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Pertosse
Parotite
Morbillo
Varicella
Rosolia
Scarlattina
Quinta malattia
Sesta malattia
MACULA PAPULA PETECCHIA
Emorragia cutanea puntiforme del derma
Lesione non rilevata sul piano cutaneo non infiltrata, Lesione solida circoscritta rilevata sul piano
dovuta ad una modificazione del colore della cute. cutaneo di diametro <1cm.
BOLLA VESCICOLE
Lesione rilevata sul piano cutaneo della grandezza di 1-2 Lesioni circoscritte rilevate sul piano cutaneo della grandezza
cm a contenuto liquido. di 1 – 2 mm a contenuto sieroso.
CROSTA
E’ determinata dall’essiccamento di
PONFO
liquido organico, fisiologico o patologico
Rilievo edematoso circoscritto cutaneo, rotondeggiante,
(siero, sangue, pus, ecc.), in
pruriginoso
corrispondenza di precedenti lesioni
cutanee
SQUAMA PUSTOLA
E’ il prodotto dello sfaldamento dello strato corneo Lesioni circoscritte rilevate sul piano cutaneo contenenti pus.
PERTOSSE
Infezione batterica acuta dell’albero tracheobronchiale
L’agente etiologico è la Bordetella pertussis (gram-)
La maggior parte dei casi si verifica nei primi 5 anni di vita
L’infezione avviene per via aerea attraverso le goccioline di
saliva emesse dal soggetto ammalato
PERIODO DI INCUBAZIONE : 7-10 giorni
CONTAGIOSITA’ : dalla fine dell’incubazione fino alla 3°-4°
settimana di malattia
SINTOMATOLOGIA
Stadio CATARRALE : quadro clinico aspecifico
di una malattia respiratoria indifferenziata, con
tosse soprattutto notturna
Stadio PAROSSISTICO: colpi di tosse secchi e
ravvicinati, accessuale seguiti da una tipica e
rumorosa inspirazione forzata a glottide chiusa.
Gli accessi sono spesso seguiti da vomito
Stadio della CONVALESCENZA: progressiva
attenuazione dei fenomeni
Nel lattante:
•la tosse è assente e presenta crisi di
starnutazione e/o episodi di apnea
con emissione di muco denso
•frequenti sono le complicanze per
sovrainfezione batterica (otite,
sinusite, bronchite, broncopolmonite)
TERAPIA E PROFILASSI
Il farmaco di scelta è l’ERITROMICINA
Profilassi ATTIVA con vaccino acellulare (contenente
le 3 componenti antigeniche), somministrato in 3 dosi,
insieme ai vaccini antidifterico e antitetanico
PAROTITE
Malattia infettiva contagiosa, di etiologia
virale, che si manifesta con aumento di
volume delle ghiandole parotidi. Può avere
anche un decorso asintomatico o al contrario
interessare altri organi e apparati
EPIDEMIOLOGIA
L’infezione avviene per contatto diretto con
goccioline respiratorie infette
Il picco di incidenza nella popolazione non
vaccinata si ha nel periodo invernale e primaverile
La maggior parte dei casi si verifica nella prima e
seconda infanzia (5-10 anni di età)
PERIODO DI INCUBAZIONE : 14-25 giorni
dall’esposizione all’inizio dei sintomi
CONTAGIOSITA’ : 7 giorni prima fino a 9 giorni
dopo la comparsa della tumefazione
SINTOMATOLOGIA
Esordio brusco di :
Tumefazione parotidea bilaterale
Cefalea
Otalgia
Mialgia
2° fase: periodo prodromico o enantematico o delle mucositi : durata 4-5 giorni, caratterizzato dalla
localizzazione del virus a livello delle mucose;
• anoressia;
febbre elevata;
prostrazione, cefalea;
esantema: è un esantema maculo-papuloso, dal rosa al rosso vivo. Si tratta di elementi
pianeggianti all’inizio (macule), sopraelevati in seguito (papule) con contorni irregolari e che
possono confluire in grosse macchie. Presenta queste caratteristiche:
- talora può presentare aspetto più tenue e fugace, oppure più accentuato: petecchiale,
emorragico (petecchie cutanee, ematuria, epistassi, melena, alterazione prove emogeniche,
piastrinopenia).
Elementi maculo-papulari rossi, millimetrici,
su cute indenne.
L’immunità dura per tutta la vita; la recettività inizia dopo il 4°- 6°mese di vita
(esaurito il patrimonio anticorpale della madre che abbia superato la
malattia).
Complicanze
Mortalità: 30-100/100.000 affetti in Europa
Complicanze respiratorie: polmonite interstiziale per localizzazione diretta del virus (polmonite a cellule
giganti) o più frequentemente da superinfezioni batteriche (1-2%)
Complicanze gastrointestinali: comuni, vomito e diarrea con disidratazione nei più piccoli
Complicanze neurologiche:
1) encefalomielite acuta (1-2/1000 casi), 2-5 giorni dopo la comparsa dell’esantema; sintomi:
febbre alta, cefalea, tremori, letargia, coma, irritabilità, offuscamento del sensorio, atassia,
paresi e paralisi a carico degli arti inferiori. Exitus nel 15%; nel 20-40% gravi sequele
neurologiche (paraplegia, atassia, afasia).
2) encefalite subacuta (immunodepressi); sintomi: tremori, mioclonie, e convulsioni di tipo
focale, paralisi degli arti e compromissione del sensorio, fino al coma ed all’exitus.
3) panencefalite subacuta sclerosante (PESS), encefalite cronica, molto rara (1-6 casi/1 milione).
Complicanza tardiva (anamnesi positiva per morbillo con piena guarigione, 5-8 anni prima).
Lenta e continua liberazione di particelle virali, responsabili di lesioni degenerative sia dei
neuroni che degli oligodendrociti. Esordio clinico insidioso: sottili cambiamenti del
comportamento (peggioramento del rendimento scolastico, insonnia e allucinazioni), tremori,
mioclonie, convulsioni, ulteriore declino intellettuale, alterazioni della parola e movimenti
involontari anomali. Infine, rigidità muscolatura corporea, difficoltà alla deglutizione, cecità
corticale, atrofia ottica, ipertermia. Exitus in 1-3 anni.
Profilassi passiva
Il numero di
manifestazioni cliniche
è variabile; da pochi
elementi a forme
estesissime, bollose,
emorragiche,
gangrenose.
• Le vescicole sono limitate al distretto cutaneo della corrispondente radice nervosa e sono
accompagnate da dolore e parestesie
Complicanze polmonari
In particolare polmonite interstiziale e pleuropolmonite
Altre complicanze
Nefriti, sindrome nefrosica, sindrome emolitico-uremica, artriti, miocarditi, pericarditi,
pancreatiti, orchiti, cheratiti, sindrome di Reye qualora venga usata aspirina come
antipiretico
Varicella
Terapia
Terapia sintomatica con antipiretici e antistaminici al bisogno;
E’ consigliato a bambini a rischio di sviluppare forme gravi perché affetti da patologie gravi, per
esempio cardiopatie congenite
Posologia: due dosi di vaccino a distanza di un mese, per via intramuscolare o sottocutanea. I siti di
iniezione preferiti sono la regione antero-laterale della coscia nei bambini piccoli e la regione
deltoidea nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti.
aborto spontaneo;
Nelle ultime settimane di gravidanza (fino massimo a 5 giorni prima del parto)
il neonato sviluppa una varicella neonatale che è comunque resa “mild” dalla
presenza di anticorpi materni (anche questi passano attraverso la placenta).
Trasmissione per via aerea, tramite secrezioni naso-faringee, nella forma post-
natale; il contagio può avvenire da 7 giorni prima a 7 giorni dopo la comparsa
dell’esantema.
Trasmissione per via transplacentare dalla madre al feto nella forma congenita,
embriopatia e fetopatia rubeolica. La percentuale di donne in età fertile il cui
stato immunitario nei confronti della rosolia è negativo o non noto o è alta
(range 28-66%).
Infezione rubeolica
Artralgie o artriti spesso pluriarticolari : nei bambini rare, più frequenti nelle
giovani donne.
Terapia di supporto:
- antipiretici per la febbre
- apporto di liquidi adeguato
Bisogna inoltre ricordare che la rosolia congenita è una malattia cronica dinamica: in
quanto molte alterazioni non evidenti alla nascita si manifestano nel corso dei primi anni
di vita. Si distinguono quindi:
- Manifestazioni tardive
Manifestazioni transitorie presenti alla nascita :
Manifestazioni permanenti presenti alla nascita (già descritte da Gregg nel 1941) :
vaccino trivalente MPR, con virus vivo attenuato sottocute: nel bambino: 1^ dose 12-
15 mesi, 2^ dose a 5-6 anni :
FACOLTATIVO MA CONSIGLIATO!!!!
Nelle gestanti sieronegative, che siano state esposte al virus e che non vogliano
interrompere la gravidanza:
Immunoglobuline ad alte dosi i.m.
- febbricola, malessere
- rash di colore rosso acceso che interessa le
gote e conferisce al bambino il tipico
aspetto a “guance schiaffeggiate”;
SINTOMATOLOGIA