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GRIFFONIA

La Dott.ssa Marina Multineddu, laureata in Scienze Biologiche all'Università di Cagliari e


diplomata in Erboristeria all'Università di Urbino, ha ormai oltre 25 anni di esperienza sulle
tematiche legate alla fitoterapia e alla cosmesi naturale ed in collaborazione con il sito
L'erboristeria, offre la possibilità agli utenti di richiedere consulenze gratuite su tematiche e
prodotti fitoterapici.

La Dott.ssa Marina Multineddu ci parla oggi della Griffonia (Griffonia simplicifolia), una pianta
appartenente alla famiglia delle Leguminosae, originaria delle regioni tropicali dell'Africa centro-
occidentale, diffusa soprattutto in Ghana, Costa d'Avorio, Togo; conosciuta anche con i sinonimi
botanici di Bandeiraea simplicifolia, e Simplicifolia schotia. E' un arbusto legnoso di grandi
dimensioni che può raggiungere i 3 metri di altezza; predilige le zone umide, produce fiori con il
calice e la corolla verdognoli, riuniti in infiorescenze a grappolo, e, essendo una leguminosa, i
suoi semi sono simili a fagioli racchiusi in baccelli: la Griffonia è infatti chiamata anche "fagiolo
africano" ed è utile contro i disturbi dell’umore, l’insonnia e i disturbi alimentari.

La pianta e le scoperte scientifiche


La droga, cioè la parte di pianta farmacologicamente interessante ricca di principi attivi, è
costituita proprio dai semi contenuti nei baccelli; essi hanno forma discoidale con le superfici un
po' convesse, e assumono un colore rossiccio più o meno scuro, a seconda del grado di
maturazione; il tempo balsamico corrisponde alla completa maturazione, quando i semi hanno un
diametro di circa 2 cm, un colore nerastro, e la maggiore concentrazione di principi attivi.
L'interesse verso questa pianta in Europa è relativamente recente, ed è conseguenza
dell'accelerazione che la ricerca in campo fitoterapico ha subito, in seguito ad un inconveniente
verificatosi alla fine degli anni '80.

Nel 2009, avevo già accennato in un articolo al fatto che la Griffonia è ricca di triptofano,
l'aminoacido precursore della serotonina, un neurotrasmettitore (più avanti chiariremo anche
questo termine) coinvolto nel miglioramento dell'umore, della qualità del sonno, del ciclo sonno-
veglia, del controllo della soglia del dolore, della termoregolazione corporea, della sessualità,
della regolazione dell'appetito. Negli anni '80, come dicevamo, si iniziò a utilizzare il triptofano
sintetico (non Griffonia quindi) come antidepressivo e contro l'insonnia, ma negli USA si
verificarono casi di gravi reazioni all'uso di questo aminoacido di sintesi, per cui esso fu vietato
dall'FDA (Food and Drug Administration). Si scoprì in seguito che i problemi erano stati causati
da sostanze estranee contaminanti contenute in una fornitura di triptofano di sintesi, ma la
proibizione all'uso di integratori a base di triptofano sintetico rimase.

Questo spinse la ricerca a trovare fonti naturali di questo aminoacido, alternative ai prodotti di
sintesi, e fu così che si scoprirono le virtù della Griffonia, una pianta tropicale appartenente alla
medicina tradizionale africana, che entrò di prepotenza a far parte del bagaglio della moderna
fitoterapia occidentale.

Le virtù della Griffonia


Oggi sappiamo che la Griffonia è ricca di 5-Hidrossitriptofano (5-HTP), un aminoacido essenziale
precursore diretto della serotonina, un importante neurotrasmettitore del sistema nervoso,
implicato in particolare nella regolazione dell'umore, del senso di fame e del sonno: ricordiamo
che la serotonina è a sua volta un precursore della melatonina, la cui concentrazione è
determinante per la fisiologia del sonno e per la regolazione del ciclo sonno-veglia. Accenniamo
ora brevemente a poche indispensabili nozioni che ci facciano comprendere la funzione e
l'importanza dei neurotrasmettitori.

I neurotrasmettitori sono sostanze prodotte dall'organismo a livello delle cellule nervose


(neuroni), allo scopo di far comunicare le cellule stesse fra loro: i neurotrasmettitori veicolano le
informazioni, che da una cellula nervosa possono così trasmettersi alla successiva. Se
osserviamo un'illustrazione schematica di una cellula nervosa, notiamo che essa è fornita da un
lato di numerose ramificazioni (dendriti), e dalla parte opposta di una propaggine allungata
(assone) che termina anch'essa con varie ramificazioni. Se mettiamo in serie due cellule nervose
in modo da far combaciare l'assone di una cellula con i dendriti della successiva, e proseguiamo
così con altre cellule, otteniamo una successione di cellule nervose che si sfiorano con le loro
ramificazioni. A livello di questi punti di "sfioramento" (sinapsi), dove però non vi sono punti di
vero contatto, transitano delle sostanze chimiche, i neurotrasmettitori appunto, che come un
ponte mettono materialmente in comunicazione i neuroni fra loro e rendono possibile il passaggio
dell'impulso nervoso fra una cellula e la successiva.

L'argomento è molto complesso, ma queste poche ed essenziali nozioni, naturalmente molto


schematiche e semplificate, possono spiegare l'importanza dei neurotrasmettitori, senza i quali le
cellule nervose non potrebbero comunicare; essi quindi sono fondamentali per il buon
funzionamento di tutto il sistema nervoso.

Nel caso del neurotrasmettitore serotonina, il nostro organismo la sintetizza, cioè la "fabbrica",
partendo dall'aminoacido essenziale triptofano (definito essenziale, perché l'organismo umano
non è capace di produrlo, ma è indispensabile assumerlo con gli alimenti); il 5-HTP è un
passaggio intermedio di questa sintesi perciò, mediante l'assunzione di Griffonia, ricca di 5-HTP,
è possibile incrementare in modo naturale i livelli di serotonina nell'organismo.

I disturbi dell'umore, l'insonnia e i disturbi alimentari possono essere causati da un difetto di


funzionamento nella trasmissione degli impulsi nervosi fra i neuroni; questo difetto è spesso
originato da carenza di serotonina, quindi l'integrazione con Griffonia favorisce la produzione
endogena di questo neurotrasmettitore, ripristinando una condizione di normalità. L'efficacia
dell'estratto dei semi di Griffonia simplicifolia nel migliorare l'umore è stata ormai dimostrata da
numerosi studi e sperimentazioni cliniche, realizzati a livello internazionale. La Griffonia è infatti
oggi utilizzata con buoni risultati per il trattamento di depressioni lievi o moderate (ovviamente
dopo un consulto medico), anche associate ad ansia, nelle depressioni stagionali, nell'insonnia e
nei disturbi del sonno che così di frequente sono associati ad alterazioni del tono dell'umore.

Alcuni studi in particolare hanno evidenziato che la Griffonia migliora la qualità del sonno
incrementando la "fase REM", quella in cui si sogna. L'uso della Griffonia si è rivelato utile anche
nel contrastare la cosiddetta "fame compulsiva" o "fame nervosa", che provoca spesso un
desiderio incoercibile di cibo, in particolare carboidrati, e in special modo gli zuccheri semplici
contenuti nei dolci.

E' importante sottolineare che il 5-HTP fornito dalla Griffonia non ha evidenziato, anche a dosaggi
elevati, manifestazioni negative; la Griffonia presenta inoltre l'indubbio vantaggio di non indurre
assuefazione o dipendenza. La Griffonia è spesso associata ad altre piante contenenti principi
attivi ad azione rilassante, sedativa, antidepressiva, come Melissa, Passiflora, Rodiola, Iperico,
con una sinergia di azione che ne completa ed esalta l'efficacia.
Per ulteriori informazioni: L'erboristeria di Alessandra Multineddu & C. S.a.s. Via Gramsci 8/10 -
09013 Carbonia (CI) Telefono/Fax: 0781/64066

Il colpevole della fame è un ormone che si può tenere a bada con i semi della griffonia che,
grazie alle grandi quantità di 5-http (5-idrossi-triptofano), precursore della serotonina che incide
su umore, sonno, appetito. I semi di griffonia, si trovano facilmente in erboristeria ed ultimamente
hanno suscitato molto interese le loro proprietà di attenuare la fame nervosa, spesso legata a
stati depressivi e ansiosi, caratterizzata da uno smodato desiderio di carboidrati che, se in
eccesso, portano a sovrappeso.

La griffonia, nella medicina popolare africana è impiegata come afrodisiaco e nei disturbi
gastrointestinali, i semi vengono utilizzati nei prodotti erboristici dimagranti naturali, negli
antidepressivi naturali e nei prodotti induttori del sonno. Utile anche per il sovrappeso di chi
dorme poco e male, perché in questi casi si riduce del 30% l’ ormone anti fami prodotto dal corpo.
I semi di griffonia si trovano in commercio in capsule, compresse, a volte miscelata con altre
erbe, secondo lo scopo terapeutico se ne possono assumere da 100 a 300 mg al giorno di
estratto secco titolato in 5-http 20%. Non ci sono controindicazioni nell’ uso dei semi di griffonia
simplicifolia, vanno comunque evitati in gravidanza.

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