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Malattie infettive (virosi cutanee, dermatosi

batteriche e parassitosi cutanee)


Giovanna Malara
Specialista in Dermatologia e Venereologia

Percorso di potenziamento-orientamento
“BIOLOGIA CON CURVATURA
BIOMEDICA”
Virosi Cutanee
Un virus (dal latino “veleno”) è un'entità biologica elementare, che
contiene un solo ac. nucleico (DNA o RNA) ed ha caratteristiche di
parassita obbligato, in quanto si replica esclusivamente all'interno
delle cellule viventi di altri organismi. In altre parole, non avendo
alcuna struttura ribosomiale per tradurre l’informazione contenuta
nel proprio ac. nucleico ricorre alle strutture della cellula-ospite. La
cellula può rimanere infettata a lungo o persino indefinitamente, la
gravità dell’infezione dipende dalle reazioni immunitarie dell’ospite.
Può infettare tutti i tipi di forme di vita, dagli animali, alle piante, ai
microrganismi, compresi batteri ed archeobatteri.
VIRUS a DNA MALATTIE CUTANEE
Herpes virus
Simplex virus (HSV) Herpes tipo 1 e 2
Varicella zoster (VZ) Varicella herpes zoster
Herpes virus 6 Exsanthema subitum (VI malattia)
Herpes virus 7 Pitiriasi rosea di Gibert (?)

Herpes virus 8 Malattia di Kaposi Malattia di Castleman

Citomegalovirus (CMV) Eruzioni maculari, purpuriche


Ulcerazioni cutaneo-mucose
Virus di Epstein-Barr Mononucleosi infettiva
Sindrome di Crosti-Giannotti
Papillomavirus Verruche

Poxvirus Mollusco contagioso


VIRUS a RNA MALATTIE CUTANEE
Enterovirus

Coxackie A16 Malattia mani-piedi-bocca

Paramyxovirus Morbillo

Togavirus Rosolia

Virus dell’immunodeficienza umana (HIV1 e 2) AIDS


Herpes simplex (Herpes virus)

Virus sferico a DNA a doppia elica, due varianti: tipo 1 e 2.


Le infezioni da HSV1 o 2 sono molto frequenti, in genere
il tipo 1 infetta soprattutto la parte superiore del corpo: è trasmesso per
contatto diretto interumano con le lesioni erpetica o con la saliva dei portatori.
Il tipo 2 è responsabile dell’herpes delle regioni genitali e dell’herpes del
neonato che si infetta durante il passaggio attraverso il canale del parto.
Tuttavia tale distinzione non è assoluta poiché l’HSV-1 può essere isolato da
lesioni genitali, l’HSV 2 da quelle labiali.
Herpes simplex
INFEZIONE PRIMARIA
Al primo contatto con il virus, l’infezione può esprimersi in forma sintomatica
(manifestazioni nel sito di entrata) o asintomatica.

FASE DI LATENZA
Dopo l’infezione primaria il virus scompare rapidamente e si sposta nei gangli
nervosi
L’infezione da HSV non è eradicabile, il virus persiste in forma di latenza nei
gangli sensitivi locali, potendosi riattivare in maniera sintomatica (lesioni
ricorrenti) o asintomatica, nei periodi di maggiore debilitazione fisica generale e
stress psicofisico. Quando l’attività virale è attiva, il virus è molto contagioso
Patereccio Erpetico

Detto anche giradito è una infezione da HSV 1 e 2


della cute della parte terminale delle dita della
mano
A livello del dito o delle dita interessate, il
giradito provoca svariati sintomi e segni tra cui :
• arrossamento
• bruciore
• gonfiore
• vescicole
• croste
l’infezione è facilitata da ferite presenti sulla
cute che permette la penetrazione del virus.
Varicella-Zoster-Virus (Herpes virus)

• La varicella corrisponde all’INFEZIONE PRIMARIA. La


disseminazione del virus per via ematica dopo contagio
respiratorio è responsabile dell’eruzione cutanea generalizzata
• L’herpes zoster è una recidiva localizzata (INFEZIONE
SECONDARIA) dovuta a modificazioni del potere patogeno del
virus e/o alterazioni dell’immunità cellulare
Varicella
La varicella è una malattia dell’infanzia. Dopo una
incubazione di circa 14 giorni la malattia esordisce con
febbricola e malessere generale, segue una eruzione di
macule rosee, presto sormontate da vescicole “a goccia
di rugiada”. Il giorno seguente il liquido s’intorbida, la
vescicola si fa ombelicata e si essicca formando una
crosta che cadendo lascia una macula ipo-pigmentata o
una cicatrice atrofica soprattutto se ci sono stati
grattamento o sovra-infezione.
Varicella
L’eruzione esordisce al tronco al capillizio e poi
si estende agli arti, ai genitali ed al viso,
risparmiando caratteristicamente palmo e
pianta dei piedi. Nel giro di 12gg circa si ha
guarigione completa.
• Fase prodromica (3-4gg)
Dolore urente unilaterale con lieve compromissione dello stato generale
Herpes zoster e adenopatie loco-regionali.
• Fase eruttiva
Eruzione costituta da piccole macule eritematose, unilaterali a banda
non oltrepassante la linea mediana. Le macule si ricoprono di vescicole
raggruppate a grappolo inizialmente a contenuto limpido poi torbido.
Poxvirus

Mollusco contagioso MC
I MC sono dovuti infezioni da virus a DNA che
causano la formazione sulla cute di piccole
papule emisferiche traslucide di colorito
roseo dalle dimensioni variabili da una
capocchia di spillo ad un pisello. Dalla loro
ombelicatura centrale, in seguito a
compressione, fuoriesce una sostanza
biancastra costituita da cellule epidermiche
in degenerazione.
Poxvirus

I MC si diffondono per contagio


interumano e sono frequenti nel bambino
che spesso si auto-inocula le lesioni per
grattamento.
Possono localizzarsi in qualsiasi distretto
corporeo ma prediligono viso, tronco ed
arti. Possibili forme disseminate
soprattutto nel bambino atopico.
Nell’adulto il contagio è prevalentemente
per via sessuale (reg. genitale)
Papillomi Virali

• Lesioni cutanee e mucose causate dai papilloma virus


(human papilloma virus, HPV aDNA)
• A tutt’oggi si conoscono 120 tipi di HPV
• Alcuni HPV sono implicati nella genesi di alcune
neoplasie maligne cutaneo-mucose
Lesioni cutaneo-mucose e tipi di HPV ad esse correlati
Lesioni cutaneo-mucose Tipi di HPV sedi coinvolte

In grassetto : tipo di HPV implicante un rischio oncogeno elevato, in corsivo tipo di HPV ritrovato con maggiore frequenza (!) presenza dimostrata specialmente in pz immunodepressi
Bambini in età scolare, giovani adulti quale
principale serbatoio con un picco d’età tra i 10-
14aa. Frequente anche fra i macellai e veterinari
anche se non è stato dimostrato un possibile
contagio animale➜uomo.
Tipologia % La loro trasmissione è favorita da microtraumi
Verruche volgari (VV) 56,8 (gomiti ,ginocchia per le VV, abitudine a
Verruche plantari (VP) 18,7 frequentare piscine VP)
Verruche a mosaico 4,6
Verruche piane 8,8 Il tasso d’incidenza annuale dei condilomi
Verruche digitate 6 anogenitali è in notevole aumento, tale
Papule lisce (collo, barba) 2,26 incremento riguarda particolarmente i giovani
tra i 16 e i 25aa di età, i maschi sono più
Verruche anogenitali 2,63
colpiti. La trasmissione per le verruche
anogenitali è prevalentemente sessuale.
Possibile (anche se rara) la trasmissione non
sessuale mediate contatto con con materiale
infetto (oggetti e/ biancheria infetta,
autoinoculazione)
Verruche volgari
(HPV2, più raramente HPV1 e 4)

Sono le forme più frequenti di verruche


(circa il 70%), si tratta di papule rosee
esofitiche più frequentemente localizzate
sulla superficie dorsale delle mani e delle
dita, più raramente palmari
Al viso e cuoio capelluto spesso verruche
filiformi o digitate (HPV2)
Verruche piane comuni

Prediligono il viso, il dorso delle


mani e dita, le braccia, le
ginocchia e la superficie
anteriore delle delle gambe, si
tratta di piccole papule poco
rilevate
Verruche plantari

a. Verruca plantare semplice ”mirmecia”


(HPV1, più frequente)
Lesione discoide endofitica, profonda,
dolorosa, generalmente unica

b. Verruca “a mosaico “
(HPV2, meno frequente)
Lesione superficiale, non dolorosa, spesso
multiple e confluenti i una placca.
Papillomi anogenitali
L’importanza delle infezioni ano-genitali da
HPV (diversi tipi vedi tab.) è dovuta allo loro
cronicità, all’infettività ma soprattutto al
rischio di sviluppare neoplasie (infezioni da
HPV oncogeni. Per esempio le infezioni da
HPV 16 e 18 si associano ad un elevato rischio
di evoluzione verso neoplasie maligne in
regione genitale.
Condilomi acuminati-creste di gallo: sono
formazioni carnose peduncolate di colore rosa
o rosso confluenti in masse molli talora
rigogliose.
Infezioni Batteriche
I batteri sono microrganismi unicellulari di tipo
procariotico. Nella classificazione degli organismi viventi, i
batteri o eubatteri rappresentano uno dei tre domini in cui
sono riconducibili tutte le forme di vita attualmente viventi
e quelle ormai estinte. Gli altri due domini sono quello degli
Archea, organismo di tipo procariotico che vive in ambienti
caratterizzati da condizioni vita estreme e gli Eucarioti.

Infezioni Batteriche della Cute


localizzazione schematica dei diversi processi
Infezioni Batteriche
Epidermide Derma/ Annessi Annessi
Piodermiti ipoderma sudorali pilosebacei
Infezioni che colpiscono la pelle (a livello di impetigine erisipela idrosadenite ostiofollicolite
epidermide, derma e ipoderma), causate
primariamente dai batteri piogeni (ossia
germi produttori di pus) come stafilococco cheilite flemmone estima follicoliti
(S. aureo) e streptococco (St. piogenico e
viridante).
intertrigine flemmone sicosi
Le piodermiti possono essere acute,
croniche o recidivanti in base alla virulenza
eritrasma foruncolo
del germe ed alle capacità di difesa
dell’ospite.
favo
Epidermide Derma/ Annessi Annessi
ipoderma sudorali pilosebacei
impetigine erisipela idrosadenite ostiofollicolite

cheilite flemmone estima follicoliti

intertrigine flemmone sicosi

eritrasma foruncolo

favo
Forme epidermiche

Impetigine Volgare
• Patologia molto contagiosa, provocata da cocchi (batteri di forma
sferoidale), se ne distinguono due forme:
• Forma bollosa (stafilococchi)
• Forma non bollosa (streptococchi)
• Predilige neonati, bambini e giovani adulti che si contagiano da ammalato o
da portatori asintomatici.
• La patologia è caratterizzata da lesioni eritemato-vescicolose superficiali,
queste possono diventare bolle. Il contenuto dapprima limpido diviene
successivamente torbido. Le erosioni che subentrano alla rottura delle
vescicole evolvono in croste giallastre o brunastre.
Impetigine
bollosa non bollosa
Forme epidermiche

Cheilite angolare -Perleché-


Boccarola
Chiazza erosa di colorito bianco-rossastro,
spesso solcata da spacchi ragadiformi agli
angoli della bocca. La lesione è favorita
dall’accumulo di saliva specie in soggetti
edentuli o portatori di protesi
Forme epidermiche

Intertrigine
• Chiazza eritematosa a limiti netti
scarsamente desquamanti, fortemente
pruriginosa.
• Preferenzialmente alle grandi pieghe
(ascellari, interglutee, sottomammarie,
inguinali)
• Più frequente in soggetti obesi e
diabetici, va differenziata dalla variante
micotica
Forme epidermiche

Eritrasma
• Chiazza irregolarmente circolare di colore
giallo-bruno con esili squame aderenti
• Preferenzialmente alle pieghe inguino-
crurali e nella fascia interna delle cosce
• Più frequente nei maschi, è una infezione
da Corynebacterium minutissimum
• Alla luce di wood* si presenta di rosso
corallo
Epidermide Derma/ Annessi Annessi
ipoderma sudorali pilosebacei

impetigine erisipela idrosadenite ostiofollicolite

cheilite flemmone estima follicoliti

intertrigine flemmone sicosi

eritrasma foruncolo

favo
Forme dermiche e ipodermiche

Erisipela
Grave infezione della cute da streptococco
emolitico di gruppo A e G caratterizzata da
insorgenza improvvisa con febbre e brividi a
questo fa seguito la comparsa di una
chiazza eritematosa dolorosa, calda con
margine periferico rilevato, “segna dello
scalino”, talvolta ricoperta da bolle o
pustole al viso o arti inferiori
Epidermide Derma/ Annessi Annessi
ipoderma sudorali pilosebacei
impetigine erisipela idrosadenite ostiofollicolite

cheilite flemmone estima follicoliti

intertrigine flemmone sicosi

eritrasma foruncolo

favo
Piodermiti degli annessi pilosebacei

Follicolite piogenica
Infezione a sede follicolare. La patologia è
caratterizzata da papulo-pustole centrate da
un pelo (la macerazione e l’occlusione ne
favorisce l’insorgenza). Quando interessa la
regione della barba prende il nome di sicosi
(la rasatura a mano la favorisce e l’aggrava)
Forme dermiche e ipodermiche

Foruncolo e Favo
Foruncolo
Secondario ad una follicolite, è un processo infiammatorio che si
estende ai tessuti profondi. L’infiammazione determina la
distruzione dell’apparato pilo-sebaceo. Il foruncolo inizia sotto
forma di rilievo acuminato circondato da cute arrossata e
edematosa. Segue poi la fuoriuscita di pus e del cencio necrotico
(apparato pilosebaceo distrutto). Il foruncolo esiterà in una
cicatrice crateriforme
Favo
Agglomerato di foruncoli, quadro clinico più acuto e grave
rispetto al foruncolo
Ectoparassitosi

Il parassitismo è una simbiosi in cui un organismo, il parassita, vive su o in un altro


organismo di specie diversa (ectoparassita ed endoparassita, rispettivamente),
l'ospite, traendo i suoi mezzi di sussistenza da esso.
Gli ectoparassiti di interesse umano sono degli artropodi: zecche, pulci, cimici,
zanzare, acari e mosche. Alcuni hanno un comportamento ematofago (pidocchi),
altri si nutrono di cellule dello strato dermico (sarcoptes scabiei hominis), altri
ancora scavano nicchie nel sottocutaneo.
Le ectoparassitosi possono essere occasionali oppure obbligate
Ectoparassitosi
Parassitosi occasionali

Zecca: causa la Borrelliosi o Malattia di Lyme infezione multisistemica della


cute, articolazioni, sistema nervoso centrale e cuore.
• la trasmissione all'uomo avviene tramite la puntura di una zecca (infettata
dalla borrellia) che nei paesi europei è principalmente l'Ixodes ricinus.
• comuni reservoir sono i piccoli roditori, particolarmente i topi, ma anche
altri mammiferi ed uccelli.
• L'uomo è punto prevalentemente dalla tarda primavera all'autunno
avanzato, periodo nel quale le zecche sono maggiormente attive (picco
massimo in giugno/luglio). I soggetti più esposti sono i lavoratori forestali,
gli allevatori, gli agricoltori ed i cacciatori o chiunque svolga attività
all'aperto.
Borrelliosi di Lyme
• La malattia può essere suddivisa
in tre fasi cliniche: Infezione
Precoce Localizzata, Precoce
Disseminata e Cronica o Tardiva.

• Dopo l'inoculazione della


borrelia, tramite la puntura di una
zecca infetta, si può avere:
1. nessuna infezione
2. un'infezione subclinica con
sieroconversione
3. l'Eritema Migrante (EM) con
eventuale linfadenite satellite
Ectoparassitosi
Parassitosi obbligatorie
Cosi definite perché i parassiti possono
espletare il loro ciclo vitale e riproduttivo solo
sulla superficie cutaneo dell’uomo.

•Sarcoptes scabiei varietà hominis la femmina


gravida scava il cunicolo nello spessore dello
strato corneo dove deposita la uova che
schiudono in 3-4gg. Le larve maturano in 15-
18gg e poi si accoppiano. Il maschio muore dopo
la copula la femmina depone le uova.
Ectoparassitosi
Parassitosi obbligatorie
• Scabbia classica: cunicolo a forma di S di 2-3mm,
vescicola perlacea dell’estremità del cunicolo, lesioni
da grattamento con eventuale sovrapposizione
batterica inizialmente negli spazi interdigitali, ascelle
pieghe con caratteristico risparmio del viso, possibile
diffusione generalizzata. Prurito diffuso soprattutto
notturno.
• Scabbia nodulare: elementi papulo-nodulari
• Scabbia norvegese: estese aree eritematose
sormontate da squame massicce in cui pullulano i
parassiti. Frequente l’evoluzione eritrodermica.
Colpisce soggetti immunodepressi.
Ectoparassitosi
Parassitosi obbligatorie
• Pediculosi
• Pediculus humana var. capitis- intenso prurito diffuso al cuoio
capelluto particolarmente in reg retro-auricolare ed occipitale.
Presenza di lesioni da grattamento e lendini (uova del pidocchio)
adese al fusto del capello.
• Pediculosis humana var corposis- più rara si osserva in caso di scarsa
igiene. E’ presente prurito intenso e lesioni da grattamento
soprattutto nella aree del corpo coperte (parte posteriore degli arti a
contatto con le maniche, reg scapolari e lombari. Il pidocchio
ematofago si sposta sulla cute solo per la puntura altrimenti si rifugia
nei vestiti e depone le uova sulla fibre tessili soprattutto fra le cuciture
• Ftiriasi
• Phthirius inguinalis- intenso prurito e piccole papule rosee a livello
delle zone perigenitali ricoperte di peli. L’insetto adulto vive alla base
del pelo al livello dell’ostio follicolare dove è rilevabile come una
piccola massa grigia o brunastra. La trasmissione è sessuale (l’insetto
adulto è sedentario, pertanto è necessario un contatto intimo per il
contagio). Sono possibili forme di diffusione tramite asciugamani o
effetti letterecci. Possibili localizzazioni al torace, ascelle, ciglia e
sopracciglia)
Bibliografia

• Dermatologia. O. Braun-Falco, G Plewig, H.H. Wolf, W.H.C. Burgdorf ed


Springer
• Dermatologia e malattie sessualmente trasmesse J.H Saurat, E. Grosshans,
P. Laugier, J-M Lachapelle
• Linee guida ADO.
• Linee guida Sidemast

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