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All’inizio del 2020 ci siamo accorti che conviverci. Ma erano decenni che non Se dopo aver letto questi articoli avrai
parole come virus, vaccini, prevenzione, dovevamo affrontare un virus nuovo e voglia di approfondire ancora o vedere
isolamento hanno un significato molto contagioso come SARS-CoV-2. gli aggiornamenti su questi temi, vai di-
più forte di quanto potessimo pensare. Quando abbiamo realizzato questo fa- rettamente alla fonte: Aula di Scienze.
Per questo abbiamo deciso di ragionare scicolo, le informazioni su SARS-CoV-2 Inquadra il simbolo qui in basso con la
insieme sui virus emergenti e su quelli erano ancora parziali e in continuo ag- app GUARDA! per accedere diretta-
che da più anni vivono tra noi: influen- giornamento. Ma gli spunti per comin- mente da smartphone e tablet.
za, HIV, papillomavirus e gli ormai fa- ciare a ragionare non mancano: perché
miliari coronavirus. le scuole sono rimaste chiuse a lungo?
Alcuni di questi virus sono stagionali, perché sono state necessarie misure di
con altri combattiamo da così tanto isolamento cosi severe? sarà possibile
tempo che abbiamo trovato il modo di avere un vaccino anti-coronavirus? GUARDA!
SOMMARIO
1. LA PANDEMIA 2. ALTRI VIRUS 3. STRUMENTI E MODELLI PER
DI COVID-19 INTORNO A NOI STUDIARE LE EPIDEMIE
• Che cosa sono i virus? • Dall’animale all’essere umano: • Che cosa fanno gli epidemiologi?
• L’origine e la diffusione del virus i virus dell’influenza • Modelli numerici per le epidemie
SARS-CoV-2 • AIDS: una pandemia lunga
• Arrestare il contagio: misure quarant'anni
di sicurezza, farmaci e vaccini • Alla scoperta del papillomavirus
• Tutto è connesso: lo stretto e del suo vaccino
rapporto tra pandemia, ambiente
e società
1
1. LA PANDEMIA DI COVID-19
Che cosa sono i virus?
La cellula è la struttura più semplice state classificate circa 5000 diverse bisogno di penetrare all’interno di
dotata di vita autonoma, cioè in gra- specie virali, ma si stima che in natu- una cellula, in un processo chiamato
do di svolgere le funzioni vitali fon- ra ne esista almeno un milione; i vi- infezione, e usare le strutture cellula-
damentali: produrre energia e ripro- rus sono migliaia di volte più abbon- ri per replicare il proprio genoma e
dursi. In natura esiste però un tipo di danti dei batteri. produrre le proteine del capside. In
organizzazione biologica ancora più L’osservazione delle particelle virali questo modo si producono nuove par-
semplice di quella cellulare: si tratta al microscopio elettronico ha rivelato ticelle virali che escono dalla cellula.
dei virus. una straordinaria varietà di forme. I virus quindi sono parassiti intracel-
Le dimensioni di un virus variano da Tutti i virus sono costituiti da un in- lulari obbligati. Molte specie di virus
20 a 500 nm. Un virus, quindi, è circa volucro di proteine di forma geome- sono del tutto innocue, ma alcune
mille volte più piccolo di una cellula trica, detto capside, che racchiude causano gravi malattie umane; altre
e si può osservare solo con il micro- una molecola di DNA (Figura 1) o di arrecano danni all’agricoltura e all’al-
scopio elettronico. I virus sono mol- RNA (Figura 2): in pratica, un virus è levamento. Di conseguenza, molte ri-
to numerosi e si trovano in ogni tipo una «scatola» che contiene un’infor- cerche si sono concentrate sulle loro
di ambiente; tutti insieme costitui- mazione ereditaria. Un virus non è ca- modalità di infezione e sugli effetti
scono la cosiddetta virosfera. Sono pace di riprodursi da solo: per farlo ha che hanno sugli organismi ospiti.
© M. WURTZ / BIOZENTRUM, UNIVERSITY
OF BASEL/SPL/AGF
Capside Capside
proteico proteico
Involucro
esterno
Acido nucleico
(RNA)
Figura 1 L’adenovirus, che causa il raffreddore, è un virus a Figura 2 I virus responsabili dell’influenza sono virus
DNA. a RNA.
I coronavirus (CoV) sono una fami- A questi coronavirus si è aggiunto, Cina, a Wuhan, dove il focolaio ha
glia di virus a RNA che deve il suo alla fine del 2019, il nuovo virus probabilmente avuto origine nel
nome alle proteine che, sporgendo SARS-CoV-2, responsabile della pan- mercato cittadino. A fine gennaio
dall’involucro del virus, formano del- demia di COVID-19, una malattia che non era ancora chiaro come si fosse
le caratteristiche punte che ricordano può portare a polmoniti anche gravi. evoluto questo nuovo coronavirus,
una corona (Figura 1). Fino al 2019 I coronavirus sono molto comuni in ma i dati epidemiologici delle autori-
erano noti sei coronavirus umani: quat- diverse specie animali (soprattutto i tà sanitarie cinesi confermavano la
tro virus che causano malattie con pipistrelli), ma talvolta possono ac- trasmissione diretta da umano a
sintomi lievi simili al raffreddore e quisire la capacità di infettare anche umano. Questo ha spinto il governo
due virus che provocano infezioni gli esseri umani con il cosiddetto cinese ad avviare misure straordina-
più gravi: il coronavirus SARS-CoV, «salto di specie». Questo è quello che rie di contenimento, ponendo sotto
responsabile della sindrome respira- è accaduto con l’epidemia di SARS in quarantena Wuhan e altre città. Gra-
toria acuta grave o SARS, e il virus Cina nel 2003, con l’epidemia di zie a queste misure, fino alla fine del
MERS-CoV, che provoca la sindrome MERS del 2012 in Medio Oriente e, in- mese di gennaio la maggior parte dei
respiratoria mediorientale o MERS. fine, con la COVID-19 che ha causato casi è rimasta confinata al territorio
dapprima un’epidemia in Cina, sfo- cinese. I casi registrati in altri Paesi
COVID-19: da CO per corona, VI per ciata poi in una pandemia globale erano tutti «casi importati», cioè ri-
virus, D per disease e 19 per l’anno tuttora in corso. guardavano persone che erano tran-
in cui si è manifestata. sitate per la Cina, dove avevano ra-
gionevolmente contratto l’infezione.
MERS: Middle East Respiratory Anche i primi due casi di coronavi-
Qual è stata l’origine
Syndrome. rus in Italia, individuati il 30 genna-
dell’epidemia di COVID-19?
io, riguardavano una coppia di turi-
SARS: Severe Acute Respiratory I primi casi di COVID-19 sono stati sti cinesi che avevano contratto l’in-
Syndrome. registrati il 31 dicembre 2019 in fezione fuori dal nostro Paese. L’an-
damento iniziale dell’epidemia non
sembrava quindi far pensare al ri-
schio di una disseminazione al di
fuori della Cina o dei Paesi limitrofi.
In Italia, l’emergenza ha avuto inizio
© NIAID-RML / NATIONAL INSTITUTES OF HEALTH/SPL/AGF
Milano NORD
AMERICA EUROPA
ASIA
Torino CROAZIA
Codogno Vò
Roma
Figura 2 I primi due focolai epidemici italiani Figura 3 La diffusione del virus SARS-Cov-2 nel mondo
sono comparsi a Codogno, in provincia di ad aprile 2020. La pandemia ha avuto origine a dicembre 2019
Lodi, e a Vo’, in provincia di Padova. da Wuhan, in Cina.
© MEDIANTONE / SHUTTERSTOCK
starnuto o un colpo di tosse. Il perio- indossa la mascherina;
evita strette di mano se non ce l’hai, starnutisci
do di sopravvivenza su diverse su- e abbracci e tossisci nell’incavo
del gomito o in un fazzoletto
perfici dipende dal virus e dalle con-
dizioni ambientali. lavati le mani in modo mantieni la distanza
accurato con il sapone di 1-2 metri
Nel caso del coronavirus SARS- o con un gel dalle altre persone
igienizzante
CoV-2 una risposta definitiva non è
evita di toccarti
ancora disponibile: un primo studio gli occhi, la bocca e evita gli assembramenti
il naso: le mani sono e i luoghi affollati
sembra indicare che il virus possa so-
tra i principali veicoli
pravvivere fino a 24 ore sulle super- del contagio
fici di cartone e fino a 2-3 giorni sulla
plastica e sull’acciaio inossidabile.
Figura 1 Come prevenire la diffusione del coronavirus.
Tuttavia, come molti altri virus, an-
che i coronavirus sono sensibili all’a-
zione del sapone e dei disinfettanti chiudere le scuole e di limitare gli
Come si identificano
a base di etanolo (soluzioni al 60- spostamenti non indispensabili, in
le persone infette?
70%) o di ipoclorito di sodio (0,1%): modo da evitare gli assembramenti di
la prima raccomandazione è quindi persone. Le misure di contenimento sono fon-
quella di lavarsi spesso le mani e di pu- Oltre a proteggere le fasce della po- damentali per arginare l’infezione,
lire le superfici con interventi di sani- polazione più a rischio, il rispetto di ma per estinguerla del tutto è indi-
ficazione, come quelli previsti per i queste indicazioni aiuta a ridurre la spensabile testare più persone possi-
mezzi di trasporto pubblico oppure pressione sul sistema sanitario e li- bili e isolare quelle infette.
per le scuole. mita i rischi per medici, infermieri e Per dimostrare che una persona è sta-
Per contenere la diffusione di un vi- tutti coloro che lavorano negli ospe- ta contagiata dal SARS-CoV-2 è ne-
rus che si trasmette per via aerea, la dali o a contatto con i contagiati. cessario eseguire un tampone farin-
misura più efficace è quella del di- Queste sono le persone su cui il siste- geo. Questa procedura consiste nel
stanziamento sociale: una distanza ma sanitario fa affidamento per con- prelevare, con l’aiuto di un tampone
di almeno un metro evita che il virus, tenere l’emergenza ma sono anche le di cotone attaccato a un bastoncino
veicolato dalle goccioline di saliva, si più esposte al rischio di contagio: a (una sorta di cotton fioc), un campione
trasmetta da un individuo all’altro. fine aprile, in Italia, oltre 20 000 ope- di muco dalla mucosa della gola che
Questo è il motivo per cui, per argina- ratori sanitari sono risultati positivi viene inviato in laboratorio. Qui il
re il nuovo coronavirus, molti Paesi al coronavirus e più di 150 sono dece- campione viene prima trattato con
compresa l’Italia hanno deciso di duti a causa dell'infezione. detergenti per inattivare il virus ed
© CDC/WIKIMEDIA COMMONS
come prevenire la prossima epide-
mia, come far ripartire l’economia e
la società in modo sostenibile per
tutti, e persino come imparare da
questa tragedia a rispondere all’e-
mergenza climatica in atto.
Quali sono le origini dei virus? Figura 1 Un esemplare femmina di Aedes albopictus.
La collaborazione tra virologi, ecolo- convivere, avendo evoluto nel tempo climatico a facilitare la diffusione di
gi e climatologi ha dimostrato già da una capacità di resistenza fisiologica virus e batteri zoonotici in territori
alcuni anni che un utilizzo insoste- o immunità alle patologie causate da precedentemente non interessati da
nibile del territorio aumenta il peri- questi agenti. queste malattie: è il caso del virus
colo di diffusione delle zoonosi. La deforestazione delle aree tropica- Zika, trasmesso dalla puntura di una
li (5 milioni di ettari di foreste vengo- zanzara del genere Aedes (Figura 1),
Zoonosi: malattie virali o batteri- no eliminati ogni anno solo in questa il cui habitat, un tempo limitato a
che dannose per l’essere umano e zona della Terra) e la rapida diffusio- una stretta fascia intorno al tropico,
provenienti da altre specie animali. ne delle attività umane (agricoltura, si sta velocemente espandendo verso
estrazione di minerali, allevamento, nord a causa dell’aumento delle tem-
Le zoonosi conosciute sono molto urbanizzazione) in territori prima perature e dell’umidità atmosferica.
numerose (oltre 200 secondo l’OMS) dominati dagli alberi, e dalle specie La deforestazione comunque è corre-
e il loro studio costituisce uno dei animali a loro legate, aumenta le pro- sponsabile anche in questo caso: al-
settori di maggior interesse della me- babilità di contatto tra gli esseri uma- cuni studi hanno dimostrato che fo-
dicina umana e veterinaria. Sono zo- ni e gli animali «serbatoio». reste degradate dal prelievo eccessi-
onosi la rabbia, la leptospirosi, l’an- La distruzione o il degrado dell’habi- vo di alberi ospitano con maggiore
trace, la SARS, la MERS, la febbre tat forestale di una specie può spin- facilità pozze d’acqua ferma nelle
gialla, la dengue, Ebola, HIV, Chikun- gerla ad avvicinarsi alle città, fre- quali si accumula l’acqua piovana,
gunya e i coronavirus, ma anche la quentando parchi e giardini come non più «bloccata» dalle chiome del-
più diffusa influenza. «sostituti» dell’habitat naturale or- la foresta: un terreno di coltura idea-
mai perduto. È quello che si è verifi- le proprio per le larve delle zanzare.
Il 75% delle malattie umane finora cato per il virus Ebola in Costa d’A- Anche il commercio di specie selva-
conosciute deriva da animali e il vorio, Repubblica Democratica del tiche può causare il diretto contatto
60% delle malattie emergenti è sta- Congo e Gabon, del quale sono stati con parti di animali ed esporre gli es-
teo trasmesso da animali selvatici. Le vettori pipistrelli e scimpanzé spinti seri umani al contatto con virus o al-
popolazioni di animali selvatici sono a frequentare le aree urbane dopo la tri agenti patogeni di cui quell’ani-
spesso, infatti, «serbatoi» di virus e perdita del loro habitat naturale. male può essere un ospite, attraverso
batteri con i quali hanno imparato a Talvolta è invece il cambiamento lo scambio di liquidi. È lo spillover
numerosissimi poveri di molti stati ratorie, diversi studi nel mondo di- scontrata nei siti industriali conta-
del mondo). È probabile che i decessi mostrano che l’elevata concentrazio- minati, e il recente rapido aumento
indiretti dovuti al deterioramento di ne di inquinanti atmosferici provoca dei decessi in zone molto industria-
queste situazioni già al limite, se con- un aumento nei tassi di ricoveri per lizzate (come quelle di Bergamo e
teggiati, portino a un bilancio da patologie respiratorie. Brescia), direttamente o indiretta-
COVID-19 molto più grave rispetto Tra gli inquinanti, il PM2.5 e il PM10 mente legati a COVID-19, è plausibi-
alle sole morti da inquinamento. In (con diametro medio rispettivamen- le che l’inquinamento atmosferico
secondo luogo, è vero che il lockdown te >2,5 μm e >10 μm), una volta inala- sia coinvolto nell’aumento della
ha drasticamente abbassato i livelli ti possono depositarsi nelle vie aeree mortalità nel nostro Paese.
di ossidi di azoto (Figura 3), ma bloc- superiori e raggiungere poi i polmo- Esiste infine una terza ipotesi, in re-
care mobilità e attività produttive è ni. Quindi è plausibile che una espo- altà molto tenue, avanzata tra gli al-
una soluzione difficilmente realizza- sizione cronica a questi inquinanti tri da SIMA (Società Italiana di Medici-
bile sul lungo termine e che non sa- possa rendere l’organismo meno na Ambientale) in un recente comuni-
rebbe accettata da parte della società. pronto a rispondere all’infezione, a cato ancora da verificare da parte del-
Una seconda ipotesi che sta cercando causa di stati infiammatori polmona- la comunità scientifica. Secondo
conferma negli studi scientifici è ri o di altre patologie croniche corre- SIMA, il particolato potrebbe essere
quella di un possibile ruolo degli in- late all’inquinamento atmosferico un vettore del virus, che sarebbe in
quinanti nell’aumentare la vulnera- (diabete, malattie cardiovascolari) e grado di aderire alle polveri per qual-
bilità alla COVID-19. L’OMS ha con- che sono al tempo stesso fattori di co- che ora e quindi acquisterebbe una
fermato che i fumatori hanno un ri- morbidità noti di COVID-19. maggiore capacità infettiva nelle
schio almeno doppio di necessitare Secondo i più recenti dati, l’Italia si aree a maggior inquinamento atmo-
terapia intensiva in seguito al conta- colloca attualmente al secondo posto sferico. Questa ipotesi è sostenuta da
gio rispetto ai non fumatori. Per in Europa per decessi da PM2.5, e al un esiguo numero di studi scientifici
quanto riguarda il legame tra l’inqui- primo posto per i decessi da biossido sul comportamento di altri virus
namento dell’aria e le infezioni respi- di azoto. Vista l’elevata mortalità ri- (come il morbillo) e da correlazioni
5 - 10
10 - 20
20 - 30
30 - 40
Che cosa ci aspetta per
40 - 50 il futuro?
60 - 75
75 - 100
100 - 150 L’emergenza sanitaria in atto e la
150 - 200
> 200 continua minaccia della crisi clima-
tica ci inducono a ritenere che le uni-
Figura 4 La concentrazione di PM10 nella Pianura Padana il 14 gennaio 2020. che soluzioni sostenibili (nel senso
di «accettabili» ma anche «durevoli
molto dubbie tra il numero di conta- Zika). Inoltre, il lockdown sta facendo nel tempo») sono quelle sistemati-
giati e la qualità dell’aria nelle due sperimentare a tutti comportamenti che. Per limitare il riscaldamento
settimane precedenti alle misure in che potrebbero contribuire a mitiga- globale non avrebbe senso limitare
alcune province italiane (Figura 4). re la crisi climatica, come il ricorso al solo le attività più emissive: sono in-
Anche qui l’ipotesi non è del tutto telelavoro o la riduzione dei consumi vece necessarie soluzioni «positive»,
impossibile, ma per essere conferma- di beni «non essenziali». che coniughino la riduzione delle
ta ha bisogno di prove molto robuste, Le somiglianze però sembrano termi- emissioni con lo sviluppo umano di
che non si basino su una semplice nare qui. Infatti, il cambiamento cli- tutti i popoli della Terra.
correlazione (da cui non si può evin- matico è un problema di difficile so- Nel concreto, questo significa com-
cere un rapporto causa-effetto). luzione proprio perché le sue conse- piere una radicale decarbonizzazio-
guenze non vengono percepite come ne della nostra economia, orientan-
immediate minacce alla salute (no- do il sistema produttivo, fiscale, eco-
nostante in realtà lo siano). È difficile nomico, finanziario, sociale e politi-
La reazione alla COVID-19:
pensare che le soluzioni per rispon- co verso attività compatibili con il
una lezione di adattamento?
dere all’emergenza sanitaria siano at- mantenimento del clima entro i limi-
Da più parti si sono sottolineate le tuabili ed efficaci anche per la crisi ti che favoriscono il benessere uma-
apparenti analogie dell’emergenza del clima. no. E forse è proprio questa l’oppor-
sanitaria con l’emergenza climatica. Non sono attuabili perché difficil- tunità più autentica nascosta in que-
Alcune somiglianze sono evidenti: la mente la società accetterebbe misure sta pandemia.
scala globale, la necessità di unire drastiche che, per risolvere l’emer-
comportamenti individuali e politi- genza climatica, dovrebbero essere
che statali per risolvere il problema, praticamente definitive. E non sono
Rispondi e ricerca
la minaccia che non fa differenze tra efficaci perché, come sta emergendo a. Quali ipotesi cercano di
i diversi strati della società – ma che per la Cina, l’interruzione del 75% spiegare la relazione tra qualità
ha nei più deboli il bacino di maggio- delle attività produttive è risultata in dell’aria e diffusione del virus?
re vulnerabilità – la corrispondenza una diminuzione delle emissioni di b. Nella tua regione di residenza,
apparente di alcune soluzioni come CO2 di appena il 25%. Per di più, la il livello degli ossidi di azoto
la riduzione dei trasporti e delle atti- natura «riduttiva» di queste misure si è modificato nel periodo
vità produttive. sta avendo un impatto drammatico gennaio-giugno 2020? Aiutati
Le due crisi sono anche in parte lega- sull’economia, dimostrando che que- con una ricerca in Rete.
te, perché è dimostrato che il cambia- sto genere di emergenze va affronta- c. Esiste un legame tra
mento climatico può facilitare la dif- to con una visione complessiva della inquinameto atmosferico e
fusione delle zoonosi e dei loro vetto- società, a partire dal potenziamento infezioni respiratorie?
ri animali in territori che non ne era- del welfare e dell’equità sociale. d. Quali abitudini potresti
no normalmente interessati (come Infine, ogni effetto accidentalmente modificare per diminuire il tuo
abbiamo visto nel caso del virus positivo per il clima delle misure in impatto ambientale?
Ogni anno, a partire da metà ottobre «categorie a rischio» come quelle in- I virus A, più comuni e diffusi, sono
fino a fine dicembre, in Italia si svol- dicate dal Ministero della Salute e poi ulteriormente suddivisi in sotto-
ge la campagna vaccinale per l’in- dall’Organizzazione Mondiale della tipi, a seconda delle differenti glico-
fluenza stagionale. La finestra di Sanità (OMS): neonati, bambini, proteine di superficie (neuramini-
tempo è indicata dal Ministero della adulti sopra i 65 anni, e individui dasi ed emoagglutinina), che si trova-
Salute in base alla nostra situazione soggetti a malattie collegate all’appa- no sull’involucro proteico (o capsi-
climatica e l’andamento mostrato rato respiratorio. Proprio per la sua de) che racchiude e protegge il geno-
dalle passate epidemie influenzali capacità di diffondersi rapidamente e ma virale; esistono vari tipi di glico-
nel nostro Paese. Per fare chiarezza per le conseguenze che potrebbe cau- proteine N e H che si possono combi-
sul tema influenza abbiamo inter- sare a una grossa fetta di popolazio- nare in forma assortita. Per esempio,
pellato Giovanni Cattoli, veterina- ne, l’influenza è una malattia forte- il virus dell’influenza aviaria di cui si
rio e direttore della Struttura Com- mente monitorata. è sentito parlare nel 2005 è un virus
plessa SCS5 Ricerca e Innovazione H5N1, mentre il virus dell’influenza
dell’Istituto Zooprofilattico Speri- suina (o messicana) di cui abbiamo
mentale delle Venezie. letto nel 2009 è un virus H1N1.
Quale virus causa
Parliamo di virus «aviario» o «suino»
l’influenza?
anche in casi di contagio umano per-
Il virus che si cela dietro i sintomi ché, sebbene ogni virus abbia una
Perché l’influenza è
dell’influenza è un virus a RNA, della specie animale in cui si moltiplica e
una malattia da non
famiglia Orthomyxoviridae. Esistono prospera, i virus influenzali sono fles-
sottovalutare?
tre tipi di influenza: A, B e C. sibili, e magari disponibili ad adattar-
L’influenza è un’infezione di tipo vi-
rale che colpisce soprattutto naso,
gola e bronchi, e meno spesso i pol-
moni (Figura 1). L’infezione dura
generalmente una settimana ed è
caratterizzata da improvvisi picchi
© SUBBOTINA ANNA/ SHUTTERSTOCK
L’AIDS è spesso considerato la peste delle nuove infezioni (etero > 41%, Quando l’HIV si replica all'interno di
del XX secolo. Qual è la ragione di que- omo 39%). Il problema maggiore che una di queste cellule spesso ne causa
sta analogia? Tra il 1347 e il 1351 l’Eu- si riscontra è l’arrivo del paziente la morte e, se per caso la cellula non
ropa fu decimata dalla «peste nera», all’attenzione del medico quando la muore per azione diretta del virus, il
un terribile flagello arrivato dall’Asia, malattia è già avanzata, anche dopo sistema immunitario la identifica co-
il cui effetto fu talmente devastante anni dal momento in cui la persona munque come infetta e la elimina. In
che ancora oggi rappresenta nell’im- ha contratto il virus. Per capire come questo modo il sistema immunitario
maginario collettivo l’epidemia per ciò possa accadere è prima necessario si autodistrugge sopprimendo una del-
antonomasia. Purtroppo l’immagine comprendere il meccanismo con cui le sue componenti più importanti.
non è soltanto una suggestione, per- questa infezione distrugge le nostre Proprio la continua diminuzione di
ché il flagello dell’AIDS è, se possibi- difese immunitarie. linfociti T helper è infatti la causa
le, ancora più spaventoso della peste: dell’immunodeficienza che porta alla
oltre 20 milioni di morti soltanto ne- comparsa dei sintomi dell’AIDS nei
gli ultimi dieci anni, 38 milioni di pazienti infetti da HIV.
Quali sono gli effetti del virus
persone infette nel 2018, con un tasso Quando la barriera contro le infezio-
HIV sul nostro corpo?
di crescita delle nuove infezioni di ni comincia a cedere compaiono i sin-
quasi 2 milioni ogni anno (Figura 1). Grazie al sistema immunitario il no- tomi delle cosiddette infezioni op-
La mortalità è in diminuzione grazie stro organismo sa contrastare gli at- portunistiche.
alle terapie sempre più efficaci, ma tacchi dei batteri, dei funghi, dei
nel 2018 si sono registrati oltre protozoi che incontriamo quotidia- Infezioni opportunistiche: ma-
750 000 decessi. E non va dimenticato namente nel cibo o nell’aria. Si trat- lattie causate da microrganismi che
che oltre 1,5 milioni di bambini oggi ta di microrganismi per lo più inno- «approfittano» della debolezza
sono infetti, 160 000 si infettano ogni cui per gli individui sani: un sistema dell’organismo per infettarlo.
anno e 100 000 di loro muoiono a cau- immunitario integro li distrugge
sa dell’AIDS (dati aggiornati al 2018). senza che vi sia alcun effetto collate- Non c’è distretto dell’organismo che
Il nome per esteso dell’AIDS è sindro- rale. Ma l’HIV attacca proprio le cel- sia risparmiato da queste infezioni,
me da immunodeficienza acquisita lule del sistema immunitario, in che includono encefaliti, meningiti,
(Acquired Immunodeficiency Syndro- particolare quelle che in superficie retiniti, polmoniti, tubercolosi, mico-
me) : l’infezione è infatti caratterizza- presentano il recettore CD4. Alcune si, esofagiti e disturbi intestinali.
ta da un insieme di sintomi che si pre- di queste cellule, chiamate linfociti T L’HIV favorisce inoltre la comparsa
sentano contemporaneamente (da helper, sono indispensabili stimola- di tumori rari, come il sarcoma di Ka-
cui sindrome) e che hanno origine nel tori della reazione di difesa contro le posi, dato dalla proliferazione dell’her-
cedimento delle difese immunitarie infezioni. pes virus di tipo 8.
(immunodeficienza) a opera di un agen-
© WHITE HOUSE/WIKIMEDIA COMMONS
Da qualche anno in Italia è stato in- I papillomavirus infatti sono difficili rara, nell’ambito familiare e ospeda-
trodotto un nuovo vaccino gratuito, da coltivare in laboratorio e si repli- liero attraverso indumenti, asciuga-
non obbligatorio, somministrato alle cano solo in cellule differenziate. Per mani, servizi igienici, così come av-
ragazze e ai ragazzi intorno ai dodici molto tempo si è pensato che le ver- viene per le verruche. Un’altra via di
anni di età. Si tratta del vaccino con- ruche e i condilomi fossero causati contagio è il parto, quando il papillo-
tro il papillomavirus, responsabile da uno stesso virus, e che le differenti mavirus può essere trasmesso al neo-
del tumore al collo dell’utero. manifestazioni fossero legate a diver- nato attraverso secrezioni vaginali
Lo Human Papilloma Virus (o HPV) è sa espressione virale nei diversi orga- infette. Il virus non oltrepassa però la
un virus a DNA con un piccolo dia- ni. Solo con l’avvento della biologia barriera della placenta durante la
metro (50 nm) e un genoma di 8000 molecolare è stato possibile mettere gravidanza, dal momento che non
coppie di basi. Il capside virale, cioè in luce l’eterogeneità dei diversi cep- entra nel circolo sanguigno.
l’involucro proteico che protegge il pi virali. Infine, un’ulteriore via di trasmissio-
genoma, è composto da 72 unità pro- La maggior parte dei papillomavirus ne è rappresentata dall’autoinoculo,
teiche (capsomeri) organizzate in una causa malattie non gravi sia a livello ovvero dal trasporto del virus nello
struttura icosaedrica (Figura 1). Gra- di pelle sia di mucose: si stima che il stesso soggetto da una parte all’altra
zie alla biologia molecolare oggi sono 75% della popolazione entri in con- del corpo. In questo caso l’infezione
stati individuati più di 120 HPV, chia- tatto con uno di questi virus almeno si estende localmente grazie a micro-
mati sottotipi e contrassegnati con dei una volta nella vita. Sono soprattut- traumi o strofinamenti.
numeri (HPV 6, 11, 16, 18, ecc). Di to alcuni, tra i 120 isolati, quelli re-
questi, una quarantina interessano il sponsabili del tumore alla cervice
basso tratto genitale femminile e l’ap- uterina.
Che cosa succede quando
parato ano-genitale maschile.
un virus entra nel nostro
organismo?
Nonostante oggi si conoscano molte
Come si trasmettono
caratteristiche morfologiche di que- Il virus penetra nella cute e nelle mu-
i papillomavirus?
sto virus, esso è rimasto pressoché cose attraverso piccole lesioni dei
sconosciuto fino agli anni Settanta. L’infezione da HPV è considerata una tessuti. Infezioni di batteri, funghi,
malattia sessualmente trasmessa altri microrganismi o microtraumi
(o MST) per contatto, la più comune che danneggiano e distruggono gli
negli USA con 6,2 milioni di nuovi strati epiteliali superficiali favorisco-
casi all’anno, seconda per costi sani- no la penetrazione del virus nelle cel-
tari dopo l’HIV. Il papillomavirus è lule dello strato più profondo, chia-
considerato uno dei più importanti mato basale, dell’epitelio. Qui i virio-
agenti cancerogeni che siano mai ni perdono il loro involucro proteico
© 306/ SHUTTERSTOCK
L’epidemiologia è la disciplina che L’epidemiologia analitica si occupa di eseguire una «fotografia» dello
studia la distribuzione delle malattie della relazione causa-effetto e verifi- stato di salute della popolazione e di
o di altri eventi sanitari in una popo- ca un’associazione tra un fattore e identificare le cause e i principali fat-
lazione (per esempio le morti, gli in- una malattia. Risponde alla doman- tori di rischio delle malattie. Solo in
fortuni, le risposte ai farmaci o ai da: perché ci ammaliamo? Gli studi questo modo è possibile progettare e
vaccini ecc.) e ne indaga le cause o i descrittivi e analitici implicano quin- realizzare adeguati interventi di pre-
fattori che ne modificano la frequen- di la semplice osservazione di quanto venzione e organizzazione delle
za. In generale, quindi, l’epidemiolo- accade nella realtà. strutture sanitarie.
gia è la scienza che ci permette di stu- Nell’epidemiologia sperimentale, Facciamo l’esempio di SARS-CoV-2.
diare lo stato di salute delle popola- invece, i ricercatori intervengono at- Il 31 dicembre 2019 le autorità cinesi
zioni e di indagare cosa lo determini. tivamente introducendo un elemen- informano l’OMS che a Wuhan si è
Ne può logicamente seguire la do- to nuovo: somministrano un farma- verificata una serie di casi di polmo-
manda su che cosa sia la salute. Qui co o un vaccino, forniscono indica- nite atipica, la cui causa è sconosciu-
ci riferiamo alle indicazioni dell’Or- zioni per eventuali cambiamenti del- ta. Si comincia immediatamente a
ganizzazione Mondiale della Sanità lo stile di vita, effettuano modifiche cercarne la causa: il 19 gennaio 2020
(OMS) che identifica lo stato di salu- nell’ambiente di vita e di lavoro. L’e- viene identificato un virus che la
te con lo stato di «benessere fisico, pidemiologia sperimentale si propo- scienza non conosceva, emerso da un
mentale e sociale». ne quindi di valutare l’efficacia di in- serbatoio animale. Poi si segnalano i
terventi sanitari e risponde alla do- prima casi fuori confine; il 30 genna-
manda: funziona? io l’OMS dichiara l’emergenza globa-
le e l’11 marzo la pandemia.
Che cos’è l’epidemiologia?
L’epidemiologia ha tre branche prin- Per gli epidemiologi è importante ri-
Qual è il ruolo dell’igiene?
cipali: descrittiva, analitica e speri- costruire la catena di contagio per
mentale. L’epidemiologia offre alla sanità capire dove e come un’epidemia è
L’epidemiologia descrittiva analiz- pubblica gli strumenti per program- emersa e si è diffusa. In questo modo
za la salute di una popolazione (gli mare gli interventi più idonei e rap- si conoscono alcuni aspetti chiave: la
alunni di una classe, i lavoratori di presenta un pilastro fondamentale modalità di trasmissione dell’infezio-
una fabbrica, gli abitanti di una citta- dell’igiene, la disciplina che ha come ne; il periodo di incubazione, cioè il pe-
dina o di un’intera nazione) in rela- obiettivo promuovere e conservare riodo di tempo che intercorre fra il
zioni a variabili spaziali, temporali e la salute individuale e collettiva at- contagio e lo sviluppo dei sintomi; la
individuali. L’epidemiologia descrit- traverso la prevenzione delle malat- contagiosità, cioè la capacità dell’a-
tiva risponde alle domande: dove, tie. L’igienista o il medico di sanità gente patogeno di trasmettersi da un
quando, chi si ammala? Gli studi de- pubblica non visitano i pazienti, né ospite a un altro.
scrittivi possono portare a formulare usano particolari attrezzature dia- Nel caso dell’infezione da coronavi-
ipotesi su eventuali relazioni causa- gnostiche, ma usano l’epidemiolo- rus, queste conoscenze sono state
effetto che esistono tra fattori di ri- gia. I dati epidemiologici costante- fondamentali per mettere in atto le
schio e malattia. mente aggiornati consentono infatti strategie preventive utili al conteni-
Numero di casi
stanziamento sociale). Il monitorag-
15
gio epidemiologico consente, inoltre,
di valutare l’efficacia delle misure.
10
5
Come si studia un’epidemia?
0
Un’epidemia è la diffusione di una Tempo
malattia che colpisce contemporane- l’ampiezza della curva è circa uguale al tempo di incubazione
amente un grande numero di indivi-
Sorgente comune continua
dui: in questo senso si riferisce quasi
solo a malattie infettive. L’indagi- 20
Numero di casi
Picco dell’epidemia
si di questi genomi e il loro confronto
reciproco hanno permesso di ottene-
Riduzione del re due risultati importanti (Figura 3):
picco dell’epidemia • ricostruire i legami filogenetici
Casi di infezione che collegano il virus SARS-CoV-2
senza Capacità massima
misure restrittive del sistema sanitario
ai coronavirus responsabili della
SARS (SARS-CoV) e della MERS
Casi di infezione (MERS-CoV), e ad altri coronavi-
con misure restrittive rus rinvenuti nei pipistrelli;
Tempo dall’inizio dell’epidemia • tracciare, nel corso della pande-
mia, l’evoluzione di diversi sottoti-
Figura 2 L’abbattimento della curva epidemica riduce il numero di casi positivi, pi virali rinvenuti in varie regioni
evitando così di saturare il sistema sanitario. del mondo.
A quale ritmo si diffonde nella popo- si aggiunge il numero di nuovi con- tando il cosiddetto modello logisti-
lazione il contagio durante un’epide- tagiati, pari a C · Nk–1: ognuno dei già co, cioè modificando la formula nel
mia? E quale frazione della popola- contagiati, che erano Nk–1, ha tra- modo seguente:
zione viene contagiata? Un semplice smesso il contagio ad altri al ritmo C.
modello matematico permette di La formula [1] equivale a: [2] Nk = Nk–1 + C ⋅ Nk–1 ⋅ (1 – Nk–1/P )
esplorare queste domande attraverso
la simulazione al computer di alcu- C = (Nk – Nk–1)/Nk–1 dove nel nuovo fattore (1 – Nk–1/P ),
ni aspetti chiave del fenomeno. Gli che abbiamo aggiunto a secondo
esempi che seguono sono basati su quindi il tasso di contagio C misura membro, P rappresenta la popolazio-
semplici formule iterative e sull’uso l’aumento percentuale quotidiano ne totale.
del foglio elettronico per eseguire i del numero di contagiati. Il fattore tra parentesi (1 – Nk–1/P ) ri-
calcoli e produrre i grafici. In generale si avrà C = E · p, dove E è duce il numero di nuovi contagi al
È bene sottolineare che i dati nume- il numero di persone con cui ogni passare del tempo. Questo fattore in-
rici che citeremo sono puramente persona infetta viene a contatto in fatti è praticamente uguale a 1 all’ini-
esemplificativi. Per avere previsioni media ogni giorno e p è la probabilità zio dell’epidemia, quando Nk–1/P <<1,
applicabili alle epidemie reali occor- che il singolo contatto produca un e il suo valore si riduce sempre più
re – come minimo – conoscere l’effet- contagio. man mano che la frazione infetta del-
tivo valore del tasso di contagio e la la popolazione (cioè Nk–1/P ) aumen-
sua evoluzione nel tempo. Il modello esponenziale [1] si applica ta avvicinandosi a 1. Nella situazio-
soltanto alle prime fasi dell’epide- ne-limite in cui l’intera popolazione
mia. Quando una frazione significa- è infetta, si ha Nk–1/P = 1 e il fattore
tiva della popolazione è stata conta- tra parentesi si annulla; a questo
Il contagio in una popolazione
giata, infatti, il ritmo di diffusione punto non sono più possibili ulterio-
che si mescola liberamente
del contagio necessariamente si ridu- ri contagi e il modello correttamente
ce. Il motivo è che, tra le persone con prevede che si abbia Nk = Nk–1: da un
All’inizio di un’epidemia, quando le
cui ogni contagiato viene a contatto, giorno al successivo il numero dei
persone infette sono poche, ognuna
alcune sono già infette e non posso- contagiati non cambia più.
contagia un certo numero di persone
no quindi costituire nuovi contagi. La curva continua della Figura 1 mo-
con cui viene a contatto; ciascuna
Questo effetto si può simulare adot- stra la previsione del modello [2] per
persona contagiata a sua volta ne
contagia poi altre, e così via. Questo
processo «a catena» determina un
Frazione della popolazione contagiata
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8
la crescita esponenziale [1] (vedi cur- Giorni
va tratteggiata nella figura 1).
Quando poi, dopo circa 40 giorni, Figura 2 Il numero quotidiano di nuovi contagi previsto dal modello
metà della popolazione risulta conta- esponenziale e dal modello logistico.
giata (Nk/P = 0,5), la pendenza della
Frazione della popolazione contagiata
C costante
1,000
curva logistica inizia a diminuire: ciò C cala linearmente nel tempo
C ridotta a 1/10 dopo 30 giorni
significa che il tasso di aumento del
0,800
numero dei contagiati si riduce pro-
gressivamente.
In altre parole, la curva, che prima 0,600
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90
La Figura 2 mostra l’incremento quo-
tidiano del numero dei contagi (Nk – Giorni
Nk–1).
A conferma di quanto detto sopra, Figura 3 L’evoluzione della frazione di popolazione contagiata: confronto tra tre
nel caso della curva logistica dopo varianti del modello logistico basate su diverse ipotesi per il tasso di contagio C.
circa 40 giorni si raggiunge il picco
dei contagi. Fino a quel momento, demia nella popolazione, riducendo mitare i contatti tra le persone, allo-
ogni giorno si registrava sempre un così il valore del tasso di contagio C ra l’effetto sarà quello di ridurre il
aumento della persone infette; dal al passare del tempo. tasso di contagio C.
picco in avanti, invece, il numero La Figura 3 riassume le previsioni di
delle persone contagiate ogni giorno diverse versioni del modello logisti-
diminuisce progressivamente. co per questo tipo di situazione. Ora i
L’effetto di una
Come mostrato nella Figura 1, alla grafici mostrano di nuovo il totale dei
limitazione dei contatti
fine della simulazione con il modello contagiati dall’inizio dell’epidemia.
tra le persone
logistico si raggiunge – in modo asin- Nella figura 3 la curva logistica di-
totico – il contagio dell’intera popo- Finora abbiamo considerato una po- scussa sopra (il grafico blu con
lazione, cioè Nk/P = 1. Ricordiamo polazione che durante l’epidemia si C = costante) è messa a confronto
che il modello fa questa previsione mescola liberamente, nel senso che con due varianti del modello in cui il
nell’ipotesi che il valore del tasso di le persone continuano a incontrarsi valore di C si riduce nel tempo: la cur-
contagio C rimanga costante nel in modo casuale (e quindi potenzial- va rossa e la curva verde.
tempo. mente a contagiarsi a vicenda) come La curva rossa mostra ciò che accade
Vediamo ora invece che cosa può ac- avveniva prima dell’infezione. se si suppone che durante l’epidemia
cadere se si mettono in atto misure Se invece all’inizio dell’epidemia si C si riduca linearmente nel tempo:
volte a mitigare la diffusione dell’epi- mettono in campo misure volte a li- (C = 0,25 · (1 – t/T), dove t è l’istante
il paziente 0
infetta una
Figura 4 L’evoluzione dell’epidemia sola persona
in assenza di qualsiasi misura di
contenimento (A) e in seguito allo
sviluppo dell’immunità di gregge (B).
L’immunità di gregge può essere
amplificata dall’impiego di un
vaccino.
0
4
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contagio rallenta ancora di più: in
pratica la curva blu viene «stirata» Giorni
su tempi 10 volte più lunghi, così da
Figura 5 Il numero quotidiano di nuovi contagi previsto dalle tre varianti del
alleggerire la pressione immediata
modello logistico.
sul sistema sanitario e da guadagnare
tempo per lo sviluppo di cure o vac-
cini specifici.
La Figura 5 mostra il confronto tra fare esperimenti numerici di perso- tial Growth and epidemics disponibile
l’incremento quotidiano dei contagi na. Per esplorare con le simulazioni su YouTube in inglese con la possibi-
previsto dal modello logistico di base numeriche diversi possibili scenari, lità di avere sottotitoli in italiano.
rispetto a quello previsto dalle altre si può usare il foglio elettronico con
due varianti: l’approccio chiamato in inglese what
• nel caso della curva rossa il picco if..? («che cosa succederebbe se..?») .
dei contagi viene «schiacciato»: si
Rispondi e ricerca
sposta in avanti nel tempo rispetto Un primo esercizio, semplice ma
al caso della curva logistica e la sua istruttivo, consiste nel far variare se- a. Quale fase di un’epidemia può
altezza si riduce; paratamente i tre parametri princi- essere descritta mediante un
• nel caso della curva verde il picco pali (N0, P e C ) per vedere come il modello esponenziale?
dei contagi viene raggiunto poco loro valore influenza l’evoluzione b. Quali sono i vantaggi del
dopo l’entrata in vigore delle mi- dell’epidemia. modello logistico?
sure restrittive, poi il numero dei Un esercizio più impegnativo consi- c. Che cosa rappresenta il picco
contagi giornalieri si riduce e infi- ste nel raffinare il modello per tener dei contagi?
ne riprende a salire, ma molto len- conto del fatto che i contagiati dopo d. Come si modifica la curva del
tamente. un certo tempo guariscono, cioè svi- modello logistico in seguito
luppano immunità al patogeno, e all’introduzione di misure di
non possono quindi più trasmettere contenimento e di migrazione?
il contagio. Come cambierà allora la (quarantena, distanziamento
Come fare la simulazione
forma del picco dei contagi? sociale ecc.)
numerica con il foglio
Per simulare questo effetto si può, e. Scarica il foglio elettronico
elettronico
per esempio, sottrarre ogni giorno allegato e applica il modello
Chi lo desidera può scaricare dal sito dal numero dei contagiati, a partire per simulare l’andamento delle
Zanichelli (https.//su.zanichelli.it/ dal giorno 15 dell’epidemia, il nume- curve epidemiche.
virus_pandemie) o dall’app GUAR- ro di coloro che erano contagiati 15
DA! il foglio elettronico usato per le giorni prima (supponendo così che,
simulazioni delle figure mostrate in nel tempo trascorso, siano ormai di-
questo articolo. Il foglio elettronico è ventati immuni e quindi e non siano
disponibile sia nella versione .ods più in grado di trasmettere la malat-
per Calc di LibreOffice oppure nella tia ad altri). GUARDA!
versione .xls per Microsoft Excel. Un efficace approfondimento del Foglio elettronico per simulare curve
epidemiche
Per capire a fondo i modelli e le loro tema della modellazione delle epide-
implicazioni, è sempre consigliabile mie si può trovare nel video Exponen- Exponential Growth and epidemics
• aulascienze.scuola.zanichelli.it/2020/03/05/speciale-coronavirus, la sezione
dell’Aula di Scienze di Zanichelli che raccoglie gli approfondimenti
dedicati alla pandemia di coronavirus
• lescienze.it, la pagina delle rivista Le Scienze, l’edizione italiana di Scientific
American
• nature.com/news, la sezione di notizie giornaliere della rivista scientifica
internazionale Nature
• iss.it/coronavirus, la pagina dell’Istituto Superiore di Sanità dedicata al
coronavirus e alla pandemia di COVID-19
• epicentro.iss.it, il portale a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia,
Sorveglianza e Promozione della Salute
• gimbe.org, a cura della Fondazione GIMBE - Evidence for Health
• who.int, il sito della World Health Organization (Organizzazione
Mondiale della Sanità)
• cdc.gov, il sito dei Centers for Disease Control and Prevention del
governo statunitense
• nih.gov/health-information/coronavirus, la pagina dei National Institutes of
Health dedicata agli aggiornamenti sul coronavirus
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