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La Dott.ssa Marina Multineddu ci parla oggi della Griffonia (Griffonia simplicifolia), una pianta
appartenente alla famiglia delle Leguminosae, originaria delle regioni tropicali dell'Africa centro-
occidentale, diffusa soprattutto in Ghana, Costa d'Avorio, Togo; conosciuta anche con i sinonimi
botanici di Bandeiraea simplicifolia, e Simplicifolia schotia. E' un arbusto legnoso di grandi
dimensioni che può raggiungere i 3 metri di altezza; predilige le zone umide, produce fiori con il
calice e la corolla verdognoli, riuniti in infiorescenze a grappolo, e, essendo una leguminosa, i
suoi semi sono simili a fagioli racchiusi in baccelli: la Griffonia è infatti chiamata anche "fagiolo
africano" ed è utile contro i disturbi dell’umore, l’insonnia e i disturbi alimentari.
Nel 2009, avevo già accennato in un articolo al fatto che la Griffonia è ricca di triptofano,
l'aminoacido precursore della serotonina, un neurotrasmettitore (più avanti chiariremo anche
questo termine) coinvolto nel miglioramento dell'umore, della qualità del sonno, del ciclo sonno-
veglia, del controllo della soglia del dolore, della termoregolazione corporea, della sessualità,
della regolazione dell'appetito. Negli anni '80, come dicevamo, si iniziò a utilizzare il triptofano
sintetico (non Griffonia quindi) come antidepressivo e contro l'insonnia, ma negli USA si
verificarono casi di gravi reazioni all'uso di questo aminoacido di sintesi, per cui esso fu vietato
dall'FDA (Food and Drug Administration). Si scoprì in seguito che i problemi erano stati causati
da sostanze estranee contaminanti contenute in una fornitura di triptofano di sintesi, ma la
proibizione all'uso di integratori a base di triptofano sintetico rimase.
Questo spinse la ricerca a trovare fonti naturali di questo aminoacido, alternative ai prodotti di
sintesi, e fu così che si scoprirono le virtù della Griffonia, una pianta tropicale appartenente alla
medicina tradizionale africana, che entrò di prepotenza a far parte del bagaglio della moderna
fitoterapia occidentale.
Nel caso del neurotrasmettitore serotonina, il nostro organismo la sintetizza, cioè la "fabbrica",
partendo dall'aminoacido essenziale triptofano (definito essenziale, perché l'organismo umano
non è capace di produrlo, ma è indispensabile assumerlo con gli alimenti); il 5-HTP è un
passaggio intermedio di questa sintesi perciò, mediante l'assunzione di Griffonia, ricca di 5-HTP,
è possibile incrementare in modo naturale i livelli di serotonina nell'organismo.
Alcuni studi in particolare hanno evidenziato che la Griffonia migliora la qualità del sonno
incrementando la "fase REM", quella in cui si sogna. L'uso della Griffonia si è rivelato utile anche
nel contrastare la cosiddetta "fame compulsiva" o "fame nervosa", che provoca spesso un
desiderio incoercibile di cibo, in particolare carboidrati, e in special modo gli zuccheri semplici
contenuti nei dolci.
E' importante sottolineare che il 5-HTP fornito dalla Griffonia non ha evidenziato, anche a dosaggi
elevati, manifestazioni negative; la Griffonia presenta inoltre l'indubbio vantaggio di non indurre
assuefazione o dipendenza. La Griffonia è spesso associata ad altre piante contenenti principi
attivi ad azione rilassante, sedativa, antidepressiva, come Melissa, Passiflora, Rodiola, Iperico,
con una sinergia di azione che ne completa ed esalta l'efficacia.
Per ulteriori informazioni: L'erboristeria di Alessandra Multineddu & C. S.a.s. Via Gramsci 8/10 -
09013 Carbonia (CI) Telefono/Fax: 0781/64066
Il colpevole della fame è un ormone che si può tenere a bada con i semi della griffonia che,
grazie alle grandi quantità di 5-http (5-idrossi-triptofano), precursore della serotonina che incide
su umore, sonno, appetito. I semi di griffonia, si trovano facilmente in erboristeria ed ultimamente
hanno suscitato molto interese le loro proprietà di attenuare la fame nervosa, spesso legata a
stati depressivi e ansiosi, caratterizzata da uno smodato desiderio di carboidrati che, se in
eccesso, portano a sovrappeso.
La griffonia, nella medicina popolare africana è impiegata come afrodisiaco e nei disturbi
gastrointestinali, i semi vengono utilizzati nei prodotti erboristici dimagranti naturali, negli
antidepressivi naturali e nei prodotti induttori del sonno. Utile anche per il sovrappeso di chi
dorme poco e male, perché in questi casi si riduce del 30% l’ ormone anti fami prodotto dal corpo.
I semi di griffonia si trovano in commercio in capsule, compresse, a volte miscelata con altre
erbe, secondo lo scopo terapeutico se ne possono assumere da 100 a 300 mg al giorno di
estratto secco titolato in 5-http 20%. Non ci sono controindicazioni nell’ uso dei semi di griffonia
simplicifolia, vanno comunque evitati in gravidanza.
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