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droghe pesanti e leggere

droghe leggere:Droghe leggere: con questo termine si intendono una varietà di


sostanze psicoattive che tendenzialmente derivano dalla pianta della canapa e che
possono prendere diversi nomi come cannabis, marijuana o hashish
cannabis/marijuana:la marijuana è una droga leggera che si rifà alla sua
pianta cannabis , questa droga contiene thc e cannabinoidi che noi ingeriamo molto
spesso senza saperlo, questa droga può essere fumata , mescolata con semplice
tabacco o assunta da sola (pura) da qui prende il nome "purino". questa droga è tra
le più diffuse e i motivi sono molteplici , infatti la cannabis non è completamente
illegale , questo lo determina la quantita di thc/sballo che è contenuta in 100g della
sostanza .questa sostanza ha grandi poteri ad oggi tra qui quelli curativi ; che fanno
molto comodo ai malati di SLA e a chi ha malattie alle ossa e ai muscoli a cui in
questi casi (il thc) rilassa . è per questo che alcuni stati come amsterdam (tijuana ) e
molte altre hanno reso legale la cannabis e i suoi derivati A SCOPO RICREATIVO E
CURATIVO.anche in italia molti giovani combattono ogni giorno per il DIRITTO di
farsi uno spinello e per quello di darlo agli anziani a cui la sostanza può fare solo che
bene , sopratutto a molto AVANZATA  età
morfina:
la morfina è una tra le droghe più discusse per via della sua instabilità chimica che
non è chiara sul poter stabilire il grado di questa droga . la morfina infatti viene
estratta da una pianta come la marijuana ma a differenza della stessa fa parte degli
oppioidi, essa dopo l'assunsione si manifesta tramite blackout totale del cervello
ovvero dormiveglia che da alla mente possibilità di VIAGGIARE in quelli che sono
semplici sogni .essa è pericolosa anche a singola assunzione ed è molto dannosa per
l'organismo
hashish:
l'hashish è un altro estratto di canapa che a differenza della marijuana è
leggermente più dannosa per via degli additivi chimici che la rendono più pesante e
quindi gli da più valore ,anche questa viene assunta con tabacco o senza . ha principi
curativi minori ma altrettanto utili ai malati e a scopo ricreativo sia per i
TOSSICODIPENDETI  sia per coloro che hanno la curiosità di provare nuove
senzazioni che ci stimolano le droghe tramite dopamina e altri enzimi che arrivati al
nostro cervello creano il senso del piacere senza dare la possibilità ai pompieri di
entrare in azione
droghe pesanti:
eroina:L'eroina è un derivato della morfina, alcaloide principe
dell'oppio (assieme a tebaina e codeina), nota anche come
diacetilmorfina o diamorfina.

È una sostanza semisintetica ottenuta per reazione della


morfina con l'anidride acetica. La sostanza pura si può trovare
di colore bianco cristallino, che sarebbe poi il sale cloridrato
diamorfina, oppure marrone scuro e molto appiccicosa (brown
sugar). Per le sue proprietà sedative e analgesiche è stata
molto usata in medicina (anche se ancora oggi è usata in vari
paesi del mondo in campo medico), prima di essere proibita a
causa dipendenza piuttosto marcata instauratasi in certi
consumatori.

La dipendenza da eroina è identica a quella della morfina, ma


si instaura più in fretta e con quantitativi di sostanza più bassi.
Anche le dosi letali sono più basse, per cui il rischio di overdose
è maggiore che per la morfina. 1 mg di eroina può equivalere
da 2,5 mg a 4,9 mg di morfina. Sotto il nome commerciale di
diamorfina è commercializzata in Inghilterra come soluzione
iniettabile per il trattamento del dolore da moderato a severo,
mentre in Svizzera con il nome di Diaphin in compresse e
soluzione iniettabile come terapia di sostituzione da
stupefacenti, e ha un uso ricreativo in vari paesi europei.[1]

Si ritiene che l'Afghanistan produca ed esporti più del 90%


della produzione mondiale di papavero da oppio per la
realizzazione dell'eroina.

metadone:Il metadone (noto con diversi nomi, tra cui: Polamidon, Eptadone,
Dolophine, ecc.) è un oppioide sintetico, usato in medicina come analgesico nelle
cure palliative e utilizzato per ridurre l'assuefazione nella terapia sostitutiva della
dipendenza da stupefacenti.

È stato sintetizzato in Germania nel 1937; pur chimicamente differente dalla morfina
o dall'eroina, agisce come queste primariamente sul μ-recettore degli oppioidi
(agonista puro) con effetti clinici simili.

Il metadone è utilizzato utilmente nel controllo del dolore cronico per la sua lunga
durata d'azione ed il basso costo. Inoltre, da molti anni, viene usato nel trattamento
della dipendenza da oppiacei, pur essendo noto il suo potenziale rischio di
dipendenza e tolleranza farmacologica. La sindrome di astinenza da metadone, pur
qualitativamente simile a quella della morfina, ha un esordio più lento ma più
prolungato e con una sintomatologia simile.

Nel 2005 l'Organizzazione mondiale della sanità (WHO) lo ha incluso nella lista dei
farmaci essenziali;[1] ciò, anche, per la ben documentata efficacia nella terapia delle
tossicodipendenze.[2]

cocaina :La Cocaina è il nome della pianta dalle cui foglie si ottiene la Cocacina
cloridrato (HCL, il sale cloridrato della cocaina), venduta illegalmente in diversi gradi
di purezza e che può anche apparire sulle strade come “crack” o come “base libera”.
Questa sostanza ha molti nomi di strada, I più comuni dei quali sono “coca” o
“neve”. Altri nomi possono essere “Flake”, “Nose Candy”, “White Lady”, “Bolivian
Rock”, “Toot”, “Blow”, “Mother of Pearl” etc.

Principio attivo
Il principio attivo è sempre la cocaina base, che si libera nell’uso. Esistono vari modi
per liberarla.

Polvere: cocaina cloridrato, che viene generalmente assunta per ‘sniffing’ e che
libera cocaina base una volta nell’organismo.

Crack: appare inizialmente in California nell’81 per poi gradualmente diffondersi in


Europa nella seconda metà degli anni 80. Si produce partendo dalla cocaina-
cloridrato e arrivando a cristalli puri di cocaina base, che vengono separati e
spezzettati. In questo modo un grammo di cocaina da strada può essere convertito
in sei porzioni di crack.
Cocaina base libera: è un altro modo per produrre cocaina base partendo dalla
cocaina-HCl. L’unica differenza dal crack è il modo in cui viene manufatta.

Modi d’uso
Sniffing: L’assunzione nasale è il metodo più diffuso fra i consumatori di coca. Per
via nasale la sostanza raggiunge il suo “high” fra i 15 ed i 60 minuti.

Iniezione endovenosa: Solitamente avviene in forma combinata con eroina


(speedball). Per via endovenosa l’assuntore raggiunge l’high molto più velocemente.

Smoking e Inalazione: Crack e cocaina base vengono fumate con “pipe” o “joint” o
inalate da fogli di carta d’alluminio precedentemente riscaldati. Attraverso questa via
di somministrazione si raggiunge l’high molto rapidamente.

La dose letale è di circa 1-1,2 grammi.

Effetti ed effetti collaterali


Tradizionalmente gli effetti psichici della cocaina sul sistema nervoso centrale sono
stati riassunti in quattro stadi di diversa gravità in dipendenza dalla dose e dalla
frequenza d’uso. Essi sono:

Euforia, caratterizzato da labilità affettiva, accresciuta performance cognitiva e


motoria, ipervigilanza, anoressia ed insonnia;
Disforia, caratterizzato da tristezza, malinconia, apatia, difficoltà di attenzione e
di concentrazione, anoressia e insonnia;
Paranoia, caratterizzato da sospettosità, paranoia, allucinazioni e insonnia;
Psicosi, caratterizzato da anedonia, allucinazioni, comportamento stereotipato,
ideazione paranoide, insonnia, perdita di controllo degli impulsi,
disorientamento.
A livello periferico, l’aumentata liberazione di amine biogene come dopamina,
adrenalina, noradrenalina scatena nell’organismo una reazione di allarme, con
attivazione del sistema cardiovascolare e risultante tachicardia ed ipertensione. Sono
presenti inoltre tremori, contrazioni muscolari, flushing cutaneo e midriasi,
accompagnati da un ritardato svuotamento vescicale ed intestinale.

Meccanismo d’azione e farmacocinetica


L’azione gratificante della cocaina si esplica attraverso l’attivazione dei neuroni
dopaminergici del sistema mesolimbico. La cocaina potenzia la trasmissione
dopaminergica aumentando la concentrazione di dopamina.L’incremento della
dopamina avviene a causa del blocco dei trasportatori che normalmente la
ricatturano (reuptake) dallo spazio sinaptico. La somministrazione ripetuta comporta
una compromissione della funzionalità dopaminergica, con riduzione della
concentrazione sinaptica della dopamina e dalla ipersensibilità dei recettori post-
sinaptici osservabili nel trattamento cronico.

La cocaina esercita anche una azione inibente la ricaptazione di altri


neurotrasmettitori come la noradrenalina e la serotonina.

L’azione come anestetico locale dipende invece dal blocco della conduzione
dell’impulso nervoso a livello dei canali voltaggio-sensibili del Na+, cui si lega con
una moderata affinità.

Farmacocinetica
DistribuzioneLivelli plasmatici di questa sostanza sono rintracciabili per 4-6 ore dopo
l’ultima assunzione per via nasale. Negli individui che abitualmente fanno uso di
cocaina, l’emivita è di circa 48 minuti dopo una dose endovenosa. La cocaina passa
facilmente la barriera ematoencefalica e non è più dosabile nel tessuto encefalico
dopo 6-8 ore dall’ultima dose.

MetabolismoViene rapidamente e completamente metabolizzata dalle colinesterasi


epatiche e plasmatiche che la idrolizzano in metaboliti inattivi: sono esteri metilici
dell’ecgonina.

EscrezionePiccole quantità di coca, meno del 10%, vengono escrete immodificate


nell’urina. Può essere ritrovata nelle urine per 8 ore dopo una dose nasale di 1.5
mg/Kg, sino ad un limite massimo di 12 ore. La benzoilecgonina è invece dosabile
sino a 144 ore dopo l’assunzione.

Tolleranza
Si sviluppa rapidamente. La tolleranza si riflette nella riduzione degli effetti piacevoli,
che diventano meno intensi e solo parzialmente vengono superati con l’aumento dei
dosaggi e la riduzione degli intervalli tra le dosi. Contemporaneamente si sviluppa
sensibilizzazione per gli effetti ansiogeno e disorbitante.
Dipendenza
Il desiderio di riprovare il piacere iniziale e di sfuggire all’ansia conduce all’uso
compulsivo della sostanza, arrivando a vere e proprie abbuffate (“binges”) durante le
quali il soggetto non si alimenta, non dorme, diviene sempre meno euforico, più
disforico, agitato ed aggressivo.Queste binges durano in genere 2-3 giorni e si
interrompono per un crollo psicofisico del soggetto che piomba in uno stato di
torpore-apatia o per l’insorgenza di uno stato psicotico vero e proprio.

Complicazioni e pericoli speciali


Vasocostrizione e spasmi possono condurre all’insorgenza di infarti.

Anche l’arteriosclerosi è accentuata dalla cocaina ed il suo uso è stato associato alla
formazione di trombi.

Le crisi ipertensive, causate dall’assunzione di cocaina, possono portare ad


emorragie cerebrali.

L’assunzione per via nasale può condurre, per gli effetti vasocostrittori della
sostanza, alla necrosi e alla perforazione del setto.

A livello polmonare si possono osservare ipertensione e edema. E’ stata descritta


anche una sindrome, detta “polmone da crack”.

L’uso cronico di cocaina, diminuendo le scorte di dopamina, può causare anche


iperprolattinemia con ginecomastia (sviluppo di mammelle nei maschi), galattorrea e
amenorrea. La libido è diminuita con riduzione della performance sessuale,
impotenza nell’uomo ed anorgasmia nella donna.

Infine, la cocaina è anche un agente epilettogeno. La capacità di provocare


convulsioni generalizzate aumenta a seguito di ripetute somministrazioni.

allucinogeni/LSD:
Categoria: Allucinogeni
Sono funghi che crescono sulla segale o altre graminacee e dai quali si ottiene, per
sintesi chimica, la dietilammide dell’acido lisergico, meglio nota come LSD.È
costituita da una polvere bianca ma che viene trasformata in liquido per il mercato
di strada nel quale viene generalmente immessa o in forma liquida o assorbita su
carta, generalmente in forma di miniature o francobolli, o su cubetti di zucchero.LSD
è una delle droghe che necessitano di minore quantità per produrre il loro effetto.

Sono moltissimi i nomi di strada dell’LSD, il più usato è “Acido” ma esistono anche
“Trips”, “Pink Jesus”, “the Chief”, etc.“Acid House Parties” è un termine tipicamente
usato in Europa per descrivere feste a base di LSD.

Meccanismo d’azione
Per ciò che concerne il meccanismo d’azione del LSD allo stato attuale non ci sono
certezze ma ipotesi; quelle ritenute più verosimili sono le seguenti:

azione “antagonista” dell’LSD verso la serotonina;


azione “agonista” dell’LSD sui recettori per la serotonina (da cui deriverebbe
una eccessiva stimolazione dei neuroni a trasmissione serotoninica localizzati
nel rafe);
azione “agonista” dell’LSD sui recettori per la triptamina e per la dopamina
localizzati nello striato.
L’LSD produce la maggior parte dei suoi effetti attivando dei recettori per la
serotonina nel tronco cerebrale e altrove.

Questa sostanza è una droga allucinogena che mira ad ottenere una confusione
sensoria nell’assuntore. Il consumo di LSD induce infatti allucinazioni acustiche e
visive e, in generale, percezioni contorte e distorte della realtà e del tempo. Gli effetti
di questo acido variano enormemente sia sulla base della dose che in base alle
condizioni del soggetto.

Reazioni emotive
Possono variare di molto su base individuale.Si va da chi sostiene di divenire più
“conscio” di sé stesso a chi descrive il “viaggio” come un’esperienza mistica o
religiosa. Sensazioni di separazione corporea sono anche molto comuni. Esperienze
spiacevoli o addirittura terrificanti sembrano essere dovute al fatto che l’assuntore
sia in uno stato ansioso o depresso. LSD può anche provocare panico o paranoia se
assunto in contesti non familiari, intensi o caotici.

Abuso
Non esistono descrizioni di dipendenza fisica e conseguente sindrome di astinenza
legata all’uso di questa droga né di morti per overdose, nonostante il fatto che molti
siano invece i decessi descritti quali conseguenza di incidenti occorsi sotto
l’influenza della sostanza.È invece piuttosto importante il fenomeno della
dipendenza psicologica.

Complicazioni
Come per altri allucinogeni, gli assuntori corrono il rischio dei cosiddetti “terror
trips”. Una volta assunta la sostanza non si può tornare indietro e data la durata
d’azione piuttosto lunga, circa 12 ore o più sulla base della dose assunta,
l’assunzione di LSD può dare luogo a spiacevoli e terrificanti allucinazioni che
permangono fino alla fine del “viaggio”.

Caratteristiche uniche
Sono essenzialmente due: i flashback, ovvero la sperimentazione del “viaggio” anche
anni dopo l’ultima assunzione, e l’incapacità di distinguere tra percezione e realtà
che conduce alla sovrastima delle proprie capacità (ad es. il pensare di poter volare,
etc.)

anfetamine:
Categoria: Stimolanti
Le amfetamine sono sostanze ottenute per sintesi chimica dal precursore
feniletilamina. In termini tecnici sono delle “designer drugs”.Le forme normalmente
rintracciabili sul mercato clandestino sono costituite da compresse, compresse
ricoperte, pastiglie, gocce o soluzioni iniettabili, polvere bianca, cristallina, venduta
in carta d’alluminio o piccole buste di plastica.Tale classe di sostanze comprende
l’amfetamina, il composto progenitore, la metossiamfetamina e la
metilendiossimetamfetamina e molte, molte, altre. Tale categoria di sostanze
comprende inoltre molti farmaci generalmente utilizzati come psicostimolanti e/o
anoressizzanti.Il composto progenitore venne sintetizzato per la prima volta nel
1887 ed utilizzato per il trattamento del raffreddore tramite inalazioni. L’effetto
stimolante venne scoperto nel 1922.

Sono moltissime, alcune definizioni sono le seguenti: per l’amfetamina “Speed”,


“Crystal”, “Bennie” e, quando combinata all’eroina, “Frisco Speed”. Per la
metamfetamina “Speed”, “Meth”, “Crank”. Per la d-methamfetamina “Ice”, “Rocks”,
“Shabu”, etc. etc.
Modalità di assunzione
Generalmente orale, sono però assumibili anche per endovena o per inalazione.

Meccanismo d’azione
Gli effetti delle amfetamine sono attribuiti a modificazioni della funzione e
dell’integrità del sistema serotoninergico.Fondamentalmente aumentano il rilascio di
serotonina (5-HT), neurotrasmettitore deputato al controllo del sonno, del tono
dell’umore, del comportamento sessuale e della fame.Dopo l’iniziale liberazione
massiva di serotonina, le amfetamine provocano un effetto opposto determinando il
blocco della sintesi di serotonina. Viene infatti inibito l’enzima triptofano – idrossilasi
deputato alla sintesi del neurotrasmettitore.

Effetti euforizzanti
Addizionalmente agli effetti già noti dall’impiego farmacologico di sostanze
stimolanti, simpaticomimetiche, euforigene che si instaurano dai 15 ai 60 minuti
dopo l’assunzione, gli assuntori di tali sostanze provano liberazione emozionale,
accresciuti sentimenti di auto-stima e una rottura delle barriere comunicative.

Altri effetti
Tali sostanze inducono anche temporanei incrementi della performance (doping),
perdita dell’appetito (anoressizzante) e l’eliminazione della necessità di dormire.

Effetti collaterali
Sono generalmente costituiti da allucinazioni acustiche e visive, nervosismo,
irritazione, disorientamento, elevata pressione sanguigna, aumento del battito
cardiaco e della temperatura corporea.

Pericoli speciali
NeurotossicitàUno dei pericoli più gravi, che distingue in modo particolare questa
classe di sostanze da altre classi di droghe, è costituito dall’elevata neurotossicità.
Studi approfonditi su animali e, successivamente, su volontari umani, hanno
dimostrato la degenerazione irreversibile dei neuroni che, in pratica, si “bruciano”.
Nei casi in cui le cellule degenerate ricrescono si è notato come tale crescita dia
luogo a neuroni “mutati” e inattivi. Tali condizioni sono molto simili a quelle alla base
dell’epilessia e del morbo di Parkinson.
Altri pericoliSono stati ripetutamente riportati episodi, spesso fatali, relativi a
psicosi paranoide, collasso cardiocircolatorio, emorragia cerebrale ed infarto.

DipendenzaLa dipendenza da tali sostanze è esclusivamente psicologica


(nonostante occasionali situazioni di emicrania e depressione in assenza di
assunzione). Le amfetamine, inoltre sviluppano ed incrementano la tolleranza
all’aumentare della dose.

ketamine:La ketamina (o più raramente ketammina) è un


farmaco analgesico-dissociativo, unico composto della classe
delle arilcicloesilammine approvato per uso medico, utilizzato
per l'induzione ed il mantenimento dell'anestesia ad oggi per
lo più in ambito veterinario, pediatrico e traumatologico.

È attualmente in sperimentazione in ambito psichiatrico per via


dei promettenti effetti nei confronti di diverse patologie, in
particolare depressione[1] ma anche disturbo da stress post-
traumatico,[2] ansia e disturbi dell'umore,[3] disturbo
bipolare[4] e dipendenze.[5][6] A marzo 2019 l'ente del farmaco
statunitense (FDA) ha approvato una formulazione di spray
nasale a base di Ketamina per il trattamento della depressione
in pazienti con patologia resistente ad altri trattamenti.[7][8]

A dosi subanestetiche (ma maggiori a quelle antidepressive) è


utilizzata a scopo stupefacente per via dei suoi effetti
allucinogenici di tipo dissociativo[9] (nonché forte analgesia) e
trova perciò ampio uso specie nella scena rave.

La ketamina è una core medicine segnalata dalla World Health


Organization nella "Essential Drugs List", una lista che elenca i
farmaci efficaci e sicuri indispensabili ad un ospedale.[10] La
Food and Drug Administration (FDA) statunitense ne ha
autorizzato l'uso negli USA come anestetico dissociativo
generale a partire dagli anni 70. In Italia è commercializzata
dalla società farmaceutica Parke-Davis con il nome di Ketalar, e
da altre società con i nomi di Ketanest e Ketaset.[11]

metanfetamina:La metanfetamina (N,α-dimetilfeniletilammina) è l'N -metil


omologo dell'anfetamina, ma, rispetto a essa, è un simpaticomimetico con una
attività centrale. Ha un uso limitato come psicostimolante, ed è oggetto di abuso
soprattutto in alcuni Paesi (Stati Uniti, Australia, Filippine). Condivide con l'anfetamina
il meccanismo d'azione, basato sul rilascio delle catecolammine a livello sinaptico, in
particolare la dopamina, neurotrasmettitore deputato a stimolare la sensazione di
piacere e appagamento.
Quando si parla di "Ice" , "Shaboo", "Shabu" (termine in uso nelle Filippine), "Blue sky"
(dalla serie TV Breaking Bad ) o "Crystal meth" ci si riferisce alla forma più pura della
metanfetamina, ovvero cristalli solitamente limpidi di D-metanfetamina cloridrato (si
ottiene la forma D solo se viene ottenuta per riduzione dell'efedrina con iodio e
ipofosfito - metodo amatoriale - mentre se viene ottenuta per aminazione riduttiva
del fenil-2-propanone - metodo industriale - si ottiene il racemo). Spesso viene
fumata o iniettata con effetti di gran lunga superiori alle altre vie di assunzione.
L'effetto molto lungo (6-12 ore) è una delle caratteristiche principali di questo tipo
di sostanze che le differenziano dalla cocaina.

Effetti a breve termine


La metanfetamina è un potente stimolante e riduce l'appetito, aumentando invece la
capacità di rimanere svegli. La sensazione è più breve e intensa se viene iniettata o
fumata, mentre è più lunga e meno intensa se inalata o ingerita. Ciò è dovuto al
rilascio di notevoli quantità di dopamina nelle aree del cervello che regolano la
sensazione di piacere.

Effetti a lungo termine


L'utilizzo a lungo termine di metanfetamina provoca innanzitutto dipendenza. Oltre
a questo si può riscontrare in soggetti che utilizzano abitualmente questa sostanza
la manifestazione di sintomi come comportamenti violenti, ansia, confusione,
insonnia, paranoia e disturbi della personalità. Nel giro di alcuni mesi l'uso abituale
di questa droga provoca effetti irreversibili sulle cellule cerebrali, soprattutto quelle
produttrici di dopamina, che vengono danneggiate gravemente[1]. L'abuso di
sostanze stupefacenti come la metanfetamina è spesso accompagnato a scarsa
igiene e questo può portare a perdita dei denti e dei capelli, occhiaie e
assottigliamento della pelle.

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