Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La sintomatologia dolorosa ha importanti effetti sulla psiche del paziente, ha effetti riflessi simpatici e
parasimpatici. Inoltre, comporta impotenza funzionale e attiva meccanismi riflessi su muscoli la cui
contrazione può peggiorare la sintomatologia.
L’oppio è un succo lattiginoso ottenuto per incisione delle capsule immature dei semi del Papaver
Sonniferum. È utilizzato a scopo sociale e medico da migliaia di ani per la sua capacità di indurre euforia,
analgesia, ipnosi e per prevenire la diarrea. Continente più di 20 alcaloidi. Tre di questi possiedono proprietà
utili in campo clinico: morfina, codeina e papaverina.
Oppioide: qualsiasi sostanza che produce effetti morfinosimili.
Oppiacei: sostanze contenute o derivate dall’oppio.
Classicamente gli oppioidi agiscono sui recettori del SNC denominati mu, kappa e delta.
Tali recettori sono stati anche trovati nei: neuroni periferici, cellule immunitarie, tessuti infiammati, apparato
respiratorio e tratto GI.
I recettori sono accoppiati a proteine G e sono in grado di condizionare l’ingresso di ioni, la distribuzione del
calcio intracellulare e la fosforilazione del calcio.
Possono produrre i loro effetti sia attraverso la riduzione del flusso Ca2+ nei terminali presinaptici,
riducendo il rilascio di neurotrasmettiori.
Possono aprire i canali del K+ portando ad una iperpolarizzazione e inibizione dei neuroni post-
sinaptici.
Al di fuori del SNC e periferico i recettori per gli oppioidi sono presenti:
plessi nervosi intramurali del GI e delle vie biliari.
delle vie uro-genitali
apparato circolatorio
apparato respiratorio
Gli effetti farmacologici della morfina sono: analgesia, euforia, depressione respiratoria, miosi, riduzione
motilità gastrointestinale, effetto emetico, tolleranza e dipendenza.
I recettori per gli oppioidi sono presenti sia sui neuroni del midollo spinale che trasmettono il dolore, sia sulle
afferenze primarie trasmettenti ad essi il messaggio algogeno.
Gli agonisti oppioidi inibiscono il rilascio dei trasmettitori eccitatori dalle afferenze primarie; inoltre inibiscono
direttamente i neuroni che trasmettono il dolore localizzati nelle corna dorsali avendo una potente attività
analgesica direttamente a livello del midollo spinale (azione spinale).
L’applicazione diretta di agonisti oppioidi sul midollo spinale evita gli effetti indesiderati dovuti ad azioni
sovraspinali (centrali).
Di particolare importanza sono i siti di legame celebrale degli oppioidi relativi alla modulazione del dolore
attraverso le vie discendenti.
A livello di questi siti gli oppioidi inibiscono. Inoltre, neuroni che mandano processi al midollo spinale e
inibiscono i neuroni della trasmissione del dolore, sono attivati da questi farmaci.direttamente i neuroni.
Questi neuroni sono localizzati nell’area grigia periacqueduttale mesencefalica, nel locus coeruleus, bulbo
rostro-ventrale.
Il neurone inibitore del dolore è eccitato indirettamente dagli oppioidi (esogeni ed endogeni) che inibiscono
un interneurone inibitorio GABAenergico.
Morfina
È agonista μ. Capostipite derivato dall’oppio.
Impieghi: L’oppioide più ampiamente utilizzato nel trattamento del dolore acuto e cronico.
Bassa biodisponibilità per via orale, con un'emivita di circa 2 ore.
Durata d’azione: 4 ore (formulazione a pronto rilascio), 8-24 ore (formulazione a lento rilascio).
Vie di somministrazione: orale, endovena, epidurale, intratcale.
Metabolismo epatico.
Effetti farmacologici: analgesia, euforia, sedazione, depressione respiratoria, nausea, vomito.
Codeina
È agonista μ.
È attiva anche per os (biodisponibilità 60 % per minore effetto di I passaggio). 10% viene convertita in morfina
(dipende dal polimorfismo genico).
L’effetto analgesico è inferiore a quello degli altri oppiodi (trattamento dolore moderato)
Scarsa o nulla dipendenza.
L’effetto anti-tosse coinvolge recettori diversi da quelli per gli oppioidi, specifici per la codeina
Emivita: da 2 a 4 ore.
Impieghi: antitussigeno, analgesico.
Altri antitosse: Destrometorfano (Minore induzione di stipsi della codeina); Levopropoxifene (Minori effetti
avversi).
Fentanyl e derivati
È agonista μ.
È 80 (-500) volte più potente della morfina.
Via endovenosa, epidurale e intratecale.
Dà rigidità muscolare.
Remifentanil maggiore rapidità d’azione (1-1,5 min.); ha una emivita più breve (8-20 min.)
Impieghi: durante e dopo le operazioni chirurgiche nella anestesia generale a causa della velocità con la quale
raggiunge analgesia (5 min.), breve durata.
L’uso illegale è responsabile di tanti morti per la soppressine respiratoria.
Metadone
È un agonista μ.
Proprietà farmacologiche simili alla morfina.
Assorbito bene per os. Picco plasmatico dopo 4 ore.
90 % legato a proteine plasmatiche
Si accumula a livello tissutale (volume di distribuzione 4 L/Kg) e quindi alla sospensione viene rilasciato
lentamente.
Emivita 27 ± 12 ore. Sviluppo della tolleranza più lento
Alla sospensione —> sindrome di astinenza.
Impieghi: analgesico 2,5-15 mg x os; 2,5-10 mg i.m.
Trattamento di eroinomani.
Naloxone
Antagonista μ.
1 mg e.v. blocca 25 mg eroina.
10-15 mg per bloccare effetti da pentazocina.
L’assorbimento in seguito a somministrazione per os è buono ma viene completamente metabolizzato dal
fegato (biodisponibilità vicina a 0); quindi deve essere somministrato per iniezione endovena.
Antagonizza la depressione respiratoria in 1-2 min. Durata d’azione è circa 15-30 minuti - bisogna
risomministrarlo a intervalli brevi per contrastare un'overdose con l’agonista μ con emivita più lunga
Impieghi: salvavita in corso di overdose e la depressione respiratoria in neonati da madri dipendenti da
oppioidi.
Naltrexone
Antagonista μ.
Somministrabile per os.
Ha una emivita di 14 ore.
100 mg per os bloccano per 48 ore gli effetti euforizzanti di 25 mg eroina.
Impieghi: depressione respiratoria meno grave, diagnosi di dipendenza fisica, controllo dell’uso compulsivo
di oppioidi e di alcol.
Reazioni avverse più frequenti nel setting clinico: stipsi, nausea e vomito, sedazione e sonnolenza, ritenzione
urinaria, orticaria.
Reazioni avverse più gravi tipiche dei tossicodipendenti: dipendenza, disforia, allucinazioni, depressione
respiratoria, miosi, coma, morte da overdose.
Crisi di astinenza
Sintomi principali
“Grave influenza”: febbre e sudorazione, nausea e diarrea, insonnia, sbadigli, aggressività, dilatazione
pupillare, piloerezione.
Inizia a manifestarsi dopo 6-10 h dall’ultima somministrazione di morfina o eroina.
La sintomatologia peggiora e diventa eclatante dopo 36-48 h e diminuisce fino a scomparire dopo 5-6 giorni.
La crisi da metadone dà sintomi attenuati che raggiungono intensità massima dopo vari giorni e scompaiono
dopo 2-3 settimane.
Si usa anche per prevenire i sintomi dell’astinenza nelle persone che cercano di disintossicarsi da droghe
oppiacee.