono alcune, ma non tutte le caratteristiche della
«vita»>, i virus sono stati spesso descritti come "organismi ai margini
della vita".
• Un virus è solitamente un piccolo pezzo di materiale genetico
costituito da DNA o RNA contenente tutte le informazioni
necessarie alla replicazione e alla costruzione di nuove particelle
virali, racchiuso in una sorta di guscio chiamato capside . Poichè i
virus non sono in grado di replicarsi in maniera autonoma, essi
devono necessariamente entrare all'interno delle cellule e
"prendere in prestito" i loro apparati trascrizionali e traduzionali in
tale maniera il virus inizia a fare copie di se stesso, danneggiando
spesso il suo ospite.

I virus si replicano con due principali meccanismi alternativi:


1. il ciclo litico
2. il ciclo lisogeno.
Entrambi porteranno alla lisi della cellule ospite, ovvero alla sua
degradazione.

1. Durante il ciclo litico un virus infetta la cellula ospite iniettando al


suo interno il proprio materiale genetico; la cellula ospite non è in
grado di distinguere tra il materiale genetico della cellula stessa e
quello proveniente dall'infezione virale ed inizia a trascrivere e
tradurre (nel caso di virus a DNA) e/o tradurre le informazioni
contenute nel genoma virale.
• In genere nelle sequenze codificate dal virus vi sono proteine in
grado di escludere la traduzione del genoma cellulare in favore del
genoma virale, così il virus prende il sopravvento sulla cellula ospite.
• Le informazioni genetiche del virus guidano la replicazione in
numerose copie.
• Infine altri enzimi virali conducono alla lisi cellulare e alla
fuoriuscita dei virus neoformati

2. . Il ciclo lisogeno, invece, differisce dal precedente in quanto il


genoma virale non resta separato da quello dell'ospite ma è in grado
di integrarsi al suo interno; Il genoma virale in questa forma prende
il nome di profago, e viene replicato insieme al resto del corredo
genetico dell'ospite, risultando "invisibile" ad esso. In questo modo
ogni cellula figlia della cellula originariamente infettata presenta il
profago, il quale rimane in questa condizione di inattività fino a
quando stimoli esterni non ne possono determinare l'uscita
(escissione), alla quale segue la lisi della cellula dando il via ad un
ciclo litico.

• I virus delle piante vengono spesso trasmessi da pianta a pianta per


mezzo degli insetti che si nutrono della loro linfa, come ad esempio gli
afidi; negli animali possono essere trasportati da insetti succhiatori di
sangue. Questi organismi sono noti come vettori.
• I virus influenzali si diffondono attraverso la tosse e gli starnuti. I
norovirus e i rotavirus, comuni cause di gastroenterite virale, sono
trasmessi per via oro-fecale e sono passati da persona a persona
attraverso il contatto, entrando nel corpo con il cibo e le bevande.
• L'HIV è uno dei numerosi virus trasmessi attraverso il contatto sessuale
e dall'esposizione a sangue infetto.
La gamma di cellule che un virus può infettare si chiama il suo «Ospite >>.

• Negli animali, le infezioni virali provocano una risposta immunitaria


che solitamente elimina il virus infettante. Le risposte immunitarie
possono essere prodotti anche da vaccini, che conferiscono
un'immunità artificialmente acquisita per l'infezione virale specifica.
Tuttavia, alcuni virus, compresi quelli che causano l'AIDS e l'epatite
virale, sono in grado di eludere queste risposte immunitarie e
provocano infezioni croniche.
• Gli antibiotici non hanno alcun effetto sui virus, ma sono stati
sviluppati diversi farmaci antivirali

CORONA VIRUS
• I coronavirus fanno parte di una famiglia di virus noti per causare
malattie che vanno dal semplice raffreddore a infezioni più aggressive,
come la Sindrome Respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la Sindrome
Respiratoria Acuta Grave (SARS), responsabile di un'epidemia che fece
spaventare tutto il mondo nel 2003.

Per analizzarne la struttura a seguente illustrazione, che mostra un


virione (la singola particella infettiva virale) completo e in sezione.

I Coronavirus hanno morfologia rotondeggiante e dimensioni di 100-150


nm di diametro (circa 600 volte più piccolo del diametro di un capello
umano!). Partendo dallo strato più esterno e procedendo via via verso
l'interno del virus, è possibile notare diverse componenti:
▪ RNA e proteina N: il genoma dei Coronavirus è costituito da un singolo
filamento di RNA ed è associato alla proteina N, che ne aumenta la
stabilità.
▪ Glicoproteina S ("spike"): La glicoproteina Sè quella che determina la
specificità del virus per le cellule epiteliali del tratto respiratorio è
infatti grado di legare il recettore ACE2, espresso dalle cellule dei
capillari dei polmoni.
▪ Proteina M: la proteina di membrana (M) attraversa il rivestimento
(envelope) interagendo all'interno del virione con il complesso RNA-
proteina
▪ Dimero emagglutinina-esterasi (HE): questa proteina del rivestimento,
più piccola della glicoproteina S, svolge una funzione importante
durante la fase di rilascio del virus all'interno della cellula ospite
▪ Proteina E: l'espressione di questa proteina aiuta la glicoproteina S (e
quindi il virus) ad attaccarsi alla membrana della cellula bersaglio
▪ Envelope: è il rivestimento del virus, costituito da una membrana che il
virus "eredita" dalla cellula ospite dopo averla infettata

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