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AIDS

Acquired Immune Deficiency Syndrome (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) è un


insieme di manifestazioni dovute alla diminuzione del numero di linfociti T derivante da infezione
con virus HIV-1 o HIV-2.
Non esiste una cura per l’AIDS. La migliore cura è la prevenzione!
Trasmissione e prevenzione
Dagli inizi dell'epidemia, sono state individuate principalmente tre vie di trasmissioni dell'HIV:
Sessualmente. La maggior parte delle infezioni del virus dell'HIV avviene attraverso rapporti
sessuali non protetti. Nonostante la probabilità di trasmissione non sia elevata, il grande numero di
esposizioni di questo tipo fa sì che sia la causa prevalente della diffusione del virus.
Durante rapporti sessuali il solo preservativo può ridurre le possibilità di contrarre l'HIV. Deve però
essere utilizzato durante tutto il rapporto di penetrazione in caso di partner sieropositivo o la cui
sieropositività non è conosciuta, come può avvenire per rapporti occasionali.

Sangue e suoi derivati. Questa via di trasmissione è particolarmente importante per gli utilizzatori
di droghe introvenose e i riceventi di trasfusioni di sangue. In particolare, la trasmissione si ha con
lo stretto e diretto contatto tra ferite aperte e sanguinanti oppure in casi come lo scambio di siringhe
infette; quindi il virus non si trasmette tramite contatti come strette di mano, abbracci, baci, morsi,
graffi né tramite l'uso di rasoi o spazzolini da denti di persone sieropositive, anche se è comunque
consigliabile l'uso di strumenti di igiene personale individuali.
Anche gli operatori del settore sanitario (infermieri, tecnici di laboratorio, dottori ecc..) sono
coinvolti, sebbene più raramente. È interessato da questa via di trasmissione anche chi pratica o si fa
praticare tatuaggi e piercing.
Tutte le organizzazioni per la prevenzione dell'AIDS consigliano a coloro che fanno uso di droga di
non condividere aghi o altro materiale necessario alla preparazione e all'assunzione di droga
(incluse le siringhe, i batuffoli di cotone, i cucchiai, l'acqua per diluire la droga..)

Madre-figlio. La trasmissione del virus da madre a figlio può accadere nell’utero durante le ultime
settimane di gestazione e alla nascita. Anche l'allattamento al seno presenta un rischio di infezione
per il bambino. In assenza di trattamento, il tasso di trasmissione tra madre e figlio è del 25%.
Tuttavia, dove un trattamento viene effettuato, combinandolo con la possibilità di un parto cesareo e
l’utilizzo del latte in polvere, il rischio è stato ridotto all'1%.
Quando è possibile e conveniente un'alternativa all'allattamento al seno, si raccomanda alle mamme
infette con l'HIV di evitare di allattare il bimbo. In caso contrario, lo si raccomanda solo per i primi
mesi di vita, ricordando che dovrebbe essere interrotto al più presto possibile.

L'HIV è stato trovato nella saliva, lacrime e urina di individui infetti, ma vista la bassa
concentrazione del virus in questi liquidi biologici, il rischio di trasmissione è considerato
trascurabile. Lo stesso vale per tosse, sudore, muco e feci.
Si noti che il virus non si trasmette tramite vestiti, asciugamani, lenzuola, né tramite bicchieri, piatti
o posate.
Sintomi
I primi sintomi dell'AIDS sono simili a quelli che si sviluppano in soggetti con un normale sistema
immunitario. La maggior parte sono infezioni causate da batteri, virus, funghi, parassiti e altri
organismi. Negli individui affetti da AIDS sono comuni le infezioni opportunistiche (le più comuni
sono: la polmonite, la tubercolosi, infezioni alle mucose alla bocca, alla gola, o alla vagina) e
aumenta il rischio di sviluppare varie forme di tumore come il tumore del cervello e linfomi.
Sintomi comuni sono febbre, sudorazione specie notturna, ingrossamento ghiandolare, tremore,
debolezza e perdita di peso. Senza il supporto terapeutico la morte sopravviene entro un anno. La
maggior parte dei pazienti muore per infezioni dovute al progressivo indebolimento del sistema
immunitario. Si ritiene che il trattamento terapeutico denominato HAART consenta un incremento
dell'aspettativa di vita medio attorno ai 30 anni o, secondo alcuni studi, anche oltre.

L’AIDS nel mondo


Negli Stati Uniti, l’AIDS è la seconda causa di morte fra i giovani (gli incidenti stradali e altri
incidenti vengono prima). Nell’Africa Subsahariana, l’AIDS è la prima causa di morte fra le
persone di ogni età.
Diversamente dalle altre principali cause di morte come il cancro e le malattie cardiache, l’AIDS
colpisce duramente i bambini, i giovani adulti e le donne. La maggior parte delle infezioni da HIV e
delle morti dovute all’AIDS avvengono nelle persone sotto i 25 anni. Inoltre, più di due milioni di
bambini sotto i 15 anni sono infettati dal virus HIV-1, e oggi le donne rappresentano la metà dei
casi di HIV nel mondo.

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