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VIRUS E PANDEMIE

© CDC/SCIENCE PHOTO LIBRARY/AGF

All’inizio del 2020 ci siamo accorti che conviverci. Ma erano decenni che non Se dopo aver letto questi articoli avrai
parole come virus, vaccini, prevenzione, dovevamo affrontare un virus nuovo e voglia di approfondire ancora o vedere
isolamento hanno un significato molto contagioso come SARS-CoV-2. gli aggiornamenti su questi temi, vai di-
più forte di quanto potessimo pensare. Quando abbiamo realizzato questo fa- rettamente alla fonte: Aula di Scienze.
Per questo abbiamo deciso di ragionare scicolo, le informazioni su SARS-CoV-2 Inquadra il simbolo qui in basso con la
insieme sui virus emergenti e su quelli erano ancora parziali e in continuo ag- app GUARDA! per accedere diretta-
che da più anni vivono tra noi: influen- giornamento. Ma gli spunti per comin- mente da smartphone e tablet.
za, HIV, papillomavirus e gli ormai fa- ciare a ragionare non mancano: perché
miliari coronavirus. le scuole sono rimaste chiuse a lungo?
Alcuni di questi virus sono stagionali, perché sono state necessarie misure di
con altri combattiamo da così tanto isolamento cosi severe? sarà possibile
tempo che abbiamo trovato il modo di avere un vaccino anti-coronavirus? GUARDA!

SOMMARIO
1. LA PANDEMIA 2. ALTRI VIRUS 3. STRUMENTI E MODELLI PER
DI COVID-19 INTORNO A NOI STUDIARE LE EPIDEMIE

• Che cosa sono i virus? • Dall’animale all’essere umano: • Che cosa fanno gli epidemiologi?
• L’origine e la diffusione del virus i virus dell’influenza • Modelli numerici per le epidemie
SARS-CoV-2 • AIDS: una pandemia lunga
• Arrestare il contagio: misure quarant'anni
di sicurezza, farmaci e vaccini • Alla scoperta del papillomavirus
• Tutto è connesso: lo stretto e del suo vaccino
rapporto tra pandemia, ambiente
e società

1
1. LA PANDEMIA DI COVID-19
Che cosa sono i virus?
La cellula è la struttura più semplice state classificate circa 5000 diverse bisogno di penetrare all’interno di
dotata di vita autonoma, cioè in gra- specie virali, ma si stima che in natu- una cellula, in un processo chiamato
do di svolgere le funzioni vitali fon- ra ne esista almeno un milione; i vi- infezione, e usare le strutture cellula-
damentali: produrre energia e ripro- rus sono migliaia di volte più abbon- ri per replicare il proprio genoma e
dursi. In natura esiste però un tipo di danti dei batteri. produrre le proteine del capside. In
organizzazione biologica ancora più L’osservazione delle particelle virali questo modo si producono nuove par-
semplice di quella cellulare: si tratta al microscopio elettronico ha rivelato ticelle virali che escono dalla cellula.
dei virus. una straordinaria varietà di forme. I virus quindi sono parassiti intracel-
Le dimensioni di un virus variano da Tutti i virus sono costituiti da un in- lulari obbligati. Molte specie di virus
20 a 500 nm. Un virus, quindi, è circa volucro di proteine di forma geome- sono del tutto innocue, ma alcune
mille volte più piccolo di una cellula trica, detto capside, che racchiude causano gravi malattie umane; altre
e si può osservare solo con il micro- una molecola di DNA (Figura 1) o di arrecano danni all’agricoltura e all’al-
scopio elettronico. I virus sono mol- RNA (Figura 2): in pratica, un virus è levamento. Di conseguenza, molte ri-
to numerosi e si trovano in ogni tipo una «scatola» che contiene un’infor- cerche si sono concentrate sulle loro
di ambiente; tutti insieme costitui- mazione ereditaria. Un virus non è ca- modalità di infezione e sugli effetti
scono la cosiddetta virosfera. Sono pace di riprodursi da solo: per farlo ha che hanno sugli organismi ospiti.
© M. WURTZ / BIOZENTRUM, UNIVERSITY
OF BASEL/SPL/AGF

Capside Capside
proteico proteico

Involucro
esterno

Acido nucleico
(RNA)

Acido nucleico Glicoproteina Glicoproteina


(DNA)

Figura 1 L’adenovirus, che causa il raffreddore, è un virus a Figura 2 I virus responsabili dell’influenza sono virus
DNA. a RNA.

2 © Zanichelli editore 2020


L’origine e la diffusione del virus SARS-COV-2
di Giovanni Maga e Lara Rossi

I coronavirus (CoV) sono una fami- A questi coronavirus si è aggiunto, Cina, a Wuhan, dove il focolaio ha
glia di virus a RNA che deve il suo alla fine del 2019, il nuovo virus probabilmente avuto origine nel
nome alle proteine che, sporgendo SARS-CoV-2, responsabile della pan- mercato cittadino. A fine gennaio
dall’involucro del virus, formano del- demia di COVID-19, una malattia che non era ancora chiaro come si fosse
le caratteristiche punte che ricordano può portare a polmoniti anche gravi. evoluto questo nuovo coronavirus,
una corona (Figura 1). Fino al 2019 I coronavirus sono molto comuni in ma i dati epidemiologici delle autori-
erano noti sei coronavirus umani: quat- diverse specie animali (soprattutto i tà sanitarie cinesi confermavano la
tro virus che causano malattie con pipistrelli), ma talvolta possono ac- trasmissione diretta da umano a
sintomi lievi simili al raffreddore e quisire la capacità di infettare anche umano. Questo ha spinto il governo
due virus che provocano infezioni gli esseri umani con il cosiddetto cinese ad avviare misure straordina-
più gravi: il coronavirus SARS-CoV, «salto di specie». Questo è quello che rie di contenimento, ponendo sotto
responsabile della sindrome respira- è accaduto con l’epidemia di SARS in quarantena Wuhan e altre città. Gra-
toria acuta grave o SARS, e il virus Cina nel 2003, con l’epidemia di zie a queste misure, fino alla fine del
MERS-CoV, che provoca la sindrome MERS del 2012 in Medio Oriente e, in- mese di gennaio la maggior parte dei
respiratoria mediorientale o MERS. fine, con la COVID-19 che ha causato casi è rimasta confinata al territorio
dapprima un’epidemia in Cina, sfo- cinese. I casi registrati in altri Paesi
COVID-19: da CO per corona, VI per ciata poi in una pandemia globale erano tutti «casi importati», cioè ri-
virus, D per disease e 19 per l’anno tuttora in corso. guardavano persone che erano tran-
in cui si è manifestata. sitate per la Cina, dove avevano ra-
gionevolmente contratto l’infezione.
MERS: Middle East Respiratory Anche i primi due casi di coronavi-
Qual è stata l’origine
Syndrome. rus in Italia, individuati il 30 genna-
dell’epidemia di COVID-19?
io, riguardavano una coppia di turi-
SARS: Severe Acute Respiratory I primi casi di COVID-19 sono stati sti cinesi che avevano contratto l’in-
Syndrome. registrati il 31 dicembre 2019 in fezione fuori dal nostro Paese. L’an-
damento iniziale dell’epidemia non
sembrava quindi far pensare al ri-
schio di una disseminazione al di
fuori della Cina o dei Paesi limitrofi.
In Italia, l’emergenza ha avuto inizio
© NIAID-RML / NATIONAL INSTITUTES OF HEALTH/SPL/AGF

con il primo caso ufficiale di tra-


smissione secondaria sul territorio:
il 18 febbraio un giovane paziente di
Codogno (il cosiddetto «paziente 1»)
è risultato positivo al coronavirus
pur non avendo viaggiato in Asia o
in altri Paesi. Il suo contagio doveva
essere avvenuto in Italia, a dimostra-
zione del fatto che il virus era in cir-
colazione anche nel nostro Paese.
Trasmissione secondaria: nelle
zoonosi, cioè le malattie infettive
provenienti dagli animali, si distin-
guono la trasmissione primaria
(dall’animale all’umano) e la tra-
smissione secondaria (da umano a
Figura 1 Le proteine dell’involucro del coronavirus ricordano le punte
di una corona.
umano).

© Zanichelli editore 2020 3


Come previsto dai protocolli sanitari, zo, il Presidente del Consiglio Giu-
Come si è originato il
dopo aver individuato il primo caso seppe Conte ha comunicato in una
coronavirus SARS-COV-2?
italiano si è cercato di tracciare i con- conferenza stampa il contenuto del
tatti precedenti del «paziente 1» per decreto nominato «Io resto a casa» I coronavirus sono naturalmente
risalire al cosiddetto «paziente 0», ov- che vietava contatti, assembramenti presenti nei pipistrelli, dai quali il vi-
vero la persona che avrebbe trasmes- e spostamenti non indispensabili su rus può passare ad altri mammiferi,
so per prima il virus. In caso di epide- tutto il territorio nazionale. come lo zibetto nel caso della SARS e
mia, conoscere il «paziente 0» è fon- A distanza di pochi giorni, l’11 mar- il dromedario nel caso della MERS. Il
damentale per aiutare a capire i per- zo, è arrivato infine un ulteriore giro salto di specie avviene grazie a una
corsi e le zone in cui potrebbe diffon- di vite con la chiusura in tutto il Pae- modifica nel patrimonio genetico del
dersi il virus e per attuare le misure se di locali, negozi e altre attività non virus che lo rende in grado di infetta-
preventive più opportune per circo- essenziali. re nuove specie animali, tra cui an-
scrivere il focolaio. La ricerca, però, Nel quadro dell’emergenza CO- che gli esseri umani.
non ha portato ad alcun risultato cer- VID-19, l’11 marzo è stato un giorno Nel caso del virus SARS-CoV-2, il fo-
to; come suggeriscono le prime inda- importante non solo per il nostro Pa- colaio dell’infezione sembra essere
gini epidemiologiche, è probabile ese; in quella data l’Organizzazione stato il mercato del pesce di
che il virus fosse in circolazione nel Mondiale della Sanità (OMS) ha in- Wuhan. Il mercato di animali vivi è
nostro Paese già da alcune settimane. fatti dichiarato ufficialmente l’infe- un classico moltiplicatore di infezio-
Inizialmente, l’emergenza era confi- zione da SARS-CoV-2 una pandemia. ni e può favorire il salto di specie per
nata a due focolai nel Nord Italia: diversi motivi: la presenza di un alto
uno a Codogno, in Lombardia, e uno Pandemia: l’OMS definisce pande- numero di persone, la vicinanza con
a Vo’, in Veneto (Figura 2); per limi- mia la diffusione a livello globale di animali selvatici e la manipolazione
tare la diffusione del virus da queste una nuova malattia infettiva. di animali vivi. Per limitare l’insor-
zone, il governo italiano ha istituito genza di future epidemie, le autorità
attorno a questi comuni le cosiddette Oltre alla Cina e all’Italia, a metà sanitarie cinesi stanno cercando di
«zone rosse» per vietare gli sposta- marzo il virus ha infatti iniziato a impedire alcune pratiche rischiose,
menti degli abitanti. propagarsi rapidamente anche in come la macellazione di animali sel-
Con il passare dei giorni, però, il nu- molti Paesi europei e nel continente vatici e il consumo di carne cruda,
mero di persone positive al virus an- americano, costringendo questi Paesi ma questi aspetti costituiscono solo
che al di fuori di queste zone è anda- ad adottare misure di contenimento una parte delle situazioni a rischio.
to aumentando, costringendo il go- analoghe a quelle già varate in Italia Come dimostrano altre recenti epi-
verno ad adottare misure sempre più nei giorni precedenti (Figura 3). demie virali, nel territorio cinese
restrittive: la sera del 7 marzo le mi- Il 17 marzo, l’Unione Europea ha in- convergono anche altre condizioni
sure di contenimento sono state este- fine annunciato la chiusura delle che favoriscono l’insorgenza e la dif-
se a tutta la Lombardia e ad altre 14 frontiere esterne per limitare la pro- fusione di nuove infezioni. In Cina,
province del Nord Italia. Poi, il 9 mar- pagazione del virus nel mondo. la vicinanza tra esseri umani e ani-

Milano NORD
AMERICA EUROPA
ASIA
Torino CROAZIA
Codogno Vò

Genova Bologna San Marino


AFRICA
Firenze
Monaco SUD
ITALIA AMERICA
AUSTRALIA

Roma

Figura 2 I primi due focolai epidemici italiani Figura 3 La diffusione del virus SARS-Cov-2 nel mondo
sono comparsi a Codogno, in provincia di ad aprile 2020. La pandemia ha avuto origine a dicembre 2019
Lodi, e a Vo’, in provincia di Padova. da Wuhan, in Cina.

4 © Zanichelli editore 2020


noma di SARS-CoV-2 è molto simile
a quello di un coronavirus che infet-
© NUWAT PHANSUWAN / SHUTTERSTOCK

ta i pipistrelli. Questo dato suggeri-


sce che il virus dei pipistrelli, e non
quello della SARS, potrebbe essere il
più probabile progenitore da cui si è
evoluto il virus SARS-CoV-2. Tutta-
via, lo studio mette in luce anche un
altro punto fondamentale: la regione
genomica che, nel virus SARS-CoV-2,
codifica per la proteina che lega il re-
cettore umano ACE2 assomiglia di
più alla sequenza presente in un al-
tro coronavirus trovato nei pangoli-
Figura 4 I pipistrelli sono tra i principali «animali-serbatoio» dei coronavirus. ni. Questa scoperta, se confermata,
avvallerebbe l’ipotesi che il nuovo
mali (selvatici e domestici) è favorita vide il 79,6% del genoma) e una so- coronavirus sia il prodotto di un
non solo dai mercati di animali vivi, miglianza ancora maggiore (96%) evento naturale di ricombinazione
ma anche dai numerosi allevamenti con un altro coronavirus rinvenuto tra due coronavirus diversi che, in
intensivi; a questo si aggiunge il fatto nei pipistrelli (Figura 4). In uno stu- circostanze ancora da chiarire, si
che la Cina si trova al centro di molte dio successivo, pubblicato dalla rivi- sono venuti a trovare contemporane-
rotte migratorie di uccelli che possono sta Nature Medicine (marzo 2020), l’a- amente nello stesso ospite e si sono
trasferire e diffondere i virus attra- nalisi bioinformatica della proteina scambiati reciprocamente parti del
verso il territorio. spike virale (la proteina che il virus genoma. Da questo scambio sarebbe
adopera per legarsi alle cellule uma- nato un nuovo virus con caratteristi-
Il salto di specie è un evento partico- ne e infettarle) ha messo in luce un che mai viste prima: SARS-CoV-2.
larmente comune nel caso dei virus a importante adattamento rispetto ad
RNA come i coronavirus, che hanno altri coronavirus, ovvero la capacità
un tasso di mutazione molto elevato: di legarsi al recettore umano ACE2,
Come si trasmette e quali
quando duplica il suo genoma, il vi- lo stesso usato dal virus responsabile
rischi comporta?
rus commette numerosi errori, gene- della SARS.
rando altri virus con genomi alta- È interessante notare che, secondo Come avviene per la maggior parte
mente variabili. Alcuni di questi pos- analisi bioinformatiche precedenti, delle infezioni respiratorie, anche il
sono acquisire nuove caratteristiche, la capacità di SARS-CoV-2 di legarsi virus SARS-CoV-2 si trasmette attra-
tra cui la capacità di infettare cellule ad ACE2 avrebbe dovuto essere infe- verso la saliva, i colpi di tosse e gli
di specie diverse da quella di origi- riore rispetto a quella del virus della starnuti, che spargono nell’ambiente
ne. Per capire come si è originato un SARS: il risultato ha quindi colto di goccioline (o droplet) che veicolano il
nuovo virus e decifrare le sue caratte- sorpresa i ricercatori e, indirettamen- virus. A seconda del peso, queste goc-
ristiche biologiche è quindi indi- te, ha confermato che il virus è il pro- cioline possono cadere a distanze di-
spensabile studiare il suo genoma, dotto di un imprevedibile evento di verse: si stima che nella maggior par-
che costituisce una sorta di archivio selezione naturale (e non di una ma- te dei casi la caduta si verifichi nel
dei passaggi evolutivi subiti dal vi- nipolazione genetica condotta in la- raggio di circa un metro, da cui la
rus. Queste informazioni sono utili boratorio), che ha modellato un sito raccomandazione di mantenersi al-
anche per sviluppare nuovi farmaci e di legame precedentemente scono- meno a questa distanza dalle altre
vaccini e per evitare, quando possibi- sciuto. Il recettore di SARS-CoV-2 persone. La trasmissione può avveni-
le, che le circostanze che hanno favo- sembra quindi aver sviluppato un re per contatti diretti e ravvicinati con
rito la formazione di nuovi virus si adattamento specifico verso il recet- persone infettate dal virus oppure
ripresentino in futuro. tore ACE2 intraprendendo quella tramite contatti indiretti, per esempio
Le prime analisi condotte sul geno- che, dal punto di vista bioinformati- toccando una superficie infetta e
ma di SARS-CoV-2 nel febbraio 2020 co, era la soluzione meno prevedibile. portandosi poi le mani contaminate
hanno evidenziato una chiara somi- Per quanto riguarda l’analisi del ge- alla bocca, al viso, al naso e agli oc-
glianza con il virus SARS-CoV, re- noma virale nel suo complesso, lo chi. La trasmissione tramite aerosol,
sponsabile dell’epidemia di SARS studio di Nature Medicine ha confer- con il virus in sospensione nell’aria,
(con cui il nuovo coronavirus condi- mato che la struttura generale del ge- non è ancora stata dimostrata.

© Zanichelli editore 2020 5


Nella maggior parte dei casi, il virus 1,8%
Fascia d’età Deceduti Letalità
è trasmesso da persone con sintomi (anni) [numero (%)] (%)
evidenti (mal di gola, raffreddore, 0-9 2 (0%) 0,1%
tosse, starnuti, febbre o, nei casi più 39,0% 10-19 0 (0%) 0%
27,4%
gravi, difficoltà respiratorie e polmo-
20-29 8 (0%) 0,1%
nite), tuttavia alcuni studi suggeri-
30-39 49 (0,2%) 0,3%
scono che anche persone asintomati-
40-49 223 (0,9%) 0,9%
che o con sintomi molto lievi possa-
31,8% 50-59 903 (3,6%) 2,5%
no essere infettive. Il periodo di in-
cubazione del virus SARS-CoV-2 è 60-69 2708 (10,9%) 9,8%
stato stimato tra un minimo di 2 e un 70-79 7191 (29%) 24,1%
Età 0-18 19-50 51-70 >70
massimo di 14 giorni (il periodo più 80-89 10050 (40,6%) 28,9%
comune, secondo l’OMS, è di circa ≥90 3646 (14,7%) 24,6%
5 giorni). Figura 6 Percentuale dei pazienti italiani
affetti da COVID-19 divisi per età (dati Non noto 0 (0%) 0%
aggiornati al 27 aprile 2020; fonte ISS). Totale 24780 (100%) 12,6%
Periodo di incubazione: tempo
che passa dal momento dell’infe- I dati dell’Istituto Superiore di Sanità tre. I primi studi epidemiologici indi-
zione alla comparsa dei sintomi. (ISS) aggiornati al 27 aprile 2020 mo- cano che, nonostante uomini e don-
strano un tasso di letalità medio in ne contraggano l’infezione con ugua-
Il coronavirus SARS-CoV-2 causa sin- Italia del 12,6%; guardando però alle le probabilità, i maschi hanno un tas-
tomi respiratori che ricordano quelli diverse fasce d’età, si nota chiara- so di letalità leggermente più alto
di un raffreddore o di un’influenza e mente che la letalità aumenta pro- (pari al 54,8%). Un’analisi prelimina-
che, in circa l’80% dei casi, decorrono gressivamente (Figura 6): nei bambi- re pubblicata dal rivista Nature ha in-
senza complicazioni. Tuttavia, rispet- ni, nei giovani e negli adulti (fascia dividuato una possibile causa nei po-
to alle consuete infezioni stagionali, 0-59 anni) il tasso di letalità varia da limorfismi del recettore ACE2, la
l’epidemia di COVID-19 si caratteriz- 0,1 al 2,5% e nella fascia d’età 60-69 proteina usata dal virus per infettare
za per una maggiore percentuale (cir- sale al 9,8%; dai 70 anni in su il tasso le cellule umane.
ca il 20% dei casi) di sintomi respira- di letalità si impenna, variando dal
tori severi e critici, con polmoniti che 24,1% fino al 28,9%: questo significa Polimorfismo genetico:
possono portare all’insufficienza re- che muoiono tra 24 e 29 persone circa presenza di più alleli di uno stesso
spiratoria e alla necessità di ricorrere ogni 100 ammalati con più di 70 gene all’interno di una specie (con
a cure di terapia intensiva (Figura 5). anni. Se confermati, tali dati indiche- frequenza superiore all’1%).
Il dato più preoccupante riguarda, in rebbero un tasso di letalità superiore
particolare, l’alto tasso di letalità nelle a quello della SARS (calcolato intorno Il gene che codifica per il recettore
persone con più di 60 anni e che pre- al 10%) e paragonabile, almeno per le ACE2 si trova sul cromosoma X; nel
sentano malattie croniche. fasce della popolazione più a rischio, caso in cui uno specifico polimorfi-
a quello della MERS (circa 32%). smo sia responsabile di un’aumenta-
ta vulnerabilità all’infezione, le don-
Tasso di letalità: proporzione di ne eterozigoti potrebbero essere più
Critico decessi dovuti a una malattia sul protette, perché presentano due co-
2% totale di persone affette da quella pie del gene, anziché una sola come
Severo Asintomatico malattia. avviene nei maschi.
17,5% 13,3%

Sintomatico Anche bambini e adolescenti posso-


Lieve 15,4% no contrarre l’infezione, ma la malat-
35,5% Rispondi in 5 righe
tia decorre in generale senza gravi
Pauci-sintomatico complicanze. Non esistono quindi fa- a. Quali sono state, negli ultimi
16,3%
sce d’età immuni all’infezione e, an- dieci anni, le principali epidemie
che se i sintomi sono lievi o assenti, i causate da coronavirus?
giovani possono essere comunque b. Che cosa significa che un virus
un veicolo dell’infezione. ha compiuto un «salto di
Figura 5 Gravità dei sintomi nei pazienti Oltre all’età, anche la genetica po- specie»?
italiani affetti da COVID-19 (dati trebbe giocare un ruolo nel rendere c. Perché i mercati di animali vivi
aggiornati al 27 aprile 2020; fonte ISS). alcune persone più vulnerabili di al- sono moltiplicatori di infezioni?

6 © Zanichelli editore 2020


Arrestare il contagio:
misure di sicurezza, farmaci e vaccini
di Giovanni Maga e Lara Rossi

Per interrompere la catena del con-


tagio (Figura 1), cioè il passaggio di SARS-CoV-2
Virus respiratorio che Per prevenire l’infezione
virus da una persona all’altra, è im- da coronavirus
si trasmette con la saliva,
portante conoscere alcune delle sue la tosse e gli starnuti, segui queste
caratteristiche biologiche, come la oppure per contatto raccomandazioni.
modalità di trasmissione e il tempo con superfici contaminate.
di sopravvivenza al di fuori dell’orga-
nismo.
Tutti i virus, per propagarsi, hanno
bisogno di un organismo in cui ri-
prodursi; le particelle virali però pos- Per prevenire il contagio:
sono sopravvivere per un certo pe- disinfetta di frequente
rimani a casa se hai
riodo anche quando sono rilasciate la febbre o
le superfici che possono
essere contaminate
nell’ambiente, per esempio con uno altri sintomi

© MEDIANTONE / SHUTTERSTOCK
starnuto o un colpo di tosse. Il perio- indossa la mascherina;
evita strette di mano se non ce l’hai, starnutisci
do di sopravvivenza su diverse su- e abbracci e tossisci nell’incavo
del gomito o in un fazzoletto
perfici dipende dal virus e dalle con-
dizioni ambientali. lavati le mani in modo mantieni la distanza
accurato con il sapone di 1-2 metri
Nel caso del coronavirus SARS- o con un gel dalle altre persone
igienizzante
CoV-2 una risposta definitiva non è
evita di toccarti
ancora disponibile: un primo studio gli occhi, la bocca e evita gli assembramenti
il naso: le mani sono e i luoghi affollati
sembra indicare che il virus possa so-
tra i principali veicoli
pravvivere fino a 24 ore sulle super- del contagio
fici di cartone e fino a 2-3 giorni sulla
plastica e sull’acciaio inossidabile.
Figura 1 Come prevenire la diffusione del coronavirus.
Tuttavia, come molti altri virus, an-
che i coronavirus sono sensibili all’a-
zione del sapone e dei disinfettanti chiudere le scuole e di limitare gli
Come si identificano
a base di etanolo (soluzioni al 60- spostamenti non indispensabili, in
le persone infette?
70%) o di ipoclorito di sodio (0,1%): modo da evitare gli assembramenti di
la prima raccomandazione è quindi persone. Le misure di contenimento sono fon-
quella di lavarsi spesso le mani e di pu- Oltre a proteggere le fasce della po- damentali per arginare l’infezione,
lire le superfici con interventi di sani- polazione più a rischio, il rispetto di ma per estinguerla del tutto è indi-
ficazione, come quelli previsti per i queste indicazioni aiuta a ridurre la spensabile testare più persone possi-
mezzi di trasporto pubblico oppure pressione sul sistema sanitario e li- bili e isolare quelle infette.
per le scuole. mita i rischi per medici, infermieri e Per dimostrare che una persona è sta-
Per contenere la diffusione di un vi- tutti coloro che lavorano negli ospe- ta contagiata dal SARS-CoV-2 è ne-
rus che si trasmette per via aerea, la dali o a contatto con i contagiati. cessario eseguire un tampone farin-
misura più efficace è quella del di- Queste sono le persone su cui il siste- geo. Questa procedura consiste nel
stanziamento sociale: una distanza ma sanitario fa affidamento per con- prelevare, con l’aiuto di un tampone
di almeno un metro evita che il virus, tenere l’emergenza ma sono anche le di cotone attaccato a un bastoncino
veicolato dalle goccioline di saliva, si più esposte al rischio di contagio: a (una sorta di cotton fioc), un campione
trasmetta da un individuo all’altro. fine aprile, in Italia, oltre 20 000 ope- di muco dalla mucosa della gola che
Questo è il motivo per cui, per argina- ratori sanitari sono risultati positivi viene inviato in laboratorio. Qui il
re il nuovo coronavirus, molti Paesi al coronavirus e più di 150 sono dece- campione viene prima trattato con
compresa l’Italia hanno deciso di duti a causa dell'infezione. detergenti per inattivare il virus ed

© Zanichelli editore 2020 7


persona a persona: in alcuni casi può
durare per tutta la vita; in altri casi la
protezione svanisce nel tempo.
© SHERRY YATES YOUNG / SHUTTERSTOCK

Nel caso del virus SARS-CoV-2, è an-


cora troppo presto per sapere se l’im-
munità sviluppata dalle persone con-
valescenti sarà duratura; i test siero-
logici potrebbero però essere di gran-
de aiuto per valutare quante persone,
almeno nel breve periodo, potrebbe-
ro essere protette da una nuova infe-
zione.
Se prendiamo il caso di una persona
asintomatica, il test sierologico può
dare quattro risultati diversi.
Figura 2 Per spegnere un’epidemia virale è importante identificare tutte le persone
positive attraverso test mirati.
• Presenza delle sole IgM: è proba-
evitare il contagio degli operatori; si ampliare il ventaglio di screening e bile che la persona si trovi in una
procede poi all’estrazione dell’RNA includere quante più persone possi- fase precoce della malattia e, an-
virale e alla sua amplificazione me- bili: solo in questo modo si può avere che se i sintomi sono assenti, non
diante una tecnica chiamata RT- una stima realistica delle persone è da escludere che possano emer-
PCR, una versione modificata della che hanno contratto il virus, con o gere a breve; è indispensabile con-
PCR che rileva l’RNA eventualmente senza sintomi, ed evidenziare chi è fermare la positività con un tam-
presente nel campione. già guarito. pone, perché la persona è molto
Se il tampone è positivo, il laborato- Per individuare entrambe queste ca- probabilmente infettiva.
rio di analisi procede con ulteriori tegorie di persone diversi laboratori • Presenza di IgM e IgG: la perso-
indagini molecolari, per esempio per stanno mettendo a punto dei test sie- na è in una fase intermedia, in cui
analizzare il genoma virale e moni- rologici per rilevare in modo rapido può essere ancora infettiva; il ri-
torare l’eventuale evoluzione di nuo- la presenza nel sangue di anticorpi sultato va abbinato a un test con il
vi ceppi. A seconda della gravità dei specifici contro il coronavirus SARS- tampone.
sintomi, i pazienti che risultano po- CoV-2 (Figura 2). • Presenza delle sole IgG: la perso-
sitivi possono rimanere in quarante- na è in convalescenza o comunque
na nella propria abitazione oppure Anticorpo: proteina prodotta dal in una fase molto avanzata della
essere ricoverati in strutture ospeda- sistema immunitario come forma malattia; per essere sicuri che la
liere. di difesa; detto anche immunoglo- persona non sia più infettiva, è ne-
Se il tampone è negativo, l’analisi bulina. Ogni anticorpo riconosce cessario confermare la negatività
viene comunque ripetuta su un se- uno specifico antigene. con un tampone.
condo prelievo per ridurre il rischio • Assenza di IgM e IgG: la persona
di falsi negativi, cioè di pazienti risul- Questi test vanno alla ricerca di due non presenta anticorpi specifici,
tati negativi al primo test ma in real- tipi di immunoglobuline: le IgM, che quindi non ha contratto l’infezio-
tà infetti e quindi potenzialmente si formano nelle fasi precoci della ma- ne; questo caso però potrebbe an-
contagiosi. lattia e scompaiono qualche settima- che riferirsi a una persona che è en-
Il test del tampone è utile anche per na dopo la guarigione, e le IgG, che trata in contatto il virus da pochis-
distinguere l’infezione da coronavi- emergono solo in un secondo tempo simi giorni e quindi non ha ancora
rus da altre infezioni stagionali che (circa due settimane dopo la compar- sviluppato una risposta immuni-
causano sintomi simili, come quella sa dei primi sintomi) ma che riman- taria specifica; per confermare se
da virus influenzale oppure il raf- gono in circolo molto più a lungo. Le la persona è positiva, è necessario
freddore. IgG sono tra le armi che il sistema im- un tampone.
L’uso dei tamponi e la ricerca di trac- munitario usa per garantire la memo- Come si può vedere, l’interpretazio-
ce del genoma virale sono in genere ria immunitaria, ovvero la protezione ne dei dati deve tener conto non solo
riservati a chi manifesta sintomi evi- nei confronti di una seconda infezio- del risultato in sé, ma anche della sto-
denti o è stato a contatto con persone ne da parte dello stesso virus. La dura- ria clinica del paziente; a questo sta-
infette. Tuttavia, per un’analisi epi- ta della memoria immunitaria varia dio dell’epidemia, con il virus ancora
demiologica accurata, è importante però in base all’agente patogeno e da in circolazione nella popolazione,

8 © Zanichelli editore 2020


i soli test sierologici non sarebbero Un secondo esempio di drug reposi- dell’epidemia di SARS del 2003. Inol-
quindi sufficienti come test diagno- tioning è dato dal tocilizumab che, a tre, i risultati di uno recente studio
stici (servirebbe sempre anche il differenza dei precedenti, non agisce preliminare, che raccoglie i dati rela-
tampone) e non basterebbero a di- come antivirale ma interviene sul tivi a più di 100 pazienti cinesi, sem-
chiarare il rischio di contagio supera- versante della risposta immunitaria; brano indicare che la clorochina mi-
to. Estesa a gran parte della popola- normalmente, il tocilizumab è infat- gliori il decorso della malattia nei
zione, questa analisi potrebbe però ti usato come inibitore del sistema pazienti con polmonite da SARS-
iniziare a dare un quadro più com- immunitario nel trattamento dell’ar- CoV-2.
pleto dell’andamento dell’epidemia trite reumatoide. Il meccanismo d’azione della cloro-
nelle diverse regioni e mettere in La scelta di usare un immunosop- china e dell’idrossiclorochina è du-
luce quale percentuale della popola- pressore è giustificata dal fatto che plice e si basa su un’azione antivirale
zione è stata coinvolta: questo è un alcuni dei pazienti più gravi hanno unita all’azione immunomodulato-
primo passo indispensabile per poter mostrato i segni caratteristici della ria già conosciuta. L’azione antivirale
allentare alcune delle restrizioni e cosiddetta «tempesta di citochine», consiste nel bloccare la penetrazione
passare alla fase successiva della ge- una risposta immunitaria eccessiva- del virus all’interno delle cellule; stu-
stione dell’epidemia. mente violenta caratterizzata dal ri- di in vitro e in vivo hanno dimostra-
lascio di grandi quantità di molecole to che queste molecole causano un
infiammatorie come l’interleuchi- aumento del pH degli endosomi che
na-6 (o IL-6). Una volta innescata, si formano quando il virus si fonde
Possiamo usare vecchi
questa sindrome colpisce diversi or- con la membrana plasmatica per pe-
farmaci per un nuovo virus?
gani, impedendone la normale fun- netrare all’interno delle cellule. Inol-
La pandemia di COVID-19 è difficile zione; in questi casi l’insufficienza tre, questi farmaci sembrano interfe-
da gestire per la mancanza di un vac- multiorgano può essere fatale. In rire con i meccanismi di glicosilazio-
cino e di farmaci specifici. Normal- questo quadro clinico, spegnere la ri- ne dei recettori cellulari usati da co-
mente, le infezioni causate da coro- sposta immunitaria e la tempesta di ronavirus SARS-CoV-2 per aderire
navirus sono trattate con tre diversi citochine utilizzando un farmaco alle cellule umane. All’azione anti-
farmaci: come il tocilizumab che blocca il re- virale si aggiunge poi l’azione immu-
• antivirali attivi contro i virus cettore per l’IL-6 può quindi rivelarsi nomodulatoria, molto importante per
a RNA; una mossa vincente. impedire che i pazienti sviluppino la
• interferone-alfa per stimolare la tempesta di citochine.
risposta immunitaria; Tra i farmaci approvati dall’Agenzia Dati preliminari suggeriscono inol-
• farmaci antinfiammatori per so- Italiana per il Farmaco (Aifa) per la tre che la somministrazione di cloro-
stenere le funzioni vitali dei pa- COVID-19 ci sono anche la clorochi- china nelle fasi precoci della malat-
zienti colpiti. na e l’idrossiclorochina. Queste mo- tia potrebbe diminuire il tempo di
lecole di sintesi mimano la struttura infettività dei pazienti. Questo porte-
Nel caso del virus SARS-CoV-2, molti e la funzione della chinina, il princi- rebbe a un ulteriore beneficio, per-
pazienti hanno mostrato un aggrava- pio attivo contenuto nel primo far- ché limiterebbe la diffusione del vi-
mento dei sintomi che ha spinto i maco antimalarico della storia, il chi- rus nella popolazione.
medici a cercare altri farmaci da af- nino. Non è la prima volta che queste
fiancare a queste terapie aspecifiche. molecole vanno incontro a un «ripo- Un’ulteriore strategia terapeutica è
In casi come questo, in cui non c’è il sizionamento»: dopo essere state im- data dalla sieroterapia, una forma di
tempo di sviluppare e testare nuovi piegate per anni come antimalarici, immunizzazione passiva che preve-
farmaci specifici per il nuovo agente la clorochina e l’idrossiclorochina de di isolare dal siero di persone con-
patogeno, si può ricorrere al drug re- sono oggi tra i principali farmaci im- valescenti gli anticorpi anti-SARS-
positioning (traducibile come «ripo- munomodulatori per alcune malattie Cov-2 e di iniettarli in altre persone.
sizionamento del farmaco»), una autoimmuni, come l’artrite reuma-
strategia basata sulla sperimentazio- toide e il lupus eritematoso.
Immunizzazione passiva:
ne di farmaci già approvati per il trat- La nuova applicazione di queste mo-
il termine «passivo» distingue la
tamento di altre malattie. Per esem- lecole nel trattamento dell’infezione
sieroterapia dalla vaccinazione, che
pio, nel corso dell’attuale epidemia da SARS-CoV-2 si basa su alcuni stu-
è invece una forma di immunizza-
di coronavirus i medici cinesi hanno di del passato che dimostravano l’ef-
zione «attiva» in cui il sistema im-
cercato di alleviare i sintomi dei pa- ficacia di questa molecola nell’inibi-
munitario è stimolato per attivare
zienti più gravi usando farmaci anti- re la replicazione dei coronavirus, in
la memoria immunitaria.
virali per l’HIV o per Ebola. particolare del virus responsabile

© Zanichelli editore 2020 9


È una procedura che conferisce una le fasi di sperimentazione pre-clini- Un secondo tipo di vaccino, attual-
protezione immunitaria molto rapi- ca (in laboratorio e in modelli anima- mente in fase 2, è stato invece svilup-
da che, pur non essendo duratura, li) e clinica (negli esseri umani) neces- pato in Cina; si tratta di un vaccino
permette di evitare l’infezione in per- sarie per dimostrare che il vaccino è ricombinante basato su un vettore
sone esposte a un rischio certo (scopo sicuro ed efficace. In casi eccezionali, adenovirale contenente l’intera se-
profilattico) o di mitigare i sintomi queste tappe possono essere accelera- quenza genica che codifica per la pro-
della malattia (scopo terapeutico). Que- te, come sta accadendo per il vaccino teina spike, il recettore usato dal virus
sta procedura è già usata nella prati- anti-COVID-19; se la sperimentazio- per penetrare nelle cellule umane.
ca clinica per altre malattie, per ne procederà senza intoppi, forse po- L’obiettivo è quello di attivare una ri-
esempio nella profilassi della rabbia. tremo avere un vaccino disponibile sposta immunitaria che neutralizzi la
La sieroterapia e il riposizionamento al pubblico nell’arco di 12-18 mesi. proteina non appena il virus viene a
di farmaci sono strategie terapeuti- contatto con l’organismo, spegnendo
che di emergenza ma per il futuro Le piattaforme tecnologiche utiliz- l’infezione sul nascere.
sarà necessario sviluppare farmaci zate sono molto diverse e vanno dal-
specifici, in grado di interferire con le più tradizionali a quelle più inno- Un vaccino efficace sarà fondamen-
la replicazione del virus SARS-CoV-2. vative: nella lista compaiono vaccini tale anche per evitare epidemie fu-
costituiti da virus inattivati, vaccini ture. Anche nel caso in cui il virus
con vettori virali (sia replicanti sia responsabile della COVID-19 mutas-
non replicanti), vaccini basati su pro- se, l’esperienza accumulata nel corso
Come si crea un nuovo
teine ricombinanti e anche formulazio- delle attuali sperimentazioni aiuterà
vaccino per SARS-Cov-2?
ni mai testate prima per malattie in- ad accelerare la produzione di vacci-
Alla fine del 2019, quando il virus fettive, come vaccini basati sull’ino- ni aggiornati, in grado di ostacolare
SARS-Cov-2 ha iniziato a circolare in culo di una molecola di RNA. Proprio le versioni mutate del virus, proprio
Cina, non erano disponibili vaccini di quest’ultima categoria fa parte il come accade con i vaccini messi a
contro nessuno dei coronavirus che vaccino sperimentale chiamato punto ogni anno per contrastare l’in-
infettano gli esseri umani. La diffu- mRNA-1273, che induce le cellule fluenza stagionale.
sione della pandemia di COVID-19 dell’organismo a esprimere una pro-
ha però dato nuovo vigore a questo teina virale per attivare la risposta
ramo della ricerca e all’inizio di apri- immunitaria. I test preliminari nei
Rispondi e ricerca
le 2020 erano già più di 70 i vaccini modelli animali hanno dato risultati
in via di sviluppo in tutto il mondo. promettenti e negli Stati Uniti è stata a. Quali informazioni si possono
Si tratta di uno sforzo collettivo sen- avviata la sperimentazione di fase 1 ottenere dal tampone faringeo?
za precedenti, che coinvolge sia enti per testare la sicurezza del vaccino in E dai test sierologici?
privati sia istituti accademici pubbli- diversi dosaggi. Se i risultati saranno b. In che cosa consiste il drug
ci e organizzazioni no profit. promettenti, si procederà alla speri- repositioning?
Normalmente, il processo di svilup- mentazione di fase 2 con l’arruola- c. Aiutandoti con una ricerca
po e di immissione in commercio di mento di un maggior numero di par- in Rete, prepara un elenco
un vaccino richiede, come per qualsi- tecipanti (centinaia o migliaia) per dei vaccini anti-coronavirus
asi farmaco, un periodo di circa dieci valutare l’efficacia del vaccino, ovvero attualmente in studio negli esseri
anni (Figura 3). Questo lungo perio- la capacità di indurre una risposta umani. Su quale strategia si
do di tempo serve per svolgere tutte immunitaria specifica. basano?

Deposito Autorizzazione alla


del brevetto commercializzazione

Studio Studio Studio


Ricerca Test
clinico clinico clinico Post-omologazione
esplorativa preclinici
di fase 1 di fase 2 di fase 3

Identificazione Test in vitro e Tolleranza Efficacia Studio su Monitoraggio


del farmaco sperimentazione nell’essere sull’essere ampia scala continuo
candidato animale umano umano

~1-3 anni ~3-5 anni ~8-12 anni ~20 anni


Durata totale
Figura 3 Le fasi di sviluppo di un farmaco.

10 © Zanichelli editore 2020


Tutto è connesso: lo stretto rapporto
tra pandemia, ambiente e società
di Giorgio Vacchiano

Dopo lo spaesamento dei primi gior-


ni di epidemia in Italia, nelle settima-
ne di marzo le voci di alcuni scienzia-
ti e media si sono concentrate sulla
relazione tra il virus SARS-CoV-2 e
l’ambiente in cui viviamo. Sono così
emerse alcune ipotesi che, se confer-
mate, ci potrebbero aiutare a capire

© CDC/WIKIMEDIA COMMONS
come prevenire la prossima epide-
mia, come far ripartire l’economia e
la società in modo sostenibile per
tutti, e persino come imparare da
questa tragedia a rispondere all’e-
mergenza climatica in atto.

Quali sono le origini dei virus? Figura 1 Un esemplare femmina di Aedes albopictus.

La collaborazione tra virologi, ecolo- convivere, avendo evoluto nel tempo climatico a facilitare la diffusione di
gi e climatologi ha dimostrato già da una capacità di resistenza fisiologica virus e batteri zoonotici in territori
alcuni anni che un utilizzo insoste- o immunità alle patologie causate da precedentemente non interessati da
nibile del territorio aumenta il peri- questi agenti. queste malattie: è il caso del virus
colo di diffusione delle zoonosi. La deforestazione delle aree tropica- Zika, trasmesso dalla puntura di una
li (5 milioni di ettari di foreste vengo- zanzara del genere Aedes (Figura 1),
Zoonosi: malattie virali o batteri- no eliminati ogni anno solo in questa il cui habitat, un tempo limitato a
che dannose per l’essere umano e zona della Terra) e la rapida diffusio- una stretta fascia intorno al tropico,
provenienti da altre specie animali. ne delle attività umane (agricoltura, si sta velocemente espandendo verso
estrazione di minerali, allevamento, nord a causa dell’aumento delle tem-
Le zoonosi conosciute sono molto urbanizzazione) in territori prima perature e dell’umidità atmosferica.
numerose (oltre 200 secondo l’OMS) dominati dagli alberi, e dalle specie La deforestazione comunque è corre-
e il loro studio costituisce uno dei animali a loro legate, aumenta le pro- sponsabile anche in questo caso: al-
settori di maggior interesse della me- babilità di contatto tra gli esseri uma- cuni studi hanno dimostrato che fo-
dicina umana e veterinaria. Sono zo- ni e gli animali «serbatoio». reste degradate dal prelievo eccessi-
onosi la rabbia, la leptospirosi, l’an- La distruzione o il degrado dell’habi- vo di alberi ospitano con maggiore
trace, la SARS, la MERS, la febbre tat forestale di una specie può spin- facilità pozze d’acqua ferma nelle
gialla, la dengue, Ebola, HIV, Chikun- gerla ad avvicinarsi alle città, fre- quali si accumula l’acqua piovana,
gunya e i coronavirus, ma anche la quentando parchi e giardini come non più «bloccata» dalle chiome del-
più diffusa influenza. «sostituti» dell’habitat naturale or- la foresta: un terreno di coltura idea-
mai perduto. È quello che si è verifi- le proprio per le larve delle zanzare.
Il 75% delle malattie umane finora cato per il virus Ebola in Costa d’A- Anche il commercio di specie selva-
conosciute deriva da animali e il vorio, Repubblica Democratica del tiche può causare il diretto contatto
60% delle malattie emergenti è sta- Congo e Gabon, del quale sono stati con parti di animali ed esporre gli es-
teo trasmesso da animali selvatici. Le vettori pipistrelli e scimpanzé spinti seri umani al contatto con virus o al-
popolazioni di animali selvatici sono a frequentare le aree urbane dopo la tri agenti patogeni di cui quell’ani-
spesso, infatti, «serbatoi» di virus e perdita del loro habitat naturale. male può essere un ospite, attraverso
batteri con i quali hanno imparato a Talvolta è invece il cambiamento lo scambio di liquidi. È lo spillover

© Zanichelli editore 2020 11


(salto di specie): il virus o il batterio esseri umani potrebbe essere avve- tellite Sentinel 5P dell’Agenzia Spa-
passa a infettare gli umani, che non nuto proprio nel «mercato umido» ziale Europea. Purtroppo, questo ef-
sono dotati delle difese immunitarie di Wuhan (dove vengono commer- fetto non ha riguardato altri inqui-
adeguate a contrastarlo. Questo pro- cializzati e macellati animali selvati- nanti altrettanto diffusi come le pol-
cesso si è già verificato molte volte ci vivi, Figura 2), eventualmente con veri sottili, che in Pianura Padana
nella storia recente: i virus dell’AIDS l’«assistenza» di una terza specie inter- vengono prodotte non solo dal traffi-
(che si è adattato alla specie umana a media - un’ipotesi così prevedibile da co, ma anche dagli impianti di riscal-
partire dalla variante presente nelle essere stata descritta accuratamente damento (17%), dalle attività agrico-
scimmie delle foreste dell’Africa da un saggio scientifico (Spillover, di le e zootecniche (19%) e a quelle in-
Centrale), della SARS, della MERS, David Quammen) già diversi anni fa, dustriali (16%, dati ARPA Emilia-Ro-
dell’influenza suina H1N1 e appunto in tempi non sospetti. magna – progetto Prepair): settori
di Ebola hanno tutti una provenien- che hanno rallentato solo in piccola
za animale, e per alcuni di essi il ruo- parte.
lo della deforestazione e della fram- L’accumulo e il movimento delle
Virus e qualità dell’aria:
mentazione delle foreste primarie è polveri sottili, inoltre, dipendono
una relazione pericolosa?
stato provato con solidità. dalle condizioni meteo. Per questi
Uno dei primi effetti della quarante- motivi, molte città nel mese di marzo
Nel caso di SARS-CoV-2, si pensa che na, prima in Cina poi nella Pianura hanno fatto registrare livelli ancora
la specie serbatoio sia il pipistrello Padana, è stata la riduzione del traffi- alti di polveri, anche a causa di con-
«ferro di cavallo», in cui già nel 2015 co pubblico e privato e il rallenta- dizioni meteo che hanno prolungato
un coronavirus simile a quello at- mento o la chiusura di molte attività la loro permanenza (assenza di piog-
tualmente in circolo era stato identi- industriali. Lo stop alle auto ha cau- gia, alta pressione) o che hanno addi-
ficato da un team di ricercatori statu- sato una forte riduzione degli ossidi rittura aggiunto alla nostra aria altre
nitensi e cinesi. Questi pipistrelli di azoto, uno degli inquinanti più polveri di provenienza naturale
sono ampiamente diffusi nella Cina pericolosi, prodotto proprio dalle au- (come nell’evento straordinario del
meridionale e in tutta l’Asia, il Medio tomobili e dalle centrali di produzio- 28-29 marzo, che ha portato sull’Ita-
Oriente, l’Africa e l’Europa, e sono tra ne dell’energia e capace di irritare il lia polveri provenienti dai deserti
i mammiferi con più «familiarità» nostro apparato respiratorio, provo- dell’Asia centrale).
con i virus, probabilmente a causa care bronchiti croniche, asma ed en- In ogni caso, la riduzione di alcuni
della loro abitudine a formare, per il fisema polmonare. tipi di inquinanti come effetto della
riposo o il letargo, concentrazioni Secondo Legambiente Lombardia, la quarantena ha spinto alcuni a con-
impressionanti (fino a un milione di riduzione di ossidi di azoto dovuta al cludere che la pandemia di SARS-
individui in un solo sito), e per la ca- contenimento dell’epidemia è com- CoV-2 avrebbe dimostrato quanto sia
pacità di volare che li porta a diffon- presa tra il 30 e il 40% rispetto alla «semplice» migliorare la qualità
dere e contrarre virus su aree molto media del periodo – una riduzione dell’aria che respiriamo, o addirittu-
estese. Il passaggio tra pipistrelli ed individuata anche dai sensori del sa- ra che avrebbe un effetto netto posi-
tivo sulla salute umana, evitando un
maggior numero di decessi da inqui-
namento di quanti ne possa causare
come patologia diretta (secondo l’A-
genzia Europea per l’Ambiente, le
morti premature da inquinamento
atmosferico in Italia sono 76 000
ogni anno).
Entrambe le conclusioni sembrano
© M M/WIKIMEDIA COMMONS

però affrettate. Da un lato, occorre te-


ner conto dell’impatto del coronavi-
rus su tutti i settori della società, in
particolare degli impatti indiretti
sulle fasce svantaggiate (ammalati,
carcerati, persone diversamente abi-
li, persone che necessitano sostegno
psicologico, persone senza fissa di-
Figura 2 Un mercato di polli a Xining in Cina. mora, donne a rischio di violenza, e i

12 © Zanichelli editore 2020


© GEOSPATIALWORLD.NET
Figura 3 Esempi di dati raccolti da Sentinel 5P sulla situazione degli ossidi di azoto presenti nell’aria in Cina. I quattro grafici
mostrano la variazione registrata da dicembre 2019 a marzo 2020.

numerosissimi poveri di molti stati ratorie, diversi studi nel mondo di- scontrata nei siti industriali conta-
del mondo). È probabile che i decessi mostrano che l’elevata concentrazio- minati, e il recente rapido aumento
indiretti dovuti al deterioramento di ne di inquinanti atmosferici provoca dei decessi in zone molto industria-
queste situazioni già al limite, se con- un aumento nei tassi di ricoveri per lizzate (come quelle di Bergamo e
teggiati, portino a un bilancio da patologie respiratorie. Brescia), direttamente o indiretta-
COVID-19 molto più grave rispetto Tra gli inquinanti, il PM2.5 e il PM10 mente legati a COVID-19, è plausibi-
alle sole morti da inquinamento. In (con diametro medio rispettivamen- le che l’inquinamento atmosferico
secondo luogo, è vero che il lockdown te >2,5 μm e >10 μm), una volta inala- sia coinvolto nell’aumento della
ha drasticamente abbassato i livelli ti possono depositarsi nelle vie aeree mortalità nel nostro Paese.
di ossidi di azoto (Figura 3), ma bloc- superiori e raggiungere poi i polmo- Esiste infine una terza ipotesi, in re-
care mobilità e attività produttive è ni. Quindi è plausibile che una espo- altà molto tenue, avanzata tra gli al-
una soluzione difficilmente realizza- sizione cronica a questi inquinanti tri da SIMA (Società Italiana di Medici-
bile sul lungo termine e che non sa- possa rendere l’organismo meno na Ambientale) in un recente comuni-
rebbe accettata da parte della società. pronto a rispondere all’infezione, a cato ancora da verificare da parte del-
Una seconda ipotesi che sta cercando causa di stati infiammatori polmona- la comunità scientifica. Secondo
conferma negli studi scientifici è ri o di altre patologie croniche corre- SIMA, il particolato potrebbe essere
quella di un possibile ruolo degli in- late all’inquinamento atmosferico un vettore del virus, che sarebbe in
quinanti nell’aumentare la vulnera- (diabete, malattie cardiovascolari) e grado di aderire alle polveri per qual-
bilità alla COVID-19. L’OMS ha con- che sono al tempo stesso fattori di co- che ora e quindi acquisterebbe una
fermato che i fumatori hanno un ri- morbidità noti di COVID-19. maggiore capacità infettiva nelle
schio almeno doppio di necessitare Secondo i più recenti dati, l’Italia si aree a maggior inquinamento atmo-
terapia intensiva in seguito al conta- colloca attualmente al secondo posto sferico. Questa ipotesi è sostenuta da
gio rispetto ai non fumatori. Per in Europa per decessi da PM2.5, e al un esiguo numero di studi scientifici
quanto riguarda il legame tra l’inqui- primo posto per i decessi da biossido sul comportamento di altri virus
namento dell’aria e le infezioni respi- di azoto. Vista l’elevata mortalità ri- (come il morbillo) e da correlazioni

© Zanichelli editore 2020 13


atto rischia di essere vanificato
dall’effetto di «rimbalzo»: la ripresa
dell’economia potrebbe, in molte
parti del mondo tradursi in un allen-
tamento delle norme a tutela
dell’ambiente e del clima, che ri-
schiano di essere le prossime «vitti-
me» indirette della pandemia.
PM10 (µg/m3)
0-2
2-5
© PREPAIR – ARPA ER

5 - 10
10 - 20
20 - 30
30 - 40
Che cosa ci aspetta per
40 - 50 il futuro?
60 - 75
75 - 100
100 - 150 L’emergenza sanitaria in atto e la
150 - 200
> 200 continua minaccia della crisi clima-
tica ci inducono a ritenere che le uni-
Figura 4 La concentrazione di PM10 nella Pianura Padana il 14 gennaio 2020. che soluzioni sostenibili (nel senso
di «accettabili» ma anche «durevoli
molto dubbie tra il numero di conta- Zika). Inoltre, il lockdown sta facendo nel tempo») sono quelle sistemati-
giati e la qualità dell’aria nelle due sperimentare a tutti comportamenti che. Per limitare il riscaldamento
settimane precedenti alle misure in che potrebbero contribuire a mitiga- globale non avrebbe senso limitare
alcune province italiane (Figura 4). re la crisi climatica, come il ricorso al solo le attività più emissive: sono in-
Anche qui l’ipotesi non è del tutto telelavoro o la riduzione dei consumi vece necessarie soluzioni «positive»,
impossibile, ma per essere conferma- di beni «non essenziali». che coniughino la riduzione delle
ta ha bisogno di prove molto robuste, Le somiglianze però sembrano termi- emissioni con lo sviluppo umano di
che non si basino su una semplice nare qui. Infatti, il cambiamento cli- tutti i popoli della Terra.
correlazione (da cui non si può evin- matico è un problema di difficile so- Nel concreto, questo significa com-
cere un rapporto causa-effetto). luzione proprio perché le sue conse- piere una radicale decarbonizzazio-
guenze non vengono percepite come ne della nostra economia, orientan-
immediate minacce alla salute (no- do il sistema produttivo, fiscale, eco-
nostante in realtà lo siano). È difficile nomico, finanziario, sociale e politi-
La reazione alla COVID-19:
pensare che le soluzioni per rispon- co verso attività compatibili con il
una lezione di adattamento?
dere all’emergenza sanitaria siano at- mantenimento del clima entro i limi-
Da più parti si sono sottolineate le tuabili ed efficaci anche per la crisi ti che favoriscono il benessere uma-
apparenti analogie dell’emergenza del clima. no. E forse è proprio questa l’oppor-
sanitaria con l’emergenza climatica. Non sono attuabili perché difficil- tunità più autentica nascosta in que-
Alcune somiglianze sono evidenti: la mente la società accetterebbe misure sta pandemia.
scala globale, la necessità di unire drastiche che, per risolvere l’emer-
comportamenti individuali e politi- genza climatica, dovrebbero essere
che statali per risolvere il problema, praticamente definitive. E non sono
Rispondi e ricerca
la minaccia che non fa differenze tra efficaci perché, come sta emergendo a. Quali ipotesi cercano di
i diversi strati della società – ma che per la Cina, l’interruzione del 75% spiegare la relazione tra qualità
ha nei più deboli il bacino di maggio- delle attività produttive è risultata in dell’aria e diffusione del virus?
re vulnerabilità – la corrispondenza una diminuzione delle emissioni di b. Nella tua regione di residenza,
apparente di alcune soluzioni come CO2 di appena il 25%. Per di più, la il livello degli ossidi di azoto
la riduzione dei trasporti e delle atti- natura «riduttiva» di queste misure si è modificato nel periodo
vità produttive. sta avendo un impatto drammatico gennaio-giugno 2020? Aiutati
Le due crisi sono anche in parte lega- sull’economia, dimostrando che que- con una ricerca in Rete.
te, perché è dimostrato che il cambia- sto genere di emergenze va affronta- c. Esiste un legame tra
mento climatico può facilitare la dif- to con una visione complessiva della inquinameto atmosferico e
fusione delle zoonosi e dei loro vetto- società, a partire dal potenziamento infezioni respiratorie?
ri animali in territori che non ne era- del welfare e dell’equità sociale. d. Quali abitudini potresti
no normalmente interessati (come Infine, ogni effetto accidentalmente modificare per diminuire il tuo
abbiamo visto nel caso del virus positivo per il clima delle misure in impatto ambientale?

14 © Zanichelli editore 2020


2. ALTRI VIRUS INTORNO A NOI
Dall’animale all’essere umano:
i virus dell’influenza
di Giulia Bianconi e Angela Simone

Ogni anno, a partire da metà ottobre «categorie a rischio» come quelle in- I virus A, più comuni e diffusi, sono
fino a fine dicembre, in Italia si svol- dicate dal Ministero della Salute e poi ulteriormente suddivisi in sotto-
ge la campagna vaccinale per l’in- dall’Organizzazione Mondiale della tipi, a seconda delle differenti glico-
fluenza stagionale. La finestra di Sanità (OMS): neonati, bambini, proteine di superficie (neuramini-
tempo è indicata dal Ministero della adulti sopra i 65 anni, e individui dasi ed emoagglutinina), che si trova-
Salute in base alla nostra situazione soggetti a malattie collegate all’appa- no sull’involucro proteico (o capsi-
climatica e l’andamento mostrato rato respiratorio. Proprio per la sua de) che racchiude e protegge il geno-
dalle passate epidemie influenzali capacità di diffondersi rapidamente e ma virale; esistono vari tipi di glico-
nel nostro Paese. Per fare chiarezza per le conseguenze che potrebbe cau- proteine N e H che si possono combi-
sul tema influenza abbiamo inter- sare a una grossa fetta di popolazio- nare in forma assortita. Per esempio,
pellato Giovanni Cattoli, veterina- ne, l’influenza è una malattia forte- il virus dell’influenza aviaria di cui si
rio e direttore della Struttura Com- mente monitorata. è sentito parlare nel 2005 è un virus
plessa SCS5 Ricerca e Innovazione H5N1, mentre il virus dell’influenza
dell’Istituto Zooprofilattico Speri- suina (o messicana) di cui abbiamo
mentale delle Venezie. letto nel 2009 è un virus H1N1.
Quale virus causa
Parliamo di virus «aviario» o «suino»
l’influenza?
anche in casi di contagio umano per-
Il virus che si cela dietro i sintomi ché, sebbene ogni virus abbia una
Perché l’influenza è
dell’influenza è un virus a RNA, della specie animale in cui si moltiplica e
una malattia da non
famiglia Orthomyxoviridae. Esistono prospera, i virus influenzali sono fles-
sottovalutare?
tre tipi di influenza: A, B e C. sibili, e magari disponibili ad adattar-
L’influenza è un’infezione di tipo vi-
rale che colpisce soprattutto naso,
gola e bronchi, e meno spesso i pol-
moni (Figura 1). L’infezione dura
generalmente una settimana ed è
caratterizzata da improvvisi picchi
© SUBBOTINA ANNA/ SHUTTERSTOCK

di febbre alta, dolori muscolari, mal


di testa, tosse, mal di gola e naso che
cola. Nella maggior parte dei casi la
guarigione avviene spontaneamen-
te dopo alcuni giorni, senza l’inter-
vento del medico o senza assumere
farmaci specifici, con le sole accor-
tezze di rimanere al caldo e al riposo
(spesso forzato a causa della febbre
alta) e di reintegrare i liquidi persi.
L’influenza può però causare conse- Figura 1 Nelle persone giovani e in salute l’influenza può essere superata
guenze anche gravi nelle cosiddette facilmente, ma va monitorata con attenzione nelle «categorie a rischio».

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si ad altri ospiti occasionali. Eppure, • In altri casi, il virus riesce ad adat- ri saranno le probabilità che questo
secondo recenti ricerche, in origine tarsi in un tempo più o meno bre- virus prima o poi riesca ad adattarsi
tutti i virus influenzali che conoscia- ve, si replica nel nuovo ospite e può selezionando e favorendo le progenie
mo oggi erano di derivazione aviaria. causare malattie più o meno gravi, più adatte. Per questo è importante la
I virus della influenza stagionale a seconda di quanto si replica e in sorveglianza negli animali e negli
umana, così come quelli dell’influen- quali organi, ma non riesce però a umani: prima ci si accorge dell’incon-
za dei maiali o dei cavalli, altro non trasmettersi tra i nuovi ospiti. tro tra un virus e una nuova specie,
sono che virus i cui geni si sono origi- • In ultimo, il virus può riuscire ad prima li si combatte e circoscrive, li-
nati da lontani progenitori virali che adattarsi al nuovo ospite al punto mitando le occasioni di nuovi incon-
circolavano negli uccelli. Con il tem- tale che non solo si replica bene, tri e il rischio di adattamento.
po si sarebbero evoluti e «specializza- ma riesce anche a trasmettersi tra
ti» divenendo capaci di infettare e tra- questi nuovi ospiti, causando una
smettersi in questi nuovi ospiti, fino malattia infettiva e contagiosa lie-
Perché il maiale è stato una
ad adattrsi al punto tale che ora circo- ve o grave.
fonte di epidemia virale?
lano esclusivamente o quasi in queste
specie (da qui il termine, per esempio, Dall’altra parte della barricata, nella
di influenza umana «stagionale»). battaglia contro il virus influenzale,
Quali fattori rendono più
Questa sequenza temporale – virus non tutti gli ospiti hanno la stessa ca-
dinamica la vita virale?
aviario che si trasmette ad altre spe- pacità di resistenza: il maiale in parti-
cie, conseguente specializzazione Diversi fattori favoriscono i passaggi colare sembra essere più sfortunato
nella specie attaccata e continue mu- da una specie all’altra. In primo luo- da questo punto di vista (Figura 2).
tazioni successive – è un processo in go bisogna vedere quanto rapida- Tutto inizia con l’aggancio del virus
continuo divenire, perché il virus in- mente il virus acquisisce mutazioni alla superficie delle cellule respirato-
fluenzale, è proprio il caso di dirlo, genetiche tali da farlo replicare all’in- ri: infatti il virus per entrare nelle
possiede uno scaltro dinamismo. Per terno di organismi animali differen- cellule di un ospite e replicarsi (dan-
fortuna il passaggio da una specie ti: in generale, la capacità di adatta- do cioè inizio a un’infezione) deve es-
all’altra non è poi così semplice. mento del virus dipende dalla capa- sere in grado di riconoscere le cellule
cità del suo codice genetico di mutare giuste. Le cellule normalmente
velocemente durante la replicazione, espongono sulla loro superficie nu-
generando progenie di virus mutanti merose proteine che servono a diver-
Che cosa accade nel
tali da favorire la loro replicazione in se funzioni fisiologiche. Alcune di
passaggio dall’animale
un nuovo ospite. queste proteine, chiamate recettori
all’essere umano?
Un secondo fattore è il tempo a dispo- cellulari per il virus, sono usate dai vi-
Anche ai nostri giorni può accadere sizione del virus per circolare libera- rus per «riconoscere» le cellule giu-
che virus influenzali «classicamen- mente e indisturbato in una determi- ste da infettare, attaccarsi ad esse e
te» aviari, cioè che circolano di solito nata area, cosa che accade nelle zone iniziare il ciclo replicativo. Ogni vi-
negli uccelli, incontrino nuovi ospi- chiamate endemiche. Più si lasciano rus adattato a una certa specie ha im-
ti, per esempio specie di uccelli do- occasioni e tempo al virus degli uccel- parato a riconoscere uno specifico re-
mestici (polli, tacchini, anatre dome- li di incontrare nuove specie, maggio- cettore cellulare. Così i virus influen-
stiche) e da questi ultimi o diretta-
mente da uccelli selvatici passino
anche a specie ospiti evolutivamente
© TRAVELVIEW/ SHUTTERSTOCK

più lontane, quali mammiferi (suini,


cani, cavalli, esseri umani).
L’incontro tra un virus aviario e un
nuovo ospite può però avere esiti dif-
ferenti.
• Nella maggior parte dei casi si ri-
tiene che, nel nuovo ospite, il virus
non sia per nulla capace di replicar-
si e quindi non causi nessuna infe-
zione, o riesca a farlo in maniera Figura 2 Il passaggio all’essere umano dell’influenza H1N1 è stata mediata dal
molto limitata, causando infezione maiale, ma la fonte dell’infezione sarebbero gli uccelli che avrebbero contagiato i
lieve e senza malattia evidente. suini presenti negli allevamenti.

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© SHERRY YATES YOUNG/WIKIMEDIA COMMONS
zali aviari riconoscono recettori spe-
cifici presenti nell’apparato respira-
torio degli uccelli; i virus influenzali
umani, invece, recettori specifici per
l’apparato respiratorio umano.
Nell’apparato respiratorio del maiale
sono presenti cellule che portano sul-
la loro superficie recettori tipici degli
uccelli, ma anche recettori umani. Ne
consegue che, nell’apparato respira-
torio del maiale, sia un virus influen-
zale umano sia un virus influenzale
dei polli hanno probabilità più eleva-
te che in altri ospiti di replicarsi nella
stessa cellula. È facile ora immagina- Figura 3 Il virus influenzale muta rapidamente e bisogna rifare il vaccino influenzale
ogni anno. Il vaccino è consigliato soprattutto ai bambini, agli anziani e alle persone
re che due virus diversi che replicano
con malattie croniche.
il loro materiale genetico nella stessa
cellula e nello stesso tempo possano basti vaccinarsi una volta sola per ri- ro Sud nel mese di settembre. L’OMS
anche generare progenie che portano manere protetti a lungo. Purtroppo provvede anche a fornire ai produt-
materiale genetico «misto» (i cosid- però non è così, perché i virus dell’in- tori di vaccini i ceppi virali di riferi-
detti virus ricombinanti, cioè parti- fluenza mutano molto rapidamente mento, così da garantire un’identica
celle virali che portano sia geni del e l’immunità acquisita con un vacci- composizione antigenica per tutti i
virus aviario infatti sia geni del virus no o con la malattia naturale non vaccini prodotti da ditte diverse.
umano). Alcuni di questi virus ricom- protegge da una nuova infezione In questo modo c’è tutto il tempo per
binanti possono avere caratteristiche l’anno successivo. Per questo è neces- procedere alla preparazione del nuo-
nuove: per esempio il loro nuovo ge- sario ri-vaccinarsi a ogni stagione in- vo vaccino, poiché la stagione in-
noma può renderli capaci di infettare fluenzale (Figura 3). fluenzale alle nostre latitudini rag-
ospiti differenti o renderli più patoge- La buona notizia però è che si può ar- giunge la massima intensità tra di-
ni o in grado di trasmettersi più velo- rivare «preparati» all’ondata stagio- cembre e febbraio dell’anno dopo: ci
cemente perché in grado di sfuggire nale. Questo perché le stagioni, e sono quindi circa 7-8 mesi per essere
alla risposta immunitaria dell’ospite, quindi l’inverno, cadono in periodi pronti alla nuova campagna di vacci-
creando così i presupposti per la ge- diversi nell’emisfero australe rispet- nazione. E in questo lasso di tempo è
nerazione di un virus pandemico. to a quello boreale, dandoci così l’op- molto improbabile che una variante
In un certo senso il maiale è più per- portunità di conoscere in anticipo i compaia, perché è necessario un cer-
missivo riguardo ai virus influenzali ceppi virali circolanti. Infatti, i virus to numero di «generazioni» perché
e accetta la replicazione a livello re- che causano l’epidemia a Sud dell’E- una variante si stabilisca all’interno
spiratorio di diversi ceppi virali, non quatore (dove è inverno quando da della popolazione virale in misura
solo quello dell’influenza suina «clas- noi è estate) saranno con buona pro- tale da avere un impatto significati-
sica», ma anche quelli aviari e umani. babilità quelli che colpiranno l’emi- vo sull’andamento dell’epidemia.
Ecco perché lo potremmo definire un sfero settentrionale nel nostro perio-
sorvegliato speciale dal punto di vista do invernale.
Rispondi in 5 in righe
epidemiologico. Non è comunque il
caso di cambiare le nostre abitudini L’identificazione dei virus influenza- a. Che differenze esistono tra
alimentari perché non ci sono prove li circolanti è operata da una rete di l’influenza stagionale e altri tipi
che il virus dell’influenza si trasmetta laboratori-sentinella distribuiti in di influenza, come l’«aviaria» e
per via alimentare, con cibo lavorato tutto il mondo (Global Influenza Sur- la «suina»?
o cotto in modo appropriato. veillance and Response System). I dati b. Perché è necessario vaccinarsi
raccolti sono poi inviati all’OMS che ogni anno contro l’influenza?
pubblica le raccomandazioni riguar- c. Come avviene il salto del virus tra
do alla composizione dei vaccini. Di specie diverse?
Perchè il vaccino influenzale
solito, la composizione vaccinale per d. Oltre al pollame e ai suini, quali
va rifatto ogni anno?
la stagione influenzale nell’emisfero altri animali hanno trasmesso
La ricorrenza annuale di virus in- Nord è stabilita dall’OMS nel mese di virus pericolosi per la salute
fluenzali potrebbe farci pensare che febbraio, mentre quella per l’emisfe- umana?

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AIDS: una pandemia lunga quarant’anni
di Giovanni Maga

L’AIDS è spesso considerato la peste delle nuove infezioni (etero > 41%, Quando l’HIV si replica all'interno di
del XX secolo. Qual è la ragione di que- omo 39%). Il problema maggiore che una di queste cellule spesso ne causa
sta analogia? Tra il 1347 e il 1351 l’Eu- si riscontra è l’arrivo del paziente la morte e, se per caso la cellula non
ropa fu decimata dalla «peste nera», all’attenzione del medico quando la muore per azione diretta del virus, il
un terribile flagello arrivato dall’Asia, malattia è già avanzata, anche dopo sistema immunitario la identifica co-
il cui effetto fu talmente devastante anni dal momento in cui la persona munque come infetta e la elimina. In
che ancora oggi rappresenta nell’im- ha contratto il virus. Per capire come questo modo il sistema immunitario
maginario collettivo l’epidemia per ciò possa accadere è prima necessario si autodistrugge sopprimendo una del-
antonomasia. Purtroppo l’immagine comprendere il meccanismo con cui le sue componenti più importanti.
non è soltanto una suggestione, per- questa infezione distrugge le nostre Proprio la continua diminuzione di
ché il flagello dell’AIDS è, se possibi- difese immunitarie. linfociti T helper è infatti la causa
le, ancora più spaventoso della peste: dell’immunodeficienza che porta alla
oltre 20 milioni di morti soltanto ne- comparsa dei sintomi dell’AIDS nei
gli ultimi dieci anni, 38 milioni di pazienti infetti da HIV.
Quali sono gli effetti del virus
persone infette nel 2018, con un tasso Quando la barriera contro le infezio-
HIV sul nostro corpo?
di crescita delle nuove infezioni di ni comincia a cedere compaiono i sin-
quasi 2 milioni ogni anno (Figura 1). Grazie al sistema immunitario il no- tomi delle cosiddette infezioni op-
La mortalità è in diminuzione grazie stro organismo sa contrastare gli at- portunistiche.
alle terapie sempre più efficaci, ma tacchi dei batteri, dei funghi, dei
nel 2018 si sono registrati oltre protozoi che incontriamo quotidia- Infezioni opportunistiche: ma-
750 000 decessi. E non va dimenticato namente nel cibo o nell’aria. Si trat- lattie causate da microrganismi che
che oltre 1,5 milioni di bambini oggi ta di microrganismi per lo più inno- «approfittano» della debolezza
sono infetti, 160 000 si infettano ogni cui per gli individui sani: un sistema dell’organismo per infettarlo.
anno e 100 000 di loro muoiono a cau- immunitario integro li distrugge
sa dell’AIDS (dati aggiornati al 2018). senza che vi sia alcun effetto collate- Non c’è distretto dell’organismo che
Il nome per esteso dell’AIDS è sindro- rale. Ma l’HIV attacca proprio le cel- sia risparmiato da queste infezioni,
me da immunodeficienza acquisita lule del sistema immunitario, in che includono encefaliti, meningiti,
(Acquired Immunodeficiency Syndro- particolare quelle che in superficie retiniti, polmoniti, tubercolosi, mico-
me) : l’infezione è infatti caratterizza- presentano il recettore CD4. Alcune si, esofagiti e disturbi intestinali.
ta da un insieme di sintomi che si pre- di queste cellule, chiamate linfociti T L’HIV favorisce inoltre la comparsa
sentano contemporaneamente (da helper, sono indispensabili stimola- di tumori rari, come il sarcoma di Ka-
cui sindrome) e che hanno origine nel tori della reazione di difesa contro le posi, dato dalla proliferazione dell’her-
cedimento delle difese immunitarie infezioni. pes virus di tipo 8.
(immunodeficienza) a opera di un agen-
© WHITE HOUSE/WIKIMEDIA COMMONS

te trasmissibile (acquisita). L’HIV, il


virus che causa l’AIDS, è stato isolato
nel 1983 da Luc Montagnier all’Istitu-
to Pasteur di Parigi e da Robert Gallo
al National Cancer Institute negli Sta-
ti Uniti.
In Italia, dall’inizio dell’epidemia si
stima che siano morte circa 40 000
persone; 157 000 sono infette e dal
2010 si registrano stabilmente ogni
anno circa 3-4000 nuovi casi. La mo-
dalità di trasmissione più frequente Figura 1 Un grande nastro rosso, simbolo della lotta all’AIDS, appeso all'ingresso
in Italia e in Europa sono i rapporti della Casa Bianca in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS che si celebra
sessuali che rendono conto dell’80% ogni anno l’1 dicembre.

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Che cos’è la fase di latenza?

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Il decorso dell’infezione da HIV è sub-
dolo. Quando un individuo entra in
contatto con il virus, spesso non svi-
luppa sintomi evidenti, al più un lie-
ve malessere che si risolve da solo in
poco tempo. Questo perché il sistema
immunitario reagisce con prontezza
e tiene sotto controllo l’infezione.
Tuttavia il virus non viene eliminato,
anzi continua a replicarsi con vigore.
Si stima che ogni giorno un individuo
infetto da HIV produca 10 miliardi di Figura 2 Il test sierologico, da eseguire almeno 3 settimane dopo un evento a
rischio di infezione, rileva la presenza di anticorpi anti-HIV nel sangue.
particelle virali, che vengono rapida-
mente distrutte dal sistema immuni- do. Quindi queste persone scoprono poco, oggi i farmaci riescono a garan-
tario senza dare sintomi, anche se il di essere affette da HIV dopo anni tire a una persona infetta di non pro-
virus fin dall’inizio annienta un gran dall’incontro del virus. Anni durante gredire nella forma conclamata di
numero di cellule. Questa fase asinto- i quali non solo il loro sistema immu- AIDS. L’importante è iniziare la tera-
matica viene detta fase di latenza. nitario si è progressivamente indebo- pia in tempo; quindi, se si è positivi, è
lito, ma hanno anche inconsapevol- essenziale contattare il proprio medi-
Fase di latenza: intervallo di mente trasmesso l’infezione ad altre co per le valutazioni del caso.
tempo compreso tra il momento persone. Per questo il numero di nuo-
dell’infezione e la comparsa dei ve infezioni in Italia (e in generale nel
primi sintomi. mondo) è sicuramente sottostimato.
Come si trasmette il virus?
Gli epidemiologi calcolano che in Ita-
Non appena la quantità di cellule uc- lia ci siano attualmente in circolazio- Il virus HIV si trasmette attraverso il
cise è tale da compromettere la capa- ne almeno 15 000 persone che hanno contatto con il sangue o fluidi cor-
cità dell’organismo di rispondere alle contratto l’infezione e non lo sanno. porei come lo sperma, in cui i linfo-
infezioni, appaiono i primi sintomi. citi infetti sono particolarmente con-
Il tempo necessario perché dalla fase È dunque importante avere consape- centrati. Da ormai vent’anni sono
di latenza asintomatica si passi alla volezza dei propri comportamenti stati introdotti test in grado di indivi-
malattia conclamata è variabile: per in- sessuali e, se si pensa di aver corso un duare il virus nel sangue e negli emo-
dividui in buona salute, in media pas- rischio di infezione con un rapporto derivati usati per le trasfusioni; oggi
sano da 2 a 10 anni. Poi il declino del non protetto (cioè senza aver usato il perciò l’infezione si trasmette princi-
sistema immunitario è irreversibile e preservativo), ricorrere al test siero- palmente tramite rapporti sessuali non
il paziente muore rapidamente per ef- logico (Figura 2). Si tratta di un pre- protetti o lo scambio di siringhe tra tos-
fetto delle infezioni opportunistiche. lievo di sangue a cui tutti possono ac- sicodipendenti.
Il lungo periodo di latenza contribui- cedere, che rileva la presenza di anti- Nell’ultimo decennio il numero di
sce alla disseminazione del virus: in- corpi anti-HIV prodotti dal nostro nuove infezioni in Europa occiden-
fatti in questa fase è facile che gli indi- organismo: segno sicuro di una infe- tale e negli Stati Uniti si è stabilizza-
vidui, inconsapevoli di essere infetti, zione in atto. to. Grazie alle politiche di prevenzio-
non prendano precauzioni e dunque Il test va fatto almeno 3 settimane dopo ne alcune aree geografiche, come l’A-
trasmettano il virus ad altri. Così si l’evento di rischio, per lasciare il tem- frica subsahariana e l’Estremo Orien-
spiega come l’AIDS abbia potuto dif- po all’organismo di produrre abba- te, hanno visto diminuire il numero
fondersi in ogni angolo del pianeta. stanza anticorpi per essere rilevati e di nuovi casi di un terzo negli ultimi
Ritornando alla situazione italiana, va ripetuto a distanza di sei mesi, per dieci anni. Va ricordato però che l’A-
oltre il 60% dei casi diagnosticati confermare il risultato. Esistono an- frica è ancora il continente dove si re-
ogni anno riguarda pazienti che van- che test rapidi, acquistabili in farma- gistra il maggior numero di nuove
no dal medico perché affetti da infe- cia, che sono in grado di dirci se ab- infezioni: quasi due milioni all’anno,
zioni atipiche (polmoniti resistenti biamo contratto l’infezione da una due terzi del totale mondiale. Ci sono
agli antibiotici, infezioni fungine, goccia di sangue ottenuta pungendo- poi zone dove invece l’epidemia si
gravi gastroenteriti). Sono il segnale si un polpastrello. Se si risulta positi- sta allargando a macchia d’olio, come
che il sistema immunitario sta ceden- vi, niente panico. Come vedremo tra l’Europa orientale e l’Asia centrale:

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qui i casi si sono triplicati negli ulti-
mi dieci anni. Tirando le fila, possia-
5. si assemblano
mo dire che la pandemia di HIV è nuove particelle virali.
oggi «a macchia di leopardo»: ci sono 6. Le nuove particelle
virali fuoriescono
aree del mondo in cui è sotto control- dalla cellula e
1. Il virus HIV
lo, e altre in cui invece è ancora in ra- penetra nella cellula iniziano un nuovo
pida diffusione. agganciandosi ciclo infettivo.
al recettore CD4.

Come ci possiamo difendere

© PETER GARDINER/SCIENCE PHOTO LIBRARY/AGF


4. A partire
dal virus HIV? recettore dal provirus
CD4 vengono
Oggi, le armi più efficaci per difen- generate
copie
dersi dall’infezione sono i farmaci. del genoma e
Dall’infezione di HIV però non si gua- RNA virale delle proteine
del virus.
risce mai (tra poco vedremo perché) e
il virus rimane nel nostro organismo 3. Il provirus
trascrittasi provirus si integra
per tutta la vita. inversa nel genoma
I farmaci impediscono che il virus si della cellula.
moltiplichi, evitando la distruzione 2. Il genoma virale
a RNA viene
del sistema immunitario, ma questo retrotrascritto,
richiede che la terapia venga mante- generando un DNA
a doppio filamento (provirus).
nuta per tutta la vita. Oggi le terapie
garantiscono un’aspettativa di vita
Figura 3 Le principali tappe del ciclo infettivo del virus HIV.
delle persone infette pari a quella dei
sani, ma a due condizioni: ze, infatti, che sono stati identificati i toplasma. A questo punto la trascrit-
• che il paziente assuma i farmaci in bersagli molecolari più promettenti tasi inversa, che è già associata al ge-
modo costante e corretto; contro cui sviluppare inibitori. noma di HIV, converte l’RNA virale
• che la terapia sia iniziata prima in una doppia elica di DNA, detta
che il virus abbia danneggiato provirus. Il provirus entra quindi
troppo il sistema immunitario. nel nucleo e si inserisce all’interno
In che modo il virus HIV
dei cromosomi cellulari, là dove essi
Un indice che si usa per determinare infetta le cellule?
vengono più frequentemente tra-
il momento ottimale per iniziare la
Una caratteristica di HIV è quella di scritti in mRNA, grazie all’azione
terapia è il numero di linfociti T
inserire il suo genoma all’interno dei dell’enzima virale integrasi (anch’es-
CD4 presenti nel sangue. Normal-
cromosomi. L’HIV è il rappresentan- so già ancorato al genoma virale). Il
mente sono 1000-1200 per mm3 di
te più noto della famiglia dei cosid- DNA del provirus si stabilisce quindi
sangue: se scendono sotto i 500/ mm3
detti retrovirus, ossia virus il cui ge- in modo permanente nel genoma
è un segnale che qualche cosa non va;
noma, fatto di RNA, è dapprima con- dell’ospite e da questa posizione non
se i valori sono inferiori a 350/ mm3
vertito in DNA a opera di un partico- si muoverà più per tutta la vita della
c’è il rischio di sviluppare i primi sin-
lare enzima, chiamato trascrittasi cellula (Figura 3).
tomi dell’AIDS, cioè le infezioni op-
inversa, ed è poi integrato nel DNA L’archiviazione del genoma virale in
portunistiche. Oggi si considera il
cellulare. La sintesi delle proteine vi- questi «serbatoi» cellulari avviene
momento ottimale per l’inizio della
rali può avvenire solo dopo questo già nei primi giorni dell’infezione,
terapia con valori di CD4 compresi
passaggio, con la trascrizione del quando la persona non si accorge di
tra 500 e 350/mm3.
DNA virale in mRNA e la sua tradu- avere contratto il virus perché non
Le terapie sono basate su molecole zione in catene di amminoacidi gra- ha sintomi o ne manifesta di molto
specificamente sviluppate per bloc- zie ai ribosomi cellulari. lievi o generici (febbre, mal di testa,
care l’azione di enzimi essenziali per Quando l’HIV penetra in una cellula linfonodi dolenti, disturbi gastroin-
le diverse fasi del ciclo vitale del vi- bersaglio (una delle cellule del siste- testinali) che passano nel giro di
rus. Per capire come agiscono i far- ma immunitario che il virus indivi- qualche giorno.
maci è necessario ricordare in che dua tramite il recettore di superficie Le cellule che contengono il provirus
modo il virus HIV interagisce con la CD4), si spoglia del rivestimento possono esprimere i geni virali, e
cellula infetta. È da queste conoscen- esterno e libera il suo genoma nel ci- quindi fabbricare nuove particelle vi-

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rali (virioni), oppure conservare l’in- essere efficace, il vaccino dovrebbe bra essere stato, nel 1959, un ma-
formazione genetica del virus archi- essere in grado di indurre una rispo- schio congolese: ciò significa che il
viata anche per decenni. Le cellule sta immunitaria contro non uno ma virus circolava già in Africa centrale
con il provirus integrato sono come dozzine di diversi tipi di HIV. Tutta- almeno vent’anni prima che lo si in-
bombe a scoppio ritardato: in un mo- via, l’individuazione di porzioni in- dividuasse negli Stati Uniti.
mento non prevedibile potranno sca- varianti (che non cambiano tra i di- L’orologio molecolare non è purtrop-
tenare una nuova ondata di replica- versi ceppi) sta aiutando molto la ri- po molto preciso, ma alcune stime
zione virale, dando il via a un’infezio- cerca di un vaccino, che purtroppo al recenti indicano che il progenitore
ne. Per questo, una volta infetti non è momento non c’è ancora. di tutti i ceppi di HIV-1 circolanti in
possibile, con le terapie al momento questo momento sia comparso nella
disponibili, eliminare le cellule «si- specie umana in un periodo impreci-
lenti» che contengono il genoma del sato tra il 1880 e il 1924. Ciò non im-
Come si è evoluto HIV?
virus ma non producono ancora nuo- plica che la prima infezione umana
ve particelle virali. I farmaci oggi in Ora che gli scienziati sanno leggere e del SIVcpz mutato sia avvenuta in
uso agiscono quindi su altri fronti, in- confrontare le sequenze del genoma, quel periodo: significa solo che il vi-
terferendo con l’ingresso del virus è possibile paragonare gli RNA dei rus HIV-1 attualmente in circolazio-
tramite il recettore CD4, con la retro- diversi tipi di HIV-1 e, in base alle dif- ne deriva da quel particolare ceppo
trascrizione, con l’integrazione del ferenze, ricostruire il «cammino» del che infettava l’essere umano alla fine
provirus e con la produzione di nuo- virus, dalla sua comparsa negli uma- dell’Ottocento.
ve particelle virali. Combinando tre ni a oggi. Le mutazioni nei genomi si È anche possibile che SIVcpz abbia
differenti farmaci, la terapia attuale è accumulano nel tempo con una velo- fatto più di una volta il salto di specie
in grado di bloccare indefinitamente cità nota, diversa per tipo di virus. nella popolazione umana. Le mag-
la replicazione del virus, fin tanto che Contando il numero delle differenze giori città dell’Africa centrale, fra cui
il paziente assume i farmaci. fra i genomi di virus originariamente le odierne Kinshasa e Brazzaville,
identici, si può calcolare il tempo sono nate e cresciute all’inizio del
passato da quando si sono diversifi- Novecento, attirando grandi masse
cati dal loro antenato comune, e rico- di persone. È possibile che l’ondata
Quanti ceppi di HIV esistono?
struire il loro cammino evolutivo. migratoria dalle aree rurali ai nuovi
Quando parliamo dell’agente che Questo metodo, chiamato orologio insediamenti urbani abbia favorito
causa l’AIDS usiamo quasi sempre molecolare, consente di disegnare la diffusione del virus, dando così ini-
una sola sigla, HIV. In realtà, ne sono gli alberi filogenetici di qualunque zio all’epidemia.
noti almeno due tipi: il tipo 1, più co- specie vivente e anche dei virus. Come ha fatto HIV-1 a passare dalle
mune, e il tipo 2, frequente soprat- La maggior parte dei sottotipi di scimmie all’uomo? Un importante
tutto in alcune regioni dell’Africa oc- HIV-1 si concentra in Africa. Poiché il veicolo di trasmissione dell’HIV-1 è
cidentale. Inoltre, esistono almeno numero di varianti di un virus è lega- il sangue infetto; anche SIVcpz sem-
11 sottotipi di HIV-1, indicati con le to al tempo necessario all’accumulo bra passare da uno scimpanzé all’al-
lettere dalla A alla K. Nell’America di mutazioni, è verosimile che l’area tro attraverso le ferite che questi ani-
settentrionale, in Australia e in Euro- geografica più ricca di sottotipi sia mali si procurano combattendo per
pa occidentale predomina il sottoti- anche quella in cui il virus ha circola- il predominio del territorio, delle
po B, mentre in Asia sono prevalenti to più a lungo, ossia la sua area di ori- femmine o del branco. Poiché gli abi-
C ed E. Gli altri sottotipi sono presen- gine. L’orologio molecolare indica tanti delle zone rurali dell’Africa si
ti quasi solo in Africa. quindi che HIV-1 è un virus africano. nutrono anche di scimpanzé, è possi-
L’insieme di questi ceppi è il risulta- L’analisi filogenetica ha dimostrato bile che il passaggio sia avvenuto tra-
to dell’evoluzione del virus durante i che il virus HIV deriva da SIVcpz, un mite il sangue di uno scimpanzé in-
suoi viaggi intorno al mondo, del suo retrovirus molto simile a HIV-1 che fetto durante la macellazione o il
alto tasso di mutazione e dell’incon- infetta gli scimpanzé e che a un certo consumo di carne cruda.
tro tra sottotipi diversi quando un punto ha acquisito, con un salto di
medesimo ospite è infettato da due specie, la capacità di infettare stabil-
Rispondi in 5 righe
ceppi (da questi incontri si sono ad mente gli esseri umani. I primi casi
esempio originati i virus ibridi AB, di AIDS sono stati identificati negli a. Come si trasmette l’HIV?
AE, BC, AG). Stati Uniti nel 1981, ma un’analisi re- b. In che cosa consiste la fase latente
La grande variabilità di HIV è il trospettiva su campioni prelevati in dell’infezione da HIV?
principale problema che rallenta lo Africa tra il 1959 e il 1982 ha messo c. Come è avvenuto il salto di specie
sviluppo di un vaccino. Infatti, per in luce casi più antichi. Il primo sem- di HIV?

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Alla scoperta del papillomavirus
e del suo vaccino
di Giulia Bianconi

Da qualche anno in Italia è stato in- I papillomavirus infatti sono difficili rara, nell’ambito familiare e ospeda-
trodotto un nuovo vaccino gratuito, da coltivare in laboratorio e si repli- liero attraverso indumenti, asciuga-
non obbligatorio, somministrato alle cano solo in cellule differenziate. Per mani, servizi igienici, così come av-
ragazze e ai ragazzi intorno ai dodici molto tempo si è pensato che le ver- viene per le verruche. Un’altra via di
anni di età. Si tratta del vaccino con- ruche e i condilomi fossero causati contagio è il parto, quando il papillo-
tro il papillomavirus, responsabile da uno stesso virus, e che le differenti mavirus può essere trasmesso al neo-
del tumore al collo dell’utero. manifestazioni fossero legate a diver- nato attraverso secrezioni vaginali
Lo Human Papilloma Virus (o HPV) è sa espressione virale nei diversi orga- infette. Il virus non oltrepassa però la
un virus a DNA con un piccolo dia- ni. Solo con l’avvento della biologia barriera della placenta durante la
metro (50 nm) e un genoma di 8000 molecolare è stato possibile mettere gravidanza, dal momento che non
coppie di basi. Il capside virale, cioè in luce l’eterogeneità dei diversi cep- entra nel circolo sanguigno.
l’involucro proteico che protegge il pi virali. Infine, un’ulteriore via di trasmissio-
genoma, è composto da 72 unità pro- La maggior parte dei papillomavirus ne è rappresentata dall’autoinoculo,
teiche (capsomeri) organizzate in una causa malattie non gravi sia a livello ovvero dal trasporto del virus nello
struttura icosaedrica (Figura 1). Gra- di pelle sia di mucose: si stima che il stesso soggetto da una parte all’altra
zie alla biologia molecolare oggi sono 75% della popolazione entri in con- del corpo. In questo caso l’infezione
stati individuati più di 120 HPV, chia- tatto con uno di questi virus almeno si estende localmente grazie a micro-
mati sottotipi e contrassegnati con dei una volta nella vita. Sono soprattut- traumi o strofinamenti.
numeri (HPV 6, 11, 16, 18, ecc). Di to alcuni, tra i 120 isolati, quelli re-
questi, una quarantina interessano il sponsabili del tumore alla cervice
basso tratto genitale femminile e l’ap- uterina.
Che cosa succede quando
parato ano-genitale maschile.
un virus entra nel nostro
organismo?
Nonostante oggi si conoscano molte
Come si trasmettono
caratteristiche morfologiche di que- Il virus penetra nella cute e nelle mu-
i papillomavirus?
sto virus, esso è rimasto pressoché cose attraverso piccole lesioni dei
sconosciuto fino agli anni Settanta. L’infezione da HPV è considerata una tessuti. Infezioni di batteri, funghi,
malattia sessualmente trasmessa altri microrganismi o microtraumi
(o MST) per contatto, la più comune che danneggiano e distruggono gli
negli USA con 6,2 milioni di nuovi strati epiteliali superficiali favorisco-
casi all’anno, seconda per costi sani- no la penetrazione del virus nelle cel-
tari dopo l’HIV. Il papillomavirus è lule dello strato più profondo, chia-
considerato uno dei più importanti mato basale, dell’epitelio. Qui i virio-
agenti cancerogeni che siano mai ni perdono il loro involucro proteico
© 306/ SHUTTERSTOCK

stati identificati dalla IARC (l’Agen- e il genoma raggiunge il nucleo della


zia Internazionale che studia gli cellula dove si stabilisce mantenen-
Agenti e le Sostanze Cancerogene). do una sua indipendenza rispetto al
Come tutte le malattie sessualmente DNA cellulare.
trasmesse, l’infezione da HPV ha A questo punto può succedere che
maggiore incidenza tra i 20 e i 40 l’infezione si arresti grazie alle difese
anni di età e la sua prevalenza è parti- immunitarie dell’organismo o che il
Figura 1 Una ricostruzione al computer colarmente alta nelle donne di 20-24 virus persista nella cellula. In questo
della struttura di un papillomavirus
umano. In azzurro sono mostrati i
anni sessualmente attive, poi dimi- ultimo caso il virus rimane nell’epi-
capsomeri, cioè le strutture proteiche nuisce. La fonte principale dell’infe- telio, non va nel circolo sanguigno,
a forma di stella che sporgono dalla zione è il rapporto sessuale, ma è pos- non danneggia la cellula e entra nel-
superficie del capside. sibile una trasmissione, anche se più la fase di latenza, eludendo la sorve-

22 © Zanichelli editore 2020


glianza del sistema immunitario. Di Al momento sono disponibili nel no-
Qual è il rapporto fra
conseguenza non troviamo anticorpi stro Paese tre vaccini:
infezione da HPV e cancro
circolanti, se non tardivamente e po- • il vaccino bivalente è efficace con-
alla cervice uterina?
chi. In questa fase non si hanno sin- tro i due principali tipi di HPV re-
tomi. L’infezione latente è evidenzia- Il papillomavirus umano ad alto ri- sponsabili del tumore della cervi-
bile solo con le tecniche di biologia schio è definito «causa necessaria, ce uterina (16 e 18);
molecolare. ma non sufficiente» per lo sviluppo • il vaccino tetravalente, oltre a
Non è noto per quanto possa persi- del carcinoma della cervice uterina. proteggere contro HPV 16 e 18,
stere la latenza: secondo alcuni auto- Importante è infatti anche il ruolo di protegge contro altri due tipi (6 e
ri può persistere anche molto a lun- altri cofattori, i cui effetti si combina- 11) responsabili dei condilomi ge-
go (anni). Inoltre non sappiamo no in modo sinergico: nitali;
quanti casi di infezione latente pro- • la persistenza dello stesso ceppo di • l’ultimo vaccino garantisce una
grediscano alla infezione subclinica virus HPV ad alto rischio per molti protezione contro nove tipi di
o clinica. Un dato certo è che la persi- anni; HPV (oltre a HPV 6, 11, 16 e 18 an-
stenza a lungo di uno stesso HPV ad • la risposta immunitaria dell’ospi- che i tipi ad alto rischio 31, 33, 45,
alto rischio in un soggetto sia la con- te; infatti, in casi di deficit di im- 52, 58).
dizione necessaria per la trasforma- munità cellulo-mediata si accen- Nonostante i tipi di HPV conosciuti
zione tumorale. tua l’espressione della infezione siano molto numerosi, si stima che
Quando passa dalla forma latente da HPV (per esempio, in stato di questi vaccini siano in grado di inter-
alla fase replicativa attiva, il virus si gravidanza, in soggetti HIV siero- cettare quelli più pericolosi per la sa-
moltiplica durante la differenziazio- positivi o con AIDS, in pazienti lute; i sette tipi di HPV che possono
ne delle cellule epiteliali, passando trapiantati in terapia con immu- causare tumori (16, 18, 31, 33, 45, 52,
dallo strato basale a quello superfi- nosoppressori); 58) sono da soli responsabili della
ciale del tessuto. Si possono avere • il fumo di sigaretta, soprattutto le maggior parte (89%) delle neoplasie
due tipi di lesioni: infezione visibile nitrosammine e altri agenti cance- anogenitali associate a virus HPV.
a occhio nudo nell’apparato ano-ge- rogeni derivati dal tabacco; Tuttavia, poiché la vaccinazione non
nitale o infezione visibile solo con • l’uso prolungato del contraccetti- protegge da tutti i tipi di virus HPV
strumenti a ingrandimento e specifi- vo orale, che sembra aumentare di ad alto rischio oncogeno è importan-
ci reagenti (colposcopia), visibile al 4 volte il rischio di incidenza di te che, a partire dai 25 anni, anche le
microscopio ottico in cellule prele- cancro nelle donne con HPV ad al- ragazze vaccinate si sottopongano al
vate, fissate e colorate (Pap test), o in to rischio. regolare test di screening per il tumore
una biopsia (esame istologico). della cervice uterina (ogni tre anni se
L’infezione da papillomavirus pre- si esegue il Pap test oppure ogni cin-
senta in genere pochi sintomi: anche que anni se si usa il test specifico per
Come funziona il vaccino
le forme cliniche che colpiscono i ge- rilevare la presenza di HPV).
contro il papillomavirus?
nitali esterni generalmente sono A dodici anni dalla introduzione del
asintomatiche: possono sovra-infet- Nel 2008 è partita in Italia la campa- vaccino, la copertura vaccinale nel
tarsi con germi o˝pportunisti e causa- gna di vaccinazione anti-papillo- nostro Paese è abbastanza buona
re prurito o bruciore, ma spesso si mavirus. (quasi il 50%, ma con ampie varia-
manifestano con la comparsa pro- Quando è stata introdotta, la vaccina- zioni da regione a regione); purtrop-
gressiva di piccole escrescenze carno- zione era raccomandata (e gratuita) po, questo valore è ancora lontano
se non dolenti. Le forme piatte, solo nelle ragazze che avessero com- dalla soglia ottimale (95%) necessa-
subcliniche – evidenziabili con un piuto 11 anni. Tuttavia, il Piano Na- ria a spegnere la diffusione del virus
Pap test o una colposcopia – sono zionale Vaccini 2017-2019 ha sottoli- nella popolazione.
asintomatiche e non causano mani- neato l’importanza di includere nella
festazioni visibili o palpabili. campagna di vaccinazione anche i
Rispondi e ricerca
In sintesi, l’infezione latente può ri- ragazzi della stessa età, sia per pro-
manere tale, può progredire a infe- teggerli da alcune rare forme di tu- a. Quali sono i cofattori che
zione subclinica o clinica e poi regre- more che possono colpire anche i predispongono alla comparsa del
dire in presenza di una buona rispo- maschi (carcinoma del pene, dell’ano tumore causato da HPV?
sta immunitaria. Infine, sotto l’in- e dell’orofaringe) sia per arginare la b. Aiutandoti con la Rete, riporta
fluenza di specifici cofattori, l’infe- circolazione del virus nella popola- in un grafico le percentuali di
zione può subire una trasformazione zione e proteggere così anche le don- ragazzi vaccinati negli ultimi
in senso neoplastico. ne che non siano state vaccinate. anni nei diversi Paesi europei.

© Zanichelli editore 2020 23


3. STRUMENTI E MODELLI
PER STUDIARE LE EPIDEMIE

Che cosa fanno gli epidemiologi?


di Antonella Amendola

L’epidemiologia è la disciplina che L’epidemiologia analitica si occupa di eseguire una «fotografia» dello
studia la distribuzione delle malattie della relazione causa-effetto e verifi- stato di salute della popolazione e di
o di altri eventi sanitari in una popo- ca un’associazione tra un fattore e identificare le cause e i principali fat-
lazione (per esempio le morti, gli in- una malattia. Risponde alla doman- tori di rischio delle malattie. Solo in
fortuni, le risposte ai farmaci o ai da: perché ci ammaliamo? Gli studi questo modo è possibile progettare e
vaccini ecc.) e ne indaga le cause o i descrittivi e analitici implicano quin- realizzare adeguati interventi di pre-
fattori che ne modificano la frequen- di la semplice osservazione di quanto venzione e organizzazione delle
za. In generale, quindi, l’epidemiolo- accade nella realtà. strutture sanitarie.
gia è la scienza che ci permette di stu- Nell’epidemiologia sperimentale, Facciamo l’esempio di SARS-CoV-2.
diare lo stato di salute delle popola- invece, i ricercatori intervengono at- Il 31 dicembre 2019 le autorità cinesi
zioni e di indagare cosa lo determini. tivamente introducendo un elemen- informano l’OMS che a Wuhan si è
Ne può logicamente seguire la do- to nuovo: somministrano un farma- verificata una serie di casi di polmo-
manda su che cosa sia la salute. Qui co o un vaccino, forniscono indica- nite atipica, la cui causa è sconosciu-
ci riferiamo alle indicazioni dell’Or- zioni per eventuali cambiamenti del- ta. Si comincia immediatamente a
ganizzazione Mondiale della Sanità lo stile di vita, effettuano modifiche cercarne la causa: il 19 gennaio 2020
(OMS) che identifica lo stato di salu- nell’ambiente di vita e di lavoro. L’e- viene identificato un virus che la
te con lo stato di «benessere fisico, pidemiologia sperimentale si propo- scienza non conosceva, emerso da un
mentale e sociale». ne quindi di valutare l’efficacia di in- serbatoio animale. Poi si segnalano i
terventi sanitari e risponde alla do- prima casi fuori confine; il 30 genna-
manda: funziona? io l’OMS dichiara l’emergenza globa-
le e l’11 marzo la pandemia.
Che cos’è l’epidemiologia?
L’epidemiologia ha tre branche prin- Per gli epidemiologi è importante ri-
Qual è il ruolo dell’igiene?
cipali: descrittiva, analitica e speri- costruire la catena di contagio per
mentale. L’epidemiologia offre alla sanità capire dove e come un’epidemia è
L’epidemiologia descrittiva analiz- pubblica gli strumenti per program- emersa e si è diffusa. In questo modo
za la salute di una popolazione (gli mare gli interventi più idonei e rap- si conoscono alcuni aspetti chiave: la
alunni di una classe, i lavoratori di presenta un pilastro fondamentale modalità di trasmissione dell’infezio-
una fabbrica, gli abitanti di una citta- dell’igiene, la disciplina che ha come ne; il periodo di incubazione, cioè il pe-
dina o di un’intera nazione) in rela- obiettivo promuovere e conservare riodo di tempo che intercorre fra il
zioni a variabili spaziali, temporali e la salute individuale e collettiva at- contagio e lo sviluppo dei sintomi; la
individuali. L’epidemiologia descrit- traverso la prevenzione delle malat- contagiosità, cioè la capacità dell’a-
tiva risponde alle domande: dove, tie. L’igienista o il medico di sanità gente patogeno di trasmettersi da un
quando, chi si ammala? Gli studi de- pubblica non visitano i pazienti, né ospite a un altro.
scrittivi possono portare a formulare usano particolari attrezzature dia- Nel caso dell’infezione da coronavi-
ipotesi su eventuali relazioni causa- gnostiche, ma usano l’epidemiolo- rus, queste conoscenze sono state
effetto che esistono tra fattori di ri- gia. I dati epidemiologici costante- fondamentali per mettere in atto le
schio e malattia. mente aggiornati consentono infatti strategie preventive utili al conteni-

24 © Zanichelli editore 2020


mento dell’infezione (isolamento, Sorgente puntiforme
quarantena) e alla mitigazione (di- 20

Numero di casi
stanziamento sociale). Il monitorag-
15
gio epidemiologico consente, inoltre,
di valutare l’efficacia delle misure.
10

5
Come si studia un’epidemia?
0
Un’epidemia è la diffusione di una Tempo

malattia che colpisce contemporane- l’ampiezza della curva è circa uguale al tempo di incubazione
amente un grande numero di indivi-
Sorgente comune continua
dui: in questo senso si riferisce quasi
solo a malattie infettive. L’indagi- 20
Numero di casi

ne di un’epidemia deve preferibil-


15
mente avvenire sul luogo dove que-
sta si è verificata e deve essere svolta 10
da un gruppo multidisciplinare: epi-
demiologi, microbiologici, medici 5
clinici, infettivologi. Alcuni enti na-
zionali (in Italia l’Istituto Superiore 0
di Sanità, ISS) e internazionali (come Tempo
l’OMS o il Centro Europeo il Control- Curva epidemica propagata
lo delle Malattie, ECDC) hanno la ca-
10
Numero di casi

pacità di costruire velocemente squa-


dre in grado di intervenire in diversi
contesti.
Per esempio, nel 2003, per identifica- 5
re la causa della SARS, in poche setti-
mane l’OMS ha attivato 11 laboratori
di 10 Paesi in una ricerca multicentri-
ca. Il network è stato ideato su model- 0
Tempo
lo di quello già esistente per la sorve-
glianza dell’influenza stagionale. Lo Figura 1 I tre grafici mostrano l’andamento dell’epidemia nel caso di sorgente
stesso gruppo è stato attivato per far puntiforme, sorgente comune continua e curva epidemica propagata.
fronte all’emergenza SARS-CoV-2.
Nell’indagine di un’epidemia biso- nalisi temporale (curva epidemica), approssimativamente al periodo di
gna innanzitutto confermare che si spaziale (distribuzione geografica) e incubazione. È il caso, per esempio,
tratti effettivamente di un evento delle caratteristiche personali dei di un’epidemia di origine alimentare
epidemico. Nel caso di una malattia casi (gruppo di età, sesso, occupazio- nella quale la sorgente di infezione è
già presente nella popolazione, si de- ne). Lo studio della distribuzione dei rappresentata da un alimento conta-
vono raccogliere informazioni detta- casi nel tempo è una delle fasi che ri- minato consumato in un preciso mo-
gliate sul numero di casi osservati chiedono maggiore attenzione. La mento.
nel passato. Inoltre, si deve decidere forma della curva epidemica, infatti, Nel caso di una sorgente comune
come identificare i casi stessi. Occor- fornisce già importanti informazioni continua, i casi di malattia si distri-
re, cioè, stabilire una definizione di sulle modalità di trasmissione della buiscono in un periodo di tempo più
caso in base a precisi sintomi (per malattia (Figura 1). lungo, come per esempio nel caso
esempio febbre, difficoltà respirato- Nel caso di una sorgente puntifor- della contaminazione di una sorgen-
rie.), caratteristiche microbiologiche me, limitata cioè a un’unica sorgente te di rifornimento idrico di un grup-
(conferma di laboratorio) o epide- in un preciso momento, i casi di ma- po di abitazioni.
miologiche (contatti con altri casi, lattia si distribuiscono intorno a un Nei focolai a trasmissione interuma-
storia di viaggi, ecc.). picco e la curva si presenta con una na la curva epidemica propagata è
È quindi fondamentale monitorare rapida salita e una discesa più gra- causata dal passaggio del patogeno
l’andamento dell’epidemia con un’a- duale, la cui ampiezza corrisponde da una persona suscettibile a un’al-

© Zanichelli editore 2020 25


tra, attraverso una trasmissione di- l’intera popolazione mondiale non prima che un focolaio epidemico si
retta da persona a persona. Questo ha difese. In queste situazioni le mi- possa manifestare.
tipo di curva è caratterizzata da una sure sono finalizzate principalmente In questo contesto è utile lo sviluppo
serie di picchi irregolari che corri- alla mitigazione (Figura 2), cioè a dell’epidemiologia molecolare e
spondono ognuno al nuovo gruppo «spalmare» il numero di casi di ma- della bioinformatica. Attraverso
di persone infettate. lattia in un periodo di tempo suffi- l’impiego di sofisticati metodi bioin-
cientemente lungo da garantire le formatici è infatti possibile analizza-
adeguate cure sanitarie. In altre paro- re un’enorme mole di dati genetici
le, bisogna per prima cosa garantire ottenuti dal sequenziamento del ge-
Che cosa sono le misure
l’integrità del sistema sanitario. noma dei ceppi patogeni, tracciando-
preventive?
ne così la loro storia evolutiva alla
Formulate le ipotesi sulla causa, an- luce delle loro relazioni reciproche
cor prima della conclusione dell’in- di discendenza e di affinità.
A che cosa serve
dagine, bisogna immediatamente
l’epidemiologia molecolare?
adottare le misure preventive ge- L’analisi filogenetica, che mette in
nerali e passare alla verifica delle Un efficace controllo delle malattie relazione le distanze genetiche tra i
ipotesi con adeguati studi analitici. infettive dipende dalla combinazio- diversi ceppi di un virus, è uno stru-
La conferma della causa di malattia ne di due fattori principali: mento fondamentale per la ricostru-
consente di mettere in atto strategie • dalla rapidità di individuazione e zione delle catene di contagio e la
di controllo mirate per interrompe- caratterizzazione degli agenti che sorveglianza delle infezioni, in parti-
re la catena di trasmissione e conte- causano la malattia; colare di quelle emergenti. Questa
nere i contagi. • dalla predisposizione di sistemi di analisi consente di ottenere informa-
Per limitare il più possibile la diffu- sorveglianza epidemiologica per zioni sull’origine e la modalità di
sione dell’epidemia, gli interventi verificare l’andamento delle ma- espansione delle epidemie e sul tas-
dovrebbero essere messi in atto nei lattie e l’effetto dei programmi di so di riproduzione di base R0.
tempi più brevi possibili. Per questo controllo e prevenzione.
il lavoro di chi si occupa di epidemia Nell’ultimo decennio, in seguito a R0: in un’epidemia, il numero di
è spesso frenetico. l’insorgere di fenomeni che favori- casi secondari che può essere gene-
I tipi di intervento per interrompere scono la rapida diffusione di nuovi rato da un caso indice.
l’epidemia possono essere vari: la ri- agenti patogeni (velocità di trasporto
mozione dell’alimento infetto nel di merci e persone, urbanizzazione, Queste analisi permettono inoltre di
caso di epidemie alimentari, la vacci- aumento della popolazione.) «essere ricostruire gli eventi di trasmissione
nazione o l’isolamento per le malat- preparati» è diventato lo slogan cen- e riconoscere i movimenti di un mi-
tie che si trasmettono da persona a trale delle strategie di contrasto alle crorganismo tra un’area geografica e
persona. epidemie. Non si può pensare di or- un’altra: queste analisi sono l’oggetto
Una pandemia rappresenta un even- ganizzare una rete di controllo e ri- di studio di una disciplina chiamata
to eccezionale: è caratterizzata dalla sposta efficace mentre è in corso filogeografia.
diffusione globale di un nuovo agen- un’epidemia: è necessario che strut- Per esempio, nei primi mesi del 2020
te infettivo nei confronti del quale ture ed organizzazione siano in piedi gli scienziati hanno isolato il genoma
del virus SARS-CoV-2 da numerosi
pazienti affetti da COVID-19. L’anali-
Casi giornalieri

Picco dell’epidemia
si di questi genomi e il loro confronto
reciproco hanno permesso di ottene-
Riduzione del re due risultati importanti (Figura 3):
picco dell’epidemia • ricostruire i legami filogenetici
Casi di infezione che collegano il virus SARS-CoV-2
senza Capacità massima
misure restrittive del sistema sanitario
ai coronavirus responsabili della
SARS (SARS-CoV) e della MERS
Casi di infezione (MERS-CoV), e ad altri coronavi-
con misure restrittive rus rinvenuti nei pipistrelli;
Tempo dall’inizio dell’epidemia • tracciare, nel corso della pande-
mia, l’evoluzione di diversi sottoti-
Figura 2 L’abbattimento della curva epidemica riduce il numero di casi positivi, pi virali rinvenuti in varie regioni
evitando così di saturare il sistema sanitario. del mondo.

26 © Zanichelli editore 2020


Guangdong
Guangdong
Shenzhen
Figura 3 Una versione semplificata
Guangdong dell’albero filogenetico realizzato
Shenzhen
Shenzhen dai bioinformatici dei Dipartimento
Arizona
Shenzhen di Farmacia e Biotecnologie
Washington
Wuhan
dell’Università di Bologna (fonte:
Illinois Ceraolo C e Giorgi FM, JMV 2020).
California
Wuhan, mercato del pesce I rami dell’albero mettono in evidenza
Foshan
Shenzhen le relazioni e le distanze genetiche
Cina
Cina tra ceppi di coronavirus umani isolati
Guangdong
Wuhan, mercato del pesce
da pazienti con COVID-19, SARS e
Wuhan MERS e ceppi isolati nel serbatoio
Nonthaburi, Thailandia
Wuhan animale (pipistrello).
Wuhan
Zhejiang
Nonthaburi, Thailandia
Wuhan
Wuhan
Wuhan ganizzazione Mondiale della Sanità
Wuhan
Wuhan SARS-CoV-2 nel corso della pandemia di CO-
Wuhan coronavirus umano VID-19. Se non si interviene pronta-
Wuhan responsabile della COVID-19
Guangdong mente, un focolaio limitato può in-
Guangdong
Guangdong nescare un’epidemia locale e questa,
Zhejiang
Foshan
a sua volta, scatenare una pandemia.
Foshan
Wuhan
Se si mette in guardia l’opinione
Wuhan pubblica su un rischio infettivo che
Wuhan
Wuhan poi non si concretizza, si può essere
Guangdong
Wuhan accusati di aver causato un inutile al-
Australia
California
larmismo, con tutte le conseguenze
Taiwan che questo può provocare a livello
Francia
Francia economico e sociale. E, infine, se si
Wuhan
Germania interviene in modo così efficace da
Wuhan
Guangdong stroncare un’epidemia sul nascere,
Italia
Italia
diventa poi difficile dimostrare che
Shenzhen sia stato proprio quell’intervento a
Yunnan
Cina cambiare il corso degli eventi e non
Hong Kong Coronavirus
Cina
ci si trovi invece di fronte a un natu-
di pipistrello
Hong Kong rale esaurimento del fenomeno.
Cina
Hong Kong
Cina
Cina
SARS-CoV
USA
coronavirus umano
Canada
responsabile della SARS
Canada MERS-CoV
Paesi Bassi, Beta-coronavirus umano
Gedda, MERS
coronavirus umano Rispondi in 5 righe
responsabile della MERS
a. Quali sono le tre principali
branche di studio
Questi risultati, che dovranno essere dell’epidemiologia? Descrivi gli
Quali scelte deve fare
arricchiti e aggiornati progressiva- obiettivi di ciascuna di esse.
un epidemiologo?
mente fino all’esaurimento della b. Qual è la differenza tra misure
pandemia, permetteranno di moni- Quello dell’epidemiologo o del medi- di contenimento e misure di
torare nel tempo l’evoluzione del vi- co di sanità pubblica è un mestiere di mitigazione?
rus SARS-CoV-2; abbinando questi ri- fondamentale importanza per la so- c. Quali effetti hanno sulla curva
sultati ai dati clinici ed epidemiolo- cietà: il loro compito è quello di met- epidemica gli interventi di
gici raccolti in diverse parti del mon- terci in guardia e proteggerci dalle mitigazione?
do, sarà inoltre possibile verificare minacce alla nostra salute. d. Di che cosa si occupa
se, nel corso della pandemia, il virus Si tratta, però, di un compito spesso la filogeografia? Quali
sta mutando verso forme più o meno ingrato, come si può vedere anche informazioni può fornire nel
pericolose. dalle numerose critiche mosse all’Or- corso di un’epidemia?

© Zanichelli editore 2020 27


Modelli numerici per le epidemie
di Federico Tibone

A quale ritmo si diffonde nella popo- si aggiunge il numero di nuovi con- tando il cosiddetto modello logisti-
lazione il contagio durante un’epide- tagiati, pari a C · Nk–1: ognuno dei già co, cioè modificando la formula nel
mia? E quale frazione della popola- contagiati, che erano Nk–1, ha tra- modo seguente:
zione viene contagiata? Un semplice smesso il contagio ad altri al ritmo C.
modello matematico permette di La formula [1] equivale a: [2] Nk = Nk–1 + C ⋅ Nk–1 ⋅ (1 – Nk–1/P )
esplorare queste domande attraverso
la simulazione al computer di alcu- C = (Nk – Nk–1)/Nk–1 dove nel nuovo fattore (1 – Nk–1/P ),
ni aspetti chiave del fenomeno. Gli che abbiamo aggiunto a secondo
esempi che seguono sono basati su quindi il tasso di contagio C misura membro, P rappresenta la popolazio-
semplici formule iterative e sull’uso l’aumento percentuale quotidiano ne totale.
del foglio elettronico per eseguire i del numero di contagiati. Il fattore tra parentesi (1 – Nk–1/P ) ri-
calcoli e produrre i grafici. In generale si avrà C = E · p, dove E è duce il numero di nuovi contagi al
È bene sottolineare che i dati nume- il numero di persone con cui ogni passare del tempo. Questo fattore in-
rici che citeremo sono puramente persona infetta viene a contatto in fatti è praticamente uguale a 1 all’ini-
esemplificativi. Per avere previsioni media ogni giorno e p è la probabilità zio dell’epidemia, quando Nk–1/P <<1,
applicabili alle epidemie reali occor- che il singolo contatto produca un e il suo valore si riduce sempre più
re – come minimo – conoscere l’effet- contagio. man mano che la frazione infetta del-
tivo valore del tasso di contagio e la la popolazione (cioè Nk–1/P ) aumen-
sua evoluzione nel tempo. Il modello esponenziale [1] si applica ta avvicinandosi a 1. Nella situazio-
soltanto alle prime fasi dell’epide- ne-limite in cui l’intera popolazione
mia. Quando una frazione significa- è infetta, si ha Nk–1/P = 1 e il fattore
tiva della popolazione è stata conta- tra parentesi si annulla; a questo
Il contagio in una popolazione
giata, infatti, il ritmo di diffusione punto non sono più possibili ulterio-
che si mescola liberamente
del contagio necessariamente si ridu- ri contagi e il modello correttamente
ce. Il motivo è che, tra le persone con prevede che si abbia Nk = Nk–1: da un
All’inizio di un’epidemia, quando le
cui ogni contagiato viene a contatto, giorno al successivo il numero dei
persone infette sono poche, ognuna
alcune sono già infette e non posso- contagiati non cambia più.
contagia un certo numero di persone
no quindi costituire nuovi contagi. La curva continua della Figura 1 mo-
con cui viene a contatto; ciascuna
Questo effetto si può simulare adot- stra la previsione del modello [2] per
persona contagiata a sua volta ne
contagia poi altre, e così via. Questo
processo «a catena» determina un
Frazione della popolazione contagiata

aumento esponenziale del numero 1,000


Esponenziale
delle persone contagiate. Logistico
Chiamiamo Nk il numero totale dei 0,800
contagiati al giorno k dall’inizio
dell’epidemia. Questo numero è lega- 0,600
to a quello dei contagiati al giorno
precedente, k–1, dalla formula: 0,400

[1] Nk = Nk–1 + C · Nk–1 0,200

dove il coefficiente C rappresenta il 0,000


tasso di contagio, ossia la rapidità con
0

6
12

18

24

30

36

42

48

54

60

66

72

78

84

90

cui l’infezione si diffonde. La formu- Giorni


la dice semplicemente che, in ogni
dato giorno, il numero dei contagiati Figura 1 L’evoluzione della frazione di popolazione contagiata: confronto tra il
è quello del giorno precedente a cui modello esponenziale e il modello logistico.

28 © Zanichelli editore 2020


una popolazione P = 100 000 perso-
ne, in cui inizialmente ci sono
7000

Nuovi contagiati quotidiani


N0 = 10 persone infette, con un tasso
di contagio che vale C = 0,25 / gior- Esponenziale
6000 Logistico
no; va sottolineato che qui il valore
di C rimane costante nel tempo. 5000
Il grafico mostra la frazione infetta 4000
della popolazione Nk/P in funzione
del tempo. L’andamento ha la carat- 3000
teristica forma a S chiamata curva lo- 2000
gistica.
Nell’esempio considerato, dopo circa 1000
35 giorni, la curva logistica inizia a 0
discostarsi in modo significativo dal-
0

12
16

24

36
40

48
52

60

72

84
32
28

56

92
76
4

68
64

88
20

44

80
8
la crescita esponenziale [1] (vedi cur- Giorni
va tratteggiata nella figura 1).
Quando poi, dopo circa 40 giorni, Figura 2 Il numero quotidiano di nuovi contagi previsto dal modello
metà della popolazione risulta conta- esponenziale e dal modello logistico.
giata (Nk/P = 0,5), la pendenza della
Frazione della popolazione contagiata

C costante
1,000
curva logistica inizia a diminuire: ciò C cala linearmente nel tempo
C ridotta a 1/10 dopo 30 giorni
significa che il tasso di aumento del
0,800
numero dei contagiati si riduce pro-
gressivamente.
In altre parole, la curva, che prima 0,600

era concava (con Nk che cresceva sem-


pre più), dopo circa 40 giorni diventa 0,400

convessa (con Nk che cresce sempre


meno): il ritmo di diffusione del con- 0,200

tagio inizia a ridursi e in seguito ral-


lenta sempre più. 0,000
0

6
12

18

24

30

36

42

48

54

60

66

72

78

84

90
La Figura 2 mostra l’incremento quo-
tidiano del numero dei contagi (Nk – Giorni
Nk–1).
A conferma di quanto detto sopra, Figura 3 L’evoluzione della frazione di popolazione contagiata: confronto tra tre
nel caso della curva logistica dopo varianti del modello logistico basate su diverse ipotesi per il tasso di contagio C.
circa 40 giorni si raggiunge il picco
dei contagi. Fino a quel momento, demia nella popolazione, riducendo mitare i contatti tra le persone, allo-
ogni giorno si registrava sempre un così il valore del tasso di contagio C ra l’effetto sarà quello di ridurre il
aumento della persone infette; dal al passare del tempo. tasso di contagio C.
picco in avanti, invece, il numero La Figura 3 riassume le previsioni di
delle persone contagiate ogni giorno diverse versioni del modello logisti-
diminuisce progressivamente. co per questo tipo di situazione. Ora i
L’effetto di una
Come mostrato nella Figura 1, alla grafici mostrano di nuovo il totale dei
limitazione dei contatti
fine della simulazione con il modello contagiati dall’inizio dell’epidemia.
tra le persone
logistico si raggiunge – in modo asin- Nella figura 3 la curva logistica di-
totico – il contagio dell’intera popo- Finora abbiamo considerato una po- scussa sopra (il grafico blu con
lazione, cioè Nk/P = 1. Ricordiamo polazione che durante l’epidemia si C = costante) è messa a confronto
che il modello fa questa previsione mescola liberamente, nel senso che con due varianti del modello in cui il
nell’ipotesi che il valore del tasso di le persone continuano a incontrarsi valore di C si riduce nel tempo: la cur-
contagio C rimanga costante nel in modo casuale (e quindi potenzial- va rossa e la curva verde.
tempo. mente a contagiarsi a vicenda) come La curva rossa mostra ciò che accade
Vediamo ora invece che cosa può ac- avveniva prima dell’infezione. se si suppone che durante l’epidemia
cadere se si mettono in atto misure Se invece all’inizio dell’epidemia si C si riduca linearmente nel tempo:
volte a mitigare la diffusione dell’epi- mettono in campo misure volte a li- (C = 0,25 · (1 – t/T), dove t è l’istante

© Zanichelli editore 2020 29


di tempo considerato e T è la durata A. Senza misure di contenimento
dell’epidemia). Questo è ciò che po-
trebbe succedere se le persone, im-
paurite del contagio, smettono gra-
dualmente di frequentare altre per-
sone. In tale scenario la diffusione
del contagio viene rallentata e nel
nostro esempio si stabilizza quando è
stato infettato l’80% della popolazio-
il paziente 0
ne. Questo valore potrebbe poi non infetta due
crescere più se, grazie all’isolamento, persone
le persone infette guariscono e svi-
luppano una resistenza verso il pato-
... che infettano
geno prima di contagiare altri; in tal due persone ciascuno
caso può instaurarsi una «immunità
di gregge» (herd immunity) che pro-
tegge il resto della popolazione dal
contagio. L’immunità di gregge più
efficace è quella raggiunta attraverso
la somministrazione su larga scala di
un vaccino (Figura 4).

Immunità di gregge: capacità di


una popolazione di resistere agli
effetti di un’infezione; questa capa-
cità cresce all’aumentare della por-
zione di popolazione che diventa
immune all’infezione. L’immunità
B. Immunità di gregge
si può acquisire sia contraendo l’in-
fezione in modo naturale sia con il immunizzato o vaccinato
vaccino e ha una durata variabile a non immunizzato ma sano
seconda del patogeno. infettato e contagioso

il paziente 0
infetta una
Figura 4 L’evoluzione dell’epidemia sola persona
in assenza di qualsiasi misura di
contenimento (A) e in seguito allo
sviluppo dell’immunità di gregge (B).
L’immunità di gregge può essere
amplificata dall’impiego di un
vaccino.

30 © Zanichelli editore 2020


La curva verde mostra invece ciò che

Nuovi contagiati quotidiani


7000
accade se, circa 30 giorni dopo l’ini- C costante
C cala linearmente nel tempo
zio dell’epidemia, il valore di C 6000
C ridotto a 1/10 dopo 30 giorni
nell’arco di una settimana si riduce 5000
di un fattore 10; questo è ciò che po-
trebbe succedere se si limita in modo 4000
radicale la libertà di movimento del- 3000
la popolazione (per esempio, chie-
dendo alle persone di restare in casa 2000
e di non uscire salvo che per motivi 1000
di emergenza).
In questo scenario la diffusione del 0

0
4
8
12
16
20
24
28
32
36
40
44
48
52
56
60
64
68
72
76
80
84
88
contagio rallenta ancora di più: in
pratica la curva blu viene «stirata» Giorni
su tempi 10 volte più lunghi, così da
Figura 5 Il numero quotidiano di nuovi contagi previsto dalle tre varianti del
alleggerire la pressione immediata
modello logistico.
sul sistema sanitario e da guadagnare
tempo per lo sviluppo di cure o vac-
cini specifici.

La Figura 5 mostra il confronto tra fare esperimenti numerici di perso- tial Growth and epidemics disponibile
l’incremento quotidiano dei contagi na. Per esplorare con le simulazioni su YouTube in inglese con la possibi-
previsto dal modello logistico di base numeriche diversi possibili scenari, lità di avere sottotitoli in italiano.
rispetto a quello previsto dalle altre si può usare il foglio elettronico con
due varianti: l’approccio chiamato in inglese what
• nel caso della curva rossa il picco if..? («che cosa succederebbe se..?») .
dei contagi viene «schiacciato»: si
Rispondi e ricerca
sposta in avanti nel tempo rispetto Un primo esercizio, semplice ma
al caso della curva logistica e la sua istruttivo, consiste nel far variare se- a. Quale fase di un’epidemia può
altezza si riduce; paratamente i tre parametri princi- essere descritta mediante un
• nel caso della curva verde il picco pali (N0, P e C ) per vedere come il modello esponenziale?
dei contagi viene raggiunto poco loro valore influenza l’evoluzione b. Quali sono i vantaggi del
dopo l’entrata in vigore delle mi- dell’epidemia. modello logistico?
sure restrittive, poi il numero dei Un esercizio più impegnativo consi- c. Che cosa rappresenta il picco
contagi giornalieri si riduce e infi- ste nel raffinare il modello per tener dei contagi?
ne riprende a salire, ma molto len- conto del fatto che i contagiati dopo d. Come si modifica la curva del
tamente. un certo tempo guariscono, cioè svi- modello logistico in seguito
luppano immunità al patogeno, e all’introduzione di misure di
non possono quindi più trasmettere contenimento e di migrazione?
il contagio. Come cambierà allora la (quarantena, distanziamento
Come fare la simulazione
forma del picco dei contagi? sociale ecc.)
numerica con il foglio
Per simulare questo effetto si può, e. Scarica il foglio elettronico
elettronico
per esempio, sottrarre ogni giorno allegato e applica il modello
Chi lo desidera può scaricare dal sito dal numero dei contagiati, a partire per simulare l’andamento delle
Zanichelli (https.//su.zanichelli.it/ dal giorno 15 dell’epidemia, il nume- curve epidemiche.
virus_pandemie) o dall’app GUAR- ro di coloro che erano contagiati 15
DA! il foglio elettronico usato per le giorni prima (supponendo così che,
simulazioni delle figure mostrate in nel tempo trascorso, siano ormai di-
questo articolo. Il foglio elettronico è ventati immuni e quindi e non siano
disponibile sia nella versione .ods più in grado di trasmettere la malat-
per Calc di LibreOffice oppure nella tia ad altri). GUARDA!
versione .xls per Microsoft Excel. Un efficace approfondimento del Foglio elettronico per simulare curve
epidemiche
Per capire a fondo i modelli e le loro tema della modellazione delle epide-
implicazioni, è sempre consigliabile mie si può trovare nel video Exponen- Exponential Growth and epidemics

© Zanichelli editore 2020 31


ALTRE LETTURE PER APPROFONDIRE

• Occhio ai virus, Maga G., Zanichelli, Bologna, 2012


• I virus non aspettano, Capua I., Marsilio, 2012
• Virus e batteri, La Placa M., Il Mulino, Bologna, 2011
• Spillover, Quammen D., Adelphi, Milano, 2014
• Epidemie, Rezza G., Carocci, Roma, nuova edizione 2020
• I dardi di Apollo, Pigoli G., UTET, Novara, 2009
• I vaccini nell’era globale, Rappuoli R. - Vozza L., Zanichelli, Bologna, 2009
• Il quarto cavaliere, Nikiforuk A., Mondadori, Milano, 2008
• Contagio, Pulcinelli C. - Girardi E. - Greco P., Editori Riuniti, 2003
• Il nemico invisibile, Crawford D., Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002
• Epidemia. Storia della grande influenza del 1918 e della ricerca di un virus
mortale, Gina Kolata, Mondadori, Milano, 2000
• Batteri spazzini e virus che curano, Maga G., Zanichelli, Bologna, 2016
• Virus, microbi e vaccini. Viaggio nella storia della medicina: le malattie infettive,
Frontali, C., Editoriale Scienza, Trieste, 2012

ALCUNI SITI DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA

• aulascienze.scuola.zanichelli.it/2020/03/05/speciale-coronavirus, la sezione
dell’Aula di Scienze di Zanichelli che raccoglie gli approfondimenti
dedicati alla pandemia di coronavirus
• lescienze.it, la pagina delle rivista Le Scienze, l’edizione italiana di Scientific
American
• nature.com/news, la sezione di notizie giornaliere della rivista scientifica
internazionale Nature
• iss.it/coronavirus, la pagina dell’Istituto Superiore di Sanità dedicata al
coronavirus e alla pandemia di COVID-19
• epicentro.iss.it, il portale a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia,
Sorveglianza e Promozione della Salute
• gimbe.org, a cura della Fondazione GIMBE - Evidence for Health
• who.int, il sito della World Health Organization (Organizzazione
Mondiale della Sanità)
• cdc.gov, il sito dei Centers for Disease Control and Prevention del
governo statunitense
• nih.gov/health-information/coronavirus, la pagina dei National Institutes of
Health dedicata agli aggiornamenti sul coronavirus

Redazione: Lara Rossi, Claudio Dutto


Progetto grafico, impaginazione e disegni: Studio Emmegrafica+, Bologna

2020 VIRUS*FASCICOLO SUPERIORI


ISBN 978-88-08-42955-1

9 788808 429551
1 2 3 4 5 6 7 8 9 (02L)

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