Giordano Felice
Dip. Sanità Pubblica e Malattie infettive
La microbiologia…..
• Si occupa di studiare le cellule viventi ed il loro funzionamento
– Microrganismi cellule in grado di condurre vita indipendente, invisibili all’occhio
umano
• Batteri (cellule semplici ma di grande importanza)
• Analizza la varietà e l’evoluzione dei microrganismi (come e perché ci sono tante
specie microbiche)
• Analizza le interazioni dei microrganismi col mondo circostante, con la società
umana, con l’organismo umano, con animali e piante.
• Può essere vista come
– Scienza biologica di base: per studiare i processi vitali partendo da microrganismi (più
semplici da studiare rispetto agli organismi complessi)
– Scienza biologica applicata: per trattare molti problemi di interesse pratico in medicina,
agricoltura e industria dove i microrganismi possono avere un ruolo:
• Negativo come causa di malattie di uomo, animali e piante
• Positivo fertilità dei suoli, flora batterica intestinale, processi industriali (es.
fermentazione)
Breve storia della microbiologia
Le scoperte vanno di pari passo alla messa a punto di microscopi sempre più potenti
Luis Pasteur (1864) dimostrò che nell’aria erano presenti dei microrganismi in grado di
contaminare il cibo
Teoria della biogenesi: la vita può generarsi solo a partire da altri esseri viventi
Teoria microbica delle malattie
Robert Koch: (1876) Studiò l’antrace, una malattia dei bovini determinata da un
batterio sporigeno (Bacillus Anthracis).
•I batteri erano sempre presenti nel sangue di animali morenti associazione.
•Iniettando sangue infetto in un animale sano questo si ammalava e moriva.
Prelevando da quest’ultimo il sangue infetto e iniettandolo in un altro animale
sano, anche questo si ammalava e moriva….così per 20 volte…il ventesimo bovino
aveva il sangue infettato dai batteri causa.
* Le cellule procariotiche hanno un rapporto Superficie/Volume maggiore scambi con l’esterno più efficienti
un metabolismo più velocevelocità di crescita più elevatepopolazioni numerose
**Processo di divisione nucleare che porta a formare due cellule figlie con lo stesso corredo cromosomico
PROCARIOTE
Studiare le cellule
http://www.biologia-it.arizona.edu/cell_bio/tutorials/cells/cells2.html
EUCARIOTE
Classificazione: Batteri Gram+ e Gram-
Per poter visualizzare le cellule tramite microscopio (ottico), esse possono essere
trattate con coloranti per poter metterne in evidenza delle strutture particolari.
– Coloranti che sfruttano la carica elettrica (es. cationici legano strutture cariche
negativamente acidi nucleici, polisaccaridi della parete cellulare
– Coloranti differenziali che colorano diversamente cellule diverse
Colorazione di Gram
http://slideplayer.it/slide/548983/
Esempi
Psicrofili: soprattutto alghe (eucarioti) dei
ghiacciai
Mesofili: soprattutto molti dei batteri
patogeni che crescono intorno ai 37°C
(Escherichia Coli dissenteria - tossinfezione
alimentare). Anche quelli che producono
alterazioni negli alimenti. Essi non crescono a
basse temperature uso frigorifero.
Termofili: actinomiceti termofili fieno
(polmonite); Clostridium (alcune specie)
Classificazione: pH di crescita
Esempi
Acidofili: soprattutto funghi e muffe ma anche batteri (Thiobacillus, Sulfolobus, ecc)
Neutrofili: sono i più comuni, molti patogeni
Basofili: soprattutto in habitat fortemente alcalini (laghi alcalini, terreni ricchi di
carbonati). Molti batteri del genere Bacillus
Classificazione: concentrazione di
ossigeno per la crescita
• Aerobi
– Obbligati: O2 è indispensabile per la crescita (la maggior parte degli organismi
viventi)
– Facoltativi: O2 non è indispensabile ma la crescita è migliore in sua presenza
(es. lieviti)
– Microaerofili: O2 richiesto ma in concentrazione minore rispetto a quello
atmosferico (es. Lactobacillus)
• Anaerobi (presenti in fanghi, paludi, cibi inscatolati, cavità orale, tratto
intestinale)
– Ossigeno-tolleranti: O2 non richiesto, la crescita non è migliore in sua
presenza (es. Streptococcus)
– Obbligati: O2 è dannoso o letale (es. Clostridium)
Altre classificazioni
• Pressione di crescita (alcuni batteri che vivono a grandi profondità marine)
– Barotolleranti: aumenti di pressione non influenzano la crescita anche
se in molti casi il metabolismo è più veloce ad 1 ATM
– Barofili: crescono bene a pressioni elevate
• Concentrazione dei soluti di crescita
– Osmotolleranti: possono crescere in soluzioni con concentrazioni
diverse di soluti
– Alofili: adatti agli ambienti salini. Variazioni nella concentrazione di
soluti dell’ambiente esterno inibisce la crescita batterica (hanno una
concentrazione di soluti citoplasmatici simile a quella dell’acqua
marina, cosicché la cellula non perde acqua e non va incontro a
plasmolisi). Alofili estremicrescono in ambienti ad elevata salinità
– Osmofili: crescono in ambienti ad elevata concentrazione di zuccheri
– Xerofili: crescono in ambienti molto secchi
Classificazione: esigenze nutrizionali
per la crescita
• Fonti di energia
– Fototrofi: usano la luce (fotosintesi)
– Chemiotrofi: ossidazione di composti chimici organici o inorganici
• Fonte di carbonio (la maggior parte delle molecole che compongono gli esseri
viventi posseggono atomi di carbonio per formare molecole organiche (zuccheri,
proteine, ecc.)
• Autotrofi sono in grado di sintetizzare queste molecole organiche a
partire da composti di carbonio inorganico (anidride carbonica CO2).
Piante, alghe, cianobatteri ecc. grazie alla fotosintesi clorofilliana formano
zuccheri
6 CO2 (Anidride carbonica) + 6 H2O (Acqua) + Luce → C6H12O6 (Glucosio) + 6 O2 (Ossigeno)
• Eterotrofi devono utilizzare carbonio organico (es. zuccheri) già
sintetizzato da altri organismi come le piante o alghe ecc.
– Saprofiti: utilizzano i composti organici di organismi morti
decomponendoli
– Parassiti: utilizzano il metabolismo di altri animali (ospiti) per
procurarsi i composti organici. Se l’ospite subisce dei danni il
parassita è detto patogeno
Relazione ospite-parassita
E’ una relazione dinamica poiché ognuno modifica le
attività e le funzioni dell’altro.
Relazioni di simbiosi:
– Mutualismo: sia ospite che microrganismo traggono beneficio uno
dall’altro (es. i batteri della flora batterica intestinale che
contribuiscono alla digestione avendo in cambio un po’ del cibo)
– Commensalismo : un microrganismo beneficia della presenza
dell’ospite che non ne trae vantaggi ma non ne viene neanche
danneggiato (es. lo Staphylococcus epidermidis generalmente non
causa alcuna patologia; nell'uomo esso si trova sulla pelle, nelle narici,
in bocca e nell'orecchio esterno, nonché nell'uretra.
– Parassitismo: il parassita si nutre ai danni dell’ospite e nel caso in cui
lo porta ad ammalarsi/morte è detto patogeno
Quanto può essere dannoso un parassita?
• Infettività: la proporzione di individui che si infettano sul totale di
quelli esposti all'agente (Infezione: riguarda la crescita dei
microrganismi nell’ospite, non la malattia)
In corrispondenza delle
mucose e di zone comunque a Pelle
contatto con l’esterno con un Cavità orale
certo microclima a differenti Tratto respiratorio
gradi di umidità, pH e
Tratto intestinale
temperatura selezione di
diversi microrganismi. Tratto genito-urinario
Cellula Pirogeni
Batterio
Lisi (morte) LPS dell’ospite endogeni
Gram -
Febbre, diarrea
infiammazione Centri
generalizzata nervosi
Pelle
• Solo le zone umide della pelle sono quelle favorevoli allo sviluppo di batteri: cuoio
capelluto, faccia, orecchie, ascelle, regione anale, genitourinaria ecc.
– Ghiandole sudoripare apocrine (es. genitali, capezzoli, ascelle, ombelico);
secrezione sterile (inodore) + Batteri cattivo odore
– Ghiandole sebacee dei follicoli piliferi habitat per molti batteri aerobi e
anaerobi, lieviti, funghi
• Perché in corrispondenza delle ghiandole troviamo i batteri?
– Sono secrete sostanze nutritive: urea, aminoacidi, sali, acido lattico
– pH compreso tra 4 e 6
• I batteri della pelle sono per la maggior parte Gram + (Staphylococcus,
Propionibacterium acnes ecc.). Sono eccezioni E. Coli (contaminazione fecale) e
l’Acinetobacter.
Esistono però microrganismi che riescono a vivere e riprodursi nei fagociti: virus, clamidie
(sindromi veneree Chlamydia trachomatis) Plasmodium falciparum della malaria Molti
ospiti non sviluppano la malattia e sono portatori cronici , ma infettivi.
Difese specifiche (risposta immunitaria)
• Antigeni: molecole (es. parti della parete cellulare di un batterio) estranee
all’organismo che stimolano le cellule del sistema immunitario
– a produrre proteine dette anticorpi (immunoglobuline) Immunità umorale
– ad attivare cellule T specifiche per il riconoscimento dell’antigene Immunità
cellulare
Antigene
Infiammazione
Processi di
Immunità non Cellula che fissazione,
specifica (es. presenta neutralizzazione
macrofago) l’antigene ecc.
Cell. T Anti-
attivata corpi
Caratteristiche della risposta immunitaria
• Specificità: l’organismo per ogni antigene risponde producendo cellule T e
anticorpi specifici.
• Memoria: se l’organismo viene in contatto una seconda volta (richiamo) con
l’antigene, produce una risposta di anticorpi più cospicua e più rapida tale da
proteggere l’ospite in maniera efficace vaccinazione