Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Prof. Dott. Marco Rovati Dott. F. Raveglia Corso di Chirurgia Corso di laurea in Infermieristica Anno accademico 2011/2012
FERITA
FERITE CHIRURGICHE causa meccanica ASCIUTTE ESSUDANTI DEISCENTI SOTTOMINATE FISTOLIZZATE
ACCIDENTALI
USTIONI
1 INTERESSA EPIDERMA 2 A FLITTENE 2 B INTERESSA DERMA 3 NECROSI SOTTOCUTANEA 4 NECROSI TENDINI, MUSCOLI, OSSA
STRAVASO DA FARMACI
A seconda delagente causale si distinguono in: -Ferita da taglio: margini netti -Ferita da punta: riproduce la forma delloggetto appuntito -Ferite lacero contuse: da forze traenti o contundenti. Margini irregolari -Ferite da arma da fuoco: di striscio, a setone, a fondo cieco, penetranti -Ferite da scoppio: proiettile sparato a bruciapelo. Si identifica un foro di ingresso (margini introflessi con ustione) e di uscita (margini estroflessi) -Ferite chirurgiche
Fase emostatica
Fase infiammatoria
Fase proliferativa
Fase di maturazione
-Prima intenzione: quando i margini sono accostati ed il tessuto cicatriziale filiforme (es: sutura chirurgica)
-Seconda intenzione: quando i margini sono distanti ed il tessuto cicatriziale ampio
CHELOIDE: CONSEGUENZA ABNORME DELLA PROLIFERAZIONE DEL CONNNETTIVO CHE INTERESSA ANCHE LA ZONA CIRCOSTANTE INIZIALMENTE SANA.
Punto di Donati
Sutura intradermica
Punti semplici
Colla di fibrina
Agraffes metalliche
ULCERA
1. Da pressione: - stadio 1 - stadio 2 - stadio 3 - stadio 4 - non stadiabile Dellarto inferiore: - diabetiche - arteriose - venose Possono interessare: - derma - profonda fino ai tendini senza infezioni - profonda fino allosso - gangrena localizzata - gangrena estesa 3. Neoplastiche: - lesione chiusa - aperta superficialmente, dura, fibrosa - aperta fino al derma - perdita a tutto spessore del sottocute - invasione delle strutture anatomiche profonde
2.
Fisiopatologia
La lesione da pressione o da decubito una conseguenza diretta di una elevata e/o prolungata compressione e/o forza di taglio che causa uno stress meccanico dei tessuti e lo strozzamento dei vasi sanguigni.
Stadio I: ERITEMA FISSO (che non scompare alla DIGITO-COMPRESSIONE della cute integra; altri segni indicativi dell'imminente insorgenza della lesione: scolorimento cutaneo, calore, indurimento.
Stadio II: FERITA A SPESSORE PARZIALE che coinvolge lepidermide e/o il derma. La lesione superficiale e clinicamente si presenta come una abrasione,
Di cosa abbiamo bisogno? Omogeneit di linguaggio Continuit assistenziale Pianificazione delle cure Valutazione nel tempo
Cosa guardiamo?
Localizzazione Stadio Dimensioni Tessuto sottominato Bordi Essudato Cute perilesionale Dolore Odore Segni dinfezione
Mail paziente?
Et Stato nutrizionale Stato immunitario Patologie concomitanti Traumi Farmaci in assunzione
Una lesione cutanea che non presenta tendenza alla risoluzione entro sei settimane deve essere considerata una lesione cutanea cronica
Locali/estrinseci
Generali/intrinseci /sistemici
Umidit
Temperatura
PRESSIONE
- In fisica definita come la forza applicata divisa per larea di applicazione. - La pressione agisce in senso perpendicolare e riduce il flusso sanguigno
PRESSIONE
La maggior parte delle ulcere da pressione ha origine dalla compressione del tessuto molle tra una prominenza ossea (per es. trocantere, sacro) ed una superficie esterna (per es. materasso, sedia) per un periodo di tempo prolungato.
PERCHE ?
il tessuto muscolare quello pi suscettibile a ipossia
PRESSIONE
una
superficie
comprime
un circolo
capillari
vizioso
determinando
conseguente ad ipossia.........
1930 Landis (studio studio su volontari sani) stabilisce in 32mmHg il valore della POC
MA......
lo scheletro continua a scivolare in avanti Questo provoca zone di stiramento dei tessuti superficiali su quelli profondi.
ATTRITO O FRIZIONE
E particolarmente evidente
UMIDITA
La prolungata esposizione della cute allumidit pu
determinare la macerazione, esponendola ai danni della compressione e della frizione.
Tale danno si verifica ad es. a seguito della modificazione del ph cutaneo determinato dalla trasformazione dellurea in ammoniaca in caso di I.U.
ETA:
la diminuzione del tessuto adiposo sottocutaneo - la diminuzione della percezione tattile e della sensibilit al dolore - la diminuzione dellattivit proliferativa dellepidermide - una modificazione della propriet di barriera.
ALTRE CONDIZIONI
Malattie cardio-vascolari Ipotensione (la pressione necessaria per occludere i vasi capillari nei tessuti inferiore) Ipertensione e diabete (causano danni al microcircolo) Anemia Allettamento (fratture) Sedativi Malnutrizione
SCALE
SCALE DI VALUTAZIONE
Scala di Norton Scala di Norton modificata secondo Stotts Scala di Wagner Scala di Braden Scala di Texas
Scala di Norton
CONDIZIONI FISICHE
ATTIVITA
BUONE 4
MEDIOCRI 3 SCADENTI 2 MOLTO SCADENTI 1
CAMMINA 4
CAMMINA CON AIUTO 3 STA SEDUTO 2 STA A LETTO 1
SCALA DI BRADEN
Sviluppata nel 1987 da Braden e Bergstrom Si basa esclusivamente su parametri osservabili e quindi oggettivi (maggiormente riproducibile) Inserisce tra i fattori di rischio, nutrizione e frizione/scivolamento E la scala maggiormente raccomandata dalle linee guida internazionali
Prevenzione
Sulla base dellindice di rischio verr impostato il piano di prevenzione attraverso la valutazione costante e la modifica dei fattori di rischio.
Ulcera venosa
20/09/2010
25/09/2010
28/09/2010
10/11/2010