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Anna Crestani 4E

Espe scienze
Virus
• Formato da involucro proteico(capside) che contiene materiale genetico

• Non contengono plasma, dispositivi metabolici

• Parassiti obbligati: possono riprodursi solo all’interno di una cellula viva

GENOMA VIRALE
• Codifica le proteine del capside e uno o più enzimi che catalizzano la sua duplicazione

• Costituito da DNA o RNA

• Può essere a filamento doppio o singolo

• Disposizione lineare o circolare

I VIRUS SI DISTINGUONO IN BASE ALL’ORGANISMO IN CUI SI RIPRODUCONO:


• Batteriofagi

• Virus vegetali (ex. virus mosaico del tabacco)

• Virus animali (ex. herpes virus -> varicella)

CICLO LITICO
—> La cellula ospide diventa una "fabbrica" di virus

1. Ingresso cellula ospite

2. Acido nucleico e proteine virali prodotti rapidamente sfruttando le strutture e l’energia della
cellula

3. La cellula ospite si rompe

4. Le particelle virali vengono liberate all’esterno

CICLO LISOGENO
• Genoma virale si duplica durante il processo di duplicazione della cellula ospite —> Cellula
ospite si divide trasmette DNA virale alle cellule figlie

• Dopo migliaia di divisioni cellulari DNA virale può attivarsi staccandosi dal cromosoma e dando
inizio a un ciclo litico

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LATENZA
• Virus a DNA e retro virus a RNA integrano i loro geni all’interno del DNA della cellula ospite

• Esempio: Herpes simplex e HIV

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Sistema immunitario
Sistema linfatico
• Fitta rete di dotti e vasi che raccoglie la linfa dei tessuti e la convoglia vero il cuore dove essa si
mescola con il sangue per essere nuovamente ricondotta ai tessuti

• Ai sistemi di difesa del nostro organismo prendono parte i globuli bianchi —> per lo sviluppo e
l’attività di questi sono essenziali il sistema linfatico e gli organi linfatici

LINFA
• Scorre nei canali linfatici

• Trasporta nel sangue i grassi assorbiti dall’apparato digerente e il liquido interstiziale in eccesso
che altrimenti ristagnerebbe nei tessuti

LINFONODI
• Piccole masse di tessuti spugnosi che contengono un gran numero di globuli bianchi

• Al loro interno proliferano e diventano attivi i linfociti B provenienti dal midollo osseo

• rimuovono dalla linfa i microorganismi e altri materiali estranei penetrati all’interno del nostro
corpo

• Distruggono le cellule morte e danneggiate e spesso anche quelle tumorali

Organi linfatici primari


MIDOLLO OSSEO
• Cellule staminali per la produzione di tutte le cellule del sangue

• Maturano i linfociti B

TIMO
• Maturano i linfociti T

Organi linfatici secondari


• Costituiti principalmente da tessuto connettivo

• Non filtrano la linfa

MILZA
• Filtra il sangue eliminando gli organismi e sostanze di scarto, recuperando le sostanze utili che
vengono invitate al fegato

• Funge da deposito di piastrine e sangue

• Produce linfociti

TONSILLE
• Si trovano nella faringe

• Fermano ed eliminano batteri e altri microrganismi che entrano attraverso la bocca e il naso

PLACCHE DI PEYER
• Si trovano nel intestino tenue

• Dsitruggono gli agenti patogeni che entrano attraverso l’apparato digerente

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L’immunità innata(aspecifica)
• Comprende diversi sistemi generici di protezione —> funzione: impedire ai patogeni di penetrare
nell’organismo

• Difese che costituiscono la prima linea di difesa del corpo

• Difese possedute fin dalla nascita

DIFESE ESTERNE
Flora normale
• Batteri e funghi che vivono/si riproducono sulle superfici del corpo senza provocare malattie
• In competizione con gli agenti patogeni per lo spazio disponibile sulle superfici del nostro corpo

Cute: impedisce l’ingresso dei patogeni

Rivestimenti mucosi
• Negli occhi, vie respiratorie/riproduttive/escretorie, canale digerente

• Liquido lacrimale, muco nasale, saliva —> contengono enzima(lizoma) che attacca le pareti
cellulari di molti batteri

• Producono difensine —> molecole tossiche per molti patogeni(batteri, eucarioti microbici, virus)

• Muco nasale: intrappola i microrganismi dell’aria

Starnuto: rimuove i microrganismi presenti nelle vie respiratorie inglovati nel muco nasale e
polmonare

Succhi gastrici
• Molto acidi —> uccidono i microrganismi che sono riusciti a penetrare il canale digerente

• Proteosi —> digeriscono le proteine

Sali biliari

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DIFESE INTERNE
Proteine del comportamento
—> 30 diverse proteine antimicrobiche

1. Aderiscono ai microbi, permettono ai fagociti di riconoscerli e distruggerli

2. Attivano la risposta infiammatoria e traggono i fagociti verso la sede di infezione

3. Provocano la lisi delle cellule estranee

Interferoni
• Una classe di proteine che rappresentano una delle prime linee di difesa aspecifica contro
infezioni virali

• Quando le cellule sono infettate da virus producono piccole quantità di interefoni —> proteine
che agiscono stimolando le cellule infette e non ad aumentare le difese antimicrobiche

• Incrementano la degradazione delle proteine virali

Fagociti
• Una classe di globuli bianchi che comprende i granulociti e monociti

• Cellule che circolano liberamente nel sangue e nel sistema linfatico

• Procedimento:

1. Infezione —> granulociti fuoriescono dai vasi sanguigni e penetrano nei tessuti infiammati

2. Granulociti ingeriscono i patogeni, li uccidono liberando le difensine e producono molecole


che potenzialo la risposta infiammatoria

3. Nel mentre i monociti si differenziano in grosse cellule fagocitarie(macrofagi)

Linfociti naturali killer


• Riconoscono le cellule tumorali o infettate da virus —> in seguito provocano la lisi rilasciano
perforine

INFIAMMAZIONE
• In caso di infezioni che danneggiano i tessuti, l’organismo ricorre alla risposta infiammatoria

• Risposta immunitaria aspecifica attraverso la quale l’organismo si difende in seguito al


danneggiamento dei tessuti

• Alla base del processo infiammatoria c’è una cascata di eventi di interazione tra cellule e
molecole come l’istamina

• Segnali: arrossamento, dolore, calore, gonfiore

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1) Nella regione in cui si è verificata la lesione —> mastociti, granulociti e piastrine liberano
istamina

2) Istamina:
A. Induce dilatazione e aumento di permeabilità dei vasi sanguigni nel tessuto danneggiato,
che si arrossa e si riscalda

B. Aumento permeabilità provoca fuoriuscita dai capillari di proteine del complemento,


anticorpi, sostanze coagulanti e fagociti

3) Fagociti:
A. Inglobano i patogeni e le cellule morte

B. Segnalano al cervello di aumentare la T

4. Febbre: inibisce la proliferazione dei patogeni e accelera le reazioni dei processi di riparazione

5. Contemporaneamente fibrina e alti fattori di coagulazione presenti nel plasma fuoriuscito


creano un coagulo che impedisce la diffusione dell’infezione e facilita la riparazione del
tessuto

6. In pochi giorni si forma pus:

A. Ammasso di cellule morte(incl. macrofagi), detriti e liquidi

B. Se raggiunge superficie —> fuoriesce

C. Se si trova in profondità —> viene riassorbito

Sepsi
• In gravi infezioni batteriche la risposta infiammatoria si diffonde attraverso il circolo sanguigno a
tutto il corpo

• Condizione che costituisce un’emergenza medica che può avere un esito letale

Immunità adattiva
LINFOCITI B
• Ogni giorno midollo osseo crea miliardi nuovi che entrano nel circolo sanguigno

• Hanno dei recettori antigenici sulla membrana

• Si disperdono e restano inattivi fino a quando un invasore entra nei fluidi del corpo

• Nei linfonodi se ne trovano milioni —> quando vi giunge un antigene si avvia una risposta
umorale

Risposta umorale
1. Gli antigeni vengono a contatto con i linfociti B —> solo i linfociti che hanno il recettore giusto
si legano all’antigene e si attivano

2. Selezione clonale: il linfocita B attivato prolifera e produce plasmacellule e cellule B della


memoria

- Plasmacellule: cellule molto grandi che producono anticorpi (2000 al sec)

- Cellule B della memoria: possono restare inattive per anni, pronte a fornire una risposta
immediata in caso lo stesso antigene si rappresentasse

ANTICORPI
• Sono imunoglobuline —> proteine formate da 4 catene peptidiche con forma a Y

• Stessa struttura dei recettori dei linfociti

• Specifici per ogni antigene

• Vengono secreti nel sange e nella linfa

• Quando vengono a contatto con l’agente patogeno creano complessi di grandi dimensioni —>
facile bersaglio per l’ingestione e demolizione ad opera dei fagociti

• Inoltre attivano le molecole del complemento rendendo più efficace la loro azione sull’antigene

LINFOCITI T
• Hanno il compito di riconoscere le cellule danneggiate

• Hanno recettori specifici di superficie tramite i quali si legano a un frammento di antigene


presente sulla superficie di una cellula danneggiata

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• Diventano immunocompetenti nel timo —> se non sono in grado di riconoscere le proteine
MHC self vengono distrutte

TC(citotossici)
• Riconoscono le cellule danneggiate e le elliminano, attraverso una proteina MHC che espone
loro un antigene sulla membrana di quella cellula

• RIsposta cellulare

1. Quando infocita TC si lega a un complesso antigene.MHC —> viene attivato e prolifera

2. I TC prodotti si legano a cellule che presentano antigene =

3. I TC producono perforine —> inducono la lisi della cellula bersaglio

4. I TC contribuiscono anche ad elliminare le cellule tumorali che presentano antigeni self


alterati da mutazioni

TH(helper)
• "Direttori dell’orchestra immunitaria" —> Coinvolti nella risposta immunitaria cellulare e umorale

• Indispensabili per la proliferazione dei linfociti B e T per i quali rilasciano segnali chimici

• Riconoscono gli antigeni presentati dalle proteine MHC dei fagociti

• Si attivano in presenza di un macrofago che espone l’antigene nelle sue molecole MHC di
membrana

• Solo il linfocita TH che ha il recettore adatto si lega al macfrofago e da inizio alla risposta

• Generano le cellule T della memoria

MHC
• Distinzione tra self e non-self —> il sistema immunitario riconosce le proprie cellule in base alle
proteine chiamate MHC

• Ruolo di presentare frammenti di antigeni ai recettori dei linfociti T

• Situate sulla superficie delle cellule

RICONOSCIMENTO DEGLI ANTIGENI


Possiamo trovare un frammento di antigene unito a una
molecola MHC nei seguenti casi:

• Cellula qulasiasi infettata degrada in frammenti l’antigene


penetrato al suo interno. U

- Una proteina MHC lega tali frammenti e li trasporta


sulla membrana; qui la proteina MHC espone il peptide
elaborato dalla cellula ai linfociti TC.

• Un fagocita ingloba un antigene non self e lo demolisce.

- In questo caso una molecola MHC può legarsi a uno


dei frammenti virali e trasportarlo alla superficie
cellulare, dove l’antigene verrà presentato a un linfocita
TH.

Vaccini
• Scopo —> provocare l’immunità adattiva

• Costituiti da germi patogeni o tossine resi innocui con opportuni trattamenti ma ancora capace
di agira come antigeni —> stimolare l’organismo a produrre anticopri in grado di bloccare la loro
azione patogena

Profilassi diretta specifica


• Profilassi specifiche delle malattie infettive sull’individuo sano

• Obbiettivo: rendere l’individuo più resistente a particolari infezioni limitando così anche la
diffusione nella popolazione della malattia contro cui è diretto l’intervento del profilattico

• Obbiettivo può essere raggiunto tramite:

• Immunoprofilassi: aumenta le difese immunitarie dell’individuoo

• Chemioprofilassi: somministrazione di sostanze chimiche ad azione anti-microbica

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IMMUNOPROFILASSI
Comprene la vaccinoprofilassi/immunoprofilassi attiva e la sieroprofilassi/immunoprofilassi
passiva —> immunità artificiale

Vaccino (vaccinoprofilassi) Siero (sieroprofilassi)

Processo Somministrazione stimola il sistema Anticorpi introdotti passivamente


immunitario a produrre attivamente dall’esterno (no attivazione sistema
gli anticorpi immunitario)
Determina Immunità attiva Immunità passiva

Protezione inizia 15-20 giorni 2-3 ore


dopo
Durata Anni 3-6 settimane

Indicatoper una Duratura Breve ma immediata


protezione

PREPARAZIONE VACCINI
Innocuità dei germi/tossine può essere ottenuta in vari modi —> distinzione vaccini in base alla
loro costituzione:

• Germi viventi e attenuati —> i + efficaci, no per immuni-depressi/deficienti

• Germi uccisi (ex. vaccino antinfluenzale)

• Tossine neutralizzate(anatossine(ex. vaccino antitetanico)

• Antigeni estratti da germi (e. vaccino anti-pneumococcico)

DEFINIZIONI
Vaccino polivalente: sono presenti contemporaneamente + tipi dello stesso microrganismo (ex.
vaccino antinfluenzale)

Vaccini associati: vaccini verso diverse malattie somministrate contemporaneamente

• Permette di avere tramite una somministrazione la vaccinazione a più malattie

• Permette di avere un numero maggiore di anticorpi causata dall’associazione di più vaccini

Vaccino adsorbito: per far si che che il il vaccino venga eliminato più lentamente si adsorbe con
particolari materiali (ex. idrossido di alluminio)

VIE E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE


• Via percutanea o per scarificazione

• Intradermo

• Via sottocutanea

• Intramuscolo

• Orale

• Inalatoria

• Endovenosa

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Tipi di vaccino
VACCINO A MRNA
—> Permette di produrre naturalmente nelle cellule la proteina patogena che innesca la difesa
immunitaria

1. Vaccino contenente la struttura per una proteina di un agente patogeno (non l’agente
patogeno) entra nel corpo —> entra nelle cellule

2. Si aggancia ad un ribosoma —> legge la struttura del mRNA e produce la proteina del agente
patogeno

3. Proteina patogena viene trasportata sulla superficie cellulare per essere presentata al sistema
immunitario

4. Esso riconosce che si tratta di una proteina estranea

5. Sistema immunitario mobilità un’ampio arsenale di meccanismi difensivi —> specifiche cellule
di difesa immunitarie e anticorpi

6. Anticorpi combattono e eliminano specificatamente la proteina patogena

7. Per proteggerci a lungo termine il sistema immunitari ricorda quale anticorpo ha funzionato
meglio per l’eliminazione dell’agente patogeno

VACCINO VETTORIALE
• Utilizzano il principio di un virus innocuo per infettare efficacemente le cellule del corpo umano
ma con la differenza che un vettore vaccinale non innesca un’infezione che causa la malattia.

• La proteina dell’agente patogeno che induce la reazione immunitaria di difesa è prodotta nelle
nostre cellule. Viene somministrato il piano genetico per costruire la proteina di un agente
patogeno

• Vettore: veicolo che trasporta il piano di costruzione della proteina del agente patogeno

• Vengono utilizzati virus modificati che infettano cellule umane senza ammalare persona
vaccinata —> viene sostituito pezzo DNA vettore con DNA piano costruttivo per la proteina
dell’agente patogeno

Procedimento:

1. Somministrazione vaccino —> vettori si legano subito alle cellule per penetrarle

2. Dentro la cellula il DNA del piano costruttivo per la proteina desiderata viene trasportato nel
nucleo cellulare

3. Li viene trascritto in un mRNA che porta le istruzioni di costruzione

4. mRNA esce dal nucleo cellulare e si aggancia a un ribosoma

…(2-7)

VACCINO BASATO SULLE PROTEINE


• Vengono somministrate proteine specifiche dell’agente patogeno

• Sono adatte soprattutto le proteine della superficie degli agenti patogeni

• La vaccinazione ha lo scopo di indurre il sistema immunitario a produrre anticorpi in grado di


riconoscere e legare la proteina dell’agente patogeno

Procedimento:

1. Viene somministrato sotto la pelle o nel muscolo, presentandolo al sistema immunitario.

2. Esso mobilita un ampio arsenale di meccanismi difensivi in risposta agli ospiti indesiderati

…(5-7)

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