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Valore energetico
Indica l'energia
kcal 213 espressa in kcal fornita
da 100 g di alimento
Indica l'energia
espressa in chiloJoule
kj 900
fornita da 100 g di
alimento
Indica i grammi di
PROTEINE 5,3 g proteine contenute in
100 g di alimento
Indica i grammi di
CARBOIDRATI 58 g carboidrati contenuti in
100 g di alimento
Indica che i carboidrati
presenti in 100 g di
alimento sono
di cui zuccheri: 8g
costituiti da:
x grammi di zuccheri
di cui amido: 50 g
semplici
x grammi di amido
Indica i grammi di
GRASSI 9g grassi contenuti in 100
g di alimento
x grammi di grassi
polinsaturi
Indica i grammi di
SODIO 4g sodio contenuti in 100
g di alimento
Indica il contenuto
Vitamine: vitaminico in 100
grammi di alimento:
0,3 mg
B1
21%*
*RDA: rapporta il
0,5 mg
B6 contenuto vitaminico
30%*
con la scala RDA
6,8 mg
PP
38%*
il valore energetico
Kcal: la chilocaloria (caloria nel linguaggio comune) rappresenta la quantità di
calore necessaria per portare la temperatura di 1 Kg di acqua distillata da 14,5°C a
15,5°C. Nel linguaggio comune il termine chilocaloria viene abbreviato a caloria,
commettendo in realtà un errore di valutazione in quanto una chilocaloria equivale a
1000 calorie.
Kjoule: nel sistema internazionale l'unità di misura del calore non è la caloria ma il
joule. Tale valore dev'essere specificato in etichetta per adeguarsi agli standard
internazionali.
Una caloria equivale a 4,186 joule, quindi per passare da kcal a kjoule basta
moltiplicare per 4,186.
le proteine
Nel nostro organismo le proteine hanno funzione plastica e come tali intervengono
nei meccanismi di rinnovamento tissutale. Rappresentano inoltre il principale
costituente dei muscoli e ne regolano la contrazione.
Le proteine hanno, in particolari condizioni, anche funzione energetica, ma in una
alimentazione bilanciata questo ruolo è marginale.
Di che tipo?
Queste proteine dovrebbero derivare per i 2/3 da prodotti di origine animale e per
1/3 da prodotti di origine vegetale.
Carboidrati o glucidi
Sulle etichette nutrizionali è obbligatorio specificare il contenuto in carboidrati e in
zuccheri per 100 grammi di alimento. Più raramente viene riportata anche la
percentuale o il contenuto in grammi di amidi (carboidrati complessi).
Grassi o Lipidi
Nelle etichette nutrizionali viene sempre riportato il contenuto in grassi per 100
grammi di alimento. Più raramente viene invece specificata la percentuale o il
contenuto in grammi di grassi insaturi, polinsaturi, acidi grassi trans e colesterolo.
Dal 13/12/2016 la presenza della tabella nutrizionale non sarà più facoltativa ma
obbligatoria, salvo rare eccezioni.
saturi: sono i grassi più pericolosi per la nostra salute; nonostante siano
necessari per il nostro organismo è bene consumarli con moderazione (non più
del 10% dell'energia totale giornaliera). Sono presenti soprattutto negli
alimenti di origine animale.
Insaturi: presenti negli alimenti di origine vegetale possono essere consumati
con una certa libertà.
Polinsaturi essenziali: presenti soprattutto nei pesci dei mari del Nord e negli
oli vegetali, sono particolarmente salutari, in quanto proteggono il nostro
organismo dalle malattie cardiovascolari. Per questo motivo è buona regola
sostituire la carne con il pesce almeno due o tre volte alla settimana.
Trans: molto pericolosi per la nostra salute, sono raramente presenti in natura,
ma si possono ottenere in laboratorio per migliorare le caratteristiche
organolettiche e di conservazione di un alimento. E' bene limitare il più
possibile il loro consumo.
Attenzione agli inganni! Spesso viene pubblicizzato in modo ingannevole il basso
contenuto in colesterolo di un alimento. Secondo l'astuto produttore l'assenza di
colesterolo basterebbe per rendere l'alimento salutare.In realtà occorre sempre
accertarsi che il cibo sia allo stesso tempo privo di acidi grassi trans e a basso
contenuto di grassi saturi.Se nell'elenco degli ingredienti compare la dicitura
"margarina" o "grassi vegetali", con o senza l'espressione "totalmente o
parzialmente idrogenati", forse sarebbe bene riporre l'alimento nello
scaffale.Sostituire i grassi di origine animale, ricchi di colesterolo, con grassi vegetali
idrogenati, non migliora certo la situazione, anzi, per alcuni aspetti, la peggiora.
Vedi: Burro o margarina?
Fibra alimentare
La fibra alimentare è data da residui di cellule vegetali commestibili, resistenti agli
enzimi digestivi umani. La fibra alimentare si divide i due grandi classi: la fibra
solubile e la fibra insolubile.
Razione giornaliera raccomandata: circa 20-35 g al giorno (con un rapporto 3/1 tra
fibre insolubili e solubili in acqua); per il bambino 5 g al giorno più 1 g moltiplicato
per l'età.
Sodio
Sebbene il sodio sia un nutriente importante è bene non esagerare con il suo
impiego, specialmente in caso di ipertensione.
Il sodio è uno dei due elementi che formano il sale da cucina ed è per questo motivo
che nella nostra alimentazione se ne assumono sempre quantitativi eccessivi.
Nei soggetti adulti sani il livello raccomandato di assunzione è compreso fra i 575 ed
i 3500 mg/giorno, pari all'incirca a 1,5-8 grammi di sale.
Il contenuto di sale - così come quello di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri e
proteine - dev'essere obbligatoriamente riportato in etichetta.
Il contenuto equivalente di sale viene calcolato mediante la formula: sale (g) = sodio
(g) × 2,5, e viceversa. Il legislatore ha specificato che risulta opportuno che
l'etichetta rechi il termine «sale» invece del termine corrispondente della sostanza
nutritiva «sodio».
Questa scala di valori, elaborata dalla Food and Drug Administration (ente
governativo statunitense per il controllo dei cibi, medicamenti, cosmetici e simili),
fornisce al consumatore un'indicazione sul fabbisogno giornaliero dei vari nutrienti e
sul contributo dell'alimento alla sua copertura.
Di norma, per decidere cosa costituisce una quantità significativa dovrebbero essere
presi in considerazione i seguenti valori: