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È formato da cellule, tessuti e dagli organi responsabili della difesa del corpo dai rischi ambientali,
come i vari patogeni e dai pericoli interni come le cellule neoplastiche.
Sono vari organismi come virus, batteri, Sono cellule che degenerano perdendo le loro
funghi e parassiti che sono capaci di I funzioni normali, come le cellule tumorali.
sopravvivere e moltiplicarsi all’interno
dell’organismo umano e sono responsabili linfociti rispondo alla presenza di patogeni, cellule
di molte malattie. Ciascun patogeno ha un anomale del corpo stesso e proteine estranee,
diverso stile di vita e attacca l’organismo a organizzando una difesa specifica che prende il nome
modo suo. di risposta immunitaria. Le cellule e i tessuti coinvolti
nella realizzazione dell’immunità si possono
ESEMPIO: i virus passano la maggior parte
raggruppare nel sistema immunitario, che è un
del tempo all’interno della cellula finché
sistema di natura funzionale, formato dal sistema
non la distruggono. I parassiti più grandi si
linfatico, parti dell’apparato tegumentario,
stabiliscono all’interno dell’organo.
cardiovascolare, digerente e altri ancora.
Linfa
Vasi linfatici
Tessuti e organi linfoidi
Linfa
La linfa è un tessuto connettivo liquido, come composizione è molto simile al plasma, è costituita
da una matrice liquida. È isotonica rispetto al plasma, ma la differenza sostanziale tra sangue e
linfa sta nel fatto che nella linfa la quantità delle proteine è molto bassa.
Il sistema linfatico supporta le funzioni del sistema cardiovascolare e del sistema immunitario, per
questo svolge una duplice funzione:
1. Sovraintende alla risposta immunitaria. Esso infatti è responsabile della produzione, del
mantenimento e della distribuzione di linfociti, che hanno il compito di riconoscere e
attaccare agenti patogeni, prima che questi possono essere messi in circolo.
2. Recupera i liquidi che normalmente i capillari lasciano nei tessuti, nello spazio interstiziale.
Quando a livello dei capillari si ha il passaggio dell’ossigeno e dell’anidride carbonica, oltre
ai gas si ha anche il passaggio di acqua che non entra tutta nel torrente circolatorio.
Il modo più semplice per vedere se avviene il drenaggio dei liquidi, sta nel fatto che se questo non
avviene si ha la formazione di linfedema.
Gonfiore degli arti, in particolare quelli inferiori, e può
essere talmente forte da avere la fuoriuscita dagli arti,
perché ad un certo punto si ha il passaggio verso l’esterno.
Comporta una serie di problematiche:
Problemi di deambulazione
Aumento della circolazione
Sovraccarico a livello cardiaco: il livello plasmatico è
più basso e il cuore pompa di più per cercare di
produrre più sangue ma i volumi sono sempre minori.
Vasi linfatici
Trasportano la linfa dai tessuti periferici al sistema venoso. I vasi linfatici si sviluppano in maniera
progressiva, e scorrono parallelamente ai vasi sanguigni:
Capillari linfatici: sono i vasi più piccoli, sono detti anche linfatici terminali, si ramificano
all’interno dei tessuti. Mancano di lamina basale, la disposizione delle cellule è particolare, non
è un epitelio serrato.
Ogni cellula endoteliale non è saldamente legata alla Differiscono dai capillari sanguigni in quanto:
sua vicina, ma piuttosto vi si sovrappone parzialmente.
Nascono a fondo cieco.
I margini, distaccati, sporgono leggermente come lembi
di una valvola, permettono ai liquidi, proteine, detriti Sono di dimensioni maggiori.
da infiammazione, patogeni, cellule anormali e Hanno parete più sottile.
tumorali, presenti nelle cavità interstiziali di passare In sezione appaiono collassati per
dall’esterno all’interno dei vasi, senza poter ritornare mancanza di tonicità.
indietro.
Sono presenti quasi in tutti i tessuti e gli organi del corpo, vasi linfatici altamente
specializzati chiamati chiliferi sono presenti nella muscosa dell’intestino tenue, e
contribuiscono al trasporto dei lipidi assorbiti.
Non vi sono capillari linfatici nelle zone prive di vascolarizzazione ematica, come la cornea
dell’occhio, anche il sistema nervoso centrale e il midollo osseo sono privi di vasi linfatici.
Piccoli vasi linfatici: le dimensioni cominciano ad aumentare, Via via che aumentano le
dimensioni dei vasi linfatici aumentano le valvole a nido di rondine, e sono molto più vicine le
une alle altre, e in corrispondenza di ogni valvola la parete sporge leggermente all’esterno,
cosicché il vaso nel suo prende un aspetto a rosario. In questi vasi manca l’azione di
contrazione e il liquido deve andare da solo contro la forza di gravità e la chiusura delle valvole
man mano aiuta il liquido a salire verso l’alto.
La linfa raccolta da questi vasi convoglia poi in altri 2 tipi di vasi:
Linfatici superficiali: si trovano nel sottocutaneo, e nel tessuto areolare delle mucose che
rivestono il canale digerente, le vie respiratorie, urinarie e genitali, e in quello delle sierose
pleurica, pericardica e peritoneale.
Linfatici profondi: sono vasi più grandi che accompagnano arterie e vene profonde
destinate ai muscoli e agli altri organi di collo arti e tronco nonché alle pareti dei visceri.
Linfociti NK (natural killer): rappresentano il 5-10% dei linfociti circolanti, sono noti anche
con il nome di grandi linfociti granulari. Attaccano cellule estranee, cellule dell’organismo
infettate da virus e cellule tumorali che si formano nei tessuti normali. Il continuo controllo
che essi svolgono nei tessuti è detto sorveglianza immunologica.
I linfociti non sono uniformemente distribuiti, essi si muovono nel corpo, circolando nei tessuti e
rientrando nel sangue o nella linfa per essere trasportati altrove. Hanno una vita relativamente
lunga, circa l’80% vive per 4 anni, il resto può raggiungere anche i 20 anni.
Produzione dei linfociti
La linfopoiesi ha luogo oltre che nel midollo, anche nel timo e nei tessuti linfoidi periferici.
Ha un ruolo primario, e genera cellule staminali linfoidi da cui derivano tutti i tipi di linfociti.
Nel midollo osseo sono presenti 2 diverse popolazioni di cellule staminali linfoidi:
1. La prima popolazione rimane nel midollo e dà origine a linfociti NK e B immaturi.
2. La seconda popolazione migra nel timo, sotto l’influenza degli ormoni timici, le cellule
staminali linfoidi si dividono ripetutamente e generano vari tipi di linfociti T. quando il
loro sviluppo è quasi a compimento i linfociti T rientrano nel torrente circolatorio.
Le cellule linfoidi differenziate nei tipi B e T che migrano dai siti di origine conservano la capacità di
dividersi, ma le loro cellule figlie possono essere solo dello stesso tipo della cellula madre.
Organi linfoidi
Linfonodi
Sono organi linfoidi piccoli e ovali, con un diametro variabile da 1 a 25 mm. Sono formati da:
Una parte esterna che prende il nome di corticale, qui prevalgono i linfociti T.
Una parte interna che prende il nome di midollare, in cui sono presenti linfociti B e
plasmacellule, disposti in masse allungate dette cordoni midollari.
Ogni linfonodo è delimitato da una capsula di connettivo denso, dalla quale tralci fibrosi detti
trabecole si spingono all’interno dell’organo, i vasi sanguigni e i nervi lo raggiungono a livello
dell’ilo.
A ciascun linfonodo inoltre sono collegati 2 gruppi di vasi linfatici:
Linfatici afferenti: trasportano la linfa dalla periferia al linfonodo e penetrano a livello
dell’ilo.
Linfatici efferenti: fuoriescono dall’ilo del linfonodo e allontano la linfa dal linfonodo
alla circolazione venosa. Da ogni linfonodo ne parte solamente uno.
I linfonodi svolgono 2 funzioni importanti, entrambe relative alla difesa immunitaria
dell’organismo:
o Filtrano la linfa: I macrofagi nei linfonodi fagocitano residuati infiammatori proteine,
microorganismi o cellule che entrano nella linfa dal connettivo, nel tentativo di
rallentarne la diffusione.
o Presentano risposta immunitaria in presenza di antigeni estranei: i linfociti nei linfonodi
controllano la linfa cercando antigeni estranei. Reagiscono alla presenza di questi
antigeni attaccandoli e producendo anticorpi, anche attraverso centri germinativi.
Alcuni linfonodi non sono visibili perché sono in stretta vicinanza ai vasi più profondi, altri
invece sono visibili, poiché più superficiali, come ad esempio quelli a livello inguinale, che
drenano la linfa degli arti inferiori e dell’apparato urinario, che si ingrossano quando,
soprattutto nei bambini, quando si hanno delle infezioni batteriche.
Anche tutto ciò che deve arrivare al cuore si accumula prima a livello dei linfonodi.
Un altro ruolo importante è quello del linfonodo sentinella.
I linfociti che si sviluppano nella corticale sono di tipo T e sono organizzati in gruppi che
vengono completamente circondati da cellule epiteliali reticolari.
Man mano che maturano i linfociti T, lasciano la corticale e passano nella midollare che è priva
di barriera emato-timica.
Le cellule epiteliali reticolari si
I linfociti T giunti alla midollare possono entrare o aggregano in strati concentrici a
uscire dal torrente circolatorio attraverso la parete formare i corpuscoli di Hassal o
dei vasi sanguigni locali o di uno dei linfatici corpuscoli timici, la cui funzione è
efferenti che allontano la linfa dal timo. ancora ignota.
Il timo produce svariati ormoni coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento di una normale
difesa immunitaria, come il gruppo di ormoni timosine, che promuove lo sviluppo e la
maturazione dei linfociti.
Milza
Le funzioni della milza sono principalmente 3:
1. Funzione emocateretica: rimozione di cellule ematiche anomale mediante fagocitosi.
2. Immagazzinamento del ferro ottenuto dai globuli rossi eliminati.
3. Attivazione della risposta immunitaria da parte dei linfociti B e T in risposta ad antigeni
presenti nel sangue.
Anatomia macroscopica
La milza è lunga circa 12 cm e pesa circa 160 g, si presenta di colore rosso scuro perché è un
organo riccamente irrorato.
Si trova posta lungo la grande curvatura dello stomaco e si estende fra la nona e l’undicesima
costa di sinistra, è collegata al margine laterale dello stomaco mediante il legamento
gastrolienale, è in contatto inoltre con il rene sinistro e la parte muscolare del diaframma.
La sua consistenza è molto soffice e quindi risente della presenza delle strutture circostanti, infatti
sulla sua faccia viscerale si osservano l’impronta gastrica e l’impronta renale.
I vasi ematici si collegano a quest’organo a livello dell’ilo, situato sulla faccia viscerale.
Anatomia microscopica
La milza è delimitata da una capsula che contiene fibre collagene ed elastiche, all’interno della
capsula è contenuta la parte cellulare dell’organo, detta polpa.
La rottura della capsula della milza, può avvenire anche per traumi leggeri ed è molto pericolosa,
perché può dare una seria emorragia interna fino allo shock circolatorio.
Poiché la milza è relativamente fragile, la sua riparazione chirurgica è molto difficile, i punti di
sutura non reggono. Lesioni serie della milza vengono trattate mediante rimozione dell’organo,
una procedura detta splenectomia.
quello linfatico non ha un organo che funziona da pompa per la circolazione della linfa.
Il sangue circola in entrambi i sensi, quindi sia in maniere centripeta che centrifuga, la linfa
circola solo dalla periferia verso il centro, il cuore.