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I virus sono ubiquitari, come i batteri.

Si stimano 5000 tipi diversi di virus, ma se ne stimano almeno altri 1000


diversi.

I virus, oltre a essere numerosissimi, quindi, sono diversi fra di loro.

Ma cos’è un virus?

Un virus è una entità biologica semplicissima, quasi ridotta all’osso, con


caratteristiche al limite tra vivente e non vivente. Sono in grado di
attraversare i filtri fisici e sono molto più piccoli dei batteri.

Sono dei predatori: invadono la cellula, ne sfruttano le risorse e si


riproducono, uccidendo la cellula ospitante.

I virus non sono considerati organismi viventi, in quanto incapaci di


riprodursi senza agire da parassiti sulle cellule. Fuori da esse sono inattivi.

I virus alternano una fase di inattività, in cui sembrano morti, e una fase di
estrema attività riproduttiva.

La particella infettiva è il virione. Il virione è il singolo virus privo di attività


metabolica. Può avere un rivestimento chiamato entelope, formato di
grassi. Questo rivestimento permette al virus di non essere riconosciuto
dalla cellula ospitante, che altrimenti lo distruggerebbe subito.

I virus sono formati da: genoma, che può essere DNA (dessoribovirus) o
RNA (ribovirus).

Il genoma ha da 3 a 350 geni, quindi è piccolissimo, ed è protetto da un


involucro proteico chiamato capside, formato dai capsomeri, le sue sub
unità, e ha una funzione di protezione e consente la perforazione della
membrana cellulare.
Entelope: è una membrana eterogenea in superficie, e porta con se le
membrane plasmatiche delle cellule colpite dopo le infezioni virali.

I batteriofagi sono i virus più studiati e conosciuti, si chiamano così perché


infettano i batteri.

Un batteriofago è molto semplice.

E’ formato da tre parti: capside, collo (proteine contrattili) e coda (fibre


caudali, servono a far aderire il virus alla membrana della cellula infettata
per poi iniettare il proprio DNA).

Per la riproduzione, ci sono due cicli alternati: litico e lisogeno.

Nel ciclo litico, ci sono migliaia di cloni uguali al virus iniziale, e il genoma
resta nel citoplasma della cellula ospite. Nel ciclo lisogeno, il virus può
essere latente per un tot di tempo, e non si creano altri virus.

Il virus incorporato nel DNA della cellula batterica si chiama profago, e


non è infettivo.

Invece i batteri che hanno dentro di se il virus, sono batteri lisogeni.

Il DNA del virus passa da ciclo lisogeno a litico, grazie a un “interruttore


genetico” che si aziona in base alle condizioni esterne.

Il coronavirus o Covid-19, proveniente probabilmente da un mercato del


pesce (ma di fauna in generale) in Cina. I primi infetti hanno contratto il
virus dal contatto con animali a loro volta infetti.

I sintomi possono essere leggeri, come mal di tosse o raffreddore, o gravi,


come polmonite e bronchite.

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