Anestesia: blocco transitorio e reversibile della conduzione nervosa sensitivo-motoria in un’area circoscritta dell’organismo, che si
attua mediante somministrazione di farmaci su pazienti vigili.
Farmacodinamica:
- Blocco dei canali del Na⁺ voltaggio-dipendenti, mediante legame dell’anestetico con quest’ultimi nel loro stato inattivato.
La mancata riattivazione del canale produce una drastica riduzione della depolarizzazione di membrana e, di
conseguenza, si verifica il blocco della conduzione dell’impulso.
Classi:
1) Derivati di tipo estereo (procaina, clorprocaina, tetracaina, benzocaina, amilocaina, proxymetacaina)
2) Derivati di tipo ammidico (lidocaina, mepivacaina, ropivacaina, bupivacaina, prilocaina, etidocaina)
ANALGESICI OPPIOIDI
Dolore: esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole che si manifesta a seguito di un danno tissutale in atto o potenziale.
Farmacodinamica:
- μ (MOR): la sua stimolazione produce analgesia con sede prevalentemente sovraspinale, depressione respiratoria,
costipazione, miosi, sensazione di benessere/euforia
- δ (DOR): la sua stimolazione produce analgesia con sede prevalentemente spinale e sovraspinale, riduzione dell’attività
motoria ed effetti simili a μ
- κ (KOR): la sua stimolazione produce analgesia con sede prevalentemente spinale, sedazione, effetti disforici, effetti
psicotomimetici
- N
Classi:
1) Agonisti puri (morfina, codeina, 3-etilmorfina, 3-acetilmorfina, noscapina, papaverina, tebaina, eroina, diidromorfina,
normorfina)
2) Agonisti parziali
3) Agonisti-antagonisti
4) Antagonisti (nalorfina, naloxone, naltrexone)
FANS
Infiammazione: processo reattivo indotto da tutte le condizioni che producono danno tissutale di varia natura. Rappresenta la
risposta, di qualunque distretto dell’organismo, all’azione lesiva di molteplici noxae patogene.
Meccanismo patogenetico:
Mediatori pro-infiammatori cellulari: ammine vasoattive (istamina, 5-idrossitriptamina), citochine, interleuchine, ossido d’azoto,
enzimi lisosomiali, specie reattive dell’ossigeno (ROS), eicosanoidi (prostaglandine, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica).
Mediatori pro-infiammatori plasmatici: plasmina, fibrina, fibrinopeptidi, chinine (bradichinina), sostanza O, molecole di adesione
cellulare.
Farmacodinamica:
- Blocco della sintesi dei mediatori pro-infiammatori tramite inibizione degli enzimi coinvolti nella loro biosintesi a partire
dall’acido arachidonico (COX-1 e COX-2)
Classi:
Classificazione chimica:
1) Prima generazione
o Salicilati (acido acetilsalicilico, salicilammide, salsalato, salicilato di Na, tiosalicilato di Na, salicilato di Mg,
salicilato di colina, diflunisal, acetilsalicilato di Lys, mesalazina, sulfasalazina)
- Utilizzi: dolore generico di lieve-media entità, infiammazioni derivanti da patologie autoimmuni
- Meccanismo d’azione: attività analgesica, antipiretica, anti-infiammatoria, anti-trombotica tramite
blocco irreversibile delle COX-1 e COX-2
- Effetti collaterali: lesività del tratto GI, alcalosi/acidosi respiratoria, squilibrio elettrolitico, salicilismo,
emorragie, reazioni allergiche
o Anilidi (paracetamolo)
- Utilizzi: ha attività analgesica e antipiretica ma NON antinfiammatoria
- Meccanismo d’azione: inibitore reversibile e non competitivo delle COX
- Effetti collaterali: epatotossicità e nefrotossicità, vertigini, eccitazione, disorientamento, discrasie
ematiche, rash cutanei
o Pirazolonici (propifenazone, metamizolo)
o Pirazolidindionici (fenilbutazone, feprazone, ossifenbutazone, sulfinpirazone)
2) Seconda generazione
o Antranilici (acido mefenamico, acido flufenamico, acido niflumico, acido meclofenamico)
- Utilizzi: notevole attività analgesica, antinfiammatoria, antipiretica
- Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi delle prostaglandine, competizione con le
prostaglandine per il sito recettoriale, inibizione della conversione dell’ac. arachidonico secondo la via
lipoossigenasica
o Derivati di acidi arilacetici (diclofenac, etodolac, alclofenal,fenclofenac)
- Utilizzi: attività analgesica, antinfiammatoria e antipiretica indicata nel trattamento di artrite
reumatoide, osteoartrite, spondilite anchilosante
o Derivati di acidi indolacetici (indometacina, sulindac)
- Effetti collaterali: ulcere, emorragie del tratto GI, pancreatite, trombocitopenia, anemia aplastica,
antagonismo con furosemide e ACE-inibitori, cefalea, vertigini, confusione, depressione
o Derivati di acidi pirrolacetici (tolmetin, ketorolac)
o Derivati di acidi arilpropionici (ibuprofene, naproxene, fenoprofene, ketoprofene, flurbiprofene, suprofene)
Effetti collaterali: disturbi del tratto GI, ulcere, vertigini, acufeni, ansia, ritenzione idrica, nefrotossicità, anemia
aplastica, agranulocitosi
o Derivati di acidi arilbutirrici (indobufene)
o Derivati non acidi (benzidamina)
3) Terza generazione
o Acidi enolici (piroxicam, tenoxicam, meloxicam)
- Utilizzi: artrite reumatoide, osteoartrite
- Effetti collaterali, disturbi del tratto GI, cefalea, vertigini, acufeni
4) Quarta generazione
o COX-2 selettivi (nimesulide, meloxicam, COXIBs: celecoxib, rofecoxib, valdecoxib, lumiracoxib)
5) Altri
o Farmaci che rilasciano ossido d’azoto (NCX 4016, NCX 4215, ketoprofene nitrossibutilestere, flurbiprofene
nitrossibutilestere)
ANTIPSICOTICI
Sintomi positivi: deliri/paranoia, allucinazioni, distorsioni del linguaggio, eloquio disorganizzato, comportamento disorganizzato,
agitazione.
Sintomi negativi: appiattimento affettivo, ritiro emotivo e relazionale, comportamento catatonico, perdita di spontaneità e
pensiero stereotipato, alogia, avolizione, anedonia, compromissione attentiva.
Meccanismo patogenetico:
Farmacodinamica:
Classi:
1) Antipsicotici tipici
o Fenotiazine (prometazina, clorpromazina, trifluperazina, mepromazina, tioridazina, mesoridazina, mepazina,
periciazina, pipotiazina, perfenazina, proclorperazina, acetofenazina, flufenazina, tiopropazato, tietilperazina,
tioproperazina)
- Utilizzi: schizofrenia, psicosi, deliri/paranoia
- Meccanismo d’azione: blocco dei recettori D2 dopaminergici a livello delle quattro vie
dopaminergiche cerebrali (mesolimbica, mesocorticale, nigrostiatale, tuberoinfundibolare), blocco dei
recettori colinergici muscarinici M1, blocco dei recettori adrenergici α1, blocco dei recettori
istaminergici H1
- Effetti collaterali: parkinson iatrogeno, disturbi a carico del SNA, aritmie cardiache, disturbi endocrini,
disturbi cutanei
o Tioxanteni (clorprotissene, zuclopentixolo)
o Butirrofenoni (aloperidolo)
o Difenilbutilpiperidine (penfluridolo, fluspirilene, pimozide)
o Benzamidi (sulpiride, tiapride, remoxipride, amisulpride)
- Meccanismo d’azione: antagonismo dei recettori D2 nella zona chemorecettrice del midollo allungato
2) Antipsicotici atipici (clozapina, olanzapina, loxapina, quetiapina, paliperidone, risperidone, ziprasidone, sertindolo)
- Meccanismo d’azione: antagonismo sui recettori dopaminergici D1 e D4, serotoninergici 5-HT2,
adrenergici, colinergici e istaminergici
3) Stabilizzatori dopaminergici (aripiprazolo)
ANTIDEPRESSIVI
Depressione: patologia psichiatrica o disturbo dell'umore caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati principalmente
da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli (anedonia).
Meccanismo patogenetico:
Farmacodinamica:
Classi:
Morbo di Parkinson: malattia degenerativa del SNC caratterizzata da tremore, bradicinesia/ipocinesia, acinesia, rigidità, instabilità
posturale dovuta ad un’ipofunzione del sistema dopaminergico nigrostriatale.
Meccanismo patogenetico:
- Degenerazione progressiva dei neuroni dopaminergici e conseguente disequilibrio tra i livelli di acetilcolina e dopamina a
livello dei gangli della base (l’acetilcolina si trova in concentrazioni normali mentre la dopamina è scarsa)
- Eccessiva sollecitazione colinergica e scarsa sollecitazione dopaminergica
Farmacodinamica:
- Aumento del tono dopaminergico (aumento della sintesi di dopamina, stimolazione diretta dei recettori dopaminergici,
stimolazione del rilascio di dopamina dai siti presinaptici, diminuzione della ricaptazione della dopamina dallo spazio
presinaptico, diminuzione del catabolismo della dopamina)
- Riduzione dell’attività colinergica
Classi:
SEDATIVO-IPNOTICI/TRANQUILLANTI
Sedativi: blanda azione deprimente del SNC, ansiolitica e psicorilassante senza ridurre l’attenzione.
Ipnotici: forte azione deprimente del SNC con conciliazione del sonno.
Insonnia: deficit quantitativo e/o qualitativo del sonno, che può manifestarsi sotto forma di difficoltà ad addormentarsi (insonnia
iniziale), di risvegli frequenti (insonnia centrale) o di risveglio precoce mattutino (insonnia terminale).
Farmacodinamica:
- Potenziamento del sistema GABAergico con conseguente inibizione dei neuroni colinergici, istaminergici, adrenergici e
serotoninergici responsabili dello stato di veglia
Classi:
ANSIOLITICI
Ansia: stato emotivo a contenuto spiacevole associato a condizione di allarme e paura, che insorge in assenza di un pericolo reale
oppure si manifesta con una reazione sproporzionata di fronte ad uno stimolo scatenante.
Tipi di disturbo d’ansia: disturbo d’ansia generalizzato (DAG), disturbo d’ansia dovuto a causa nota, distirbo d’ansia indotto da
sostanze, disturbo di panico con agorafobia (DAP), disturbo di panico senza agorafobia, fobia specifica, fobia sociale, disturbo
ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo post-traumatico da stress, disturbo acuto da stress.
Meccanismo patogenetico:
- Eccessiva attività degli antagonisti del GABA con conseguente liberazione sinaptica eccessiva di serotonina e
noradrenalina
- Elevati livelli di noradrenalina sono associati agli stati d’ansia e a manifestazioni somatiche correlate; elevati livelli di
serotonina sono associati agli attacchi di panico e alla fobia sociale.
Farmacodinamica:
1) Benzodiazepine (1,4: diazepam, flurazepam, ossazepam, lorazepam, nitrazepam, clonazepam, bromazepam; tricicliche:
triazolam, alprazolam, midazolam; 1,5: clobazepam)
- Utilizzi: ansia, attacchi di panico, fobie, insonnia, spasmi muscolari, disturbi spastici, convulsioni causate da
intossicazioni da droghe o farmaci, premedicazione per operazioni chirurgiche, sedazione per piccoli interventi
chirurgici
- Azione: ansiolitica, ipnotica, miorilassante, anticonvulsivante, amnesica
- Effetti collaterali: ridotte performances cognitive e motorie, sedazione residua diurna, amnesia retrograda
Epilessia: condizione neurologica caratterizzata da ricorrenti e improvvise crisi epilettiche che determinano perdita di coscienza e
violenti movimenti convulsivi dei muscoli.
Fattori che scatenano l’attacco: variazioni della glicemia, variazioni del pH plasmatico, squilibrio elettrolitico, anossia, alterazioni
metaboliche o endocrine, affaticamento, stress, carenze nutrizionali, interventi farmacologici (intossicazione o brusca interruzione),
fattori sconosciuti.
Meccanismo patogenetico:
Farmacodinamica:
Classi:
1) Farmaci efficaci sulle crisi parziali e tonico-cloniche generalizzate
o Derivati imidazolidindionici (fenitoina)
- Utilizzi: crisi parziali, crisi tonico-cloniche generalizzate, stato epilettico, NON indicati per le assenze
- Meccanismo d’azione: blocco dei canali del Na⁺ in modo voltaggio- e frequenza-dipendenti; blocco
selettivo della scarica neuronale ad alta frequenza (non interferisce con la scarica neuronale
fisiologica)
o Iminostilbeni (carbamazepina, oxcarbazepina, eslicarbazepina cloridrato)
- Utilizzi: crisi parziali, crisi tonico-cloniche, NON indicati per le assenze
- Meccanismo d’azione: blocco dei canali del Na⁺ in modo voltaggio- e frequenza-dipendenti
- Effetti collaterali: lieve sonnolenza, vertigini, atassia, diplopia, rash cutanei e discrasie ematiche (rari)
o Barbiturici (fenobarbitale, mefobarbitale)
- Utilizzo: crisi tonico-cloniche generalizzate (non utilizzati in cronico)
- Meccanismo d’azione: a basse dosi, potenziamento della trasmissione GABAergica (prolungamento
dell’apertura del canale GABA-A; ad alte dosi, attivazione diretta del canale GABA-A
- Effetti collaterali: sedazione, confusione, alterazioni cognitive, irritabilità, nistagmo, atassia
o Deossibarbiturici (primidone)
- Utilizzi: crisi tonico-cloniche generalizzate (durata d’azione relativamente lunga)
- Meccanismo d’azione: analogo ai barbiturici
- Effetti collaterali: sedazione, nistagmo, atassia, vertigini, reazioni psicotiche